La presente Guida, in lingua italiana, è un efficace strumento di divulgazione degli assi di intervento finanziario dell'Unione Europea, con particolare riferimento alle modalità di destinazione del budget UE a specifiche categorie di beneficiari della UE: imprese, giovani, enti pubblici, associazioni, ricercatori, etc.
La brochure, pur essendo stata pubblicata dalla Commissione Europea nel 2012, rimane un utile riferimento sulla "filosofia" dei finanziamenti UE anche in prospettiva del periodo di programmazione 2014-2020.
Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"Antonio Bonetti
All Italian Public Administrations (PAs), irrespective of their size, face increasing financial constraints. Furthermore, ongoing institutional and administrative reforms bring about both the set up of new functions and new public expenditure. That is the case in particular for Local Authorities.
Accordingly, this short master presents those financial instruments of the EU that could allow Local Authorities to keep financing local services, while coping with increasing fiscal constraints.
In addition, this master provides participants with an up-to-date presentation of;
1. main features and advantages of public-private partnerships (in particular project finance initiatives aimed at improving public infrastructures), and
2. issues and opportunities raised by new funding models for public policies, such as fundraising for PAs, crowdfunding and pay-for-success models (Social Impact Bonds and Saving Costs Bonds).
The european fund for strategic investmentsPaolo Soro
The European Fund for Strategic Investments (EFSI Project)
Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici è stato varato fin dal 2015 dalla Commissione UE, ma risulta ancora poco conosciuto alla massa di imprenditori e professionisti. Vediamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le concrete potenzialità di realizzo di questo strumento, che ricorda in molti punti i progetti messi in campo dal governo di Dubai con l’FDI (Fund Dubai Investments).
Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...Antonio Bonetti
This proposal outlines a short master focused on EU Funds aimed at fostering scientific research, health and active ageing.
Accordingly, it proposes an extensive presentation of Horizon 2020, but also of the Initiative ‘Ambient Assisted Living’.
With regard to the Italian context, the course focuses on Thematic Objectives 1 of the European Structural and Investment Funds and National Operational Programme “Research and Innovation”.
Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)Parma Couture
Infografica in lingua italiana di descrizione del Piano di investimenti per l'Europa lanciato dalla nuova Commissione Juncker a fine 2014.
Fonte: http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment/plan/index_en.htm
Il Piano persegue i seguenti obiettivi:
- Forte impulso agli investimenti strategici;
- Migliore accesso ai finanziamenti degli investimenti per le PMI e le imprese a media capitalizzazione;
- Uso strategico del bilancio UE;
- Flessibilità nel patto di stabilità e crescita per gli Stati membri che contribuiscono al nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici;
- Migliore uso dei fondi strutturali e di investimento europei;
- Preparazione e selezione della riserva di progetti;
- Assistenza tecnica a tutti i livelli;
- Forte collaborazione tra le banche di promozione nazionali e la BEI;
- Follow-up a livello mondiale, dell'UE, nazionale e regionale, comprese le attività di sensibilizzazione;
- Prevedibilità e qualità della regolamentazione;
- Qualità della spesa, dei sistemi fiscali e della pubblica amministrazione nazionali;
- Nuove fonti di finanziamenti a lungo termine per l'economia;
- Rimozione degli ostacoli normativi non finanziari nei principali settori del mercato unico.
Presentazione di Dario Scannapieco, Vicepresidente Banca europea per gli investimenti, Presidente, Fondo europeo per gli investimenti, durante la conferenza:
Tornare ad investire in Europa. Piano Juncker: un buon inizio?
Torino, 3 luglio 2015
Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"Antonio Bonetti
All Italian Public Administrations (PAs), irrespective of their size, face increasing financial constraints. Furthermore, ongoing institutional and administrative reforms bring about both the set up of new functions and new public expenditure. That is the case in particular for Local Authorities.
Accordingly, this short master presents those financial instruments of the EU that could allow Local Authorities to keep financing local services, while coping with increasing fiscal constraints.
In addition, this master provides participants with an up-to-date presentation of;
1. main features and advantages of public-private partnerships (in particular project finance initiatives aimed at improving public infrastructures), and
2. issues and opportunities raised by new funding models for public policies, such as fundraising for PAs, crowdfunding and pay-for-success models (Social Impact Bonds and Saving Costs Bonds).
The european fund for strategic investmentsPaolo Soro
The European Fund for Strategic Investments (EFSI Project)
Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici è stato varato fin dal 2015 dalla Commissione UE, ma risulta ancora poco conosciuto alla massa di imprenditori e professionisti. Vediamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le concrete potenzialità di realizzo di questo strumento, che ricorda in molti punti i progetti messi in campo dal governo di Dubai con l’FDI (Fund Dubai Investments).
Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...Antonio Bonetti
This proposal outlines a short master focused on EU Funds aimed at fostering scientific research, health and active ageing.
Accordingly, it proposes an extensive presentation of Horizon 2020, but also of the Initiative ‘Ambient Assisted Living’.
With regard to the Italian context, the course focuses on Thematic Objectives 1 of the European Structural and Investment Funds and National Operational Programme “Research and Innovation”.
Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)Parma Couture
Infografica in lingua italiana di descrizione del Piano di investimenti per l'Europa lanciato dalla nuova Commissione Juncker a fine 2014.
Fonte: http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment/plan/index_en.htm
Il Piano persegue i seguenti obiettivi:
- Forte impulso agli investimenti strategici;
- Migliore accesso ai finanziamenti degli investimenti per le PMI e le imprese a media capitalizzazione;
- Uso strategico del bilancio UE;
- Flessibilità nel patto di stabilità e crescita per gli Stati membri che contribuiscono al nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici;
- Migliore uso dei fondi strutturali e di investimento europei;
- Preparazione e selezione della riserva di progetti;
- Assistenza tecnica a tutti i livelli;
- Forte collaborazione tra le banche di promozione nazionali e la BEI;
- Follow-up a livello mondiale, dell'UE, nazionale e regionale, comprese le attività di sensibilizzazione;
- Prevedibilità e qualità della regolamentazione;
- Qualità della spesa, dei sistemi fiscali e della pubblica amministrazione nazionali;
- Nuove fonti di finanziamenti a lungo termine per l'economia;
- Rimozione degli ostacoli normativi non finanziari nei principali settori del mercato unico.
Presentazione di Dario Scannapieco, Vicepresidente Banca europea per gli investimenti, Presidente, Fondo europeo per gli investimenti, durante la conferenza:
Tornare ad investire in Europa. Piano Juncker: un buon inizio?
Torino, 3 luglio 2015
Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"Antonio Bonetti
This proposal is about a short master aimed at presenting the strategic approach to EU funds. Moreover, there is a strong focus on EU subventions, calls for proposals and project design and management.
It equips participants with an up-to-date presentation of:
1. main tools used when formulating the “logical framework” of projects;
2. templates to be used when submitting proposals;
3. analysis of administrative and award criteria aimed at evaluating proposals.
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo ruraleAntonio Bonetti
Since its reform in 1992 (“Mac Sharry’s reform”), the Common Agricultural Policy (CAP) is structured around two pillars:
Pillar I: direct payments and market measures;
Pillar II: rural development measures.
This Note is set to describe rationale and main Measures of the EU rural development policy in the 2014-2020 programming period.
In particular, it focuses on: (i) objectives and main features of regional Rural Development Programmes in Italy, (ii) their coherence with the whole strategic approach of structural policies (co-financed by the European Structural and Investment Funds), clearly rooted in the “Europe 2020” strategy.
Evento "Cowoshare2" organizzato da Rete Cowo® il 3/10/2015 a Milano dedicato a "I fondi pubblici questi sconosciuti" - Presentazione sui finanziamenti pubblici europei e nazionali a cura di Centro di Iniziativa Europea - Coworking Cowo® Milano/Nino Bixio
Arsial promozione e viluppo del terrritorio - presentazione_finanziare le pmi...Armando Panvini
Per il Comune di Serrone ho presentato un progetto, ammesso al finanziamento, per lo sviluppo e la promozione del territorio del vino Cesanese: story telling e business-plan. nella presentazione indichiamo le fasi di realizzazione del progetto, che ha comportato una serie di eventi dedicati al territorio.
Fondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del LazioAntonio Bonetti
This short Note presents EU Funds particularly useful for town councils and other local authorities.
There is a strong focus on European Structural and Investment Funds, but also on Programmes such as Europe for Citizenship, LIFE, Asylum, Integration and Migration Fund and the other “direct” funds particularly important for designing innovative local policies.
Furthermore, it deals with new instruments aimed at financing public services, especially Social Impact Bonds, civic crowdfunding and fundraising for the provision of public goods and social services.
Speciale Panorama su politica di coesione 2014-2020 (in ITALIANO)Parma Couture
Nr 48. - Inverno 2013 - Politica di coesione 2014-2020 - Cresce lo slancio
EDIZIONE IN LINGUA ITALIANA!
Il tema principale dell’edizione invernale della rivista Panorama è la riforma della politica di coesione 2014-2020 e l’analisi in dettaglio dei cambiamenti che ne derivano per tutte le parti coinvolte. In un’intervista esclusiva, il presidente della Commissione europea Barroso sottolinea in che modo la politica di coesione agevolerà la crescita e l’aumento di posti di lavoro e contribuirà a raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020.
Anche i nostri lettori hanno dato il proprio contributo al dibattito nella rubrica «Con parole proprie» in cui i rappresentanti degli Stati membri, delle regioni e delle associazioni di tutta Europa hanno condiviso le proprie idee sulla riforma e le speranze per il nuovo periodo di finanziamento.
In altri articoli di questo numero vengono delineati i punti chiave della riforma e le tematiche prioritarie; viene descritto il processo di approvazione del budget dal punto di vista del Parlamento europeo; vengono fornite informazioni su come richiedere gli aiuti e viene presentata un’analisi delle strategie di comunicazione e degli obblighi. La rivista contiene, inoltre, la consueta selezione di notizie e approfondimenti su progetti specifici da tutta l’UE.
This Guide presents a strategic map on EU Funds, both those managed by the European Commission and its executive agencies directly and those managed by Member States and regions.
The Guide sets out how each European Programme is anchored in the general framework of EU policies and potential synergies between different EU Funds. Accordingly, there is a sharp focus on synergies between ‘centrally managed’ funds (such as EaSI, COSME, Justice) and European Structural and Investment Funds.
Materiale presentato nel ciclo di incontri territoriali di informazione ed orientamento sulla nuova “generazione” 14-20 dei programmi comunitari a gestione diretta. Workshop di Roma, Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo.
Corso "Europa e Italia": Slides "Il bilancio dell'UE"OdgToscana
Corso "Europa e Italia: istituzioni politiche e fonti di informazione europee" del 5 maggio 2015 a Firenze, con Emilio Dalmonte e Ewelina Jelenkowska-Lucà, valido per la formazione professionale dei giornalisti: ecco le slides sul bilancio dell'Unione Europea
Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"Antonio Bonetti
This proposal is about a short master aimed at presenting the strategic approach to EU funds. Moreover, there is a strong focus on EU subventions, calls for proposals and project design and management.
It equips participants with an up-to-date presentation of:
1. main tools used when formulating the “logical framework” of projects;
2. templates to be used when submitting proposals;
3. analysis of administrative and award criteria aimed at evaluating proposals.
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo ruraleAntonio Bonetti
Since its reform in 1992 (“Mac Sharry’s reform”), the Common Agricultural Policy (CAP) is structured around two pillars:
Pillar I: direct payments and market measures;
Pillar II: rural development measures.
This Note is set to describe rationale and main Measures of the EU rural development policy in the 2014-2020 programming period.
In particular, it focuses on: (i) objectives and main features of regional Rural Development Programmes in Italy, (ii) their coherence with the whole strategic approach of structural policies (co-financed by the European Structural and Investment Funds), clearly rooted in the “Europe 2020” strategy.
Evento "Cowoshare2" organizzato da Rete Cowo® il 3/10/2015 a Milano dedicato a "I fondi pubblici questi sconosciuti" - Presentazione sui finanziamenti pubblici europei e nazionali a cura di Centro di Iniziativa Europea - Coworking Cowo® Milano/Nino Bixio
Arsial promozione e viluppo del terrritorio - presentazione_finanziare le pmi...Armando Panvini
Per il Comune di Serrone ho presentato un progetto, ammesso al finanziamento, per lo sviluppo e la promozione del territorio del vino Cesanese: story telling e business-plan. nella presentazione indichiamo le fasi di realizzazione del progetto, che ha comportato una serie di eventi dedicati al territorio.
Fondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del LazioAntonio Bonetti
This short Note presents EU Funds particularly useful for town councils and other local authorities.
There is a strong focus on European Structural and Investment Funds, but also on Programmes such as Europe for Citizenship, LIFE, Asylum, Integration and Migration Fund and the other “direct” funds particularly important for designing innovative local policies.
Furthermore, it deals with new instruments aimed at financing public services, especially Social Impact Bonds, civic crowdfunding and fundraising for the provision of public goods and social services.
Speciale Panorama su politica di coesione 2014-2020 (in ITALIANO)Parma Couture
Nr 48. - Inverno 2013 - Politica di coesione 2014-2020 - Cresce lo slancio
EDIZIONE IN LINGUA ITALIANA!
Il tema principale dell’edizione invernale della rivista Panorama è la riforma della politica di coesione 2014-2020 e l’analisi in dettaglio dei cambiamenti che ne derivano per tutte le parti coinvolte. In un’intervista esclusiva, il presidente della Commissione europea Barroso sottolinea in che modo la politica di coesione agevolerà la crescita e l’aumento di posti di lavoro e contribuirà a raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020.
Anche i nostri lettori hanno dato il proprio contributo al dibattito nella rubrica «Con parole proprie» in cui i rappresentanti degli Stati membri, delle regioni e delle associazioni di tutta Europa hanno condiviso le proprie idee sulla riforma e le speranze per il nuovo periodo di finanziamento.
In altri articoli di questo numero vengono delineati i punti chiave della riforma e le tematiche prioritarie; viene descritto il processo di approvazione del budget dal punto di vista del Parlamento europeo; vengono fornite informazioni su come richiedere gli aiuti e viene presentata un’analisi delle strategie di comunicazione e degli obblighi. La rivista contiene, inoltre, la consueta selezione di notizie e approfondimenti su progetti specifici da tutta l’UE.
This Guide presents a strategic map on EU Funds, both those managed by the European Commission and its executive agencies directly and those managed by Member States and regions.
The Guide sets out how each European Programme is anchored in the general framework of EU policies and potential synergies between different EU Funds. Accordingly, there is a sharp focus on synergies between ‘centrally managed’ funds (such as EaSI, COSME, Justice) and European Structural and Investment Funds.
Materiale presentato nel ciclo di incontri territoriali di informazione ed orientamento sulla nuova “generazione” 14-20 dei programmi comunitari a gestione diretta. Workshop di Roma, Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo.
Corso "Europa e Italia": Slides "Il bilancio dell'UE"OdgToscana
Corso "Europa e Italia: istituzioni politiche e fonti di informazione europee" del 5 maggio 2015 a Firenze, con Emilio Dalmonte e Ewelina Jelenkowska-Lucà, valido per la formazione professionale dei giornalisti: ecco le slides sul bilancio dell'Unione Europea
CONTRIBUTI PUBBLICI E AIUTI DI STATO SU PROGETTO
Panoramica sulle opportunità di finanziamento, sussidi e aiuti di Stato. Focus su destinatari, obiettivi e caratteristiche.
Quadro generale sui Fondi strutturali e normativa di riferimento - Valentino ...Sardegna Ricerche
La presentazione di Valentino Acca, relatore del laboratorio dello Sportello PA dal titolo "Quadro generale sui Fondi strutturali e normativa di riferimento".
Le opportunità di finanziamento dell'Unione Europea per il periodo 2014 2020Miriana Bucalossi
I diversi strumenti finanziari di cui si avvale l'Unione Europea per promuovere la cooperazione e la sinergia sia all’interno che all’esterno dell’Europa e raggiungere gli obiettivi strategici di Europa 2020.
Arsial - Promozione e sviluppo del territorio di Piglio e finanziare le PMI l...Armando Panvini
Ho presentato un progetto, ammesso al finanziamento, per lo sviluppo e la promozione del territorio del vino Cesanese per conto del Comune di Piglio (FR), realizzando lo story telling e business-plan. nella presentazione indichiamo le fasi di realizzazione del progetto, che ha comportato una serie di eventi dedicati al territorio.
I documenti presentati nel corso dei workshop informativi e di orientamento su bandi europei ed europrogettazione. Workshop autunno 2013 a Roma, Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo.
Similar to Finanziamenti UE: una guida rivolta a imprese, giovani, enti pubblici, ONG, ricercatori (20)
Martedì, 22 Marzo 2016
Dall’insediamento del Ministro Federica Guidi, l’azione complessiva del Ministero dello Sviluppo economico è riconducibile ad un framework unitario, il cui obiettivo principale è di creare le condizioni affinché le imprese possano consolidarsi ed espandersi attraverso il rilancio degli investimenti, una più forte proiezione internazionale e un maggiore accesso ai fattori di produzione quali l’energia e il credito.
Per perseguire queste finalità il Ministero dello sviluppo economico ha adottato, in questi due anni, numerose misure per rafforzare la competitività del sistema produttivo e proiettare l’economia verso una maggiore innovazione tecnologica e organizzativa. In particolare attraverso lo stimolo alla ricerca e all’innovazione, la promozione e la crescita dimensionale di imprese innovative ad alto valore tecnologico, l’accesso alle fonti di finanziamento, il consolidamento patrimoniale, il rafforzamento della proiezione internazionale, l’approvvigionamento energetico a costi più competitivi, la realizzazione e promozione di servizi e infrastrutture digitali, nonché la promozione della concorrenza, la tutela della proprietà intellettuale e dei consumatori.
Con l’obiettivo di rilanciare il protagonismo delle imprese attraverso la crescita e il rafforzamento della competitività del nostro tessuto produttivo, l’Handbook, redatto sia in italiano che in inglese, rappresenta un vademecum di tutte le misure agevolative adottate dal Ministero dello sviluppo economico in un’ottica di modernizzazione e rafforzamento del paradigma imprenditoriale italiano.
L’Handbook raccoglie tutte le agevolazioni attualmente fruibili dalle imprese, suddivise in quattro macro-aree di intervento (sostegno alla competitività, sostegno all’innovazione, efficienza energetica, internazionalizzazione) e un focus speciale sulle startup e PMI innovative.
Decreto MISE-MEF n. 140/2015 - Nuove impreseParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Rettifica Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Bando ambulanze 2015: Domanda di contributo e allegatiParma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA 31/12/2015
Ambulanze e beni strumentali: Linee guida 2015Parma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA: 31 DICEMBRE 2015
forza motrice del progetto promosso da Parma Couture. Nasce a Parma un prestigioso marchio di abbigliamento maschile di alta qualità artigianale. Unire sotto un unico brand la produzione dei migliori artigiani presenti nel panorama sartoriale di Parma è l’obiettivo dell’iniziativa rivolta all’uomo di oggi che nelle sue scelte privilegia l’originalità delle creazioni ed esige la loro perfetta realizzazione.
Il talento e la maestria che gli artigiani parmensi sono in grado di esprimere, derivati dall’esperienza maturata da ciascuno nella sua personale specializzazione, garantiscono l’alta qualità di una gamma completa di prodotti di sartoria e complementi di abbigliamento maschile: camiceria, maglieria, cravatte, articoli di pelletteria e accessori.
Digital for social: FAQ della Fondazione VodafoneParma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Digital for Social: bando della Fondazione Vodafone Italia Parma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Scadenza per la presentazione delle domande: 20 Dicembre 2015
Scenari industriali CSC: la manifattura riparte da buone basiParma Couture
Scenari industriali N.6 - PRODUZIONE E COMMERCIO: COME CAMBIA LA GLOBALIZZAZIONE - LA MANIFATTURA ITALIANA RIPARTE SU BUONE BASI.
L’industria manifatturiera italiana ha cominciato a risalire la china, con un passo ancora lento e assai
disomogeneo tra i suoi comparti.
Non si tratta di una falsa partenza, simile alle molte che hanno punteggiato la lunga crisi. Le prospettive
rivelate dai dati e garantite dalle condizioni internazionali favorevoli e dalla politica di bilancio non più
restrittiva sono di consolidamento e progressiva diffusione del recupero.
È un nuovo cominciamento impostato su buone fondamenta, non una semplice ripresa congiunturale.
Perché il contesto esterno e la realtà interna sono molto cambiati nell’arco degli ultimi anni e anzi stanno
ulteriormente mutando quasi sotto i nostri occhi.
Di questi mutamenti profondi e continui le imprese e il sistema tutto devono tener conto, modificando
strategie e adottando politiche adeguate, che abbiano al centro l’industria, motore dello sviluppo.
Legge di Stabilità 2016 - Slides agricolturaParma Couture
Legge di stabilità, Mipaaf: le principali misure per l'agricoltura
Martina: via Irap e Imu sui terreni per imprese agricole. Oltre 800 milioni di euro per la crescita
(16/10/2015)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, con l'approvazione della Legge di Stabilità 2016, sono state introdotte importanti misure per il comparto agricolo per un totale di oltre 800 milioni di euro. "La legge di stabilità approvata ieri è tra le più agricole degli ultimi anni. - ha affermato il Ministro Maurizio Martina - Abbiamo lavorato per tutelare il reddito delle imprese con sostegni concreti e immediati a partire dall'eliminazione dell'Irap e dell'Imu sui terreni. Meno tasse e più semplificazione e investimenti per sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione. Le misure messe a punto ci consentono di investire oltre 800 milioni di euro, segnando così una delle azioni più forti che si siano mai fatte negli anni a sostegno del settore primario".
Internazionalizzazione: decreto legislativo attuativo della Delega FiscaleParma Couture
Con il Decreto Legislativo n. 147/2015, attuativo della Delega Fiscale (Legge n. 23/2014), il Governo ha disciplinato una pacchetto di misure per la crescita e l'internazionalizzazione volto a rendere più attrattivo, dal punto di vista fiscale, il nostro Paese per le imprese italiane e straniere che scelgono di insediarvi e/o mantenervi stabili organizzazioni, e a favorire l'abbattimento delle barriere alla loro internazionalizzazione.
La norma introduce, in particolare, una nuova disciplina degli "Accordi fiscali preventivi", vigenti per un periodo di 4 anni, tra le imprese con attività internazionale e l'Agenzia delle Entrate, al fine di promuovere la ricerca del consenso e della partecipazione nei rapporti fra impresa contribuente e fisco italiano. Si prevede, poi, la possibilità per le imprese italiane ed estere decise ad effettuare nuovi e rilevanti investimenti in Italia (minimo Euro 30.000.000) di presentare all'Agenzia delle Entrate, con lo strumento dell' "Interpello", un Piano di investimenti dettagliato (Business plan) al fine di ottenere - entro un massimo di 4 mesi (prorogabili a 7) - un quadro certo del proprio profilo fiscale.
Il Decreto crescita e internazionalizzazione introduce anche la cosiddetta "Branch exemption", ovvero un regime opzionale di esenzione dalle imposte degli utili e delle perdite realizzati nelle stabili organizzazioni all'estero da parte di imprese residenti in Italia. L'ultima misura qui riportata riguarda l'istituzione di un regime fiscale speciale a beneficio dei lavoratori qualificati che, dopo aver vissuto all'estero nei 5 anni precedenti, decidono di trasferirsi in Italia per almeno 2 anni: l'agevolazione consiste in una riduzione della base imponibile pari al 30% del reddito da lavoro dipendente prodotto presso una impresa residente in Italia.
Decreto crescita e internazionalizzazione è entrato in vigore il 7 Ottobre 2015. Tuttavia, la concreta operatività di alcune misure ivi contenute è condizionata all'emanazione di appositi Decreti attuativi da parte del Ministero dell'Economia.
Guida ai finanziamenti dell'Unione Europea 2014-2020Parma Couture
Edizione 2014 (pubblicata nel 2015) della Guida per principianti sui finanziamenti dell'Unione Europea: nuove possibilità di finanziamento dell'UE per il periodo 2014-2020
Il COSME è il programma dell’UE per la competitività delle
piccole e medie imprese (PMI). Una parte significativa del
programma COSME è dedicata agli strumenti finanziari
gestiti dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) nell’ambito
di un mandato della Commissione Europea.
Gli strumenti finanziari del programma COSME sono volti
a migliorare l’accesso ai finanziamenti per le PMI e ad
incoraggiare la competitività delle imprese europee. Gli
strumenti finanziari del programma COSME sono operativi
dal 2014 al 2020 con un bilancio previsto di 1,3 miliardi di
EUR. Il FEI intende migliorare l’accesso ai finanziamenti
per le PMI attraverso intermediari finanziari selezionati,
compresi istituti finanziari o fondi di private equity locali
scelti dal FEI attraverso un invito a manifestare interesse. Tali
strumenti sono finanziati dall’Unione Europea nel quadro del
programma COSME.
Progressi sulle 10 priorità della Commissione EuropeaParma Couture
President Juncker's State of the Union speech covered progress in implementing the Commission's ten priorities, and explained where work needs to be done. It presented his political vision for the future of the EU that will guide the preparation of the Commission's Work Programme for 2016 and beyond.
Al fine di promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale, con decreto ministeriale 3 luglio 2015 è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalità di utilità sociale.
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:
imprese sociali costituite in forma di società, di cui al decreto legislativo n. 155/2006;
cooperative sociali e relativi consorzi, di cui alla legge n. 381/1991;
società cooperative aventi qualifica di ONLUS ai sensi del decreto legislativo n. 460/1997.
L’intervento prevede la concessione di aiuti ai sensi dei regolamenti europei “de minimis”, da erogare sotto forma di finanziamenti agevolati per programmi di investimento delle predette imprese in qualunque settore, purché coerenti con le relative finalità istituzionali.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
La copertura dell’intervento è posta a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) istituito dalla legge n. 311/2004 presso Cassa depositi e prestiti S.p.a., previa assegnazione delle risorse da parte del CIPE.
E’ prevista inoltre la possibilità di destinare alla misura anche risorse delle regioni o di altri enti pubblici, risorse dei fondi strutturali europei e stanziamenti derivanti da specifiche disposizioni normative, utilizzabili per associare ai predetti finanziamenti agevolati aiuti concessi sotto forma di contributi non rimborsabili.
Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, saranno stabilite le condizioni e modalità per la concessione ed erogazione dei finanziamenti previsti dal nuovo regime di aiuto.
L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese successivamente all’adozione degli atti concernenti l’assegnazione delle risorse finanziarie e la regolamentazione delle procedure.
Avviso pubblico disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Scadenza presentazione domande: 16 Novembre 2015
Linee guida Bando disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Finanziamenti UE: una guida rivolta a imprese, giovani, enti pubblici, ONG, ricercatori
1. I finanziamenti
dell’Unione
europea —
Una guida per
principianti
Edizione 2012
Nuove regole finanziarie e
nuove possibilità
di finanziamento
per il periodo 2007-2013
KV-31-11-332-IT-C
doi:10.2761/83534
PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLE FINANZE COMUNITARIE
Bilancio dell’Unione europea:
http://ec.europa.eu/budget/
Commissario: Janusz Lewandowski
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/lewandowski/index_en.htm
Direzione generale del Bilancio:
http://ec.europa.eu/dgs/budget/index_it.htm
Per eventuali osservazioni sulla presente pubblicazione:
budget@ec.europa.eu
Bilancio
3. 1
I finanziamenti dell’Unione europea —
Una guida per principianti
Scarsa familiarità con i fondi comunitari?
Ecco le principali possibilità di finanziamento.............................................. pag. 4
Per chi dirige una piccola e media impresa�����������������������������������������������������pag. 6
Per chi rappresenta un’organizzazione non governativa����������������������pag. 10
Per studenti e neolaureati��������������������������������������������������������������������������������������pag. 13
Per i ricercatori��������������������������������������������������������������������������������������������������������������pag. 17
Per gli agricoltori����������������������������������������������������������������������������������������������������������pag. 20
Per chi lavora per un ente pubblico�������������������������������������������������������������������pag. 23
Procedure finanziarie troppo complicate?
Ecco le principali regole da conoscere�������������������������������������������������������������pag. 28
Finanziamenti trasparenti e controlli efficaci?
In questa sezione������������������������������������������������������������������������������������������������������������pag. 30
Qual è l’importo in ballo?
Ecco l’elenco dei programmi�����������������������������������������������������������������������������������pag. 34
Nuove regole finanziarie
e nuove possibilità
di finanziamento
per il periodo 2007-2013
4. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
Nel 2007, in risposta agli sviluppi dell’economia mondiale e alle sue implicazioni per l’Eu-
ropa, la Commissione europea proponeva una serie di programmi destinati a stimolare l’in-
novazione e a favorire la crescita delle regioni europee.
Nei difficili anni che si sono succeduti, queste possibilità di finanziamento hanno sostenuto le
misure anticrisi aiutando a mantenere il passo verso il raggiungimento di ambiziosi obiettivi
della strategia Europa 2020, in un’Unione ormai formata da 27 Stati membri. I programmi
per il periodo 2007-2013 mettevano l’accento sulla ricerca, sulla creazione di reti ener-
getiche, di beni e di persone, sulla lotta contro gli effetti dei cambiamenti climatici, sulla
crescita, sull’occupazione e sulla creazione di posti di lavoro migliori. Per raggiungere questi
obiettivi ambiziosi, l’Unione europea ha regolamentato l’attribuzione dei fondi con norme
semplici, pratiche e trasparenti.
Abbiamo definito il quadro della competitività, della solidarietà e della coesione europea
e diamo il sostegno necessario per realizzare idee e progetti capaci di contribuire alla rea-
lizzazione dei nostri obiettivi comuni. Ci auguriamo allora di lavorare insieme per valorizzare
al meglio questi investimenti e riportare l’Europa sul binario giusto.
Janusz Lewandowski
Commissario europeo
per la Programmazione finanziaria e il bilancio
Editoriale
2
5. • Questa guida è una pubblicazione molto apprezzata. A fronte delle numerose richie-
ste di ristampa, abbiamo deciso di pubblicarne una versione riveduta aggiornando le
informazioni sui programmi nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale
2007-2013. I programmi sono una possibilità di finanziamento aperta a tutti e parte dei
fondi è ancora disponibile, perciò speriamo che questa pubblicazione susciti l’interesse
di coloro che hanno sentito parlare del bilancio dell’Unione ma non hanno mai chiesto
un finanziamento.
• Siete un ricercatore e avete un’ipotesi di lavoro da sviluppare? Siete uno studente desi-
deroso di studiare all’estero? O forse semplicemente un imprenditore che cerca sostegno
finanziario per avviare un’attività? Questa nuova edizione della guida per principianti
offre un’ampia panoramica dei finanziamenti disponibili nei diversi settori, con raggua-
gli su come e dove fare domanda e con consigli per approfondire particolari forme di
finanziamento.
• Una buona governance va di pari passo con una pianificazione lungimirante e infatti
stiamo già lavorando alla nuova generazione di fondi per il dopo 2013. L’idea è di
offrire più Europa con gli stessi soldi. Per i recenti sviluppi rimandiamo al sito Europa:
http://ec.europa.eu/budget/reform/index_en.htm
Perché una terza edizione
3
6. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
4
Da dove iniziare…
A seconda del tipo di finanziamento e del progetto, potrete rivolgervi a una serie di interlocutori e di reti per
ottenere tutte le informazioni necessarie. Molte informazioni utili sono disponibili anche su Internet.
1. Le reti d’informazione dell’Unione
Possibilità di
finanziamento
per tutti
Avete scarsa familiarità con i fondi dell’Unione europea (UE) e vi sentite un po’ spaesati tra i vari dispositivi,
soggetti e programmi? Ecco la guida che fa per voi. In questa sezione:
• da dove iniziare,
• breve rassegna delle varie forme di finanziamento,
• esempi pratici a seconda dei tipi di beneficiari.
La rete Enterprise Europe
http://www.enterprise-europe-network.
ec.europa.eu/index_it.htm
600 organizzazioni partner in oltre
40 paesi.
Europe Direct
• al telefono: 00800 6 7 8 9 10 11
• di persona al centro Europe Direct più
vicino: http://ec.europa.eu/europedirect
• per e-mail o tramite un operatore
online: http://ec.europa.eu/europedirect
▶ Per le imprese e le piccole
e medie imprese (PMI):
▶ Per altri beneficiari:
2. Il portale Europa
La Commissione cura un portale con informazioni su sovvenzioni e appalti pubblici:
http://ec.europa.eu/small-business/index_it.htm
3. Le autorità nazionali, regionali o locali del vostro paese
Buona parte dei fondi dell’Unione sono gestiti a livello nazionale o regionale. Per questo motivo le autorità
nazionali, regionali o locali sono spesso in grado di fornire le informazioni necessarie e gli strumenti di soste-
gno adeguati.
L’elenco delle autorità di gestione dei fondi strutturali in ogni regione è disponibile al seguente indirizzo:
http://ec.europa.eu/regional_policy/manage/authority/authority_it.cfm
I link ai ministeri dell’Agricoltura degli Stati membri sono disponibili all’indirizzo:
http://ec.europa.eu/agriculture/use/index_en.htm
7. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
5
4. Le associazioni professionali
Se il progetto che intendete presentare è collegato alla vostra attività lavorativa, anche la vostra associa-
zione professionale potrà esservi di aiuto. Alcuni finanziamenti dell’Unione sono riservati a determinate
professioni: gli insegnanti e i formatori possono usufruire, ad esempio, dei fondi del programma per l’apprendi-
mento permanente, i registi di quelli del programma MEDIA 2007. È possibile che la vostra rete professionale
sappia già come accedere ai fondi dell’Unione e possa darvi utili consigli.
Le forme di finanziamento
1. Il bilancio dell’Unione europea: le principali possibilità di finanziamento
Le sovvenzioni cofinanziano in genere
progetti o obiettivi specifici e sono di solito
assegnate tramite inviti a presentare
proposte.
Il funzionamento delle istituzioni e l’attua-
zione dei programmi dell’Unione avvengono
tramite appalti pubblici per l’acquisto di
beni, servizi o opere banditi dall’Unione
europea.
Siete alla ricerca di fondi
per i vostri progetti?
Cercate sbocchi per servizi
o prodotti?
2. Gestione dei fondi e aggiudicazione degli appalti e delle sovvenzioni
Gli Stati membri
dell’Unione europea
Oltre il 76 % del bilancio
dell’Unione è gestito dalle
autorità nazionali e regio-
nali, compresi i fondi
strutturali e le sovven-
zioni agricole.
Paesi terzi
e organizzazioni
internazionali
Il 2 % è gestito da paesi
terzi o organizzazioni
internazionali (Croce rossa,
Organizzazione delle
Nazioni Unite).
La Commissione europea
Circa il 22 % è gestito
a livello centrale tramite
programmi (ricerca, istru-
zione, sanità e iniziative per
i giovani).
8. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
6
Per le piccole
imprese
Le principali fonti
di finanziamento disponibili
• Le piccole e medie imprese (PMI) possono beneficiare di finanziamenti dell’Unione sotto forma di sov-
venzioni, di prestiti e, in alcuni casi, di garanzie. Questo sostegno può essere erogato sia direttamente
(sovvenzioni UE) sia attraverso programmi gestiti dagli Stati. Le PMI possono inoltre avvalersi di una serie
di misure di assistenza non finanziaria sotto forma di servizi di sostegno alle imprese forniti dalla rete
Enterprise Europe o dall’helpdesk sui diritti di proprietà intellettuale (DPI).
Le sovvenzioni dell’Unione
• Si tratta di una forma di finanziamento essenzialmente tematica — ambiente, ricerca, formazione — con
la quale i vari dipartimenti della Commissione europea o le agenzie esecutive realizzano obiettivi specifici.
• Di solito le PMI e altri soggetti (associazioni imprenditoriali, fornitori di servizi a sostegno delle imprese,
società di consulenza) possono presentare direttamente un progetto nell’ambito di un determinato pro-
gramma, a condizione che il progetto sia transnazionale, sostenibile e apporti valore aggiunto. I criteri di
selezione sono precisati negli inviti a presentare proposte.
I fondi strutturali
• Solo le PMI delle regioni economicamente meno sviluppate (le cosiddette regioni di «convergenza») pos-
sono ricevere aiuti diretti per cofinanziare i propri investimenti.
• Nelle altre regioni le PMI vengono aiutate soprattutto tramite interventi con un forte effetto moltiplicatore
(formazione all’imprenditorialità, servizi di sostegno, incubatori di imprese, dispositivi di trasferimento di
tecnologia, networking).
• La Commissione europea, la Banca europea per gli investimenti e il Fondo europeo per gli investimenti
hanno varato un’iniziativa comune che permette alle PMI delle regioni meno sviluppate di accedere più
facilmente ai finanziamenti. L’iniziativa, conosciuta con l’acronimo Jeremie (Joint European Resources for
Micro to Medium Enterprises, risorse europee congiunte per le micro, piccole e medie imprese), permette
agli Stati membri e alle regioni di utilizzare parte dei fondi strutturali come garanzie sul credito e finanzia-
menti in capitale proprio e capitale di rischio a favore delle PMI.
9. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
7
Gli strumenti finanziari
• Non sono mezzi di finanziamento diretto alle PMI ma strumenti gestiti di solito da intermediari finan-
ziari, quali banche, istituti di credito e fondi di investimento. Il loro obiettivo è accrescere il volume di
credito a disposizione delle PMI e incentivare gli intermediari a ampliare la capacità di prestito alle PMI.
• Lo strumento europeo Progress di microfinanza, pensato per permettere agli istituti di microfinanza dell’U-
nione di aumentare i prestiti alle imprese, agisce in due modi: emettendo garanzie agli erogatori di micro-
finanziamenti — condividendo quindi il rischio di perdita — e mettendo a disposizione ulteriori strumenti
(prestiti e capitale) per incrementare il volume dei microcrediti.
• Il programma quadro per la competitività e l’innovazione assegna agli strumenti finanziari
1 130 milioni di euro per il periodo 2007-2013. Queste risorse sono ripartite su due dispositivi gestiti in
cooperazione con il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e con altre istituzioni finanziarie internazionali:
‣‣ lo strumento a favore delle PMI innovative e a forte crescita (GIF), il cui obiettivo è potenziare l’offerta
di capitale a favore delle piccole e medie imprese innovative sia nella fase iniziale (GIF1) sia in quella
di espansione (GIF2). Il GIF condivide rischi e utili con gli investitori privati, esercitando un importante
effetto leva sull’offerta di capitale alle PMI innovative;
‣‣ il meccanismo di garanzia per le PMI, che mette a disposizione altre garanzie per aumentare l’offerta
di finanziamenti con capitale di debito alle PMI.
I FONDI UE NELLA PRATICA
Guide digitali al riconoscimento delle specie: una cooperazione anglo-tedesca
La collaborazione tra due microimprese entrate in affari grazie alla rete Enterprise Europe ha prodotto
una serie di applicazioni ambientali per smartphone e tablet PC. Il primo progetto, TreeID, permette agli
utenti di riconoscere le specie di alberi con domande in risposta alle quali presenta una lista di possibilità.
L’applicazione è al terzo posto nella classifica dei contenuti educativi di iTunes.
Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/small-business/success-stories/2011/august/index_it.htm
Esempi di progetti o settori finanziati
Servizi di qualità per disabili sul mercato del lavoro; erogatori di microfinanziamenti; applicazioni ambien-
tali per smartphone e tablet PC; scuole di danza; distribuzione energetica e tecnologie informatiche;
portale online per le gare d’appalto; catering.
Documento informativo sulle opportunità di finanziamento per le PMI europee:
http://ec.europa.eu/enterprise/newsroom/cf/_getdocument.cfm?doc_id=4619
Storie di successo
http://www.erasmus-entrepreneurs.eu/index.php?lan=it
10. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
8
Come fare domanda
• Le procedure per richiedere le sovvenzioni dell’Unione sono indicate di volta in volta negli inviti a presen-
tare proposte lanciati nell’ambito dei singoli programmi. Le domande possono essere presentate diretta-
mente alla Commissione europea o all’agenzia esecutiva che gestisce il programma.
• I programmi finanziati tramite i fondi strutturali sono gestiti a livello nazionale o regionale e i progetti sono
selezionati dalle competenti autorità.
• Gli strumenti finanziari per le PMI sono in genere gestiti da intermediari finanziari, quali banche o istituti
di credito.
Per ulteriori informazioni
• Rete Enterprise Europe
600 organizzazioni partner in oltre 40 paesi.
La rete Enterprise Europe aiuta le piccole imprese a sfruttare al massimo i vantaggi del mercato euro-
peo. La rete, che lavora a contatto con le organizzazioni imprenditoriali locali, può aiutarvi ad espandere
l’attività a nuovi mercati, acquisire o brevettare nuove tecnologie, accedere ai finanziamenti e ai fondi
dell’Unione:
http://www.enterprise-europe-network.ec.europa.eu/index_it.htm
• Il portale europeo per le piccole e medie imprese offre una panoramica delle principali possibilità di
finanziamento:
http://ec.europa.eu/small-business/index_it.htm
• Il sito della Commissione europea sulle sovvenzioni informa sulle possibilità di finanziamento per settore:
http://ec.europa.eu/contracts_grants/grants_it.htm
• Il sito della direzione generale della Politica regionale informa sulle iniziative dell’Unione europea
a sostegno dello sviluppo regionale:
http://ec.europa.eu/regional_policy/index_it.htm
• Il sito riporta inoltre un elenco delle autorità che gestiscono i fondi strutturali in ciascuna regione:
http://ec.europa.eu/regional_policy/manage/authority/authority_it.cfm
• Fondo sociale europeo:
http://ec.europa.eu/esf
• Iniziativa Jeremie:
http://www.eif.org/jeremie
11. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
9
• Per altre informazioni sugli strumenti finanziari:
programma quadro per la competitività e l’innovazione: http://ec.europa.eu/cip/index_it.htm
Fondo europeo per gli investimenti: http://www.eif.org
• Strumento di assistenza preadesione (IPA):
http://ec.europa.eu/enlargement/instruments/overview/index_en.htm
• Strumento europeo Progress di microfinanza:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=itcatId=836
SAPEVATE CHE...
• L’Unione europea definisce PMI le imprese con meno di 250 dipendenti, con un fatturato annuo fino
a 50 milioni di euro o un bilancio totale che non superi i 43 milioni di euro.
12. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
10
Le principali fonti
di finanziamento disponibili
• Le organizzazioni non governative (ONG) e le organizzazioni della società civile sono i naturali desti-
natari di gran parte dei finanziamenti dell’Unione, poiché operano in molti dei settori interessati dalle
politiche europee senza perseguire finalità di lucro, requisito indispensabile per poter ricevere finan-
ziamenti dall’UE.
• È infatti difficile trovare un programma dell’Unione che non preveda, in un modo o nell’altro, una possi-
bilità di finanziamento a favore delle ONG. I finanziamenti possono essere erogati in due modi: tramite
programmi gestiti dalle autorità nazionali e locali e finanziati dai fondi strutturali, oppure tramite pro-
grammi gestiti dalla Commissione europea.
• Si calcola che ogni anno la Commissione assegni direttamente oltre un miliardo di euro a progetti
presentati da ONG, per la maggior parte nel settore delle relazioni esterne e più in particolare della
cooperazione allo sviluppo, dei diritti umani, dei programmi di democratizzazione e degli aiuti uma-
nitari (ben 400 milioni di euro). Una parte sostanziale dei fondi viene poi destinata al settore sociale
(70 milioni), all’istruzione (50 milioni) e alla tutela ambientale all’interno dell’Unione.
• Una ONG dispone, in pratica, di due modi per chiedere finanziamenti:
‣‣ proponendo un progetto concreto nell’ambito di un programma UE che riguardi il proprio settore di
attività: se selezionato, il progetto è cofinanziato dall’Unione tramite una sovvenzione per azione;
‣‣ nel caso di alcuni programmi, le ONG che perseguono «uno scopo di interesse generale europeo o un
obiettivo che si iscrive nel quadro di una politica dell’Unione europea» possono ricevere finanzia-
menti diretti tramite una sovvenzione di funzionamento. In questo caso, più che in base all’analisi
dei singoli progetti, la sovvenzione viene concessa dopo aver valutato la dimensione e la portata
dell’attività, il piano di lavoro annuale dell’ONG e la sua compatibilità con le priorità politiche.
Tra gli esempi di programmi gestiti a livello centrale con sovvenzioni di funzionamento a favore
di ONG segnaliamo: Europa per i cittadini (azione 2: una società civile attiva in Europa), Cultura
2007 (area d’intervento 2: sostegno agli organismi attivi a livello europeo nel campo della cultura)
e Progress (sostegno a ONG europee impegnate a favore dell’inclusione sociale, della lotta contro
la discriminazione e della parità di genere).
Per le organizzazioni
non governative
13. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
11
Come fare domanda
• A seconda del tipo di finanziamento:
‣‣ i fondi strutturali sono gestiti a livello nazionale o regionale e occorre quindi fare domanda alle
pertinenti autorità, che valuteranno le candidature;
‣‣ le procedure per richiedere le sovvenzioni dell’Unione sono precisate di volta in volta negli inviti
a presentare proposte riguardanti i singoli programmi. Le domande possono essere inoltrate diret-
tamente alla Commissione europea o all’agenzia che gestisce il programma interessato o, in alcuni
casi — ad esempio per gli aiuti esterni dell’Unione — alla delegazione dell’Unione europea nel
paese beneficiario.
I FONDI UE NELLA PRATICA
Intervento sanitario d’urgenza per le popolazioni colpite dai conflitti armati nel Kivu Sud,
Repubblica democratica del Congo
Il programma mira a ridurre il tasso di mortalità dei più vulnerabili nella regione di Kitutu favorendo
la diffusione e la qualità delle cure mediche. In questa regione di 109 710 abitanti l’assistenza sani-
taria è assicurata da un ospedale principale e da 22 centri medici. L’organizzazione People in Need
si è concentrata essenzialmente sul settore sanitario sostenendo i centri, in particolare addestrando il
personale medico, procurando farmaci e attrezzature di base e dando sostegno finanziario per le cure
mediche agli sfollati interni e alle donne più vulnerabili.
Esempi di progetti o settori finanziati
Aiuti umanitari in Afghanistan; aiuti umanitari in Colombia; programma integrato per la sicurezza
alimentare e la nutrizione per far fronte alla malnutrizione acuta e all’insicurezza alimentare tra le
popolazioni vulnerabili di Ukiah e Teknaf Upazilas in Bangladesh; interventi d’urgenza nelle regioni
esposte; miglioramento delle risorse idriche disponibili (quantitativo e qualitativo); gestione comunita-
ria del rischio siccità in Etiopia nelle woreda di Dhas, Miyo e Moyale, nell’area di Borena della regione di
Oromiya; intervento d’urgenza «soldi in cambio di lavoro» a favore delle famiglie vulnerabili in Cisgior-
dania e nella Striscia di Gaza.
Approfondimenti
Fonti:
http://ec.europa.eu/echo/files/funding/agreements/agreements_2010.pdf
http://eacea.ec.europa.eu/citizenship/funding/2009/selection/documents/list_selected_projects_
action2_3.pdf
14. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
12
Per ulteriori informazioni
• Il sito della Commissione europea sulle sovvenzioni informa sulle possibilità di finanziamento per settore:
http://ec.europa.eu/contracts_grants/grants_it.htm
• Il sito della direzione generale della Politica regionale informa sulle iniziative dell’Unione europea per lo
sviluppo regionale:
http://ec.europa.eu/regional_policy/index_it.cfm
• Elenco delle autorità di gestione dei fondi strutturali presenti in ciascuna regione:
http://ec.europa.eu/regional_policy/manage/authority/authority_it.cfm
• Fondo sociale europeo:
http://ec.europa.eu/esf
• Ufficio di cooperazione EuropeAid:
http://ec.europa.eu/europeaid/index_it.htm
SAPEVATE CHE...
«ONG» e «organizzazioni della società civile» non sono termini giuridici. Gli inviti a presentare proposte
precisano di volta in volta i requisiti specifici in base ai quali un’organizzazione può beneficiare dei
finanziamenti dell’Unione. Il termine ONG è comunque una scorciatoia utile per designare organizza-
zioni che presentano, in genere, una serie di caratteristiche comuni:
• le ONG non perseguono un profitto (pur avendo dipendenti regolarmente retribuiti e svolgendo
attività redditizie, non distribuiscono gli utili tra i propri membri);
• le ONG operano su base volontaria;
• l’esistenza delle ONG deve essere in qualche modo istituzionalizzata o formalizzata (ad esempio,
da uno statuto o da un qualsiasi documento costitutivo che ne definisca la missione, gli obiettivi
e le finalità). Le ONG devono render conto ai propri membri e ai donatori;
• le ONG sono indipendenti, in particolare dai governi, dai pubblici poteri, dai partiti politici e dalle
organizzazioni commerciali;
• le ONG non perseguono interessi o valori egoistici. Lo scopo delle ONG è servire la collettività nel
suo insieme o gruppi di persone specifici.
Le dimensioni di una ONG e la finalità delle sue attività possono variare notevolmente. Alcune ONG
sono composte da un numero esiguo di persone, altre contano migliaia di membri e centinaia di dipen-
denti. Sotto l’aspetto funzionale, le ONG si concentrano su attività operative e/o di pressione. Le ONG
operative contribuiscono alla prestazione di servizi (ad esempio, nel settore assistenziale) mentre le
ONG di pressione mirano essenzialmente a influenzare le scelte politiche delle autorità pubbliche
o l’opinione pubblica in generale.
15. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
13
Le principali fonti
di finanziamento disponibili
Il programma per l’apprendimento permanente
• Erasmus, che fa parte del programma per l’apprendimento permanente, permette di studiare all’estero.
Più di 2,5 milioni di studenti hanno finora ricevuto una borsa Erasmus. La Commissione europea si
augura che, entro il 2012-2013, questa possibilità si estenda a 3 milioni di studenti.
• Comenius, che fa anch’esso parte del programma per l’apprendimento permanente, offre finanziamenti
destinati a studenti di tutti i cicli scolastici fino all’istruzione secondaria superiore, nello specifico attra-
verso partenariati tra scuole di tutta Europa; Leonardo da Vinci è rivolto a coloro che partecipano ad
attività di istruzione e formazione professionale, ad esempio con tirocini all’estero.
Gioventù in azione
• Oltre a cofinanziare progetti che promuovono l’impegno civico attivo dei giovani, il volontariato, la com-
prensione reciproca e un atteggiamento di apertura mentale verso il mondo, questo programma offre
aiuto ai giovani lavoratori e sostiene le politiche giovanili.
• Il programma si rivolge a giovani tra i 15 e i 28 anni (o dai 13 ai 30 anni per alcune iniziative
specifiche).
• Tra le attività finanziabili: iniziative giovanili che prevedono la partecipazione diretta dei giovani ad
attività da loro ideate; progetti che stimolano la partecipazione dei giovani ai meccanismi della demo-
crazia rappresentativa; progetti di volontariato (da notare che non sono i singoli volontari a presentare
domanda ma unicamente le organizzazioni legalmente costituite e accreditate presso il servizio volon-
tario europeo); la formazione e la messa in rete di quanti operano nel settore del lavoro giovanile e delle
organizzazioni che lanciano campagne di informazione rivolte ai giovani.
Per i giovani
16. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
14
I FONDI UE NELLA PRATICA
Una nuova visione dei diritti delle minoranze
Questo progetto è consistito nel dare voce alle organizzazioni che lavorano con giovani svantaggiati
e emarginati, vittime di discriminazioni e violenze dovute alla loro situazione familiare, culturale, reli-
giosa o etnica, dando loro la possibilità di condividere l’esperienza acquisita come difensori dei diritti
dei minori. Il progetto è stato un modo per stimolare il dibattito sulla tutela dei diritti dei minori e por-
tare le organizzazioni di giovani e giovanissimi a individuare soluzioni e a partecipare ad un dialogo
aperto all’interno delle rispettive comunità multiculturali.
Paesi coinvolti: Italia, Repubblica ceca, Spagna, Costa d’Avorio, India e Turchia.
Esempi di progetti o settori finanziati
Volontari attivi nello scambio di buone pratiche e nella promozione dello sviluppo del lavoro giovanile
in Sud Africa; volontari impegnati a promuovere la cittadinanza attiva e l’impegno personale tra i gio-
vani e a far comprendere loro il valore dello sviluppo comunitario e delle differenze culturali tramite il
lavoro volontario all’estero (Cina, Ecuador e Uganda); volontari partecipanti a un progetto del servizio
volontario europeo (SVE) per promuovere il dialogo interculturale e l’inclusione sociale delle persone
appartenenti a ambienti sociali e personali diversi; uso delle tecnologie dell’informazione e della comu-
nicazione (TIC) come sostegno all’apprendimento dei bambini con bisogni speciali; affrontare i problemi
legati alla migrazione e includere il dialogo interculturale nell’insegnamento; promuovere l’inclusione
sociale e creare un clima sicuro nelle scuole.
Approfondimenti
http://ec.europa.eu/youth/sharing-experience/doc/thematic_compendia/good_practcies_internation_
coop.pdf
http://ec.europa.eu/education/pub/pdf/llp/llp10_en.pdf
17. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
15
Come fare domanda
Programma per l’apprendimento permanente
• Per chiedere una borsa Erasmus, bisogna essere iscritti a un corso formale di studi di istruzione supe-
riore che conferisca una laurea o un diploma universitario in uno dei 34 paesi partecipanti (tutti gli Stati
membri dell’Unione europea più Croazia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, ex Repubblica jugoslava di
Macedonia, Svizzera e Turchia) e aver completato con successo almeno il primo anno di studi universitari.
• Informazioni di prima mano su come partecipare al programma sono disponibili nei servizi «Relazioni
internazionali» o nei servizi Erasmus delle università. Al programma Erasmus partecipa il 90 % delle
università dell’Unione. I borsisti sono selezionati dall’università di provenienza. Requisito fondamentale
del programma di mobilità Erasmus: i borsisti non sono tenuti a pagare le tasse presso l’uni-
versità ospite.
• L’entità della borsa Erasmus, che varia a seconda del paese partecipante, non copre tutte le spese
sostenute dello studente. La borsa può essere cumulata con altri contributi forniti dall’università o da
altri istituti.
• I borsisti sottoscrivono un contratto di apprendimento con la propria università e con l’università che
li ospita. Il contratto di apprendimento è un accordo informale che indica in dettaglio i moduli oggetto
di studio. Al termine del periodo di studio all’estero, l’università ospite rilascia un attestato dei risultati
ottenuti. Il tempo trascorso all’estero rientra quindi in pieno nel programma di studio dell’università
di provenienza.
• L’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura vi darà informazioni su come partecipare
a altre iniziative nell’ambito del programma per l’apprendimento permanente.
Gioventù in azione
• Ogni paese che partecipa al programma (tutti gli Stati membri dell’Unione europea più Croazia, Islanda,
Liechtenstein, Norvegia e Turchia) ha un’agenzia nazionale che seleziona i progetti locali, gestisce le
sovvenzioni e fornisce tutte le informazioni necessarie. Se siete interessati a un finanziamento per un
progetto nell’ambito del programma Gioventù in azione, rivolgetevi come prima cosa all’agenzia nazio-
nale del vostro paese.
• Solo alcuni tipi di progetti sono gestiti direttamente a livello europeo, nella maggior parte dei casi
dall’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura.
• Le domande devono essere presentate compilando gli appositi moduli distribuiti dall’agenzia nazionale
o dall’agenzia esecutiva.
Cooperazione internazionale in materia di istruzione e formazione:
La Commissione europea sostiene un’ampia gamma di attività di formazione con borse e partenariati pre-
visti dai programmi Erasmus Mundus e Tempus.
18. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
16
Per ulteriori informazioni
• Direzione generale dell’Istruzione e della cultura. Inviti a presentare proposte:
http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/calls/grants_en.html
• Youth on the Move:
http://ec.europa.eu/youthonthemove
• Programma Gioventù in azione:
http://ec.europa.eu/youth/index_en.htm
eac-youthinaction@ec.europa.eu
• Guida al Programma per l’apprendimento permanente con ulteriori informazioni su Erasmus, Comenius
e Leonardo da Vinci:
http://ec.europa.eu/education/programmes/llp/index_en.html
• Cooperazione internazionale in materia di istruzione e formazione:
http://ec.europa.eu/education/external-relation-programmes/doc1172_en.htm
• Portale europeo per i giovani:
http://europa.eu/youth
• Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura:
http://eacea.ec.europa.eu
• Eurodesk (rete che informa i giovani e gli addetti del settore sulle possibilità in materia di istruzione,
formazione e settori giovanili a livello europeo):
http://www.eurodesk.org
• Centri risorse SALTO.
SALTO è l’acronimo per «Support and Advanced Learning and Training Opportunities» (sostegno a pos-
sibilità di apprendimento avanzato e di formazione). Si tratta di strutture create nel quadro del pro-
gramma Gioventù in azione per formare e informare le organizzazioni giovanili:
http://www.salto-youth.net
• Pubblicazioni sui finanziamenti dell’Unione per istruzione, cultura e giovani:
http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/publ/educ-training_en.html#what
SAPEVATE CHE...
• Il programma Gioventù in azione finanzia anche progetti di gruppi informali di giovani.
• Circa un terzo degli studenti Erasmus riceve un’offerta di lavoro all’estero.
19. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
17
Le principali fonti
di finanziamento disponibili
Il settimo programma quadro
• Con una copertura di bilancio di oltre 53 miliardi di euro per il periodo 2007-2013, il settimo pro-
gramma quadro (7° PQ) è il principale strumento con cui l’Unione europea finanzia la ricerca.
• Il 7° PQ si articola in cinque componenti principali o programmi specifici:
‣‣ cooperazione: sostegno a progetti gestiti da consorzi transnazionali in dieci settori tematici, dalla
sanità alla ricerca spaziale;
‣‣ idee: sostegno ai progetti di ricerca «di frontiera» realizzati da gruppi o da singoli ricercatori;
‣‣ persone: mobilità dei ricercatori e sviluppo della carriera;
‣‣ capacità: sostegno a capacità e infrastrutture di ricerca;
‣‣ ricerca nucleare: compresa la ricerca in materia di energia prodotta da fusione nucleare.
• Come per le sovvenzioni dell’Unione, il 7° PQ è basato sul principio del cofinanziamento. Il tasso di
rimborso normale per le attività di ricerca e sviluppo tecnologico è del 50 %, anche se alcuni soggetti
(PMI o enti pubblici senza scopo di lucro) possono ricevere fino al 75 %. Alcune attività (networking,
formazione) possono ottenere un rimborso fino al 100 % dei costi ammissibili. Le sovvenzioni sono
concesse sulla base di inviti a presentare proposte e di un processo di valutazione inter pares.
Per i ricercatori
20. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
18
Come fare domanda
• Al 7° PQ possono partecipare numerosi soggetti.
Ecco un elenco indicativo:
‣‣ gruppi di ricerca presso università o istituti;
‣‣ aziende che intendono innovare;
‣‣ PMI o gruppi di PMI;
‣‣ amministrazioni pubbliche;
‣‣ ricercatori (sia alle prime armi che più esperti);
‣‣ infrastrutture di ricerca;
‣‣ organizzazioni della società civile;
‣‣ organizzazioni e ricercatori di paesi terzi e organizzazioni internazionali.
• In tutti gli Stati membri dell’UE, e in molti altri paesi, esistono punti di contatto nazionali in grado di
assistervi personalmente. Sottoponete quindi come prima cosa il vostro caso al punto di contatto del
vostro paese che vi indicherà il settore del 7° PQ interessato e vi aiuterà a fare domanda.
I FONDI UE NELLA PRATICA
Imballaggi ecologici innovativi
Un’equipe di ricercatori francesi di Grenoble sta sviluppando nuovi materiali cartacei equivalenti, in
termini di prestazioni e costi, alle pellicole di plastica o a altri imballaggi flessibili, ma con un impatto
ambientale molto più ridotto. I nuovi materiali sono riciclabili e biodegradabili in meno di sei mesi (con-
tro i 200 anni necessari per materiali come il polietilene) e sono realizzati per oltre il 70 % da materie
ecologiche.
Esempi di progetti o settori finanziati
Ricerca sulla spettrometria di massa; studio del controllo motorio e delle funzioni cognitive per capire
meglio i meccanismi alla base dei movimenti; analisi, indicizzazione e ricerca automatica di contenuti
video; terapia genetica; sviluppo di tecnologia per microchip sempre più piccoli, al di sotto dei 32 nm.
Approfondimenti
http://cordis.europa.eu/results/home_it.html
21. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
19
• Le possibilità di finanziamento sono annunciate di volta in volta tramite inviti a presentare proposte,
pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea; gli inviti sono inoltre disponibili sul sito CORDIS,
dedicato alla ricerca sovvenzionata dall’Unione, che cura una sezione sul 7° PQ.
• Le proposte possono essere presentate esclusivamente online tramite il sistema EPSS (Electronic Pro-
posal Submission Service). Se la proposta è accettata, la Commissione europea avvia trattative finan-
ziarie e tecniche sui dettagli del progetto, che si concluderanno con una convenzione di sovvenzione.
La convenzione definisce i diritti e gli obblighi dei beneficiari e dell’Unione e stabilisce il contributo
finanziario UE ai costi del progetto di ricerca.
Per ulteriori informazioni
• Elenco dei punti di contatto nazionali:
http://cordis.europa.eu/fp7/ncp_it.html
• Sito CORDIS.
Contiene numerose informazioni sul 7° PQ, con gli ultimissimi aggiornamenti, il calendario degli inviti
a presentare proposte, i testi degli inviti, le domande più frequenti (FAQ) e tanto altro:
http://cordis.europa.eu/fp7/home_it.html
• Guida pratica alle opportunità di finanziamento dell’Unione per la ricerca e l’innovazione:
http://cordis.europa.eu/eu-funding-guide/home_it.html
• Sito della Commissione europea dedicato alla ricerca con brevi schede informative sul 7° PQ in 23 lingue.
www.ec.europa.eu/research/fp7/
• Per registrare la vostra organizzazione nel portale dei partecipanti al 7° PQ:
http://cordis.europa.eu/fp7/pp_it.html
• Servizio informazioni sulla ricerca:
http://ec.europa.eu/research/index.cfm?lg=itpg=enquiries
• Consiglio europeo della ricerca:
http://erc.europa.eu/
SAPEVATE CHE...
• Per la prima volta nella storia dei programmi di ricerca dell’Unione, il 7° PQ può sostenere anche
progetti di ricercatori individuali o singoli gruppi di ricerca, nell’ambito dei programmi guidati dai
ricercatori e sostenuti dal nuovo Consiglio europeo della ricerca. Una parte significativa della spesa
dei fondi strutturali è destinata alle politiche che promuovono la crescita e la competitività. Per
avere un’idea delle possibilità di finanziamento, date un’occhiata ai piani approvati dai singoli paesi.
22. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
20
Le principali fonti
di finanziamento disponibili
I pagamenti diretti
• I pagamenti diretti sono la principale fonte di finanziamento che l’Unione mette a disposizione di tutti
gli agricoltori UE. La riforma della politica agricola comune del 2003 ha introdotto un nuovo sistema di
pagamenti diretti, detto «regime di pagamento unico», che svincola gli aiuti dalla produzione. Obiettivo
principale del regime è sostenere il reddito degli agricoltori in cambio del loro impegno a rispettare le
norme sulla tutela ambientale, sul benessere degli animali e sulla sicurezza alimentare e a mantenere
i terreni in buone condizioni; se l’impegno non è rispettato, gli aiuti sono ridotti o addirittura soppressi.
Gli agricoltori sono incentivati a seguire i segnali del mercato nel prendere le decisioni.
• A determinate condizioni, gli Stati membri possono decidere di ridurre il valore dei diritti all’aiuto e con-
tinuare ad applicare il regime dei pagamenti diretti legati alla produzione.
La politica di sviluppo rurale
• Nel periodo 2007-2013 gli Stati membri dell’Unione vanno ad investire 96 miliardi di euro per miglio-
rare la competitività del settore agricolo e silvicolo, tutelare l’ambiente e il paesaggio rurale, migliorare
la qualità di vita e diversificare ulteriormente l’economia rurale. Un quarto asse della politica di sviluppo
rurale (Leader) prevede la possibilità di finanziare gli approcci allo sviluppo rurale elaborati a livello
locale.
Per gli agricoltori
23. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
21
I FONDI UE NELLA PRATICA
Conservazione dei seminativi (prevenzione dell’erosione)
Le colture permanenti in alcune regioni, come quella di Murcia in Spagna, hanno portato a un grave
degrado dei suoli causato dall’erosione ad opera dell’acqua. L’erosione dei pendii, combinata a difficoltà
climatiche (forti piogge alternate a periodi di siccità) e a una gestione agricola inadeguata (ad esem-
pio, con arature frequenti e profonde), può accelerare il degrado. Per contenere l’erosione del suolo, il
progetto, cofinanziato dal Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR), ha creato delle bande di
copertura vegetale piantando cespugli e alternandoli a piantagioni di cereali misti. A beneficiarne sono
state anche la gestione delle acque e la diversità vegetale.
Esempi di progetti o settori finanziati
Tutela ambientale; benessere degli animali; sicurezza alimentare e mantenimento delle terre in buone
condizioni; maggiore competitività del settore agricolo e silvicolo; tutela del paesaggio; miglioramento
della qualità di vita; diversificazione dell’economia rurale.
Approfondimenti
Beneficiari nei singoli Stati membri:
http://ec.europa.eu/agriculture/funding/index_it.htm
Come fare domanda
Pagamenti diretti
• I pagamenti diretti sono gestiti attraverso organismi pagatori nominati dalle autorità nazionali.
• Per beneficiare del pagamento unico, l’agricoltore deve possedere ettari di terra ed essere titolare di
diritti all’aiuto. I diritti sono attribuiti in base ai pagamenti ricevuti durante un certo periodo di rife-
rimento e sono calcolati per ciascun agricoltore (modello storico) o per una data regione (modello
regionale).
Sviluppo rurale
• I fondi sono distribuiti attraverso programmi gestiti dalle autorità nazionali: il governo nomina l’autorità
di gestione che, in fase operativa, informa i beneficiari potenziali su come ottenere il sostegno, sulle
norme applicabili e sul contributo UE disponibile.
24. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
22
Per ulteriori informazioni
• Ministero dell’Agricoltura del vostro paese o l’associazione agricola locale:
http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/countries/
• Rete europea per lo sviluppo rurale:
http://enrd.ec.europa.eu/
SAPEVATE CHE...
• Per beneficiare di pagamenti diretti, gli agricoltori devono rispettare le norme di sanità pubblica,
di salute degli animali e delle piante, le norme ambientali e sul benessere degli animali e mante-
nere i terreni in buone condizioni agro-ambientali. L’agricoltore che non rispetti questi requisiti può
vedersi ridurre o addirittura sospendere del tutto i pagamenti diretti cui avrebbe diritto per l’anno
in cui è constatata l’inadempienza.
25. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
23
Le principali fonti
di finanziamento disponibili
• Le numerose forme di finanziamento dell’Unione a disposizione degli enti pubblici — enti locali com-
presi — vanno dagli investimenti per il potenziamento della capacità istituzionale e dell’efficienza dei
servizi pubblici ai progetti per le infrastrutture locali. Qui di seguito troverete alcuni esempi delle
numerose possibilità offerte.
Politica di coesione
• La politica di coesione finanzia la maggior parte dei progetti di infrastrutture locali e delle iniziative per
l’occupazione. I fondi sono elargiti tramite programmi finanziati dai fondi strutturali, per lo più gestiti
dalle autorità nazionali e regionali. Per il periodo 2007-2013 l’Unione ha previsto di assegnare oltre
347 miliardi di euro a progetti regionali per la creazione di posti di lavoro e per la crescita:
‣‣ questi fondi andranno, per oltre l’80 %, alle 84 regioni più povere in 17 Stati membri dell’UE;
‣‣ circa il 16 % sarà messo a disposizione delle altre regioni;
‣‣ oltre il 2,5 % sarà speso per la cooperazione transfrontaliera attraverso iniziative congiunte a livello
locale e regionale.
• Il Fondo sociale europeo finanzia il potenziamento della capacità istituzionali e dell’operatività delle
amministrazioni nazionali, regionali e locali, soprattutto per quanto riguarda i servizi che incidono diret-
tamente sul mercato del lavoro (servizi per l’impiego, istituti di istruzione e formazione).
Per gli enti pubblici
26. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
24
Jessica e Jaspers
• Si tratta di due iniziative a sostegno della pubblica amministrazione e degli enti locali, gestite in colla-
borazione dalla Commissione europea, dal gruppo della Banca europea per gli investimenti e da altre
istituzioni finanziarie internazionali.
• L’iniziativa Jessica — acronimo di Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas
(sostegno europeo congiunto per lo sviluppo sostenibile nelle aree urbane) — finanzia gli enti pubblici
desiderosi di associarsi ad altri partner, in particolare aziende private, per raccogliere finanziamenti per
progetti di rinnovamento e sviluppo urbano.
• Jaspers — acronimo di Joint Assistance to Support Projects in European Regions (assistenza congiunta
ai progetti nelle regioni europee) — aiuta le amministrazioni pubbliche a elaborare progetti di alta
qualità da finanziare tramite i fondi strutturali, dando priorità a progetti di ampio respiro e a progetti
nei nuovi Stati membri. L’assistenza fornita da Jaspers copre gli aspetti tecnici, economici e finanziari
e qualsiasi attività di preparazione alla realizzazione di un progetto completo.
Altre sovvenzioni UE
• La pubblica amministrazione e gli enti locali possono inoltre beneficiare di finanziamenti nell’ambito
dei programmi gestiti a livello centrale. Questi programmi esistono in tutti i settori di intervento
dell’Unione: promozione delle attività culturali (Cultura 2007), occupazione e solidarietà sociale (Pro-
gress), ricerca (settimo programma quadro), approccio innovativo alle tecnologie dell’informazione nel
settore pubblico (programma di sostegno alla politica in materia di TIC, che rientra nel programma per
la competitività e l’innovazione).
• Il programma Europa per i cittadini può assistere i gemellaggi tra città finanziando incontri tra citta-
dini e il networking tematico tra città gemellate.
• L’Unione può finanziare progetti per la pubblica sicurezza. Le autorità giudiziarie e di polizia impegnate
sul fronte della criminalità e della protezione di vittime e testimoni possono beneficiare di finanziamenti
nel quadro del programma di prevenzione e lotta contro la criminalità, mirato essenzialmente a com-
battere il terrorismo, la tratta di esseri umani, i reati contro i minori, il narcotraffico, il traffico illecito
di armi, la corruzione e la frode. Per il periodo 2007-2013 il programma dispone di un budget di oltre
605 milioni di euro.
27. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
25
I FONDI UE NELLA PRATICA
Aiuti del FEG ai lavoratori licenziati in Austria
Il FEG ha elargito 9,5 milioni di euro per aiutare 430 lavoratori licenziati in Austria. I beneficiari erano
operai metallurgici delle regioni di Steiermark e Niederösterreich (Bassa Austria) e impiegati della
società Austria Technologie Systemtechnik Aktiengesellschaft, azienda leader nella produzione di
piastre per circuiti stampati. I licenziamenti erano stati causati dagli effetti della crisi economico-
finanziaria sul comparto metallurgico e della delocalizzazione della produzione a Shanghai.
Esempi di progetti o settori finanziati
Assistenza alle regioni e alle comunità europee a fronte della crescente domanda di sistemi di riscalda-
mento e raffreddamento tramite uno strumento web a beneficio dei decisori regionali; nuove tecnologie
informatiche per semplificare l’amministrazione e la vita dei cittadini nella regione di Opole (Polonia).
Approfondimenti
http://ec.europa.eu/regional_policy/projects/stories/details_new.cfm?pay=DEthe=88sto=1795
http://ec.europa.eu/regional_policy/projects/stories/details_new.cfm?pay=PLthe=88sto=1497
Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG)
• Aiuta gli Stati membri a far fronte a ondate improvvise di esuberi, causate da profondi cambiamenti dei
flussi commerciali o da crisi economiche e finanziarie mondiali, favorendo il reinserimento dei lavoratori
licenziati nel mercato del lavoro. Ogni anno il Fondo mette a disposizione fino a 500 milioni di euro.
• Il FEG, che può finanziare l’assistenza alla ricerca di lavoro, la riqualificazione professionale personaliz-
zata e la creazione di imprese, prevede anche integrazioni salariali temporanee per quei lavoratori che
partecipano ad attività cofinanziate dal Fondo, come la formazione.
• Si tenga presente che i finanziamenti del FEG sono destinati esclusivamente ai singoli lavoratori licen-
ziati (non alle aziende) e devono essere richiesti dalle autorità nazionali centrali, non da quelle regionali
o locali.
28. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
26
Come fare domanda
• A seconda del tipo di finanziamento:
‣‣ i fondi strutturali sono gestiti a livello nazionale o regionale e occorre quindi fare domanda alle
pertinenti autorità, che valuteranno le candidature;
‣‣ le procedure per richiedere le sovvenzioni dell’Unione sono indicate di volta in volta negli inviti
a presentare proposte lanciati nell’ambito dei singoli programmi. Le domande vanno presentate
direttamente alla Commissione europea o all’agenzia esecutiva che gestisce il programma.
Per ulteriori informazioni
• Il sito della direzione generale della Politica regionale informa sulle iniziative dell’Unione europea per lo
sviluppo regionale:
http://ec.europa.eu/regional_policy/index_it.cfm
• Il sito riporta inoltre un elenco delle autorità di gestione dei fondi strutturali presenti in ciascuna regione:
http://ec.europa.eu/regional_policy/manage/authority/authority_it.cfm
• Fondo sociale europeo:
http://ec.europa.eu/esf
• Informazioni sugli stanziamenti finanziari per regione:
http://ec.europa.eu/regional_policy/atlas2007/index_it.htm
• Il sito della Commissione europea sulle sovvenzioni informa sulle possibilità di finanziamento per settore:
http://ec.europa.eu/contracts_grants/index_it.htm
29. POSSIBILITÀDIFINANZIAMENTOPERTUTTI
27
• Jessica e Jaspers:
http://ec.europa.eu/regional_policy/thefunds/instruments/index_it.cfm
• Comitato delle regioni:
http://www.cor.europa.eu
• Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa:
http://www.ccre.org/
• Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=326langId=it
• Programma di sostegno alla politica in materia di TIC:
http://ec.europa.eu/information_society/activities/ict_psp/index_en.htm
SAPEVATE CHE...
• In Europa il fenomeno dei gemellaggi tra città risale al secondo dopoguerra. Ogni anno la Com-
missione europea assegna le «stelle d’oro per i gemellaggi» ai dieci migliori progetti che hanno
contribuito positivamente all’integrazione europea.
30. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
28
Le regole dell’Unione europea sulla gestione finanziaria sono fissate dal regolamento finanziario e relative
modalità di esecuzione che, insieme alle specifiche basi giuridiche per settore, disciplinano tutte le opera-
zioni riguardanti i fondi UE. Questa sezione illustra in breve alcune delle principali semplificazioni introdotte.
Informazioni pratiche sulle sovvenzioni
• Per le sovvenzioni di importo limitato (non superiori ai 25 000 euro) è richiesta una documentazione
semplificata.
• I beneficiari devono finanziare in parte i progetti (cofinanziamento). In alcuni casi, il contributo delle
associazioni può essere sostituito dal cofinanziamento in natura (per esempio il lavoro svolto dal
personale).
• Per ottenere versamenti significativi nella fase di avvio del progetto (i cosiddetti prefinanziamenti),
i beneficiari — come le ONG — devono produrre garanzie finanziarie, che si rivelano spesso un osta-
colo finanziario insormontabile. Per i prefinanziamenti fino a 60 000 euro il requisito può non essere
richiesto, una volta valutati i rischi.
• I soggetti che richiedono i fondi UE sono tenuti a produrre una revisione contabile per le sovvenzioni
superiori ai 500 000 euro riguardanti progetti specifici e per le sovvenzioni superiori ai 100 000 euro
che finanziano i costi operativi.
• Per permettere ai candidati di sapere quanto prima se la domanda ha possibilità di essere accettata, le
procedure di presentazione e di valutazione delle domande sono suddivise in due fasi distinte, il che
permette di eliminare subito le proposte che non hanno alcuna chance di successo.
• Le norme che disciplinano gli acquisti fatti dai beneficiari di una sovvenzione sono state semplifi-
cate. Per gli acquisti inferiori a 60 000 euro, le norme si limitano a due principi fondamentali: il principio
della sana gestione finanziaria e l’assenza di qualsiasi conflitto di interessi.
Finanziamenti
UE più facili
31. FINANZIAMENTIUEPIÙFACILI
29
Informazioni pratiche
sugli appalti pubblici
• L’obbligo di provare la capacità finanziaria può non applicarsi agli appalti indetti dalla Commissione
europea per acquisti inferiori ai 60 000 euro.
• Per gli appalti di piccola entità, l’obbligo di dimostrare di non aver subito in passato condanne per con-
dotta illecita, di non trovarsi in situazione fallimentare e di essere in regola con il versamento di tasse
e contributi previdenziali può essere un onere eccessivo per gli offerenti. La normativa prevede però
delle soglie al di sotto delle quali può bastare una semplice dichiarazione sull’onore.
• Regole simili esistono anche per gli appalti pubblici nel settore degli aiuti esterni, per i quali le soglie
sono addirittura più elevate (200 000 euro per gli appalti di servizi, 150 000 euro per gli appalti di
fornitura e 5 milioni di euro per gli appalti di opere).
• Le istituzioni dell’Unione possono organizzare le procedure di appalto insieme alle autorità degli
Stati membri. Questo sistema offre maggiore flessibilità e assicura un utilizzo più efficiente del denaro
pubblico.
• Se opportuno, tecnicamente fattibile e conveniente in termini di costi, gli appalti con un’elevata
incidenza finanziaria sono aggiudicati in lotti separati, in modo da garantire maggiore efficienza
e concorrenza.
• Le regole indicano in modo chiaro i motivi di per cui gli offerenti sono esclusi dagli appalti UE.
Per ulteriori informazioni
• Regolamento finanziario e modalità di esecuzione:
http://ec.europa.eu/budget/biblio/documents/regulations/regulations_en.cfm#rf_modex
32. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
30
Le regole finanziarie prevedono una serie di misure che garantiscono la massima trasparenza e un controllo
rigoroso su come sono assegnati e spesi i finanziamenti dell’Unione. In questa sezione sono brevemente
illustrate le principali norme sulla trasparenza e i requisiti di controllo.
Trasparenza
• Chi riceve fondi UE gestiti dagli Stati membri. Per i pagamenti diretti agli agricoltori e per i fondi
strutturali, i finanziamenti sono gestiti dalle autorità nazionali e regionali e fino a poco tempo fa la
pubblicazione dei nomi dei beneficiari era a loro discrezione. Con le nuove regole entrate in vigore nel
2007, la pubblicazione dei nomi dei beneficiari delle sovvenzioni agricole e dei fondi strutturali
è oramai obbligatoria. Si tratta di un grande passo avanti per garantire la piena trasparenza, se si
pensa che questi fondi rappresentano i tre quarti della spesa dell’Unione.
• Per i fondi strutturali, la pubblicazione dei nomi dei beneficiari è stata resa obbligatoria con il bilancio
2007 e i nomi dei beneficiari sono pubblicati dal 2008. Per i beneficiari delle sovvenzioni agricole, que-
sta regola si applica dal bilancio 2008 e i nomi sono pubblicati dal 2009.
• Chi riceve fondi dalla Commissione europea. Entro il 30 giugno di ogni anno i singoli dipartimenti
della Commissione pubblicano sul portale Europa gli elenchi delle sovvenzioni assegnate l’anno prece-
dente, ad eccezione delle borse di studio. La Commissione europea pubblica inoltre ogni anno una rela-
zione dettagliata sulla distribuzione delle sovvenzioni, destinata al Parlamento europeo e al Consiglio.
Trasparenza
e controllo
33. TRASPARENZAE CONTROLLO
31
• Procedure trasparenti per tutti. I principi rigorosi di trasparenza e di parità di trattamento previsti
dal regolamento finanziario e dalle modalità di esecuzione si applicano a tutte le procedure di finan-
ziamento dell’Unione, che si tratti di domande di sovvenzioni erogate direttamente dalla Commissione
europea o tramite un programma nazionale cofinanziato dall’Unione o di gare d’appalto per la presta-
zione di servizi o la fornitura di beni a una delle istituzioni dell’UE.
• La trasparenza delle procedure vuol dire anche pari accesso alle informazioni. Gli inviti a presentare
proposte sono pubblicati sui siti Internet della Commissione. Lo stesso principio vale per i fondi UE
gestiti a livello nazionale e regionale: Gli obblighi di informazione e pubblicità sono stabiliti dalla Com-
missione europea e applicati con coerenza in tutta l’Unione. I bandi di gara della Commissione europea
sono pubblicati sui siti web delle varie direzioni generali della Commissione e nel supplemento alla
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, in versione elettronica nella banca dati TED.
34. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
32
• La responsabilità politica per il corretto utilizzo dei finanziamenti dell’Unione ricade in ultima istanza
sul collegio dei 27 commissari europei. Ogni anno il collegio approva i conti annui dell’Unione, compresi
i dati su tutte le spese sostenute durante l’anno, che sono poi sottoposti al discarico annuale del Par-
lamento europeo.
• Il responsabile di ciascun dipartimento della Commissione (il direttore generale) elabora una relazione
annuale d’attività. Queste relazioni, che analizzano i sistemi di controllo interno e di gestione finan-
ziaria adottati da ciascun dipartimento per garantire la corretta gestione dei fondi UE, sono una fonte
di informazione obiettiva: i direttori devono infatti esprimere riserve in quei settori dove le revisioni
contabili hanno evidenziato potenziali problemi.
• La maggior parte dei finanziamenti UE sono gestiti a livello nazionale e i governi devono assumersi
la propria parte di responsabilità per come vengono spesi i fondi. I governi nazionali si sono impegnati
a adottare sistemi di controllo interno efficaci ed efficienti e a effettuare le dovute verifiche sui fondi
UE che gestiscono. Ogni Stato membro è oramai tenuto a trasmettere una sintesi annua delle revisioni
contabili effettuate sui fondi.
• La Commissione europea dispone dal 2009 di uno strumento migliore per prevenire la frode e la corru-
zione: una banca dati centrale sui soggetti cui sono negati i finanziamenti dell’Unione. La banca
dati (attualmente disponibile per le sovvenzioni e gli appalti pubblici) riunisce tutte le informazioni su
persone fisiche e giuridiche e su altri soggetti condannati per frode, corruzione, partecipazione a orga-
nizzazioni criminali e altre attività illecite ai danni degli interessi finanziari dell’Unione europea negli
Stati membri, nei paesi terzi e nelle organizzazioni internazionali che attuano i programmi UE.
• Dal 2005 la contabilità dell’Unione si basa sulle cosiddette norme di contabilità per competenza. Si
tratta di un sistema di contabilità moderno e trasparente finora adottato da pochi governi nazionali. Il
sistema riflette alcune delle moderne norme di contabilità utilizzate dal settore privato.
Responsabilità
e controllo
35. 33
RESPONSABILITÀE CONTROLLO
Per ulteriori informazioni
• Regolamento finanziario e modalità di esecuzione:
http://ec.europa.eu/budget/biblio/documents/regulations/regulations_en.cfm
• Elenco dei beneficiari delle sovvenzioni UE:
http://ec.europa.eu/grants/beneficiaries_en.htm
• Elenco dei beneficiari degli appalti UE:
http://ec.europa.eu/public_contracts/beneficiaries_en.htm
• Banca dati TED (supplemento della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea):
http://ted.europa.eu
• Homepage del commissario europeo Janusz Lewandowski:
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/lewandowski/index_en.htm
• Bilancio dell’Unione europea:
http://ec.europa.eu/budget/index_en.cfm
• Iniziativa trasparenza:
http://ec.europa.eu/transparency/index_en.htm
• Guida «Modernizzazione della contabilità comunitaria»:
http://ec.europa.eu/budget/biblio/publications/publications_en.cfm#modern_acc
36. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
34
Programmi previsti dal quadro finanziario 2007-2013 (secondo la base giuridica)
Rubrica Periodo
Importo totale
in prezzi correnti
(milioni di euro)
RUBRICA 1A — COMPETITIVITÀ PER LA CRESCITA E L’OCCUPAZIONE
Settimo programma quadro di ricerca 2007-2013 50 521,00
Reti transeuropee (TEN) — Trasporti 2007-2013 8 013,00
Reti transeuropee (TEN) — Energia 2007-2013 155,00
Egnos e Galileo (radionavigazione via satellite) 2007-2013 3 005,00
Marco Polo II (prestazioni ambientali del sistema di trasporto
merci)
2007-2013 450,00
Apprendimento permanente 2007-2013 6 970,00
Programma quadro per l’innovazione e la competitività (PIC) 2007-2013 3 621,30
Progress (Programma per l’occupazione e la solidarietà sociale) 2007-2013 683,25
Dogana 2008-2013 (agevolare gli scambi leciti; prevenire il
commercio sleale e illegale)
2008-2013 323,80
Fiscalis 2008-2013 (cooperazione tra amministrazioni fiscali;
lotta alle frodi fiscali)
2008-2013 156,90
Hercule II (tutela degli interessi finanziari dell’UE) 2007-2013 98,52
Smantellamento degli impianti nucleari: a) Ignalina; b) Bohu-
nice; c) Kozloduy
2007-2013 1 560,00
Pericles (protezione dell’euro contro la contraffazione monetaria) 2007-2013 7,00
Misure antinquinamento 2007-2013 154,00
Erasmus Mundus 2 2009-2013 493,69
RUBRICA 1B — COESIONE PER LA CRESCITA E L’OCCUPAZIONE
Totale fondi strutturali, compresi: 278 454,09
Fondo europeo di sviluppo regionale (indicativo) 201 633,15
Fondo sociale europeo (indicativo) 76 820,94
Totale Fondo di coesione 69 963,12
RUBRICA 2 — CONSERVAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI
Spese connesse al mercato e aiuti diretti (indicativo) (*) 2007-2013 299 958,72
Sviluppo rurale 2007-2013 96 443,83
Stanziamenti
2007-2013
37. 35
STANZIAMENTI2007-2013
Rubrica Periodo
Importo totale
in prezzi correnti
(milioni di euro)
Politica comune della pesca e diritto del mare 2007-2013 1 992,42
Fondo europeo per la pesca 2007-2013 4 339,52
Life+ (strumento finanziario per l’ambiente) 2007-2013 2 143,41
RUBRICA 3A — LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA
Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini dei paesi terzi 2007-2013 825,00
Diritti fondamentali e cittadinanza 2007-2013 96,50
Giustizia penale 2007-2013 199,00
Prevenzione, preparazione e gestione delle conseguenze in
materia di terrorismo
2007-2013 139,40
Prevenzione e lotta alla criminalità 2007-2013 605,60
Fondo europeo per i rifugiati (sostegno agli sforzi dell’UE
nell’accogliere i rifugiati; procedure comuni in materia di asilo)
2008-2013 628,00
Fondo europeo per i rimpatri (rimpatrio dei cittadini dei paesi
terzi in soggiorno irregolare nell’UE)
2008-2013 676,00
Fondo per le frontiere esterne 2007-2013 1 820,00
Daphne (lotta contro la violenza) 2007-2013 116,85
Giustizia civile 2007-2013 109,30
Informazione e prevenzione della droga 2007-2013 21,40
RUBRICA 3B — CITTADINANZA
Strumento finanziario per la protezione civile 2007-2013 133,80
Salute pubblica 2007-2013 321,50
Tutela dei consumatori 2007-2013 200,90
Cultura 2007 2007-2013 400,00
Gioventù in azione 2007-2013 885,00
Media 2007 (sostegno al settore europeo degli audiovisivi) 2007-2013 754,95
Europa per i cittadini 2007-2013 215,00
RUBRICA 4 — L’UNIONE EUROPEA COME PARTNER GLOBALE
Strumento di assistenza preadesione (IPA) 2007-2013 11 468,00
Strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare 2007-2013 524,00
38. I F I N A N Z I A M E N T I D E L L ’ U N I O N E E U R O P E A — U N A G U I D A P E R P R I N C I P I A N T I
36
Rubrica Periodo
Importo totale
in prezzi correnti
(milioni di euro)
Assistenza macrofinanziaria 2007-2013 753,00
Politica estera e di sicurezza comune (PESC) 2007-2013 1 980,00
Fondo di garanzia per le azioni esterne 2007-2013 1 400,00
Strumento per la cooperazione con paesi e territori industrializ-
zati e con altri ad alto reddito (SPI e SPI+)
2007-2013 296,00
Strumento finanziario per la protezione civile 2007-2013 56,00
Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI) 2007-2013 11 181,00
Strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI) 2007-2013 16 897,00
Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR) 2007-2013 1 104,00
Strumento per la stabilità 2007-2013 2 062,00
Aiuti umanitari 2007-2013 5 614,00
Riserva per gli aiuti di emergenza (**) 1 744,00
Altri strumenti
Fondo di solidarietà dell’Unione europea (assistenza finanziaria
in caso di catastrofi gravi nel territorio di uno Stato membro
o di un paese candidato) (***)
Fino a 1 000,00
l’anno
Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione
Fino a 500,00
l’anno
(*) Dopo trasferimento allo sviluppo rurale.
(**) Non compresa nel massimale della rubrica 4.
(***) Oltre i massimali del quadro finanziario.
L’elenco dei programmi non è esaustivo.
Le cifre si basano sugli importi di riferimento indicati nelle basi giuridiche ed eventualmente modificabili dalle
istituzioni con decisione comune.
39.
40.
41.
42. Commissione europea
I finanziamenti dell’Unione europea — Una guida per principianti
Nuove regole finanziarie e nuove possibilità di finanziamento per il periodo 2007-2013
Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea
2012 — pagg. 36 — 21 × 29,7 cm
ISBN 978-92-79-21617-6
doi:10.2761/83534
44. I finanziamenti
dell’Unione
europea —
Una guida per
principianti
Edizione 2012
Nuove regole finanziarie e
nuove possibilità
di finanziamento
per il periodo 2007-2013
KV-31-11-332-IT-C
doi:10.2761/83534
PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLE FINANZE COMUNITARIE
Bilancio dell’Unione europea:
http://ec.europa.eu/budget/
Commissario: Janusz Lewandowski
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/lewandowski/index_en.htm
Direzione generale del Bilancio:
http://ec.europa.eu/dgs/budget/index_it.htm
Per eventuali osservazioni sulla presente pubblicazione:
budget@ec.europa.eu
Bilancio