Intervento di Marco Petrillo al convegno Uneba Lombardia. Video dell'intervento: http://www.uneba.org/riforma-terzo-settore-cosa-cambia-per-gli-enti-uneba-oggi-e-cosa-potra-cambiare-in-futuro/
la riforma del terzo settore e l'impresa socialeKilowatt
intervento di Simona Rizzo [Kilowatt] a CoopUP Bologna, il percorso di incubazione, networking e formazione di Confcooperativa Bologna e Kilowatt con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna
L'impresa sociale dopo la Riforma del Terzo settore - Massimo NovarinoSardegna Ricerche
L'intervento di Massimo Novarino in occasione del seminario "L'impresa sociale: Prospettive per l'innovazione e lo sviluppo" che si è tenuto l'11 dicembre 2018 a Cagliari.
Il seminario è organizzato all'interno di cambiaMENTI, il programma che mira a valorizzare le migliori idee d'impresa e progetti d'innovazione ad alto valore sociale, culturale e creativo.
Organizzazioni di Volontariato, cosa cambia dopo la Riforma - Nuove regole pe...Uneba
"Le organizzazioni di volontariato, il volontario e il nuovo assetto giuridico in materia di erogazioni liberali", intervento al convegno organizzato da Uneba Lombardia (www.uneba.org) il 24 luglio 2017
Intervento di Marco Petrillo al convegno Uneba Lombardia. Video dell'intervento: http://www.uneba.org/riforma-terzo-settore-cosa-cambia-per-gli-enti-uneba-oggi-e-cosa-potra-cambiare-in-futuro/
la riforma del terzo settore e l'impresa socialeKilowatt
intervento di Simona Rizzo [Kilowatt] a CoopUP Bologna, il percorso di incubazione, networking e formazione di Confcooperativa Bologna e Kilowatt con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna
L'impresa sociale dopo la Riforma del Terzo settore - Massimo NovarinoSardegna Ricerche
L'intervento di Massimo Novarino in occasione del seminario "L'impresa sociale: Prospettive per l'innovazione e lo sviluppo" che si è tenuto l'11 dicembre 2018 a Cagliari.
Il seminario è organizzato all'interno di cambiaMENTI, il programma che mira a valorizzare le migliori idee d'impresa e progetti d'innovazione ad alto valore sociale, culturale e creativo.
Organizzazioni di Volontariato, cosa cambia dopo la Riforma - Nuove regole pe...Uneba
"Le organizzazioni di volontariato, il volontario e il nuovo assetto giuridico in materia di erogazioni liberali", intervento al convegno organizzato da Uneba Lombardia (www.uneba.org) il 24 luglio 2017
Progettazione ed implementazione, sul territorio della città di Isernia, di un innovativo modello di “Welfare Civile” alimentato, anche finanziariamente, da un circuito di “Economia Civile” al cui interno si pratica la community partecipation, si sostiene la competitività delle imprese, si promuove lo scambio commerciale di prossimità e si stimola un consumo socialmente sostenibile da parte dei cittadini.
ICI: Requisiti necessari per l'esenzione
( piccolo manuale per non farvi fregare)
L'art. 7, comma 1, lettera i), del D.Lgs. n. 504 del 1992, riconosce l'esenzione dall'Imposta comunale sugli immobili (ICI) a " immobili destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché quelle dirette all’esercizio del culto e alla cura delle anime, alla formazione del clero e dei religiosi a scopi missionari, all’educazione cristiana”.
Il comma 2 del medesimo articolo precisa che tale esenzione viene applicata “alle attività ,sopra elencate, che non abbiano esclusivamente natura commerciale".
Occorre quindi chiarire quali siano nello specifico le attività che rendono applicabile l’esenzione e quando le stesse attività siano svolte in maniera “non esclusivamente commerciale”.
REQUISITI NECESSARI PER IL RICONOSCIMENTO DELL’ESENZIONE
Riforma del Terzo settore. Impresa sociale. Raccolta comentata delle norme sull'impresa sociale, delle circolari e provvedimenti ministeriali. Lo stato dell'arte sulla riforma del Terzo settore, commento dell'8 marzo 2019 del Servizio Studi della Camera dei deputati XVIII Legislatura.
DECRETO LEGISLATIVO 3 luglio 2017, n. 112 Revisione della disciplina in mater...Andrea Sorba
DECRETO LEGISLATIVO 3 luglio 2017, n. 112 Revisione della disciplina in materia di impresa sociale, a norma dell'articolo 2, comma 2, lettera c) della legge 6 giugno 2016, n. 106
Dall’impresa sociale alle “imprese sociali”. La problematica pluralità di mod...Iris Network
Luca Gori (Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa)
Paper presentato in occasione della XII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (25-26 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento).
www.irisnetwork.it
TRANSITION – Transnational Network for Social Innovation Incubation . Una rete internazionale che ha l’obiettivo di promuovere e sostenere lo scaling-up delle esperienze di innovazione sociale in tutta Europa. Finanziato all’interno del settimo programma quadro dell’Unione Europea, TRANSITION coinvolge i principali pionieri europeri nei settori dell’innovazione sociale e dell’ incubazione: EBN European Business and Innovation Centre Network (Belgio), Young Foundation and NESTA (UK), WESTBIC (Ireland), PRICE (France) and New Factory (Finland).
Nesting tra primo e secondo welfare: le sperimentazoni dell'impresa socialeIris Network
Workshop sull’impresa sociale
15-16 settembre 2016, Riva del Garda TN
Lorenzo Bandera | Percorsi di Secondo Welfare, Milano
Nesting tra primo e secondo welfare: le sperimentazioni dell’impresa sociale
SESSIONE PARALLELA | giovedì 15|09 | ore 14
A cura di Lorenzo Bandera (Percorsi di Secondo Welfare, Milano)
Intervengono:
– Giorgio Merlo | Ouverture, Torino
– Fabio Streliotto | Innova, Cittadella
http://workshop.irisnetwork.it/nesting-primo-secondo-welfare-le-sperimentazioni-dellimpresa-sociale/
Workshop sull’impresa sociale 2015
10-11 settembre 2015, Riva del Garda (TN)
Lorenzo Sacconi (Università degli Studi di Trento, EconomEtica)
“Beni comuni e impresa sociale”
Rapporto Finale “Metodi di acquisizione e riconoscimento delle skills informali dei giovani nell’economia della conoscenza di Milano. Il ruolo dei co-working spaces a Milano”.
A cura di Elanor Colleoni e Adam Arvidsson
Progettazione ed implementazione, sul territorio della città di Isernia, di un innovativo modello di “Welfare Civile” alimentato, anche finanziariamente, da un circuito di “Economia Civile” al cui interno si pratica la community partecipation, si sostiene la competitività delle imprese, si promuove lo scambio commerciale di prossimità e si stimola un consumo socialmente sostenibile da parte dei cittadini.
ICI: Requisiti necessari per l'esenzione
( piccolo manuale per non farvi fregare)
L'art. 7, comma 1, lettera i), del D.Lgs. n. 504 del 1992, riconosce l'esenzione dall'Imposta comunale sugli immobili (ICI) a " immobili destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché quelle dirette all’esercizio del culto e alla cura delle anime, alla formazione del clero e dei religiosi a scopi missionari, all’educazione cristiana”.
Il comma 2 del medesimo articolo precisa che tale esenzione viene applicata “alle attività ,sopra elencate, che non abbiano esclusivamente natura commerciale".
Occorre quindi chiarire quali siano nello specifico le attività che rendono applicabile l’esenzione e quando le stesse attività siano svolte in maniera “non esclusivamente commerciale”.
REQUISITI NECESSARI PER IL RICONOSCIMENTO DELL’ESENZIONE
Riforma del Terzo settore. Impresa sociale. Raccolta comentata delle norme sull'impresa sociale, delle circolari e provvedimenti ministeriali. Lo stato dell'arte sulla riforma del Terzo settore, commento dell'8 marzo 2019 del Servizio Studi della Camera dei deputati XVIII Legislatura.
DECRETO LEGISLATIVO 3 luglio 2017, n. 112 Revisione della disciplina in mater...Andrea Sorba
DECRETO LEGISLATIVO 3 luglio 2017, n. 112 Revisione della disciplina in materia di impresa sociale, a norma dell'articolo 2, comma 2, lettera c) della legge 6 giugno 2016, n. 106
Dall’impresa sociale alle “imprese sociali”. La problematica pluralità di mod...Iris Network
Luca Gori (Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa)
Paper presentato in occasione della XII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (25-26 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento).
www.irisnetwork.it
TRANSITION – Transnational Network for Social Innovation Incubation . Una rete internazionale che ha l’obiettivo di promuovere e sostenere lo scaling-up delle esperienze di innovazione sociale in tutta Europa. Finanziato all’interno del settimo programma quadro dell’Unione Europea, TRANSITION coinvolge i principali pionieri europeri nei settori dell’innovazione sociale e dell’ incubazione: EBN European Business and Innovation Centre Network (Belgio), Young Foundation and NESTA (UK), WESTBIC (Ireland), PRICE (France) and New Factory (Finland).
Nesting tra primo e secondo welfare: le sperimentazoni dell'impresa socialeIris Network
Workshop sull’impresa sociale
15-16 settembre 2016, Riva del Garda TN
Lorenzo Bandera | Percorsi di Secondo Welfare, Milano
Nesting tra primo e secondo welfare: le sperimentazioni dell’impresa sociale
SESSIONE PARALLELA | giovedì 15|09 | ore 14
A cura di Lorenzo Bandera (Percorsi di Secondo Welfare, Milano)
Intervengono:
– Giorgio Merlo | Ouverture, Torino
– Fabio Streliotto | Innova, Cittadella
http://workshop.irisnetwork.it/nesting-primo-secondo-welfare-le-sperimentazioni-dellimpresa-sociale/
Workshop sull’impresa sociale 2015
10-11 settembre 2015, Riva del Garda (TN)
Lorenzo Sacconi (Università degli Studi di Trento, EconomEtica)
“Beni comuni e impresa sociale”
Rapporto Finale “Metodi di acquisizione e riconoscimento delle skills informali dei giovani nell’economia della conoscenza di Milano. Il ruolo dei co-working spaces a Milano”.
A cura di Elanor Colleoni e Adam Arvidsson
Azioni di promozione attiva della domiciliarità per le persone non autosufficienti mediante l’introduzione dei modelli innovativi nella gestione dei servizi
Il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri, è stato ascoltato, il 10 novembre 2014, dalla commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati nell'ambito delle audizioni per la legge di riforma del Terzo Settore.
In questa presentazione i contenuti salienti dell'intervento.
Il terzo settore è sempre più importante nell’economia del nostro paese e, conseguentemente, nella determinazione degli indici del mercato del lavoro, dell’occupazione e dell’occupabilità. Recenti ricerche e statistiche hanno infatti dimostrato come, negli ambiti del non profit, non si sia registrata la crisi occupazionale che invece ha colpito il mercato del for profit. Variegato e costantemente in crescita, creativo e sociale, trasversale, sempre pronto ad accogliere le sfide e le novità, sempre attento ai bisogni collettivi e singoli, il terzo settore crea nuove figure professionali, divenendo, nei paesi ad economia sviluppata, quello che gli studiosi valutano come il bacino occupazionale del futuro. Partendo da queste premesse, JobiUp ha voluto indagare il mondo del non profit offrendo una breve guida sulle potenzialità e le possibilità di questa realtà sociale che riesce a coniugare economia ed etica, collaborando allo sviluppo sociale e civile della società.
SOCIAL HUB GENOVA: ETICA, TECNOLOGIA & IMPRESA
Un laboratorio per la Social Innovation
Social Hub Genova ha organizzato un momento di confronto sulla Social Innovation. Nuovi modelli di business ad alta sostenibilità. Collaborazione tra imprese tech e realtà del sociale.
INTERVENTI
Angelo Bodra, Presidente Consorzio Progetto Liguria Lavoro.
Vent’anni di cooperazione sociale a Genova e la nascita del primo incubatore di imprese sociali innovative.
Marco Ruffino - Koine’
La Social Innovation nelle linee guida europee.
Maurizio Astuni - Nomos Consulting
La riforma III Settore e nuove forme di impresa sociale.
Francesco Lato - Talent Garden Genova
Come la tecnologia può innovare le modalità di produzione e fruizione dei servizi nel sociale.
Enrico Garofalo - ARES Agevolazioni, Ricerca & Sviluppo
Opportunità di finanziamento per le imprese che innovano.
INAUGURAZIONE SPAZIO LAB-COWORKING DI SOCIAL HUB GENOVA IN VIA GRAMSCI 1/8, GENOVA
Articolo a firma di Patrizio Messina, managing partner Italiano, e Annalisa Dentoni-Litta, partner, di Orrick pubblicato nella Newsletter Extramot PRO di Borsa Italiana nr.7/2017
Associazioni step by step - Corso introduttivo per la costituzione di un'associazione sportiva.
Introduzione di Alessandro Lion, direttore Csv Padova, alle diverse forme associative
Il Terzo Settore in Italia: prima e dopo la riforma CLELIA SFRAPPA
La realtà del Terzo Settore in Italia è molto varia e sta assumendo sempre più rilievo, sopratutto dopo la riforma del Terzo Settore. Queste slide sono un utile strumento sia per chi non sa nulla di Terzo Settore, sia per chi ne conosce già le tematiche ha necessità di una panoramica sulle tematiche principali.
Italia startup - "Gli aspetti legali ed il crowfunding I"Italia Startup
"Startup Innovative istruzioni per l'uso"
Un workshop organizzato da Italia Startup per approfondire il nuovo quadro normativo e di mercato inaugurato dal decreto 2.0. Un momento di confronto con l’aiuto di esperti del mondo giuridico, fiscale e del lavoro per cogliere e sfruttare al massimo le nuove opportunità che possono aiutare l’intero ecosistema italiano dell’industria e dell’innovazione. Presentazione a cura di Andrea Messuti, Studio LCA
ArtBonus: primi chiarimenti Circolare Agenzia delle Entrate 31/07/14Parma Couture
La Circolare Agenzia delle Entrate n. 24/E del 31 Luglio 2014 fornisce i primi chiarimenti interpretativi sull'art-bonus, assunti dalla seguente trattazione.
Credito d’imposta del 65% per le donazioni effettuate nel 2014 e nel 2015 (nel 2016 la percentuale scenderà al 50%) a favore di:
a) Interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
b) Istituti e luoghi della cultura pubblici: musei, aree e parchi archeologici, archivi, biblioteche, complessi monumentali;
c) Fondazioni lirico-sinfoniche, enti e istituzioni pubbliche che operano esclusivamente - senza scopo di lucro - nel settore dello spettacolo, per interventi di realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti.
Beneficiari:
Tutti i soggetti, indipendentemente dalla natura e forma giuridica, che effettuano le suddette erogazioni liberali.
Il credito d’imposta è, in particolare, riconosciuto:
alle persone fisiche (residenti o meno in territorio nazionale: ad esempio, dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi, titolari di redditi da fabbricati) e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile;
ai soggetti titolari di reddito d’impresa (imprenditori individuali o società o enti, anche stabili organizzazioni in Italia di imprese non residenti) nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui.
Fruizione dell'agevolazione:
Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo:
per le imprese è utilizzabile in compensazione a partire dal 1/01/2015 (per erogazioni liberali effettuate nell'anno 2014),
per le persone è fruibile nella dichiarazione dei redditi,
se non utilizzata, la quota annuale può essere riportata in avanti senza limiti temporali.
Trasparenza: I soggetti beneficiari delle erogazioni liberali provvedono a dare pubblica comunicazione mensile delle stesse erogazioni, nonché della loro destinazione.Crowdfunding e Fundraising: organizzazione in capo al Mibact (a costo zero) di nuove apposite strutture per incentivare donazioni.
Il credito d'imposta è esteso alle donazioni a favore dei concessionari e affidatari di beni culturali pubblici per manutenzione, protezione e restauro.
E' prevista la pubblicazione di tutte le informazioni inerenti le donazioni su portale dedicato del Ministero dei Beni Culturali.
3. La fonte: D. Lgs. n.
155 del 2006
L’impresa sociale è regolata dal D.
Lgs. 24 marzo 2006, n. 155, che
attua la Legge delega 13 giugno
2005, n. 118
È un’innovazione fortemente
desiderata dagli operatori del terzo
settore, che suo tramite possono
svolgere attività di contenuto
economico, mantenendo una
propria specificità
3
4. La tecnica
legislativa
La nuova legge, alle tradizionali categorie
dell’imprenditore commerciale, del piccolo
imprenditore e dell’imprenditore agricolo, affianca
UNA NUOVA FIGURA: quella dell’imprenditore che
opera nel settore del socialmente utile
4
5. La nozione
Possono acquisire la qualifica di
impresa sociale tutte le organizzazioni
private, ivi comprese le società, che
esercitano in via stabile e principale
un'attività economica organizzata al
fine della produzione o dello scambio
di beni o servizi di utilità sociale,
diretta a realizzare finalità di interesse
generale, e che hanno i requisiti di cui
agli articoli 2, 3 e 4 del D. Lgs. n. 155.
5
6. La nozione di impresa
sociale. L’attività
principale
Per attività principale ai sensi dell'articolo 1, comma
1 d. Lgs. n. 155 si intende quella per la quale i relativi
ricavi sono superiori al 70% dei ricavi complessivi
dell'organizzazione che esercita l'impresa sociale
(art. 2 D. Lfs. 155/2006).
6
7. Un confronto:
l’art. 2082 c.c.
Possono qualificarsi
imprese sociali tutte le
organizzazioni private,
comprese società, che
esercitano in via stabile e
principale un'attività
economica organizzata al
fine della produzione o
dello scambio di beni o
servizi di utilità sociale,
diretta a realizzare finalità
di interesse generale, e che
hanno i requisiti di legge
È Imprenditore in
generale: chi esercita
professionalmente
un’attività economica
organizzata al fine della
produzione o dello
scambio dei beni e servizi
7
8. L’impresa sociale
nella teoria generale
dell’impresa
L’impresa sociale amplia la nozione di
impresa in generale, non si sovrappone a
quelle di imprenditore commerciale,
agricolo, piccolo imprenditore
8
9. Ambito di attività:
beni e servizi di
utilità sociale
Si considerano beni e servizi di utilità sociale quelli prodotti o
scambiati nei seguenti settori:
a) assistenza sociale, ai sensi della legge 8 novembre 2000, n.
328
b) assistenza sanitaria, per l'erogazione delle prestazioni di cui al
D.P.C.M. 29 novembre 2001
c) assistenza socio-sanitaria, ai sensi del D.P.C.M. 14 febbraio
2001
d) educazione, istruzione e formazione, ai sensi della
l.28.03.2003, n. 53
e) tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, ai sensi della
l.15.12.2004, n. 308,
9
10. (Segue)
Ambito di attività
f) valorizzazione del patrimonio culturale, ai sensi del Codice dei
beni culturali e del paesaggio, di cui al D. Lgs. 22.01.2004, n. 42
g) turismo sociale, di cui all'articolo 7, comma 10, l. 29.03.2001, n.
135
h) formazione universitaria e post-universitaria
i) ricerca ed erogazione di servizi culturali
l) formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della
dispersione scolastica ed al successo scolastico e formativo
m) servizi strumentali alle imprese sociali, resi da enti composti
in misura superiore al settanta per cento da organizzazioni
che esercitano un'impresa sociale
10
11. Le imprese sociali:
ampliamento
dell’ambito operativo
Indipendentemente dall'esercizio della attività di impresa nei
settori di cui al comma 1, possono acquisire la qualifica di impresa
sociale le organizzazioni che esercitano attività di impresa, al fine
dell'inserimento lavorativo di soggetti che siano:
a) lavoratori svantaggiati ai sensi dell'articolo 2, primo paragrafo 1,
lettera f), punti i), ix) e x), del regolamento (CE) n. 2204/2002
della Commissione, 5 dicembre 2002, della Commissione
relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli
aiuti di Stato a favore dell'occupazione
b) lavoratori disabili ai sensi dell'articolo 2, primo paragrafo 1,
lettera g), del citato regolamento (CE) n. 2204/2002.
11
12. Un parallelo:
l’ambito operativo delle Onlus -
D.Lgs. 4/12/1997, n.460. art.10
Sono organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) le associazioni,
i comitati, le fondazioni, le società cooperative e gli altri enti di carattere
privato, con o senza personalità giuridica, i cui statuti o atti costitutivi,
redatti nella forma dell'atto pubblico o della scrittura privata autenticata o
registrata, prevedono espressamente:
a) lo svolgimento di attività in uno o più dei seguenti settori:
1) assistenza sociale e socio-sanitaria
2) assistenza sanitaria
3) beneficenza
4) istruzione
5) formazione
6) sport dilettantistico
12
13. (Segue) Ambito operativo
delle Onlus
7) tutela, promozione e valorizzazione delle cose d'interesse artistico e
storico di cui alla legge 1º giugno 1939, n. 1089, ivi comprese le
biblioteche e i beni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30
settembre 1963, n. 1409
8) tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente, con esclusione
dell'attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti
urbani, speciali e pericolosi di cui all'articolo 7 del decreto legislativo
5.02.1997, n. 22
9) promozione della cultura e dell'arte
10) tutela dei diritti civili
11) ricerca scientifica di particolare interesse sociale svolta direttamente
da fondazioni ovvero da esse affidata ad università, enti di ricerca ed
altre fondazioni che la svolgono direttamente, in ambiti e secondo
modalità da definire con apposito regolamento governativo emanato
ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400
13
14. Onlus e impresa
sociale: le diverse
modalità di intervento
L’impresa sociale, come si è visto, può
esercitare attività di impresa (vedremo
subito con che limiti) nel settore del
socialmente utile
Le Onlus non possono farlo, poiché per
loro valgono notevoli limiti operativi,
che rendono impossibile l’esercizio di
un'attività economica organizzata al fine
della produzione o dello scambio di beni
o servizi di utilità sociale
14
15. La veste giuridica
dell’impresa sociale
Impresa sociale può assumere la veste giuridica più
varia, anche quella societaria (c.d. neutralizzazione
delle forme giuridiche: v. la disciplina della
trasformazione eterogenea)
15
16. I caratteri
dell’impresa sociale:
l’assenza del lucro
soggettivo
Art. 3 D. Lgs. n. 155/2006
L'organizzazione che esercita un'impresa sociale
destina gli utili e gli avanzi di gestione allo
svolgimento dell'attività statutaria o ad incremento
del patrimonio.
A tale fine è vietata la distribuzione, anche in forma
indiretta, di utili e avanzi di gestione, comunque
denominati, nonché fondi e riserve in favore di
amministratori, soci, partecipanti, lavoratori o
collaboratori.
16
17. (Segue)
Distribuzione
indiretta di utili
Si considera distribuzione indiretta di utili:
a) la corresponsione agli amministratori di compensi superiori a quelli
previsti nelle imprese che operano nei medesimi o analoghi settori e
condizioni, salvo comprovate esigenze attinenti alla necessità di
acquisire specifiche competenze ed, in ogni caso, con un incremento
massimo del venti per cento;
b) la corresponsione ai lavoratori subordinati o autonomi di
retribuzioni o compensi superiori a quelli previsti dai contratti o
accordi collettivi per le medesime qualifiche, salvo comprovate
esigenze attinenti alla necessità di acquisire specifiche
professionalità;
c) la remunerazione degli strumenti finanziari diversi dalle azioni o
quote, a soggetti diversi dalle banche e dagli intermediari finanziari
autorizzati, superiori di cinque punti percentuali al tasso ufficiale di
riferimento
17
19. La costituzione
dell’impresa sociale
È richiesta la forma dell’atto pubblico
L’atto costitutivo va iscritto in apposta
sezione del Registro delle imprese
Il nome deve contenere l’espressione
“impresa sociale”
19
20. L’obbligo di tenere
le scritture contabili
Le imprese sociali debbono tenere il libro giornale e il
libro degli inventari, e redigere e depositare presso il R.I.
un apposito documento che rappresenti adeguatamente la
situazione patrimoniale ed economica dell'impresa
L'organizzazione deve, inoltre, redigere e depositare
presso il registro delle imprese il bilancio sociale, secondo
linee guida adottate con decreto del Ministro del lavoro
e delle politiche sociali, sentita l'Agenzia per le
organizzazioni non lucrative di utilità sociale
20
21. Responsabilità
patrimoniale
Salvo quanto già disposto per le società di
capitali, nelle I.S. il cui patrimonio è superiore €
20.000, dal momento della iscrizione nella
apposita sezione del registro delle imprese,
delle obbligazioni assunte risponde soltanto
l'organizzazione con il suo patrimonio.
Quando risulta che, in conseguenza di
perdite, il patrimonio è diminuito di oltre un
terzo rispetto all'importo di € 20.000, delle
obbligazioni assunte rispondono personalmente
e solidalmente anche coloro che hanno agito in
nome e per conto dell'impresa.
21
22. Imprese sociali –
soc. personali
Come si rileva la perdita? Quali sanzioni se gli
amministratori non lo fanno?
Cosa capita quando il patrimonio scende al di
sotto del limite?
Cosa capita, quando poi lo stesso patrimonio
risale sopra il limite?
22
23. Imprese sociali –
soc. personali
Le società di persone hanno di regola una forma chiusa
Come si può conciliare questo con la tendenziale
apertura dell’I.S. ?
23
24. Le imprese sociali –
cooperative
Non possono essere I.S. le società di mutuo
soccorso e le cooperative a mutualità pura,
perché l’organizzazione non può operare a
favore dei soli soci (art. 1, comma 2 D. Lgs. n. 155)
24
25. Imprese sociali –
cooperative
Il problema della mutualità esterna (il Codice ha definito
la mutualità come gestione di servizio verso i soci: come
si coordina con la eterodestinazione operativa
caratterizzante dell’I.S.?)
Si tratta forse di una deroga legale, testualmente
prevista dall’art. 2520, 2° c.?
25
Come coordinare la disciplina della cooperativa, che
prevede l’attribuzione di ristorni, con il divieto tassativo
e generico di distribuzione di utili e avanzi di gestione,
sotto qualsiasi forma?
26. Organizzazione
interna dell’I.S.
Negli enti associativi, la nomina della maggioranza dei
componenti delle cariche sociali non può essere riservata
a soggetti esterni alla organizzazione [salvo quanto
specificamente previsto per ogni tipo di ente dalle
norme legali e statutarie e compatibilmente con la sua
natura]
L'atto costitutivo deve prevedere specifici requisiti di
onorabilità, professionalità ed indipendenza per coloro
che assumono cariche sociali
26
27. Il controllo
Ove non sia diversamente stabilito dalla legge, gli atti
costitutivi devono prevedere, nel caso del superamento di due
dei limiti indicati nel primo comma dell'articolo 2435-bis c.c.
ridotti della metà, la nomina di uno o più sindaci, che vigilano
sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei
principi di corretta amministrazione, sull'adeguatezza
dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile
I sindaci possono in qualsiasi momento procedere ad atti di
ispezione e di controllo; a tale fine, possono chiedere agli
amministratori notizie sull'andamento delle operazioni o su
determinati affari. I sindaci esercitano anche compiti di
monitoraggio dell'osservanza delle finalità sociali da parte
dell'impresa
27
28. (Segue)
Il controllo
Ove l'impresa sociale superi, per due esercizi
consecutivi, due dei limiti indicati nel primo
comma dell'articolo 2435-bis c.c., il controllo
contabile è esercitato da uno o più revisori
contabili iscritti nel registro istituito presso il
Ministero della giustizia, o dai sindaci (che
dovranno essere a loro volta revisori iscritti)
28
29. Cogestione
Devono essere previste forme di coinvolgimento dei
lavoratori e dei destinatari delle attività (c.d.
COGESTIONE)
Per coinvolgimento deve intendersi qualsiasi
meccanismo, ivi comprese l'informazione, la
consultazione o la partecipazione, mediante il quale
lavoratori e destinatari delle attività possono esercitare
un'influenza sulle decisioni che devono essere adottate
nell'ambito dell'impresa, almeno in relazione alle
questioni che incidano direttamente sulle condizioni di
lavoro e sulla qualità dei beni e dei servizi prodotti o
scambiati.
29
30. Trasformazione,
fusione, scissione
Per le organizzazioni che esercitano un'impresa sociale,
la trasformazione, la fusione e la scissione devono
essere realizzate in modo da preservare l’assenza di
scopo di lucro dei soggetti risultanti
La cessione d'azienda deve essere realizzata in modo
da preservare il perseguimento delle finalità di
interesse generale (art. 2) da parte del cessionario
30
Insolvenza
In caso di insolvenza, le organizzazioni che esercitano
un’impresa sociale sono assoggettate alla liquidazione coatta
amministrativa
31. KAIROS
V o l o n t a r i p e r
l ' e m p o w e r m e n t
t e r r i t o r i a l e