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#DOH17
2
Far scalare la Continuous Delivery
per il middle management
Matteo Emili
Microsoft MVP
matteo.emili@live.com || @MattVSTS
http://mattvsts.blogspot.com
3
Organizer & sponsors
GetLatestVersion.it
4
Il viaggio verso Continuous Delivery
• Non é facile implementare un processo di Continuous Delivery
da zero
• Diversi strati di costi
• Ostacoli tecnici, metodologici, culturali
• Le ragioni? Svariate – ma principalmente l’umana resistenza al
cambiamento
• Prerequisito #0: accettare il cambiamento portato da CD
5
Continuous Delivery Champion
• Il CDC é qualcuno che spinge ed evangelizza i concetti di
Continuous Delivery in modo trasversale all’azienda
• I CDC sono normalmente membri dei team di sviluppo o
appartenti al top management
• Sono persone che vogliono portare i benefici ed il valore di
Continuous Delivery tramite l’adozione delle best practice
• Si scontrano spesso con diversi ostacoli: culturali, tecnici,
metodologici
• Ha un grosso difetto di partenza: parte sempre da un
approccio basato sulla propria esperienza
6
Il middle management
• Il middle management é solitamente lo strato piú critico per
un tale cambiamento
• É isolato dai due possibili estremi dei CDC perché é
responsabile dei risultati dei suoi team, ma é escluso dalle
decisioni strategiche del top management
• Questa disconnessione lo separa dalle prioritá del CDC
• La normale reazione é di alzare delle barriere, causando
frizioni e fraintendimenti
7
La legge di Conway
• “organizations which design systems ... are constrained to
produce designs which are copies of the communication
structures of these organizations”
• The Mythical Man-Month – Fred Brooks, 1975
The CALMS
Framewor
k
Culture Automation
Sharing Metrics
Lean
9
Problemi affrontati adottando e scalando l’Agile
Dal 11th Annual State of Agile Report - https://explore.versionone.com/state-of-agile
10
Un problema ulteriore: DevOps
• Continuous Delivery e DevOps sono strettamente correlate
• DevOps non ha una definizione!
• Non é un processo, non é una metodologia, non é una
tecnologia
• Non esiste un DevOps Enterprise Edition da installare…
• DevOps é una collezione di best practice dove l’intera
organizzazione é coinvolta nel portare del valore al proprio
cliente
• Inoltre ci sono diverse metodologie che possono essere
utilizzate, il che porta ad ulteriore confuzione
11
The Three Ways
• The Phoenix Project é una storia di fantasia di
una organizzazione come tante altre…
• Uno dei concetti fondamentali é l’uso delle
Three Ways – tre principi fondamentali
• Sono applicabili ad ogni contesto, dall’IT alla
produzione manifatturiera
• La maggior parte delle pratiche di DevOps e di
Continuous Delivery sono derivate da questi
tre principi
12
Flow
13
Feedback
14
Continuous Learning
15
Basta barriere e piccoli cambiamenti
• Le barriere sono il problema principale in una trasformazione
verso Continuous Delivery, impediscono l’implementazione
della First Way
• Con barriere erette fra gruppi diversi dell’organizzazione é
impossibile creare un sistema di feedback trasversale (Second
Way)
• I cambiamenti devono essere implementati in modo granulare
ed iterative
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• L’automazione aiuta a rimuovere tutte le cattive abitudini ereditate
da anni di processi tradizionali
16
Il Minimum Viable Product
• Iniziate con qualcosa di piccolo, dove un downtime o un
problema tecnico non causa enormi problemi
• Portarlo in produzione é essenziale – un piccolo set di feature
funzionanti ed autonome
• Costruire in modo incrementale ed iterativo su questo
principio
• Perché? Si possono validare rapidamente le idee e verificare se
il prodotto creato corrisponde ai requisiti richiesti
17
E gli strumenti?
• Gli strumenti che utilizziamo contribuiscono alla segregazione
• Ogni piattaforma dovrebbe essere aperta a chiunque,
indipendentemente dal gruppo di appartenenza
• Chiudere lo stack di ALM ai ruoli non strettamente tecnici
(Product Manager, supporto, etc.) é una pessima idea, che
porta ad una frammentazione delle informazioni
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fonte dove reperire le informazioni necessarie al
progetto/prodotto
18
Troviamo un terreno comune
Dal 11th Annual State of Agile Report - https://explore.versionone.com/state-of-agile
19
I dati sono imparziali
• Con una piattaforma unificata state creando una fonte unica
ed imparziale di dati per l’intera azienda
• Piú la piattaforma si espande attraverso l’organizzazione,
meglio si puó utilizzarla per approcciare il problema CD
• Coinvolgere livelli superiori dell’azienda permette di avere
una vista estesa di come una certa storia rientri all’interno
della strategia generale
• Non esiste “uno strumento per
sviluppatori/business/operation” – tutti gli strumenti di ALM
moderni sono pensati per essere utilizzati da diversi ruoli con
client differenti
20
Qual é il tuo campo di azione?
• Il middle management é solitamente schiacciato nel mezzo
dell’approccio che il CDC decide di utilizzare
• É complesso garantire loro la stessa visibilitá dei benefici di
Continuous Delivery rispetto ad un estremo
• Il loro campio di azione é superiore a quello dei singoli team, ma
é inferiore alla vision e alla strategia del top management
• Quello che solitamente conta é quante feature sono rilasciate,
magari correlate con le Epic/Theme di appartenenza, ma sempre
in relazione con le User Story che i Product Owner forniscono
21
22
Un esempio pratico
Il backlog non é solo per le PBI
23
Il backlog non é solo per le PBI
• Lo strumento che utilizzate deve essere in grado di poter
creare visualizzazioni verticali da Epic a PBI, pur mantenendo
una visione di insieme
• Con specifiche eccezioni, le PBI non interessano davvero al
middle management
• Il backlog é relativo – quello che conta davvero é ció che é in
corso e quello che é completato
• Il valore portato dalle attivitá in corso é al centro del
palcoscenico, i dettagli tecnici vengono dopo
24
Come posso iniziare?
• Iniziare con poco, con filtri ad esempio – é importante rendere
il backlog una presenza permanente in ogni contesto,
personalizzato per mostrare i dati voluti
• Utilizzare le relazioni fra gli artefatti (Parent-Child, Related,
etc.)
• Utilizzare uno strumento accessibile via Excel
• Accoppiare lo strumento con qualcosa che dia visibilitá ad alto
livello delle release attraverso iterazioni multiple
25
Non perdere il treno
Delivery Plan in TFS e VSTS
26
Product Owner? Ti presento il cliente!
• Il Product Owner deve conoscere le reali richieste della sua
utenza, ed il modo migliore é attraverso un contatto diretto
• La strategia dovrebbe essere focalizzata sul cliente, sui suoi
feedback e le prioritá dovrebbero essere dettate da quello che
il cliente vuole davvero
• Il Product Owner e chi sopra di lui devono essere in accordo
sull’esecuzione di questa strategia
27
Come rendo le cose ragionevoli?
• “Non puoi cambiare quello che non puoi misurare”
• Nel loop Build-Measure-Learn il secondo passaggio é il piú
importante
• Misurando si ottengono evidenze imparziali di quello che va
sostituito o migliorato
• Solo le metriche possono dire se si va nella direzione giusta,
quindi é fondamentale averne ed averne di giuste!
28
I vantaggi?
• Il prodotto viene esteso solo con quello che davvero conta
• Si riducono i costi di manutenzione
• Potenziali problem vengono spesso individuati in modo
proattivo
• Il budget di R&D é speso in modo sensato, basandosi sulle
necessitá del cliente
29
Uno strumento essenziale: la telemetria
• Avere la telemetria a bordo delle nostre applicazioni ci
fornisce informazioni essenziali
• Problemi tecnici
• Utilizzo dell’applicazione da parte degli utenti
• Un esempio reale: la nuova ‘eccezionale feature che dovrebbe
cambiare il mercato’ su cui é stata spesa una considerevole
quantitá di risorse non é usata da nessuno
• Seppellita sotto sette interazioni utente differenti: problema di UX
• Il Product Owner rimane nella sua torre di avorio, ignaro di quello che
il cliente vuole
30
Utilizziamo la Telemetria
Reattiva e proattiva con Application Insights
31
Prima le persone, poi i processi, i tool seguiranno
• Il primo passo é raggiungere un terreno comune a tutti, le
persone costruiscono i processi necessari, lo strumento
utilizzato é un mero dettaglio
• Rimuovere i colli di bottiglia
• Facilitare la comunicazione
• Iniziare da qualcosa di piccolo e costruire in modo iterative
• Mostrare evidenze ed accumulare dati obiettivi ed utili
32
Condivisione prima di tutto
• La condivisione delle informazioni abate le barriere e favorisce
il miglioramento continuo
• Ogni ruolo nell’azienda deve avere accesso a quello che sta
succedendo
• Stabilire un linguaggio comune, condiviso da tutti
• Il management non tecnico dovrebbe avere un’idea chiara
della direzione del prodotto
• Gli stakeholder e i client sono parte del processo, non sono
separati
33
Chiudere il cerchio con i feedback
• Il cliente é al centro di tutto, si lavora sulla base di quello che
l’utenza desidera
• Feedback e dati telemetrici, insieme a dati interni, fanno
capire se la direzione intrapresa é corretta
• Validazione veloce delle idee con utilizzo reale
• Si crea qualcosa per il cliente, il cliente condivide le sue
prioritá e le facciamo nostre
• Tutti ne hanno vantaggio, dagli sviluppatori ai Product Owner
THANK YOU!
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Convegno SPEKTRA da A2A - 28 maggio 2024 | BERTELLA Alessio
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Convegno SPEKTRA da A2A - 28 maggio 2024 | RUGGIERI Alfredo
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Far scalare la Continuous Delivery per il middle management

  • 2. 2 Far scalare la Continuous Delivery per il middle management Matteo Emili Microsoft MVP matteo.emili@live.com || @MattVSTS http://mattvsts.blogspot.com
  • 4. 4 Il viaggio verso Continuous Delivery • Non é facile implementare un processo di Continuous Delivery da zero • Diversi strati di costi • Ostacoli tecnici, metodologici, culturali • Le ragioni? Svariate – ma principalmente l’umana resistenza al cambiamento • Prerequisito #0: accettare il cambiamento portato da CD
  • 5. 5 Continuous Delivery Champion • Il CDC é qualcuno che spinge ed evangelizza i concetti di Continuous Delivery in modo trasversale all’azienda • I CDC sono normalmente membri dei team di sviluppo o appartenti al top management • Sono persone che vogliono portare i benefici ed il valore di Continuous Delivery tramite l’adozione delle best practice • Si scontrano spesso con diversi ostacoli: culturali, tecnici, metodologici • Ha un grosso difetto di partenza: parte sempre da un approccio basato sulla propria esperienza
  • 6. 6 Il middle management • Il middle management é solitamente lo strato piú critico per un tale cambiamento • É isolato dai due possibili estremi dei CDC perché é responsabile dei risultati dei suoi team, ma é escluso dalle decisioni strategiche del top management • Questa disconnessione lo separa dalle prioritá del CDC • La normale reazione é di alzare delle barriere, causando frizioni e fraintendimenti
  • 7. 7 La legge di Conway • “organizations which design systems ... are constrained to produce designs which are copies of the communication structures of these organizations” • The Mythical Man-Month – Fred Brooks, 1975
  • 9. 9 Problemi affrontati adottando e scalando l’Agile Dal 11th Annual State of Agile Report - https://explore.versionone.com/state-of-agile
  • 10. 10 Un problema ulteriore: DevOps • Continuous Delivery e DevOps sono strettamente correlate • DevOps non ha una definizione! • Non é un processo, non é una metodologia, non é una tecnologia • Non esiste un DevOps Enterprise Edition da installare… • DevOps é una collezione di best practice dove l’intera organizzazione é coinvolta nel portare del valore al proprio cliente • Inoltre ci sono diverse metodologie che possono essere utilizzate, il che porta ad ulteriore confuzione
  • 11. 11 The Three Ways • The Phoenix Project é una storia di fantasia di una organizzazione come tante altre… • Uno dei concetti fondamentali é l’uso delle Three Ways – tre principi fondamentali • Sono applicabili ad ogni contesto, dall’IT alla produzione manifatturiera • La maggior parte delle pratiche di DevOps e di Continuous Delivery sono derivate da questi tre principi
  • 15. 15 Basta barriere e piccoli cambiamenti • Le barriere sono il problema principale in una trasformazione verso Continuous Delivery, impediscono l’implementazione della First Way • Con barriere erette fra gruppi diversi dell’organizzazione é impossibile creare un sistema di feedback trasversale (Second Way) • I cambiamenti devono essere implementati in modo granulare ed iterative • Basta con i big bang che cambiano tutto • L’automazione aiuta a rimuovere tutte le cattive abitudini ereditate da anni di processi tradizionali
  • 16. 16 Il Minimum Viable Product • Iniziate con qualcosa di piccolo, dove un downtime o un problema tecnico non causa enormi problemi • Portarlo in produzione é essenziale – un piccolo set di feature funzionanti ed autonome • Costruire in modo incrementale ed iterativo su questo principio • Perché? Si possono validare rapidamente le idee e verificare se il prodotto creato corrisponde ai requisiti richiesti
  • 17. 17 E gli strumenti? • Gli strumenti che utilizziamo contribuiscono alla segregazione • Ogni piattaforma dovrebbe essere aperta a chiunque, indipendentemente dal gruppo di appartenenza • Chiudere lo stack di ALM ai ruoli non strettamente tecnici (Product Manager, supporto, etc.) é una pessima idea, che porta ad una frammentazione delle informazioni • É necessario tendere ad una realtá dove esiste solo un unica fonte dove reperire le informazioni necessarie al progetto/prodotto
  • 18. 18 Troviamo un terreno comune Dal 11th Annual State of Agile Report - https://explore.versionone.com/state-of-agile
  • 19. 19 I dati sono imparziali • Con una piattaforma unificata state creando una fonte unica ed imparziale di dati per l’intera azienda • Piú la piattaforma si espande attraverso l’organizzazione, meglio si puó utilizzarla per approcciare il problema CD • Coinvolgere livelli superiori dell’azienda permette di avere una vista estesa di come una certa storia rientri all’interno della strategia generale • Non esiste “uno strumento per sviluppatori/business/operation” – tutti gli strumenti di ALM moderni sono pensati per essere utilizzati da diversi ruoli con client differenti
  • 20. 20 Qual é il tuo campo di azione? • Il middle management é solitamente schiacciato nel mezzo dell’approccio che il CDC decide di utilizzare • É complesso garantire loro la stessa visibilitá dei benefici di Continuous Delivery rispetto ad un estremo • Il loro campio di azione é superiore a quello dei singoli team, ma é inferiore alla vision e alla strategia del top management • Quello che solitamente conta é quante feature sono rilasciate, magari correlate con le Epic/Theme di appartenenza, ma sempre in relazione con le User Story che i Product Owner forniscono
  • 21. 21
  • 22. 22 Un esempio pratico Il backlog non é solo per le PBI
  • 23. 23 Il backlog non é solo per le PBI • Lo strumento che utilizzate deve essere in grado di poter creare visualizzazioni verticali da Epic a PBI, pur mantenendo una visione di insieme • Con specifiche eccezioni, le PBI non interessano davvero al middle management • Il backlog é relativo – quello che conta davvero é ció che é in corso e quello che é completato • Il valore portato dalle attivitá in corso é al centro del palcoscenico, i dettagli tecnici vengono dopo
  • 24. 24 Come posso iniziare? • Iniziare con poco, con filtri ad esempio – é importante rendere il backlog una presenza permanente in ogni contesto, personalizzato per mostrare i dati voluti • Utilizzare le relazioni fra gli artefatti (Parent-Child, Related, etc.) • Utilizzare uno strumento accessibile via Excel • Accoppiare lo strumento con qualcosa che dia visibilitá ad alto livello delle release attraverso iterazioni multiple
  • 25. 25 Non perdere il treno Delivery Plan in TFS e VSTS
  • 26. 26 Product Owner? Ti presento il cliente! • Il Product Owner deve conoscere le reali richieste della sua utenza, ed il modo migliore é attraverso un contatto diretto • La strategia dovrebbe essere focalizzata sul cliente, sui suoi feedback e le prioritá dovrebbero essere dettate da quello che il cliente vuole davvero • Il Product Owner e chi sopra di lui devono essere in accordo sull’esecuzione di questa strategia
  • 27. 27 Come rendo le cose ragionevoli? • “Non puoi cambiare quello che non puoi misurare” • Nel loop Build-Measure-Learn il secondo passaggio é il piú importante • Misurando si ottengono evidenze imparziali di quello che va sostituito o migliorato • Solo le metriche possono dire se si va nella direzione giusta, quindi é fondamentale averne ed averne di giuste!
  • 28. 28 I vantaggi? • Il prodotto viene esteso solo con quello che davvero conta • Si riducono i costi di manutenzione • Potenziali problem vengono spesso individuati in modo proattivo • Il budget di R&D é speso in modo sensato, basandosi sulle necessitá del cliente
  • 29. 29 Uno strumento essenziale: la telemetria • Avere la telemetria a bordo delle nostre applicazioni ci fornisce informazioni essenziali • Problemi tecnici • Utilizzo dell’applicazione da parte degli utenti • Un esempio reale: la nuova ‘eccezionale feature che dovrebbe cambiare il mercato’ su cui é stata spesa una considerevole quantitá di risorse non é usata da nessuno • Seppellita sotto sette interazioni utente differenti: problema di UX • Il Product Owner rimane nella sua torre di avorio, ignaro di quello che il cliente vuole
  • 30. 30 Utilizziamo la Telemetria Reattiva e proattiva con Application Insights
  • 31. 31 Prima le persone, poi i processi, i tool seguiranno • Il primo passo é raggiungere un terreno comune a tutti, le persone costruiscono i processi necessari, lo strumento utilizzato é un mero dettaglio • Rimuovere i colli di bottiglia • Facilitare la comunicazione • Iniziare da qualcosa di piccolo e costruire in modo iterative • Mostrare evidenze ed accumulare dati obiettivi ed utili
  • 32. 32 Condivisione prima di tutto • La condivisione delle informazioni abate le barriere e favorisce il miglioramento continuo • Ogni ruolo nell’azienda deve avere accesso a quello che sta succedendo • Stabilire un linguaggio comune, condiviso da tutti • Il management non tecnico dovrebbe avere un’idea chiara della direzione del prodotto • Gli stakeholder e i client sono parte del processo, non sono separati
  • 33. 33 Chiudere il cerchio con i feedback • Il cliente é al centro di tutto, si lavora sulla base di quello che l’utenza desidera • Feedback e dati telemetrici, insieme a dati interni, fanno capire se la direzione intrapresa é corretta • Validazione veloce delle idee con utilizzo reale • Si crea qualcosa per il cliente, il cliente condivide le sue prioritá e le facciamo nostre • Tutti ne hanno vantaggio, dagli sviluppatori ai Product Owner
  • 34. THANK YOU! #DOH17 Slide disponibili su http://slideshare.net/matteoemili