16. Peraltro molti farmaci hanno
• Effetti collaterali (farmaco in greco vuol dire
veleno), ma si devono accettare se vogliamo
davvero curare l’AIDS controllando la
replicazione del virus.
• Peccato però che lo stesso governo degli Stati
Uniti ci avverta che:
17. Questa medicina non cura e non previene l’infezione da HIV o
l’AIDS e non riduce il rischio di trasmettere
il virus ad altre persone.
18. E lo stesso vale tutti i farmaci antiretrovirali attualmente
in uso, sia singolarmente che in combinazione
20. • In Italia, qualunque trattamento sanitario, medico o
infermieristico, necessita del preventivo consenso
del paziente; è quindi il suo consenso informato che
costituisce il fondamento della liceità dell'attività
sanitaria, in assenza del quale l'attività stessa
costituisce reato.
• Il malato può decidere se vuole essere curato per una
malattia e ha il diritto/dovere di conoscere tutte le
informazioni disponibili sulla propria salute,
chiedendo al medico ciò che non è chiaro; inoltre
deve avere la possibilità di scegliere, in modo
informato, se sottoporsi ad una determinata terapia o
esame diagnostico.
21. • E’ anche possibile che gli effetti
collaterali dei farmaci antiretrovirali siano
responsabili dell’aumento della
mortalità tra i tossicodipendenti
sieropositivi.
• Infatti la Regione Toscana riconosce che
la mortalità è aumentata dopo
l’introduzione delle terapie antiretrovirali.
• Singolare una terapia che aumenta la
mortalità!
22.
23. Questi paradossi della teoria HIV = AIDS sono ben noti tanto che si parla
ufficialmente di “buchi neri” della conoscenza.
37. “… Our immune
system will get rid of
the virus within a few
weeks if you have a
good immune
system”
HIV as an
opportunistic agent?
38. Secondo questa ipotesi,
la stimolazione del sistema immunitario
dovrebbe renderlo in grado di eliminare il virus.
In altre parole, se la stimolazione del sistema
immunitario in assenza di trattamento
antiretrovirale portasse all’eliminazione del virus,
questo dimostrerebbe che l’infezione cronica da
HIV è una conseguenza dell’immunodeficienza.