In questa presentazione vengono spiegati i principali meccanismi psicologici, neurologici, ormonali e cellulari della risposta “combatti o fuggi” che caratterizza lo Stress (chiamato tecnicamente “Distress” o “Stress Negativo”).
Conoscere e riconoscere il fenomeno dello Stress lavoro-correlato. Cosa dice la legge a riguardo, quali possono essere le sue cause e le sue conseguenze, l'importanza di rilevarlo per il benessere del lavoratore e dell'azienda
Gestione dello stress e prevenzione del burn outSara Colognesi
Proposta di formazione aziendale. La recente normativa in materia di tutela e sicurezza sul lavoro (Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008) delinea chiaramente l’importanza della salute globale dei lavoratori, ponendo particolare attenzione sul fenomeno dello stress lavoro correlato. La stessa normativa individua nella formazione uno degli strumenti cardine nella gestione dello stress e, soprattutto, nella prevenzione del burn-out.
L'INAIL ha reso disponibile sul proprio sito internet un manuale che spiega la valutazione dello stress correlato sul lavoro fornendo una pratica check list da utilizzare in fase di valutazione dello stesso
STOP ALLO STRESS: l'evento che l'Associazione Psicologi Campani ha organizzato ad Aversa in occasione della Settimana del Benessere Psicologico.
Intervento di Carolina Santoro e Ada Moscarella
In questa presentazione vengono spiegati i principali meccanismi psicologici, neurologici, ormonali e cellulari della risposta “combatti o fuggi” che caratterizza lo Stress (chiamato tecnicamente “Distress” o “Stress Negativo”).
Conoscere e riconoscere il fenomeno dello Stress lavoro-correlato. Cosa dice la legge a riguardo, quali possono essere le sue cause e le sue conseguenze, l'importanza di rilevarlo per il benessere del lavoratore e dell'azienda
Gestione dello stress e prevenzione del burn outSara Colognesi
Proposta di formazione aziendale. La recente normativa in materia di tutela e sicurezza sul lavoro (Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008) delinea chiaramente l’importanza della salute globale dei lavoratori, ponendo particolare attenzione sul fenomeno dello stress lavoro correlato. La stessa normativa individua nella formazione uno degli strumenti cardine nella gestione dello stress e, soprattutto, nella prevenzione del burn-out.
L'INAIL ha reso disponibile sul proprio sito internet un manuale che spiega la valutazione dello stress correlato sul lavoro fornendo una pratica check list da utilizzare in fase di valutazione dello stesso
STOP ALLO STRESS: l'evento che l'Associazione Psicologi Campani ha organizzato ad Aversa in occasione della Settimana del Benessere Psicologico.
Intervento di Carolina Santoro e Ada Moscarella
1. Gestire lo stress per conquistare il benessere.
Materiale e contenuti estratti dall’evento “Stress 2010” realizzato da Unique - Italia.
www.unique-italia.it
2. Gestire lo stress
per conquistare
il benessere. Materiale e contenuti
estratti dall’evento “Stress 2010”
realizzato da Unique - Italia.
Contenuti realizzati a cura di Unique S.p.a. Italia, con
la collaborazione di Marco Coviello e Rudy Necciari
(relatori dell’evento), come compendio agli eventi
dedicati alla gestione dello stress.
Tutti i diritti sono riservati. La presente pubblicazione non può essere ripro-
dotta, conservata o trasmessa e fotocopiata per via elettronica o meccanica
senza il previo consenso scritto dell’Editore.
I contenuti del presente libro sono stati attentamente verificati. Tuttavia,
l’autore e l’editore non si assumono alcuna responsabilità per eventuali
errori e/o omissioni.
3. Lo stress suL posto
dI Lavoro è un fenomeno
In crescIta. IL d.LGs. Lo stress: un argomento di grande attualità. Il 60% di Prima di entrare nel merito dell’attuale Decreto Legge,
tutte le giornate lavorative perse nell’Unione Europea è un breve excursus storico: alla fine del 1800, durante la
81/08 cI suGGerIsce riconducibile allo stress*: sono h. 5,12 in un giorno e 7,2
mesi in un anno.
Rivoluzione Industriale, si inizia a parlare di sicurezza sul
lavoro in Inghilterra, in Francia, in Germania e, poi, anche
QuaLI mIsure adottare *Fonte: European Academy of Occupation health psycology.
in Belgio. In Italia, invece, l’argomento viene affrontato per
la prima volta negli anni ’30 con richiami nel codice civile
per rIconoscerLo e penale; negli anni ’40 con richiami generici nella Costitu-
zione Repubblicana e negli anni ’50 con una serie di D.P.R.,
e prevenIrLo. che definiscono i concetti fondamentali della sicurezza
e impongono l’adozione di misure di prevenzione. Quella
degli anni ’50 è la prima importante legge sulla sicurezza
sul lavoro. Il quadro rimane immutato fino al 1994, anno in
cui viene introdotto il D.Lgs. 626, che prevede l’obbligo di
valutazione del rischio. Infine, il D.Lgs. 81/08 testo unico
sulla sicurezza sul lavoro introduce la valutazione del
rischio stress lavoro-correlato.
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4. IL d.LGs 626 apporta sostanzIaLI cambIamentI
aLLa sIcurezza suL Lavoro, Introducendo nuove
reGoLe, responsabILItà e fIGure dI rIferImento.
Con il D.lgs. 626 sono state introdotte importanti novità Lo scopo del D.lgs. 626 era quello di introdurre un inter-
Il quadro normativo degli anni ’50 era estremamente (quali l’istituzione dell’RSPP, dell’RLS e del Medico Com- vento attivo e responsabile, che andava dalla individuazio-
particolareggiato e aveva come elementi di riferimento: petente, l’informazione e formazione dei lavoratori) per fa- ne dei rischi fino alla scelta delle soluzioni per prevenirli
Datore di lavoro-Dirigenti-Preposti/capi (triangolo delle vorire un intervento attivo e responsabile in tutti i settori e/o ridurli.
decisioni). di attività - privati o pubblici – con lo scopo di individua-
re, prevenire e/o ridurre i rischi.
7
5. neL d.LGs. 81/08 prevaLe IL prIncIpIo IspIratore
basato suLLa coLLaborazIone e non La contrapposIzIone
deLLe partI rIspetto aLLa mInuzIosItà deLLe norme.
Il D.lgs. 81/08 è composto da 13 titoli:
I) Disposizioni generali
II) Luoghi di lavoro
Con il D.lgs.81/08: III) Uso attrezzature di lavoro
• la tutela viene estesa ai collaboratori di ogni tipo IV) Misure per la sicurezza cantieri temporanei e mobili Il titolo I è fondamentale per la comprensione dei succes-
(i lavoratori a tempo determinato, quelli autonomi, V) Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro sivi, perché stabilisce i ruoli (chi fa che cosa).
a domicilio e a distanza); VI) Movimentazione manuale dei carichi I titoli dal II al XIII sono specifici, in quanto si occupano
• il concetto di salute è inteso come stato di completo VII) Attrezzature munite di videoterminali dei diversi ambiti di sicurezza: rischi biologici, chimici,
benessere fisico, mentale e sociale, e non solo VIII) Agenti fisici fisici, da movimentazione di carico (MMC) e - la novità -
come assenza di malattia e di infermità; IX) Sostanze pericolose dei rischi psicosociali/rischi da stress.
• si rafforzano le prerogative e le rappresentanze X) Esposizioni ad agenti biologici
dei lavoratori; XI) Protezione da atmosfere esplosive
• si inaspriscono le sanzioni XII) Disposizioni diverse in materia penale e di
• vengono semplificati gli obblighi formali. procedura penale
XIII) Abrogazioni di leggi precedenti
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6. per vaLutare Lo stress, La LeGGe IndIvIdua GLI IndIcatorI
dI Impatto stress e GLI IndIcatorI deI fattorI dI rIschIo stress.
Gli indicatori dei fattori
di rischio stress sono
sia legati alle persone,
cioè al modo di lavorare,
sia al luogo di lavoro.
Fattori legati alle persone:
• Cultura organizzativa
• Comunicazione
• Gestione carriere
Alcuni di quelli Psicologici sono:
• Ruoli dell’organizzazione
• Concentrazione e attenzione ridotte
• Coinvolgimento e partecipazione
• Nervosismo-irritabilità
• Autonomia decisionale e controllo del proprio lavoro
• Stato ansioso e apprensivo costante
• Significatività e riconoscimento del proprio lavoro
• Autocritica esagerata
• Formazione e informazione
• Crisi depressive-crisi di pianto, ecc.
• Rapporti interpersonali, Interfaccia casa/lavoro, ecc.
Gli indicatori di impatto stress sono suddivisi in Sintomi
Organizzativi, Psicologici e Fisici/Psicosomatici. Tra quelli E, infine, tra quelli Fisici/Psicosomatici sono citati:
Fattori legati al posto di lavoro:
Organizzativi sono annoverati: • Disturbi dell’alimentazione
• Assenteismo • Disturbi gastroenterici (ulcere, colite) • Ambiente di lavoro-macchinari o attrezzature
• Turn over • Disturbi cardiocircolatori (ipertensione, ischemia) • Caratteristiche intrinseche del proprio lavoro
• Infortuni/malattie professionali • Disturbi respiratori (asma bronchiale) • Come è organizzato il lavoro
• Bassa qualità delle prestazioni • Disturbi locomotori (dolori lombari, cefalee • Carico e ritmi di lavoro
• Impulsività crescente da contrazione muscolare) • Orario di lavoro, ecc.
• Difficoltà nei rapporti interpersonali, ecc. • Disturbi del sonno, ecc. (per la descrizione esaustiva, si veda il testo del D.lgs.).
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7. Il risultato della formula “Matrice del rischio” permette
di classificare l’urgenza delle azioni da intraprendere:
• R 1 Azioni migliorative da programmare
Valutare un fattore di rischio significa valutare la pro- La formula si può riportare su un sistema di assi carte- Analogamente il rischio che un chirurgo si tagli in modo nel lungo-medio termine;
babilità che si verifichi un evento pericoloso. Per farlo siani, dove P è sull’ordinata e G sull’ascissa. Tali assi sono lieve con un bisturi è improbabile: R=1X1¶R=1. • R 2-3 Azioni correttive/migliorative
si utilizza una formula chiamata “Matrice del rischio”: graduati da 1 a 4: su P 1 è improbabile, 2 poco probabile, Infine, se si volesse valutare il fattore di rischio stress da programmare nel breve-medio termine;
R = P X G, dove R è il rischio di un pericolo, P è la probabi- 3 probabile e 4 altamente probabile; su G 1 è lieve, 2 me- di una centralinista al suo primo giorno di lavoro senza • R 4-8 Azioni correttive necessarie
lità che accada, e G la sua gravità o intensità. Questa for- dio, 3 grave e 4 gravissimo. Il Rischio viene rappresentato l’adeguata formazione, dovremmo moltiplicare 4 (alta da programmare con urgenza;
mula può essere utilizzata per la valutazione di tutti i fat- come il risultato della Probabilità per la Gravità su questa probabilità) X 3 (gravità) per ottenere un rischio di • R maggiore di 8 Azioni correttive indilazionabili.
tori di rischio, compresi quelli da stress lavoro-correlato. scala di valori: a) non significativo (1), b) moderato (2-3), stress grave (12).
c) non moderato. Ad esempio, il rischio che un bambino Il rischio sarebbe molto più ridotto se la stessa cen- La formula, però, vuole essere un’indicazione puramente
si tagli in modo gravissimo con un bisturi è altamente tralinista avesse ricevuto l’addestramento necessario teorica. Per fare una valutazione dello stress, deve sempre
probabile: R=4X4¶R=16. (P1 X G2¶R2). essere utilizzato il buon senso.
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8. IL datore dI Lavoro
e IL medIco possono
rILevare La presenza
dI rIschIo stress
da Lavoro correLato
tramIte I QuestIonarI
fornItI daLLe autorItà Cosa sono chiamate a fare le aziende oggi? Il datore delle azioni quotidiane - stabilisce se esiste una con-
di lavoro e il medico competente possono rilevare la dizione di stress. Se il rischio stress risulta elevato, si
competentI e aLtrI presenza di rischio stress da lavoro correlato mediante dovrebbe consultare un esperto, come lo psicologo, per
un questionario oppure per mezzo di interviste o focus trovare il modo di ridurlo. La data stabilita per la conse-
strumentI (IntervIste group. I questionari utilizzati sono ispirati a quelli in
uso nel mondo anglosassone e rispondo a quanto indi-
gna del documento di valutazione del rischio (DVR) è il
1°Agosto 2010 (salvo proroghe). Per imparare a fare una
o focus Group). cato dall’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza
sul Lavoro (in attesa delle linee guida della Commissio-
valutazione dello stress, sono stati organizzati dei corsi
di formazione, rivolti ai datori di lavoro e ai lavoratori,
ne Consuntiva per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro). da parte di associazioni private accreditate presso le re-
E’ possibile ricorrere anche a sopralluoghi in azienda da gioni o l’ISPESL, l’Istituto Superiore per la Prevenzione e
parte di un tecnico che, attraverso alcuni parametri – Sicurezza sul Lavoro (come, ad esempio, l’ANFOS l’Asso-
per esempio, dalle possibilità di carriera alla ripetitività ciazione Nazionale Formatori della Sicurezza sul Lavoro).
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9. Come già detto, occorre il buon senso per valutare lo Alcuni corrispondenti fisici dello stress potrebbero essere:
stress. A tal proposito, alcuni indicatori possono essere • Mal di testa
utili per riconoscerlo: • Respiro corto
• Empasse e paralisi del pensiero • Sudorazione
• Malessere e somatizzazioni ansiose • Mente vuota, sbadiglio, sonno
• Disagio e affaticamento • Stanchezza
• Calo della concentrazione, disturbi della memoria • Irascibilità
e dell’attenzione • Pesantezza
• Calo della motivazione • Spalle piegate: scoraggiamento
• Stato dell’umore negativo • Angoscia, peso sullo stomaco
• Dubbi frequenti, senso di sfiducia • Senso di pesantezza, sentirsi schiacciati
• Calo dell’autostima • Astenia, mancanza di voglia di fare e di entusiasmo.
• Angoscia di perdita del ruolo e del tenore di vita Ognuno può essere più sensibile a un indicatore “men-
• Senso di irreversibilità e convinzione di essere finiti. tale” o “fisico”. Nella realtà esistono insieme in quanto
speculari. Ad esempio, se si è ansiosi, si ha il respiro
corto, se si ha il respiro corto, ci si sente ansiosi…
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10. esIstono due tIpI dI stress dIfferentI, per affrontarLI dobbIamo prIma Imparare a rIconoscerLI.
Ma cos’è lo stress? È la risposta psico-fisica di adatta- Scendendo nel particolare, ci si potrebbe chiedere: “Com’è Se un individuo andasse dal medico parlando del proprio
mento ai cambiamenti che alterano lo stato di equilibrio e lo stress?”. Se è una risposta temporanea per fronteggiare disagio e lui rispondesse: “Non ha nulla, è solo stress”, si
dipende dal modo in cui viene valutata e interpretata una adeguatamente la situazione è Eu-stress, se invece è una dovrebbe indagare se si sta parlando di Eu-stress, cioè
situazione. Ad esempio, se venisse chiesto a un operaio risposta cronica che non è in grado di ripristinare lo stato di una risposta momentanea di fronte a una situazione
che lavora spaccando pietre in mezzo alla strada perché di equilibrio è Dis-stress. impegnativa, o di Dis-stress, cioè di una risposta cronica
lo fa e lui rispondesse: “Per portare i soldi a casa, perché al disagio.
non posso fare altro”… questa risposta sarebbe ben diver-
sa da quella che potrebbe dare un suo compagno di lavoro
se rispondesse: “Non lo vedi? Costruisco una cattedrale!”.
L’attribuzione di significato, di senso, cambia il modo di
vivere la situazione.
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11. per comprendere Lo stress,
anche Le neuroscIenze cI
venGono In aIuto.
Il BDNF-Brain Derived Neurogenesis Factor è il Fattore La ricrescita cellulare, cioè il BDNF, può essere stimolata
di crescita neutrofico derivato dal cervello. Le ricerche attraverso azioni semplici, come l’attività fisica aerobica,
sul BDNF, che hanno portato al premio Nobel Rita Levi il camminare di buon passo, l’andare in bicicletta, nuota-
Quattro importanti scoperte delle neuroscienze permettono Montalcini, hanno dimostrato che, diversamente da come re, dedicarsi al giardinaggio, ecc. Oppure anche tramite
di capire meglio i meccanismi dello stress: si riteneva in passato, il patrimonio di neuroni non è de- la conversazione innovativa, come quella del Counseling
1) BDNF, terminato una volta per tutte alla nascita, bensí esistono filosofico, della psicoterapia, attraverso l’uso del pensiero
2) Neuroni specchio, fattori di ricrescita cellulare e di ripresa di nuovi contatti positivo volto a trovare soluzioni alternative e anche con
3) Ciclo della Serotonina, tra le cellule neuronali del Sistema Nervoso Centrale. l’assunzione di alcuni psicofarmaci, come SSRI e SNRI,
4) Cortisolo. attivatori del sistema serotoninergico.
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12. La Serotonina è un neurotrasmettitore prodotto dal Sistema
Nervoso Centrale. La Serotonina non si consuma, non au-
menta e non diminuisce, ma può essere inibita. È possibile
rilevare i livelli di questo neurotrasmettitore attraverso la
I Neuroni specchio sono stati scoperti da due Neurofisio- Si può utilizzare questa recente scoperta come anti-stress PET, la Tomografia a Emissione di Positroni. Il Dis-stress Il Cortisolo è un ormone secreto dalle ghiandole surre-
logi italiani, che hanno osservato l’attivazione di neuroni in senso preventivo e attivo attraverso l’uso del pensiero (stress negativo) rallenta o blocca i circuiti di Serotonina nali su stimolo dell’Ipofisi. È un indicatore del passaggio
della corteccia cerebrale non solo nel caso di azioni, ma rappresentativo, l’effetto contagio (valore dell’imitazione) a favore dell’Adrenalina (iperattivazione ripetuta e ansia). dall’Eu-stress al Dis-stress. Il suo livello è rilevabile at-
anche di visione delle stesse o solo di immaginazione di e facendosi un’idea del comportamento e dell’emozione È possibile recuperare completamente gli equilibri seroto- traverso i liquidi biologici. La sua presenza non dà sinto-
situazioni simili. propri e dell’altro. ninergici, ma occorre tener presente che il ciclo si riattiva mi, ma è sempre abbinato all’Adrenalina. Quando la sua
con lentezza. Se la situazione dovesse persistere, bisogna immissione in circuito è disfunzionale, indica l’associazio-
ricorrere a supporti quali la Consulenza, la Psicoterapia, il ne tra due o più fattori stressor (lavoro e vita di coppia),
Training, la Meditazione, o il Focusing. Alcune sostanze con- la presenza di stress cronico (Dis-stress), malattie fisiche
tenute negli alimenti, come il cioccolato, il latte, le patate, (riduzione delle difese immunitarie), ansia e depressione
aiutano a riattivare il ciclo della Serotonina. (pensieri ripetitivi, pessimismo, tensione).
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13. L’autostIma, La fIducIa In se stessI e neL prossImo,
aIutano a superare Le sItuazIonI dI crIsI.
Avere autostima significa sentirsi una persona di valore e cioè: Recuperare autostima e fiducia nelle proprie capacità di
a) Essere consapevole dei propri bisogni e dei propri cambiamento vuol dire avere una migliore relazione con
Non dobbiamo dimenticare che esistono sempre situazioni desideri, quindi della propria identità. sé, una migliore relazione nella sfera affettiva, una mi-
positive, da coltivare anche nei momenti di stress per b) Conoscere i propri punti di forza e di debolezza, gliore qualità delle relazioni interpersonali, una migliore
aumentare la propria autostima, quali il mantenimento di quindi essere capaci di autovalutarsi. qualità della vita professionale.
buone relazioni personali e professionali ed il manteni- c) Prendersi cura di Sé.
mento degli affetti. d) Riuscire a mantenere i risultati raggiunti.
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14. atteGGIamentI e comportamentI posItIvI possono aIutarcI sIa a casa sIa In azIenda.
Un suggerimento semplice, dettato dal buon senso, è quel-
lo di fare cose piacevoli. Per esempio:
1) pausa e relax (musica, figli, cane, amici, hobby)
La riattivazione del circolo virtuoso, cioè del BDNF, dei 2) pensiero consapevole su di sé e sulla situazione
Neuroni specchio, del ciclo della Serotonina e la diminu- 3) ascolto attento dei pensieri nuovi e alternativi Anche in azienda è utile avere dei momenti di pausa (pau-
zione dei livelli di Cortisolo, è il risultato dello scambio 4) armonizzazione tra i pensieri vecchi e nuovi sa caffè…) dal lavoro, senza senso di colpa, per permet-
con se stessi, con gli altri, del confronto attivo e della 5) ristrutturazione degli schemi mentali e dei copioni tersi di avere del tempo per rielaborare le situazioni e
richiesta di aiuto. operativi precedenti il periodo di Dis-stress (crisi) promuovere una migliore interazione con gli altri.
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15. L’eu-stress può dIventare nostro aLLeato per una nuova sfIda
se correttamente InserIto neLLo scenarIo LavoratIvo QuotIdIano.
La causa del Dis-stress è la non corretta cultura. Vivere
ogni situazione appieno, catturare gli attimi in cui si forma
Il significato di stress è neutro. Non ha una connotazione la relazione e si forgia la vera emozione nella persona,
positiva o negativa in sé, ma se non reagiamo la situazione per interpretarla correttamente, consente di realizzare
si cronicizza e contagia in negativo tutta l’organizzazione. I numeri sono terribili e fanno riflettere. Il non analizzarli concreti vantaggi, a breve e a lungo, e di capitalizzarli
I danni sono ingenti, anche a lungo termine. è indice di quanto siamo responsabili e inconsapevoli. trasformandoli in cultura pratica.
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16. Sfiducia, stress, carenza di autostima sono tutti momenti
che viviamo giornalmente in azienda e che attraversano
I comportamenti quotidiani ripetuti sono la vera essenza la nostra esistenza quotidiana. Riflettere sulle conseguenze
della cultura, che si propaga e crea le fondamenta per che, a livello aggregato, queste situazioni provocano, è il
consolidare l’organizzazione. primo passo verso il vero cambiamento. Siamo tutti sotto tiro, in qualunque momento, in qualunque realtà.
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17. Interpretare Le emozIonI è La chIave
per trasformare IL dIs-stress In eu-stress.
Abbiamo interpretato correttamente le emozioni e sensa-
zioni che ci hanno colto all’improvviso quando le abbiamo Ecco il vero, potente significato dello stress e il valore …anche perché gli strumenti li conosciamo, ma non
vissute? Le abbiamo subite o le abbiamo trasformate in della sua trasformazione. sempre li applichiamo!
qualcosa di positivo, pur nelle difficoltà? L’esercizio è semplice, anche se non facile: analizziamo
le situazioni quotidiane che già viviamo, sforzandoci di
vederle con altri occhi…
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18. esIstono dIverse personaLItà da stress. conoscerLe può aIutare
a IdentIfIcare e correGGere I proprI atteGGIamentI “a rIschIo”.
Per cogliere con immediatezza le situazioni più evidenti, che
viviamo tutti i giorni, e per catturarne spunti di concreta Il capo, visto da sempre come autoritario, può essere ap-
utilità, abbiamo individuato 9 comportamenti che possono prezzato perché autorevole; le sue parole non sono più Il mediatore e lo scettico non sono più visti come signor
generare stress e li abbiamo raccolti in 3 diverse triadi, ac- comandi, ma suggerimenti per far crescere i collaboratori; “tentenna”, ma come tutori e motivatori della squadra.
comunate da atteggiamenti simili. I medesimi comportamenti le sue richieste un’anticamera del principio di delega. Le decisioni non sono più sofferte, ma condivise.
possono generare sia Dis-stress sia Eu-stress, è quindi fon-
damentale allenarsi ogni giorno per trasformare il significato Film proiettati: Film proiettati:
delle nostre azioni affinché siano vantaggiose per noi e per The Big Kahuna (2000) - John Swanbeck Coach Carter (2005) - Thomas Carter
gli altri. Full Monty (1997) - Peter Cattaneo Il volo della fenice (2004) - John Moore
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19. La GestIone consapevoLe deLLe emozIonI cI aIuta
ad adottare abItudInI posItIve a LunGo termIne.
L’altruista, il romantico, l’epicureo non sono più in- A questo punto la palla passa a noi:
decisi, carenti di potere e di autostima, ma diventano - o facciamo finta di niente, come se non ci riguardasse…
persone lungimiranti, che prevedono le mosse succes- e allora la situazione diventa sempre peggiore fino a
sive, che tengono alla soddisfazione dei componenti diventare cronica (Dis-stress, depressione)
della loro squadra. - oppure reagiamo, cerchiamo un nuovo punto di equilibrio
con noi stessi, generando nuove opportunità di conoscenza
Film proiettati: Come già detto, lo stress in sé non significa niente, se e nuove forze (Eu-stress).
La leggenda di Bagger Vance (2000) – Robert Redford non una modifica inaspettata della situazione conosciuta,
Ogni maledetta domenica (2000) - Oliver Stone un qualcosa che ci arriva senza avvertirci e che, proprio Il vantaggio competitivo a lungo termine consiste proprio
per questo, modifica la nostra acquisita zona comfort. Il nel fatto che, così facendo, generiamo un’abitudine che ci
primo ad accorgersene è il nostro corpo, che ci trasmette accompagnerà per sempre. Saremo noi i veri artefici del
sensazioni ed emozioni. nostro cambiamento.
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20. Gestire con sapienza il nostro stato psico-fisico: non Soffermarci un attimo sull’ascolto delle nostre emozioni
Dobbiamo focalizzarci su ciò che stiamo per fare, rita- farci guidare dai sentimenti, ma guidare con sentimento, prima di prendere qualunque decisione. Valutare asettica-
Come possiamo fare? Piccole azioni quotidiane ci possono gliarci del tempo per metterci il “casco” e diventare in- respirare, mantenendo lucidità e ampiezza delle opzioni mente qual è la più conveniente per noi, senza lasciarci
aiutare. sensibili a ogni disturbo esterno. da cogliere. coinvolgere emotivamente.
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21. aLcunI consIGLI pratIcI per Imparare a GestIre sItuazIonI
stressantI e conQuIstare IL benessere mentaLe.
Ascoltare e ascoltarsi prima di analizzare le fasi di ogni
decisione: valutare le opportunità, scegliere la più conve-
niente (non solo economicamente), agire.
Questa domanda ci aiuta a riflettere: “Qual è quella Imparare a dire di “NO” e dare un valore al “NO positivo”;
cosa che non stai facendo e che, se la facessi, segne- evitare le trappole in cui cadiamo per soddisfare esigenze
rebbe un cambiamento positivo nella tua vita?”. non congruenti con le nostre priorità.
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22. IL manaGer dI domanI deve saper reaGIre In modo
veLoce e costruttIvo aLLe sItuazIonI dI crIsI.
La mission del nuovo manager è allenare le proprie risorse
a sviluppare abilità e capacità resilienti per saper trasfor-
La resilienza è la capacità di fronteggiare situazioni dif- mare gli eventi negativi in modo produttivo. Il suo compito è
ficili, significa essere allenati per gestirle senza difficoltà accompagnare le persone da dove sono a dove non sono mai
e trasformarle in valore positivo. state, facendo diventare un’abitudine la riqualificazione del
La resilienza deve diventare la nostra vera forza. pensiero in pensiero resiliente.
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