Esperto social in house oppure outsourcing? Questo è il dilemma!!! Ecco perché a nostro avviso un team in outsourcing porta maggiori risultati ai brand. Un partner dedicato per raggiungere un obiettivo comune.
GRUEMP una FormazioneAmica: La comunicazione e il lavorogruempmediaform
Pillole di formazione sul tema della COMUNICAZIONE NEL LAVORO, attraverso alcune semplici slide. Questo format è realizzato da GRUEMP (azienda di FORMAZIONE, CONSULENZA e COACHING da oltre 20 anni).
La comunicazione efficace in azienda (SMAU NAPOLI 2019)Cristiano Faenza
Aumentare l'utile del 46 grazie all'intelligenza motoria. Presentazione di Cristiano Faenza, fondatore di CRIFA.it, allo SMAU di Napoli del 2019. Illustra il rapporto matematico fra la qualità della comunicazione interna di un'azienda ed i risultati economici conseguiti. Viene quindi presentata l'intelligenza motoria e come questo nuovo approccio può consentire di migliorare vari aspetti in un'azienda (motivazione, collaborazione, senso di appartenenza etc.)
Comunicazione unificata: in che modo può aumentare la produttività aziendaleSusanna Moglia
La Comunicazione Unificata aiuta le aziende a fare un uso più ragionato degli investimenti in applicazioni e nel contempo ne consente l’interconnessione, dando la possibilità ai dipendenti di operare in un ambiente propositivo e collaborativo. Più sono competitivi i mercati di riferimento e più le aziende devono considerare l’adozione di sistemi di Comunicazione Unificata in modo da velocizzare i processi di vendita e creare una forza lavoro più produttiva
Chiunque può essere un Social Media Manager? - CMI giugno 2013Roberto Grossi
Quali sono le competenze di chi gestisce i social network? Quale profilo cercare per un ruolo da molte sfaccettature? Le competenze e le caratteristiche sono molto articolate e non è sufficiente avere dimestichezza
con i social media.
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Social Media: convincere il management - CMI ottobre 2012Social Media Easy
La presenza aziendale sui Social Media genera ancora un forte
scetticismo in molte organizzazioni. Come tranquillizzare il top
management sul fatto che gli strumenti social non sono un fuoco di
paglia? Qualche utile suggerimento.
Social Media: Convincere il Top Management - CMI ottobre 2012Roberto Grossi
Social Media: qualche idea per convincere il management. La presenza aziendale sui Social Media genera ancora un forte scetticismo in molte organizzazioni. Come tranquillizzare il top management sul fatto che gli strumenti social non sono un fuoco di paglia? Qualche utile suggerimento.
Comunicazione digitale e social media marketing per fonire alle aziende gli strumenti per aumentare visibilità, notorietà del brand, reputazione, coinvolgimento degli utenti con l'obiettivo di accrescere le opportunità di business aziendale.
21 competenze trasversali che ogni dipendente dovrebbe avereAltamira HRM
Quali sono le competenze trasversali, o soft skill, più importanti sul mondo del lavoro? Noi ne mettiamo in evidenza 21 che ogni selezionatore dovrebbe tenere d'occhio!
Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
I candidati e le aziende si incontrano sui Social Media. Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
Il COVID 19 ha cambiato tutto.
Ma cosa sta cambiando oggi e cosa cambierà domani? Quali sono le tendenze del 2021? In che cosa si dovrebbe investire?
Lo abbiamo chiesto al nostro team.
Il team di crescita è il gruppo di persone che aiuterà la tua azienda a sperimentare e testare metodi veloci per far crescere un business usando vari canali, di comunicazione, di marketing e di prodotto.
CRM Scenario - Gestione organizzata della relazione e del servizio al cliente...Adv Media Lab
Argomenti affrontati
Gestione organizzata della relazione e del servizio al cliente e integrazione del CRM con azioni commerciali e di marketing:
Dall’outbound all’inbound sales: la nuova figura del commerciale. Il futuro del reparto vendite
Dall’outbound all’inbound marketing passando al community marketing
La strategia di Comunicazione Digitale del Gruppo Enel raccontata agli studenti del corso di Social Media Management del prof. Stefano Epifani. Università La Sapienza di Roma. 14 Maggio 2014
BOLDideas 2014, Business Intelligence School: Sales process engineeringBOLDideas
Sales process engineering
Progettare e costruire il successo della vendita di un prodotto innovativo
---
Lezione della Business Intelligence School di BOLDideas tenuta dal prof. Giuseppe Gadaleta il 14 settembre 2014
BOLDideas empowered by LUM School of Management
ETAss propone corsi di formazione dedicati a quanti desiderano acquisire le competenze necessarie per un uso professionale dei Social Network.
Agire professionalmente attraverso i Social Media significa poter fare tante cose:
- diffondere e promuovere un marchio, amplificare la possibilità di trovare clienti
- allargare il network professionale
- fare engagement
- individuare prospect
- presentare nuovi prodotti
- sviluppare campagne di recruitment
- lanciare nuovi servizi e trovare nuovi mercati
- individuare fornitori e trovare competenze spesso quasi irreperibili con canali tradizionali
ETAss propone tre percorsi formativi:
1) Social Media Professional Context for Digital Relationship dedicato a chi ha necessità di acquisire competenze per un uso professionale dei Social (si consiglia la frequenza di questo corso prima dei moduli Advanced).
2) Social Media Advanced HR Development & Mananagement per gli operatori dell’area HR, funzionale a sviluppare competenze per employer branding (interno e esterno), recruiting, engagement
3) Social Media Advanced Communication & Marketing funzionale ad acquisire competenze per la creazione e la gestione del profilo aziendale, per lo sviluppo del markeitng e per la comunicazione (interna e esterna)
Per info: www.etass.it
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Per info: www.etass.it
2. Premessa
Il dilemma tra in house e outsourcing è all'ordine del giorno e parecchie aziende in questo
periodo molto particolare, sia sotto il profilo economico che di cambiamento tecnologico, si
stanno ponendo questa domanda.
Ci sentiamo di dire (pur essendo in una posizione difficile, di parte), che la scelta più corretta, in
ottica aziendale è quella di scegliere l'outsourcing.
La prima motivazione importante è legata all'investimento che l'azienda dovrebbe sostenere in
termini di risorse e di formazione. Spesso si rischia di sottovalutare il lavoro svolto da un team
digital specializzato.
Non sempre decidere di portare in house determinate "professionalità" è un investimento che
porta ai risultati sperati, soprattutto non nell'immediato. Propendere per l'outsourcing invece sin
dal primo momento porta vantaggi organizzativi ed economici.
3. Formazione
Quando si parla del lavoro da svolgere una cosa importante da non sottovalutare nel mondo del
digital e del social è quello della formazione, che deve essere continua, costante e fatta di
relazioni. Il mondo in questione è in continuo cambiamento ed evoluzione, quasi
quotidianamente nascono nuove esigenze, nuove tendenze, nuovi modi di comunicare,
cambiamenti di algoritmi, policy, tool e strategie performanti. Per poter essere competitivi e
soprattutto raggiungere gli obiettivi in termini di engagement e performance non si può
pensare di non dedicare quotidianamente tempo a questa attività di formazione.
4. Analisi competitors e rumors
Quando si parla di formazione, dobbiamo considerare tale anche tutto quello che riguarda i
competitor, i rumors e quanto è presente sui social. Per una pianificazione editoriale corretta, è
fondamentale essere a conoscenza di quanto viene detto in real time sul mercato e agire in
modo predittivo. Nell'immenso mondo del web le persone parlano dei brand, a volte
direttamente sui canali messi a disposizione dai brand stessi, altre volte su canali non
istituzionali, form, pagine create ad hoc, ecc. Questa parte è fondamentale che venga
intercettata e seguita con costanza, ma soprattutto si deve essere in grado di riuscire ad
interpretare rumors che possono preannunciare nuove aperture, l'uscita di nuovi prodotti,
progetti o a captare strategie dei competitors.
Informazioni di questa natura e informazioni di fatti quotidiani sono la vera chiave di svolta del
successo di un piano editoriale vario e di appeal.
5. Autoreferenzialità
Una gestione interna all'azienda indubbiamente, porterebbe, seppur involontariamente, il
responsabile a focalizzarsi quasi esclusivamente sul brand, mentre un alto grado di post dal
carattere troppo promozionale e autoreferenziale non è gradito dall'utente finale. Il piano
editoriale deve sapere parlare del brand quasi in modo indiretto e parlarne legandosi ad altri
contenuti che spesso non sono prettamente legati allo stesso.
6. Confronto continuo
Un team esterno all'azienda che ha specifiche competenze e che svolge la mansione per più
clienti, più realtà e più settori, è senza dubbio più pronto a rispondere a differenti problematiche.
Nelle ricerche effettuate sulla rete per vari clienti e l'approccio globale su più settori porta il
team ad essere maggiormente reattivo e a ottimizzare le lavorazioni. Un confronto continuo e
esperienze da cui trarne frutti e una grande risorsa di cui il cliente può godere. Il team oltre ad
interfacciarsi internamente (tra le varie competenze), ha un contatto costante con molte altre
realtà digital che possono essere fonte di informazioni, aggiornamenti e consigli. Una agenzia
esterna ha quotidianamente esperienze con vari clienti da cui apprendere, strategie testate
e perfezionate nel tempo per essere più performanti.
7. Costi fissi
Capitolo non trascurabile è quello dei costi fissi che l'azienda dovrebbe sostenere per mettere in
piedi un team di lavoro che necessariamente deve essere di buon livello. Assumere dipendenti,
oltre al discorso di postazioni, computer, software, rete, programmi, tool, vuol dire dedicare
tempo alla formazione quotidiana, come ampiamente descritto in precedenza. Gli elementi più
importanti sono però quelli legati a malattie, ferie, permessi e necessità legate all'essere umano.
In un team di lavoro (è impensabile gestire un social con un'unica persona che racchiuda in sè
tutte le competenze), è necessario avere almeno: social media manager, un dev frontend, un
designer e un content specialist. Inoltre per la fase finale, quella che contempla la redazione di
report e analisi dei dati e non ultimo definizione della strategia è opportuno avere una figura
specializzata.
8. Disponibilità
Oggi più che mai il mondo dei social è attivo 24H/24 e 7g/7, questo vuol dire che l'azienda deve
essere attiva, presente e propositiva a totale copertura. I tempi di risposta sui social sono
importantissimi, la capacità di gestire la crisi, di moderare e soprattutto di prevedere quello che
un post potrebbe generare sono tutte azioni fondamentali.
Facebook consente di dare alcune risposte automatiche, ma sono adatte solo a soddisfare
alcune situazioni. Una ipotesi che potrebbe aiutare l'azienda potrebbe essere l'implementazione
di chatbot.
9. Partner e non fornitori
Quanto precedentemente esposto vede alla base un rapporto di totale partnership
tra cliente e fornitore in cui l'alchimia del rapporto umano, un continuo scambio di
informazioni e una conoscenza importante del brand sono la chiave del successo.
L'agenzia quindi, in ottica di raggiungere un obiettivo comune a 4 mani, non deve
essere considerata come outsourcing ma elemento che completa l'azienda e ne dà
un valore aggiunto.