2.
=identità personale =
-'attualizzazione sociale del senso di sé e della
conoscenza di sé
-una costruzione sociale: processi di auto ed etero
identificazione e di differenziazione
in
presenza materiale o simbolica dell'Altro
(Amerio' 99)
3. identità
Personale
=
attualizzazione sociale del
senso di sé e della
conoscenza di sé
( non è prima del
soggetto!!!!!!!)
INTER-AZIONE
identità personale
AMBIENTE
. Non vi è oggi area della psicologia che non riconosca quest'azione
che il sociale ha sui processi psicologici in senso lato». Amerio 1999
7. Identità e Interazionismo
simbolico Mead (1934)
attraverso altri significativi veniamo introdotti
alla nostra individualità umana, alla nostra
identità.
10. Prospettiva sociocostruzionista
• 1959 (it. 1986)Goffman
• Il sé come personaggio
• “E’ il personaggio a guidare l’ attore e il sé è il
prodotto della rappresentazione che le persone
evocano in accordo con i ruoli della società, o il
contesto in cui si trovano attribuisce loro.”
• “ il sé è una costruzione sociale,rigidamente
determinata dalle attese di ruolo che strutturano i
contesti in cui vivono”.
11. Prospettiva socio-costruzionista
• 1988 Rosenberg
• Il sé non è una realtà sostanziale ma è qualcosa di socialmente
costruito all’interno di forme negoziate di linguaggio.
• 1988 Gergen
• Sé fluido, mutevole pieno di contraddizioni.
L’identità è multipla, costituita da tanti sé quanti i contesti all’interno dei
quali le persone interagiscono.
Sé è frutto delle interazioni e negoziazioni pubbliche
1987 Harré
Sé = prodotto delle comunicazioni sociali ;i valori simbolici del
linguaggio determinano il contenuto delle diverse espressioni di sè-.
Il sé non è una realtà sostanziale ma è socialmente costruito all’ interno di
forme negoziate di linguaggio (Harré 1983-1998)
12. Turner 1987:
origine sociale del Sé, ma
salvaguarda l’autonomia del
soggetto nei confronti del sociale:
• L’interazione sociale responsabile dello
sviluppo del sé è quella mediata dai grandi
sistemi normatvi e culturali.
• I valori le aspirazioni gli scopi che gli
individui si pongono sono la struttura di
base della concezione di sé.
13. SCT (Social Categorization theory)
Turner 1987
• Focus su i processi cognitivi a monte dell’
appartenenza sociale e definizione di livelli di
categorizzazione:
• Sovraordinato (interspecie) Identità umana
• Intermedio (intergruppi) Identità sociale –
appartenenza a gruppi
• Subordinato(interpersonale)- differenziazione tra
sé e gli altri nell’ ingroup –Identità personale
Oakes, Haslam, Turner 1998
14. SIT(social Identity theory)
LA teoria dei rapporti intergruppi sposta il focus
del’attenzione dall’analisi dei processi psicologici
all’ analisi dei pocessi sociali legati alle dinamiche
identitarie (Mancini p.123)
• Autostima
• Deprivazione relativa
• Favoritismo ingroup
• Pressione all’ uniformità nell’ ingroup
• Differenziazione dall’outgroup
15. Deprivazione relativa
• Discrepanza che le persone percepiscono tra quello che
sono o hanno e quello che pensano di meritare (Mancini
2001),poter avere.
• Scarto tra status,prestigio (tra gruppi, presente/passato,
avuto/desiderato)
• Cultura condivisa- potere sociale (accesso)non condiviso
Scarsa mobilità- confini sociali effettivamente rigidi-
(c.a)
• Attribuzione soggettiva a valori e principi
• Importanza della Dep. Rel. come fattore di protesta(vedi
Brown 2005)
16. I DENTITA' SOCIALE’
(cognitivismo)
Immagine che un individuo si fa di se
stesso
Consapevolezza di appartenere ad un
gruppo sociale
Valore e significato emotivo attribuito
a tale appartenenza Tajfel (1981)
autodescrizione relativa alle caratteristiche
individuali , cosicché una determinata forma di
categorizzazione sociale è interiorizzata in modo tale che
diventi una componente duratura o contingente del
concetto di sé (Turner 1982).
Interiorizzazione delle categorie
sociali
Internalizzazione dell'appartenenza al
gruppo (Turner '82)
Tavol
a1
(appu
nti)
l ’identità sociale
=prodotto delle appartenenze di gruppo delle persone (Tajfel e Turner 1996)
= meccanismo cognitivo che rende possibile il comportamento di gruppo
=sottosistema del concetto di sé (Rupert Brown 2000)
=STRUTTURA COGNITIVA CHE MEDIA, IN CIRCOSTANZE ADEGUATE, I
RAPPORTI TRA L’AMBIENTE SOCIALE E IL COMPORTAMENTO SOCIALE.
17. CRITERI DELLA
CATEGORIZZAZIONE
A) AUTOCATEGORIZZAZIONE:
finalizzata a coerenza sociale e
autovalorizzazione(Turner et al., '87,
'94)
B) DISTINTIVITA' degli stimoli
(Kanter 1977)
C) ACCESSIBILITÀ degli stimoli
effetto priming
(Skoyronski ed Isham,1993)
TAV.2 (appunti) RELAZIONI INTER GRUPPI Tajfel (1959)
CATEGORIZZAZIONE
PROCESSO PERCETTIVO - COGNITIVO CHE REGOLA LA CONOSCENZA DEL MONDO SOCIALE:
(la tendenza a considerare i dati di esperienza raggruppati in insiemi omogenei, allo scopo di rendere più efficace l’interpretazione.)
EFFETTI:
1) SOVRASTIMARE LA SIMILARITÀ DEGLI ELEMENTI INCLUSI NELLA STESSA CATEGORIA
2) ESALTARE LE DIFFERENZE TRA GLI ELEMENTI INCLUSI IN CATEGORIE DIVERSE
3) ACCENTUAZIONE DEI CONFINI E DELLE DIFFERENZE TRA LE CATEGORIE.
(Brown 2000, p.255-260)
18. aspetto emozionale
(i sentimenti di attaccamento al
gruppo).
aspetto valutativo
(la considerazione più o
meno positiva che la
persona ha del gruppo)
Identificazione con il gruppo
Tajfel (1978)
aspetto cognitivo
(la consapevolezza di
appartenere ad un gruppo o
auto categorizzazione)
Tavola 3
appunti
19. L’identità sociale non è solo
categorizzazione…è
• Appartenenza (Rabbie e Horwitz 1988)
• Confronto sociale(Festinger)che da
autoconoscenza e autostima
3.Memoria condivisa (Leone 2001)
4. Non è continuum tra personale e sociale e vi è categorizzazione
Asimmettrica tra gruppi di diverso status sociale (Doise & Deschamps)
Bisogna anche considerare la struttura dei rapporti sociali,
lo status sociale- I rapporti di potere
(effetto pecora nera: i rapporti nei confronti dei membri black sheep del proprio
gruppo sono stroncanti,forse per mantenere alta l’ immagine del proprio gruppo)
20. alta
bassa
comportamento interpersonale -------------------------------------------------------------------------intergruppo
RIFLESSO in:
percezione dell'outgroup --------------------------------------------------------------------------- percezione dell' outgroup
eterogeneità …………………………………………………………………………………………... omogeneità
trattamento non-uniforme ----------------------------------------------------------------- trattamento uniforme dell'outgroup
dell' outgroup
Associato con
---------------------------------------------------------------------------
credenze di mobilità sociale credenze di cambiamento sociale
1- La salienza della Identità sociale
Continuum interpersonale- intergruppi di Tajfel 1978
(tavola 2.4 in Haslam 2000, p.35)
21. 2-Rapporto Identità personale / Identità sociale
• Ipotesi della discontinuità
(teoria della SCT “tutto o niente” di Turner 1975,1987)
(teoria dei due basket di Triandis)
• Continuità funzionale Modello della
covariazione di Deschamp (i due poli possono
varire in odo concomitante e coesistere)
• Continuità strutturale Modello gerarchico o
intgrazionista (Deaux)
22. Caratteristiche personali
salienti - non salienti
Appartenenza di Gruppo
saliente – non saliente
Identità all’interno del
gruppo
Saliente - non saliente
Identità di gruppo
Saliente- non saliente
Compor
tamenti
inter group
Identificazione con
Ingroup
tavola 2: Modello multdimensionale dell’Identità
(Worchel, Iuzzini, et. al. 2000, p. 19). Comportamento intergrupo come risultato dei tipi di identità
FATTORI COMPORTAMENTALI
Outgroup
Ingroup
Ingroup e
Outgroup
(entrambi)
Ingroup
23. raggiungere un’identità
sociale positiva.
Tavola6 –Ingroup: La squadra del cuore
Discriminazione intergruppi a favore dell' ingroup: Tajfel e Turner (1996)
OBIETTIVO:
promuovere l’autostima
ESSERE MEGLIO DELL'ALTRO - NON SELF-INTEREST (Haslam
2001)
Azione:
influenza la percezione. la Valutazione, e la Condotta
dell’Ingroup
determina: Asimmetria di giudizio
In particolare gli effetti sono:
a) sopravvalutazione delle caratteristiche, del rendimento, delle norme e degli orientamenti
culturali del proprio gruppo, (- favoritismo per l’ingroup maggiore nei gruppi di maggior prestigio Mullen, Brown, Smith 1992
-nei gruppi di status più basso favoritismo per l’outgroup, nei gruppi dominanti aumenta fino ad una certa soglia, oltre la quale la sicurezza
- del proprio status consente di non aver più bisogno di costanti conferme
-della differenziazione intergruppo (Sachdev, Bourhis, 1985 ); Tajfel (1981): è meno forte,al limite nulla, nei gruppi in posizione
-subalterna, tranne nel caso in cui la subalternità sia vissuta come illegittima o solo transitoria. (Rupert Brown 1989).
b) nel processo di attribuzione causale :
nel giudicare il comportamento dell’outgroup (specie quello negativo) si tende a sovrastimare le cause personali (disposizioni, tendenze individuali,
e più spesso elementi caratteristici dello stereotipo di gruppo); per l’ingroup si tende ad attribuire il comportamento negativo a cause ambientali e
quello positivo a cause personali (Pettigrew, 1979).
24. SIT(social Identity theory)
LA teoria dei rapporti intergruppi sposta
il focus del’attenzione dall’analisi dei
processi psicologici all’ analisi dei
processi sociali legati alle dinamiche
identitarie (Mancini p.123)
• Autostima
• Deprivazione relativa
• Favoritismo ingroup
• Pressione all’ uniformità nell’ ingroup
• Differenziazione dall’outgroup
25. SIT (Social Identity Theory)
identità sociale = consapevolezza di
appartenere ad uno/più gruppo
sociale + significato emozionale di
tale esperienza
• =
• Effetti:
• Favoritismo verso il proprio gruppo
• Discriminazione nei confronti dei non-
appartenenti
26. SCT (Social categorization theory)
Turner 1987
• Focus su i processi cognitivi a monte
dell’appartenenza sociale e definizione di livelli di
categorizzazione
• Sovraordinato (interspecie) Identità umana
• Intermedio (intergruppi) Identità sociale (appartenente a
gruppi)
• Subordinato, (interpersonale) (differenziazione tra sé e gli altri
nell’ingroup) Identità personale
• Oakes,Haslam,Turner 1998
27. Identità etnica:immagine di sé
(autocollocazione (Phinney 1990)
• Identità etnica componente della id. sociale
• (Liebkind 1992)
• Apprezzamento per la propria etnicità
• (orgoglio- appartenenza)
======
• Topos legata al luogo di origine (componente territoriale)
• Genos legata a gruppo-ceppo di appartenenza
• Ethos legata a valori universali
28. Interazione culturale
(Strategie di “acculturazione”)
• Modello lineare.
• Identità etnica diverso da assimilazione con la maggioranza
• Modello bidimensionale.
• Le due identità non sono indipendenti: biculturalismo-acculturazione
• Modello Alternating biculture
• Modello né l’uno né l’altro: marginali
• Nella maggioranza:La svalorizzazione dei gruppi di non
appartenenza rinforza il proprio gruppo (Verkuyten 1999)
29. Superamento Identità negativa
• Defezione dal gruppo di appartenenza (Hirschman 1970) ( mobilità
individuale)
• Miglioramento della posizione dell’intero gruppo (di gruppo)
• Modalità:
• Assimilazione al gruppo superiore (indiv. o di gruppo)-
• Personalizzazione-individualizzazione (abbandonare psicologicamente il
gruppo di appartenenza)
• Competizione sociale: Culturale (rafforza la stima di sé), Realistica (+equa
distribuzione delle risorse)
• RICATEGORIZZAZIONE
• Confronto: ri-valutazione- creazione nuove dimensioni-ricategorizzazione
• Confronto solo con gruppi che hanno meno
• Ricategorizzazione sovraordinata Gaertner 1993- Mummendey 1999
• Ricategorizzazione sottoordinata- pecora nera Marquez- Abrams 1998
30. Interdipendenza positiva
FIDUCIA !!!!!!!!! nelle intenzioni e
negli scopi degli altri-
DESTINO COMUNE
IDENTITA' COMUNE
Tavola7
RELAZIONI INTER- GRUPPI:
IDENTITA' SOVRAORDINATE > SCOPI COMUNI
(Marilyn BREWER '00 , '90)
scelta ancestrale:
INTERDIPENDENZA RECIPROCA OBBLIGATORIA (Brewer, Caporael '90)
(bisogno di appartenenza, fiducia nel gruppo contingente)
BISOGNO DI INCLUSIONE , di DISTINTIVITA', di CAPACITA' DI FIDUCIA
Identità sovraordinate condivise devono precedere o scaturire
da obiettivi comuni alfine di realizzare interdipendenza positiva
31. PROBLEMI NELLE RELAZIONI INTERGRUPPI
•CONFLITTO DI INTERESSI
MANCANZA DI CONOSCENZA
DELL’OUTGROUP:
•PREGIUDIZI, STEREOTIPI INTERGRUPPI
+ CONFLITTO PERCEPITO + AGGRESSIVITÀ
(STRUCH E SCHWARZ 89)
•BIAS LINGUISTICO INTERGRUPPO
•IL PREGIUDIZIO RAGIONEVOLE (BILLIG 1985)
32. Tav. 9 (appunti)
Recenti contributi per la collaborazione tra gruppi:
Non basta avere scopi condivisi (Sherif '61), vi è necessità di
Identità sovraordinate comuni (Brewer 2000)
anche temporali (Levine , Moreland '94). Si rileva che le cross-
identificazioni riducono la conflittualità intergruppi(Crisp e
Hewstone '00) con attenzione allo sviluppo di identità comuni
(Gaertner 00), ma mantenendo reciproche differenze intergruppi
-mantenimento identità parziali (Hetworn e Brown '86,
Hetworn,Milestone ('00).
Focus su: Interrelazione di identità individuale, intragruppo,
e di gruppo (Relazioni multiidentitarie) nel comportamento
intergruppi (Worchel et. al. '00).
Sviluppo concetti di: salienza dell'identità sociale (Haslam '01),
di identità ingroup-comune (Gaertner at.al '00) e dei fattori che
incidono sul comportamento in intergruppi (Worchel '00)
33. Tav.10 INDICAZIONI DI RICERCA E LINEE GUIDA
Istituire scopi sovraordinati e comuni (Sherif 53, 67 e poi successivamente Turner 1981)
di potenziale successo per il contributo di entrambi (Worchell e Norwell 1980).
Promozione di contatto prolungato tra gruppi simili per status e potere (Allport 1954)
Riconoscimento delle diverse identità sociali e promozione contatto (Allport)
Fornire informazioni su outgroup (Stephan Stephan 1984) insieme a riconoscimento delle diversità
dei gruppi e non solo delle somiglianze (Brown 2000)
Condivisione di almeno una categoria e riduzione del pregiudizio ( Dechamp e Doise 1978)* Non
basta se una categoria è fortemente prevalente (India:Hewstone, Islam e Judd , 1993)!
Riconoscimento di contributi distintivi di ciascun gruppo (Brown, Wade 83; Dechamp, Brown 83)
Modificare la salienza delle identità di gruppo (Pettigrew 1998):
Decategorizzare. Ricategorizzare, Difesa identità minima e promozione di contatto (Brown et. Al
1999,2000)
Pensare al plurale e con-vivere (Spaltro 1984)/ Tolleranze: costruzione di identità multiple
condivise (Mazzara’95)