Jean Racine fue uno de los tres grandes dramaturgos del siglo XVII junto con Pierre Corneille y Molière. Escribió principalmente tragedias clásicas en alejandrinos como Fedra, Andrómaca y Atalía, además de una comedia y una obra infantil. Su estilo se caracteriza por ser claro y elegante, con imágenes ricas y careciendo de la retórica excesiva de Corneille. Algunas de sus obras más destacadas tratan asuntos griegos, romanos y bíblicos.
Jean Racine fue uno de los tres grandes dramaturgos del siglo XVII junto con Pierre Corneille y Molière. Escribió principalmente tragedias clásicas en alejandrinos como Fedra, Andrómaca y Atalía, además de una comedia y una obra infantil. Su estilo se caracteriza por ser claro y elegante, con imágenes ricas y careciendo de la retórica excesiva de Corneille. Algunas de sus obras más destacadas tratan asuntos griegos, romanos y bíblicos.
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - DONIZETTIRaimondo Villano
41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
R. Villano - La farmacia in letteratura e teatro: Flagg - Bertolani - Benni -...Raimondo Villano
Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis.
Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica
attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove
anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca
analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia
e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti
secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e
note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi
d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono
aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e
criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e
ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per
molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori
della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da
Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da
Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di
Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart,
ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre
2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas
Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta +
appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
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41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimeto e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali, tra cui: Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Pubblica Statale del Monumento nazionale di Montevergine; Dipartimento Scienze farmaceutiche Università Alma Mater di Bologna; Istituto Formazione politica e Centro Studi sociali Pedro Arrupe-Palermo; nazionali: Roma, Firenze, Napoli, Venezia. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro: BELLI, LEONCAVALLO, FLAUBERTRaimondo Villano
Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
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Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - GOLDONIRaimondo Villano
R. Villano "Pharmacy in literature and theater", Patronage of the Noble College of Pharmaceutical Chemistry Universitas Aromatariorum Urbis. It is a study on anthropological, professional and ethical aspects of the pharmaceutical profession through literary and theatrical works. The work is enjoyable and interesting and also promotes consideration for the Institute of Pharmacy. It contains an interesting and rich analogy of pieces taken from poetic, narrative and theatrical works in which the pharmacy and the pharmacist appear. This is a vast panorama carried out over a period of many centuries, hoping it may be significant perhaps to draw not only intrattenimeto and scholarly notes but cultural enrichment and also food for thought. The elements of interest that emerge enrich the knowledge of the pharmacy and deepen anthropological and professional aspects, sometimes penetrating even complexity and criticality ". The selection starts from the Middle Ages
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - DONIZETTIRaimondo Villano
41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
R. Villano - La farmacia in letteratura e teatro: Flagg - Bertolani - Benni -...Raimondo Villano
Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis.
Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica
attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove
anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca
analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia
e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti
secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e
note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi
d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono
aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e
criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e
ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per
molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori
della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da
Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da
Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di
Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart,
ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre
2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas
Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta +
appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - anonimo, eccRaimondo Villano
41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimeto e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali, tra cui: Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Pubblica Statale del Monumento nazionale di Montevergine; Dipartimento Scienze farmaceutiche Università Alma Mater di Bologna; Istituto Formazione politica e Centro Studi sociali Pedro Arrupe-Palermo; nazionali: Roma, Firenze, Napoli, Venezia. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
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Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
R. Villano - La farmacia in letteratura e teatro: Branco - Gramegna - Praga -...Raimondo Villano
Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - GOLDONIRaimondo Villano
R. Villano "Pharmacy in literature and theater", Patronage of the Noble College of Pharmaceutical Chemistry Universitas Aromatariorum Urbis. It is a study on anthropological, professional and ethical aspects of the pharmaceutical profession through literary and theatrical works. The work is enjoyable and interesting and also promotes consideration for the Institute of Pharmacy. It contains an interesting and rich analogy of pieces taken from poetic, narrative and theatrical works in which the pharmacy and the pharmacist appear. This is a vast panorama carried out over a period of many centuries, hoping it may be significant perhaps to draw not only intrattenimeto and scholarly notes but cultural enrichment and also food for thought. The elements of interest that emerge enrich the knowledge of the pharmacy and deepen anthropological and professional aspects, sometimes penetrating even complexity and criticality ". The selection starts from the Middle Ages
1. Il malato
immaginario
Jean-Batiste Poquelin
in arte Molière
Albanese Alessia
Anastasi Elena
2. Personaggi
Argante: personaggio
Tonina: serva astuta di
principale affetto da
Argante
ipocondria.
• Belinda: moglie di Argante • Dott. Diarroicus e Dott.
poco esemplare. Purgoni: medici
approfittatori
Tommaso Diarroicus: figlio del
Luigina e Angelica: figlie di
Dott. Diarroicus e promesso
Argante e Belinda
sposo di Angelica
• Beraldo: fratello di Argante • Cleante: amante di Angelica
apprensivo e convincente
3. La figura del servo è ancora una
volta ripresa nel genere della
commedia.
Egli ha un ruolo fondamentale
nella rappresentazione in quanto
è colui che scopre per primo gli
intrighi e i reali obbiettivi
“dell’antagonista” della storia.
In questa foto si può ben notare
come la serva, furba e
perspicace, tenti invano di
convincere il suo padrone che i
due medici lo stanno
ingannando.
La figura del servo ci riporta a
Plauto che fu tra i primi ad
utilizzare l’astuzia della povera
gente nelle sue commedie (es.
Stafila nell’opera Aulularia)
4. Metateatrando
• Anche il teatro di
Molière diventa meta-
teatro perché il malato
interpreta un
personaggio
eternamente afflitto dal
morbo.
• Recita questa parte per
convincere i familiari a
chiamare i dottori.
Secondo Belardo però i
medici «Sanno per lo
più delle squisitezze
letterarie, sanno parlare
un buon latino, sanno
dire il nome greco di
tutte le malattie,
definirle e classificarle;
5. Curiosità
Le Malade Imaginaire Da Parigi a Napoli
• La prima rappresentazione • Nel 1989 il noto Peppino
è stata messa in scena a De Filippo è attore
Parigi al Palais-Royal il 10 principale e regista de
Febbraio 1673. “Il malato immaginario”,
• L’opera di Pasquale De riproduce quest’opera di
Cristofaro, protagonista e Molière nel teatro
regista della stessa, è napoletano.
stata accompagnata dalle • In scena è
musiche di Marc-Antoine accompagnato
Charpentier riscuotendo dall’attrice Angela Luce
un notevole successo sia nel ruolo della serva
nei teatri pubblici sia in Tonina.
quelli europei.
6. Molière al1979
Anno: passo con i tempi
Regista:
Tonino Cervi Dr. House vs L’
Musiche:
Piero Piccioni ipocondriaco
Attori: Alberto
Sordi,
Christian De
Sica, Laura
Antonelli
7. Ipocondria
• "Ipocondria" è un termine
che ha origini antiche: la
prima descrizione risale ad
Ippocrate (V sec. a.C.) che
parla del “male degli
ipocondri”, responsabile di un
disordine delle funzioni Si definisce dunque un paziente
digestive, ma anche di "ipocondriaco" quando continua a
sofferenza psicologica, che male interpretare alcune sensazioni
corporee, e ciò nonostante abbia
cagiona melanconia con
ricevuto rassicurazioni mediche
paura di morire. Il termine valide e ben fondate e nonostante
deriva dalla denominazione abbia le capacità intellettive per
greca della zona superiore poter trovare adeguate
dell'addome - gli ipocondri rassicurazioni in tali informazioni.
"sotto le coste" - cioè la sede
del fatidico "mal di pancia“.