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TUTTO QUELLO
CHE LE IMPRESE
DEVONO SAPERE
IN COLLABORAZIONE CON
TUTTO QUELLO
CHE LE IMPRESE
DEVONO SAPERE
IN COLLABORAZIONE CON
3
Digitalizzazione e sostenibilità sono le due grandi sfide che
la società moderna deve affrontare. L’industria ha un ruolo
chiave in questo processo di modernizzazione grazie alla
produzione e all’utilizzo di moderne e innovative tecnologie.
L’innovazione tecnologica, infatti, consente all’industria di
essere protagonista nella transizione verso un’economia
sostenibile, fondata su un modello circolare di economia,
e nella trasformazione digitale della società, accompa-
gnandola nell’utilizzo e nella diffusione di prodotti sem-
pre più intelligenti.
Le industrie per prime si stanno trasformando con gran-
de velocità attraverso l’adozione delle tecnologie digitali,
che cambiano non solo i prodotti ma anche e soprattutto
il modo di produrre. Si tratta di cambiamenti profondi che
implicano un salto innovativo importante e lo sviluppo di
una cultura imprenditoriale nuova, capace di cogliere le
opportunità legate all’integrazione delle nuove tecnologie
nei processi produttivi.
GIULIO PEDROLLO
Vice Presidente per la Politica Industriale
4
In questa evoluzione le PMI hanno un ruolo chiave, ma de-
vono essere supportate con strumenti dedicati. Per questo
Confindustria si è cimentata in un progetto nuovo e sfidan-
te con la creazione di una rete di Digital Innovation Hub,
che hanno il compito di avvicinare le PMI al mondo del
digitale e accompagnarle nella definizione di progetti di
trasformazione in chiave 4.0.
Ad oggi la nostra rete è operativa e grazie al lavoro di
sensibilizzazione svolto nel primo anno di attività, i DIH
hanno coinvolto oltre 5.000 imprese attraverso seminari,
workshop e incontri one to one e hanno accompagnato
circa 600 imprese nella valutazione della propria maturità
digitale utilizzando il test on line disponibile sul portale
Industry 4.0 http://preparatialfuturo.confindustria.it/ ac-
cessibile anche attraverso la home page di Confindustria.
Il portale è uno spazio dedicato alle imprese, in cui si pos-
sono trovare tutte le informazioni sui DIH, video e pillole
formative sulle tecnologie, strumenti agevolativi e best
practices aziendali.
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6
IL PORTALE DEDICATO A INDUSTRY 4.0
7
L’INDUSTRIA DEL FUTURO
è una realtà sostenibile,
innovativa e interconnessa.
Industria 4.0 è un’opportunità unica per valorizzare la
grande tradizione manifatturiera italiana, oggi la seconda
in Europa; rappresenta una vera e propria sfida in grado
di rilanciare il sistema produttivo italiano, valorizzandone
la creatività e la qualità della produzione, a beneficio della
crescita e del benessere del Paese;
Industria 4.0 è un’industria che integra i risultati dei pro-
gressi scientifici nei prodotti e nei servizi, che rimuove i
vincoli ambientali, valorizza il potenziale di sviluppo delle
tecnologie ICT, migliora le condizioni di lavoro, crea nuovi
modelli di business e aumenta l’efficienza, la capacità pro-
duttiva e la qualità degli impianti
Il Piano nazionale Industria 4.0 sta offrendo alle aziende la
possibilità di cogliere le opportunità legate alla trasforma-
zione digitale dei processi produttivi e per questo opera in
una logica di neutralità tecnologica, interviene con azioni
trasversali e agisce su fattori abilitanti.
Confindustria ha dato un decisivo contributo elaborando
un articolato pacchetto di proposte a sostegno degli inve-
8
stimenti innovativi, proposte che sono state in larga parte
recepite nel Piano con strumenti fiscali e finanziari automa-
tici a supporto della trasformazione digitale del sistema
produttivo.
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono state
potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure già
esistenti e che si sono rilevate efficaci e, per rispondere
pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previ-
ste di nuove.
Tra queste l’Iperammortamento, provvedimento nato per
incentivare le imprese che investono in beni strumentali
nuovi materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzio-
nali alla trasformazione tecnologica e digitale dei proces-
si produttivi.
La Nuova Sabatini, che punta a sostenere le imprese che
richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuo-
vi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di
fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware
e software).
Il Credito d’imposta R&S per stimolare la spesa privata in
Ricerca e Sviluppo e il Patent Box, un regime opzionale
di tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di
beni immateriali: brevetti industriali, marchi registrati, di-
segni e modelli industriali, know how e software protetto
da copyright.
Industria 4.0 non è solo incentivi fiscali, ma è un nuovo
modo di pensare l’impresa a 360°e richiede un’azione di
diffusione della cultura 4.0
9
Per questo Confindustria è impegnata in un’attività di sen-
sibilizzazione del tessuto produttivo e nel progetto dei Di-
gital Innovation Hub che sostengono e accompagnano le
imprese nella trasformazione digitale.
Il sito www.preparatialfuturo.confindustria.it, realizzato in
collaborazione con Sistemi Formativi Confindustria, rac-
coglie tutte le informazioni relative al mondo di Industria
4.0, gli eventi, gli incontri formativi e i video per essere
preparati al futuro.
Grazie alla collaborazione con Confindustria Digitale, è
possibile anche fruire delle videopillole formative e degli
ulteriori materiali didattici dedicati alle tematiche relative
ai processi di digitalizzazione delle imprese. Un percorso
di approfondimento completo per sistematizzare le cono-
scenze in tema di Industria 4.0 e per analizzare tutte le im-
plicazioni della rivoluzione digitale in azienda.
La quarta rivoluzione industriale è già una realtà in molti
contesti industriali. Sapere come muoversi in un futuro che
è già tra noi e come usare gli strumenti del Piano strategico
nazionale Industria 4.0 significa, per l’industria manifattu-
riera italiana, essere pronti a cogliere le opportunità che
questo cambiamento offre per recuperare posizioni perse
e garantirsi un vantaggio competitivo.
10
preparatialfuturo.confindustria.it
PER SAPERNE DI PIÙ
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11
1
ECCO PER TE QUALCHE DOMANDA
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Sei “Curioso”, “Esploratore”, “Innovatore” o “Homo 4.0”?
Alla fine dell’Instant-book troverai le risposte corrette!
QUANTO CONOSCI
INDUSTRY 4.0?
> IN INDUSTRIA 4.0 IL NUMERO 4
	 COSA INDICA?
1. Indica la quarta rivoluzione industriale
2. Indica le 4 tecnologie alla base della rivoluzione
	industriale
3. Indica le 4 potenze manifatturiere che si stanno
	 impegnando nella digital transformation
12
> UNA DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONE
	 DESCRITTIVE DEL MONDO 4.0
	 È ERRATA. QUALE?
1. Dalla «mass production» alla «mass customization»:
	 produzione flessibile e brevi tempi di esecuzione
2. Da organizzazioni flessibili a modelli di lavoro basate
	 sulla pianificazione da remoto
3. Da prodotto a utilizzo
> QUALI DI QUESTI CONCETTI, 	
	 CORRETTAMENTE ABBINATI,
	 DESCRIVONO UNA CARATTERISTICA 	
	 DELL’INDUSTRIA 4.0?
1. Centralizzazione e personalizzazione delle produzioni
2. Decentralizzazione e collaborazione tra il sistema reale
	 e virtuale
3. Fabbriche intelligenti che producono da paesi
	 a basso costo di manodopera impegnando nella digital
	 transformation
13
> L’INDUSTRIA 4.0 PASSA PER IL
	 CONCETTO DI SMART FACTORY.
	 MA COSA SI INTENDE?
1. Fabbriche attente alla sostenibilità dei consumi
	 energetici e all’aumento della produzione.
2. Fabbriche in cui macchine e operatori hanno una
	 maggiore interazione per ottenere performance
	 migliori e minori sprechi.
3. Fabbriche in cui produzione e servizi sono integrati.
QUANTO CONOSCI
INDUSTRY 4.0?
> QUANTE E QUALI SONO
	 LE TECNOLOGIE, TRA LE COSIDDETTE
	 ABILITANTI, ALLA BASE DELLA 	
	 CREAZIONE DEGLI SPAZI CIBER FISICI?
1. Big Data; Cloud; IoT;
2. Big Data; Cloud; Advanced manufacturing solution;
	 Additive manufacturing;
3. Big Data; Cloud; Advanced manufacturing solution;
	 Additive manufacturing; Augmented reality ;Horizontal
	 e vertical integration;
preparatialfuturo.confindustria.it/
formazione/quiz-industria-4-0/
SE VUOI RISPONDERE A
TUTTE LE ALTRE DOMANDE
VAI SU
15
DAL PIANO NAZIONALE
INDUSTRIA 4.0
ALLA CREAZIONE DEI DIH
•	 GENNAIO 2017 - Adozione Linee Guida per la costituzione della
rete dei DIH
•	 FEBBRAIO 2017 – Creazione del coordinamento nazionale dei DIH
e costituzione dei primi DIH di Confindustria
•	 APRILE 2017 – Avvio del progetto Industry 4.0: prima fase di forma-
zione per il sistema Confindustria
•	 NOVEMBRE 2017 - Costituzione del DIH executive team
•	 GENNAIO 2018 – Progetto Industry 4.0: seconda fase di formazione
per le imprese
•	 LUGLIO 2018 – firmato accordo per il coordinamento della rete dei
DIH di Confindustria
•	 NOVEMBRE 2018 – completata la creazione della rete dei DIH di
Confindustria
•	 FEBBRAIO2019–laretedeiDIHdiConfindustriapartecipaaCONNEXT
Audizione
Confindustria
Camera
dei Deputati
Position paper
Confindustria
"Prime indicazioni
per la
digitalizzazione
dell'industria"
Presentazione
Piano Nazionale
Industria 4.0
MARZO 2016 GIUGNO 2016 SETTEMBRE 2016
16
Gli accordi di CONFINDUSTRIA per la rete dei DIH
•	 SMART FACTORY SIEMENS- 100 Giornate per le Imprese Manifat-
turiere Italiane – Luglio 2018
•	 UBI BANCA – progetti di filiera 4.0 – Settembre 2018
•	 HP - Additive manufacturing - Febbraio 2019
•	 GOOGLE – Machine learning e intelligenza artificiale per le PMI –
Febbraio 2019
•	 RETIMPRESA – Progetti di trasformazione digitale delle imprese in
rete – Febbraio 2019
16
17
18
LA IV RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Industria 4.0 indica un nuovo modo di produrre
beni e di legare il mercato dei servizi alla manifat-
tura. Per questo si parla di Industria 4.0 come di
quarta rivoluzione industriale, un cambiamento
complesso che si fonda sull’utilizzo combinato di
tecnologie e che innova in modo profondo i pro-
cessi produttivi e i rapporti tra imprese. Industria
4.0 interconnette infatti intere catene del valore e
rende più stretti i legami di filiera.
Rispetto alle precedenti rivoluzioni, contraddi-
stinte dall’introduzione graduale di singole in-
novazioni (nella prima il vapore, nella seconda
l’energia elettrica e il petrolio, nella terza l’elettro-
nica e l’information technology), Industria 4.0 si
caratterizza non tanto per la novità delle tecnolo-
gie quanto per le modalità con cui possono es-
1
19
1
sere connesse e utilizzate. L’uso combinato delle
tecnologie digitali consente la creazione di con-
nessioni tra sistemi fisici e digitali e attraverso la
raccolta e l’analisi dei dati permettono alle impre-
se di svolgere analisi complesse e di realizzare
adattamenti nella produzione in tempi reali.
In altre parole Industria 4.0 consiste nel connettere
macchinari a Internet, nel raccogliere e analizzare
enormi quantità di dati che rendono possibile una
gestione più flessibile del ciclo produttivo. E an-
cora, Industria 4.0 consiste nell’organizzazione di
processi di produzione basati sulla tecnologia e su
device in grado di comunicare autonomamente
tra di loro lungo la catena del valore: un modello
di fabbrica dove i sistemi controllati dai compu-
ter gestiscono processi fisici, creando un mondo
virtuale e parallelo a quello fisico. Questa trasfor-
mazione si regge sul massivo e pervasivo impiego
di tecnologie digitali, oltre che di altre tecnologie
(Key Enabling Technologies – KETs), dando vita ad
un cocktail di innovazione tecnologica articolato e
profondamente interdipendente.
20
IL PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0
Il Piano ha previsto un “basket” di strumenti a
supporto delle imprese: si tratta di un insieme
di interventi e linee strategiche volte a creare le
condizioni per affrontare la complessità delle sfi-
de poste da Industria 4.0, sfide che non si limita-
no al “solo” utilizzo delle tecnologie digitali, ma
includono trasformazioni profonde, richiedono
competenze specialistiche e grande capacità di
innovazione. La trasformazione digitale consiste
infatti nella trasformazione profonda delle orga-
nizzazioni, a partire dai processi produttivi fino ai
modelli di business per cogliere pienamente le
opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai
nuovi media e canali di comunicazione. Un radi-
cale cambiamento che ha effetti sull’intera orga-
nizzazione e può essere affrontato soltanto attra-
2
21
verso una strategia a breve e lungo termine, fatta
di piccole tappe intermedie per raggiungere la
piena digitalizzazione dell’azienda. In questa fase
l’attenzione è principalmente rivolta alla supply
chain delle aziende con l'obiettivo di ridurre le
distanze tra gli anelli che compongono la catena
produttiva, dall’approvvigionamento delle mate-
rie prime fino alla fornitura dei servizi, sempre più
legati ai prodotti stessi.
2
22
LE MISURE E LE RISORSE
DEL PIANO INDUSTRIA 4.0
Il Piano nazionale Industria 4.0 ha introdotto una
serie di incentivi con l'obiettivo di dare un impul-
so deciso agli investimenti in macchinari innovati-
vi e alla modernizzazione del sistema produttivo.
Lo strumento principale è l’iperammortamento
che ha introdotto un coefficiente di ammorta-
mento fino al 270% per i beni materiali e immate-
riali che rispondono a determinate caratteristiche
grazie alle quali possono essere ricondotti al con-
cetto di Industria 4.0.
Oltre agli incentivi, il Piano prevede la creazione
del network dell’innovazione 4.0, costituito dai
Digital Innovation Hub e dai Competence Center.
I DIH hanno il compito di stimolare la domanda
di innovazione da parte delle PMI e per questo
3
23
svolgono un’azione di sensibilizzazione e orien-
tamento delle imprese alle nuove tecnologie e di
accompagnamento nella valutazione del proprio
livello di digitalizzazione. I Competence Center
offrono alle imprese la possibilità di testare e spe-
rimentare le tecnologie e di accelerare i progetti
innovativi e di sviluppo tecnologico. Si tratta di
due tasselli molto importanti del Piano rispetto ai
quali, in particolare sul tema dei DIH, le associa-
zioni imprenditoriali possono svolgere un ruolo
molto importante.
3
24
INTERNET OF THINGS (IOT)
Nella sua definizione base, l’Internet of Things o
l’Internet delle cose è un neologismo nato dall’e-
sigenza di dare un nome agli oggetti reali, resi pri-
ma intelligenti e poi connessi ad Internet.
Un termine utilizzato la prima volta da Kevin
Ashton, ricercatore presso il MIT, Massachussets
Institute of Technology, dove è stato definito lo
standard per RFID e altri sensori.
L’espressione Internet delle Cose (IoT) si riferisce
al nuovo ecosistema complesso in cui gli oggetti
sono interconnessi tra loro, scambiano informa-
zioni e prendono decisioni, con o senza l’intera-
zione umana. L’IoT è il generatore principale dei
“big data”, in quanto ogni singolo oggetto o di-
spositivo connesso è in grado di produrre grandi
volumi di informazioni su tutta la catena del va-
4
25
4
lore della filiera produttiva, oltre che sul funzio-
namento stesso dei macchinari e degli impianti
produttivi. Ogni oggetto fisico ha oggi le poten-
zialità di diventare intelligente e di generare o ri-
cevere dati sul suo stato e su quello dell’ambiente
fisico che lo circonda; l’IoT è una tecnologia con
notevoli margini di sviluppo e sta determinando
la trasformazione dei modelli di business dei di-
versi settori economici, dall’Industria alle Utility,
dai Trasporti alla Sanità.
L’aspetto più interessante di questi applicativi,
nonchè caratteristica saliente di Industria 4.0, è
rappresentata dal fatto chegrazie all’utilizzo del
Cloud, sia la capacità di calcolo che di memo-
ria non devono essere necessariamente annessi
all’oggetto stesso.
26
CLOUD MANUFACTURING
Il Cloud rappresenta il tessuto connettivo di Indu-
stria 4.0 e permette di costruire una strategia di
produzione innovativa, più efficace ed efficiente
sfruttando sensori, intelligenza artificiale e robo-
tica. Grazie alla tecnologia cloud, le informazioni
possono essere visualizzate, aggiornate e appli-
cate in qualsiasi momento o luogo, con l'unico re-
quisito di avere un dispositivo connesso alla rete
Internet. Il Cloud Manufacturing è un modello di
business che si sta consolidando e che permette
alle organizzazioni di “virtualizzare” le risorse pro-
duttive (software, macchinari…) e offrirle come
un servizio facilmente configurabile e utilizzabile
via Internet, attraverso il cloud.
Il Cloud Manufacturing segue l'intero processo
di produzione, dalla fase di progettazione alla
5
27
5
realizzazione del prodotto fino alla sua manuten-
zione. I costi delle infrastrutture di produzione e
della manutenzione vengono così ripartiti su tutta
la filiera, assicurando alle singole realtà della sup-
ply chain una maggior capacità produttiva e una
riduzione dei costi.
28
BIG DATA
L’integrazione e l’interconnessione dei dispositi-
vi e dei macchinari che compongono il processo
produttivo di un’azienda sta favorendo sempre
più lo scambio e la disponibilità di grandi quanti-
tà di dati che, se opportunamente immagazzinati,
analizzati e correlati attraverso apposite applica-
zioni (analytics), possono rappresentare per l’a-
zienda un prezioso asset strategico su cui costru-
ire nuovi modelli di business.
Attualmente le aziende non colgono ancora pie-
namente il valore contenuto nei dati e le poten-
zialità offerte dal loro utilizzo e la maggioranza
delle imprese sono ancora lontane dall’avere una
strategia di business data driven. Tramite l’analisi
dei dati è invece possibile dare alle imprese in-
tuizioni sulle condizioni di mercato, sul compor-
6
29
6
tamento dei clienti, rendendo l’attività decisiona-
le più efficace e veloce. Studiare i dati consente,
infatti, di compiere scelte aziendali mirate al fine
di aumentare il numero di potenziali clienti e di
rendere maggiormente efficienti le strategie di
fidelizzazione del cliente stesso.Dati ben gestiti,
di qualsiasi natura, saranno in grado quindi di re-
stituire tutti i parametri per la creazione di nuovi
prodotti da immettere sul mercato.
30
SERVITIZZAZIONE E CUSTOMIZZAZIONE
L’adozione delle tecnologie digitali sta cambiando
non solo i prodotti, ma anche e soprattutto il modo
di produrre. Sarà possibile raggiungere nicchie di
mercato e produrre piccoli lotti ai costi della grande
scala; sarà più veloce il passaggio dal prototipo alla
produzione in serie; si potrà aumentare la produttivi-
tà grazie alla riduzione dei tempi di set-up, degli er-
rori e dei fermi macchina. Il monitoraggio della pro-
duzione in tempo reale attraverso i sensori, inoltre,
limiterà la produzione di scarti e sarà possibile otte-
nere una più elevata qualità dei prodotti, rendendoli
più competitivi. Si sta passando dalla produzione di
massa alla “customizzazione di massa” cioè alla per-
sonalizzazione dei prodotti su larga scala e alla tra-
sformazione del modello di business in cui il prodot-
to diventa un “prodotto-servizio” (servitizzazione).
7
31
FABBRICA E PRODOTTI 4.0
L’innovazione 4.0 non sta solo nell’introdurre un
macchinario all’avanguardia dal punto di vista
tecnologico, ma nel saper combinare le diverse
tecnologie, integrando il sistema della fabbrica e
le filiere produttive in una dimensione dove mac-
chine, persone e sistemi informativi collaborano
fra loro per realizzare prodotti, servizi e ambienti
di lavoro intelligenti.
I prodotti connessi e dotati di capacità cognitive
possonoraccogliereedelaboraredatichepermet-
tono di modificarne o adeguarne le prestazioni al
reale contesto di utilizzo. Quando ai prodotti con-
nessi si aggiunge una capacità elaborativa, questi
diventano prodotti Intelligenti – smart products.
8
32
INDUSTRIA 4.0 E MONDO DEL LAVORO
La trasformazione digitale del sistema produttivo
è un processo complesso e impegnativo: la di-
sponibilità di capitale umano competente, capace
di comprendere le potenzialità delle tecnologie
digitali e di utilizzarle nei processi produttivi è di
estrema importanza e rappresenta la chiave per
l’implementazione dei progetti di digitalizzazione
delle imprese.
Poter usufruire di una forza lavoro dotata del giusto
mix di abilità, attitudini e conoscenze può fare la
differenza per un’impresa e per la sua permanenza
sul mercato. Se in passato il più importante fattore
di successo era dato dal possesso del capitale fisi-
co o di qualche materia prima, oggi la produzione
del valore aggiunto è legata principalmente alla
disponibilità di un capitale umano di qualità, ca-
9
33
9
pace di innovare e di portare questa innovazione
all’interno dei processi aziendali, se non addirittu-
ra di anticiparla.
Per questo occorre una particolare attenzione al
tema della formazione sia nella scuola, e nell’u-
niversità che rappresentano l’elemento fondante
per una società inclusiva, sia nel mondo del lavo-
ro, dove è necessario non solo creare competenze
nuove, ma anche formare e supportare chi già la-
vora e deve confrontarsi con l’innovazione.
34
SOFT SKILL RICHIESTE NEL MONDO 4.0
Tra le soft skill richieste per affrontare la comples-
sità del paradigma 4.0 possiamo considerare il
pensiero critico, la capacità di affrontare i pro-
blemi da punti di vista differenti, la flessibilità, la
capacità di adattarsi ai cambiamenti, anche im-
provvisi, in un contesto che cambia sempre più
velocemente.e la creatività concepita come capa-
cità di innovare processi produttivi e prodottiLe
altre competenze necessarie riguardano il pen-
siero computazionale, ovvero la capacità di com-
prendere le logiche di produzione alla luce della
grande quantità di dati disponibili e il problem
solvingsempre più necessario in un sistema com-
plesso come l’impresa 4.0
10
35
preparatialfuturo.confindustria.it/
formazione/10-concetti-chiave-industria-4-0/
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e associazioni di Sistema con notizie,
dossier ed eventi.
33
34
Tecnologie ABILITANTI
Rispetto alle precedenti rivoluzioni industriali legate ad
una specifica tecnologia, come il vapore o il controllo elet-
tronico, con la digitalizzazione dei processi produttivi oggi
assistiamo alla combinazione di più tecnologie che lavora-
no insieme. Nell’ambito di Industria 4.0 le aziende si stanno
sempre più velocemente spostando verso il digitale e ver-
so l’interconnessione.
Una tendenza che porta sicuramente nuove opportunità
come ad esempio la possibilità di prevedere eventuali pro-
blemi nel processo produttivo e ridurre i tempi d’intervento.
Il ritorno dell’investimento (ROI) delle tecnologie applica-
te si può misurare anche nella diminuzione dei costi, nella
riduzione dei rischi e dei tempi di formazione degli opera-
tori, in un miglior consumo energetico e nella creazione di
nuovi servizi.
In quest’ottica la Smart Manufacturing coniuga l’informazio-
ne e la produzione intelligente con l’integrazione di infor-
mazioni del cliente, consentendo ad una realtà produttiva
35
di rispondere alle richieste il più efficacemente possibile,
minimizzando il consumo di energia e materiali e allo stes-
so tempo massimizzando competitività, sostenibilità am-
bientale, salute e sicurezza.
Uno dei pilastri principali nell’ambito della trasformazione
digitale è proprio legato all’utilizzo di queste indicazioni,non
solo per finalità di gestione dell’impresa, ma per pensare a
nuovi modi di proporsi sul mercato. La capacità di un’azien-
da di trarre profitto o di ottenere un vantaggio competitivo
dall’uso dei Big Data è infatti stret- tamente legata al valore
dei dati e al sapiente utilizzo delle informazioni.
Il termine Big Data è usato proprio per indicare un insieme
di nuovi sistemi atti ad acquisire, elaborare, mantenere e
visualizzare dati che altrimenti non sarebbero trattabili.
In questo contesto, l’Internet of Things o Internet delle
cose, descrive proprio l’interconnessione tramite Internet
di dispositivi che hanno capacità computazionali inseriti in
oggetti di utilizzo quotidiano.
Gli ambiti di utilizzo dell’IoT sono molteplici: il mo- nito-
raggio delle linee di produzione tramite sensori, il mi- glio-
ramento della gestione del magazzino, la sensoristica per
seguire i prodotti lungo la supply chain, la riduzione di costi
di logistica e capex, la tracciabilità dei ricambi e l’identifica-
zione delle abitudini dei clienti.
Ma per raggiungere l’obiettivo finale di portare la digitaliz-
zazione nei processi produttivi aziendali, occorre come pri-
mo step partire dalla definizione di una propria strategia di
trasformazione digitale (Digital Transformation Roadmap)
e quindi da uno specifico obiettivo per identificare le tec-
nologie IoT che meglio si adattano al singolo caso.
36
L’attuale diffusione delle tecnologie digitali sta portando
a riformulare le modalità di lavoro in un’ottica di maggio-
re flessibilità e di più attenzione alle attività organizzate
per obiettivi.
In questo ambito, lo smart working è una nuova filosofia ma-
nageriale che attribuisce alle persone una maggiore auto-
nomia rispetto agli strumenti, agli spazi e agli orari di lavoro.
Uno strumento che garantisce una cultura organizzativa
basata sulla fiducia, sulla responsabilizzazione e sul benes-
sere, garantendo l’aumento della produttività, l’attrazione
di giovani talenti e una velocità massima di esecuzione.
Opportunità che gettano le basi per un nuovo modello, che
allo stesso modo dell’innovazione sociale, mette al centro
della considerazione aziendale i dipendenti come i clienti.
La social enterprise è proprio una nuova classe di appli-
cazione che, sfruttando le tecniche tipiche dei social tools,
COMPETENZE
per la crescita
37
anche se orientata ad un utilizzo interno, porta necessaria-
mente vantaggi anche all’esterno dell’azienda.
Un modello in grado quindi di massimizzare i risultati rag-
giungibili, attraverso un coinvolgimento più esteso di risor-
se e competenze, che passano attraverso i canali digitali e
collaborativi.
I social media rappresentano strumenti utili anche per fare
formazione in azienda attraverso canali digitali innovativi,
con un conseguente miglioramento sia in termini econo-
mici sia di vantaggio competitivo.
Una modalità con cui favorire la diffusione della conoscen-
za e lo sviluppo di nuove idee e proposte anche in una lo-
gica bottom-up.
38
Il marketing digitale rappresenta una grande opportunità
per le aziende, ma può anche “spaventare” per l’estrema
complessità delle nuove tecnologie.
A questo si aggiunge un aumento delle possibilità di con-
tatto di un’azienda con i propri clienti e l’estrema velocità di
evoluzione degli strumenti digitali che necessitano quindi
di un costante aggiorna- mento delle funzioni.
La promozione digitale consente ad un’azienda di mostra-
re direttamente la propria offerta di prodotti e servizi alle
persone potenzialmente interessate, di trovare allo stesso
tempo nuovi acquirenti ed eventualmente vendere online,
mantenendo un canale di comunicazione e di relazione
per fidelizzare i clienti.
Il digital marketing comprende un insieme molto eteroge-
neo di attività, strumenti e tecniche utilizzate per la promo-
zione, la commercializzazione e la comunicazione: opera-
zioni effettuate attraverso i social media, i motori di ricerca,
Digital MARKETING
& ADVERTISING
39
i video e le email per stimolare nuovi acquisti o far cono-
scere nuove categorie di prodotti da proporre.
Il funnel o l’imbuto del marketing digitale è una rappresen-
tazione ideale del “viaggio” che le persone compiono par-
tendo dalle prime informazioni che ricevono su un brand,
un prodotto o un servizio fino all’atto di acquisto.
Un percorso che, dal punto di vista delle aziende, è gestibi-
le e governabile attraverso le infinite attività offerte.
L’imbuto consente quindi di progettare un processo di ac-
quisizione dei clienti, trasformandoli da prospect, cioè da
potenziali consumatori, in clienti fedeli che, a loro volta,
possono diventare ottimi ‘ambasciatori’ del brand.
Il video è uno degli strumenti più efficaci per entrare in con-
tatto con l’utente, grazie alle immagini, alla creatività e alla
possibilità di creare storie in grado di coinvolgerlo.
La video advertising è proprio la sponsorizzazione di un
marchio attraverso la creazione e l’erogazione di un filmato.
Uno strumento che grazie al suo particolare formato, con-
sente un maggiore impatto sull’attenzione e sul ricordo dei
clienti, creando nel tempo una più stretta relazione.
Il motore di ricerca è invece il luogo dove convergono gli
stimoli che arrivano anche dalle campagne su altri canali.
Presidiare i motori di ricerca con una attività di advertising
in contemporanea con la comunicazione su altri mezzi può
essere quindi estremamente strategico.
I cambiamenti che la pubblicità online ha portato nell’am-
bito del mondo della comunicazione sono svariati, ma
principalmente riguardano l’interattività che permette
all’utente di entrare direttamente in contatto con l’azienda
e l’automatizzazione che consente di gestire e migliorare
una campagna in modo immediato e continuativo.
40
L’e-commerce è una delle principali opportunità offerte dal-
la trasformazione digitale.
Consente l’acquisizione di nuovi clienti, lo sviluppo di servizi
rinnovati, una riduzione dei costi di gestione degli ordini, lo
sviluppo del valore del Brand e un ruolo aggiornato rispetto
alla rete di vendita tradizionale.
Per affrontare un progetto e-commerce, le imprese devono
necessariamente partire dal comprendere quali sono le op-
portunità nel proprio settore e fare delle scelte chiave.
Un elemento fondamentale è che i modelli di business
dell’e-commerce sono molto diversi rispetto agli altri ca-
nali e quindi il primo e fondamentale passo da compiere è
quello che riguarda la formazione, in quanto l’imprenditore
deve prima comprenderne le potenzialità e poi configura-
re un progetto per definire il modello di e-commerce più
adeguato.
Solo successivamente si potranno cercare e selezionare dei
partner per i servizi e definire il piano di web marketing.
TRASFORMAZIONE DIGITALE
delle PMI e E-commerce
41
Occorre inoltre considerare i marketplace, che nei merca-
ti digitali giocano un ruolo molto importante e offrono un
notevole vantaggio, consentendo di avviare la vendita in
tempi molto più rapidi, di avvalersi di un insieme di fornitori
strutturati e di vendere con la modalità cross bonder anche
all’estero senza dover registrare i prodotti.
Se invece l’impresa è troppo piccola per affrontare l’in-
ve- stimento necessario a creare un negozio on-line nei
mar- ketplace può sempre fondare un modello consortile
alle- andosi con altre aziende al fine di costituire un negozio
comune nei Paesi di maggior interesse.
L’e-commerce comunque non è solo rivolto ai consumatori,
offre anche moltissime opportunità nelle transazioni com-
merciali elettroniche tra imprese, in quanto può consentire
di innovare i servizi e il modello attraverso il quale si servono
i propri distributori e rivenditori.
Negli ultimi 10 anni è stato imostrato un interesse moto for-
te verso i benefici dell’e-commerce B2B, in particolar modo
per la possibilità di risparmiare tempo, di leggere le molte-
plici informazioni dei prodotti e avere autonomia negli ordi-
ni e nel controllare i relativi avanzamenti.
Rispetto al Made in Italy, che in quest’ambito è ancora mol-
to indietro rispetto agli altri Paesi, l’opportunità più grande
risiede nel digital export, per vendere i prodotti italiani nei
mercati interessati. Non esclusivamente il Nord Europa, ma
anche e soprattutto i Paesi in via di sviluppo come Cina,
Messico e Iran, dove questi settori sono particolarmente uti-
lizzati per comprare o trovare informazioni sui prodotti pre-
mium, food e beverage, senza avere la concorrenza degli
altri canali.
42
Secondo l’indice di digitalizzazione dell’economia e della
società (DESI) l’Italia è al ventottesimo posto in Europa per
numero di utenti di e-government.
Il principale motivo di questo scarso utilizzo è la necessità
di dotarsi di specifiche e sempre diverse credenziali per
l’accesso ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni.
Queste prestazioni oggi non possono prescindere dall'au-
tenticazione informatica, attraverso il sistema pubblico d’i-
dentità digitale (SPID), che consente a cittadini e imprese di
accedere con un’unica identità digitale, ai servizi online del-
le PA e dei privati aderenti in modo rapido, sicuro e veloce.
È costituito come un insieme aperto di soggetti pubblici e
privati qualificati che gestiscono i servizi di registrazione e
di messa a disposizione delle credenziali e degli strumen-
ti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese per
conto delle Pubbliche Amministrazioni e su base volontaria
di soggetti privati.
SPID è difatti una componente dell’infrastruttura immate-
riale, prevista dal Piano triennale per l’informatica 2017-
PMI e PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
43
2019, una piattaforma abilitante per la funzione dei servizi
online per migliorare l’utilizzabilità dei servizi pubblici.
Nell'economia immateriale, sicurezza, certezza giuridica e
riservatezza non devono venir meno nonostante la facilità di
accesso alle informazioni, la velocità e la fruizione dei servizi.
L’impresa 4.0 e la trasformazione digitale riguardano an-
che il rapporto tra impresa e Pubblica Amministrazione,
attraverso le tecnologie e l’uso del digitale in un’ottica di
semplificazione.
Impresa.italia.net è un esempio di best practice per le
aziende di interagire in modo semplice ed avere un dialo-
go sicuro e veloce con la PA.
Il cassetto digitale dell’imprenditore permette infatti di
accedere a tutti i documenti e dati della propria impresa,
dalla visura agli altri documenti, di verificare lo stato delle
pratiche, oltre ad offrire opportunità di collaborazione con
la nuova generazione di imprese, StartUp e PMI Innovative.
Nell'ottica di un mondo ormai digitalizzato,la fatturazione elet-
tronica è uno strumento per accelerare l’adozione delle tec-
nologie digitali e rendere più competitive le nostre imprese.
Questo strumento, che si configura come uno dei principa-
li cardini dell’Agenda Digitale Italiana, si pone come mezzo
necessario a semplificare la riscossione delle imposte e fa-
vorire l’integrazione delle tecnologie digitali nei processi
delle aziende italiane, permettendo di abbandonare il sup-
porto cartaceo e i relativi costi di stampa e spedizione.
La fattura elettronica di fatto è uno strumento di control-
lo e razionalizzazione della spesa pubblica e nello stesso
tempo di forte spinta all'innovazione per il mondo delle
imprese.
44
preparatialfuturo.confindustria.it/
formazione/e-learning/
SE VUOI APPROFONDIRE
GLI ARGOMENTI
VAI SU
45
CREDITO D'IMPOSTA R&S
premiare chi investe sul futuro
• Credito d’imposta su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo.
Per il 2019:
• è riconosciuto un credito fino a un massimo annuale di 10 milioni
di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dal-
la media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014.
• è prevista un’aliquota del 50% per le Spese del personale dipen-
dente e per i contratti con università,centri di ricerca,start up e PMI
innovative indipendenti. Per tutte le altre l’aliquota è del 25%
• Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdi-
te, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.
• Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale,
ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
• La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che
saranno sostenute nel periodo 2017-2020.
46
IPERAMMORTAMENTO
investire per crescere
• Maggiorazione – ai soli fini della deduzione delle quote di am-
mortamento o della quota capitale dei canoni di locazione finan-
ziaria – del costo di beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie
abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing. Le
percentuali di iperammortamento per gli investimenti realizzati
nel 2019 variano in relazione alle dimensioni dell’investimento
(fino al limite di 20 milioni).
DIMENSIONI INVESTIMENTO ALIQUOTA
FINO A 2,5 MLN DI EURO 270%
2,5 – 10 MLN DI EURO 200%
10 – 20 MLN DI EURO 150%
Per chi beneficia dell’iperammortamento c’è possibilità di fruire dell’a-
gevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali
(software e sistemi IT) con una maggiorazione del 140%
47
NUOVA SABATINI
credito all'innovazione
• Contributo in conto impianti per investimenti in macchinari, im-
pianti, beni strumentali d’impresa e attrezzature ad uso produttivo
– funzionali allo svolgimento dell’attività d’impresa e correlati all’at-
tività stessa – nonché hardware, software e tecnologie digitali. Il
contributo è riconosciuto a fronte di finanziamenti di importo com-
preso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, concessi da istituti bancari e
società di leasing. Il contributo è calcolato sulla base di un piano di
ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d’interesse
del 2,75% annuo. Il contributo è del 3,575% per investimenti in
“beni 4.0” che possono beneficiare dell’iperammortamento.
• Accesso prioritario al Fondo centrale di Garanzia nella misura
massima dell’80%.
47
48
PATENT BOX
dare valore ai beni immateriali
• Regime opzionale di tassazione agevolata sui redditi derivanti
dall’utilizzo di beni immateriali come brevetti industriali, marchi
registrati, disegni e modelli industriali, know how e software pro-
tetto da copyright.
• L’agevolazione consiste nella riduzione delle aliquote IRES e
IRAP del 50% dal 2017 in poi, sui redditi d’impresa connessi all’u-
so diretto o indiretto (ovvero in licenza d’uso) di beni immateriali
sia nei confronti di controparti terze che di controparti correlate
(società infragruppo). Il beneficio viene erogato a condizione che
il contribuente conduca attività di R&_S connesse allo sviluppo e
al mantenimento dei beni immateriali.
48
4949
STARTUP E PMI INNOVATIVE
accellerare l'innovazione
• Nuova modalità di costituzione digitale e gratuita.
• Esonero dalla disciplina sulle società di comodo e in perdita
sistematica.
• Possibilità anche per le srl di emettere piani di incentivazione in
equity, agevolati fiscalmente.
• Incentivi agli investimenti in capitale di rischio: detrazione
IRPEF (per investimenti fino a 1 milione di euro) o deduzione
dell’imponibile IRES (fino a 1,8 milioni) pari al 30% (aliquote in-
crementate al 40% per il 2019).
• Accesso gratuito, semplificato e prioritario al Fondo di Garan-
zia per le PMI.
• Equity crowdfunding per la raccolta di nuovi capitali di rischio.
Italia Startup Visa: una modalità digitale, semplice e accelerata
per attrarre imprenditori innovativi.
• Possibilità di cedere le perdite a società quotate sponsor (al-
meno il 20% delle quote).
•Incasodiinsuccesso:esonerodalladisciplinafallimentareordinaria.
• In caso di successo: le startup mature possono convertirsi
agilmente in PMI innovative, continuando a godere dei prin-
cipali benefici.
5050
CREDITO D'IMPOSTA
per la formazione 4.0
Credito d’imposta calcolato sul costo aziendale dei lavoratori
per il periodo in cui sono impegnati in attività di formazione per
l’acquisizione o il consolidamento delle conoscenze sulle tecno-
logie 4.0 indicate dal Piano Nazionale. L’intensità dell’agevola-
zione è articolata
• piccole imprese: 50% e max 300.000 l’anno
• medie imprese: 40% e max 300.000 l’anno
• grandi imprese: 30% e max 200.000 l’anno
51
VOUCHER MANAGER
portare l’innovazione in azienda
Voucher a fondo perduto per l’acquisto di prestazioni consulenziali
finalizzate a sostenere processi di trasformazione digitale, ammo-
dernamento organizzazione e gestione, incluso l’accesso ai merca-
ti finanziarie dei capitali.
L’importo del voucher varia in funzione delle dimensioni aziendali:
• Piccole e micro imprese: voucher pari al 50% del costo entro li-
mite max di 40.000
•Medieimprese:voucherparial30%delcostoentrolimitemax25.000
• Contratto di rete: voucher pari al 50% del costo entro limite max
80.000
52
preparatialfuturo.confindustria.it/
strumenti-agevolativi/
PER SAPERNE DI PIÙ SUGLI
STRUMENTI AGEVOLATI
VAI SU
53
56
Nel nuovo paradigma 4.0 abbiamo due elementi che possono orientare
le politiche: da un lato la possibilità di ridare al settore industriale un ruo-
lo importante nei processi di crescita; dall’altro una nuova centralità della
fabbrica che diventa il luogo dove tecnologie e competenze si incontra-
no per lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi processie la sperimentazione
di nuovi modelli di relazioni industriali. In questo quadro generale, il Pia-
no nazionale Industria 4.0 punta fondamentalmente su 3 assi d’interven-
to. Il primo asse riguarda la promozione degli investimenti in innovazione
e tecnologia, ricerca e sviluppo da parte delle imprese. Il secondo asse
d’intervento punta invece a un rinnovo delle competenze delle persone.
Rinnovo che guarda sia alla creazione di nuove figure professionali, quin-
di un investimento su scuola, università e formazione pubblica (con una
particolare attenzione anche al ruolo che possono svolgere gli ITS - isti-
tuti tecnici superiori), sia un’attenzione alla riqualificazione delle persone
che sono attualmente sul posto di lavoro, e che dovranno adeguarsi alle
nuove competenze richieste dall’introduzione delle tecnologie digitali. Il
terzo asse riguarda le infrastrutture di rete/abilitanti: Industria 4.0 viaggia
su Internet e la disponibilità di banda ultra-larga e 5G è un prerequisito
fondamentale per l’adozione delle tecnologie 4.0.
ANDREA BIANCHI
Direttore area Politiche industriali Confindustria
57
I prodotti devono diventare intelligenti e connessi : dovranno essere
sempre più personalizzabili e costituiti da nuovi materiali che abilite-
ranno funzionalità da sviluppare con tecnologie diverse. Sempre più
IT e meccatronica arricchiscono i prodotti . In un’automobile, ad esem-
pio, il valore aggiunto di componentistica meccatronica supera di
gran lunga il valore aggiunto della componente fisica del bene stesso.
Un’altra caratteristica fondamentale dei prodotti è la loro sostenibilità:
oggi nel momento in cui si progetta un prodotto è necessario pensare
al suo intero ciclo di vita, definendo indicatori che consentano di va-
lutare l’impatto ambientale degli impianti di produzione e rispondere
così alle esigenze dei consumatori che vogliono acquistare prodotti
sostenibili e scegliere in modo consapevole.
MARCO TAISCH
Politecnico di Milano
58
L’INNOVAZIONE
È A PORTATA
DI MANO
Hanno il compito di stimolare e promuovere
la domanda di innovazione del sistema pro-
duttivo e sono la “porta di accesso” delle im-
prese al mondo di Industria 4.0. La forza di un
DIH è quella di potersi avvalere di un network
di attori dell’innovazione, nazionali ed europei.
UNA PORTA
DI ACCESSO
59
preparatialfuturo.confindustria.it/
mappa-eventi/
TROVA IL DIH
VICINO A TE
VAI SU
60
COSA FANNO
Direttamente o tramite l’ecosistema dell’innovazione (Università, Com-
petence Center, Cluster, Test Lab/Centri di Player Industriali/Servizi ICT,
Centri di Ricerca, parchi scientifici e poli tecnologici, Incubatori di Start
up, Fab Lab, Investitori, Enti Locali) i DIH offrono:
•	 affiancamento alle PMI nell’analisi di fabbisogni, opportunità ed
opzioni tecnologiche 4.0;
•	 mentoring e formazione;
•	 supporto per la definizione di progetti di industria 4.0;
•	 accesso al network dei Competence Center nazionali ed europei e
collaborazioni con i cluster tecnologici;
•	 valutazione della maturità digitale;
•	 supporto per l’accesso a progetti e finanziamenti pubblici e privati,
nazionali ed europei.
61
UNA RETE EUROPEA DI DIH
La Commissione Europea, ad aprile 2016, ha adottato la Comunicazio-
ne “Digitising European Industry” per promuovere i processi di trasfor-
mazione digitale delle imprese con una politica industriale attenta al
rilancio di investimenti innovativi e alla creazione di un sistema dell’in-
novazione, rafforzando il collegamento tra Ricerca e Industria.
L’azione si basa su una rete di soggetti composta da Competence
Center (CC) e (DIH).
Per attuare le diverse misure adottate il piano della Commissione ha:
•	 promosso un investimento di 500 milioni di euro (Horizon 2020)
per una rete europea di DIH, in cui le imprese possono sperimen-
tare le tecnologie digitali e condividere best practice;
•	 lanciato la piattaforma europea delle iniziative nazionali sulla digi-
talizzazione industriale affinché le misure adottate dagli stati mem-
bri possano essere complementari e rafforzarsi reciprocamente;
•	 definito un'agenda europea per lo sviluppo delle competenze digitali;
•	 proposto misure per favorire il libero flusso di dati nella UE.
62
www.limprenditore.com
pubb
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Il modo migliore per sviluppare un dialogo
privilegiato e costruttivo tra la Piccola
Industria di Confindustria, la rivista
e gli imprenditori impegnati sul territorio.
RISPOSTE
Sei “Curioso”, “Esploratore”, “Innovatore” o “Homo 4.0”?
QUANTO CONOSCI
INDUSTRY 4.0?
> L’INDUSTRIA 4.0 PASSA PER IL CONCETTO DI SMART
	 FACTORY. MA COSA SI INTENDE?
2. Fabbriche in cui macchine e operatori hanno una maggiore interazione
	 per ottenere performance migliori e minori sprechi.
> QUANTE E QUALI SONO LE TECNOLOGIE, TRA LE 	
	 COSIDDETTE ABILITANTI, ALLA BASE DELLA 	
	 CREAZIONE DEGLI SPAZI CIBER FISICI?
1. Big Data; Cloud; IoT;
> UNA DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONE DESCRITTIVE
	 DEL MONDO 4.0 È ERRATA. QUALE?
2. Da organizzazioni flessibili a modelli di lavoro basate sulla pianificazione
	 da remoto
> QUALI DI QUESTI CONCETTI, CORRETTAMENTE 	
	 ABBINATI,DESCRIVONO UNA CARATTERISTICA 		
	 DELL’INDUSTRIA 4.0?
2. Decentralizzazione e collaborazione tra il sistema reale e virtuale
> IN INDUSTRIA 4.0 IL NUMERO 4 COSA INDICA?
404 x 428 pixel
Direttore responsabile
Silvia Tartamella
Direttore editoriale
Paola Centi
Direttore
Stefano Zapponini
Vice direttori
Maria Cristina Bertellini, Romano dalla Chiesa
Comitato di direzione
Anna Maria Baldoni, Roberto Franchina,
Francesco Fuggetta, Pasquale Lampugnale,
Giovanni Tardini, Maria Angela Spezia
Progetto grafico e impaginazione
Selda Informatica s.c. a r.l.
Testi e contenuti
SFC - Sistemi Formativi Confindustria
Editore
Confindustria Servizi spa
Viale Pasteur, 6 - 00144 Roma
Presidente
Antonella Mansi
Amministratore delegato
Giancarlo Coccia
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Industry 4.0 e-book

  • 1. TUTTO QUELLO CHE LE IMPRESE DEVONO SAPERE IN COLLABORAZIONE CON
  • 2. TUTTO QUELLO CHE LE IMPRESE DEVONO SAPERE IN COLLABORAZIONE CON
  • 3. 3 Digitalizzazione e sostenibilità sono le due grandi sfide che la società moderna deve affrontare. L’industria ha un ruolo chiave in questo processo di modernizzazione grazie alla produzione e all’utilizzo di moderne e innovative tecnologie. L’innovazione tecnologica, infatti, consente all’industria di essere protagonista nella transizione verso un’economia sostenibile, fondata su un modello circolare di economia, e nella trasformazione digitale della società, accompa- gnandola nell’utilizzo e nella diffusione di prodotti sem- pre più intelligenti. Le industrie per prime si stanno trasformando con gran- de velocità attraverso l’adozione delle tecnologie digitali, che cambiano non solo i prodotti ma anche e soprattutto il modo di produrre. Si tratta di cambiamenti profondi che implicano un salto innovativo importante e lo sviluppo di una cultura imprenditoriale nuova, capace di cogliere le opportunità legate all’integrazione delle nuove tecnologie nei processi produttivi. GIULIO PEDROLLO Vice Presidente per la Politica Industriale
  • 4. 4 In questa evoluzione le PMI hanno un ruolo chiave, ma de- vono essere supportate con strumenti dedicati. Per questo Confindustria si è cimentata in un progetto nuovo e sfidan- te con la creazione di una rete di Digital Innovation Hub, che hanno il compito di avvicinare le PMI al mondo del digitale e accompagnarle nella definizione di progetti di trasformazione in chiave 4.0. Ad oggi la nostra rete è operativa e grazie al lavoro di sensibilizzazione svolto nel primo anno di attività, i DIH hanno coinvolto oltre 5.000 imprese attraverso seminari, workshop e incontri one to one e hanno accompagnato circa 600 imprese nella valutazione della propria maturità digitale utilizzando il test on line disponibile sul portale Industry 4.0 http://preparatialfuturo.confindustria.it/ ac- cessibile anche attraverso la home page di Confindustria. Il portale è uno spazio dedicato alle imprese, in cui si pos- sono trovare tutte le informazioni sui DIH, video e pillole formative sulle tecnologie, strumenti agevolativi e best practices aziendali.
  • 5. Abbonati a @L_Imprenditore L’Imprenditore L’Imprenditore * Prezzo valido solo per l’Italia. Abbonamenti all’estero € 40. Associati Sistema Confindustria € 10 Da 25 anni L’Imprenditoreracconta fatti e realtà legati al mondo produttivo del Paese. E sul nuovo portale della rivista troverai contenuti speciali, approfondimenti, interviste e storie di imprese Abbonati a . 1 ANNO 6 numeri (Spese di spedizione incluse) € 30* www.limprenditore.com
  • 6. 6 IL PORTALE DEDICATO A INDUSTRY 4.0
  • 7. 7 L’INDUSTRIA DEL FUTURO è una realtà sostenibile, innovativa e interconnessa. Industria 4.0 è un’opportunità unica per valorizzare la grande tradizione manifatturiera italiana, oggi la seconda in Europa; rappresenta una vera e propria sfida in grado di rilanciare il sistema produttivo italiano, valorizzandone la creatività e la qualità della produzione, a beneficio della crescita e del benessere del Paese; Industria 4.0 è un’industria che integra i risultati dei pro- gressi scientifici nei prodotti e nei servizi, che rimuove i vincoli ambientali, valorizza il potenziale di sviluppo delle tecnologie ICT, migliora le condizioni di lavoro, crea nuovi modelli di business e aumenta l’efficienza, la capacità pro- duttiva e la qualità degli impianti Il Piano nazionale Industria 4.0 sta offrendo alle aziende la possibilità di cogliere le opportunità legate alla trasforma- zione digitale dei processi produttivi e per questo opera in una logica di neutralità tecnologica, interviene con azioni trasversali e agisce su fattori abilitanti. Confindustria ha dato un decisivo contributo elaborando un articolato pacchetto di proposte a sostegno degli inve-
  • 8. 8 stimenti innovativi, proposte che sono state in larga parte recepite nel Piano con strumenti fiscali e finanziari automa- tici a supporto della trasformazione digitale del sistema produttivo. Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure già esistenti e che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previ- ste di nuove. Tra queste l’Iperammortamento, provvedimento nato per incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzio- nali alla trasformazione tecnologica e digitale dei proces- si produttivi. La Nuova Sabatini, che punta a sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuo- vi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software). Il Credito d’imposta R&S per stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo e il Patent Box, un regime opzionale di tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali: brevetti industriali, marchi registrati, di- segni e modelli industriali, know how e software protetto da copyright. Industria 4.0 non è solo incentivi fiscali, ma è un nuovo modo di pensare l’impresa a 360°e richiede un’azione di diffusione della cultura 4.0
  • 9. 9 Per questo Confindustria è impegnata in un’attività di sen- sibilizzazione del tessuto produttivo e nel progetto dei Di- gital Innovation Hub che sostengono e accompagnano le imprese nella trasformazione digitale. Il sito www.preparatialfuturo.confindustria.it, realizzato in collaborazione con Sistemi Formativi Confindustria, rac- coglie tutte le informazioni relative al mondo di Industria 4.0, gli eventi, gli incontri formativi e i video per essere preparati al futuro. Grazie alla collaborazione con Confindustria Digitale, è possibile anche fruire delle videopillole formative e degli ulteriori materiali didattici dedicati alle tematiche relative ai processi di digitalizzazione delle imprese. Un percorso di approfondimento completo per sistematizzare le cono- scenze in tema di Industria 4.0 e per analizzare tutte le im- plicazioni della rivoluzione digitale in azienda. La quarta rivoluzione industriale è già una realtà in molti contesti industriali. Sapere come muoversi in un futuro che è già tra noi e come usare gli strumenti del Piano strategico nazionale Industria 4.0 significa, per l’industria manifattu- riera italiana, essere pronti a cogliere le opportunità che questo cambiamento offre per recuperare posizioni perse e garantirsi un vantaggio competitivo.
  • 11. 11 1 ECCO PER TE QUALCHE DOMANDA SUL TEMA INDUSTRY 4.0 PRIMA DI COMINCIARE LA LETTURA! Sei “Curioso”, “Esploratore”, “Innovatore” o “Homo 4.0”? Alla fine dell’Instant-book troverai le risposte corrette! QUANTO CONOSCI INDUSTRY 4.0? > IN INDUSTRIA 4.0 IL NUMERO 4 COSA INDICA? 1. Indica la quarta rivoluzione industriale 2. Indica le 4 tecnologie alla base della rivoluzione industriale 3. Indica le 4 potenze manifatturiere che si stanno impegnando nella digital transformation
  • 12. 12 > UNA DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONE DESCRITTIVE DEL MONDO 4.0 È ERRATA. QUALE? 1. Dalla «mass production» alla «mass customization»: produzione flessibile e brevi tempi di esecuzione 2. Da organizzazioni flessibili a modelli di lavoro basate sulla pianificazione da remoto 3. Da prodotto a utilizzo > QUALI DI QUESTI CONCETTI, CORRETTAMENTE ABBINATI, DESCRIVONO UNA CARATTERISTICA DELL’INDUSTRIA 4.0? 1. Centralizzazione e personalizzazione delle produzioni 2. Decentralizzazione e collaborazione tra il sistema reale e virtuale 3. Fabbriche intelligenti che producono da paesi a basso costo di manodopera impegnando nella digital transformation
  • 13. 13 > L’INDUSTRIA 4.0 PASSA PER IL CONCETTO DI SMART FACTORY. MA COSA SI INTENDE? 1. Fabbriche attente alla sostenibilità dei consumi energetici e all’aumento della produzione. 2. Fabbriche in cui macchine e operatori hanno una maggiore interazione per ottenere performance migliori e minori sprechi. 3. Fabbriche in cui produzione e servizi sono integrati. QUANTO CONOSCI INDUSTRY 4.0? > QUANTE E QUALI SONO LE TECNOLOGIE, TRA LE COSIDDETTE ABILITANTI, ALLA BASE DELLA CREAZIONE DEGLI SPAZI CIBER FISICI? 1. Big Data; Cloud; IoT; 2. Big Data; Cloud; Advanced manufacturing solution; Additive manufacturing; 3. Big Data; Cloud; Advanced manufacturing solution; Additive manufacturing; Augmented reality ;Horizontal e vertical integration;
  • 15. 15 DAL PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0 ALLA CREAZIONE DEI DIH • GENNAIO 2017 - Adozione Linee Guida per la costituzione della rete dei DIH • FEBBRAIO 2017 – Creazione del coordinamento nazionale dei DIH e costituzione dei primi DIH di Confindustria • APRILE 2017 – Avvio del progetto Industry 4.0: prima fase di forma- zione per il sistema Confindustria • NOVEMBRE 2017 - Costituzione del DIH executive team • GENNAIO 2018 – Progetto Industry 4.0: seconda fase di formazione per le imprese • LUGLIO 2018 – firmato accordo per il coordinamento della rete dei DIH di Confindustria • NOVEMBRE 2018 – completata la creazione della rete dei DIH di Confindustria • FEBBRAIO2019–laretedeiDIHdiConfindustriapartecipaaCONNEXT Audizione Confindustria Camera dei Deputati Position paper Confindustria "Prime indicazioni per la digitalizzazione dell'industria" Presentazione Piano Nazionale Industria 4.0 MARZO 2016 GIUGNO 2016 SETTEMBRE 2016
  • 16. 16 Gli accordi di CONFINDUSTRIA per la rete dei DIH • SMART FACTORY SIEMENS- 100 Giornate per le Imprese Manifat- turiere Italiane – Luglio 2018 • UBI BANCA – progetti di filiera 4.0 – Settembre 2018 • HP - Additive manufacturing - Febbraio 2019 • GOOGLE – Machine learning e intelligenza artificiale per le PMI – Febbraio 2019 • RETIMPRESA – Progetti di trasformazione digitale delle imprese in rete – Febbraio 2019 16
  • 17. 17
  • 18. 18 LA IV RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Industria 4.0 indica un nuovo modo di produrre beni e di legare il mercato dei servizi alla manifat- tura. Per questo si parla di Industria 4.0 come di quarta rivoluzione industriale, un cambiamento complesso che si fonda sull’utilizzo combinato di tecnologie e che innova in modo profondo i pro- cessi produttivi e i rapporti tra imprese. Industria 4.0 interconnette infatti intere catene del valore e rende più stretti i legami di filiera. Rispetto alle precedenti rivoluzioni, contraddi- stinte dall’introduzione graduale di singole in- novazioni (nella prima il vapore, nella seconda l’energia elettrica e il petrolio, nella terza l’elettro- nica e l’information technology), Industria 4.0 si caratterizza non tanto per la novità delle tecnolo- gie quanto per le modalità con cui possono es- 1
  • 19. 19 1 sere connesse e utilizzate. L’uso combinato delle tecnologie digitali consente la creazione di con- nessioni tra sistemi fisici e digitali e attraverso la raccolta e l’analisi dei dati permettono alle impre- se di svolgere analisi complesse e di realizzare adattamenti nella produzione in tempi reali. In altre parole Industria 4.0 consiste nel connettere macchinari a Internet, nel raccogliere e analizzare enormi quantità di dati che rendono possibile una gestione più flessibile del ciclo produttivo. E an- cora, Industria 4.0 consiste nell’organizzazione di processi di produzione basati sulla tecnologia e su device in grado di comunicare autonomamente tra di loro lungo la catena del valore: un modello di fabbrica dove i sistemi controllati dai compu- ter gestiscono processi fisici, creando un mondo virtuale e parallelo a quello fisico. Questa trasfor- mazione si regge sul massivo e pervasivo impiego di tecnologie digitali, oltre che di altre tecnologie (Key Enabling Technologies – KETs), dando vita ad un cocktail di innovazione tecnologica articolato e profondamente interdipendente.
  • 20. 20 IL PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0 Il Piano ha previsto un “basket” di strumenti a supporto delle imprese: si tratta di un insieme di interventi e linee strategiche volte a creare le condizioni per affrontare la complessità delle sfi- de poste da Industria 4.0, sfide che non si limita- no al “solo” utilizzo delle tecnologie digitali, ma includono trasformazioni profonde, richiedono competenze specialistiche e grande capacità di innovazione. La trasformazione digitale consiste infatti nella trasformazione profonda delle orga- nizzazioni, a partire dai processi produttivi fino ai modelli di business per cogliere pienamente le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai nuovi media e canali di comunicazione. Un radi- cale cambiamento che ha effetti sull’intera orga- nizzazione e può essere affrontato soltanto attra- 2
  • 21. 21 verso una strategia a breve e lungo termine, fatta di piccole tappe intermedie per raggiungere la piena digitalizzazione dell’azienda. In questa fase l’attenzione è principalmente rivolta alla supply chain delle aziende con l'obiettivo di ridurre le distanze tra gli anelli che compongono la catena produttiva, dall’approvvigionamento delle mate- rie prime fino alla fornitura dei servizi, sempre più legati ai prodotti stessi. 2
  • 22. 22 LE MISURE E LE RISORSE DEL PIANO INDUSTRIA 4.0 Il Piano nazionale Industria 4.0 ha introdotto una serie di incentivi con l'obiettivo di dare un impul- so deciso agli investimenti in macchinari innovati- vi e alla modernizzazione del sistema produttivo. Lo strumento principale è l’iperammortamento che ha introdotto un coefficiente di ammorta- mento fino al 270% per i beni materiali e immate- riali che rispondono a determinate caratteristiche grazie alle quali possono essere ricondotti al con- cetto di Industria 4.0. Oltre agli incentivi, il Piano prevede la creazione del network dell’innovazione 4.0, costituito dai Digital Innovation Hub e dai Competence Center. I DIH hanno il compito di stimolare la domanda di innovazione da parte delle PMI e per questo 3
  • 23. 23 svolgono un’azione di sensibilizzazione e orien- tamento delle imprese alle nuove tecnologie e di accompagnamento nella valutazione del proprio livello di digitalizzazione. I Competence Center offrono alle imprese la possibilità di testare e spe- rimentare le tecnologie e di accelerare i progetti innovativi e di sviluppo tecnologico. Si tratta di due tasselli molto importanti del Piano rispetto ai quali, in particolare sul tema dei DIH, le associa- zioni imprenditoriali possono svolgere un ruolo molto importante. 3
  • 24. 24 INTERNET OF THINGS (IOT) Nella sua definizione base, l’Internet of Things o l’Internet delle cose è un neologismo nato dall’e- sigenza di dare un nome agli oggetti reali, resi pri- ma intelligenti e poi connessi ad Internet. Un termine utilizzato la prima volta da Kevin Ashton, ricercatore presso il MIT, Massachussets Institute of Technology, dove è stato definito lo standard per RFID e altri sensori. L’espressione Internet delle Cose (IoT) si riferisce al nuovo ecosistema complesso in cui gli oggetti sono interconnessi tra loro, scambiano informa- zioni e prendono decisioni, con o senza l’intera- zione umana. L’IoT è il generatore principale dei “big data”, in quanto ogni singolo oggetto o di- spositivo connesso è in grado di produrre grandi volumi di informazioni su tutta la catena del va- 4
  • 25. 25 4 lore della filiera produttiva, oltre che sul funzio- namento stesso dei macchinari e degli impianti produttivi. Ogni oggetto fisico ha oggi le poten- zialità di diventare intelligente e di generare o ri- cevere dati sul suo stato e su quello dell’ambiente fisico che lo circonda; l’IoT è una tecnologia con notevoli margini di sviluppo e sta determinando la trasformazione dei modelli di business dei di- versi settori economici, dall’Industria alle Utility, dai Trasporti alla Sanità. L’aspetto più interessante di questi applicativi, nonchè caratteristica saliente di Industria 4.0, è rappresentata dal fatto chegrazie all’utilizzo del Cloud, sia la capacità di calcolo che di memo- ria non devono essere necessariamente annessi all’oggetto stesso.
  • 26. 26 CLOUD MANUFACTURING Il Cloud rappresenta il tessuto connettivo di Indu- stria 4.0 e permette di costruire una strategia di produzione innovativa, più efficace ed efficiente sfruttando sensori, intelligenza artificiale e robo- tica. Grazie alla tecnologia cloud, le informazioni possono essere visualizzate, aggiornate e appli- cate in qualsiasi momento o luogo, con l'unico re- quisito di avere un dispositivo connesso alla rete Internet. Il Cloud Manufacturing è un modello di business che si sta consolidando e che permette alle organizzazioni di “virtualizzare” le risorse pro- duttive (software, macchinari…) e offrirle come un servizio facilmente configurabile e utilizzabile via Internet, attraverso il cloud. Il Cloud Manufacturing segue l'intero processo di produzione, dalla fase di progettazione alla 5
  • 27. 27 5 realizzazione del prodotto fino alla sua manuten- zione. I costi delle infrastrutture di produzione e della manutenzione vengono così ripartiti su tutta la filiera, assicurando alle singole realtà della sup- ply chain una maggior capacità produttiva e una riduzione dei costi.
  • 28. 28 BIG DATA L’integrazione e l’interconnessione dei dispositi- vi e dei macchinari che compongono il processo produttivo di un’azienda sta favorendo sempre più lo scambio e la disponibilità di grandi quanti- tà di dati che, se opportunamente immagazzinati, analizzati e correlati attraverso apposite applica- zioni (analytics), possono rappresentare per l’a- zienda un prezioso asset strategico su cui costru- ire nuovi modelli di business. Attualmente le aziende non colgono ancora pie- namente il valore contenuto nei dati e le poten- zialità offerte dal loro utilizzo e la maggioranza delle imprese sono ancora lontane dall’avere una strategia di business data driven. Tramite l’analisi dei dati è invece possibile dare alle imprese in- tuizioni sulle condizioni di mercato, sul compor- 6
  • 29. 29 6 tamento dei clienti, rendendo l’attività decisiona- le più efficace e veloce. Studiare i dati consente, infatti, di compiere scelte aziendali mirate al fine di aumentare il numero di potenziali clienti e di rendere maggiormente efficienti le strategie di fidelizzazione del cliente stesso.Dati ben gestiti, di qualsiasi natura, saranno in grado quindi di re- stituire tutti i parametri per la creazione di nuovi prodotti da immettere sul mercato.
  • 30. 30 SERVITIZZAZIONE E CUSTOMIZZAZIONE L’adozione delle tecnologie digitali sta cambiando non solo i prodotti, ma anche e soprattutto il modo di produrre. Sarà possibile raggiungere nicchie di mercato e produrre piccoli lotti ai costi della grande scala; sarà più veloce il passaggio dal prototipo alla produzione in serie; si potrà aumentare la produttivi- tà grazie alla riduzione dei tempi di set-up, degli er- rori e dei fermi macchina. Il monitoraggio della pro- duzione in tempo reale attraverso i sensori, inoltre, limiterà la produzione di scarti e sarà possibile otte- nere una più elevata qualità dei prodotti, rendendoli più competitivi. Si sta passando dalla produzione di massa alla “customizzazione di massa” cioè alla per- sonalizzazione dei prodotti su larga scala e alla tra- sformazione del modello di business in cui il prodot- to diventa un “prodotto-servizio” (servitizzazione). 7
  • 31. 31 FABBRICA E PRODOTTI 4.0 L’innovazione 4.0 non sta solo nell’introdurre un macchinario all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, ma nel saper combinare le diverse tecnologie, integrando il sistema della fabbrica e le filiere produttive in una dimensione dove mac- chine, persone e sistemi informativi collaborano fra loro per realizzare prodotti, servizi e ambienti di lavoro intelligenti. I prodotti connessi e dotati di capacità cognitive possonoraccogliereedelaboraredatichepermet- tono di modificarne o adeguarne le prestazioni al reale contesto di utilizzo. Quando ai prodotti con- nessi si aggiunge una capacità elaborativa, questi diventano prodotti Intelligenti – smart products. 8
  • 32. 32 INDUSTRIA 4.0 E MONDO DEL LAVORO La trasformazione digitale del sistema produttivo è un processo complesso e impegnativo: la di- sponibilità di capitale umano competente, capace di comprendere le potenzialità delle tecnologie digitali e di utilizzarle nei processi produttivi è di estrema importanza e rappresenta la chiave per l’implementazione dei progetti di digitalizzazione delle imprese. Poter usufruire di una forza lavoro dotata del giusto mix di abilità, attitudini e conoscenze può fare la differenza per un’impresa e per la sua permanenza sul mercato. Se in passato il più importante fattore di successo era dato dal possesso del capitale fisi- co o di qualche materia prima, oggi la produzione del valore aggiunto è legata principalmente alla disponibilità di un capitale umano di qualità, ca- 9
  • 33. 33 9 pace di innovare e di portare questa innovazione all’interno dei processi aziendali, se non addirittu- ra di anticiparla. Per questo occorre una particolare attenzione al tema della formazione sia nella scuola, e nell’u- niversità che rappresentano l’elemento fondante per una società inclusiva, sia nel mondo del lavo- ro, dove è necessario non solo creare competenze nuove, ma anche formare e supportare chi già la- vora e deve confrontarsi con l’innovazione.
  • 34. 34 SOFT SKILL RICHIESTE NEL MONDO 4.0 Tra le soft skill richieste per affrontare la comples- sità del paradigma 4.0 possiamo considerare il pensiero critico, la capacità di affrontare i pro- blemi da punti di vista differenti, la flessibilità, la capacità di adattarsi ai cambiamenti, anche im- provvisi, in un contesto che cambia sempre più velocemente.e la creatività concepita come capa- cità di innovare processi produttivi e prodottiLe altre competenze necessarie riguardano il pen- siero computazionale, ovvero la capacità di com- prendere le logiche di produzione alla luce della grande quantità di dati disponibili e il problem solvingsempre più necessario in un sistema com- plesso come l’impresa 4.0 10
  • 36. Scopri i NUOVI DOSSIER INDUSTRIA E TERRITORIO sul portale on-line www.limprenditore.com Portali tematici sulle principali federazioni e associazioni di Sistema con notizie, dossier ed eventi.
  • 37. 33
  • 38. 34 Tecnologie ABILITANTI Rispetto alle precedenti rivoluzioni industriali legate ad una specifica tecnologia, come il vapore o il controllo elet- tronico, con la digitalizzazione dei processi produttivi oggi assistiamo alla combinazione di più tecnologie che lavora- no insieme. Nell’ambito di Industria 4.0 le aziende si stanno sempre più velocemente spostando verso il digitale e ver- so l’interconnessione. Una tendenza che porta sicuramente nuove opportunità come ad esempio la possibilità di prevedere eventuali pro- blemi nel processo produttivo e ridurre i tempi d’intervento. Il ritorno dell’investimento (ROI) delle tecnologie applica- te si può misurare anche nella diminuzione dei costi, nella riduzione dei rischi e dei tempi di formazione degli opera- tori, in un miglior consumo energetico e nella creazione di nuovi servizi. In quest’ottica la Smart Manufacturing coniuga l’informazio- ne e la produzione intelligente con l’integrazione di infor- mazioni del cliente, consentendo ad una realtà produttiva
  • 39. 35 di rispondere alle richieste il più efficacemente possibile, minimizzando il consumo di energia e materiali e allo stes- so tempo massimizzando competitività, sostenibilità am- bientale, salute e sicurezza. Uno dei pilastri principali nell’ambito della trasformazione digitale è proprio legato all’utilizzo di queste indicazioni,non solo per finalità di gestione dell’impresa, ma per pensare a nuovi modi di proporsi sul mercato. La capacità di un’azien- da di trarre profitto o di ottenere un vantaggio competitivo dall’uso dei Big Data è infatti stret- tamente legata al valore dei dati e al sapiente utilizzo delle informazioni. Il termine Big Data è usato proprio per indicare un insieme di nuovi sistemi atti ad acquisire, elaborare, mantenere e visualizzare dati che altrimenti non sarebbero trattabili. In questo contesto, l’Internet of Things o Internet delle cose, descrive proprio l’interconnessione tramite Internet di dispositivi che hanno capacità computazionali inseriti in oggetti di utilizzo quotidiano. Gli ambiti di utilizzo dell’IoT sono molteplici: il mo- nito- raggio delle linee di produzione tramite sensori, il mi- glio- ramento della gestione del magazzino, la sensoristica per seguire i prodotti lungo la supply chain, la riduzione di costi di logistica e capex, la tracciabilità dei ricambi e l’identifica- zione delle abitudini dei clienti. Ma per raggiungere l’obiettivo finale di portare la digitaliz- zazione nei processi produttivi aziendali, occorre come pri- mo step partire dalla definizione di una propria strategia di trasformazione digitale (Digital Transformation Roadmap) e quindi da uno specifico obiettivo per identificare le tec- nologie IoT che meglio si adattano al singolo caso.
  • 40. 36 L’attuale diffusione delle tecnologie digitali sta portando a riformulare le modalità di lavoro in un’ottica di maggio- re flessibilità e di più attenzione alle attività organizzate per obiettivi. In questo ambito, lo smart working è una nuova filosofia ma- nageriale che attribuisce alle persone una maggiore auto- nomia rispetto agli strumenti, agli spazi e agli orari di lavoro. Uno strumento che garantisce una cultura organizzativa basata sulla fiducia, sulla responsabilizzazione e sul benes- sere, garantendo l’aumento della produttività, l’attrazione di giovani talenti e una velocità massima di esecuzione. Opportunità che gettano le basi per un nuovo modello, che allo stesso modo dell’innovazione sociale, mette al centro della considerazione aziendale i dipendenti come i clienti. La social enterprise è proprio una nuova classe di appli- cazione che, sfruttando le tecniche tipiche dei social tools, COMPETENZE per la crescita
  • 41. 37 anche se orientata ad un utilizzo interno, porta necessaria- mente vantaggi anche all’esterno dell’azienda. Un modello in grado quindi di massimizzare i risultati rag- giungibili, attraverso un coinvolgimento più esteso di risor- se e competenze, che passano attraverso i canali digitali e collaborativi. I social media rappresentano strumenti utili anche per fare formazione in azienda attraverso canali digitali innovativi, con un conseguente miglioramento sia in termini econo- mici sia di vantaggio competitivo. Una modalità con cui favorire la diffusione della conoscen- za e lo sviluppo di nuove idee e proposte anche in una lo- gica bottom-up.
  • 42. 38 Il marketing digitale rappresenta una grande opportunità per le aziende, ma può anche “spaventare” per l’estrema complessità delle nuove tecnologie. A questo si aggiunge un aumento delle possibilità di con- tatto di un’azienda con i propri clienti e l’estrema velocità di evoluzione degli strumenti digitali che necessitano quindi di un costante aggiorna- mento delle funzioni. La promozione digitale consente ad un’azienda di mostra- re direttamente la propria offerta di prodotti e servizi alle persone potenzialmente interessate, di trovare allo stesso tempo nuovi acquirenti ed eventualmente vendere online, mantenendo un canale di comunicazione e di relazione per fidelizzare i clienti. Il digital marketing comprende un insieme molto eteroge- neo di attività, strumenti e tecniche utilizzate per la promo- zione, la commercializzazione e la comunicazione: opera- zioni effettuate attraverso i social media, i motori di ricerca, Digital MARKETING & ADVERTISING
  • 43. 39 i video e le email per stimolare nuovi acquisti o far cono- scere nuove categorie di prodotti da proporre. Il funnel o l’imbuto del marketing digitale è una rappresen- tazione ideale del “viaggio” che le persone compiono par- tendo dalle prime informazioni che ricevono su un brand, un prodotto o un servizio fino all’atto di acquisto. Un percorso che, dal punto di vista delle aziende, è gestibi- le e governabile attraverso le infinite attività offerte. L’imbuto consente quindi di progettare un processo di ac- quisizione dei clienti, trasformandoli da prospect, cioè da potenziali consumatori, in clienti fedeli che, a loro volta, possono diventare ottimi ‘ambasciatori’ del brand. Il video è uno degli strumenti più efficaci per entrare in con- tatto con l’utente, grazie alle immagini, alla creatività e alla possibilità di creare storie in grado di coinvolgerlo. La video advertising è proprio la sponsorizzazione di un marchio attraverso la creazione e l’erogazione di un filmato. Uno strumento che grazie al suo particolare formato, con- sente un maggiore impatto sull’attenzione e sul ricordo dei clienti, creando nel tempo una più stretta relazione. Il motore di ricerca è invece il luogo dove convergono gli stimoli che arrivano anche dalle campagne su altri canali. Presidiare i motori di ricerca con una attività di advertising in contemporanea con la comunicazione su altri mezzi può essere quindi estremamente strategico. I cambiamenti che la pubblicità online ha portato nell’am- bito del mondo della comunicazione sono svariati, ma principalmente riguardano l’interattività che permette all’utente di entrare direttamente in contatto con l’azienda e l’automatizzazione che consente di gestire e migliorare una campagna in modo immediato e continuativo.
  • 44. 40 L’e-commerce è una delle principali opportunità offerte dal- la trasformazione digitale. Consente l’acquisizione di nuovi clienti, lo sviluppo di servizi rinnovati, una riduzione dei costi di gestione degli ordini, lo sviluppo del valore del Brand e un ruolo aggiornato rispetto alla rete di vendita tradizionale. Per affrontare un progetto e-commerce, le imprese devono necessariamente partire dal comprendere quali sono le op- portunità nel proprio settore e fare delle scelte chiave. Un elemento fondamentale è che i modelli di business dell’e-commerce sono molto diversi rispetto agli altri ca- nali e quindi il primo e fondamentale passo da compiere è quello che riguarda la formazione, in quanto l’imprenditore deve prima comprenderne le potenzialità e poi configura- re un progetto per definire il modello di e-commerce più adeguato. Solo successivamente si potranno cercare e selezionare dei partner per i servizi e definire il piano di web marketing. TRASFORMAZIONE DIGITALE delle PMI e E-commerce
  • 45. 41 Occorre inoltre considerare i marketplace, che nei merca- ti digitali giocano un ruolo molto importante e offrono un notevole vantaggio, consentendo di avviare la vendita in tempi molto più rapidi, di avvalersi di un insieme di fornitori strutturati e di vendere con la modalità cross bonder anche all’estero senza dover registrare i prodotti. Se invece l’impresa è troppo piccola per affrontare l’in- ve- stimento necessario a creare un negozio on-line nei mar- ketplace può sempre fondare un modello consortile alle- andosi con altre aziende al fine di costituire un negozio comune nei Paesi di maggior interesse. L’e-commerce comunque non è solo rivolto ai consumatori, offre anche moltissime opportunità nelle transazioni com- merciali elettroniche tra imprese, in quanto può consentire di innovare i servizi e il modello attraverso il quale si servono i propri distributori e rivenditori. Negli ultimi 10 anni è stato imostrato un interesse moto for- te verso i benefici dell’e-commerce B2B, in particolar modo per la possibilità di risparmiare tempo, di leggere le molte- plici informazioni dei prodotti e avere autonomia negli ordi- ni e nel controllare i relativi avanzamenti. Rispetto al Made in Italy, che in quest’ambito è ancora mol- to indietro rispetto agli altri Paesi, l’opportunità più grande risiede nel digital export, per vendere i prodotti italiani nei mercati interessati. Non esclusivamente il Nord Europa, ma anche e soprattutto i Paesi in via di sviluppo come Cina, Messico e Iran, dove questi settori sono particolarmente uti- lizzati per comprare o trovare informazioni sui prodotti pre- mium, food e beverage, senza avere la concorrenza degli altri canali.
  • 46. 42 Secondo l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) l’Italia è al ventottesimo posto in Europa per numero di utenti di e-government. Il principale motivo di questo scarso utilizzo è la necessità di dotarsi di specifiche e sempre diverse credenziali per l’accesso ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni. Queste prestazioni oggi non possono prescindere dall'au- tenticazione informatica, attraverso il sistema pubblico d’i- dentità digitale (SPID), che consente a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale, ai servizi online del- le PA e dei privati aderenti in modo rapido, sicuro e veloce. È costituito come un insieme aperto di soggetti pubblici e privati qualificati che gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumen- ti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese per conto delle Pubbliche Amministrazioni e su base volontaria di soggetti privati. SPID è difatti una componente dell’infrastruttura immate- riale, prevista dal Piano triennale per l’informatica 2017- PMI e PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • 47. 43 2019, una piattaforma abilitante per la funzione dei servizi online per migliorare l’utilizzabilità dei servizi pubblici. Nell'economia immateriale, sicurezza, certezza giuridica e riservatezza non devono venir meno nonostante la facilità di accesso alle informazioni, la velocità e la fruizione dei servizi. L’impresa 4.0 e la trasformazione digitale riguardano an- che il rapporto tra impresa e Pubblica Amministrazione, attraverso le tecnologie e l’uso del digitale in un’ottica di semplificazione. Impresa.italia.net è un esempio di best practice per le aziende di interagire in modo semplice ed avere un dialo- go sicuro e veloce con la PA. Il cassetto digitale dell’imprenditore permette infatti di accedere a tutti i documenti e dati della propria impresa, dalla visura agli altri documenti, di verificare lo stato delle pratiche, oltre ad offrire opportunità di collaborazione con la nuova generazione di imprese, StartUp e PMI Innovative. Nell'ottica di un mondo ormai digitalizzato,la fatturazione elet- tronica è uno strumento per accelerare l’adozione delle tec- nologie digitali e rendere più competitive le nostre imprese. Questo strumento, che si configura come uno dei principa- li cardini dell’Agenda Digitale Italiana, si pone come mezzo necessario a semplificare la riscossione delle imposte e fa- vorire l’integrazione delle tecnologie digitali nei processi delle aziende italiane, permettendo di abbandonare il sup- porto cartaceo e i relativi costi di stampa e spedizione. La fattura elettronica di fatto è uno strumento di control- lo e razionalizzazione della spesa pubblica e nello stesso tempo di forte spinta all'innovazione per il mondo delle imprese.
  • 49. 45 CREDITO D'IMPOSTA R&S premiare chi investe sul futuro • Credito d’imposta su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo. Per il 2019: • è riconosciuto un credito fino a un massimo annuale di 10 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dal- la media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. • è prevista un’aliquota del 50% per le Spese del personale dipen- dente e per i contratti con università,centri di ricerca,start up e PMI innovative indipendenti. Per tutte le altre l’aliquota è del 25% • Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdi- te, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi. • Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. • La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.
  • 50. 46 IPERAMMORTAMENTO investire per crescere • Maggiorazione – ai soli fini della deduzione delle quote di am- mortamento o della quota capitale dei canoni di locazione finan- ziaria – del costo di beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing. Le percentuali di iperammortamento per gli investimenti realizzati nel 2019 variano in relazione alle dimensioni dell’investimento (fino al limite di 20 milioni). DIMENSIONI INVESTIMENTO ALIQUOTA FINO A 2,5 MLN DI EURO 270% 2,5 – 10 MLN DI EURO 200% 10 – 20 MLN DI EURO 150% Per chi beneficia dell’iperammortamento c’è possibilità di fruire dell’a- gevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT) con una maggiorazione del 140%
  • 51. 47 NUOVA SABATINI credito all'innovazione • Contributo in conto impianti per investimenti in macchinari, im- pianti, beni strumentali d’impresa e attrezzature ad uso produttivo – funzionali allo svolgimento dell’attività d’impresa e correlati all’at- tività stessa – nonché hardware, software e tecnologie digitali. Il contributo è riconosciuto a fronte di finanziamenti di importo com- preso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, concessi da istituti bancari e società di leasing. Il contributo è calcolato sulla base di un piano di ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d’interesse del 2,75% annuo. Il contributo è del 3,575% per investimenti in “beni 4.0” che possono beneficiare dell’iperammortamento. • Accesso prioritario al Fondo centrale di Garanzia nella misura massima dell’80%. 47
  • 52. 48 PATENT BOX dare valore ai beni immateriali • Regime opzionale di tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali come brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, know how e software pro- tetto da copyright. • L’agevolazione consiste nella riduzione delle aliquote IRES e IRAP del 50% dal 2017 in poi, sui redditi d’impresa connessi all’u- so diretto o indiretto (ovvero in licenza d’uso) di beni immateriali sia nei confronti di controparti terze che di controparti correlate (società infragruppo). Il beneficio viene erogato a condizione che il contribuente conduca attività di R&_S connesse allo sviluppo e al mantenimento dei beni immateriali. 48
  • 53. 4949 STARTUP E PMI INNOVATIVE accellerare l'innovazione • Nuova modalità di costituzione digitale e gratuita. • Esonero dalla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica. • Possibilità anche per le srl di emettere piani di incentivazione in equity, agevolati fiscalmente. • Incentivi agli investimenti in capitale di rischio: detrazione IRPEF (per investimenti fino a 1 milione di euro) o deduzione dell’imponibile IRES (fino a 1,8 milioni) pari al 30% (aliquote in- crementate al 40% per il 2019). • Accesso gratuito, semplificato e prioritario al Fondo di Garan- zia per le PMI. • Equity crowdfunding per la raccolta di nuovi capitali di rischio. Italia Startup Visa: una modalità digitale, semplice e accelerata per attrarre imprenditori innovativi. • Possibilità di cedere le perdite a società quotate sponsor (al- meno il 20% delle quote). •Incasodiinsuccesso:esonerodalladisciplinafallimentareordinaria. • In caso di successo: le startup mature possono convertirsi agilmente in PMI innovative, continuando a godere dei prin- cipali benefici.
  • 54. 5050 CREDITO D'IMPOSTA per la formazione 4.0 Credito d’imposta calcolato sul costo aziendale dei lavoratori per il periodo in cui sono impegnati in attività di formazione per l’acquisizione o il consolidamento delle conoscenze sulle tecno- logie 4.0 indicate dal Piano Nazionale. L’intensità dell’agevola- zione è articolata • piccole imprese: 50% e max 300.000 l’anno • medie imprese: 40% e max 300.000 l’anno • grandi imprese: 30% e max 200.000 l’anno
  • 55. 51 VOUCHER MANAGER portare l’innovazione in azienda Voucher a fondo perduto per l’acquisto di prestazioni consulenziali finalizzate a sostenere processi di trasformazione digitale, ammo- dernamento organizzazione e gestione, incluso l’accesso ai merca- ti finanziarie dei capitali. L’importo del voucher varia in funzione delle dimensioni aziendali: • Piccole e micro imprese: voucher pari al 50% del costo entro li- mite max di 40.000 •Medieimprese:voucherparial30%delcostoentrolimitemax25.000 • Contratto di rete: voucher pari al 50% del costo entro limite max 80.000
  • 57. 53
  • 58. 56 Nel nuovo paradigma 4.0 abbiamo due elementi che possono orientare le politiche: da un lato la possibilità di ridare al settore industriale un ruo- lo importante nei processi di crescita; dall’altro una nuova centralità della fabbrica che diventa il luogo dove tecnologie e competenze si incontra- no per lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi processie la sperimentazione di nuovi modelli di relazioni industriali. In questo quadro generale, il Pia- no nazionale Industria 4.0 punta fondamentalmente su 3 assi d’interven- to. Il primo asse riguarda la promozione degli investimenti in innovazione e tecnologia, ricerca e sviluppo da parte delle imprese. Il secondo asse d’intervento punta invece a un rinnovo delle competenze delle persone. Rinnovo che guarda sia alla creazione di nuove figure professionali, quin- di un investimento su scuola, università e formazione pubblica (con una particolare attenzione anche al ruolo che possono svolgere gli ITS - isti- tuti tecnici superiori), sia un’attenzione alla riqualificazione delle persone che sono attualmente sul posto di lavoro, e che dovranno adeguarsi alle nuove competenze richieste dall’introduzione delle tecnologie digitali. Il terzo asse riguarda le infrastrutture di rete/abilitanti: Industria 4.0 viaggia su Internet e la disponibilità di banda ultra-larga e 5G è un prerequisito fondamentale per l’adozione delle tecnologie 4.0. ANDREA BIANCHI Direttore area Politiche industriali Confindustria
  • 59. 57 I prodotti devono diventare intelligenti e connessi : dovranno essere sempre più personalizzabili e costituiti da nuovi materiali che abilite- ranno funzionalità da sviluppare con tecnologie diverse. Sempre più IT e meccatronica arricchiscono i prodotti . In un’automobile, ad esem- pio, il valore aggiunto di componentistica meccatronica supera di gran lunga il valore aggiunto della componente fisica del bene stesso. Un’altra caratteristica fondamentale dei prodotti è la loro sostenibilità: oggi nel momento in cui si progetta un prodotto è necessario pensare al suo intero ciclo di vita, definendo indicatori che consentano di va- lutare l’impatto ambientale degli impianti di produzione e rispondere così alle esigenze dei consumatori che vogliono acquistare prodotti sostenibili e scegliere in modo consapevole. MARCO TAISCH Politecnico di Milano
  • 60. 58 L’INNOVAZIONE È A PORTATA DI MANO Hanno il compito di stimolare e promuovere la domanda di innovazione del sistema pro- duttivo e sono la “porta di accesso” delle im- prese al mondo di Industria 4.0. La forza di un DIH è quella di potersi avvalere di un network di attori dell’innovazione, nazionali ed europei. UNA PORTA DI ACCESSO
  • 62. 60 COSA FANNO Direttamente o tramite l’ecosistema dell’innovazione (Università, Com- petence Center, Cluster, Test Lab/Centri di Player Industriali/Servizi ICT, Centri di Ricerca, parchi scientifici e poli tecnologici, Incubatori di Start up, Fab Lab, Investitori, Enti Locali) i DIH offrono: • affiancamento alle PMI nell’analisi di fabbisogni, opportunità ed opzioni tecnologiche 4.0; • mentoring e formazione; • supporto per la definizione di progetti di industria 4.0; • accesso al network dei Competence Center nazionali ed europei e collaborazioni con i cluster tecnologici; • valutazione della maturità digitale; • supporto per l’accesso a progetti e finanziamenti pubblici e privati, nazionali ed europei.
  • 63. 61 UNA RETE EUROPEA DI DIH La Commissione Europea, ad aprile 2016, ha adottato la Comunicazio- ne “Digitising European Industry” per promuovere i processi di trasfor- mazione digitale delle imprese con una politica industriale attenta al rilancio di investimenti innovativi e alla creazione di un sistema dell’in- novazione, rafforzando il collegamento tra Ricerca e Industria. L’azione si basa su una rete di soggetti composta da Competence Center (CC) e (DIH). Per attuare le diverse misure adottate il piano della Commissione ha: • promosso un investimento di 500 milioni di euro (Horizon 2020) per una rete europea di DIH, in cui le imprese possono sperimen- tare le tecnologie digitali e condividere best practice; • lanciato la piattaforma europea delle iniziative nazionali sulla digi- talizzazione industriale affinché le misure adottate dagli stati mem- bri possano essere complementari e rafforzarsi reciprocamente; • definito un'agenda europea per lo sviluppo delle competenze digitali; • proposto misure per favorire il libero flusso di dati nella UE.
  • 64. 62 www.limprenditore.com pubb Scopri i SEMINARI sul portale on-line Il modo migliore per sviluppare un dialogo privilegiato e costruttivo tra la Piccola Industria di Confindustria, la rivista e gli imprenditori impegnati sul territorio.
  • 65. RISPOSTE Sei “Curioso”, “Esploratore”, “Innovatore” o “Homo 4.0”? QUANTO CONOSCI INDUSTRY 4.0? > L’INDUSTRIA 4.0 PASSA PER IL CONCETTO DI SMART FACTORY. MA COSA SI INTENDE? 2. Fabbriche in cui macchine e operatori hanno una maggiore interazione per ottenere performance migliori e minori sprechi. > QUANTE E QUALI SONO LE TECNOLOGIE, TRA LE COSIDDETTE ABILITANTI, ALLA BASE DELLA CREAZIONE DEGLI SPAZI CIBER FISICI? 1. Big Data; Cloud; IoT; > UNA DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONE DESCRITTIVE DEL MONDO 4.0 È ERRATA. QUALE? 2. Da organizzazioni flessibili a modelli di lavoro basate sulla pianificazione da remoto > QUALI DI QUESTI CONCETTI, CORRETTAMENTE ABBINATI,DESCRIVONO UNA CARATTERISTICA DELL’INDUSTRIA 4.0? 2. Decentralizzazione e collaborazione tra il sistema reale e virtuale > IN INDUSTRIA 4.0 IL NUMERO 4 COSA INDICA? 404 x 428 pixel
  • 66. Direttore responsabile Silvia Tartamella Direttore editoriale Paola Centi Direttore Stefano Zapponini Vice direttori Maria Cristina Bertellini, Romano dalla Chiesa Comitato di direzione Anna Maria Baldoni, Roberto Franchina, Francesco Fuggetta, Pasquale Lampugnale, Giovanni Tardini, Maria Angela Spezia Progetto grafico e impaginazione Selda Informatica s.c. a r.l. Testi e contenuti SFC - Sistemi Formativi Confindustria Editore Confindustria Servizi spa Viale Pasteur, 6 - 00144 Roma Presidente Antonella Mansi Amministratore delegato Giancarlo Coccia