Employee Advocacy, come usarlo per potenziare il tuo brand
1. Employee Advocacy, come
usarlo per potenziare il tuo brand:
il caso Starbucks
L’Employee Advocacy rappresenta un approccio innovativo e potente
per promuovere in modo autentico i valori e i prodotti di un’azienda
sfruttando la voce dei propri dipendenti.
Questa strategia pone i collaboratori (le persone dell’azienda) al centro,
trasformandoli in veri e propri ambasciatori del brand e sfruttando i loro canali
social per creare connessioni significative con il pubblico.
Prima di esplorare il caso di successo di Starbucks, è essenziale comprendere
appieno cos’è l’Advocacy dei dipendenti e delineare i passaggi fondamentali per
la corretta costruzione di un programma di Employee Advocacy aziendale.
2. Cos’è l’Employee Advocacy
L’Employee Advocacy rappresenta una strategia di marketing sempre
più rilevante nelle aziende moderne. Si tratta dell’impiego degli
stessi dipendenti come ambassador del brand, sfruttando la loro
presenza online per promuovere in modo autentico i valori e i prodotti
dell’azienda.
Nell’attuale panorama aziendale, la fiducia e l’autenticità rivestono un ruolo
cruciale nella valutazione complessiva del brand. In questa prospettiva,
l’Employee Advocacy si configura come uno strumento efficace per instaurare
relazioni autentiche e significative con il pubblico. I dipendenti, in quanto
portatori della cultura aziendale, possono condividere esperienze positive,
notizie rilevanti e contenuti accattivanti attraverso i propri canali sociali,
contribuendo così a creare una reputazione positiva per l’azienda.
L’Employee Advocacy non solo amplifica la portata del messaggio aziendale, ma
stabilisce anche un legame più profondo tra l’organizzazione e le sue persone,
migliorando nel complesso l’engagement e l’immagine aziendale.
3. Costruire un programma
di Employee Advocacy efficace
Per fare in modo che i tuoi dipendenti diventino veri e propri portavoce
dei valori aziendali, è fondamentale che condividano quei valori e che
nutrano un genuino entusiasmo per il proprio ambiente lavorativo.
Il panorama professionale è cambiato: sempre di più i dipendenti desiderano
percepire il loro lavoro come qualcosa di più che un semplice compito. Vogliono
sentirsi parte di qualcosa di più grande, trovare un senso di appartenenza autentico.
Ecco alcuni punti chiave per costruire un programma di Employee
Advocacy di successo.
Trova l’elemento di unicità della tua azienda
Scoprire e coltivare l’elemento distintivo della tua azienda è fondamentale per
creare un ambiente lavorativo unico e stimolante.
Potrebbe essere un approccio innovativo al mercato, una cultura aziendale
inclusiva o un impegno sociale tangibile.
Dopo averlo individuato, è essenziale investire tempo ed energia per farlo
crescere e sviluppare appieno il suo potenziale.
Individuare questa caratteristica non solo renderà i dipendenti orgogliosi
della propria realtà lavorativa, ma li coinvolgerà in modo autentico nella
missione e nei valori che essa abbraccia.
Aumenta il coinvolgimento dei dipendenti
Per garantire il successo del programma di Employee Advocacy, è necessario
incentivare un coinvolgimento attivo e volontario da parte dei dipendenti.
La chiave di questo processo sta nella comunicazione trasparente degli obiettivi
del programma e nei benefici derivanti dalla partecipazione.
Creare un ambiente che valorizzi le voci dei dipendenti, riconoscere
pubblicamente i loro contributi e offrire incentivi significativi sono
strategie cruciali per stimolare il coinvolgimento.
Con un approccio incentrato sui dipendenti, si può alimentare una cultura interna
che incoraggia la partecipazione proattiva, rendendo il programma di Employee
Advocacy non solo efficace ma anche motivante per chi vi partecipa.
4. Prevedi la formazione del Team Ambassador
Per amplificare l’impatto del programma di Employee Advocacy, è fondamentale
prevedere una formazione mirata per il Team Ambassador. Questo gruppo
di dipendenti, dotato di un ruolo centrale nel programma, può beneficiare
enormemente da competenze specifiche che favoriscano una comunicazione
efficace e incisiva.
Con un percorso formativo mirato, i Brand Ambassador sviluppano le
competenze essenziali per creare strategie coinvolgenti, padroneggiare le
tecniche di storytelling aziendale e gestire con successo le piattaforme social.
Questo approccio formativo non solo fornisce una solida base di
conoscenze, ma offre anche gli strumenti pratici indispensabili per
implementare in modo efficace e coerente le strategie apprese.
Dotare il Team Ambassador di queste competenze non solo rafforza la loro
capacità di promuovere l’azienda, ma contribuisce anche a creare una cultura
interna più coesa e informata. In questo modo, il Team Ambassador diventa un
pilastro non solo del programma di Employee Advocacy ma anche dell’intera
strategia aziendale.
Sfruttare i social network per l’Advocacy aziendale
La presenza e la voce dei dipendenti sui social network costituisce un tassello
fondamentale nell’infondere autenticità ai valori e alla missione aziendale.
Mentre l’azienda racconta la propria visione, il dipendente dona autenticità al
messaggio, trasformando l’organizzazione da entità impersonale a voce umana e
tangibile.Tuttavia, questa autenticità porta con sé delle responsabilità.
L’azienda deve rendere consapevoli i dipendenti sull’uso corretto dei
social media, garantendo che ogni interazione online rispecchi gli stessi
valori professati dall’azienda.
Ciononostante, dietro queste responsabilità si celano incredibili opportunità.
La partecipazione attiva dei dipendenti nei social network non solo rafforza
la coerenza del messaggio aziendale, ma offre anche l’opportunità di creare
connessioni più autentiche con il pubblico.
5. Il caso Starbucks: fronteggiare la crisi reputazionale
con l’Employee Advocacy
Il contesto: l’accusa di razzismo
Nell’aprile del 2018, un evento sconvolgente ha gettato un’ombra su Starbucks:
due uomini afroamericani sono stati arrestati in un negozio a Philadelphia.
I due stavano aspettando l’arrivo di un amico senza effettuare alcun acquisto.
Il direttore del negozio ha richiesto loro di lasciare il locale e, di fronte al loro
rifiuto, ha chiamato la polizia, provocando un’accesa discussione e l’arresto
dei due uomini. Il video dell’accaduto, condiviso sui social media dai presenti,
ha rapidamente guadagnato notorietà, innescando un ampio dibattito sul
razzismo negli Stati Uniti.
Questo episodio ha sollevato importanti questioni riguardanti la
discriminazione e ha avuto un impatto significativo sulla reputazione di
Starbucks, richiamando l’attenzione su temi cruciali legati alla giustizia
sociale e all’equità.
La soluzione: dare voce ai dipendenti con l’Employee Advocacy
Per affrontare la significativa crisi reputazionale che ha colpito Starbucks, è stato
lanciato un programma di formazione mirato noto come Anti-Bias Training
Day. Questa iniziativa ha visto la chiusura di oltre 8.000 negozi Starbucks negli
Stati Uniti, creando uno spazio dedicato per sessioni di formazione focalizzate
sulla sensibilizzazione agli stereotipi razziali e sulla promozione dell’inclusione.
6. I dipendenti non sono stati semplici spettatori, ma hanno svolto un ruolo attivo
nella diffusione dei valori aziendali.
Starbucks ha incoraggiato i suoi dipendenti a condividere apertamente
le proprie esperienze di formazione, evidenziando l’impegno dell’azienda
nella creazione di una cultura basata sulla comprensione e il rispetto
reciproco.
Le strategie chiave adottate da Starbucks hanno incluso la promozione di una
narrativa autentica attraverso le esperienze dei dipendenti, il coinvolgimento
attivo sui social media con l’uso di hashtag come #StarbucksTraining, e la
partecipazione diretta dei vertici dell’azienda.
Starbucks ha efficacemente riconquistato la fiducia dei clienti e
della comunità, guadagnandosi una risonanza mediatica positiva e
consolidando l’evento formativo come una tradizione annuale.
Questo caso sottolinea che l’Employee Advocacy non è solamente una strategia
a breve termine, ma rappresenta un autentico cambiamento nei valori e
nell’engagement a lungo termine di un’azienda verso la diversità, l’equità e
l’inclusione. La fiducia del pubblico si costruisce attraverso la genuinità delle
voci interne, trasformando i dipendenti in veri e propri custodi della reputazione
aziendale.
Ciao, sono Marta Fornasiero, consulente Corporate
Communication e affianco le aziende in progetti di
comunicazione sostenibile ed employer branding.
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