The software-defined data center paradigm (in all its parts: computing, networking, storage, etc. ) might bring agility and efficiency increasing in an IT organization.
In order to improve operational efficiency we will show how to enable IT departments to deploy, configure and manage virtual resources by code. In particular, we will show how to operate with OpenStack, the most important open source cloud project, using Openstack4J, a Java OpenStack client SDK which allows provisioning and control of an OpenStack deployment.
Platone nella rete: cura dei contenuti e apprendimentoGianfranco Marini
cura dei contenuti e apprendimento nell'era del sovraccarico informativo e cognitivo. Teoria, risorse, applicazioni educative per la cura dei contenuti vista come: ermeneutica del web, strumento per l'aggiornamento e competenza di base nella comunicazione digitale
Ideare, creare e condividere contenuti di successo.
Dall'ufficio tecnico ai Social Network, come le aziende B2B possono creare contenuti e pianificare una strategia di successo in rete.
Siamo un laboratorio di ricerche di mercato e consultancy
con la passione per le sfide.
In questa breve presentazione vi raccontiamo il nostro approccio alle ricerche di mercato
The software-defined data center paradigm (in all its parts: computing, networking, storage, etc. ) might bring agility and efficiency increasing in an IT organization.
In order to improve operational efficiency we will show how to enable IT departments to deploy, configure and manage virtual resources by code. In particular, we will show how to operate with OpenStack, the most important open source cloud project, using Openstack4J, a Java OpenStack client SDK which allows provisioning and control of an OpenStack deployment.
Platone nella rete: cura dei contenuti e apprendimentoGianfranco Marini
cura dei contenuti e apprendimento nell'era del sovraccarico informativo e cognitivo. Teoria, risorse, applicazioni educative per la cura dei contenuti vista come: ermeneutica del web, strumento per l'aggiornamento e competenza di base nella comunicazione digitale
Ideare, creare e condividere contenuti di successo.
Dall'ufficio tecnico ai Social Network, come le aziende B2B possono creare contenuti e pianificare una strategia di successo in rete.
Siamo un laboratorio di ricerche di mercato e consultancy
con la passione per le sfide.
In questa breve presentazione vi raccontiamo il nostro approccio alle ricerche di mercato
Istud 14 aprile 2014
“non c’e niente di più bello che trasformare un’idea in un oggetto” – L’HUB 01/04/09
Lectio di Barbara Zucchi Frua
"Mass Custumization"
presso
ISTUD
per la cultura d'impresa e di gestione
Baveno (VB)
14 aprile 2014
per il Master in Risorse Umane
[#VitamineComunicazione] Eleonora Polacco e la comunicazione d'impresa: farsi...Confesercenti Ravenna
A Vitamine per la Comunicazione edizione 2016, Eleonora Polacco illustra l'importanza dei contenuti condivisi dalle aziende sul web: farsi notare, farsi capire.
Un focus sul come e perché.
Le imprese del mondo IT hanno quotidianamente a che fare con l'innovazione. Nonostante questo, si riscontrano approcci ancora piuttosto "tradizionali" nei processi di comunicazione e delivery.
Questo webinar fornisce una serie di spunti che possono essere da stimolo per l'attivazione dei processi di trasformazione digitale in un'azienda del mondo IT ed in particolare del settore Software.
SANA 2014 - La Comunicazione Web del BiologicoMentine
Come comunicare il biologico online? Riccardo Astolfi presenta lo scenario del biologico in Italia, Nicola Bonora il sistema di valori, visioni, obiettivi che permea, il produrre, distribuire e comprare prodotti biologici. Infine Rosario Toscano parla di strategia digital e attività operative (web marketing) per comunicare e promuovere il biologico - senza acquistare visibilità: SEO, social media marketing, e-mail marketing, analytics.
Da STEM a STE/A/M - (come l'arte influenza l'innovazione) Gianfranco Pulitano
Viviamo in un'epoca di scoperte tecnologiche, di interazioni digitali, di un mercato del lavoro alla costante ricerca di
figure formate in ambito scientifico-tecnologico e per questo, in didattica, da qualche anno si parla di STEM
escludendo la disciplina "arte". Ma una formazione artistica può contribuire a formare una professionalità completa?
Scopriremo durante il webinar come anche la A di arte è entrata a far parte dell’acronimo…
Istud 14 aprile 2014
“non c’e niente di più bello che trasformare un’idea in un oggetto” – L’HUB 01/04/09
Lectio di Barbara Zucchi Frua
"Mass Custumization"
presso
ISTUD
per la cultura d'impresa e di gestione
Baveno (VB)
14 aprile 2014
per il Master in Risorse Umane
[#VitamineComunicazione] Eleonora Polacco e la comunicazione d'impresa: farsi...Confesercenti Ravenna
A Vitamine per la Comunicazione edizione 2016, Eleonora Polacco illustra l'importanza dei contenuti condivisi dalle aziende sul web: farsi notare, farsi capire.
Un focus sul come e perché.
Le imprese del mondo IT hanno quotidianamente a che fare con l'innovazione. Nonostante questo, si riscontrano approcci ancora piuttosto "tradizionali" nei processi di comunicazione e delivery.
Questo webinar fornisce una serie di spunti che possono essere da stimolo per l'attivazione dei processi di trasformazione digitale in un'azienda del mondo IT ed in particolare del settore Software.
SANA 2014 - La Comunicazione Web del BiologicoMentine
Come comunicare il biologico online? Riccardo Astolfi presenta lo scenario del biologico in Italia, Nicola Bonora il sistema di valori, visioni, obiettivi che permea, il produrre, distribuire e comprare prodotti biologici. Infine Rosario Toscano parla di strategia digital e attività operative (web marketing) per comunicare e promuovere il biologico - senza acquistare visibilità: SEO, social media marketing, e-mail marketing, analytics.
Da STEM a STE/A/M - (come l'arte influenza l'innovazione) Gianfranco Pulitano
Viviamo in un'epoca di scoperte tecnologiche, di interazioni digitali, di un mercato del lavoro alla costante ricerca di
figure formate in ambito scientifico-tecnologico e per questo, in didattica, da qualche anno si parla di STEM
escludendo la disciplina "arte". Ma una formazione artistica può contribuire a formare una professionalità completa?
Scopriremo durante il webinar come anche la A di arte è entrata a far parte dell’acronimo…
L.U.N.A. Ads Sustaining Wireless Access For Mobile Users
La Sfida Della Trovabilità - Architettura dell'informazione
1. La sfida della trovabilità
Alessandro Martellone
Software Developer
a.martellone@gmail.com
2. A chi è rivolto il seminario
• Questo seminario si rivolge a coloro i quali
si confrontano con la progettazione e
organizzazione di informazioni, processi o
servizi.
3. Scopo e obiettivi
• Modellare l'informazione affinchè sia
pertinente e opportuna.
• Trasformare informazioni grezze in spazi
d'informazione condivisi, utili, navigabili,
trovabili.
4. Scopo e obiettivi
E' un nuovo tipo di architettura.
Non si progettano luoghi fisici ma strutture
informative.
Si parla per l'appunto di Architettura
dell'Informazione.
Stretto legame tra l'interazione uomo-macchina
e l'interazione uomo-informazione
– L'interfaccia acquista valore dalle informazioni
che mostra, ma le stesse informazioni sono
utili nella misura in cui la sua interfaccia è ben
strutturata
5. Scopo e obiettivi
Lo scopo principale
dell'architettura delle
informazioni è mettere in
relazione utenti e contenuti, con
una finalità di business.
(Morville)
L'architettura dell'informazione si pone come collante, un
filo rosso, tra i vari contesti di interazione uomo-
informazione, da quelli fisici a quelli digitali.
Non importa il canale in cui vengono trasmesse le
informazioni (web, luogo fisico) ma come le persone si
relazionano con le informazioni.
6. Concetti di riferimento
• C a teg o rizza zio ne: il processo basilare di
riordinare cose o concetti. Aggregare oggetti in
gruppi sensati, per poi ritrovarli e consentire ad altri
di farlo con facilità.
• T ro va bilità : la capacità di reperire l'elemento
ricercato all'interno di spazi (informativi) complessi,
sia fisici sia digitali, e l'insieme di principi e strategie
per raggiungere questo obiettivo.
– Classificazione in ambito bibliotecario
– modelli di ricerca dell'informazione (information
seeking)
– wayfinding: la capacità di trovare il percorso giusto nei
luoghi e negli edifici
7. Classificazioni: gerarchico-enumerativo
• Ogni elemento è classificato sotto un’unica
categoria.
• Nella classificazione tradizionale gli elementi
hanno una collocazione corretta e univoca in
uno schema ampio e gerarchicamente profondo
che può essere reso attraverso un percorso a
gradini
– categoria padre -> categoria figlio.
8. Classificazioni: a faccette o
multidimensionali
• I singoli elementi non vengono organizzati in una
struttura gerarchica
– a ciascuno elemento è associata una serie di
caratteristiche che lo identificano da vari punti
di vista.
– Non vi è un unico percorso definito ma è
possibile raggiungere l'elemento desiderato
grazie a diverse possibili interrogazioni
9. Classificazioni: a faccette o
multidimensionali
• Se cerchiamo una macchina fotografica digitale su
ebay ci viene offerta la possibilità di restringere la
ricerca in base a differenti parametri: tipo di
fotocamera (compatta, reflex), risoluzione in
megapixels, zoom, marca, fascia di prezzo.
(Nota:faccetta deriva da facet, che sarebbero le facce di un
solido, per dare l'idea che una cosa unica ha tuttavia diversi
punti di vista)
• Un contro di questi due approcci è che il pubblico
si limita a usare un'organizzazione creata a
tavolino da esperti. S trutture to p-do w n.
10. Classificazioni: folksonomy
• folk+tassonomy, tassonomia creata dalla gente
• ai contenuti (url, foto, testi, video) sono associati
dei tag. Ad esempio del.icio.us, flickr, youtube.
• Favorisce la trovabilità anche se limita
l'esattezza.
• Sono conosciute come strutture bottom-up o
anche sistemi di classificazione distribuita.
11. L'evoluzione dell'IA
• biblioteconomia->organizzazione
dell'informazione aziendale->organizzazione
trasversale(in contesti sia fisici che digitali).
• La biblioteconomia sostiene che si dovrebbe
utilizzare un unico criterio di divisione alla volta.
– l'impiego di un unico criterio di divisione alla
volta è spesso utopico.
• La c onvenienza
– l'appropriatezza di una classificazione allo
scopo per cui è pensata.
12. Esempio: la classificazione di Snoopy
• Analizziamo il caso della Determined
Production, l'azienda che produce i gadget di
Snoopy.
• Tale tassonomia potrebbe risultare incoerente
ma è conveniente rispetto agli obiettivi e all'uso.
13. Esempio: la classificazione di Snoopy
Bambini moda
• •
letto e bagno statuette
• •
libri giardino
• •
natale oggetti per la casa
• •
decorazioni cucina
• •
bambole e pupazzi musica
• •
elettronica ufficio
• •
peluche
•
14. Esempio: la classificazione di Snoopy
• I principi utilizzati sono diversi: target(bambini),
gadget(libri, bambole, ecc.),
destinazione(cucina, ufficio, ecc.).
• I peluche sono dei pupazzi a tutti gli effetti, ma i
primi costituiscono una delle linee dominanti
della produzione mentre i secondi sono un
settore minore.
– Così i peluche non fagocitano i pupazzi (nicchia).
• Anche l'ordine delle classi è importante.
– Anteporre una classa ad un'altra identifica anche la
rilevanza che essa ha nelle strategie aziendali.
15. Ciascuno a modo suo
• Persone diverse cercano in modo diverso
perchè hanno obiettivi e modelli mentali diversi.
• Modello di Bates
16. Ciascuno a modo suo
• La legge del minimo sforzo (least effort)
– accettiamo anche contenuti di bassa qualità o
affidabilità (se più facili da ottenere) pur di non
ricorrere a strategie di ricerca attive che
richiedono maggiori sforzi, tempo e competenze
• scegliamo la prima opzione ragionevole
17. Berrypicking e profumo dell'informazione
• Berrypicking (raccolta delle bacche)
– Si tratta di una strategia poco scientifica e molto
empirica
– In maniera iterativa raccoglie informazioni utili →
aggiusta il tiro nel corso della ricerca stessa
18. Berrypicking e profumo dell'informazione
• Come incentivare il berrypicking
– Riferimenti bibliografici
– Ricerca delle citazioni
– Ricerca per soggetto/autore
– Spoglio delle riviste
– Link contenuti nel testo principale
19. Berrypicking e profumo dell'informazione
• Profumo dell'informazione
– Questo concetto si rifà a quelle strategie che
hanno come obiettivi quelli di stimolare,
anticipare, aiutare un utente a trovare
un'informazione (la montagna va verso
Maometto)
• Le persone sono influenzate da indicatori
contestuali
20. Berrypicking e profumo dell'informazione
• Come incrementare il profumo dell'informazione
• Su un sito web: Amazon
– “se ti interessa x forse ti può interessare y”
– “chi ha comprato A ha comprato anche B”
• In un supermercato
– Percorsi tematici. “se sei interessato alla
pasta biologica visita il reparto BIO...”
– Percorsi personalizzati con RFID e WiFi
21. Creare un'esperienza ponte
•Spesso ci capita di passare da ambienti
architettonici fisici ad ambienti digitali e viceversa
– Dal sito di un museo, al museo stesso
•La nostra mente fa fatica ad accettare
interferenze tra due realtà così diverse
– esse prevedono infatti a livello cognitivo
modelli di interazione differenti
•Ecco perchè è necessaria un’architettura
dell’informazione trasversale, che operi per creare
connessioni tra contesti fisici e digitali
– rendere univoco e coerente il processo di
interazione tra uomo e informazione
22. Creare un'esperienza ponte: il caso Apple
•L'architettura informativa del sito web Apple e degli store
ufficiali
23. Creare un'esperienza ponte
•Il menu di navigazione del sito:
Home (logo Apple)
–
Store
–
Mac
–
iPod+iTunes
–
Download
–
Supporto
–
•Il negozio (Apple Store RomaEst)
– computer Mac
– iPod e Apple TV
– accessori (custodie per Mac e iPod, borse, zaini, cuffie,
auricolari)
– software
– Genius Bar (area per il ritiro prodotti e supporto tecnico).
25. Conclusioni
•Ci sono domande?
•Facilitiamo un pò il berrypicking
– ”Architettura dell'informazione – Trovabilità: dagli oggetti
quotidiani al web” di Luca Rosati (Apogeo)
– www.trovabile.it
– www.lucarosati.it
– www.vocabola.com
Profumo d'informazione
– Se ti è piacito il seminario forse ti interessa:
http://trovabile.org/articoli/architettura-informazione-integrata
http://lucarosati.it/blog/mappa-metropolitana-di-londra
•I miei riferimenti
– Alessandro Martellone
– a.martellone@futur3.it