In questo progetto, dopo aver chiarito concetti basilari come quello di Impresa, Azienda e Società, presenteremo la nostra Start Up, la A & S ICT Solutions, che nasce con lo scopo di soddisfare appieno alcune esigenze presentate dal pubblico utilizzatore di app per dispositivi mobili e che al momento riteniamo non siano totalmente soddisfatte dai servizi già presenti sul mercato. In particolare opereremo nel settore della messaggistica istantanea.
Il presente lavoro sarà articolato in più parti.
In un primo momento saranno presentati i segni distintivi della nostra impresa.
Nella seconda parte sarà effettuata un’analisi di mercato del settore delle applicazioni, partendo dallo studio degli utilizzatori di dispositivi mobili e dell’uso che ne fanno.
La nostra app che prende il nome di “PMax” ovvero “Personalization Max” è un servizio di messaggistica che permetterà all’utente di personalizzarne la chat e la view.
Nella terza parte di questo progetto introdurremo i concetti di marketing strategico e marketing operativo in modo tale da chiarire come il nostro servizio dovrà e potrà posizionarsi sul mercato.
Stabilire il prezzo di vendita di un prodotto ha un’importanza fondamentale per ogni impresa, per tale ragione uno studio accurato riguardo la politica del prezzo vedremo che ci permetterà di stabilire tre tipologie di prezzi per la nostra app a seconda dell’anno di acquisto.
Oltre alla politica del prezzo è fondamentale prendere in esame una politica promozionale che ha come obiettivo non solo l’aumento delle vendite, ma anche la creazione di una migliore immagine dell’impresa e vedremo come la nostra scelta ricadrà sull' utilizzo dei social come mezzo di promozione e sul passaparola.
Per valutare i vincoli e le opportunità della nostra app verrà effettuata l’analisi SWOT.
È stata effettuata, infine, un’analisi dei costi che porta alla realizzazione, diffusione e al mantenimento della start-up.
ALTEA - Il nostro primo Bilancio Sociale - Anno 2007Altea SpA
Il primo Bilancio Sociale di ALTEA esprime il desiderio e la volontà di rendere espliciti comportamenti, mission, strutturazione dell'organizzazione e ricadute delle nostre attività sul territorio.
Un atto di trasparenza sotto il profilo economico, sociale ed ambientale che ci ha portato ad avviare un percorso più ampio di Corporate Social Responsibility.
ALTEA - Il nostro primo Bilancio Sociale - Anno 2007Altea SpA
Il primo Bilancio Sociale di ALTEA esprime il desiderio e la volontà di rendere espliciti comportamenti, mission, strutturazione dell'organizzazione e ricadute delle nostre attività sul territorio.
Un atto di trasparenza sotto il profilo economico, sociale ed ambientale che ci ha portato ad avviare un percorso più ampio di Corporate Social Responsibility.
Quinn - Ricerca - Business Matching&Matchmaking - 2013Consorzio QuInn
Il Business Matching, conosciuto anche come Matchmaking, è un acceleratore e amplificatore di contatti che consente alle imprese di selezionare fornitori non qualificati in precedenza, fare la conoscenza di imprese per valutare la possibilità di attivare nuovi business, guardare ai mercati, internazionalizzare la propria azienda, fare innovazione di tipo collaborativo basata sulla messa a fattor comune di conoscenze e asset.
Documentazione della Soluzione per il Property-Manager sia italiano sia internazionale.
Un Reporting di Portafogli adattato per i fondi internazionale o anche amministrazione condominiale.
In italiano, inglese, tedesco, spagnolo.
Integrando nella soluzione Cloud / Web per Fondi immobiliare e Asset-Manager internazionale:
CashflowSync
Attività svolte:
Ottimizzazione di un portale web dedicato al settore turistico. Le attività di Web Marketing svolte sono state incentrate in particolar modo sulla sperimentazione delle principali tecniche SEO e sull’apprendimento degli strumenti necessari ad ottenere e misurare i risultati del lavoro svolto.
Obiettivi:
A seguito di un paio di incontri avuti con il propietario dell’azienda Muccioli Simone ed il suo collaboratore Matthias Castiglioni sono stati delineati una serie di obbiettivi da raggiungere nel breve periodo:
• Apprendimento degli strumenti di lavoro
• Apprendimento delle principali tecniche di ottimizzazione per il webPromozione
• Sperimentazione sul portale delle tecniche apprese
• Misurazione dei miglioramenti ottenuti nelle SERP dei motori di ricerca
Monografia sul tirocinio in J-Service: si tratta del SEO, principale argomento del tirocinio, ma anche di altri lavori svolti nel periodo passato in J-Service
Il mercato degli strumenti Web per il supporto alle Reti di Innovazione Nicola Cerami
L’obiettivo di questa relazione è quello di analizzare i principali strumenti Web 2.0 oggi più utilizzati, vale a dire i siti di social networking. Nello specifico si intende fornire una possibile classificazione di tali strumenti per poi andare a focalizzarsi sui social network per l’innovazione, definiti anche innovation networks o, semplicemente, reti di innovazione. Si tratta di strumenti che hanno e stanno cambiando il modo di pensare e agire delle organizzazioni nel relazionarsi con i loro stakeholders, oltre che del “popolo di Internet”.
In uno scenario contraddistinto dalla presenza di diverse reti di innovazione, sia a livello nazionale che internazionale, sono state prese in considerazione quattro innovation network, analizzandone il modello di governance, gli obiettivi che si prefiggono e l’aspetto tecnologico, tra le quali le principali funzionalità e servizi offerti. In aggiunta l’analisi dei casi di studio, oltre ad evidenziare l’approccio di gestione della conoscenza e dell’innovazione per la creazione di valore condiviso (Knowledge and Innovation Management), descrivere i punti di forza e di debolezza di questi strumenti. Tra queste reti vengono presentate le seguenti piattaforme web-based: NineSigma, Innocentive, Kublai e Innovatori.
Settembre 2011
L'obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livelloMassimo Resce
Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, per approfondire le caratteristiche delle aziende che hanno fatto richiesta di accesso al beneficio fiscale della detassazione del salario variabile riformato dalla Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015).
La finalità generale dello studio è stata quella di verificare l’esito della policy nella doppia direzione del radicamento della contrattazione decentrata e della reale utilità dei premi sul salario accessorio nello stimolare incrementi di performances. Partendo dall’’importanza attribuita all’innovazione nella competitività aziendale, sono stati indagati anche aspetti specifici volti a identificare le scelte operate dalle imprese sui meccanismi di aggancio della contrattazione di secondo livello ai premi di risultato, in particolare sotto la lente dell’organizzazione del lavoro e della valorizzazione del capitale cognitivo in azienda.
Anche se il numero dei casi studio è limitato, nella varietà delle tipologie di imprese selezionate è tuttavia possibile trovare conferme, rispetto ad alcune ipotesi già sviluppate nelle analisi quantitative e riscontrabili in letteratura, ma anche qualche novità. In primo luogo, si è riscontrata l’estrema flessibilità con cui la contrattazione decentrata riesce ad adattarsi a situazioni molto diverse tra di loro (per settore, natura e dimensione di impresa), nonché a regolamentare differenti obiettivi di performances e condizioni di welfare aziendale. Il suo utilizzo presenta un approccio più maturo nelle imprese di grandi dimensioni, grazie alla presenza di relazioni sindacali consolidate, dove la negoziazione collettiva si esprime nella sua pienezza, toccando istituti disparati. In quelle di piccole dimensioni, invece, sembra essere considerata più come una opportunità occasionale e il premio di risultato potrebbe risultare l’unico fine della contrattazione. La contrattazione decentrata poi raramente viene utilizzata come leva per introdurre e accelerare processi di innovazione, ma per quelle aziende che puntano sull’organizzazione del personale e sul capitale cognitivo, quale primo elemento di competitività, essa assume un ruolo strategico imprescindibile. Il ricorso alla misura governativa in alcuni casi è stata occasione per definire nuovi modelli di accordi decentrati ed è stata utile ad accompagnare processi di riorganizzazione interna con il rafforzamento degli istituti di welfare aziendale. Tuttavia il sistema di incentivi fiscali risulta a volte limitante in quei modelli organizzativi calibrati più sulle performances individuali che su quelle collettive.
Questo corso permette di:
- Sviluppare la conoscenza e le abilità richieste per superare la certificazione d’esame PMI-ACP® insieme al requisito dei 26 PDU
- Sviluppare una conoscenza lavorativa dei Principi Agile dei corsi SCRUM, KANBAN, XP e TDD
- Sviluppare la competenza di eseguire modelli di sviluppo multi iterativi per qualsiasi scala di progetti
- Sviluppare l’abilità di consegnare Storie promettenti molto rapidamente
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Documentazione della Soluzione per il Property-Manager sia italiano sia internazionale.
Un Reporting di Portafogli adattato per i fondi internazionale o anche amministrazione condominiale.
In italiano, inglese, tedesco, spagnolo.
Integrando nella soluzione Cloud / Web per Fondi immobiliare e Asset-Manager internazionale:
CashflowSync
Attività svolte:
Ottimizzazione di un portale web dedicato al settore turistico. Le attività di Web Marketing svolte sono state incentrate in particolar modo sulla sperimentazione delle principali tecniche SEO e sull’apprendimento degli strumenti necessari ad ottenere e misurare i risultati del lavoro svolto.
Obiettivi:
A seguito di un paio di incontri avuti con il propietario dell’azienda Muccioli Simone ed il suo collaboratore Matthias Castiglioni sono stati delineati una serie di obbiettivi da raggiungere nel breve periodo:
• Apprendimento degli strumenti di lavoro
• Apprendimento delle principali tecniche di ottimizzazione per il webPromozione
• Sperimentazione sul portale delle tecniche apprese
• Misurazione dei miglioramenti ottenuti nelle SERP dei motori di ricerca
Monografia sul tirocinio in J-Service: si tratta del SEO, principale argomento del tirocinio, ma anche di altri lavori svolti nel periodo passato in J-Service
Il mercato degli strumenti Web per il supporto alle Reti di Innovazione Nicola Cerami
L’obiettivo di questa relazione è quello di analizzare i principali strumenti Web 2.0 oggi più utilizzati, vale a dire i siti di social networking. Nello specifico si intende fornire una possibile classificazione di tali strumenti per poi andare a focalizzarsi sui social network per l’innovazione, definiti anche innovation networks o, semplicemente, reti di innovazione. Si tratta di strumenti che hanno e stanno cambiando il modo di pensare e agire delle organizzazioni nel relazionarsi con i loro stakeholders, oltre che del “popolo di Internet”.
In uno scenario contraddistinto dalla presenza di diverse reti di innovazione, sia a livello nazionale che internazionale, sono state prese in considerazione quattro innovation network, analizzandone il modello di governance, gli obiettivi che si prefiggono e l’aspetto tecnologico, tra le quali le principali funzionalità e servizi offerti. In aggiunta l’analisi dei casi di studio, oltre ad evidenziare l’approccio di gestione della conoscenza e dell’innovazione per la creazione di valore condiviso (Knowledge and Innovation Management), descrivere i punti di forza e di debolezza di questi strumenti. Tra queste reti vengono presentate le seguenti piattaforme web-based: NineSigma, Innocentive, Kublai e Innovatori.
Settembre 2011
L'obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livelloMassimo Resce
Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, per approfondire le caratteristiche delle aziende che hanno fatto richiesta di accesso al beneficio fiscale della detassazione del salario variabile riformato dalla Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015).
La finalità generale dello studio è stata quella di verificare l’esito della policy nella doppia direzione del radicamento della contrattazione decentrata e della reale utilità dei premi sul salario accessorio nello stimolare incrementi di performances. Partendo dall’’importanza attribuita all’innovazione nella competitività aziendale, sono stati indagati anche aspetti specifici volti a identificare le scelte operate dalle imprese sui meccanismi di aggancio della contrattazione di secondo livello ai premi di risultato, in particolare sotto la lente dell’organizzazione del lavoro e della valorizzazione del capitale cognitivo in azienda.
Anche se il numero dei casi studio è limitato, nella varietà delle tipologie di imprese selezionate è tuttavia possibile trovare conferme, rispetto ad alcune ipotesi già sviluppate nelle analisi quantitative e riscontrabili in letteratura, ma anche qualche novità. In primo luogo, si è riscontrata l’estrema flessibilità con cui la contrattazione decentrata riesce ad adattarsi a situazioni molto diverse tra di loro (per settore, natura e dimensione di impresa), nonché a regolamentare differenti obiettivi di performances e condizioni di welfare aziendale. Il suo utilizzo presenta un approccio più maturo nelle imprese di grandi dimensioni, grazie alla presenza di relazioni sindacali consolidate, dove la negoziazione collettiva si esprime nella sua pienezza, toccando istituti disparati. In quelle di piccole dimensioni, invece, sembra essere considerata più come una opportunità occasionale e il premio di risultato potrebbe risultare l’unico fine della contrattazione. La contrattazione decentrata poi raramente viene utilizzata come leva per introdurre e accelerare processi di innovazione, ma per quelle aziende che puntano sull’organizzazione del personale e sul capitale cognitivo, quale primo elemento di competitività, essa assume un ruolo strategico imprescindibile. Il ricorso alla misura governativa in alcuni casi è stata occasione per definire nuovi modelli di accordi decentrati ed è stata utile ad accompagnare processi di riorganizzazione interna con il rafforzamento degli istituti di welfare aziendale. Tuttavia il sistema di incentivi fiscali risulta a volte limitante in quei modelli organizzativi calibrati più sulle performances individuali che su quelle collettive.
Questo corso permette di:
- Sviluppare la conoscenza e le abilità richieste per superare la certificazione d’esame PMI-ACP® insieme al requisito dei 26 PDU
- Sviluppare una conoscenza lavorativa dei Principi Agile dei corsi SCRUM, KANBAN, XP e TDD
- Sviluppare la competenza di eseguire modelli di sviluppo multi iterativi per qualsiasi scala di progetti
- Sviluppare l’abilità di consegnare Storie promettenti molto rapidamente
La scorsa edizione del Samsung Innovation Camp è stata un vero successo. Con il mio team “Green Innovation” ci siamo classificati secondi a un passo dalla vittoria. Ma la cosa che più mi è rimasta impressa è stata quella di riuscire a gestire un team multidisciplinare che ha saputo mettere in campo le proprie abilità nel modo più genuino possibile.
Quest’anno ho deciso di riprovarci (rivincita? ). Tantissimi nuovi temi trattati tra cui le tecnologie DARQ, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things, realtà aumentata-virtuale-mista, big data, strategie digitali, marketing, 5G, trasformazione digitale.
- Didattica e tecnologie d'inclusione
- Fondamenti di pedagogia generale
- Fondamenti teorici antropologico-culturali per l'apprendimento
- I processi di sviluppo psico-affettivo
The context in which I decided to focus my project is linked to the historical and cultural heritage that gradually reveals itself increasingly abandoned and not valued. And this is a problem.
In particular, we refer to the <Rock Chapel "S.Vito" of Camerota, in the province of Salerno> which needs help to be known and appreciated.
The goal of safeguarding this chapel is certainly that of intervening in some way.
My idea was to develop an augmented reality application to attract more and more visitors and curious. The application, through the use of the smartphone camera, is able to display information of any type (text, audio, video, 2d and 3d models) using "target images" positioned outside and inside the chapel.
To test the application: https://github.com/michelepalumboAV/camerotAR
Social Responsability. Case study: Poste ItalianeMichele Palumbo
Description_project: con questo progetto siamo andati a esaminare quello che ad oggi risulta una pratica poco adottata dalle aziende: il bilancio sociale.
Le aziende che adottano questo approccio sociale acquistano un notevole vantaggio competitivo, nel medio-lungo termine.
È il caso di Poste Italiane che già da diversi anni è parte attiva nel sociale, acquisendo sempre più fiducia da parte dei vecchi e nuovi clienti.
I test sono basati su 5 aree sulle quali verrai valutato.
Digital IQ è un test scientifico elaborato con la collaborazione
dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, psicologi e psicometristi.
Benessere digitale
Competenze per indirizzare l'uso del web verso obiettivi di benessere personale ed efficacia professionale. Si sonda la capacità di affrontare i problemi non convenzionali nell’utilizzo del digitale.
Sicurezza
Competenze per la protezione di situazioni che possono ledere la sicurezza come privacy, identità digitale, integrità dei dispositivi, protezione economica e dignità personale.
Creazione di contenuti digitali
Competenze e attitudini per la creazione e rielaborazione di contenuti nel web che rendono capace l’utente di essere un emittente e ricevente competente.
Comunicazione e collaborazione
Competenze e attitudini per una corretta comunicazione con gli altri nel mondo digitale: controllo dell'identità e gestione dei rapporti.
Informazione
Competenze e attitudini per la ricerca, selezione e valutazione delle informazioni sul web in relazione alla fonti. Comprensione dei legami tra queste e loro catalogazione.
This project involves the development of a mobile application to give decisional and behavioral support to a Leader who manages a team of people.
The application is divided into three parts:
- a first part provides an anonymous questionnaire that each team member must complete for the evaluation of their reference Leader,
- a second part provides a self-assessment questionnaire that the Leader must fill in with respect to his behavior towards the team,
- a third part concerns the matching of data between the assessment questionnaire of the team members and the Leader self-assessment questionnaire.
The results will provide:
- indications to the Leader on what behavioral aspects will have to improve,
- the level of maturity of the team members
An application to access to the main functionality of the "State and Location of Equipment and Material" project.
This has been build and designed for Android
It requires NFC to login to the application.
It requires a Camera to use the Barcode Scanner.
Thi application helps managing the Inbound and Outbound of equipment and material through the warehouses, to help managing orders and keeping trace of their location and status.
Mainly, this application innovation can be found through the preparation function for the batch to be shipped:
1) writing the information gained through the order management's functionality of the backoffice, about the order ID and the batches IDs;
2) scanning the product barcode;
3) pairing the serial gained previously with the batch NFC.
Then the flows of inbound and outbound are the classical flows: identification of the product, updating of the database, inserting them in their right location/ inside the track for the shipping.
Here you can see a little presentation about it:
https://www.slideshare.net/albertovolpe9/slem-status-and-location-of-materials-and-equipments
Following are the links of the source code of the apps:
https://github.com/TimeParadox89/SLEMapp
https://github.com/TimeParadox89/SLEMApp_Backoffice
https://github.com/TimeParadox89/SLEMApp-WriteToNFC
In questo progetto, dopo aver chiarito concetti basilari come quello di Impresa, Azienda e Società, presenteremo la nostra Start Up, la A & S ICT Solutions, che nasce con lo scopo di soddisfare appieno alcune esigenze presentate dal pubblico utilizzatore di app per dispositivi mobili e che al momento riteniamo non siano totalmente soddisfatte dai servizi già presenti sul mercato. In particolare opereremo nel settore della messaggistica istantanea.
Il presente lavoro sarà articolato in più parti.
In un primo momento saranno presentati i segni distintivi della nostra impresa.
Nella seconda parte sarà effettuata un’analisi di mercato del settore delle applicazioni, partendo dallo studio degli utilizzatori di dispositivi mobili e dell’uso che ne fanno.
La nostra app che prende il nome di “PMax” ovvero “Personalization Max” è un servizio di messaggistica che permetterà all’utente di personalizzarne la chat e la view.
Nella terza parte di questo progetto introdurremo i concetti di marketing strategico e marketing operativo in modo tale da chiarire come il nostro servizio dovrà e potrà posizionarsi sul mercato.
Stabilire il prezzo di vendita di un prodotto ha un’importanza fondamentale per ogni impresa, per tale ragione uno studio accurato riguardo la politica del prezzo vedremo che ci permetterà di stabilire tre tipologie di prezzi per la nostra app a seconda dell’anno di acquisto.
Oltre alla politica del prezzo è fondamentale prendere in esame una politica promozionale che ha come obiettivo non solo l’aumento delle vendite, ma anche la creazione di una migliore immagine dell’impresa e vedremo come la nostra scelta ricadrà sull' utilizzo dei social come mezzo di promozione e sul passaparola.
Per valutare i vincoli e le opportunità della nostra app verrà effettuata l’analisi SWOT.
È stata effettuata, infine, un’analisi dei costi che porta alla realizzazione, diffusione e al mantenimento della start-up.
È un percorso di formazione realizzato da Samsung in partnership con Randstad e in collaborazione con un network di atenei italiani aperto agli studenti (laurea triennale e magistrale) e ai laureati degli atenei convenzionati.
Il corso ha l’obiettivo di unire competenze di
ELEMENTI DI BUSINESS, ELEMENTI DI DIGITAL MARKETING, COMUNICAZIONE, DATA ANALYTICS, IoT, CYBER SECURITY, CYBER EDUCATION E UN USO INNOVATIVO DELLE TECNOLOGIE.
[Presentation] MultiProject analysis with Critical Path MethodMichele Palumbo
This project has been developed to provide decision support to all Program managers who manage multiple projects with shared resources that are, of course, planned by the various project managers assigned. Therefore, there is a vertical communication between the Program Manager and the various reference project managers in which the latter give precisely the planning of their project to the program manager. The stage I decided to focus on is post planning. One of the most difficult problems to deal with is to manage human resources linked to multiple projects, and then shared resources. Then, you can analyse whether a given resource may be abnormally allocated across multiple projects, or if you are straddling multiple immediately subsequent critical tasks related to both the single project and the N-projects on which it is allocated. To try to solve these problems, I decided to develop a software by following the approach of data analysis through the Critical Path Method (CPM).
The tools used to develop the software are: Neo4j and PyCharm, languages: Cypher and Python, libraries: pandas and py2neo
[Document] MultiProject analysis with Critical Path MethodMichele Palumbo
This project has been developed to provide decision support to all Program managers who manage multiple projects with shared resources that are, of course, planned by the various project managers assigned. Therefore, there is a vertical communication between the Program Manager and the various reference project managers in which the latter give precisely the planning of their project to the program manager. The stage I decided to focus on is post planning. One of the most difficult problems to deal with is to manage human resources linked to multiple projects, and then shared resources. Then, you can analyse whether a given resource may be abnormally allocated across multiple projects, or if you are straddling multiple immediately subsequent critical tasks related to both the single project and the N-projects on which it is allocated. To try to solve these problems, I decided to develop a software by following the approach of data analysis through the Critical Path Method (CPM).
The tools used to develop the software are: Neo4j and PyCharm, languages: Cypher and Python, libraries: pandas and py2neo
The Italian economy is mainly based on tourism. In this regard, we have tried to enhance the most successful point, namely the artistic and cultural heritage, giving more attention to museums as a means of attracting tourists to discover our history, culture and tradition.
Day after day, the audience of cultural visitors has increased dramatically, attracting the attention of many companies in integrating computer technology with culture.
Our company, therefore, has thought to invest in this area by proposing a new product to the service of the museums to emphasize its works through augmented reality.
Augmented reality is taking away more and more foot, with the aim of enriching the experience of the user of an exhibition or of turning the streets into open-air museums.
When a visitor enters a museum, the AR can become the means to show the work in its context, provide important details to the user and allow the visualization of related works of art, creating real emotional paths.
The museum becomes, therefore, a real toy in scale 1:1 and the objects are no longer considered "relics" but assume a well-defined form thanks to their contextualization.
The target audience includes all age groups, involving both adults and children. And it is precisely in this area that augmented reality is proposed as a great help for the educational mission of the museums.
This document outlines the project plans for the Virtual Museum Tour (VMT) application. It includes sections on project organization, risk analysis, resource requirements, work breakdown structure, project schedule, monitoring and reporting, and additional plans. The project will use agile methodology and be led by a project manager. Risks are identified and strategies proposed to mitigate them. Hardware needs include PCs and routers while software costs are estimated. The project must be completed by February 2018 to meet the funding deadline.
Sviluppo di un Framework semantico per la contestualizzazione delle activityMichele Palumbo
Partendo da un’analisi di un algoritmo di video-tracking, abbiamo ricevuto, come output, un file. Questo file è stato ulteriormente partizionato per permettere di inserire i tag che vengono fuori dalle tecnologie semantiche.
Il file corredato con i tag semantici, ci viene dato come estensione rdf, che costituisce l'ontologia, dalla quale abbiamo, successivamente, sviluppato le queries.
abbiamo estratto informazioni concentrandoci sulle activity complesse, per risalire alle azioni salienti per quanto riguarda le situazioni di imminente pericolo, ad esempio, persone che attraversano, macchine che si spostano sulla strada, etc., le quali denotano una situazione di potenziale pericolo.
Inoltre, abbiamo rilevato anche situazioni pericolose già accadute (incidenti), ad esempio, macchine che decelerano, persone che camminano in gruppi, etc., in quanto ci possono essere persone che si raggruppano e soccorrono la vittima del sinistro stradale.
Il progetto nasce dall’esigenza di coordinare un gruppo molto vasto di persone sparso sul territorio nazionale in caso di attacchi terroristici da parte di enti conosciuti o sconosciuti. Sono state intervistate varie associazioni umanitarie ai fini di capire il loro modo di operare nel caso in cui ci fosse una crisi “anomala” che potrebbe arrecare seri danni alla popolazione come, ad esempio, l’attacco da parte di una razza aliena, un ipotetico “giorno del giudizio” con zombie oppure, restando con i piedi per terra, anche un attacco terroristico a scopo politico o insurrezionale. E’ risultato che l’80% delle associazioni intervistate non sarebbero in grado di gestire la situazione ma dovrebbero instaurare un protocollo e un sistema operativo “al momento” per fronteggiare la minaccia e prestare soccorso.
MultiStadium Portal (MSP) è un prodotto software che permette la gestione di un impianto sportivo di qualunque tipo che abbia uno o più campi da gestire e, offre la possibilità agli spettatori di prenotare o comprare un biglietto in un determinato posto per la partita a cui desiderano assistere.
MSP è adatto a qualsiasi tipo di impianto sportivo di piccole – medie dimensioni.
È dotato di una buona usabilità, sia per l’interfaccia gestionale sia per quella del cliente.
1. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO
Dipartimento di Scienze Aziendali
Management & Innovation Systems
Corso di Laurea Magistrale
in
Business Innovation and Informatics
Relazione finale progetto di studio in
Management and control systems
START-UP: [A & S] ICT Solutions
Relatore: Candidati:
Prof. Francesco Polese Michele Palumbo
[MAT. 0222600017]
Angelo Conte
[MAT. 0222600016]
Anno Accademico 2016/2017
2. Sommario
Sommario
Introduzione ............................................................................. 1
1. Descrizione dell’Azienda...................................................... 3
1.1 Perché Fare impresa? .................................................................. 3
1.2 Impresa ed azienda: differenze.................................................... 4
1.3 La nostra Impresa........................................................................ 4
1.4 Nome dell’azienda....................................................................... 5
1.5 Vision aziendale........................................................................... 5
1.6 Mission aziendale........................................................................ 6
1.7 Prodotti/Servizi ........................................................................... 6
1.8 Size.............................................................................................. 7
1.9 Geografia..................................................................................... 7
1.10 I nostri valori ............................................................................... 8
1.11 I nostri obiettivi........................................................................... 9
1.12 Fornitori ...................................................................................... 9
1.13 Stakeholder (attori)..................................................................... 9
1.14 Modello Organizzativo............................................................... 11
1.14.1. Attuale .............................................................................................. 11
1.14.2. Futuristico......................................................................................... 12
1.15 Risorse critiche .......................................................................... 12
1.16 Sistema degli scambi nell’impresa. Il Microambiente ................ 14
2. Analisi di mercato.............................................................. 15
3. Start-up............................................................................. 20
3.1 Presentazione start-up .............................................................. 20
3.2 Descrizione logo PMax............................................................... 20
3.3 Ma come fare per soddisfare l’intera utenza?............................ 21
3.4 Verso il Marketing ..................................................................... 21
3.5 I processi di marketing: Marketing Strategico............................ 22
3.5.1. Analisi dei bisogni: Maslow e Abbott ............................................... 22
3.5.2. Target di riferimento ........................................................................ 24
3.5.3. Concorrenti ....................................................................................... 25
3.5.4. Cosa offre la concorrenza? ............................................................... 25
3.5.5. Concorrente Colosso ......................................................................... 26
3.5.6. Posizionamento sul mercato ............................................................ 27
3.5.7. FATTORI DI SUCCESSO: Co-creazione di valore ................................ 28
3.5.8. Come ci differenziamo? .................................................................... 29
3.6 I processi di marketing: Marketing Operativo............................ 30
3.6.1. La politica del Prezzo ........................................................................ 30
3. Sommario
3.6.2. I Prezzi della nostra app.................................................................... 32
3.6.3. Far conoscere il nostro servizio......................................................... 33
3.6.4. Imbuto promozionale ....................................................................... 34
3.6.5. Come distribuiamo il prodotto?........................................................ 34
3.7 Finanziamento........................................................................... 35
3.8 Disponibilità liquida................................................................... 35
3.9 Obiettivi di vendita.................................................................... 35
3.10 Vincoli/opportunità: Swot analysis............................................ 36
4. Analisi dei Costi ................................................................. 37
4.1 Costi iniziali ............................................................................... 37
4.2 Costi Mensili e Annuali .............................................................. 37
4.3 Suddivisione Ammortamento.................................................... 37
4.4 1° ANNO DI ATTIVITÀ – 2017 ..................................................... 42
I. INCASSI 2017..................................................................................... 42
II. CALCOLO IVA A DEBITO..................................................................... 42
III. CONTO ECONOMICO (Periodo 01/01/2017 al 31/12/2017) ........... 42
IV. UTILE O PERDITA? ............................................................................. 43
V. PIANO DI CASSA PER 2017................................................................ 43
VI. STATO PATRIMONIALE....................................................................... 44
VII. RETURN ON EQUITY (ROE)................................................................ 44
4.5 2° ANNO DI ATTIVITÀ – 2018 ..................................................... 45
I. INCASSI 2018..................................................................................... 45
II. CALCOLO IVA A DEBITO..................................................................... 45
III. CONTO ECONOMICO (Periodo 01/01/2018 al 31/12/2018) ........... 45
IV. UTILE O PERDITA? ............................................................................. 46
V. PIANO DI CASSA PER 2018................................................................ 46
VI. STATO PATRIMONIALE....................................................................... 47
VII. RETURN ON EQUITY (ROE)................................................................ 47
4.6 3° ANNO DI ATTIVITÀ – 2019 ..................................................... 48
I. INCASSI 2019..................................................................................... 48
II. CALCOLO IVA A DEBITO..................................................................... 48
III. CONTO ECONOMICO (Periodo 01/01/2019 al 31/12/2019) ........... 48
IV. UTILE O PERDITA? ............................................................................. 49
V. PIANO DI CASSA PER 2019................................................................ 49
VI. STATO PATRIMONIALE....................................................................... 50
VII. RETURN ON EQUITY (ROE)................................................................ 50
4.7 Break Even Point (BEP) .............................................................. 51
Conclusioni ............................................................................. 53
4. Pag. 01 (PMAX) Personalization Max
Introduzione
In questo progetto, dopo aver chiarito concetti basilari come quello di
Impresa, Azienda e Società, presenteremo la nostra Start Up, la A & S ICT
Solutions, che nasce con lo scopo di soddisfare appieno alcune esigenze
presentate dal pubblico utilizzatore di app per dispositivi mobili e che al
momento riteniamo non siano totalmente soddisfatte dai servizi già presenti
sul mercato. In particolare opereremo nel settore della messaggistica
istantanea.
Il presente lavoro sarà articolato in più parti.
In un primo momento saranno presentati i segni distintivi della nostra
impresa, ci soffermeremo sul suo nome e sul perchè di questa scelta,
indicheremo la forma giuridica e la nostra sede, illustreremo i valori principali
che guideranno il nostro operare, definiremo i nostri obiettivi e chiariremo la
nostra vision e la nostra mission, e, cioè, la volontà di fornire servizi di
gradimento e di utilità che spingano gli utenti e i produttori ad installarle sui
propri dispositivi e di proporre, sviluppare e realizzare applicazioni curate nei
minimi dettagli, sia estetici che funzionali, capaci di soddisfare al meglio le
esigenze del nostro target di clienti di riferimento.
La descrizione dettagliata della nostra società continuerà poi con la scelta del
modello organizzativo, che per noi ricadrà su quello funzionale o almeno
tenderà nel corso degli anni ad un vero e proprio modello funzionale; per il
momento, infatti, la nostra start up sarà costituita da due soli soci.
Nella seconda parte sarà effettuata un’analisi di mercato del settore delle
applicazioni. Partendo dallo studio degli utilizzatori di dispositivi mobili e
dell’uso che ne fanno, verrà analizzato il costo medio che generalmente si è
disposti a sostenere per l’acquisto di queste app e verranno indicati i pro e
contro delle principali piattaforme utilizzate per l’immissione nel mercato
delle stesse. Noi inizialmente utilizzeremo la piattaforma IOS in modo da
limitare la complessità iniziale ed evitare un aggravio eccessivo dei costi.
La nostra app che prende il nome di “PMax” ovvero “Personalization Max” è
un servizio di messaggistica che permetterà all’utente di personalizzarne la
chat e la view.
Nella terza parte di questo progetto introdurremo i concetti di marketing
strategico e marketing operativo in modo tale da chiarire come il nostro
servizio dovrà e potrà posizionarsi sul mercato. Il marketing strategico
permette di definire uno sviluppo capace di intercettare le opportunità del
mercato e i bisogni insoddisfatti dei potenziali clienti; consente, quindi, di
5. Pag. 02 (PMAX) Personalization Max
scoprire le esigenze del target di riferimento, studiarne il contesto nel quale
si deve operare, prendere coscienza delle possibilità interne e decidere una
strada da seguire per ottenere il risultato, attraverso l’analisi dei bisogni, la
segmentazione del mercato di riferimento, l'analisi di attrattività, mercato
potenziale e ciclo di vita, l’analisi di competitività, la scelta di una strategia di
sviluppo. Saranno così definiti i nostri target di riferimento che risulteranno
essere, appunto, tutti coloro che utilizzano apps di messaggistica per
smartphone con piattaforma IOS e verrà effettuata una accurata analisi della
concorrenza, attraverso la quale emergeranno i principali punti di forza e di
debolezza e alcune delle caratteristiche distintive della nostra app che
potrebbero portarci ad ottenere un vantaggio competitivo nei confronti di
competitors come Viber, Kik messenger, Line, Wire e addirittura, nel corso del
tempo, WhatsApp considerato un concorrente colosso.
Personalizzazione, prezzo, sicurezza sui dati delle chat, utilizzo di tecnologie
software all’avanguardia, queste le nostre parole chiave.
In un ambito di più breve periodo, avvicinandoci alla “dimensione
dell’azione” attraverso il marketing operativo ci soffermeremo sulle leve del
marketing mix.
Stabilire il prezzo di vendita di un prodotto ha un’importanza fondamentale
per ogni impresa, per tale ragione uno studio accurato riguardo la politica del
prezzo vedremo che ci permetterà di stabilire tre tipologie di prezzi per la
nostra app a seconda dell’anno di acquisto.
Oltre alla politica del prezzo è fondamentale prendere in esame una politica
promozionale che ha come obiettivo non solo l’aumento delle vendite, ma
anche la creazione di una migliore immagine dell’impresa e vedremo come la
nostra scelta ricadrà sull' utilizzo dei social come mezzo di promozione e sul
passaparola.
Per quel che riguarda le nostre fonti di finanziamento abbiamo condotto delle
ricerche per poter usufruire di un prestito agevolato, lo Startup Europa, che
è un incentivo che supporta la nascita di start-up innovative in alcune zone
del territorio italiano.
Per valutare i vincoli e le opportunità della nostra app verrà effettuata l’analisi
SWOT, che risulta essere uno degli strumenti più importanti che un
imprenditore ha a disposizione per effettuare alcune considerazioni che si
rivelano fondamentali per lo sviluppo del suo business e per effettuare la
pianificazione strategica della sua attività.
È stata effettuata, infine, un’analisi dei costi che porta alla realizzazione,
diffusione e al mantenimento della start-up.
6. Pag. 03 (PMAX) Personalization Max
1. Descrizione dell’Azienda
1.1 Perché Fare impresa?
Fare impresa e quindi diventare imprenditori è una grande e importante
decisione, una vera e propria sfida che può portare molte soddisfazioni, ma
comporta anche rischi elevati e richiede un grandissimo impegno e una totale
dedizione.
L’obiettivo di un’impresa, in generale, e, nel nostro caso, di una startup, non
può che essere quello di produrre valore, e, quindi, ricchezza. Ma fare una
Startup significa prima di tutto RISCHIO imprenditoriale e SACRIFICIO.
Sacrificio che riguarda non solo chi fa impresa ma anche le persone che ci
sono accanto. È così, non può essere altrimenti. Con un time to market
essenziale per aver successo non si può che sacrificare tanto e tutto per un
bel periodo.
È da tener presente che l’idea da sola conta zero. Di idee ne è pieno il mondo.
La differenza è data da come si esegue quell'idea, dalle qualità e dell'impegno
di chi opera e dall' ammontare dei sacrifici che si è disposti a fare nel corso
del tempo.
Non si può svolgere un’attività di impresa col solo obiettivo di fare soldi.
Essa non potrà mai essere una motivazione forte abbastanza da superare i
momenti difficili che ogni imprenditore può incontra nel corso della vita. La
vera leva o molla imprenditoriale può essere una visione, alla quale si crede
ciecamente o l’Amore per quello che si fa. Sono entrambe condizioni
importantissime perché creare un’azienda, proprio per la fede che si ha nel
proprio progetto, per la fiducia nel futuro, per i sacrifici che si fanno e per la
continua dedizione, è come far crescere un figlio.
7. Pag. 04 (PMAX) Personalization Max
1.2 Impresa ed azienda: differenze
I termini impresa e azienda sono spesso utilizzati come sinonimi nel
linguaggio comune. Tuttavia, in ambito giuridico i due termini hanno un
diverso significato ed è proprio il codice civile a fornirci due distinte
definizioni delle stesse.
L' art. 2082 del codice civile ci permette di evincere dalla definizione
dell'imprenditore, che è colui che esercita l'impresa, anche il concetto di
impresa stessa. L' imprenditore è colui che esercita professionalmente
un'attività economica organizzata al fine della produzione o lo scambio di
beni e servizi.
L'impresa è, quindi, caratterizzata da un determinato scopo (produzione o
scambio di beni o servizi) e dalle conseguenti modalità adottate per il suo
raggiungimento (organizzazione, economicità e professionalità) attraverso
l'impiego di fattori produttivi (capitale, mezzi di produzione, materie prime e
forza lavoro) e relativi investimenti. È fondamentale inoltre che l'impresa
procuri capitale sufficiente a coprire e superare il costo delle spese di
produzione, ossia produca un guadagno o profitto o utile affinché essa non
fallisca.
L’art. 2555 ci fornisce, invece, la definizione di azienda, che è il complesso
dei beni materiali e immateriali organizzati dall’imprenditore per l’esercizio
d’attività d’impresa. Tra l'azienda e l'impresa esiste un rapporto di tipo
strumentale, in quanto la prima è proprio il mezzo attraverso il quale
l’imprenditore realizza gli scopi di una impresa. In sostanza è il complesso
di macchinari, capannoni, attrezzature, scorte di magazzino, edifici che
consentono la produzione del prodotto finale, ma anche diritti d’autore,
brevetti aziendali, segni distintivi come il marchio, ecc.
La società può essere definita come un imprenditore collettivo. Con il
contratto di società due o più persone, soci, conferiscono beni o servizi per
l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili.
Gli elementi essenziali di una società sono: i conferimenti dei soci che
possono essere denaro, crediti, beni o servizi; l'esercizio in comune di
un'attività economica e lo scopo di dividere gli utili.
1.3 La nostra Impresa
Da una idea di startup, maturata durante il corso di Management and control
systems, si è deciso di creare un’impresa incentrata allo sviluppo di app per
dispositivi mobili. Tale impresa prende il nome di [A & S] ICT Solutions.
8. Pag. 05 (PMAX) Personalization Max
1.4 Nome dell’azienda
La scelta del nome dell'azienda è una fase fondamentale della nascita di una
nuova impresa. L’operazione di naming è tanto complessa quanto delicata.
In generale possiamo dire che un buon nome aziendale deve rispettare il
requisito di unicità, semplicità, più il nome è semplice da pronunciare e più
si ricorderà, e contestualità rispetto all' attività svolta.
La [A & S] ICT Solutions è una società nata per lo sviluppo di apps per
dispositivi mobili: smartphone e tablet. La prima parte del nome scelto è
costituita da due lettere chiavi “A & S”, che rispettivamente indicano
Applications and Solution, la seconda, invece, ICT, è l’acronimo di
Information and Communication Technology Solutions.
1.5 Vision aziendale
Il termine “VISION” (in italiano “Visione”), nell’economia della gestione
d’impresa, viene utilizzato nell’ambito della gestione strategica per indicare
la proiezione di uno scenario che un imprenditore vuole “vedere” nel futuro
e che rispecchia i suoi valori, i suoi ideali e le sue aspirazioni.
Con il termine Vision, quindi, si intende l'insieme degli obiettivi di lungo
periodo che il Top Management vuole definire per la propria azienda e
comprende anche la visione generale del mercato e l'interpretazione di lungo
periodo del ruolo dell'azienda nel contesto economico e sociale.
La nostra idea è quella di realizzare una start-up che operi nel settore della
messaggistica personalizzata, e, in particolar modo vogliamo acquisire quote
di mercato offrendo servizi all'avanguardia che permettano agli utenti di
restare in contatto con gli amici ovunque ci si trovi inviando messaggi, foto,
posizione, ecc., ma apportando dei miglioramenti rispetto alle app già
immesse sul mercato dai nostri competitors e a delle condizioni economiche
vantaggiose, in modo da spingere, soprattutto nei primi tempi, in cui abbiamo
la necessità di farci conoscere sul mercato, quanti più utenti possibili ad
installarle sui propri dispositivi mobili. Nel lungo periodo, dopo una prima
fase rivolta ad affermare il nostro nome sul mercato, miriamo a perfezionare
i nostri servizi a tal punto da poter competere anche con le app più diffuse ed
utilizzate nel mondo mobile come WhatsApp.
Da questa idea abbiamo formalizzato la nostra vision:
Fornire servizi di gradimento e di utilità che spingano l'utente e i
produttori ad installarle sui propri dispositivi.
9. Pag. 06 (PMAX) Personalization Max
1.6 Mission aziendale
Se, come si è detto, la vision rappresenta una specie di sogno volto a definire
lo scopo per cui un’attività commerciale esiste, la mission aziendale si
focalizza in modo più accentuato sul presente e detiene l’onere di
trasformare i concetti astratti proposti dalla vision in qualcosa di più concreto,
tracciando il sentiero da seguire per realizzare la stessa ed evidenziando le
modalità e le risorse necessarie per arrivare ai risultati stabiliti inizialmente.
La Mission dell’organizzazione deve essere composta da alcuni elementi
chiave quali: la storia dell’azienda, le preferenze del management e della
proprietà, le risorse di cui dispone e deve descrivere in modo chiaro e conciso
il perchè l’organizzazione esiste, la sua unicità (in cosa si distingue dalle altre
aziende concorrenti), i valori che ne guidano l’azione, il target a cui si rivolge,
gli strumenti che utilizza, i bisogni a cui risponde, le risorse su cui fa
affidamento. Chiaramente, affinché i due elementi (vision e mission)
possano dare degli effettivi riscontri, devono sempre procedere di pari passo.
La società [A & S] ICT Solutions nasce con l’idea di proporre, sviluppare
e realizzare applicazioni curate nei minimi dettagli, sia estetici che
funzionali, capaci di soddisfare al meglio le esigenze del nostro target di
clienti di riferimento.
Questa è la nostra mission! Bisogna considerare che con il passar del tempo
gli utenti che fanno uso di app su dispositivi mobili sono diventati sempre più
numerosi, in quanto si tratta di servizi che coinvolgono rispetto al passato una
fascia sempre più vasta della popolazione, e, soprattutto, più preparati ed
esigenti, capaci di confrontare tutti i principali vantaggi e svantaggi delle app
già presenti sul mercato. Per tale ragione il nostro scopo è stato quello di
creare un’app che apportasse delle migliorie in termini di completezza nei
servizi offerti, di velocità, di semplicità nell'utilizzo senza rinunciare
all'aspetto non meno importante della convenienza economica, la nostra
fascia di prezzo sarà, infatti, assolutamente competitiva rispetto alla media di
mercato.
1.7 Prodotti/Servizi
Un’azienda, per sopravvivere, deve fornire prodotti e/o servizi. La scelta della
nostra azienda, come già accennato, ricade sulla fornitura di servizi che
riguardano lo sviluppo di applicazioni per sistemi Android e iOS da poter
offrire agli utenti.
Inoltre, è stata fatta una dettagliata analisi di mercato successivamente
mostrata, per valutarne la fattibilità.
10. Pag. 07 (PMAX) Personalization Max
1.8 Size
La [A & S] ICT Solutions è una Società a Responsabilità Limitata (S.R.L.) i cui
proprietari, nonché imprenditori, sono i dirigenti dell’azienda. Le quote
aziendali possedute da ciascun soggetto in questione è pari ad 1/2 del totale.
1.9 Geografia
La società ha sede presso il Centro Direzionale di Napoli che è l'insieme di
quei moderni grattacieli che, sorti nel quartiere Poggioreale, a ridosso della
stazione di Napoli Centrale, costituiscono un'intera cittadella.
Le motivazioni che hanno portato alla scelta del Paese possono essere
riassunte nei seguenti punti:
➢ Prestigio della città
➢ Facilità di raggiungimento da parte dei proprietari
➢ La possibilità di percepire, grazie alla regione Campania, dei finanziamenti
dallo Stato.
La scelta, in particolare, del Centro Direzionale è stata voluta per le seguenti
motivazioni:
➢ Il centro costituisce una delle più estese e importanti opere cittadine
realizzate nella zona prescelta negli ultimi decenni. Riteniamo che questo
possa conferirci anche un maggiore prestigio agli occhi dei nostri utenti.
➢ L'intero complesso si caratterizza per una nota di rinnovamento e
modernità e per questo è divenuto un nucleo attrattivo nei confronti delle
imprese che in questo modo possono efficacemente interfacciarsi tra loro
in una struttura appositamente dedicata, favorendo anche la nascita di
collaborazioni e lo scambio di informazioni.
La nostra sede è composta da quattro stanze, di cui una per l’ufficio, una per
lo sviluppo, una per il marketing e l’ultima per le ricerche e soluzioni.
Il numero di dipendenti, almeno per i primi tempi, sarà costituito da 2
persone con le stesse competenze (Analyst, Developer e Graphic designer),
nel corso del tempo, tenendo conto del fatturato annuo e delle prospettive
di crescita aziendale potrebbe essere valutata l'ipotesi di espandersi con
conseguente aumento anche del numero di risorse umane necessarie per far
fronte agli impegni della nostra attività.
11. Pag. 08 (PMAX) Personalization Max
1.10 I nostri valori
Tutte le imprese si fondano su dei principi cardine, che influenzano la
direzione e definiscono le modalità di interazione con dipendenti e clienti.
• Per valori d'impresa si intende genericamente un sistema di idee, modi di
agire e attributi considerati "importanti" per sé e quindi tali da informare
l'azione dell'impresa, o dell'organizzazione in genere.
• Il value statement è la dichiarazione formale del sistema di valori propri
dell'organizzazione.
Tra i valori maggiormente condivisi troviamo la trasparenza, l’equità, la
professionalità, il rispetto, la fiducia, il miglioramento continuo, la
soddisfazione del cliente, la crescita dei collaboratori, l’innovazione, la
precisione, la responsabilità, l’onestà, la correttezza, l’integrità e
l’innovazione e la creatività. I nostri valori, sono principalmente:
- LA CONSAPEVOLEZZA: curare i contenuti stilistici del nostro brand e del
nostro prodotto;
- LA QUALITÀ: migliorare costantemente l’affidabilità del prodotto e i
servizi offerti;
- LA METICOLOSITÀ: prevenire ed eliminare le potenziali fonti di difetti in
ogni fase di sviluppo delle app;
- L' INNOVAZIONE CONTINUA: ricercando ed integrando nuove tecnologie,
funzionalità e design che possano rispondere in maniera sempre più
efficace alle esigenze degli utenti di dispositivi mobili;
- L' EFFICIENZA: rendere l’innovazione accessibile, attraverso il
miglioramento delle fasi di sviluppo;
- IL RIGORE: rispettare rigorosamente tutte le leggi e le norme applicabili;
- LA PARTECIPAZIONE: favorire l’interesse, lo sviluppo e il benessere di tutte
le risorse umane impiegate;
- L' ETICA: enfatizzare i valori umani e morali negli affari e nel lavoro;
- LA RESPONSABILITÀ: privilegiare sempre scelte serie ed affidabili;
- I PREZZI: contenuti ed accessibili a tutti.
12. Pag. 09 (PMAX) Personalization Max
1.11 I nostri obiettivi
Nell’esercizio della nostra impresa, abbiamo deciso di perseguire tali
principali obiettivi:
- Garantire la soddisfazione del utente.
- Mantenere i costi a livelli bassi.
- Garantire il rispetto degli standard di qualità di prodotti e servizi.
- Garantire supporto, immediato ed efficiente, ai propri utenti che
hanno segnalato eventuali bug.
- Migliorare costantemente tutte le fasi di sviluppo.
- Migliorare nel corso degli anni i servizi offerti.
- Ampliare gli orizzonti
1.12 Fornitori
Essendo una società di sviluppo di apps, i fornitori si possono dividere in due
categorie:
1. fornitori SOFTWARE
2. fornitori di HARDWARE.
È da tener presente che l’impresa non dipende da nessuno specifico
fornitore. Per quanto riguarda i primi, verranno utilizzati soltanto fornitori di
software gratuiti.
1.13 Stakeholder (attori)
Questa teoria nasce dalla consapevolezza dell’importanza dell’ambiente e dei
soggetti che la compongono al fine di raggiungere gli obiettivi dell’impresa.
Gli stakeholder sono portatori di interessi e ricercano a vario titolo la
soddisfazione dei propri bisogni.
Successivamente, tale concetto si è evoluto in attori poiché tutti vengono
considerati come integratori di risorse.
Le recenti evoluzioni della teoria, infatti, hanno reso necessaria la ricerca
della risonanza con gli interlocutori sociali.
La risonanza dell’impresa va considerata sotto diversi punti di vista:
- Economico, perché strumentale alla soddisfazione dei bisogni umani
- Sociale, per gli effetti che l’attività d’impresa produce sulla dinamica
evolutiva e sullo sviluppo della società
- Culturale, poiché si ha un ampliamento del patrimonio di conoscenza della
collettività.
“Gli stakeholders
sono tutti quei
soggetti, interni ed
esterni all’azienda,
che mostrano un
qualsiasi tipo di
interesse nei
confronti
dell’organizzazione
e dell’attività che
svolge e che
possono in qualche
modo influenzarne
l’attività, nel bene
o nel male.”
13. Pag. 10 (PMAX) Personalization Max
Nella seguente figura sono stati individuati i principali attori, i quali sono stati
suddivisi in due macro-categorie: primari e secondari.
Gli attori primari sono, tipicamente, quei soggetti essenziali per la
sopravvivenza dell’azienda. Si tratta di azionisti, investitori, dipendenti,
fornitori di vario genere, clienti, pubbliche amministrazioni, che intervengono
direttamente nella vita dell’azienda sotto vari aspetti.
Gli attori secondari, invece, sono tutte quelle persone, enti o gruppi, che, pur
non esercitando una “pressione” diretta sull’azienda e non avendo interessi
diretti, hanno interesse verso l’attività aziendale intesa come un qualcosa che
si sviluppa per le generazioni del futuro, una sorta di “patrimonio” per il
futuro, rappresentato dall’azienda medesima.
Inoltre, è stata effettuata un’ulteriore suddivisione che riguarda il
raggruppamento degli attori in:
• Non orientati, avversari, marginali e amichevoli.
Come si può vedere gli stakeholder non sono pochi e, per ognuno di loro, va
adottato una specifica strategia.
14. Pag. 11 (PMAX) Personalization Max
1.14 Modello Organizzativo
L’impresa funziona come un sistema costituito da più elementi che agiscono
in maniera coordinata mediante l’espletamento di funzioni specializzate ed
orientate al raggiungimento di una finalità comune.
Per la determinazione di una struttura organizzativa risulta necessario
definire uno schema di collegamenti tra le varie posizioni organizzative
finalizzato all’attivazione di rapporti di autorità, di cooperazione, di
informazione. intorno ai quali si sviluppa la vita aziendale, sia per quanto
attiene lo sviluppo” verticale” che “funzionale”.
A tal fine è stato scelto un modello funzionale dato che si articola in un
insieme di compiti o mansioni complementari e interdipendenti rispetto ad
un fine.
Sono stati creati due modelli, uno attuale e l’altro futuristico.
1.14.1. Attuale
L’attuale non è un vero e proprio modello dato che le persone che fanno
parte dell’impresa sono solo due ed entrambi svolgono le mansioni previste.
Tuttavia, è un buon modo di veder suddivisi i vari compiti.
15. Pag. 12 (PMAX) Personalization Max
1.14.2. Futuristico
Futuristico perché l’intenzione dell’impresa, una volta presa piede, è quella
di espandersi e per farlo avrà bisogno di un numero maggiore di personale.
È in questo caso che possiamo effettivamente suddividere le varie mansioni
e raggrupparle in base alla regola del “padre-figlio”.
Pertanto questo schema mostra l’organizzazione così come dovrà essere
formata.
1.15 Risorse critiche
Quando si parla di sistemi degli scambi (microambiente), un ruolo
fondamentale è ricoperto dal concetto di sistema vitale, cioè sistemi capaci
di sopravvivere in un particolare contesto come risultato di un processo
dinamico di adattamento, trasformazione e ristrutturazione. (Il cosiddetto
approccio sistemico vitale(ASV)).
(IL SISTEMA VITALE è un sistema che sopravvive, rimane unito ed è
integrale; è omeostaticamente equilibrato sia internamente che
esternamente e possiede, inoltre, meccanismi e opportunità per crescere ed
apprendere, per svilupparsi ed adattarsi e cioè per divenire sempre più
efficace nel suo ambiente)
Pertanto possiamo definire la sopravvivenza come la capacità da parte
dell’impresa di creare valore generando vantaggi competitivi. Le condizioni
da rispettare sono quelle di dover avere consonanza e risonanza con i sovra
e sub sistemi; dove I sovra-sistemi sono coloro che forniscono indirizzi e
regole mentre i sotto-sistemi sono quelli che ricevono indirizzi e regole.
16. Pag. 13 (PMAX) Personalization Max
● Consonanza= compatibilità tra sistemi atta a consentire che l’impresa, i
sub-sistemi e sovra-sistemi possono rapportarsi e raccordarsi
● Risonanza= la potenziale capacità di essere efficaci. Quindi, si è risonanti
nel momento in cui si è in grado di interagire con gli altri attori (di cui
parleremo nella slide successiva) e farlo in maniera efficace.
La risonanza si riferisce all’interazione (spiegare differenza relazione e
interazione) e ci dice che non solo quei due elementi sono riusciti ad
interagire (quindi a scambiare/integrare risorse) ma l’hanno fatto anche
nel modo più efficace possibile.
L’impresa, cellula fondamentale del sistema economico – produttivo, opera
all’interno di un ambiente più vasto con cui scambia risorse. L'ambiente può
essere definito come la sintesi dei sovrasistemi con cui tende ad interagire.
Tale ambiente può essere convenzionalmente suddiviso in micro-ambiente
(mercato con cui l’impresa attiva lo scambio delle risorse) e macro-
ambiente (sistema di condizioni e vincoli in cui lo scambio si verifica. Esso è
dato dal sistema istituzionale, socio demografico, politico, economico,
tecnologico...). I sistemi vitali come le imprese per sopravvivere ricevono
legittimazione e consenso da chi gli rilascia le risorse critiche materiali e
immateriali (sovrasistemi) e regolano l’attività delle componenti a loro
subordinate (subsistemi).
Ricordiamo che una risorsa per generare vantaggio competitivo deve essere
“critica”, per mezzo di alcune condizioni:
- Scarsità
- Eterogeneità
- Imperfetta mobilità
- Limiti ex ante alla competizione
- Limiti ex post alla competizione.
I principali sovrasistemi sono:
• La concorrenza;
• Gli utenti;
• L' opinione pubblica poiché possono influenzare sia in positivo che in
negativo l’utenza.
• Il Play Store e l’Apple Store dato che la vendita delle app e quindi la vita
stessa della società dipende da questo fattore di distribuzione.
• Il Sistema finanziario
17. Pag. 14 (PMAX) Personalization Max
I subsistemi, invece:
• Fornitore hardware dato che l’azienda non dipende da uno specifico
hardware;
• Fornitore software hardware dato che l’azienda non dipende da uno
specifico software, ma utilizza quelli liberi e presenti sul mercato;
• Servizi di manutenzione;
• Servizi di consulenza;
• Dipendenti
1.16 Sistema degli scambi nell’impresa. Il Microambiente
Altro fattore importante per l’impresa sono i mercati con cui l’impresa attiva
lo scambio delle risorse per la sua sopravvivenza.
Il seguente schema mostra quali sono le risorse in entrata e le risorse in uscita
per poter concretizzare questo scambio.
Come si nota, gli scambi in entrata sono formati dal mercato della
produzione, del lavoro e delle finanze, e per ognuno di loro sono stati
individuati gli elementi che ne fanno parte.
18. Pag. 15 (PMAX) Personalization Max
2. Analisi di mercato
Importante per la start-up di un’impresa è un’analisi preventiva del mercato
in cui essa andrà a posizionarsi.
Il mercato delle App è ancora giovane: nato nel 2008 con l’apertura dell’App
Store di iTunes, ha ancora tanta strada da fare e tanto spazio per crescere.
L’analisi condotta è stata effettuata prettamente sul web e dalla stessa sono
emersi spunti interessanti:
1. Gli Smartphone dominano da numerosi anni il mercato della telefonia
mobile grazie alle loro numerose caratteristiche e applicazioni.
È stato constatato che il numero degli stessi, col passare degli anni, è
aumentato vertiginosamente raggiungendo sempre più famiglie e,
soprattutto, fasce d’età avanzate.
2. Il mercato delle applicazioni non interessa più solo quelle aziende che
sviluppano giochi e contenuti multimediali, ma riguarda anche banche,
spettacoli, eventi, compagnie aree, siti web, negozi, canali televisivi
ecc... Insomma, tutti oggi hanno una loro applicazione.
3. Con particolare riferimento all' Italia, su una popolazione di 60 milioni
di abitanti, si è passati dal 40% del 2014 a circa il 60% del 2016 di
persone che usano uno smartphone (36.000.000). È emerso che le app
più remunerative attualmente sono quelle legate all'aspetto ludico, i
giochi, e quelle legate ai social network e alla messaggistica istantanea.
È proprio sul mercato italiano che sono state condotte le principali analisi
visto che l’obiettivo aziendale è quello di concentrarsi prettamente su di esso
nei primi tempi, ed è emerso che:
4. Secondo l’ultimo report del social network Haamble in Italia, nel 2016,
il mercato delle app costituisce [da accertarsi] il 2,5% del Pil italiano ed
entro il 2018 sarà la principale fonte di guadagno per i business digitali.
Si può stimare, quindi, una crescita del mercato delle app tra gli anni
2016-2019 con un valore PIL di circa il doppio rispetto all’anno 2016.
5. Anche se i numeri crescono e lo conferma una ricerca avviata da Apple
secondo cui in Italia ci sono 264mila sviluppatori iOS registrati e 75mila
posti di lavoro attribuibili all’App Store, la vera sfida degli sviluppatori,
però, stando agli esperti non è tanto nella difficoltà di sviluppare
un’app, quanto piuttosto di farla usare agli utenti. Dati alla mano, su 3
milioni di applicazioni disponibili, gli italiani è emerso che mediamente
un utente ha circa 36 applicazioni installate sul proprio smartphone
ma ne utilizza solo 5 al giorno e 13 al mese. [fonte: Google/Ipsos Survey]
19. Pag. 16 (PMAX) Personalization Max
6. Dallo studio effettuato da fonte risulta che tra le applicazioni utilizzate
quotidianamente ci sono principalmente:
7. Interessanti sono le statistiche circa il numero di persone che
acquistano app e interagiscono con le pubblicità che visualizzano in
rete:
20. Pag. 17 (PMAX) Personalization Max
8. Inoltre, quattro persone su cinque affermano che il prezzo è un fattore
importante quando si deve scaricare un app. Fonte
9. La media complessiva che si è disposti a pagare per un’app è di 2,01,
ma è stato possibile individuare un valore medio diviso per settori:
Altro dato molto rilevante ottenuto attraverso l'analisi di mercato è quello
che riguarda i motivi che spingono al download delle app e in particola modo
l'efficacia degli annunci pubblicitari con cui gli utenti si trovano ad interagire.
La seguente immagine sintetizza i dati ottenuti:
Una importante considerazione da fare è, inoltre, quella legata alla scelta
della piattaforma da utilizzare per la diffusione delle app sul mercato.
La scelta dell’ambiente (sviluppo app Android VS iOS), come la presa in
considerazione di qualunque altro elemento che abbia a che fare con la
progettazione dell’app, deve essere effettuata con il principale obiettivo di
assicurare all’utente un’esperienza soddisfacente. Infatti, sono sempre gli
utenti a determinare il successo delle app.
I dati ottenuti hanno ribadito che i colossi in questo campo sono Android e
IOS e, in particolar modo, il report annuale di App Annie mostra che anche
nel 2017, Android ha mantenuto il primato sul numero di download effettuati
dal Google Play Store, tuttavia IOS ha garantito agli sviluppatori maggiori
profitti in quanto si concentra su un mercato premium caratterizzato dagli
utenti con migliori possibilità economiche.
21. Pag. 18 (PMAX) Personalization Max
Google Play batte App Store per il numero di applicazioni scaricate, con un
distacco cresciuto fino a raggiungere il 25%.
Sono diversi i fattori da considerare nella scelta delle due piattaforme.
Le app iOS, come tutti i dispositivi realizzati da Apple, sono user friendly,
intuitive e utilizzabili senza nessuno sforzo. I framework iOS sono piuttosto
facili da usare poiché hanno una serie limitata di linee guida che rendono le
app alquanto simili. l processo di sviluppo per Android è abbastanza diverso,
più complesso, più lungo e può comportare maggiori costi, perciò sarebbe
più difficile per uno sviluppatore di app creare un prodotto user friendly.
Un altro elemento da considerare è quello delle quote di mercato, il numero
di persone al mondo che usano i dispositivi mobile è esploso negli ultimi dieci
anni. Nella scelta fra perseguire lo sviluppo app Android VS iOS non si può
non considerare che i dispositivi con sistema operativo Android sono più
numerosi. Con le app iOS è nato l’App Store, il primo mercato delle app, che
svolge tutt’oggi un ruolo dominante nella messa in vendita delle app a livello
mondiale.
A questa precisazione occorre aggiungere che l’App Store non può competere
(per volume) con la spaventosa macchina di Android/Google Play. IOS è stato,
quindi, il primo a scendere in campo, ma la competizione è stata vinta da
Android. I dispositivi Android, grazie ai costi più bassi, dominano non solo il
mercato americano, ma anche quello mondiale. Android controlla, infatti,
una quota di mercato superiore al 71%, e ha il 60% in più di download rispetto
a quelli dell’App Store. Perciò, se la strategia di monetizzazione dipende in
larga misura dalla quantità di pubblicità in-app, Android potrebbe essere la
piattaforma migliore. Apple detiene il 19,2%. Microsoft è assestata all’7,7%.
22. Pag. 19 (PMAX) Personalization Max
Non si può prescindere nella scelta della piattaforma dal considerare quello
che è il proprio target di clientela di riferimento. La piattaforma iOS è
utilizzata da un numero più limitato di utenti a causa del costo dei dispositivi.
Questo ti dice molto sugli acquirenti dei dispositivi Apple, e sulle categorie di
app che potrebbero scaricare/acquistare. Gli utenti Apple hanno in genere un
reddito medio-alto. Questi dati non indicano che le app di fascia alta non
vengano richieste e acquistate anche dagli utenti Android, ma la maggioranza
di sicuro cercherà prima nell’App Store, Android, invece, sicuramente
consente di trovare nicchie di mercato più specifiche per la propria app
rispetto a iOS.
Ultimo aspetto da considerare è quello del profitto / monetizzazione, Android
controlla una fetta del mercato complessivo molto più ampia, ma la scelta di
iOS ha dimostrato di essere ad oggi più redditizia. Gli utenti Android disposti
a pagare per un’app oppure a fare a acquisti in-app è notevolmente minore
e inoltre è statisticamente dimostrato che i clienti Android risultano essere
meno fedeli dei clienti Apple, che difficilmente tendono a riavvicinarsi all'
android. Come già precisato, sotto questo punto di vista, solo se la strategia
di monetizzazione dell’app dipende per la maggior parte dalla pubblicità e
dal numero degli utenti, Android diventa la scelta migliore ed, infatti, sulla
base dei dati riscontrati ha superato iOS per profitti derivanti dalle pubblicità
e le prospettive future sono altrettanto promettenti.
L'analisi di mercato ci ha portato a fare considerazioni tali per cui crediamo
che la scelta migliore per un'app di successo sia quella di sviluppare la stessa
per entrambe le piattaforme, anche perchè le difficoltà complessive nel
creare un’ottima app Android si stanno progressivamente riducendo e, di
conseguenza, anche i costi a breve diventeranno equivalente. Tuttavia, nella
fase iniziale della nostra attività ci concentreremo sulla piattaforma IOS, in
modo da sviluppare e poi ottimizzare la nostra applicazione con successive
modifiche e aggiornamenti volti a migliorare la prima versione introdotta sul
mercato. Solo successivamente ci spingeremo alla diffusione della stessa su
tutti i dispositivi attraverso la piattaforma android, in modo da ottenere
vantaggi in termini di minore complessità e minori costi iniziali.
23. Pag. 20 (PMAX) Personalization Max
3. Start-up
3.1 Presentazione start-up
Negli ultimi anni si può notare che numerosissime aziende vengono messe in
piedi grazie ad un’idea di start-up e anche nel nostro caso è avvenuto lo
stesso.
L’idea, come già detto, nasce dal fatto che gli strumenti di messaggistica
esistenti, si evolvono continuamente per soddisfare appieno gli utilizzatori,
diminuendo via via la facilità d’uso.
Esiste, tuttavia, una fascia di utenti che, in tale servizio, ricerca appunto la
semplicità. Semplicità che caratterizzerà il nostro servizio.
3.2 Descrizione logo PMax
Abbiamo usato una forma ovale per fornire all’utente un senso di unità,
relazione e protezione.
Mentre, invece, la scelta del colore è ricaduta sulle diverse tonalità di verde.
Il verde scuro e verde oliva, per infondere un profondo senso di fiducia e
sicurezza.
Il verde chiaro e il verde brillante della scritta MAX, per trasmettere
caratteristiche quali innovazione, giovinezza e vitalità.
24. Pag. 21 (PMAX) Personalization Max
3.3 Ma come fare per soddisfare l’intera utenza?
Nasce PMax, un servizio di messaggistica che permette all’utente di
personalizzarne la chat e la view con cui egli sarà a contatto (es. rimuovere la
funzionalità audio, aggiungere colori particolari per determinate chat, ecc…).
3.4 Verso il Marketing
Qualsiasi prodotto o servizio per essere venduto deve rispondere a reali
esigenze di un gruppo di consumatori, avere un prezzo accettabile, essere
disponibile in circuiti di distribuzione adeguati alle abitudini della clientela di
riferimento, essere sostenuto da attività di comunicazione e di vendita
finalizzate a farne conoscere l’esistenza e valorizzarne le qualità distintive.
L’insieme di queste attività che un’azienda deve intraprendere al fine di
lanciare e mantenere un prodotto o un servizio sul mercato, traendo un
profitto da tale operazione viene definito MARKETING.
Il termine prende origine dall'inglese market (mercato), cui viene aggiunta la
desinenza del gerundio per indicare la partecipazione attiva, cioè l'azione sul
mercato stesso da parte delle imprese. Diverse sono le definizioni possibili
del marketing, a seconda del ruolo che nell'impresa viene chiamato a
ricoprire in rapporto al ruolo strategico, al posizionamento dell'impresa nel
suo ambito competitivo di mercato, ed è possibile dividerlo in marketing
strategico e marketing operativo.
25. Pag. 22 (PMAX) Personalization Max
3.5 I processi di marketing: Marketing Strategico
Il marketing strategico è l'insieme delle decisioni volte a massimizzare la
soddisfazione del cliente in modo da fidelizzarlo, aumentare la qualità
percepita del servizio, migliorare l'immagine dell'impresa ed incrementare i
profitti.
La strategia permette, quindi, di definire uno sviluppo capace di intercettare
le opportunità del mercato e i bisogni insoddisfatti dei potenziali clienti.
Tale tipologia di marketing consente, più dettagliatamente, di scoprire le
esigenze del target di riferimento, studiare il contesto nel quale si dovrà
operare, prendere coscienza delle possibilità interne e decidere una strada
da seguire per ottenere il risultato, attraverso l’analisi dei bisogni, la
segmentazione del mercato di riferimento, l'analisi di attrattività, mercato
potenziale e ciclo di vita, l’analisi di competitività, la scelta di una strategia
di sviluppo.
3.5.1. Analisi dei bisogni: Maslow e Abbott
L’obiettivo del marketing è la soddisfazione dei bisogni del cliente. I bisogni
semplicemente sono problemi che interessano i potenziali clienti, che,
quindi, cercano soluzioni al riguardo attraverso l’acquisto di prodotti o servizi.
Il desiderio di soddisfare determinati bisogni è la determinante principale
delle scelte d’ acquisto dei consumatori.
Bisogni innati, naturali e generici, che sono inerenti alla natura o
all’organismo dell’essere umano; Bisogni acquisiti, culturali e sociali, che
dipendono dall’esperienza, dalle condizioni dell'ambiente e dall’evoluzione
della società.
26. Pag. 23 (PMAX) Personalization Max
Per l'analisi dei bisogni si può far riferimento alla piramide dei bisogni di
Maslow.
Maslow definisce una gerarchia dei
bisogni, dividendoli in cinque categorie
raggruppate in ordine di priorità. Solo se si
soddisfa un bisogno di ordine inferiore, si può
passare alla soddisfazione dei bisogni di
ordine superiore. Mentre i bisogni
fondamentali, una volta soddisfatti
tendono a non ripresentarsi, i bisogni
sociali e relazionali tendono a rinascere
con nuovi e più ambiziosi obiettivi da
raggiungere. Ne consegue che l’insoddisfazione, sia sul lavoro, sia nella vita
pubblica e privata, è un fenomeno molto diffuso che può trovare una sua
causa nella mancata realizzazione delle proprie potenzialità. Per Maslow,
infatti, l’autorealizzazione richiede una serie di caratteristiche di personalità,
competenze sociali e capacità tecniche.
Ed è proprio tra i bisogni sociali che va a inserirsi l’idea di questa app perchè
permetterà all'utente di sviluppare un maggiore senso di appartenenza, di
soddisfazione del ruolo ricoperto in un gruppo e, più in generale, di
integrazione nella società per l'utente.
Abbott, invece, distingue il bisogno generico (esigenza funzionale) dal
bisogno derivato, che è la risposta tecnologica particolare (il bene) data al
bisogno generico. La saturazione non esiste per il bisogno generico ma solo
per quello derivato, a causa dell’aumento del consumo di quel bene che
tende a diminuirne l’utilità marginale. Il bisogno generico, invece, diventa
non saturabile per effetto del progresso tecnologico, che lo evolve verso livelli
superiori con l’introduzione nel mercato di prodotti migliorati, e quindi, di
nuovi bisogni derivati.
Di seguito sono stati identificati i bisogni generici che hanno portato al
bisogno derivato.
27. Pag. 24 (PMAX) Personalization Max
3.5.2. Target di riferimento
A causa dell’eterogeneità dei comportamenti dei consumatori ogni mercato
si può frazionare in più segmenti, ciascuno comprendente una particolare
categoria di acquirenti.
Il mercato di riferimento è, quindi, il gruppo dei possibili clienti su cui
l’azienda ha deciso di puntare. Identificare e conoscere il proprio target di
riferimento non è sempre un’operazione semplice o evidente, ma
conoscendo i tratti più identificativi dei consumatori che compongono il
mercato che vogliamo conquistare tutto ciò diventa fattibile.
Il nostro target di riferimento sono tutte le persone che utilizzano apps per
smartphone, in particolare apps di messaggistica. Quindi i possibili utenti
possono variare da anziani a piccini, ragazzi, famiglie ecc…
Un’ulteriore restrizione è quella del Paese, con particolare riferimento al
pubblico italiano.
Dunque, per ottenere la nostra fetta di mercato in cui poter penetrare, sono
stati effettuati degli studi su dati ottenuti dall’analisi di mercato delle
“applicazioni utilizzate quotidianamente”.
Con i dati a disposizione, abbiamo stimato che la percentuale delle persone
che usano applicazioni di messaggistica è salita dal 4% del 2014 al 10% del
2016.
Pertanto risulta che:
1. 37800000 persone usano uno smartphone in Italia
2. di queste, 3780000 us ano app di messaggistica
3. su 3780000 persone, 2268000 sono disposte a pagare per un’app di
messaggistica
4. su 2268000 persone, 1814400 sono disposte ad utilizzare una nuova
app di messaggistica.
Quindi, la fetta di mercato libera risulta essere pari a 51687.
Quando si parla di mercato bisogna stare attenti a monitorare un fattore
importantissimo, quello della concorrenza.
28. Pag. 25 (PMAX) Personalization Max
3.5.3. Concorrenti
L’analisi della concorrenza permette di analizzare i concorrenti e definire se,
e in che misura, l’impresa può possedere un vantaggio competitivo all’interno
di quel segmento grazie a qualità distintive che la differenziano dai rivali
oppure grazie ad una produttività maggiore che le conferisca vantaggi di
costo. Le imprese possono identificare i concorrenti ragionando per settore
oppure ragionando per mercati, quindi prendendo in considerazione le
imprese che cercano di soddisfare gli stessi bisogni. Si tratta, quindi, di una
valutazione dei punti di forza e di debolezza dei concorrenti attuali e
potenziali. I nostri potenziali concorrenti sono da individuare nelle altre app
di messaggistica come Viber, Kik messenger, Line, Wire.
3.5.4. Cosa offre la concorrenza?
Prima di delineare i fattori di successo della propria attività occorre analizzare
come agisce la concorrenza, il tipo e la qualità dei prodotti che offre, le
tecniche di vendita e promozionali che adotta, i prezzi che applica e come si
posiziona sul mercato. Un’accurata descrizione dei concorrenti serve a
mettere ben a punto la propria offerta.
In particolare abbiamo confrontato le app di messaggistica precedentemente
citate in rapporto a tali caratteristiche: app free, customization, text message,
call, video call, reporting, sharing file, security, cloud, S.O. Apple, S.O Android.
Nel dettaglio analizziamo brevemente le caratteristiche delle app
concorrenti:
• VIBER è una app popolare di messaggistica che offre molte funzionalità
come: crittografia end-to-end, chiamate, videochiamate e messaggi
testuali. Essa valorizza la funzionalità VOIP, ma l'applicazione va un passo
avanti con la funzionalità Viber Out, che consente di effettuare chiamate
internazionali ad utenti non Viber a tariffe nominali.
• KIK MESSENGER è un app messaggistica facile da utilizzare, che come altre
offre funzionalità di invio di messaggi testuali e vocali, foto e video ecc.
Quest’app valorizza la funzionalità di invio e ricezione dei messaggi, con un
sistema di avviso che conferma l'invio di messaggi, la ricezione e lettura da
parte del destinatario.
29. Pag. 26 (PMAX) Personalization Max
• LINE è un’altra app messaggistica che si avvale di una serie di funzioni. Essa
dispone di crittografia end-to-end, supporto per chiamate vocali e video,
messaggi ecc. Il suo punto di forza, come per VIBER, è il Line Out, gli sticker.
• WIRE è un app simile a skype che permette di effettuare chiamate audio e
video, ed inviare file multimediali ecc. Il suo punto di forza è l’audio, dove
le chiamate assumono un ruolo preponderante, con utilizzo di l’algoritmi
avanzati, in grado di garantire qualità e stabilità delle comunicazioni.
3.5.5. Concorrente Colosso
Volendoci confrontare con un colosso concorrente di messaggistica a livello
mondiale, cioè WhatsApp, possiamo ritenerci competitivi pur essendo
un’applicazione emergente molto piccola, soprattutto sul piano delle
funzionalità, anche noi come WhatsApp offriamo molteplici servizi come
invio di messaggi , chiamate audio e video, invio di file(audio, foto, video),
ecc, inoltre, ci siamo soffermati anche sulla sicurezza utilizzando algoritmi
avanzatissimi per garantire sicurezza al cliente, ma i nostri punti di forza sono
focalizzati sul piano della personalizzazione dell’app a seconda delle esigenze
dell’Utente; offriamo, infatti, un servizio molto innovativo ed abbiamo messo
a disposizione l’utilizzo di Cloud tra gli utenti che scambiano messaggi, per
immagazzinare dati importanti.
30. Pag. 27 (PMAX) Personalization Max
3.5.6. Posizionamento sul mercato
Considerato che la nostra è una start-up, significa che non abbiamo ancora
un posizionamento rispetto al mercato.
Quindi, potenzialmente, una volta effettuata l’analisi della competitività,
possiamo effettuare il posizionamento rispetto ai potenziali competitor
utilizzando un piano cartesiano che vede sulle ascisse la qualità e sulle
ordinate il prezzo del servizio offerto.
Come è possibile notare, WhatsApp e Viber sono posizionati sulle ordinate
come prezzo (=0) e anche se entrambe sono situate nella parte positiva
delle ascisse, ovvero una maggiore qualità, WhatsApp è superiore.
PMax, invece, si colloca superiormente ad essi per quanto riguarda il prezzo
e ciò può essere un fattore negativo; pertanto per colmare questo gap è
stato deciso di adottare una strategia di differenziazione che porti ad una
qualità superiore.
31. Pag. 28 (PMAX) Personalization Max
3.5.7. FATTORI DI SUCCESSO: Co-creazione di valore
Il valore è qualcosa che non può essere standardizzato, imposto, duplicato.
Ciò che ha valore per una persona, per un target clientelare, per un fornitore,
per un’impresa, per la comunità, potrebbe non averlo per un’altra.
Trattasi dunque di qualcosa di soggettivo, qualcosa di variabile nel tempo,
influenzato dai valori posseduti, da mode del momento, da necessità
mutevoli nel tempo.
Dagli studi condotti da "Great Place to Work Institute” emergono le
percentuali relative ai seguenti fattori di successo:
• 30% Competenze dei dipendenti
• 20% Marketing
• 25% Felicità dei dipendenti
• 25% Tecnologia e Ricerca
In tale ottica abbiamo concentrato la nostra attenzione sull' idea di:
• avere un team affiatato e competente
• coinvolgere il cliente nella vita aziendale e nella creazione del valore
Nel contesto odierno, infatti, il valore è sempre più correlato a logiche di co-
creazione nell’ambito di reti tra attori (network).
La logica classica basata sulla separazione netta tra produttori (soggetti attivi)
e consumatori (soggetti passivi) e tra beni e servizi viene oggi definita “logica
di ieri”, e si scontra con le moderne concettualizzazioni di relazioni sistemiche
e interazione.
Infatti la S-D Logical si focalizza sullo studio dei nuovi processi di
generazione del valore. Essa mette in luce l’attenzione che si deve avere
nei confronti degli interlocutori in cui si cerca di essere sempre più risonanti
con essi tale da poter co-creare il proprio valore con gli interlocutori stessi.
La Co-creazione di valore è il fenomeno attraverso il quale oggi si pensa
venga realizzato, diffuso e fruito il valore tra gli Attori coinvolti nel suo
processo di generazione, intendendo il valore soprattutto quale beneficio
comune (talvolta anche collettivo), ottenuto soltanto grazie all’intensa
collaborazione tra le parti.
La Co-creazione, per definizione, comporta:
• Un ruolo attivo di tutti gli elementi coinvolti, anche degli end-users,
• Una costante collaborazione, multi-direzionale, multi-forme, multiparte,
• Uno sviluppo di relazioni di tipo reticolare,
• Un rilascio continuo di risorse da parte di tutti,
32. Pag. 29 (PMAX) Personalization Max
• Una condivisione strategica di informazioni e obiettivi,
• Una soddisfazione reciproca crescente,
• Un risultato migliore di quello conseguibile lavorando autonomamente,
• Una maggiore sostenibilità dell’offerta, data la convergenza di finalità.
Affinché la creazione di una applicazione possa essere considerata un’attività
che produce valore è necessario che lo stesso venga riconosciuto dal mercato
e che ci siano dei clienti disposti a dare in cambio qualcosa per averlo e la
nostra strategia di business e di marketing enfatizza in linea con quanto detto
fino ad ora la generazione e la realizzazione di un valore aziendale condiviso
con il cliente che assume un ruolo fondamentale.
3.5.8. Come ci differenziamo?
Abbiamo delineato i punti di maggiore innovazione della nostra app, che ci
differenziano dai nostri competitors:
- Personalizzazione:
• Componenti grafici;
• Colori e sfondo;
• Effetti audio e video;
• Chiamate e videochiamate efficienti;
• Invio di foto e video senza perdita di qualità;
• Segnalazione istantanea di bug tramite chat;
• Cloud per salvataggio condiviso di file
- Prezzo (adeguato per un’app innovativa);
- Sicurezza sui dati delle chat (crittografia end-to-end avanzata);
- Utilizzo di tecnologie software all’avanguardia
33. Pag. 30 (PMAX) Personalization Max
3.6 I processi di marketing: Marketing Operativo
Il marketing operativo riguarda la “dimensione dell'azione” e si colloca in una
logica di più breve-medio periodo.
Se il primo step e quindi il marketing strategico, si occupa dello studio, della
concreta individuazione delle linee da seguire per ottenere dei risultati da
tradurre in fatturato, il secondo punta al lavoro sul campo attraverso le leve
del marketing mix, tenendo in considerazione i seguenti punti:
- Prodotto;
- Prezzo
- Distribuzione;
- Comunicazione;
- Programma di marketing.
3.6.1. La politica del Prezzo
Stabilire il prezzo di vendita di un prodotto ha un’importanza fondamentale
per ogni impresa. In linea di massima ci sono tre orientamenti principali per
la scelta del prezzo dei prodotti e servizi offerti:
I. COSTI: il prezzo finale viene determinato aggiungendo ai costi di
produzione del bene una percentuale di margine di guadagno (MARK
UP). In questo caso bisogna però tener conto dell'incertezza derivante
dai costi variabili e dalle previsioni sul volume di produzione e vendita.
prezzo di vendita = costo di produzione + mark up (percentuale sul costo)
II. CONCORRENZA: il prezzo viene stabilito in linea con i prezzi correnti sul
mercato (GOING RATE PRICING). Il prezzo in questo caso risente del
livello di differenziazione del prodotto.
34. Pag. 31 (PMAX) Personalization Max
III. CLIENTELA: Il prezzo finale viene stabilito sulla base del valore percepito
dai clienti e di volta in volta attribuito dagli stessi. (POLITICHE
DIFFERENZIATE).
Quasi mai la determinazione del prezzo di vendita scaturisce da un solo
fattore; i tre orientamenti di fondo sono presenti in ogni decisione di prezzo
in misura più o meno maggiore e noi, infatti abbiamo deciso di tener conto
di tutti i suddetti fattori.
Inoltre, le politiche di prezzo possono essere rivolte alla penetrazione del
mercato (volume) e alla scrematura (margine).
La prima si persegue contenendo, il più possibile, il prezzo, sfruttando anche
l’economia di scala, con l’obiettivo di incrementare sensibilmente e
velocemente le vendite verso una larga fascia di clientela per acquisire
quote di mercato significative attraverso un prodotto poco differenziato e di
agevole introduzione.
La seconda, al contrario, ha come obiettivo quello di mantenere un prezzo
relativamente elevato del bene commercializzato al fine di “scremare” il
mercato contenendo anche il numero di acquirenti. La nostra politica di
prezzo è sicuramente rivolta alla penetrazione del mercato.
Come facciamo ad offrire un prodotto che offre più servizi rispetto ai
concorrenti ma che allo stesso tempo possa competere con gli stessi?
35. Pag. 32 (PMAX) Personalization Max
3.6.2. I Prezzi della nostra app
Abbiamo pensato di adottare tre tipologie di prezzi per la nostra app:
1. Per gli utenti che acquistano l’app per il primo anno abbiamo optato un
costo pari a 0.36€.
La scelta è stata elaborata in base ai dati acquisiti dall’analisi di mercato
in cui abbiamo individuato la media del prezzo che una persona è
disposta a pagare per questa determinata tipologia di applicazione.
2. Per gli utenti che rinnovano l’app per il secondo anno consecutivo
abbiamo deciso di stabilire un prezzo più basso, pari a 0,28€.
3. Per gli utenti che rinnovano l’app per il terzo anno consecutivo abbiamo
utilizzato lo stesso criterio applicato al secondo anno, abbassando
ulteriormente il prezzo a 0,18€.
Anno Prezzo netto IVA Prezzo lordo
1° 0,30€ 0,06 0,36€
2° 0,23€ 0,05 0,28€
3° 0,15€ 0,03 0,18€
36. Pag. 33 (PMAX) Personalization Max
3.6.3. Far conoscere il nostro servizio
La politica promozionale ha come obiettivo non solo l’aumento delle vendite,
ma anche la creazione di una migliore immagine dell’impresa.
• lo scopo ultimo e più specifico della promotion è comunque di creare delle
preferenze, d’informare e di persuadere ad acquistare i beni prodotti
dall’impresa;
• deve indurre all’acquisto, sfruttando le motivazioni che determinano il
comportamento del consumatore.
Uno dei migliori modi per promuovere una proposta è la comunicazione,
ossia il “passa parola” che ai giorni nostri si è tradotto in condivisone
attraverso i vari social. Trattandosi quindi di una innovazione, si pensa di far
conoscere “PMax” proprio attraverso i social, attività di volantinaggio,
condivisione in rete, ecc...
37. Pag. 34 (PMAX) Personalization Max
3.6.4. Imbuto promozionale
L'imbuto promozionale è uno strumento che consente di mostrare le
caratteristiche dei principali mezzi di comunicazione.
Ha inoltre lo scopo di favorire le vendite, attraverso modalità e velocità
differenti da mezzo a mezzo.
Esso evidenzia come l'investimento di risorse sia destinato alla
comunicazione, in particolare lo sviluppo delle vendite, si svolge grazie alle
attività che si differenziano per modalità d'impiego.
La forma ad imbuto è utile per sottolineare le attività che si trovano all'inizio
dell'imbuto, come le pubbliche relazioni, fino ad arrivare alla parte terminale
dell'imbuto dove si ha l'azione dei venditori diretti.
Il mix promozionale è costituito da attività promozionali che si differenziano
per modalità d’impiego ed effetti prodotti (persuasione e informazione).
3.6.5. Come distribuiamo il prodotto?
L’applicazione verrà messa a disposizione sugli Store di Google e di Apple.
Sarà scaricabile da chiunque abbia accesso a tali piattaforme ed è adatta ad
ogni fascia d’età.
38. Pag. 35 (PMAX) Personalization Max
3.7 Finanziamento
La nostra azienda, a causa del limitato budget
iniziale, è stata costretta a richiedere un
prestito. Dopo alcune ricerche si è pervenuto
alla seguente fonte di prestito: StartUp Europa.
StartUP Europa è l’incentivo che supporta le start-up
innovative che operano sul territorio italiano.
I progetti dovranno avere un programma di spesa di importo fino 50.000€.
È previsto un finanziamento a tasso 0 che copre fino al 70% delle spese e/o
costi ammissibili. Se la start up ha una compagine interamente costituita da
giovani under 36 il finanziamento può arrivare fino all’80%.
Le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna,
Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano restituiscono solo l’80%
del mutuo ricevuto e, di fatto, godono di una componente a fondo perduto.
La nostra richiesta di prestito è stata di 50.000,00 €.
Il rimborso del finanziamento avverrà in 4 anni.
Rata annuale = (50.000 – 10.000 (20% fondo perduto)) / 4 (anni) = 10.000 €
3.8 Disponibilità liquida
Usufruendo del finanziamento, la nostra disponibilità liquida ammonta:
• Capitale Proprio = 40.000,00 €
• Finanziamento = 50.000,00 €
Totale Disponibilità Liquide = 40.000,00 + 50.000,00 = 90.000,00 €
Una volta fissato il capitale, abbiamo potuto definire gli obiettivi di vendita
della start-up, i quali verranno illustrati di seguito.
3.9 Obiettivi di vendita
Gli obiettivi prefissati dalla nostra start up in questo campo sono:
• Vendere l’App a 51687 utenti, (ossia circa lo 2,85% di 1814400 di
persone che possiedono lo smartphone) entro il primo anno.
• Vendere l’App ad altri 208572 utenti entro il secondo anno.
• Vendere l’App ad altri 174557 utenti entro il terzo anno.
• Migliorare l’App attraverso suggerimenti da parte degli utenti.
• Incentivare gli utenti a rinnovare l’acquisto dell’App attraverso
promozioni, con riduzione dei prezzi a seconda dell’anno di rinnovo.
39. Pag. 36 (PMAX) Personalization Max
3.10 Vincoli/opportunità: Swot analysis
Per valutare I vincoli e le opportunità della nostra app è stata utilizzata
l’analisi SWOT.
L’Analisi SWOT è uno degli strumenti operativi più importanti che un
imprenditore ha a disposizione per effettuare alcune considerazioni che si
rivelano fondamentali per lo sviluppo del suo business e per effettuare la
pianificazione strategica della sua attività.
Def: L'analisi SWOT (conosciuta anche come matrice SWOT) è uno
strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza
(Strengths), i punti di debolezza (Weaknesses), le opportunità
(Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto o in un'impresa o in
ogni altra situazione in cui un'organizzazione o un individuo debba svolgere
una decisione per il raggiungimento di un obiettivo.
L'analisi può riguardare l'ambiente interno (analizzando punti di forza e
debolezza) o esterno di un'organizzazione (analizzando minacce ed
opportunità).
40. Pag. 37 (PMAX) Personalization Max
4. Analisi dei Costi
In questo capitolo, abbiamo effettuato un’analisi dei costi che porta alla
realizzazione, diffusione e al mantenimento della start-up.
4.1 Costi iniziali
4.2 Costi Mensili e Annuali
4.3 Suddivisione Ammortamento
Def: “L'ammortamento è un procedimento contabile con il quale un costo
pluriennale viene ripartito tra gli esercizi di vita utile del bene, facendolo
partecipare per quote alla determinazione del reddito dei singoli esercizi.”
41. Pag. 38 (PMAX) Personalization Max
Dopo aver stabilito i costi iniziali che la nostra Startup dovrà sostenere,
possiamo illustrare la nostra analisi dei costi che è stata effettuata per i primi
3 anni.
Il primo passo da cui partire per una simile analisi sicuramente è dato dai
documenti che compongono il bilancio di esercizio. Stato patrimoniale, conto
economico e nota integrativa. Successivamente attraverso le opportune
riclassificazioni degli stessi è stato possibile condurre una migliore analisi nel
tempo e nello spazio attraverso la cosiddetta analisi per indici e in particolare
ci siamo soffermati sul ROE.
Per iniziare ci siamo, quindi, serviti del conto economico che evidenzia il
risultato economico d'esercizio del periodo di riferimento del bilancio, "utile
o perdita d'esercizio".
Il Conto Economico ha una struttura a forma scalare e una classificazione dei
costi per natura (invece che per destinazione). È formato da quattro sezioni
(individuate con le prime lettere dell'alfabeto), più alcune voci che illustrano
il risultato d'esercizio, ante e dopo le imposte.
Sezioni che compongono il conto economico:
A) Valore della produzione;
B) Costi della produzione;
C) Proventi ed oneri finanziari;
D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie;
Precedentemente ai bilanci con data di inizio al 1º gennaio 2016, il conto
economico aveva un'ulteriore sezione, la E) Proventi ed oneri straordinari,
eliminata, insieme ad altre modifiche sul bilancio d'esercizio, con il d. lgs
139/2015.
Per un'analisi di carattere finanziario, i documenti che compongono il bilancio
possono essere riclassificati, a seconda delle necessità di studio, in particolare
per calcolare alcuni indici di bilancio.
Esistono diverse tipologie di riclassificazione del conto economico, tra cui:
• ricavi e costi del venduto: si articola la formazione del reddito per rami di
gestione (caratteristica ed extra-caratteristica);
• riclassificazione secondo il valore aggiunto;
Lo stato patrimoniale è diviso in due sezioni contrapposte, l'attivo, situato a
sinistra, è composto da 4 macroclassi, il passivo, a destra, invece è composto
da 5 macroclassi.
Esso definisce la situazione patrimoniale ad una certa data di un'impresa.
Le attività rappresentano le risorse disponibili e il modo in cui queste vengono
impiegate.
42. Pag. 39 (PMAX) Personalization Max
Le passività rappresentano le fonti di reddito che includono anche il capitale
contribuito dai soci, debiti ecc.
Alla fine come risultato della situazione patrimoniale avremo quanto vale
l'azienda (patrimonio netto), quanti debiti ha l'azienda (passività), e il totale
dell'attivo (attività).
A) Crediti verso soci per
versamenti ancora dovuti, con
separata indicazione della parte
già richiamata;
B) Immobilizzazioni;
I Immobilizzazioni immateriali;
II Immobilizzazioni materiali;
III Immobilizzazioni finanziarie;
C) Attivo Circolante;
I Rimanenze;
II Crediti;
III Attività finanziarie che non
costituiscono immobilizzazioni;
IV Disponibilità liquide
D) Ratei e Risconti;
A) Patrimonio Netto;
I Capitale sociale
II Riserva da sovrapprezzo azioni
III Riserve di rivalutazione
IV Riserva legale
V Riserve statutarie
VI Altre riserve, distintamente indicate
VII Riserva per operazioni di copertura
dei flussi finanziari attesi
VIII Utili (perdite) portati a nuovo
IX Utile (perdita) dell’esercizio
X Riserva negativa per azioni proprie
in portafoglio
B) Fondo per rischi e oneri;
C) Trattamento di fine rapporto;
D) Debiti;
E) Ratei e Risconti;
Anche lo stato patrimoniale, può essere riclassificato per permettere delle
analisi più specifiche. Alcune opzioni sono:
• criterio finanziario: gli elementi dell'attivo vengono ordinati secondo il
grado di liquidità, quelli del passivo secondo il grado esigibilità. In questo
modo si possono fare presunzioni riguardo alla solvibilità a breve e a lungo
termine dell'impresa.
• criterio pertinenza gestionale: si ottengono due macroclassi, le
immobilizzazioni, investimenti nel capitale fisso, e l'attivo circolante, rende
possibile lo sfruttamento della capacità produttiva delle immobilizzazioni.
Il criterio evidenzia l'origine delle risorse investite nell'azienda, riconducili
al patrimonio netto ed ai debiti.
43. Pag. 40 (PMAX) Personalization Max
Poi abbiamo costruito il nostro flusso di cassa “Cash flow, ossia la
ricostruzione dei flussi monetari (differenza tra tutte le entrate e le uscite
monetarie) della startup nell'arco del periodo di analisi (1-2-3 anni).
Il flusso di cassa rappresenta una misura dell'autofinanziamento aziendale il
cui obiettivo è definire la generazione di cassa di una società e di conseguenza
l'attribuzione di tali flussi di cassa ai soci.
Il flusso prende in esame le variazioni monetarie delle entrate e delle uscite.
Quella in entrata è costituita dalla liquidità monetaria iniziale più quella
ricevuta dai clienti, quella in uscita comprende tutti i costi relativi all’affitto,
attrezzature, costi S.r.l., licenze, pubblicità, spese amministrative ecc. ossia
tutti i costi che la startup deve sostenere nell’anno analizzato. La differenza
tra questi due flussi determina la disponibilità liquida al termine del periodo
analizzato.
Infine, abbiamo fatto uso dell’analisi di bilancio, che è una attività
complessa svolta con l’utilizzazione di tecniche prevalentemente
quantitative di elaborazione dei dati, con cui si effettuano indagini sul
bilancio di esercizio (comparazione di dati nel tempo e nello spazio) per
ottenere informazioni sulla gestione e sull’impresa.
Attraverso l’analisi di bilancio comparata dei vari elementi a disposizione si
può arrivare alla formulazione di un “giudizio” sulla salute dell’impresa.
L’analisi di bilancio si prefigge di trasformare i dati del bilancio in
informazioni attraverso appositi indici.
Tra i diversi indici molto utile è stato il return on common equity (ROE) che
è un indice di redditività del capitale proprio che esprime, in massima
sintesi, i risultati economici dell'azienda. È un indice di percentuale per il
quale il reddito netto (RN) prodotto viene rapportato al capitale netto (CN)
o capitale proprio.
ROE = Reddito Netto di Esercizio (utile o perdita) X 100
Mezzi Propri
Il risultato espresso in percentuale ci in dica ad esempio che su 100€ che
l’azienda investe ne ricava come profitto il risultato in percentuale ottenuto
dal ROE.
Il R.O.E. Esprime, quindi, il rendimento economico del capitale di rischio
per l’esercizio considerato. Tale indice è il miglior rappresentante della
redditività di un’azienda proprio perchè indica in percentuale quanto
profitto è stato generato sulla base del denaro investito nel capitale.
Ovviamente non può essere l'unico indice utilizzato e presenta dei limiti,
ad esempio non tiene conto del grado di indebitamento dell'impresa.
44. Pag. 41 (PMAX) Personalization Max
I valori che il R.O.E. può assumere sono i seguenti:
= zero Se Rn = 0 ovvero quando l’esercizio si è chiuso in pareggio
> zero Se Rn > 0 ovvero quando l’esercizio si è chiuso con un utile
< zero Se Rn < 0 ovvero quando l’esercizio si è chiuso con una
perdita
Il confronto più immediato che il ROE ci consente di fare è quello tra due
società dello stesso settore, laddove si voglia capire qual è la migliore
generatrice di profitto.
Per poter giudicare, invece, una singola azienda, è necessario valutare il
premio al rischio.
Il premio al rischio è la differenza tra il ROE e il rendimento offerto dai
cosiddetti investimenti privi di rischio, come i titoli di stato. Investire in una
società piuttosto che affrancarsi in un porto sicuro deve fornire un premio,
un extra-rendimento. Maggiore sarà il premio per il rischio, migliore sarà
l’investimento in quella società, e tutto nasce dalla considerazione del ROE.
Lo stesso lavoro è stato svolto per tutti e tre gli anni.
45. Pag. 42 (PMAX) Personalization Max
4.4 1° ANNO DI ATTIVITÀ – 2017
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I. INCASSI 2017
II. CALCOLO IVA A DEBITO
III. CONTO ECONOMICO
(Periodo 01/01/2017 al 31/12/2017)
46. Pag. 43 (PMAX) Personalization Max
IV. UTILE O PERDITA?
V. PIANO DI CASSA PER 2017
Flussi di entrata
Flussi in Uscita
Disponibilità liquide
Disponibilità liquide anno 2017 = 18.528,16€
47. Pag. 44 (PMAX) Personalization Max
VI. STATO PATRIMONIALE
VII. RETURN ON EQUITY (ROE)
In questo caso come si può dimostrare si ha un ROE negativo.
Ciò significa che ogni 100€ che l’azienda investe perde -2,10€
48. Pag. 45 (PMAX) Personalization Max
4.5 2° ANNO DI ATTIVITÀ – 2018
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I. INCASSI 2018
II. CALCOLO IVA A DEBITO
III. CONTO ECONOMICO
(Periodo 01/01/2018 al 31/12/2018)
49. Pag. 46 (PMAX) Personalization Max
IV. UTILE O PERDITA?
V. PIANO DI CASSA PER 2018
Flussi di entrata
Flussi in Uscita
50. Pag. 47 (PMAX) Personalization Max
VI. STATO PATRIMONIALE
VII. RETURN ON EQUITY (ROE)
In questo caso come si può dimostrare si ha un ROE positivo.
Ciò significa che ogni 100€ che l’azienda investe ne ricava 0,02€
51. Pag. 48 (PMAX) Personalization Max
4.6 3° ANNO DI ATTIVITÀ – 2019
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I. INCASSI 2019
II. CALCOLO IVA A DEBITO
III. CONTO ECONOMICO
(Periodo 01/01/2019 al 31/12/2019)
52. Pag. 49 (PMAX) Personalization Max
IV. UTILE O PERDITA?
V. PIANO DI CASSA PER 2019
Flussi di entrata
Flussi in Uscita
53. Pag. 50 (PMAX) Personalization Max
VI. STATO PATRIMONIALE
VII. RETURN ON EQUITY (ROE)
In questo caso come si può dimostrare si ha un ROE positivo.
Ciò significa che ogni 100€ che l’azienda investe ne ricava 0,40€
54. Pag. 51 (PMAX) Personalization Max
4.7 Break Even Point (BEP)
Il Break Even Point è un’analisi che studia la
relazione che c’è tra i costi di struttura, i costi
variabili e i volumi di produzione.
Ha un ruolo molto importante nell’ambito
dell’analisi aziendale, poiché serve per
identificare il cosiddetto punto di equilibrio.
Il punto di equilibrio è il punto in cui i ricavi
totali sono uguali ai costi totali.
Vediamo di cosa si tratta: per l’analisi del
Break Even Point bisogna partire dalla definizione, anche grafica, dei costi
fissi e dei costi variabili.
I costi fissi sono quei costi aziendali che non variano al variare delle quantità
prodotte.
Che cosa significa?
Significa che, se io produco zero unità del mio prodotto o se ne produco
centomila, i costi fissi tali sono e tali restano.
Un caso tipico di costi fissi è l’ammortamento dei beni pluriennali.
I costi variabili sono, per definizione, quei costi aziendali che variano al
variare delle quantità prodotte. Questo significa che, a seconda delle
quantità che io produco, ad esempio, 100, 200 e 300, ho dei costi che variano
al variare delle quantità prodotte.
Un tipico esempio di costo variabile è rappresentato dalle materie prime che
vengono utilizzate per la produzione del prodotto. Se produco zero unità del
prodotto, il costo variabile è uguale a zero; se produco 500 unità del prodotto
(1 unità = 1€), ho 500 euro di costo variabile.
L’economia aziendale, arrivati a questo punto, ci insegna che possono essere
individuati i costi totali, che sono tutti i costi che l’azienda sostiene per
mantenere in vita l’attività. Essi sono dati dalla somma dei costi fissi e dei
costi variabili. Il costo totale, graficamente, parte sull’asse delle ordinate,
perché la curva del costo totale è una traslazione verso l’alto della curva dei
costi fissi e dei costi variabili.
Vediamo la curva del ricavo totale. Se vendo zero unità del prodotto, il ricavo
è pari a zero euro. Mano a mano che crescono le unità del prodotto che
vendo, la curva del ricavo totale cresce. Se si sovrappongono, all’interno dello
stesso grafico, la curva del costo totale e la curva del ricavo totale, otteniamo
nel punto in cui le due curve si incontrano, il punto di Break Even Point.
Il Break Even Point è il punto in cui i ricavi totali ed i costi totali sono uguali
tra loro ed il profitto dell’azienda è pari a zero.
55. Pag. 52 (PMAX) Personalization Max
Quindi il Break Even point, identifica quella quantità di prodotti che bisogna
produrre e vendere per pareggiare i costi dato un certo prezzo di vendita.
Se si producono e vendono più unità di prodotto che superano la soglia del
punto di intersezione, si entra nell’area di profitto per l’azienda. Se invece si
producono e vendono meno unità di prodotto al di sotto della soglia
dell’intersezione, l’azienda è in un’area di perdita. questo accade perché i
prezzi di vendita applicati per le unità prodotte e vendute non sono sufficienti
a coprire tutti i costi totali.
IL NOSTRO BREAK EVENT POINT
56. Pag. 53 (PMAX) Personalization Max
Conclusioni
Lo scopo di questo lavoro è stato quello di verificare se ci fossero le condizioni
per intraprendere il nostro progetto attraverso la creazione della A & S ICT
Solutions, start up operante, come abbiamo visto, nel settore della
messaggistica personalizzata. Partendo dal presupposto che il nostro intento
è chiaramente quello di acquisire quote di mercato offrendo servizi
all'avanguardia e con migliorie in termini di completezza dei servizi offerti, di
velocità, di semplicità nell'utilizzo, senza rinunciare all'aspetto della
convenienza economica, rispetto alle app già esistenti sul mercato introdotte
dai nostri competitors, abbiamo dovuto condurre delle analisi che ci hanno
permesso di capire prima di tutto, che il settore in cui andremo ad operare
non è saturo, ma, anzi, essendo in continua crescita può offrire grandi
opportunità di sviluppo nel corso del tempo, ed, inoltre abbiamo potuto
renderci conto dei principali punti di forza e di debolezza non solo nostri, ma
anche dei nostri competitors, in modo da aver ben chiara la strategia da
attuare per poter ottenere dei vantaggi competitivi. Altre tecniche, offerte
dall' economia aziendale, ci hanno poi permesso di elaborare dei piani
operativi, che attraverso anche l'ausilio dell'analisi dei flussi monetari in
entrata ed uscita e dell’individuazione dell'utile o della perdita annuale di
esercizio, ci possano permettere, fermo restando l'esigenza di raggiungere i
nostri obiettivi di vendita, di recuperare nel giro di un triennio i costi iniziali
sopportati.
Possiamo concludere sicuramente affermando che l’obiettivo futuro per la
nostra azienda è quello di riuscire ad espanderci, garantendo app su tutte le
diverse piattaforme esistenti e volgendo lo sguardo verso il mercato
internazionale, non solo italiano, e per fare ciò avremo bisogno di un numero
maggiore di personale interno qualificato e di una migliore organizzazione,
che ci consenta di specializzarci ognuno in specifiche funzioni, in modo da
poter garantire sempre più servizi finali efficienti a tal punto da poter
competere anche con le app più diffuse ed utilizzate a livello mondiale come
WhatsApp.