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“Palestra di scrittura”
Mio nonno R. è un uomo di settant'anni, anche se non li dimostra. L'unico elemento che fa
capire un po' la sua età è la sua andatura zoppicante a causa di un forte dolore alle ginocchia
causato dai troppi pesi che ha dovuto portare nella sua vita.
I suoi occhi sono grandi e azzurri e dimostrano la sua enorme bontà e la sua disponibilità a dare
una mano. Quando guarda me o mia sorella sei vede nei suoi occhi il grande affetto che ha per
noi. I suoi occhi sono come un mare caraibico dove è bello rilassarsi e dove ti senti sicuro.
Le sue labbra hanno un tic. Infatti molto spesso le sporge in avanti involontariamente. Ciò è
dovuto ad un grande stress che ha avuto durante un periodo della sua vita e dimostra la grande
forza che ha.
Matteo M.
Il mio papà A. è un uomo di quarantacinque anni. E' una persona molto indaffarata ma
tranquilla.
Il suoi occhi, di un verde profondo, sono così curiosi che, guardandoli, capisci che è
una persona vivace, ma anche serena. Ha uno sguardo attento, ma certe volte anche
stanco perché si alza presto e va a dormire tardi.
Il uso sorriso caratterizza una parte fondamentale di lui: la positività, ovvero pensare
sempre in positivo e guardare il lato bello della situazione. Il suo sorriso lo vedo
spesso perché è una persona solare; mi fa ridere sempre con una frase o una sua
battuta.
Flavia F.
Mia sorella G. è una bambina di sette anni che trascorre la maggior parte della
sua vita facendo domande su tutto quello che le accade e giocando con le sue
bambole preferite.
I suoi grandi occhi color cioccolato spesso brillano per la sua vivacità e allegria,
soprattutto quando si diverte giocando oppure mentre balla. La danza è uno
dei suoi nuovi divertimenti: ha deciso di seguire le orme di sua sorella. Brillano
per la sua curiosità, la voglia di scoprire tante cose. Talvolta, quando è triste,
improvvisamente tutta la luminosità si spegne, abbassa lo sguardo, con un
atteggiamento di indifferenza e disattenzione.
Spesso, quando si impermalosisce, gli occhi le si illuminano, diventando quasi
rossi; inarca le sopracciglia con uno sguardo rabbioso.
Quando si intimidisce mostra subito la sua solita espressione: fa una smorfia
con l'angolo della bocca, diventando paonazza in viso, infine si raggomitola
tutta su se stessa come un piccolo riccio indifeso e timido che, se lo facciamo
arrabbiare, tira subito fuori i suoi aculei, pronto a difendersi.
In fondo sono proprio le litigate che ci tengono unite e che ravvivano un po' il
nostro rapporto di tutti i giorni.
Giulia F.
Mio fratello è ancora un bambino di tenera età, più vicino ai cinque che ai sei anni, con
ancora tutta la vita davanti.
I suoi occhi, di un colore marrone intenso, ti lanciano un'occhiata di tenerezza, rivelando la
tipica innocenza dei bambini. Son occhi vivaci e vispi i suoi: guardandoli non puoi fare a
meno di sottometterti ad essi come i soldati al loro sovrano.
Le sue mani piccole e colorate sembrano un arcobaleno, stringono sempre un pastello
come una mamma stringe il proprio cucciolo a sé. Talvolta sono mani agitate che non
stanno ferme un secondo. Se potessimo contare tutte le chiazze presenti, credo che due
mani sole non basterebbero all'appello!
Ilaria S.

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  • 1. “Palestra di scrittura” Mio nonno R. è un uomo di settant'anni, anche se non li dimostra. L'unico elemento che fa capire un po' la sua età è la sua andatura zoppicante a causa di un forte dolore alle ginocchia causato dai troppi pesi che ha dovuto portare nella sua vita. I suoi occhi sono grandi e azzurri e dimostrano la sua enorme bontà e la sua disponibilità a dare una mano. Quando guarda me o mia sorella sei vede nei suoi occhi il grande affetto che ha per noi. I suoi occhi sono come un mare caraibico dove è bello rilassarsi e dove ti senti sicuro. Le sue labbra hanno un tic. Infatti molto spesso le sporge in avanti involontariamente. Ciò è dovuto ad un grande stress che ha avuto durante un periodo della sua vita e dimostra la grande forza che ha. Matteo M. Il mio papà A. è un uomo di quarantacinque anni. E' una persona molto indaffarata ma tranquilla. Il suoi occhi, di un verde profondo, sono così curiosi che, guardandoli, capisci che è una persona vivace, ma anche serena. Ha uno sguardo attento, ma certe volte anche stanco perché si alza presto e va a dormire tardi. Il uso sorriso caratterizza una parte fondamentale di lui: la positività, ovvero pensare sempre in positivo e guardare il lato bello della situazione. Il suo sorriso lo vedo spesso perché è una persona solare; mi fa ridere sempre con una frase o una sua battuta. Flavia F. Mia sorella G. è una bambina di sette anni che trascorre la maggior parte della sua vita facendo domande su tutto quello che le accade e giocando con le sue bambole preferite. I suoi grandi occhi color cioccolato spesso brillano per la sua vivacità e allegria, soprattutto quando si diverte giocando oppure mentre balla. La danza è uno
  • 2. dei suoi nuovi divertimenti: ha deciso di seguire le orme di sua sorella. Brillano per la sua curiosità, la voglia di scoprire tante cose. Talvolta, quando è triste, improvvisamente tutta la luminosità si spegne, abbassa lo sguardo, con un atteggiamento di indifferenza e disattenzione. Spesso, quando si impermalosisce, gli occhi le si illuminano, diventando quasi rossi; inarca le sopracciglia con uno sguardo rabbioso. Quando si intimidisce mostra subito la sua solita espressione: fa una smorfia con l'angolo della bocca, diventando paonazza in viso, infine si raggomitola tutta su se stessa come un piccolo riccio indifeso e timido che, se lo facciamo arrabbiare, tira subito fuori i suoi aculei, pronto a difendersi. In fondo sono proprio le litigate che ci tengono unite e che ravvivano un po' il nostro rapporto di tutti i giorni. Giulia F. Mio fratello è ancora un bambino di tenera età, più vicino ai cinque che ai sei anni, con ancora tutta la vita davanti. I suoi occhi, di un colore marrone intenso, ti lanciano un'occhiata di tenerezza, rivelando la tipica innocenza dei bambini. Son occhi vivaci e vispi i suoi: guardandoli non puoi fare a meno di sottometterti ad essi come i soldati al loro sovrano. Le sue mani piccole e colorate sembrano un arcobaleno, stringono sempre un pastello come una mamma stringe il proprio cucciolo a sé. Talvolta sono mani agitate che non stanno ferme un secondo. Se potessimo contare tutte le chiazze presenti, credo che due mani sole non basterebbero all'appello! Ilaria S.