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Il Sistema Nord Milano
Ing. Riccardo Libero Monti
INDICE
1.Gruppo CAP
•Piano Industriale
•Territorio e asset
1.La Vision di un
progetto per il territorio
•Panoramica
•Approccio alla
progettazione
1.La Centrale di
Cornaredo
•Campo Pozzi
•Potabilizzazione e
innovazione
1.La Dorsale di
Adduzione/Distribuzione
•Il tracciato e le
complessità
•Approccio Progettuale e
future sfide
•Modellazione idraulica
5)Conclusioni
•Visione, pianificazione,
partecipazione
•Prossimi passi
1 2 3 5
4
Introduzione, approccio programmatico del Gruppo e diffusione sul territorio gestito
Gruppo CAP
Gruppo CAP è l’azienda a capitale interamente pubblico che gestisce il Servizio Idrico Integrato sul territorio della Città
metropolitana di Milano, secondo il modello in house providing, garantendo il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei
principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione.
Attraverso la reteWater AllianceAcque di Lombardia,CAP riesce a garantire sinergie industriali, scambio di esperienze e si
propone come “fornitore di soluzioni integrate” , lasciando intatto e anzi rafforzando il dialogo con i territori e la
rappresentanza locale, che caratterizza l’impresa di pubblica utilità.
Gruppo CAP
Economia circolare Progettazione e SII
Le aree di
azione
Sostenibilità
Innovazione e
digitalizzazione
4
Gruppo CAP: chi siamo
Gruppo CAP è il gestore del Servizio Idrico Integrato in 154 comuni
appartenenti alla Città metropolitana di Milano e alle Province di Monza
Brianza, Pavia, Como eVarese. L’azienda serve un bacino di utenza di circa
2,5 mln di cittadini, si colloca tra i principali operatori italiani del Servizio
Idrico Integrato ed è la prima monoutility
per patrimonio nel panorama nazionale.
Gruppo CAP ha costruito il suo piano industriale con un orizzonte di cinque anni,
investimenti per 550 milioni di euro, un impegno importante sul territorio che
garantisce al contempo l’equilibrio economico e finanziario e la sostenibilità delle
tariffe, tra le più basse nel Paese.
Gruppo CAP ha scelto di integrare la sostenibilità nell’attività industriale facendo
leva sulla teoria del valore condiviso: il valore economico generato deve portare
benefici non solo all’azienda ma anche ai territori in cui opera e agli stakeholder. La
sostenibilità è uno strumento chiave per garantire la competitività e la reputazione
di un’impresa e quindi la sua redditività.
La strategia di sostenibilità è costruita intorno a tre pillars: SENSIBILI, RESILIENTI,
INNOVATORI
Il Piano Industriale 2021 - 2025
86,1mln €
Ebitda 2020
110 mln €
Investimenti:
media annua
56,2 €
Investimenti annui
per abitante
88 mln €
Investimenti 2020 con
impatto ambientale
41%
Percentuale
investimenti sui ricavi
DEPURAZIONE
154 comuni serviti
2.403.643 abitanti
346.325.042 milioni di mc
di acqua reflua trattata
120.317.807 milioni di mc
di acqua reflua riutilizzata
(34% totale)
+ 59.099 ton fanghi prodotti di cui il
45% riutilizzati in agricoltura
40 impianti di depurazione
Gruppo CAP – cosa facciamo
ACQUEDOTTO
1.873.455 abitanti
133 comuni serviti
713 pozzi
257,9 milioni di mc
d’acqua prelevata
6.442 km rete acquedottistica
28.672 prelievi acque potabili
799.000 determinazioni analitiche
192.955.128 mc di volume totale
d’acqua erogata
FOGNATURA
133 comuni serviti
1.873.455 abitanti
489,1 km collettori
6.611 Km rete fognaria e
collettori
Panoramica dell’intervento, con un nuovo approccio alla Progettazione
LaVISION: un progetto per il territorio
LA VISION
Negli anni Gruppo CAP ha intrapreso opere di potenziamento e realizzazione di nuove reti ed interconnessioni
tra acquedotti, fondamentali per realizzare una rete diffusa sovracomunale in grado di garantire affidabilità e
migliorare l’efficienza dell’erogazione del servizio di acqua potabile
La realizzazione della Centrale di Cornaredo e della sua dorsale, unitamente alle centrali di Pozzuolo
Martesana, Trezzo sull’Adda e le loro adduzioni, si configura come il completamento dei grandi progetti
acquedottistici pensati dal Gruppo CAP per la provincia di Milano sin dagli anni ‘90 e costituisce un anello di
congiunzione con gli attuali obiettivi a lungo termine per la gestione e valorizzazione di una preziosa risorsa
come l’acqua
L’Obiettivo a lungo termine del GRUPPO CAP, è quello di vedere in prospettiva e pianificare l’evoluzione del
territorio oltre i confini burocratico/formali, concentrandosi sulle migliori soluzioni tecniche possibili,
centralizzando la produzione della risorsa con i consueti benefici di scala
SISTEMA NORD MILANO è un maxi-intervento che, con un budget di circa 25 MLN€, si articola in molteplici
progetti tra loro concatenati e principalmente:
 CAMPO POZZI di CORNAREDO
 CENTRALE di CORNAREDO
 DORSALE DI DISTRIBUZIONE dalla CENTRALE di CORNAREDO
LA VISION_ Obiettivi e Tracciato
I principali obiettivi che questo ambizioso
progetto si propone di raggiungere sono:
1) Realizzare un’infrastruttura
all’avanguardia che capti acqua di ottima
qualità
2) Avere una fonte aggiuntiva rispetto alle
esistenti al fine di aumentare la resilienza
del sistema acquedottistico
3) Rinnovare parzialmente le fonti esistenti a
beneficio della qualità dell’acqua
distribuita, ma anche al fine di ottimizzare
produzione, gestione e manutenzione
4) Prevenire potenziali carenze idriche in
territori fragili, anticipando possibili future
strette normative
LA VISION_ Sfide e Tracciato
Le grandi Sfide che dovremo affrontare per
concretizzare questo ambizioso progetto
sono:
1) Attraversare un territorio fortemente
urbanizzato con un’infrastruttura di
circa 20km
2) La progettazione idraulica di un sistema
«ibrido» di adduzione/distribuzione, che
deve integrarsi in un contesto
complesso, ottimizzandone il
funzionamento
3) Ottimizzare tempi e costi di una
progetto che presenta un pesante iter
autorizzativo e si articola su 3 diversi
fronti parimenti importanti, ma con
peculiarità e caratteristiche molto
diverse:
a) Escavazione pozzi
b) Centrale di potabilizzazione
c) Dorsale di adduzione/distribuzione
UN NUOVO APPROCCIO
NUOVO APPROCCIO
(Think different)
PROG. 5164 –
SISTEMA NORD
MILANO
CAMPO POZZI
CENTRALE
DORSALE
Struttura
acquedotti
stica
complessa
ed
interconne
ssa
Differenti
necessità
tecniche e
gestionali
Garantire
affidabilità
e migliorare
l’efficienza
del servizio
Molteplici
soluzioni
tecniche
perseguibil
i
 L’approccio della PROGETTAZIONE è stato globale, guardando al
Sistema Acquedotto in prospettiva con l’obiettivo di pianificare
l’evoluzione del territorio oltre i confini amministrativi,
concentrandosi sulle migliori soluzioni tecniche possibili.
 Sono state impiegati i software e le metodologie progettuali più
all’avanguardia (Infoworks WS e progettazione sviluppata in BIM)
 VISIONE dell’infrastruttura sul lungo periodo con l’obiettivo di efficientamento
complessivo (portate/pressioni/numero e localizzazione impianti);
 CONDIVISIONE fin dalle prime fasi progettuali tra ENGINEERING & GESTIONE
con il duplice scopo di acquisire tutti gli elementi decisionali e condividere le scelte
progettuali nell’ambito di un percorso
 INNOVAZIONE nell’approccio progettuale e negli strumenti utilizzati per il calcolo e
le verifiche idrauliche.
I BENEFICI DELLA CENTRALIZZAZIONE
Porre in atto, su un territorio relativamente limitato, tutti gli interventi per
la difesa del patrimonio ambientale in termini relativamente economici
Installare, con notevoli economie di scala, tutti i principali accorgimenti
tecnici per la disinfezione e la rimozione dei principali inquinanti chimici
che possono ritrovarsi nelle acque di falda;
Conseguire economie di esercizio grazie ad una piu' razionale utilizzazione
degli impianti e della risorsa.
Conseguire economie di esercizio riducendo il numero complessivo degli
impianti da gestire.
Ridurre i consumi energetici attraverso l’installazione di pompe di maggior
prestazioni e quindi con elevati rendimenti
Migliorare le performance e la qualità dell’acqua erogata grazie
all’ottimizzazione della filiera di trattamento e razionalizzazione ed
infittimento dei campionamenti di monitoraggio.
Campo Pozzi, Potabilizzazione e Innovazione
La Centrale di Cornaredo
CAMPO POZZI di CORNAREDO_ collocazione e criticità
• Il campo pozzi di Cornaredo rappresenta una
tappa verso il graduale completamento degli
interventi previsti dal Piano Regionale di
Risanamento delle Acque (P.R.R.A. al 2016).
• Il concetto di base sul quale si basa il piano è
quello di avviare l’utilizzazione delle risorse
idriche sotterranee esistenti nelle zone “più forti”,
cioè in grado di fornire acqua quantitativamente
sufficiente e qualitativamente apprezzabile, per
rifornire d’acqua potabile anche le zone più
compromesse.
• L’opera si rende necessaria per migliorare le
caratteristiche quali-quantitative del servizio
dell’acquedotto nei comuni interessati da
fenomeni di degrado idrogeochimico della risorsa
sotterranea, in particolare per la presenza di
Nitrati e di Solventi Clorurati.
Indice Sintetico di Qualità dell’acquifero
Superficiale
CAMPO POZZI di CORNAREDO_ qualità acquifero profondo
Acquifero tradizionale (Superficiale) Acquifero Profondo
Caratteri
Idrogeologici
comparati tra
gli acquiferi
Media 2013 -
2017
CAMPO POZZI di CORNAREDO_ i pozzi (1)
 n.4 pozzi per una portata di concessione pari a
200 l/s
 Perforazione DN 1000 per realizzare pozzo
cluster bi-colonna, all’interno della quale sarà
installato un doppio casing diam. est. 323,9 mm
 Dreno con sfere di vetro e filtri inox spiralati tipo
«Johnson»
Per scelta progettuale, i pozzi sono stati
dimensionati al fine di:
1) intercettare integralmente i corpi
acquiferi oggetto di sfruttamento;
2) isolare la falda tradizionale (il corpo
acquifero superficiale, non protetto);
3) massimizzare le prestazioni in
termini di limitate perdite di carico
per effetto del pompaggio e limitate
perdite di carico per contenimento
del moto turbolento (dell’acqua
attraverso il dreno-filtri);
4) efficienza del pozzo > 75 % per le
portate di concessione richieste;
5) limitati abbassamenti entro il pozzo
(non superiori a circa 10 m per le
portate di concessione);
6) limitare al massimo il trascinamento
di matrice fine (< 2 ppm al
collaudo).
CAMPO POZZI di CORNAREDO_ i pozzi (2)
Stratigrafia del pozzo pilota Zoom sulle falde intercettate dal pozzo cluster
1) Profondità complessiva della
perforazione pari a 250,0 metri
2) Colonne progettate a derivare
esclusivamente corpi acquiferi
profondi e distinti.
3) le profondità delle colonne, del
sistema dreno-filtri e dei
tamponi sono calibrate per non
rendere intercomunicanti i
singoli corpi acquiferi
maggiormente produttivi.
4) combinazione tra le specifiche
del dreno (diametro delle sfere e
spessore del materiale drenante)
e dei filtri (tipologia e luce) è
stata scelta al fine di
traguardare i rendimenti attesi
così come risultanti dalle prove
di portata di esito positivo
eseguite sul pozzo pilota
realizzato in sito; le specifiche
tecniche dei nuovi pozzi in
progetto sono infatti identiche
al pozzo pilota menzionato.
Centrale di Cornaredo _ PRINCIPALI CARATTERISTICHE
 n.4 pozzi per una portata di concessione media di 200 l/s
 n.1 serbatoio di accumulo dalla capacità complessiva di 9.500 metri cubi
 n.1 impianto di pompaggio per il sollevamento e la distribuzione nella rete idrica con
picchi di 300 l/s possibili grazie all’accumulo
 Centrale all’avanguardia, con l’adozione di innovazioni tecnologiche atte a garantire elevati
standard qualitativi e riduzione dei consumi energetici e dei costi di
installazione/manutenzione
 Attenzione alla qualità dell’acqua distribuita
 Sostenibilità di un progetto sia sotto il
profilo ambientale che
paesaggistico/architettonico
 Impiego di strumenti all’avanguardia per la
progettazione (BIM)
 Iter approvativo espletato con successo
(PAUR)
Centrale di Cornaredo_ LA FILIERA DI TRATTAMENTO
L’alta qualità dell’acqua grezza ha
consentito la predisposizione di una filiera
semplice:
a) Dissabbiatura
b) Accumulo
c) Rilancio
d) Disinfezione con raggi UV
L’ottimizzazione della struttura e la volontà
di realizzare un’opera adattabile a possibili
mutamenti futuri, ha riguardato anche la
predisposizione dell’area e del piping per
l’installazione di un comparto di filtrazione.
Centrale di Cornaredo_ INNOVAZIONI (1)
CAMPO POZZI CORNAREDO– SISTEMA ARTESIO
 Riduzione dei consumi energetici pari al 10% (perdite di carico)
 Riduzione tempi e costi di installazione e manutenzione
 Eliminazione trattamenti di sanificazione del pozzo (impedita la proliferazione batterica)
SISTEMA
TRADIZIONALE
SISTEMA
ARTESIO
Centrale di Cornaredo_ INNOVAZIONI (2)
CENTRALE DI CORNAREDO - INNOVAZIONI
 Rivestimento vasche
 Tegole fotovoltaiche
Centrale di Cornaredo_ INNOVAZIONI (3)
CENTRALE DI CORNAREDO - INNOVAZIONI
 Percorsi in cemento drenante
 Trincee Drenanti
 Prati armati
Centrale di Cornaredo_ FILMATO 3D MODELLO BIM
 Esterni
 Interni
FILMATO 3D MODELLO BIM della centrale
La complessità del tracciato, un nuovo approccio progettuale e la modellazione idraulica
La Dorsale di Adduzione/Distribuzione
DORSALE di ADDUZIONE/DISTRIBUZIONE dal CAMPO POZZI di
CORNAREDO
TRACCIATO DELLA DORSALE:
Obiettivo: addurre acqua dal campo pozzi di Cornaredo fino alla rete in Comune di
Bollate mediante tubazione dedicata, oltre alla distribuzione della risorsa in punti
strategici dei comuni attraversati
 Sfruttare a “staffetta”, con opportuni potenziamenti delle reti idriche interne ai centri
abitati, l’esistente rete del Sistema Nord Milano fino a raggiungere il Comune di Sesto San
Giovanni
 18 km di condotte in acciaio DN 600/500/400/300 mm a servizio dei comuni di
Baranzate, Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Cornaredo, Cusano Milanino, Novate
Milanese, Paderno Dugnano, Sesto San Giovanni
 Ipotizzato a partire dagli anni ‘90 è stato ripensato e sviluppato mediante software di
modellazione idraulica ed in funzione del coordinamento sottoservizi, delle interferenze
presenti e nell’ottica di ridurre al minimo i disagi possibili alla circolazione ordinaria sulle
strade interessate dall’intervento
DORSALE di ADDUZIONE/DISTRIBUZIONE: IL TRACCIATO
I. N°4 Attraversamenti della
Rete Ferroviaria
II. N°6 Attraversamenti della
rete Stradale
Sovracomunale
III. N°6 Attraversamenti del
Reticolo Idrico Principale
IV. 1 Rilancio intermedio IN
LINEA
NUOVO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE (1)
DIEGO CONTICINI
VP Tecnologia
IMELDA
PAGNOTTO
Responsabile di
produzione
La realizzazione di un a NUOVA infrastruttura a rete che si sviluppa per oltre 18km su
di un territorio fortemente urbanizzato presenta numerose criticità sotto tutti i profili
possibili.
•TRACCIATO: individuazione di un percorso fattibile viste le numerose interferenze
(Infrastrutture sul territorio ed altri servizi a rete)
• DIMENSIONAMENTO: idraulico, strutturale, elettrico
•PERCORSO AUTORIZZATIVO: Decine di enti e centinaia di privati coinvolti
•GESTIONE TEMPI E COSTI
•COORDINAMENTO: del team di lavoro, sia all’interno del Gruppo che verso l’esterno
NUOVO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE (2)
DIEGO CONTICINI
VP Tecnologia
IMELDA
PAGNOTTO
Responsabile di
produzione
Estratto GANTT di sintesi del Sistema Nord Milano
1) Definizione degli Obiettivi
2) WBS
3) Individuazione dei rischi di
progetto
4) Gestione dei tempi e dei costi
5) Gestione degli Stakeholders
6) Gestione del team
esterno/interno
7) Gestione dei rischi
Impostazione e pianificazione delle attività in ottica di «Project Management»
NUOVO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE
DIEGO CONTICINI
VP Tecnologia
LUCA UDINESI
Vicepresidente
operativo
INNOVAZIONI
TECNOLOGICHE
IMELDA
PAGNOTTO
Responsabile di
produzione
PERCORSO PARTECIPATIVO:
STAKEHOLDERS ED ENTI TERRITORIALI
RESILIENZA E FLESSIBILITA’
DELL’INFRASTRUTTURA
MODELLAZIONE
IDRAULICA
NUOVE
TECNOLOGIE
ESECUTIVE
CROSS-OVER
ENGINEERING - GESTIONE
PERCORSO PARTECIPATIVO:
STAKEHOLDERS ED ENTI TERRITORIALI
INFORMAZIONE → PARTECIPAZIONE → MEDIAZIONE: dalle fasi progettuali fino alla
conclusione dei lavori, condivisione delle strategie e delle scelte progettuali con gli attori
del territorio: ascoltare chi conosce i luoghi può suggerire come mitigare gli impatti delle
soluzioni progettuali studiate
Incontro di
presentazione con
gli amministratori
dei Comuni per
capire insieme le
migliori modalità e
individuare gli altri
soggetti interessati
Step 1 -
Stakeholder
Step 2 – one to
one
Incontri singoli
dell’area tecnica di
CAP con gli Uffici
Tecnici Comunali
Avvio progetto
partecipativo
Concretizzazione
delle attività
mediante
presentazione e
condivisione delle
soluzioni progettuali,
esplicitazione delle
criticità e
recepimento
osservazioni
Step 3 – Enti
territoriali
Incontro con altri Enti
coinvolti - Consorzi,
Regione, CMM, RFI,
Parchi, Associazioni,
Gruppi informali
INNOVAZIONI TECNOLOGICHE:
RILIEVO LASER-SCANNER e PROGETTAZIONE IN BIM
RILIEVO LASER SCANNER
Rilievo mediante laser scanner statico in appoggio a stazione totale e GPS dell’intero
tracciato di progetto (fascia di larghezza 20m e lunghezza 18 km) con acquisizione nuvola
di punti, elaborazione dati e restituzione rilievo con DTM della fascia rilevata, nuvole di
punti delle aree rilevate con laser scanner per utilizzo con software di progettazione BIM
NUOVE TECNOLOGIE ESECUTIVE:
PUNTI DI CESSIONE e SPILLAMENTO DORSALE
IL NUOVO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE DI INFRASTRUTTURE di GRUPPO CAP
RESILIENZA
Aumentare grado di
AFFIDABILITA’ del
SISTEMA
FLESSIBILITA’
Gestione SITEMA
ESTESO come
UNICO
ACQUEDOTTO
EFFICIENTAMENTO
OTTIMIZZAZIONE
PRESSIONE e
CONSUMI
ENERGETICI
SOSTENIBILITA’
RIDURRE IMPATTO
infrastruttura
BENEFICI
AMBIENTALI e
SOCIALI
RESILIENZA E FLESSIBILITA’ INFRASTRUTTURA:
EFFICIENTAMENTO E SOSTENIBILITA’
RIUNIONI MULTI-AREA ENGINEERING-GESTIONE per la condivisione
delle scelte tecniche su:
Rete Acquedottistica di n°10 Comuni per totali:
 18 km di nuova dorsale di adduzione
 1’000 km (976,4 km) di rete di distribuzione esistente
 n. 150 pozzi (inclusi quelli della centrale di Cornaredo e i pozzi nuovi)
 n. 94 impianti pozzo (inclusi quelli che saranno dismessi, ma comunque presenti nel modello di stato di fatto)
 n. 2 stazioni di pompaggio (sollevamento Cornaredo e rilancio via Nenni Bollate)
 n. 21 interconnessioni esistenti
 n. 11 punti di cessione e spillamento
Stato di funzionamento attuale e futuro dell’intera rete acquedottistica in termini di pressione e portate:
 valutazione dell’impatto del sistema Nord Milano sulla rete acquedottistica dei n° 10 comuni e parziale riconfigurazione del sistema
di distribuzione attuale attraverso l’individuazione di impianti da dismettere, riattivare o progettare ex novo
CROSS-OVER ENGINEERING - GESTIONE:
PIANIFICAZIONE CONGIUNTA DELLA CONFIGURAZIONE FUTURA DEL SISTEMA ACQUEDOTTO
NUOVE TECNOLOGIE ESECUTIVE:
TECNOLOGIE «NO-DIG» - MICROTUNNELLING DIRECT PIPE
NUOVE TECNOLOGIE ESECUTIVE:
TECNOLOGIE «NO-DIG» - MICROTUNNELLING DIRECT PIPE
NUOVE TECNOLOGIE ESECUTIVE:
TECNOLOGIE «NO-DIG» - MICROTUNNELLING DIRECT PIPE
MODELLAZIONE IDRAULICA DEL SISTEMA CAMPO POZZI – CENTRALE – DORSALE – RETE
DI DISTRIBUZIONE
 BENEFICI DELLA MODELLAZIONE: Il modello di simulazione di una rete idrica rappresenta un supporto molto
importante per le società che si occupano della gestione del servizio idrico integrato e può essere
considerato un efficace strumento per la progettazione e gestione. È possibile sia dimensionare sia verificare
nuovi elementi, individuare carenze e malfunzionamenti, effettuare bilanci e prendere decisioni al fine di
ottimizzare la risorsa. Il modello, a differenza delle metodologie di calcolo tradizionali, permette di simulare il
comportamento in diversi scenari e permette di ipotizzare eventuali criticità che potrebbero colpire il sistema
nel suo reale funzionamento.
MODELLAZIONE IDRAULICA (1)
SIMULAZIONE IDRAULICA MEDIANTE SOFTWARE INFOWORKS WS
CARTOGRAFIA MODELLAZIONE
MODELLAZIONE IDRAULICA DEL SISTEMA CAMPO POZZI – CENTRALE – DORSALE – RETE
DI DISTRIBUZIONE
 COSTRUZIONE: L’implementazione di un modello di simulazione, sulla base dei dati di rilievo, basandosi su
algoritmi di calcolo che prevedono l’utilizzo diretto dei dati geometrici e idraulici acquisiti sul campo e
l’analisi delle diverse situazioni progettuali simulando con precisione la realtà fisica della rete tramite modello
matematico della stessa. Più completi e precisi sono i dati ricavati dalle attività di rilevazione e ricostruzione
delle caratteristiche geometriche-idrauliche-funzionali della rete idrica, più attendibili e corrispondenti alle
effettive necessità sono i risultati della modellazione.
 ELEMENTI: Il sistema si compone di pozzi, serbatoi, tubazioni, valvole, stazioni di sollevamento, pompe, nodi,
nodi di trasferimento, punti di utenza, eventuali punti di trattamento ed altri manufatti idraulici, di cui è
possibile inserire tutte le caratteristiche geometriche e di controllo in modo da ottenere la riproduzione di un
sistema verosimile a quello reale.
 IL SOFTWARE: Per l’importanza che riveste l’intervento ai fini del dimensionamento idraulico è stato
realizzato un unico modello, simulando e verificando il funzionamento dell’intero sistema, mediante l’utilizzo
del software INFOWORKS WS.
MODELLAZIONE IDRAULICA (2)
SIMULAZIONE IDRAULICA MEDIANTE SOFTWARE INFOWORKS WS
CAMPO POZZI e CENTRALE DORSALE DI ADDUZIONE/DISTRIBUZIONE RILANCIO E RETE DI DISTRIBUZIONE
MODELLAZIONE IDRAULICA DEL SISTEMA CAMPO POZZI – CENTRALE – DORSALE – RETE
DI DISTRIBUZIONE
Modellazione Rete Acquedottistica di n°10 Comuni per totali:
 18 km di nuova dorsale di adduzione
 1’000 km (976,4 km) di rete di distribuzione esistente
 n. 150 pozzi (inclusi quelli della centrale di Cornaredo e i pozzi nuovi)
 n. 94 impianti pozzo (inclusi quelli che saranno dismessi, ma comunque presenti nel modello dello
 n. 2 stazioni di pompaggio (sollevamento Cornaredo e rilancio via Nenni Bollate)
 n. 21 interconnessioni esistenti
 n. 11 punti di cessione e spillamento
MODELLAZIONE IDRAULICA (3)
SIMULAZIONE IDRAULICA MEDIANTE SOFTWARE INFOWORKS WS – I NUMERI
L’esecuzione dei POZZI è già iniziata con la trivellazione del primo pozzo pilota e proseguirà
nel 2021 e nel 2022.
L’iter autorizzativo della CENTRALE è concluso ed i lavori inizieranno nel 2022
La progettazione Definitiva della DORSALE è in corso e si concluderà nel 2021
L’intera infrastruttura sarà attivata nel 2024/2025
Il SISTEMA NORD MILANO è un progetto ambizioso che mira a ridisegnare ed
ottimizzare il funzionamento dell’infrastruttura acquedottistica di un territorio
guardando al futuro.
Per affrontare le nuove sfide sono stati coinvolti diversi Uffici del Gruppo e
adottato un approccio integrato impiegando le più moderne tecnologie
Per riuscire a far fronte alle nuove sfide eccellendo ed innovando, è necessaria
VISIONE, PIANIFICAZIONE e PARTECIPAZIONE di tutti: Shareholders e
Stakeholders
PROSSIMI PASSI e CONSIDERAZIONI FINALI
Riccardo Libero Monti - Responsabile Progettazione e Realizzazione Acquedotti
Gruppo CAP
GRAZIE per L’ATTENZIONE

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Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | COSTA Lucia
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Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | FARINA Marco
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Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | BERTALLI+RUSSO
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Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | RUGIERO Pierpaolo
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Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | CESARO Marco
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Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | MAZZOLA Rosario
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Il sistema Nord Milano - Gruppo CAP

  • 1. Il Sistema Nord Milano Ing. Riccardo Libero Monti
  • 2. INDICE 1.Gruppo CAP •Piano Industriale •Territorio e asset 1.La Vision di un progetto per il territorio •Panoramica •Approccio alla progettazione 1.La Centrale di Cornaredo •Campo Pozzi •Potabilizzazione e innovazione 1.La Dorsale di Adduzione/Distribuzione •Il tracciato e le complessità •Approccio Progettuale e future sfide •Modellazione idraulica 5)Conclusioni •Visione, pianificazione, partecipazione •Prossimi passi 1 2 3 5 4
  • 3. Introduzione, approccio programmatico del Gruppo e diffusione sul territorio gestito Gruppo CAP
  • 4. Gruppo CAP è l’azienda a capitale interamente pubblico che gestisce il Servizio Idrico Integrato sul territorio della Città metropolitana di Milano, secondo il modello in house providing, garantendo il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Attraverso la reteWater AllianceAcque di Lombardia,CAP riesce a garantire sinergie industriali, scambio di esperienze e si propone come “fornitore di soluzioni integrate” , lasciando intatto e anzi rafforzando il dialogo con i territori e la rappresentanza locale, che caratterizza l’impresa di pubblica utilità. Gruppo CAP Economia circolare Progettazione e SII Le aree di azione Sostenibilità Innovazione e digitalizzazione 4
  • 5. Gruppo CAP: chi siamo Gruppo CAP è il gestore del Servizio Idrico Integrato in 154 comuni appartenenti alla Città metropolitana di Milano e alle Province di Monza Brianza, Pavia, Como eVarese. L’azienda serve un bacino di utenza di circa 2,5 mln di cittadini, si colloca tra i principali operatori italiani del Servizio Idrico Integrato ed è la prima monoutility per patrimonio nel panorama nazionale.
  • 6. Gruppo CAP ha costruito il suo piano industriale con un orizzonte di cinque anni, investimenti per 550 milioni di euro, un impegno importante sul territorio che garantisce al contempo l’equilibrio economico e finanziario e la sostenibilità delle tariffe, tra le più basse nel Paese. Gruppo CAP ha scelto di integrare la sostenibilità nell’attività industriale facendo leva sulla teoria del valore condiviso: il valore economico generato deve portare benefici non solo all’azienda ma anche ai territori in cui opera e agli stakeholder. La sostenibilità è uno strumento chiave per garantire la competitività e la reputazione di un’impresa e quindi la sua redditività. La strategia di sostenibilità è costruita intorno a tre pillars: SENSIBILI, RESILIENTI, INNOVATORI Il Piano Industriale 2021 - 2025 86,1mln € Ebitda 2020 110 mln € Investimenti: media annua 56,2 € Investimenti annui per abitante 88 mln € Investimenti 2020 con impatto ambientale 41% Percentuale investimenti sui ricavi
  • 7. DEPURAZIONE 154 comuni serviti 2.403.643 abitanti 346.325.042 milioni di mc di acqua reflua trattata 120.317.807 milioni di mc di acqua reflua riutilizzata (34% totale) + 59.099 ton fanghi prodotti di cui il 45% riutilizzati in agricoltura 40 impianti di depurazione Gruppo CAP – cosa facciamo ACQUEDOTTO 1.873.455 abitanti 133 comuni serviti 713 pozzi 257,9 milioni di mc d’acqua prelevata 6.442 km rete acquedottistica 28.672 prelievi acque potabili 799.000 determinazioni analitiche 192.955.128 mc di volume totale d’acqua erogata FOGNATURA 133 comuni serviti 1.873.455 abitanti 489,1 km collettori 6.611 Km rete fognaria e collettori
  • 8. Panoramica dell’intervento, con un nuovo approccio alla Progettazione LaVISION: un progetto per il territorio
  • 9. LA VISION Negli anni Gruppo CAP ha intrapreso opere di potenziamento e realizzazione di nuove reti ed interconnessioni tra acquedotti, fondamentali per realizzare una rete diffusa sovracomunale in grado di garantire affidabilità e migliorare l’efficienza dell’erogazione del servizio di acqua potabile La realizzazione della Centrale di Cornaredo e della sua dorsale, unitamente alle centrali di Pozzuolo Martesana, Trezzo sull’Adda e le loro adduzioni, si configura come il completamento dei grandi progetti acquedottistici pensati dal Gruppo CAP per la provincia di Milano sin dagli anni ‘90 e costituisce un anello di congiunzione con gli attuali obiettivi a lungo termine per la gestione e valorizzazione di una preziosa risorsa come l’acqua L’Obiettivo a lungo termine del GRUPPO CAP, è quello di vedere in prospettiva e pianificare l’evoluzione del territorio oltre i confini burocratico/formali, concentrandosi sulle migliori soluzioni tecniche possibili, centralizzando la produzione della risorsa con i consueti benefici di scala SISTEMA NORD MILANO è un maxi-intervento che, con un budget di circa 25 MLN€, si articola in molteplici progetti tra loro concatenati e principalmente:  CAMPO POZZI di CORNAREDO  CENTRALE di CORNAREDO  DORSALE DI DISTRIBUZIONE dalla CENTRALE di CORNAREDO
  • 10. LA VISION_ Obiettivi e Tracciato I principali obiettivi che questo ambizioso progetto si propone di raggiungere sono: 1) Realizzare un’infrastruttura all’avanguardia che capti acqua di ottima qualità 2) Avere una fonte aggiuntiva rispetto alle esistenti al fine di aumentare la resilienza del sistema acquedottistico 3) Rinnovare parzialmente le fonti esistenti a beneficio della qualità dell’acqua distribuita, ma anche al fine di ottimizzare produzione, gestione e manutenzione 4) Prevenire potenziali carenze idriche in territori fragili, anticipando possibili future strette normative
  • 11. LA VISION_ Sfide e Tracciato Le grandi Sfide che dovremo affrontare per concretizzare questo ambizioso progetto sono: 1) Attraversare un territorio fortemente urbanizzato con un’infrastruttura di circa 20km 2) La progettazione idraulica di un sistema «ibrido» di adduzione/distribuzione, che deve integrarsi in un contesto complesso, ottimizzandone il funzionamento 3) Ottimizzare tempi e costi di una progetto che presenta un pesante iter autorizzativo e si articola su 3 diversi fronti parimenti importanti, ma con peculiarità e caratteristiche molto diverse: a) Escavazione pozzi b) Centrale di potabilizzazione c) Dorsale di adduzione/distribuzione
  • 12. UN NUOVO APPROCCIO NUOVO APPROCCIO (Think different) PROG. 5164 – SISTEMA NORD MILANO CAMPO POZZI CENTRALE DORSALE Struttura acquedotti stica complessa ed interconne ssa Differenti necessità tecniche e gestionali Garantire affidabilità e migliorare l’efficienza del servizio Molteplici soluzioni tecniche perseguibil i  L’approccio della PROGETTAZIONE è stato globale, guardando al Sistema Acquedotto in prospettiva con l’obiettivo di pianificare l’evoluzione del territorio oltre i confini amministrativi, concentrandosi sulle migliori soluzioni tecniche possibili.  Sono state impiegati i software e le metodologie progettuali più all’avanguardia (Infoworks WS e progettazione sviluppata in BIM)  VISIONE dell’infrastruttura sul lungo periodo con l’obiettivo di efficientamento complessivo (portate/pressioni/numero e localizzazione impianti);  CONDIVISIONE fin dalle prime fasi progettuali tra ENGINEERING & GESTIONE con il duplice scopo di acquisire tutti gli elementi decisionali e condividere le scelte progettuali nell’ambito di un percorso  INNOVAZIONE nell’approccio progettuale e negli strumenti utilizzati per il calcolo e le verifiche idrauliche.
  • 13. I BENEFICI DELLA CENTRALIZZAZIONE Porre in atto, su un territorio relativamente limitato, tutti gli interventi per la difesa del patrimonio ambientale in termini relativamente economici Installare, con notevoli economie di scala, tutti i principali accorgimenti tecnici per la disinfezione e la rimozione dei principali inquinanti chimici che possono ritrovarsi nelle acque di falda; Conseguire economie di esercizio grazie ad una piu' razionale utilizzazione degli impianti e della risorsa. Conseguire economie di esercizio riducendo il numero complessivo degli impianti da gestire. Ridurre i consumi energetici attraverso l’installazione di pompe di maggior prestazioni e quindi con elevati rendimenti Migliorare le performance e la qualità dell’acqua erogata grazie all’ottimizzazione della filiera di trattamento e razionalizzazione ed infittimento dei campionamenti di monitoraggio.
  • 14. Campo Pozzi, Potabilizzazione e Innovazione La Centrale di Cornaredo
  • 15. CAMPO POZZI di CORNAREDO_ collocazione e criticità • Il campo pozzi di Cornaredo rappresenta una tappa verso il graduale completamento degli interventi previsti dal Piano Regionale di Risanamento delle Acque (P.R.R.A. al 2016). • Il concetto di base sul quale si basa il piano è quello di avviare l’utilizzazione delle risorse idriche sotterranee esistenti nelle zone “più forti”, cioè in grado di fornire acqua quantitativamente sufficiente e qualitativamente apprezzabile, per rifornire d’acqua potabile anche le zone più compromesse. • L’opera si rende necessaria per migliorare le caratteristiche quali-quantitative del servizio dell’acquedotto nei comuni interessati da fenomeni di degrado idrogeochimico della risorsa sotterranea, in particolare per la presenza di Nitrati e di Solventi Clorurati. Indice Sintetico di Qualità dell’acquifero Superficiale
  • 16. CAMPO POZZI di CORNAREDO_ qualità acquifero profondo Acquifero tradizionale (Superficiale) Acquifero Profondo Caratteri Idrogeologici comparati tra gli acquiferi Media 2013 - 2017
  • 17. CAMPO POZZI di CORNAREDO_ i pozzi (1)  n.4 pozzi per una portata di concessione pari a 200 l/s  Perforazione DN 1000 per realizzare pozzo cluster bi-colonna, all’interno della quale sarà installato un doppio casing diam. est. 323,9 mm  Dreno con sfere di vetro e filtri inox spiralati tipo «Johnson» Per scelta progettuale, i pozzi sono stati dimensionati al fine di: 1) intercettare integralmente i corpi acquiferi oggetto di sfruttamento; 2) isolare la falda tradizionale (il corpo acquifero superficiale, non protetto); 3) massimizzare le prestazioni in termini di limitate perdite di carico per effetto del pompaggio e limitate perdite di carico per contenimento del moto turbolento (dell’acqua attraverso il dreno-filtri); 4) efficienza del pozzo > 75 % per le portate di concessione richieste; 5) limitati abbassamenti entro il pozzo (non superiori a circa 10 m per le portate di concessione); 6) limitare al massimo il trascinamento di matrice fine (< 2 ppm al collaudo).
  • 18. CAMPO POZZI di CORNAREDO_ i pozzi (2) Stratigrafia del pozzo pilota Zoom sulle falde intercettate dal pozzo cluster 1) Profondità complessiva della perforazione pari a 250,0 metri 2) Colonne progettate a derivare esclusivamente corpi acquiferi profondi e distinti. 3) le profondità delle colonne, del sistema dreno-filtri e dei tamponi sono calibrate per non rendere intercomunicanti i singoli corpi acquiferi maggiormente produttivi. 4) combinazione tra le specifiche del dreno (diametro delle sfere e spessore del materiale drenante) e dei filtri (tipologia e luce) è stata scelta al fine di traguardare i rendimenti attesi così come risultanti dalle prove di portata di esito positivo eseguite sul pozzo pilota realizzato in sito; le specifiche tecniche dei nuovi pozzi in progetto sono infatti identiche al pozzo pilota menzionato.
  • 19. Centrale di Cornaredo _ PRINCIPALI CARATTERISTICHE  n.4 pozzi per una portata di concessione media di 200 l/s  n.1 serbatoio di accumulo dalla capacità complessiva di 9.500 metri cubi  n.1 impianto di pompaggio per il sollevamento e la distribuzione nella rete idrica con picchi di 300 l/s possibili grazie all’accumulo  Centrale all’avanguardia, con l’adozione di innovazioni tecnologiche atte a garantire elevati standard qualitativi e riduzione dei consumi energetici e dei costi di installazione/manutenzione  Attenzione alla qualità dell’acqua distribuita  Sostenibilità di un progetto sia sotto il profilo ambientale che paesaggistico/architettonico  Impiego di strumenti all’avanguardia per la progettazione (BIM)  Iter approvativo espletato con successo (PAUR)
  • 20. Centrale di Cornaredo_ LA FILIERA DI TRATTAMENTO L’alta qualità dell’acqua grezza ha consentito la predisposizione di una filiera semplice: a) Dissabbiatura b) Accumulo c) Rilancio d) Disinfezione con raggi UV L’ottimizzazione della struttura e la volontà di realizzare un’opera adattabile a possibili mutamenti futuri, ha riguardato anche la predisposizione dell’area e del piping per l’installazione di un comparto di filtrazione.
  • 21. Centrale di Cornaredo_ INNOVAZIONI (1) CAMPO POZZI CORNAREDO– SISTEMA ARTESIO  Riduzione dei consumi energetici pari al 10% (perdite di carico)  Riduzione tempi e costi di installazione e manutenzione  Eliminazione trattamenti di sanificazione del pozzo (impedita la proliferazione batterica) SISTEMA TRADIZIONALE SISTEMA ARTESIO
  • 22. Centrale di Cornaredo_ INNOVAZIONI (2) CENTRALE DI CORNAREDO - INNOVAZIONI  Rivestimento vasche  Tegole fotovoltaiche
  • 23. Centrale di Cornaredo_ INNOVAZIONI (3) CENTRALE DI CORNAREDO - INNOVAZIONI  Percorsi in cemento drenante  Trincee Drenanti  Prati armati
  • 24. Centrale di Cornaredo_ FILMATO 3D MODELLO BIM  Esterni  Interni FILMATO 3D MODELLO BIM della centrale
  • 25. La complessità del tracciato, un nuovo approccio progettuale e la modellazione idraulica La Dorsale di Adduzione/Distribuzione
  • 26. DORSALE di ADDUZIONE/DISTRIBUZIONE dal CAMPO POZZI di CORNAREDO TRACCIATO DELLA DORSALE: Obiettivo: addurre acqua dal campo pozzi di Cornaredo fino alla rete in Comune di Bollate mediante tubazione dedicata, oltre alla distribuzione della risorsa in punti strategici dei comuni attraversati  Sfruttare a “staffetta”, con opportuni potenziamenti delle reti idriche interne ai centri abitati, l’esistente rete del Sistema Nord Milano fino a raggiungere il Comune di Sesto San Giovanni  18 km di condotte in acciaio DN 600/500/400/300 mm a servizio dei comuni di Baranzate, Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Cornaredo, Cusano Milanino, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Sesto San Giovanni  Ipotizzato a partire dagli anni ‘90 è stato ripensato e sviluppato mediante software di modellazione idraulica ed in funzione del coordinamento sottoservizi, delle interferenze presenti e nell’ottica di ridurre al minimo i disagi possibili alla circolazione ordinaria sulle strade interessate dall’intervento
  • 27. DORSALE di ADDUZIONE/DISTRIBUZIONE: IL TRACCIATO I. N°4 Attraversamenti della Rete Ferroviaria II. N°6 Attraversamenti della rete Stradale Sovracomunale III. N°6 Attraversamenti del Reticolo Idrico Principale IV. 1 Rilancio intermedio IN LINEA
  • 28. NUOVO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE (1) DIEGO CONTICINI VP Tecnologia IMELDA PAGNOTTO Responsabile di produzione La realizzazione di un a NUOVA infrastruttura a rete che si sviluppa per oltre 18km su di un territorio fortemente urbanizzato presenta numerose criticità sotto tutti i profili possibili. •TRACCIATO: individuazione di un percorso fattibile viste le numerose interferenze (Infrastrutture sul territorio ed altri servizi a rete) • DIMENSIONAMENTO: idraulico, strutturale, elettrico •PERCORSO AUTORIZZATIVO: Decine di enti e centinaia di privati coinvolti •GESTIONE TEMPI E COSTI •COORDINAMENTO: del team di lavoro, sia all’interno del Gruppo che verso l’esterno
  • 29. NUOVO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE (2) DIEGO CONTICINI VP Tecnologia IMELDA PAGNOTTO Responsabile di produzione Estratto GANTT di sintesi del Sistema Nord Milano 1) Definizione degli Obiettivi 2) WBS 3) Individuazione dei rischi di progetto 4) Gestione dei tempi e dei costi 5) Gestione degli Stakeholders 6) Gestione del team esterno/interno 7) Gestione dei rischi Impostazione e pianificazione delle attività in ottica di «Project Management»
  • 30. NUOVO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE DIEGO CONTICINI VP Tecnologia LUCA UDINESI Vicepresidente operativo INNOVAZIONI TECNOLOGICHE IMELDA PAGNOTTO Responsabile di produzione PERCORSO PARTECIPATIVO: STAKEHOLDERS ED ENTI TERRITORIALI RESILIENZA E FLESSIBILITA’ DELL’INFRASTRUTTURA MODELLAZIONE IDRAULICA NUOVE TECNOLOGIE ESECUTIVE CROSS-OVER ENGINEERING - GESTIONE
  • 31. PERCORSO PARTECIPATIVO: STAKEHOLDERS ED ENTI TERRITORIALI INFORMAZIONE → PARTECIPAZIONE → MEDIAZIONE: dalle fasi progettuali fino alla conclusione dei lavori, condivisione delle strategie e delle scelte progettuali con gli attori del territorio: ascoltare chi conosce i luoghi può suggerire come mitigare gli impatti delle soluzioni progettuali studiate Incontro di presentazione con gli amministratori dei Comuni per capire insieme le migliori modalità e individuare gli altri soggetti interessati Step 1 - Stakeholder Step 2 – one to one Incontri singoli dell’area tecnica di CAP con gli Uffici Tecnici Comunali Avvio progetto partecipativo Concretizzazione delle attività mediante presentazione e condivisione delle soluzioni progettuali, esplicitazione delle criticità e recepimento osservazioni Step 3 – Enti territoriali Incontro con altri Enti coinvolti - Consorzi, Regione, CMM, RFI, Parchi, Associazioni, Gruppi informali
  • 32. INNOVAZIONI TECNOLOGICHE: RILIEVO LASER-SCANNER e PROGETTAZIONE IN BIM RILIEVO LASER SCANNER Rilievo mediante laser scanner statico in appoggio a stazione totale e GPS dell’intero tracciato di progetto (fascia di larghezza 20m e lunghezza 18 km) con acquisizione nuvola di punti, elaborazione dati e restituzione rilievo con DTM della fascia rilevata, nuvole di punti delle aree rilevate con laser scanner per utilizzo con software di progettazione BIM
  • 33. NUOVE TECNOLOGIE ESECUTIVE: PUNTI DI CESSIONE e SPILLAMENTO DORSALE
  • 34. IL NUOVO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE DI INFRASTRUTTURE di GRUPPO CAP RESILIENZA Aumentare grado di AFFIDABILITA’ del SISTEMA FLESSIBILITA’ Gestione SITEMA ESTESO come UNICO ACQUEDOTTO EFFICIENTAMENTO OTTIMIZZAZIONE PRESSIONE e CONSUMI ENERGETICI SOSTENIBILITA’ RIDURRE IMPATTO infrastruttura BENEFICI AMBIENTALI e SOCIALI RESILIENZA E FLESSIBILITA’ INFRASTRUTTURA: EFFICIENTAMENTO E SOSTENIBILITA’
  • 35. RIUNIONI MULTI-AREA ENGINEERING-GESTIONE per la condivisione delle scelte tecniche su: Rete Acquedottistica di n°10 Comuni per totali:  18 km di nuova dorsale di adduzione  1’000 km (976,4 km) di rete di distribuzione esistente  n. 150 pozzi (inclusi quelli della centrale di Cornaredo e i pozzi nuovi)  n. 94 impianti pozzo (inclusi quelli che saranno dismessi, ma comunque presenti nel modello di stato di fatto)  n. 2 stazioni di pompaggio (sollevamento Cornaredo e rilancio via Nenni Bollate)  n. 21 interconnessioni esistenti  n. 11 punti di cessione e spillamento Stato di funzionamento attuale e futuro dell’intera rete acquedottistica in termini di pressione e portate:  valutazione dell’impatto del sistema Nord Milano sulla rete acquedottistica dei n° 10 comuni e parziale riconfigurazione del sistema di distribuzione attuale attraverso l’individuazione di impianti da dismettere, riattivare o progettare ex novo CROSS-OVER ENGINEERING - GESTIONE: PIANIFICAZIONE CONGIUNTA DELLA CONFIGURAZIONE FUTURA DEL SISTEMA ACQUEDOTTO
  • 36. NUOVE TECNOLOGIE ESECUTIVE: TECNOLOGIE «NO-DIG» - MICROTUNNELLING DIRECT PIPE
  • 37. NUOVE TECNOLOGIE ESECUTIVE: TECNOLOGIE «NO-DIG» - MICROTUNNELLING DIRECT PIPE
  • 38. NUOVE TECNOLOGIE ESECUTIVE: TECNOLOGIE «NO-DIG» - MICROTUNNELLING DIRECT PIPE
  • 39. MODELLAZIONE IDRAULICA DEL SISTEMA CAMPO POZZI – CENTRALE – DORSALE – RETE DI DISTRIBUZIONE  BENEFICI DELLA MODELLAZIONE: Il modello di simulazione di una rete idrica rappresenta un supporto molto importante per le società che si occupano della gestione del servizio idrico integrato e può essere considerato un efficace strumento per la progettazione e gestione. È possibile sia dimensionare sia verificare nuovi elementi, individuare carenze e malfunzionamenti, effettuare bilanci e prendere decisioni al fine di ottimizzare la risorsa. Il modello, a differenza delle metodologie di calcolo tradizionali, permette di simulare il comportamento in diversi scenari e permette di ipotizzare eventuali criticità che potrebbero colpire il sistema nel suo reale funzionamento. MODELLAZIONE IDRAULICA (1) SIMULAZIONE IDRAULICA MEDIANTE SOFTWARE INFOWORKS WS CARTOGRAFIA MODELLAZIONE
  • 40. MODELLAZIONE IDRAULICA DEL SISTEMA CAMPO POZZI – CENTRALE – DORSALE – RETE DI DISTRIBUZIONE  COSTRUZIONE: L’implementazione di un modello di simulazione, sulla base dei dati di rilievo, basandosi su algoritmi di calcolo che prevedono l’utilizzo diretto dei dati geometrici e idraulici acquisiti sul campo e l’analisi delle diverse situazioni progettuali simulando con precisione la realtà fisica della rete tramite modello matematico della stessa. Più completi e precisi sono i dati ricavati dalle attività di rilevazione e ricostruzione delle caratteristiche geometriche-idrauliche-funzionali della rete idrica, più attendibili e corrispondenti alle effettive necessità sono i risultati della modellazione.  ELEMENTI: Il sistema si compone di pozzi, serbatoi, tubazioni, valvole, stazioni di sollevamento, pompe, nodi, nodi di trasferimento, punti di utenza, eventuali punti di trattamento ed altri manufatti idraulici, di cui è possibile inserire tutte le caratteristiche geometriche e di controllo in modo da ottenere la riproduzione di un sistema verosimile a quello reale.  IL SOFTWARE: Per l’importanza che riveste l’intervento ai fini del dimensionamento idraulico è stato realizzato un unico modello, simulando e verificando il funzionamento dell’intero sistema, mediante l’utilizzo del software INFOWORKS WS. MODELLAZIONE IDRAULICA (2) SIMULAZIONE IDRAULICA MEDIANTE SOFTWARE INFOWORKS WS CAMPO POZZI e CENTRALE DORSALE DI ADDUZIONE/DISTRIBUZIONE RILANCIO E RETE DI DISTRIBUZIONE
  • 41. MODELLAZIONE IDRAULICA DEL SISTEMA CAMPO POZZI – CENTRALE – DORSALE – RETE DI DISTRIBUZIONE Modellazione Rete Acquedottistica di n°10 Comuni per totali:  18 km di nuova dorsale di adduzione  1’000 km (976,4 km) di rete di distribuzione esistente  n. 150 pozzi (inclusi quelli della centrale di Cornaredo e i pozzi nuovi)  n. 94 impianti pozzo (inclusi quelli che saranno dismessi, ma comunque presenti nel modello dello  n. 2 stazioni di pompaggio (sollevamento Cornaredo e rilancio via Nenni Bollate)  n. 21 interconnessioni esistenti  n. 11 punti di cessione e spillamento MODELLAZIONE IDRAULICA (3) SIMULAZIONE IDRAULICA MEDIANTE SOFTWARE INFOWORKS WS – I NUMERI
  • 42. L’esecuzione dei POZZI è già iniziata con la trivellazione del primo pozzo pilota e proseguirà nel 2021 e nel 2022. L’iter autorizzativo della CENTRALE è concluso ed i lavori inizieranno nel 2022 La progettazione Definitiva della DORSALE è in corso e si concluderà nel 2021 L’intera infrastruttura sarà attivata nel 2024/2025 Il SISTEMA NORD MILANO è un progetto ambizioso che mira a ridisegnare ed ottimizzare il funzionamento dell’infrastruttura acquedottistica di un territorio guardando al futuro. Per affrontare le nuove sfide sono stati coinvolti diversi Uffici del Gruppo e adottato un approccio integrato impiegando le più moderne tecnologie Per riuscire a far fronte alle nuove sfide eccellendo ed innovando, è necessaria VISIONE, PIANIFICAZIONE e PARTECIPAZIONE di tutti: Shareholders e Stakeholders PROSSIMI PASSI e CONSIDERAZIONI FINALI
  • 43. Riccardo Libero Monti - Responsabile Progettazione e Realizzazione Acquedotti Gruppo CAP GRAZIE per L’ATTENZIONE