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L’ ALLEVAMENTO
COSA E’:
L'allevamento è l'attività di custodire,
far crescere ed opportunamente
riprodurre animali in cattività, totale o
parziale, per ricavarne
cibo, pelli, pellicce, lavoro animale e
commercio degli stessi.
STORIA DELL’ ALLEVAMENTO:
In origine, prima che l’uomo si
insediasse, questa pratica non
esisteva, infatti da quando si iniziò ad
allevare animali e coltivare terreni
l’uomo diventò sedentario. Nel
Novecento sono state introdotte
tecniche di allevamento di stalla le
quali, insieme all'introduzione
dei mangimi chimicamente composti,
hanno reso non più necessaria la
disponibilità di spazi a verde per
l'alimentazione del bestiame, che
rimane pertanto in apposite celle per
tutta la sua vita. Nacque così la
differenza tra agricoltura e
allevamento biologica e intensiva
SVILUPPI:
Negli ultimi anni sono state introdotte
tecniche, tuttora sperimentali e quindi
non ancora confortate da adeguata
casistica, di modificazione della
configurazione genetica delle singole
specie animali.
Altro campo relativamente nuovo è la
produzione di biogas e quindi di energia a
partire dai reflui degli allevamenti
intensivi. L'allevamento in Europa sta
comunque affrontando le sfide poste
dalla direttiva nitrati in termini di
riduzione dei carichi di gas smaltiti.
ALLEVAMENTO BIOLOGICO E
INTENSIVO:
L’allevamento biologico consiste nel non utilizzare
macchinari o metodi dannosi per l’ambiente a partire dai
prodotti di cui si ciberanno gli animali. Durante la
coltivazione si praticano tecniche di concimazione con lo
sterco, spesso degli animali allevati nello stabilimento
adiacente, non si usano fertilizzanti o sostanze
chimiche; insomma si praticano solo ed esclusivamente
processi naturali. Infine il bestiame oltre ad essere
nutrito con prodotti biologici, è anche più libero, gli
animali hanno più spazio e perciò la carne e i loro
prodotti saranno più sani, nutrienti e saporiti, con
proprietà organolettiche oggettivamente migliori. C’è
però uno svantaggio economico perché tali tecniche
richiedono più spazio e tempo, quindi di conseguenza i
prodotti biologici costano di più.
ALLEVAMENTO BIOLOGICO E
INTENSIVO:
L’allevamento intensivo è un metodo di allevamento
molto usato dagli allevatori. Consiste nel cibare gli
animali con prodotti ottenuti tramite l’agricoltura
tradizionale. Di conseguenza questo tipo di allevamento
è conveniente da un punto di vista economico, inoltre si
ha una maggiore resa, ma i prodotti spesso sono meno
sani e meno saporiti, con proprietà organolettiche
peggiori del primo metodo. Sostanzialmente segue dei
principi e delle tecniche pressoché opposte al
precedente metodo. C’è da notare anche che questo
metodo vede spesso un abuso degli animali, trascurando
i loro bisogni di spazio, sanità e nutrienti, abusando
quindi di questi.
Le Proprietà Organolettiche di un
Alimento
Le proprietà organiche di un alimento sono l'insieme delle sue caratteristiche fisiche e chimiche
percepite dagli organi di senso e nel complesso suscitano nella persona delle reazioni emotive più
o meno intense.
Fra le proprietà normalmente menzionate rientrano le seguenti:
• colore, percepito con la vista
• dimensione, percepita principalmente con la vista
• forma, percepita principalmente con la vista
• condizione, percepita principalmente con la vista
• sapore, percepito con il gusto e l'olfatto
• odore, percepito con l'olfatto.
• consistenza e tessitura, percepite con la vista, il tatto e l'udito
Nel complesso queste caratteristiche si possono riassumere in tre proprietà generali che sono
valutate, più o meno consciamente, nel seguente ordine cronologico:
• Aspetto fisico: in questa proprietà si riassumono la forma, la dimensione, il colore e, ad un primo
esame, la tessitura e la condizione. Nella percezione dell'aspetto assume un ruolo primario la
vista.
• Caratteristiche chimiche: in questa proprietà si riassumono l'odore e il sapore. La percezione
delle caratteristiche chimiche è una prerogativa dei chemiorecettori dislocati nella lingua e nel
naso.
• Caratteristiche meccaniche: in questa proprietà si riassumono la resistenza meccanica, la
tessitura, l'omogeneità, la croccantezza, ecc. Si tratta di caratteristiche che vengono percepite
in modo complesso dal tatto e, in qualche caso, con l'intervento dell'udito.
Pavesi Diego
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L’ allevamento

  • 2. COSA E’: L'allevamento è l'attività di custodire, far crescere ed opportunamente riprodurre animali in cattività, totale o parziale, per ricavarne cibo, pelli, pellicce, lavoro animale e commercio degli stessi.
  • 3. STORIA DELL’ ALLEVAMENTO: In origine, prima che l’uomo si insediasse, questa pratica non esisteva, infatti da quando si iniziò ad allevare animali e coltivare terreni l’uomo diventò sedentario. Nel Novecento sono state introdotte tecniche di allevamento di stalla le quali, insieme all'introduzione dei mangimi chimicamente composti, hanno reso non più necessaria la disponibilità di spazi a verde per l'alimentazione del bestiame, che rimane pertanto in apposite celle per tutta la sua vita. Nacque così la differenza tra agricoltura e allevamento biologica e intensiva
  • 4. SVILUPPI: Negli ultimi anni sono state introdotte tecniche, tuttora sperimentali e quindi non ancora confortate da adeguata casistica, di modificazione della configurazione genetica delle singole specie animali. Altro campo relativamente nuovo è la produzione di biogas e quindi di energia a partire dai reflui degli allevamenti intensivi. L'allevamento in Europa sta comunque affrontando le sfide poste dalla direttiva nitrati in termini di riduzione dei carichi di gas smaltiti.
  • 5. ALLEVAMENTO BIOLOGICO E INTENSIVO: L’allevamento biologico consiste nel non utilizzare macchinari o metodi dannosi per l’ambiente a partire dai prodotti di cui si ciberanno gli animali. Durante la coltivazione si praticano tecniche di concimazione con lo sterco, spesso degli animali allevati nello stabilimento adiacente, non si usano fertilizzanti o sostanze chimiche; insomma si praticano solo ed esclusivamente processi naturali. Infine il bestiame oltre ad essere nutrito con prodotti biologici, è anche più libero, gli animali hanno più spazio e perciò la carne e i loro prodotti saranno più sani, nutrienti e saporiti, con proprietà organolettiche oggettivamente migliori. C’è però uno svantaggio economico perché tali tecniche richiedono più spazio e tempo, quindi di conseguenza i prodotti biologici costano di più.
  • 6. ALLEVAMENTO BIOLOGICO E INTENSIVO: L’allevamento intensivo è un metodo di allevamento molto usato dagli allevatori. Consiste nel cibare gli animali con prodotti ottenuti tramite l’agricoltura tradizionale. Di conseguenza questo tipo di allevamento è conveniente da un punto di vista economico, inoltre si ha una maggiore resa, ma i prodotti spesso sono meno sani e meno saporiti, con proprietà organolettiche peggiori del primo metodo. Sostanzialmente segue dei principi e delle tecniche pressoché opposte al precedente metodo. C’è da notare anche che questo metodo vede spesso un abuso degli animali, trascurando i loro bisogni di spazio, sanità e nutrienti, abusando quindi di questi.
  • 7. Le Proprietà Organolettiche di un Alimento Le proprietà organiche di un alimento sono l'insieme delle sue caratteristiche fisiche e chimiche percepite dagli organi di senso e nel complesso suscitano nella persona delle reazioni emotive più o meno intense. Fra le proprietà normalmente menzionate rientrano le seguenti: • colore, percepito con la vista • dimensione, percepita principalmente con la vista • forma, percepita principalmente con la vista • condizione, percepita principalmente con la vista • sapore, percepito con il gusto e l'olfatto • odore, percepito con l'olfatto. • consistenza e tessitura, percepite con la vista, il tatto e l'udito Nel complesso queste caratteristiche si possono riassumere in tre proprietà generali che sono valutate, più o meno consciamente, nel seguente ordine cronologico: • Aspetto fisico: in questa proprietà si riassumono la forma, la dimensione, il colore e, ad un primo esame, la tessitura e la condizione. Nella percezione dell'aspetto assume un ruolo primario la vista. • Caratteristiche chimiche: in questa proprietà si riassumono l'odore e il sapore. La percezione delle caratteristiche chimiche è una prerogativa dei chemiorecettori dislocati nella lingua e nel naso. • Caratteristiche meccaniche: in questa proprietà si riassumono la resistenza meccanica, la tessitura, l'omogeneità, la croccantezza, ecc. Si tratta di caratteristiche che vengono percepite in modo complesso dal tatto e, in qualche caso, con l'intervento dell'udito.
  • 8. Pavesi Diego Contenuti presi da documentari come report e altre trasmissioni