SlideShare a Scribd company logo
1 of 33
passato
memoria
continuità
auto
cosciente
 
 
 
 
 
 
IDENTITA' PERSONALE
=====
Continued organization (Locke 1600)
 
=identità personale =
-'attualizzazione sociale del senso di sé e della
conoscenza di sé
-una costruzione sociale: processi di auto ed etero
identificazione e di differenziazione
in
presenza materiale o simbolica dell'Altro
(Amerio' 99)
 
identità
Personale
=
attualizzazione sociale del
senso di sé e della
conoscenza di sé
( non è prima del
soggetto!!!!!!!)
INTER-AZIONE
identità personale
 
 
AMBIENTE
    
.      Non vi è oggi area della psicologia che non riconosca quest'azione
che il sociale ha sui processi psicologici in senso lato». Amerio 1999 
Identità
continuità, sentirsi se stessi
Sé
Insieme nozioni autoriferite
(Palmonari 1989:conoscenza, concetto 
di sé,rappresentazioni e immagini di sé, 
presentazioni )
Sé operativo
Ambiente sociale
Persona
Coomportamento
intrapersonale
Comportamento
interpersonale
Concetto di sé
Schemi
Strategie
Standard
Ruoli
Sé possibili
Markus Wurf ,1987
interazione
soggetto contesto:
senso
di identità
senso di status 
sentimento
di autostima.
Interrelazioni tra
benessere
identità personale e processi sociali 
Identità e Interazionismo
simbolico Mead (1934)
attraverso altri significativi veniamo introdotti 
alla nostra individualità umana, alla nostra 
identità.
IO
IO / ME
MEAD- Interazionismo simbolico    (gli stimoli si tramutano in simboli
A seguito della interazione
•autorappresentazione
•Autodefinizione
•oggetto a se stesso
  internalizzazione dei ruoli ricoperti nei 
gruppi e delle  condizioni che li 
determinano: 
numero
forza
importanza
delle relazioni sociali
   in relazione 
all’agire sociale e  al 
sistema organizzato 
dei significati che lo 
caratterizzastrutturazione dell’ immagine di sé è funzione degli 
scambi relazionali che costituiscono la trama 
esperienziale del soggetto.
 natura sociale interattiva della condotta umana e degli 
schemi 
che la orientano 
M
E
E
ME
Sé/ Identità
• 1890 James  Io-ME  Io conoscente /Io conosciuto
• 1902  Cooley Looking glass self (come rispecchiamento degli altri)
• 1934 Mead Interazionismo Io soggetto/Me- oggetto
•            (Il sé si forma nell’interazione con gli altri)
• Sé =  (IO ME Contenuto)
•                                                   prodotto dell’interiorizzazione dell’altro generalizzato
•                 (IO – SOGGETTO) 
•                                       apertura verso il futuro – creatività
•                
• 1934 (tr.it 1978)   Vygotsky  focalizza la Funzione del linguaggio
 
Prospettiva sociocostruzionista
• 1959 (it. 1986)Goffman
• Il sé come personaggio
• “E’ il personaggio a guidare l’ attore e il sé è il
prodotto della rappresentazione che le persone
evocano in accordo con i ruoli della società, o il
contesto in cui si trovano attribuisce loro.”
• “ il sé è una costruzione sociale,rigidamente
determinata dalle attese di ruolo che strutturano i
contesti in cui vivono”.
Prospettiva socio-costruzionista
• 1988 Rosenberg
• Il sé non è una realtà sostanziale ma è qualcosa di socialmente
costruito all’interno di forme negoziate di linguaggio.
• 1988 Gergen
• Sé fluido, mutevole pieno di contraddizioni.
L’identità è multipla, costituita da tanti sé quanti i contesti all’interno dei
quali le persone interagiscono.
Sé è frutto delle interazioni e negoziazioni pubbliche
1987 Harré
Sé = prodotto delle comunicazioni sociali ;i valori simbolici del
linguaggio determinano il contenuto delle diverse espressioni di sè-.
Il sé non è una realtà sostanziale ma è socialmente costruito all’ interno di
forme negoziate di linguaggio (Harré 1983-1998)
Turner 1987:
origine sociale del Sé, ma
salvaguarda l’autonomia del
soggetto nei confronti del sociale:
• L’interazione sociale responsabile dello
sviluppo del sé è quella mediata dai grandi
sistemi normatvi e culturali.
• I valori le aspirazioni gli scopi che gli
individui si pongono sono la struttura di
base della concezione di sé.
SCT (Social Categorization theory)
Turner 1987
• Focus su i processi cognitivi a monte dell’
appartenenza sociale e definizione di livelli di
categorizzazione:
• Sovraordinato (interspecie) Identità umana
• Intermedio (intergruppi) Identità sociale –
appartenenza a gruppi
• Subordinato(interpersonale)- differenziazione tra
sé e gli altri nell’ ingroup –Identità personale
Oakes, Haslam, Turner 1998
SIT(social Identity theory)
LA teoria dei rapporti intergruppi sposta il focus
del’attenzione dall’analisi dei processi psicologici
all’ analisi dei pocessi sociali legati alle dinamiche
identitarie (Mancini p.123)
• Autostima
• Deprivazione relativa
• Favoritismo ingroup
• Pressione all’ uniformità nell’ ingroup
• Differenziazione dall’outgroup
Deprivazione relativa
• Discrepanza che le persone percepiscono tra quello che
sono o hanno e quello che pensano di meritare (Mancini
2001),poter avere.
• Scarto tra status,prestigio (tra gruppi, presente/passato,
avuto/desiderato)
• Cultura condivisa- potere sociale (accesso)non condiviso
Scarsa mobilità- confini sociali effettivamente rigidi-
(c.a)
• Attribuzione soggettiva a valori e principi
• Importanza della Dep. Rel. come fattore di protesta(vedi
Brown 2005)
I DENTITA' SOCIALE’
(cognitivismo)
Immagine che un individuo si fa di se
stesso
Consapevolezza di appartenere ad un
gruppo sociale
Valore e significato emotivo attribuito
a tale appartenenza Tajfel (1981)
autodescrizione relativa alle caratteristiche
individuali , cosicché una determinata forma di
categorizzazione sociale è interiorizzata in modo tale che
diventi una componente duratura o contingente del
concetto di sé (Turner 1982).
Interiorizzazione delle categorie
sociali
Internalizzazione dell'appartenenza al
gruppo (Turner '82)
Tavol
a1
(appu
nti)
l ’identità sociale
=prodotto delle appartenenze di gruppo delle persone (Tajfel e Turner 1996)
= meccanismo cognitivo che rende possibile il comportamento di gruppo
=sottosistema del concetto di sé (Rupert Brown 2000)
=STRUTTURA COGNITIVA CHE MEDIA, IN CIRCOSTANZE ADEGUATE, I
RAPPORTI TRA L’AMBIENTE SOCIALE E IL COMPORTAMENTO SOCIALE.
CRITERI DELLA
CATEGORIZZAZIONE
A) AUTOCATEGORIZZAZIONE:
finalizzata a coerenza sociale e
autovalorizzazione(Turner et al., '87,
'94)
B) DISTINTIVITA' degli stimoli
(Kanter 1977)
C) ACCESSIBILITÀ degli stimoli
effetto priming
(Skoyronski ed Isham,1993)
TAV.2 (appunti) RELAZIONI INTER GRUPPI Tajfel (1959)
CATEGORIZZAZIONE
PROCESSO PERCETTIVO - COGNITIVO CHE REGOLA LA CONOSCENZA DEL MONDO SOCIALE:
(la tendenza a considerare i dati di esperienza raggruppati in insiemi omogenei, allo scopo di rendere più efficace l’interpretazione.)
EFFETTI:
1) SOVRASTIMARE LA SIMILARITÀ DEGLI ELEMENTI INCLUSI NELLA STESSA CATEGORIA
2) ESALTARE LE DIFFERENZE TRA GLI ELEMENTI INCLUSI IN CATEGORIE DIVERSE
3) ACCENTUAZIONE DEI CONFINI E DELLE DIFFERENZE TRA LE CATEGORIE.
(Brown 2000, p.255-260)
aspetto emozionale
(i sentimenti di attaccamento al
gruppo).
aspetto valutativo
(la considerazione più o
meno positiva che la
persona ha del gruppo)
Identificazione con il gruppo
Tajfel (1978)
aspetto cognitivo
(la consapevolezza di
appartenere ad un gruppo o
auto categorizzazione)
Tavola 3
appunti
L’identità sociale non è solo
categorizzazione…è
• Appartenenza (Rabbie e Horwitz 1988)
• Confronto sociale(Festinger)che da
autoconoscenza e autostima
3.Memoria condivisa (Leone 2001)
4. Non è continuum tra personale e sociale e vi è categorizzazione
Asimmettrica tra gruppi di diverso status sociale (Doise & Deschamps)
Bisogna anche considerare la struttura dei rapporti sociali,
lo status sociale- I rapporti di potere
(effetto pecora nera: i rapporti nei confronti dei membri black sheep del proprio
gruppo sono stroncanti,forse per mantenere alta l’ immagine del proprio gruppo)
alta
bassa
comportamento interpersonale -------------------------------------------------------------------------intergruppo
RIFLESSO in:
percezione dell'outgroup --------------------------------------------------------------------------- percezione dell' outgroup
eterogeneità …………………………………………………………………………………………... omogeneità
trattamento non-uniforme ----------------------------------------------------------------- trattamento uniforme dell'outgroup
dell' outgroup
Associato con
---------------------------------------------------------------------------
credenze di mobilità sociale credenze di cambiamento sociale
1- La salienza della Identità sociale
Continuum interpersonale- intergruppi di Tajfel 1978
(tavola 2.4 in Haslam 2000, p.35)
2-Rapporto Identità personale / Identità sociale
• Ipotesi della discontinuità
(teoria della SCT “tutto o niente” di Turner 1975,1987)
(teoria dei due basket di Triandis)
• Continuità funzionale Modello della
covariazione di Deschamp (i due poli possono
varire in odo concomitante e coesistere)
• Continuità strutturale Modello gerarchico o
intgrazionista (Deaux)
Caratteristiche personali
salienti - non salienti
Appartenenza di Gruppo
saliente – non saliente
Identità all’interno del
gruppo
Saliente - non saliente
Identità di gruppo
Saliente- non saliente
Compor
tamenti
inter group
Identificazione con
Ingroup
tavola 2: Modello multdimensionale dell’Identità
(Worchel, Iuzzini, et. al. 2000, p. 19). Comportamento intergrupo come risultato dei tipi di identità
FATTORI COMPORTAMENTALI
Outgroup
Ingroup
Ingroup e
Outgroup
(entrambi)
Ingroup
raggiungere un’identità
sociale positiva.
Tavola6 –Ingroup: La squadra del cuore
Discriminazione intergruppi a favore dell' ingroup: Tajfel e Turner (1996)
OBIETTIVO:
promuovere l’autostima
ESSERE MEGLIO DELL'ALTRO - NON SELF-INTEREST (Haslam
2001)
Azione:
influenza la percezione. la Valutazione, e la Condotta
dell’Ingroup
determina: Asimmetria di giudizio
In particolare gli effetti sono:
a) sopravvalutazione delle caratteristiche, del rendimento, delle norme e degli orientamenti
culturali del proprio gruppo, (- favoritismo per l’ingroup maggiore nei gruppi di maggior prestigio Mullen, Brown, Smith 1992
-nei gruppi di status più basso favoritismo per l’outgroup, nei gruppi dominanti aumenta fino ad una certa soglia, oltre la quale la sicurezza
- del proprio status consente di non aver più bisogno di costanti conferme
-della differenziazione intergruppo (Sachdev, Bourhis, 1985 ); Tajfel (1981): è meno forte,al limite nulla, nei gruppi in posizione
-subalterna, tranne nel caso in cui la subalternità sia vissuta come illegittima o solo transitoria. (Rupert Brown 1989).
b) nel processo di attribuzione causale :
nel giudicare il comportamento dell’outgroup (specie quello negativo) si tende a sovrastimare le cause personali (disposizioni, tendenze individuali,
e più spesso elementi caratteristici dello stereotipo di gruppo); per l’ingroup si tende ad attribuire il comportamento negativo a cause ambientali e
quello positivo a cause personali (Pettigrew, 1979).
SIT(social Identity theory)
LA teoria dei rapporti intergruppi sposta
il focus del’attenzione dall’analisi dei
processi psicologici all’ analisi dei
processi sociali legati alle dinamiche
identitarie (Mancini p.123)
• Autostima
• Deprivazione relativa
• Favoritismo ingroup
• Pressione all’ uniformità nell’ ingroup
• Differenziazione dall’outgroup
SIT (Social Identity Theory)
identità sociale = consapevolezza di
appartenere ad uno/più gruppo
sociale + significato emozionale di
tale esperienza
• =
• Effetti:
• Favoritismo verso il proprio gruppo
• Discriminazione nei confronti dei non-
appartenenti
SCT (Social categorization theory)
Turner 1987
• Focus su i processi cognitivi a monte
dell’appartenenza sociale e definizione di livelli di
categorizzazione
• Sovraordinato (interspecie) Identità umana
• Intermedio (intergruppi) Identità sociale (appartenente a
gruppi)
• Subordinato, (interpersonale) (differenziazione tra sé e gli altri
nell’ingroup) Identità personale
• Oakes,Haslam,Turner 1998
Identità etnica:immagine di sé
(autocollocazione (Phinney 1990)
• Identità etnica componente della id. sociale
• (Liebkind 1992)
• Apprezzamento per la propria etnicità
• (orgoglio- appartenenza)
======
• Topos legata al luogo di origine (componente territoriale)
• Genos legata a gruppo-ceppo di appartenenza
• Ethos legata a valori universali
Interazione culturale
(Strategie di “acculturazione”)
• Modello lineare.
• Identità etnica diverso da assimilazione con la maggioranza
• Modello bidimensionale.
• Le due identità non sono indipendenti: biculturalismo-acculturazione
• Modello Alternating biculture
• Modello né l’uno né l’altro: marginali
• Nella maggioranza:La svalorizzazione dei gruppi di non
appartenenza rinforza il proprio gruppo (Verkuyten 1999)
Superamento Identità negativa
• Defezione dal gruppo di appartenenza (Hirschman 1970) ( mobilità
individuale)
• Miglioramento della posizione dell’intero gruppo (di gruppo)
• Modalità:
• Assimilazione al gruppo superiore (indiv. o di gruppo)-
• Personalizzazione-individualizzazione (abbandonare psicologicamente il
gruppo di appartenenza)
• Competizione sociale: Culturale (rafforza la stima di sé), Realistica (+equa
distribuzione delle risorse)
• RICATEGORIZZAZIONE
• Confronto: ri-valutazione- creazione nuove dimensioni-ricategorizzazione
• Confronto solo con gruppi che hanno meno
• Ricategorizzazione sovraordinata Gaertner 1993- Mummendey 1999
• Ricategorizzazione sottoordinata- pecora nera Marquez- Abrams 1998
Interdipendenza positiva
FIDUCIA !!!!!!!!! nelle intenzioni e
negli scopi degli altri-
DESTINO COMUNE
IDENTITA' COMUNE
Tavola7
RELAZIONI INTER- GRUPPI:
IDENTITA' SOVRAORDINATE > SCOPI COMUNI
(Marilyn BREWER '00 , '90)
scelta ancestrale:
INTERDIPENDENZA RECIPROCA OBBLIGATORIA (Brewer, Caporael '90)
(bisogno di appartenenza, fiducia nel gruppo contingente)
BISOGNO DI INCLUSIONE , di DISTINTIVITA', di CAPACITA' DI FIDUCIA
Identità sovraordinate condivise devono precedere o scaturire
da obiettivi comuni alfine di realizzare interdipendenza positiva
PROBLEMI NELLE RELAZIONI INTERGRUPPI
•CONFLITTO DI INTERESSI
MANCANZA DI CONOSCENZA
DELL’OUTGROUP:
•PREGIUDIZI, STEREOTIPI INTERGRUPPI
+ CONFLITTO PERCEPITO + AGGRESSIVITÀ
(STRUCH E SCHWARZ 89)
•BIAS LINGUISTICO INTERGRUPPO
•IL PREGIUDIZIO RAGIONEVOLE (BILLIG 1985)
Tav. 9 (appunti)
Recenti contributi per la collaborazione tra gruppi:
Non basta avere scopi condivisi (Sherif '61), vi è necessità di
Identità sovraordinate comuni (Brewer 2000)
anche temporali (Levine , Moreland '94). Si rileva che le cross-
identificazioni riducono la conflittualità intergruppi(Crisp e
Hewstone '00) con attenzione allo sviluppo di identità comuni
(Gaertner 00), ma mantenendo reciproche differenze intergruppi
-mantenimento identità parziali (Hetworn e Brown '86,
Hetworn,Milestone ('00).
Focus su: Interrelazione di identità individuale, intragruppo,
e di gruppo (Relazioni multiidentitarie) nel comportamento
intergruppi (Worchel et. al. '00).
Sviluppo concetti di: salienza dell'identità sociale (Haslam '01),
di identità ingroup-comune (Gaertner at.al '00) e dei fattori che
incidono sul comportamento in intergruppi (Worchel '00)
Tav.10 INDICAZIONI DI RICERCA E LINEE GUIDA
Istituire scopi sovraordinati e comuni (Sherif 53, 67 e poi successivamente Turner 1981)
di potenziale successo per il contributo di entrambi (Worchell e Norwell 1980).
Promozione di contatto prolungato tra gruppi simili per status e potere (Allport 1954)
Riconoscimento delle diverse identità sociali e promozione contatto (Allport)
Fornire informazioni su outgroup (Stephan Stephan 1984) insieme a riconoscimento delle diversità
dei gruppi e non solo delle somiglianze (Brown 2000)
Condivisione di almeno una categoria e riduzione del pregiudizio ( Dechamp e Doise 1978)* Non
basta se una categoria è fortemente prevalente (India:Hewstone, Islam e Judd , 1993)!
Riconoscimento di contributi distintivi di ciascun gruppo (Brown, Wade 83; Dechamp, Brown 83)
Modificare la salienza delle identità di gruppo (Pettigrew 1998):
Decategorizzare. Ricategorizzare, Difesa identità minima e promozione di contatto (Brown et. Al
1999,2000)
Pensare al plurale e con-vivere (Spaltro 1984)/ Tolleranze: costruzione di identità multiple
condivise (Mazzara’95)

More Related Content

Similar to Identita migrazionicorso 06-07-bz 6

Racconti risentimento rete_pic
Racconti risentimento rete_picRacconti risentimento rete_pic
Racconti risentimento rete_picRisi Elisabetta
 
Slide prima parte
Slide prima parteSlide prima parte
Slide prima parteimartini
 
Corso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbale
Corso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbaleCorso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbale
Corso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbalePaolo Savoldi
 
Psicodramma
PsicodrammaPsicodramma
Psicodrammaimartini
 
L’UOMO SENZA QUALITA’: MOBBING TRA DISFUNZIONI COMUNICATIVE, MALAFEDE E PETTE...
L’UOMO SENZA QUALITA’: MOBBING TRA DISFUNZIONI COMUNICATIVE, MALAFEDE E PETTE...L’UOMO SENZA QUALITA’: MOBBING TRA DISFUNZIONI COMUNICATIVE, MALAFEDE E PETTE...
L’UOMO SENZA QUALITA’: MOBBING TRA DISFUNZIONI COMUNICATIVE, MALAFEDE E PETTE...Drughe .it
 
Metodi e prassi della comunicazione
Metodi e prassi della comunicazioneMetodi e prassi della comunicazione
Metodi e prassi della comunicazioneGiuseppe Petrone
 
L'approccio degli usi e gratificazioni
L'approccio degli usi e gratificazioniL'approccio degli usi e gratificazioni
L'approccio degli usi e gratificazioniDavide Bennato
 
7. l empatia_nell_adolescenza
7. l empatia_nell_adolescenza7. l empatia_nell_adolescenza
7. l empatia_nell_adolescenzaiva martini
 
7. l empatia_nell_adolescenza
7. l empatia_nell_adolescenza7. l empatia_nell_adolescenza
7. l empatia_nell_adolescenzaimartini
 
Il Codice Lilla - Dssa Serena Tornitore
Il Codice Lilla - Dssa Serena TornitoreIl Codice Lilla - Dssa Serena Tornitore
Il Codice Lilla - Dssa Serena TornitorePerleOnlus
 
Rete e l'atmosfera di gruppo
Rete e l'atmosfera di gruppoRete e l'atmosfera di gruppo
Rete e l'atmosfera di gruppoCarmine Acheo
 
la prospettiva culturale
la prospettiva culturalela prospettiva culturale
la prospettiva culturalestani Smiraglia
 
Personalità jung
Personalità jungPersonalità jung
Personalità jungimartini
 

Similar to Identita migrazionicorso 06-07-bz 6 (20)

Racconti risentimento rete_pic
Racconti risentimento rete_picRacconti risentimento rete_pic
Racconti risentimento rete_pic
 
Slide prima parte
Slide prima parteSlide prima parte
Slide prima parte
 
Corso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbale
Corso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbaleCorso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbale
Corso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbale
 
0667.6128.file
0667.6128.file0667.6128.file
0667.6128.file
 
Psicodramma
PsicodrammaPsicodramma
Psicodramma
 
L’UOMO SENZA QUALITA’: MOBBING TRA DISFUNZIONI COMUNICATIVE, MALAFEDE E PETTE...
L’UOMO SENZA QUALITA’: MOBBING TRA DISFUNZIONI COMUNICATIVE, MALAFEDE E PETTE...L’UOMO SENZA QUALITA’: MOBBING TRA DISFUNZIONI COMUNICATIVE, MALAFEDE E PETTE...
L’UOMO SENZA QUALITA’: MOBBING TRA DISFUNZIONI COMUNICATIVE, MALAFEDE E PETTE...
 
La categorizzazione
La categorizzazioneLa categorizzazione
La categorizzazione
 
Stereotipo
StereotipoStereotipo
Stereotipo
 
Metodi e prassi della comunicazione
Metodi e prassi della comunicazioneMetodi e prassi della comunicazione
Metodi e prassi della comunicazione
 
L'approccio degli usi e gratificazioni
L'approccio degli usi e gratificazioniL'approccio degli usi e gratificazioni
L'approccio degli usi e gratificazioni
 
7. l empatia_nell_adolescenza
7. l empatia_nell_adolescenza7. l empatia_nell_adolescenza
7. l empatia_nell_adolescenza
 
7. l empatia_nell_adolescenza
7. l empatia_nell_adolescenza7. l empatia_nell_adolescenza
7. l empatia_nell_adolescenza
 
Il Codice Lilla - Dssa Serena Tornitore
Il Codice Lilla - Dssa Serena TornitoreIl Codice Lilla - Dssa Serena Tornitore
Il Codice Lilla - Dssa Serena Tornitore
 
Rete e l'atmosfera di gruppo
Rete e l'atmosfera di gruppoRete e l'atmosfera di gruppo
Rete e l'atmosfera di gruppo
 
Rappresentazioni sociali
Rappresentazioni socialiRappresentazioni sociali
Rappresentazioni sociali
 
la prospettiva culturale
la prospettiva culturalela prospettiva culturale
la prospettiva culturale
 
Personalità jung
Personalità jungPersonalità jung
Personalità jung
 
627 522.
627 522.627 522.
627 522.
 
627 522.
627 522.627 522.
627 522.
 
627 522.
627 522.627 522.
627 522.
 

More from imartini

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismoimartini
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambinoimartini
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizingimartini
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotivaimartini
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaimartini
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbaleimartini
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsaimartini
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti imartini
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura imartini
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsaimartini
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa nimartini
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimentoimartini
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce etaimartini
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio imartini
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaimartini
 

More from imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
 
DSA
DSADSA
DSA
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
 
DSA
DSADSA
DSA
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
 

Identita migrazionicorso 06-07-bz 6

  • 2.   =identità personale = -'attualizzazione sociale del senso di sé e della conoscenza di sé -una costruzione sociale: processi di auto ed etero identificazione e di differenziazione in presenza materiale o simbolica dell'Altro (Amerio' 99)  
  • 3. identità Personale = attualizzazione sociale del senso di sé e della conoscenza di sé ( non è prima del soggetto!!!!!!!) INTER-AZIONE identità personale     AMBIENTE      .      Non vi è oggi area della psicologia che non riconosca quest'azione che il sociale ha sui processi psicologici in senso lato». Amerio 1999 
  • 5. Sé operativo Ambiente sociale Persona Coomportamento intrapersonale Comportamento interpersonale Concetto di sé Schemi Strategie Standard Ruoli Sé possibili Markus Wurf ,1987
  • 6. interazione soggetto contesto: senso di identità senso di status  sentimento di autostima. Interrelazioni tra benessere identità personale e processi sociali 
  • 7. Identità e Interazionismo simbolico Mead (1934) attraverso altri significativi veniamo introdotti  alla nostra individualità umana, alla nostra  identità.
  • 8. IO IO / ME MEAD- Interazionismo simbolico    (gli stimoli si tramutano in simboli A seguito della interazione •autorappresentazione •Autodefinizione •oggetto a se stesso   internalizzazione dei ruoli ricoperti nei  gruppi e delle  condizioni che li  determinano:  numero forza importanza delle relazioni sociali    in relazione  all’agire sociale e  al  sistema organizzato  dei significati che lo  caratterizzastrutturazione dell’ immagine di sé è funzione degli  scambi relazionali che costituiscono la trama  esperienziale del soggetto.  natura sociale interattiva della condotta umana e degli  schemi  che la orientano  M E E ME
  • 9. Sé/ Identità • 1890 James  Io-ME  Io conoscente /Io conosciuto • 1902  Cooley Looking glass self (come rispecchiamento degli altri) • 1934 Mead Interazionismo Io soggetto/Me- oggetto •            (Il sé si forma nell’interazione con gli altri) • Sé =  (IO ME Contenuto) •                                                   prodotto dell’interiorizzazione dell’altro generalizzato •                 (IO – SOGGETTO)  •                                       apertura verso il futuro – creatività •                 • 1934 (tr.it 1978)   Vygotsky  focalizza la Funzione del linguaggio  
  • 10. Prospettiva sociocostruzionista • 1959 (it. 1986)Goffman • Il sé come personaggio • “E’ il personaggio a guidare l’ attore e il sé è il prodotto della rappresentazione che le persone evocano in accordo con i ruoli della società, o il contesto in cui si trovano attribuisce loro.” • “ il sé è una costruzione sociale,rigidamente determinata dalle attese di ruolo che strutturano i contesti in cui vivono”.
  • 11. Prospettiva socio-costruzionista • 1988 Rosenberg • Il sé non è una realtà sostanziale ma è qualcosa di socialmente costruito all’interno di forme negoziate di linguaggio. • 1988 Gergen • Sé fluido, mutevole pieno di contraddizioni. L’identità è multipla, costituita da tanti sé quanti i contesti all’interno dei quali le persone interagiscono. Sé è frutto delle interazioni e negoziazioni pubbliche 1987 Harré Sé = prodotto delle comunicazioni sociali ;i valori simbolici del linguaggio determinano il contenuto delle diverse espressioni di sè-. Il sé non è una realtà sostanziale ma è socialmente costruito all’ interno di forme negoziate di linguaggio (Harré 1983-1998)
  • 12. Turner 1987: origine sociale del Sé, ma salvaguarda l’autonomia del soggetto nei confronti del sociale: • L’interazione sociale responsabile dello sviluppo del sé è quella mediata dai grandi sistemi normatvi e culturali. • I valori le aspirazioni gli scopi che gli individui si pongono sono la struttura di base della concezione di sé.
  • 13. SCT (Social Categorization theory) Turner 1987 • Focus su i processi cognitivi a monte dell’ appartenenza sociale e definizione di livelli di categorizzazione: • Sovraordinato (interspecie) Identità umana • Intermedio (intergruppi) Identità sociale – appartenenza a gruppi • Subordinato(interpersonale)- differenziazione tra sé e gli altri nell’ ingroup –Identità personale Oakes, Haslam, Turner 1998
  • 14. SIT(social Identity theory) LA teoria dei rapporti intergruppi sposta il focus del’attenzione dall’analisi dei processi psicologici all’ analisi dei pocessi sociali legati alle dinamiche identitarie (Mancini p.123) • Autostima • Deprivazione relativa • Favoritismo ingroup • Pressione all’ uniformità nell’ ingroup • Differenziazione dall’outgroup
  • 15. Deprivazione relativa • Discrepanza che le persone percepiscono tra quello che sono o hanno e quello che pensano di meritare (Mancini 2001),poter avere. • Scarto tra status,prestigio (tra gruppi, presente/passato, avuto/desiderato) • Cultura condivisa- potere sociale (accesso)non condiviso Scarsa mobilità- confini sociali effettivamente rigidi- (c.a) • Attribuzione soggettiva a valori e principi • Importanza della Dep. Rel. come fattore di protesta(vedi Brown 2005)
  • 16. I DENTITA' SOCIALE’ (cognitivismo) Immagine che un individuo si fa di se stesso Consapevolezza di appartenere ad un gruppo sociale Valore e significato emotivo attribuito a tale appartenenza Tajfel (1981) autodescrizione relativa alle caratteristiche individuali , cosicché una determinata forma di categorizzazione sociale è interiorizzata in modo tale che diventi una componente duratura o contingente del concetto di sé (Turner 1982). Interiorizzazione delle categorie sociali Internalizzazione dell'appartenenza al gruppo (Turner '82) Tavol a1 (appu nti) l ’identità sociale =prodotto delle appartenenze di gruppo delle persone (Tajfel e Turner 1996) = meccanismo cognitivo che rende possibile il comportamento di gruppo =sottosistema del concetto di sé (Rupert Brown 2000) =STRUTTURA COGNITIVA CHE MEDIA, IN CIRCOSTANZE ADEGUATE, I RAPPORTI TRA L’AMBIENTE SOCIALE E IL COMPORTAMENTO SOCIALE.
  • 17. CRITERI DELLA CATEGORIZZAZIONE A) AUTOCATEGORIZZAZIONE: finalizzata a coerenza sociale e autovalorizzazione(Turner et al., '87, '94) B) DISTINTIVITA' degli stimoli (Kanter 1977) C) ACCESSIBILITÀ degli stimoli effetto priming (Skoyronski ed Isham,1993) TAV.2 (appunti) RELAZIONI INTER GRUPPI Tajfel (1959) CATEGORIZZAZIONE PROCESSO PERCETTIVO - COGNITIVO CHE REGOLA LA CONOSCENZA DEL MONDO SOCIALE: (la tendenza a considerare i dati di esperienza raggruppati in insiemi omogenei, allo scopo di rendere più efficace l’interpretazione.) EFFETTI: 1) SOVRASTIMARE LA SIMILARITÀ DEGLI ELEMENTI INCLUSI NELLA STESSA CATEGORIA 2) ESALTARE LE DIFFERENZE TRA GLI ELEMENTI INCLUSI IN CATEGORIE DIVERSE 3) ACCENTUAZIONE DEI CONFINI E DELLE DIFFERENZE TRA LE CATEGORIE. (Brown 2000, p.255-260)
  • 18. aspetto emozionale (i sentimenti di attaccamento al gruppo). aspetto valutativo (la considerazione più o meno positiva che la persona ha del gruppo) Identificazione con il gruppo Tajfel (1978) aspetto cognitivo (la consapevolezza di appartenere ad un gruppo o auto categorizzazione) Tavola 3 appunti
  • 19. L’identità sociale non è solo categorizzazione…è • Appartenenza (Rabbie e Horwitz 1988) • Confronto sociale(Festinger)che da autoconoscenza e autostima 3.Memoria condivisa (Leone 2001) 4. Non è continuum tra personale e sociale e vi è categorizzazione Asimmettrica tra gruppi di diverso status sociale (Doise & Deschamps) Bisogna anche considerare la struttura dei rapporti sociali, lo status sociale- I rapporti di potere (effetto pecora nera: i rapporti nei confronti dei membri black sheep del proprio gruppo sono stroncanti,forse per mantenere alta l’ immagine del proprio gruppo)
  • 20. alta bassa comportamento interpersonale -------------------------------------------------------------------------intergruppo RIFLESSO in: percezione dell'outgroup --------------------------------------------------------------------------- percezione dell' outgroup eterogeneità …………………………………………………………………………………………... omogeneità trattamento non-uniforme ----------------------------------------------------------------- trattamento uniforme dell'outgroup dell' outgroup Associato con --------------------------------------------------------------------------- credenze di mobilità sociale credenze di cambiamento sociale 1- La salienza della Identità sociale Continuum interpersonale- intergruppi di Tajfel 1978 (tavola 2.4 in Haslam 2000, p.35)
  • 21. 2-Rapporto Identità personale / Identità sociale • Ipotesi della discontinuità (teoria della SCT “tutto o niente” di Turner 1975,1987) (teoria dei due basket di Triandis) • Continuità funzionale Modello della covariazione di Deschamp (i due poli possono varire in odo concomitante e coesistere) • Continuità strutturale Modello gerarchico o intgrazionista (Deaux)
  • 22. Caratteristiche personali salienti - non salienti Appartenenza di Gruppo saliente – non saliente Identità all’interno del gruppo Saliente - non saliente Identità di gruppo Saliente- non saliente Compor tamenti inter group Identificazione con Ingroup tavola 2: Modello multdimensionale dell’Identità (Worchel, Iuzzini, et. al. 2000, p. 19). Comportamento intergrupo come risultato dei tipi di identità FATTORI COMPORTAMENTALI Outgroup Ingroup Ingroup e Outgroup (entrambi) Ingroup
  • 23. raggiungere un’identità sociale positiva. Tavola6 –Ingroup: La squadra del cuore Discriminazione intergruppi a favore dell' ingroup: Tajfel e Turner (1996) OBIETTIVO: promuovere l’autostima ESSERE MEGLIO DELL'ALTRO - NON SELF-INTEREST (Haslam 2001) Azione: influenza la percezione. la Valutazione, e la Condotta dell’Ingroup determina: Asimmetria di giudizio In particolare gli effetti sono: a) sopravvalutazione delle caratteristiche, del rendimento, delle norme e degli orientamenti culturali del proprio gruppo, (- favoritismo per l’ingroup maggiore nei gruppi di maggior prestigio Mullen, Brown, Smith 1992 -nei gruppi di status più basso favoritismo per l’outgroup, nei gruppi dominanti aumenta fino ad una certa soglia, oltre la quale la sicurezza - del proprio status consente di non aver più bisogno di costanti conferme -della differenziazione intergruppo (Sachdev, Bourhis, 1985 ); Tajfel (1981): è meno forte,al limite nulla, nei gruppi in posizione -subalterna, tranne nel caso in cui la subalternità sia vissuta come illegittima o solo transitoria. (Rupert Brown 1989). b) nel processo di attribuzione causale : nel giudicare il comportamento dell’outgroup (specie quello negativo) si tende a sovrastimare le cause personali (disposizioni, tendenze individuali, e più spesso elementi caratteristici dello stereotipo di gruppo); per l’ingroup si tende ad attribuire il comportamento negativo a cause ambientali e quello positivo a cause personali (Pettigrew, 1979).
  • 24. SIT(social Identity theory) LA teoria dei rapporti intergruppi sposta il focus del’attenzione dall’analisi dei processi psicologici all’ analisi dei processi sociali legati alle dinamiche identitarie (Mancini p.123) • Autostima • Deprivazione relativa • Favoritismo ingroup • Pressione all’ uniformità nell’ ingroup • Differenziazione dall’outgroup
  • 25. SIT (Social Identity Theory) identità sociale = consapevolezza di appartenere ad uno/più gruppo sociale + significato emozionale di tale esperienza • = • Effetti: • Favoritismo verso il proprio gruppo • Discriminazione nei confronti dei non- appartenenti
  • 26. SCT (Social categorization theory) Turner 1987 • Focus su i processi cognitivi a monte dell’appartenenza sociale e definizione di livelli di categorizzazione • Sovraordinato (interspecie) Identità umana • Intermedio (intergruppi) Identità sociale (appartenente a gruppi) • Subordinato, (interpersonale) (differenziazione tra sé e gli altri nell’ingroup) Identità personale • Oakes,Haslam,Turner 1998
  • 27. Identità etnica:immagine di sé (autocollocazione (Phinney 1990) • Identità etnica componente della id. sociale • (Liebkind 1992) • Apprezzamento per la propria etnicità • (orgoglio- appartenenza) ====== • Topos legata al luogo di origine (componente territoriale) • Genos legata a gruppo-ceppo di appartenenza • Ethos legata a valori universali
  • 28. Interazione culturale (Strategie di “acculturazione”) • Modello lineare. • Identità etnica diverso da assimilazione con la maggioranza • Modello bidimensionale. • Le due identità non sono indipendenti: biculturalismo-acculturazione • Modello Alternating biculture • Modello né l’uno né l’altro: marginali • Nella maggioranza:La svalorizzazione dei gruppi di non appartenenza rinforza il proprio gruppo (Verkuyten 1999)
  • 29. Superamento Identità negativa • Defezione dal gruppo di appartenenza (Hirschman 1970) ( mobilità individuale) • Miglioramento della posizione dell’intero gruppo (di gruppo) • Modalità: • Assimilazione al gruppo superiore (indiv. o di gruppo)- • Personalizzazione-individualizzazione (abbandonare psicologicamente il gruppo di appartenenza) • Competizione sociale: Culturale (rafforza la stima di sé), Realistica (+equa distribuzione delle risorse) • RICATEGORIZZAZIONE • Confronto: ri-valutazione- creazione nuove dimensioni-ricategorizzazione • Confronto solo con gruppi che hanno meno • Ricategorizzazione sovraordinata Gaertner 1993- Mummendey 1999 • Ricategorizzazione sottoordinata- pecora nera Marquez- Abrams 1998
  • 30. Interdipendenza positiva FIDUCIA !!!!!!!!! nelle intenzioni e negli scopi degli altri- DESTINO COMUNE IDENTITA' COMUNE Tavola7 RELAZIONI INTER- GRUPPI: IDENTITA' SOVRAORDINATE > SCOPI COMUNI (Marilyn BREWER '00 , '90) scelta ancestrale: INTERDIPENDENZA RECIPROCA OBBLIGATORIA (Brewer, Caporael '90) (bisogno di appartenenza, fiducia nel gruppo contingente) BISOGNO DI INCLUSIONE , di DISTINTIVITA', di CAPACITA' DI FIDUCIA Identità sovraordinate condivise devono precedere o scaturire da obiettivi comuni alfine di realizzare interdipendenza positiva
  • 31. PROBLEMI NELLE RELAZIONI INTERGRUPPI •CONFLITTO DI INTERESSI MANCANZA DI CONOSCENZA DELL’OUTGROUP: •PREGIUDIZI, STEREOTIPI INTERGRUPPI + CONFLITTO PERCEPITO + AGGRESSIVITÀ (STRUCH E SCHWARZ 89) •BIAS LINGUISTICO INTERGRUPPO •IL PREGIUDIZIO RAGIONEVOLE (BILLIG 1985)
  • 32. Tav. 9 (appunti) Recenti contributi per la collaborazione tra gruppi: Non basta avere scopi condivisi (Sherif '61), vi è necessità di Identità sovraordinate comuni (Brewer 2000) anche temporali (Levine , Moreland '94). Si rileva che le cross- identificazioni riducono la conflittualità intergruppi(Crisp e Hewstone '00) con attenzione allo sviluppo di identità comuni (Gaertner 00), ma mantenendo reciproche differenze intergruppi -mantenimento identità parziali (Hetworn e Brown '86, Hetworn,Milestone ('00). Focus su: Interrelazione di identità individuale, intragruppo, e di gruppo (Relazioni multiidentitarie) nel comportamento intergruppi (Worchel et. al. '00). Sviluppo concetti di: salienza dell'identità sociale (Haslam '01), di identità ingroup-comune (Gaertner at.al '00) e dei fattori che incidono sul comportamento in intergruppi (Worchel '00)
  • 33. Tav.10 INDICAZIONI DI RICERCA E LINEE GUIDA Istituire scopi sovraordinati e comuni (Sherif 53, 67 e poi successivamente Turner 1981) di potenziale successo per il contributo di entrambi (Worchell e Norwell 1980). Promozione di contatto prolungato tra gruppi simili per status e potere (Allport 1954) Riconoscimento delle diverse identità sociali e promozione contatto (Allport) Fornire informazioni su outgroup (Stephan Stephan 1984) insieme a riconoscimento delle diversità dei gruppi e non solo delle somiglianze (Brown 2000) Condivisione di almeno una categoria e riduzione del pregiudizio ( Dechamp e Doise 1978)* Non basta se una categoria è fortemente prevalente (India:Hewstone, Islam e Judd , 1993)! Riconoscimento di contributi distintivi di ciascun gruppo (Brown, Wade 83; Dechamp, Brown 83) Modificare la salienza delle identità di gruppo (Pettigrew 1998): Decategorizzare. Ricategorizzare, Difesa identità minima e promozione di contatto (Brown et. Al 1999,2000) Pensare al plurale e con-vivere (Spaltro 1984)/ Tolleranze: costruzione di identità multiple condivise (Mazzara’95)