Testo sulla storia del Teatro e la particolarità del linguaggio drammaturgico, a cura di Maria Rosa Panté, docente presso Istituto Superiore d'Adda di Varallo, in www.campustralenuvole.altervista.org
ZAPPE, CHIODI, CAVATAPPI e altri strumenti scientificiGravità Zero
ZAPPE, CHIODI, CAVATAPPI
e altri strumenti scientifici
di e con Lara Albanese e Alessandro Libertini
Regia di Lara Albanese e Alessandro Libertini
Compagnia “Piccoli Principi”
Sabato 5 Novembre 2011 ore 21.00 Salone Comunale SCIOLZE (TO)
Testo sulla storia del Teatro e la particolarità del linguaggio drammaturgico, a cura di Maria Rosa Panté, docente presso Istituto Superiore d'Adda di Varallo, in www.campustralenuvole.altervista.org
ZAPPE, CHIODI, CAVATAPPI e altri strumenti scientificiGravità Zero
ZAPPE, CHIODI, CAVATAPPI
e altri strumenti scientifici
di e con Lara Albanese e Alessandro Libertini
Regia di Lara Albanese e Alessandro Libertini
Compagnia “Piccoli Principi”
Sabato 5 Novembre 2011 ore 21.00 Salone Comunale SCIOLZE (TO)
“Teatro e Scienza: l’Albero della Conoscenza” è un itinerario teatrale e culturale in luoghi di pregio paesaggistico, storico e architettonico. Vogliamo gettare un “ponte” fra le due cultu- re. Come fare? Nell’infanzia si impara e si rappresenta. Come giocano i bambini? “Io ero il capitano, e tu eri il prigioniero da salvare”. Ecco quel gioco per ragazzi di ogni età che si chiama TEATRO. Quali sono le loro prime domande verso un mondo che non conoscono ancora? Tecnologia, meccanismi, alternar- si di notte e giorno... per loro è tutto nuovo, e vedendo la luna che compie cicli di 28 giorni si domandano: “Perché?” Ecco il desiderio di approfondire, di fare SCIENZA.
A questo uniamo le arti figurative, in una MOSTRA dove of- friamo al pubblico la percezione visiva di eventi naturali e del- le intuizioni di scienziati del passato.
Insieme alle scoperte (il fuoco, la formula della porcellana, il mondo a più dimensioni...) ecco un altro imperativo categori- co: "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". Canoscenza, appunto, ma anche virtute, in mo- do che né la ricerca dell’homunculus faustiano, né le aberra- zioni sulla clonazione umana possano ledere la prima qualità degli esseri umani: la dignità.
MARIA ROSA MENZIO
Il Melograno - Associazione teatrale e culturaleSara Piticchiani
La compagnia “Il Melograno” nasce a Senigallia (AN) nel 1992. Nei suoi oltre venti anni di storia ha allestito centinaia di spettacoli e laboratori teatrali, performance artistiche e rievocazioni storiche puntando alla scoperta di scenari artistici sempre nuovi e sfidanti.
Un gruppo in perpetuo rinnovamento, ma sempre fedele alla propria motivazione originaria: esprimere la propria creatività in assoluta libertà.
PROGETTO "IL PUPO SICILIANO". Lavoro svolto a scuola e in laboratorio, guidati dal puparo di Alcamo (TR), con la classe III D dell'IISS DANILO DOLCI di Partinico (PA).
La lezione di Ionesco riletta da Valerio BinascoAgnese Cremaschi
Il Teatro Binario 7 presenta La Lezione di Ionesco, uno dei testi più significativi del Teatro dell’Assurdo, prodotto dalla Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, con la regia di Valerio Binasco.
A seguire, mercoledì 20 gennaio alle ore 20.30, la storica e critica d’arte Simona Bartolena terrà la seconda lezione – approfondimento ad ingresso libero, Il surrealismo sono io: Salvador Dalí e il suo tempo, inserita all’interno della nuova rassegna Teatro+Tempo Arte, che indagherà temi quali l’assurdo, il paradosso, il sogno, l’immaginazione e la visione.
Brocures di presentazione della Compagnia Teatrale Piccolo Nuovo TeatroPiccolo Nuovo Teatro
Compagnia teatrale Piccolo Nuovo Teatro, teatro di strada con trampoli fuoco ed effetti pirotecnici.
Questa è la presentazione degli spettacoli da noi prodotti.
Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Corso di Laurea in Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo
«… se ho un talento è quello di amare quel piccolo mondo racchiuso tra le spesse mura di questo edificio e soprattutto mi piacciono le persone che lavorano in questo mondo piccolo, fuori di qui c’è il mondo grande e qualche volta capita che il mondo piccolo riesca a rispecchiare il mondo grande tanto da farcelo capire un po’ meglio… in ogni modo riusciamo a dare a tutti coloro che vengono qui la possibilità se non altro per qualche minuto, per qualche secondo, di dimenticare il duro mondo che è là fuori… il nostro teatro è un piccolo spazio fatto di disciplina, coscienza, ordine e amore».
Da Fanny e Alexander di Ingmar Bergman.
“Teatro e Scienza: l’Albero della Conoscenza” è un itinerario teatrale e culturale in luoghi di pregio paesaggistico, storico e architettonico. Vogliamo gettare un “ponte” fra le due cultu- re. Come fare? Nell’infanzia si impara e si rappresenta. Come giocano i bambini? “Io ero il capitano, e tu eri il prigioniero da salvare”. Ecco quel gioco per ragazzi di ogni età che si chiama TEATRO. Quali sono le loro prime domande verso un mondo che non conoscono ancora? Tecnologia, meccanismi, alternar- si di notte e giorno... per loro è tutto nuovo, e vedendo la luna che compie cicli di 28 giorni si domandano: “Perché?” Ecco il desiderio di approfondire, di fare SCIENZA.
A questo uniamo le arti figurative, in una MOSTRA dove of- friamo al pubblico la percezione visiva di eventi naturali e del- le intuizioni di scienziati del passato.
Insieme alle scoperte (il fuoco, la formula della porcellana, il mondo a più dimensioni...) ecco un altro imperativo categori- co: "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". Canoscenza, appunto, ma anche virtute, in mo- do che né la ricerca dell’homunculus faustiano, né le aberra- zioni sulla clonazione umana possano ledere la prima qualità degli esseri umani: la dignità.
MARIA ROSA MENZIO
Il Melograno - Associazione teatrale e culturaleSara Piticchiani
La compagnia “Il Melograno” nasce a Senigallia (AN) nel 1992. Nei suoi oltre venti anni di storia ha allestito centinaia di spettacoli e laboratori teatrali, performance artistiche e rievocazioni storiche puntando alla scoperta di scenari artistici sempre nuovi e sfidanti.
Un gruppo in perpetuo rinnovamento, ma sempre fedele alla propria motivazione originaria: esprimere la propria creatività in assoluta libertà.
PROGETTO "IL PUPO SICILIANO". Lavoro svolto a scuola e in laboratorio, guidati dal puparo di Alcamo (TR), con la classe III D dell'IISS DANILO DOLCI di Partinico (PA).
La lezione di Ionesco riletta da Valerio BinascoAgnese Cremaschi
Il Teatro Binario 7 presenta La Lezione di Ionesco, uno dei testi più significativi del Teatro dell’Assurdo, prodotto dalla Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, con la regia di Valerio Binasco.
A seguire, mercoledì 20 gennaio alle ore 20.30, la storica e critica d’arte Simona Bartolena terrà la seconda lezione – approfondimento ad ingresso libero, Il surrealismo sono io: Salvador Dalí e il suo tempo, inserita all’interno della nuova rassegna Teatro+Tempo Arte, che indagherà temi quali l’assurdo, il paradosso, il sogno, l’immaginazione e la visione.
Brocures di presentazione della Compagnia Teatrale Piccolo Nuovo TeatroPiccolo Nuovo Teatro
Compagnia teatrale Piccolo Nuovo Teatro, teatro di strada con trampoli fuoco ed effetti pirotecnici.
Questa è la presentazione degli spettacoli da noi prodotti.
Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Corso di Laurea in Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo
«… se ho un talento è quello di amare quel piccolo mondo racchiuso tra le spesse mura di questo edificio e soprattutto mi piacciono le persone che lavorano in questo mondo piccolo, fuori di qui c’è il mondo grande e qualche volta capita che il mondo piccolo riesca a rispecchiare il mondo grande tanto da farcelo capire un po’ meglio… in ogni modo riusciamo a dare a tutti coloro che vengono qui la possibilità se non altro per qualche minuto, per qualche secondo, di dimenticare il duro mondo che è là fuori… il nostro teatro è un piccolo spazio fatto di disciplina, coscienza, ordine e amore».
Da Fanny e Alexander di Ingmar Bergman.
1. ITA.CA – presentazione
GENESI: Lo spettacolo Ita.ca è il prodotto di un percorso durato 8 mesi (da gennaio ad
agosto 2017) durante il quale 6 migranti provenienti dalla Guinea hanno lavorato in
palcoscenico con alcuni ragazzi italiani del centro giovanile Stoà, guidati da un regista.
Gli italiani hanno raccontato loro (un po' in francese, un po' in italiano, un po' a gesti...)
i libri iniziali dell'Odissea (Telemachia), nei quali si narra la vicenda del ventenne
Telemaco che prende il mare alla ricerca del padre Ulisse, disperso da anni.
Poi il racconto è stato trasferito sulla scena, servendosi di una forma di teatro che
punta sui gesti, sulla suggestione della musica, sui curiosi oggetti scenografici costruiti
con materiale di recupero.
Il fine del percorso è stato, innanzi tutto, approcciare una tematica attuale e discussa
come quella dell'immigrazione, trasformando teorie complesse (spesso peregrine) nel
semplice sguardo di sei persone da conoscere.
PROTAGONISTI: Stoà è un dinamico e innovativo centro giovanile di Busto Arsizio che
raduna un folto gruppo di ragazzi di età universitaria impegnati in un percorso
spirituale e di cittadinanza attiva. Combinazione è un’associazione legata al mondo
dei missionari comboniani attiva nel campo dell’ospitalità dei migranti. Emanuele
Fant è un regista e scrittore, autore di spettacoli con i senzatetto delle comunità di
2. fratel Ettore. Mamadou, Ansoumane, Camara, Bangaly, Alpha, Sidiki sono sei ragazzi
guineani arrivati in Italia di recente con mezzi di fortuna.
CONTENUTO: abbiamo scelto di lavorare sulla Telemachia, i primi libri dell’Odissea,
nei quali si racconta il viaggio di Telemaco alla ricerca del padre Ulisse trattenuto
ancora lontano da Itaca, dopo il termine della guerra di Troia. Una storia di viaggio, di
mare, di scoperta della propria identità che richiama il vissuto dei protagonisti.
In alcune sessioni di prove gli interpreti sono stati chiamati a mettere a confronto la
vicenda di Telemaco con la propria (Se l’Africa è Itaca, chi sono i Proci che la insidiano?
Chi è Penelope che attende? Chi attende? Di cosa ha paura un uomo che parte? E così
via).
Il lavoro sulle storie dei protagonisti è stato affrontato parallelamente a quello in
palcoscenico, tenendo i due livelli separati, cercando di fuggire una impostazione
retorica, pietista, o troppo attualizzante: ai ragazzi è stato richiesto di uscire dalla loro
storia per raccontarne una eterna, più grande; con il fine di liberare le loro faticose
vicende personali in un racconto senza tempo e collettivo.
I protagonisti di Ita.ca, a ben guardare, sono ragazzi dal destino piuttosto comune:
giovani uomini alla ricerca di loro stessi in un ambiente sconosciuto e ostile. Il
reperimento del padre, la radice forte, potrà essere una chiave per scoprire una
specificità, nel confronto o nella negazione.
3. ESTETICA: Lo spettacolo è costruito per un ambiente stretto e profondo, indagando
le interessanti possibilità sceniche della lontananza. La distanza mutevole tra pubblico
e protagonisti è un elemento che richiama il tema principale, così come è significativo
l’uso di corde in canapa di vario spessore per definire gli spazi e mettere in moto i
meccanismi scenografici.
Elemento distintivo sono le macchine sceniche costruite con materiali di recupero:
una ruota di bicicletta motorizzata suggerisce l’eterno moto del telaio di Penelope,
dei lunghi pali neri con corde ancorate su carrucole innalzano improvvisamente una
grossa nave, dei secchi luminosi e rumorosi sono i pensieri che disturbano Telemaco
la notte prima di partire, e così via.
Il racconto è affidato al movimento e alla mimica dei protagonisti, mentre la voce
dell’attore Claudio Carini (diffusa da un vecchio altoparlante) sottolinea i passaggi
principali.
4. ITA.CA – scheda tecnica
DURATA: 50 minuti
NECESSITA’ TECNICHE:
Luogo oscurabile.
Per le repliche in luogo non teatrale la compagnia utilizza il proprio impianto luci (led, a basso
consumo). In questo caso è necessario che in prossimità dello spazio scenico sia presente
una normale presa di corrente da 230 volt.
Nei teatri la compagnia integra il proprio impianto con quello del luogo, utilizzando (se
presenti) 8 pc da 1000 w frontali.
SPAZIO:
Lo spettacolo è stato costruito per luoghi capienti (capannoni, palestre, cortili, piazze), nella
sua versione originale richiede quindi uno spazio di altezza non inferiore ai 6 metri, profondo
circa 20 metri, largo almeno 6 metri (pubblico escluso).
La performance si può adattare a spazi inferiori concordando un sopralluogo o fornendo le
misure precise e le caratteristiche della sala.
COSTI E LOGISTICA PER LA TRASFERTA:
La compagnia chiede agli enti ospitanti di rientrare dei costi di trasferta (spese di viaggio o
di alloggio, per repliche in luoghi che non permettono il rientro in serata). Inoltre è suggerita
una libera offerta che sarà interamente reinvestita nel progetto.
La compagnia è composta da 11 adulti e 2 bambini. Viaggia su 4 automobili che dovranno
avere accesso comodo allo spazio scenico dal mattino per il montaggio delle scene (a carico
dell’ente ospitante il reperimento di eventuali permessi per zone a traffico limitato).
Per informazioni tecniche e per concordare un sopralluogo: Emanuele - 339.11.11.195
Contatti: segreteria@stoabusto.it