Il Regalo di Renzi a tutti gli azionisti di Banca Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di risparmio di Ferrara e cassa di Risparmio Chieti.
Circolare 10/02/2014 Nuova Sabatini: DOMANDE DAL 31/03/2014Parma Couture
Con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese in data 10 febbraio 2014, n. 4567, sono fornite le istruzioni utili alla migliore attuazione dell’intervento "NUOVA SABATINI" e definiti gli schemi di domanda, nonché l’ulteriore documentazione da presentare per la concessione ed erogazione del contributo pubblico.
A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richiedenti potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Depositi e Prestiti e Associazione Bancaria Italiana (il cui elenco sarà prossimamente disponibile sul sito www.mise.gov.it e sul sito www.cassaddpp.it).
I moduli saranno disponibili per la compilazione entro il 10 marzo 2014 nella sezione “Beni strumentali (Nuova Sabatini)” del sito MISE.
Circolare 10/02/2014 Nuova Sabatini: DOMANDE DAL 31/03/2014Parma Couture
Con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese in data 10 febbraio 2014, n. 4567, sono fornite le istruzioni utili alla migliore attuazione dell’intervento "NUOVA SABATINI" e definiti gli schemi di domanda, nonché l’ulteriore documentazione da presentare per la concessione ed erogazione del contributo pubblico.
A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richiedenti potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Depositi e Prestiti e Associazione Bancaria Italiana (il cui elenco sarà prossimamente disponibile sul sito www.mise.gov.it e sul sito www.cassaddpp.it).
I moduli saranno disponibili per la compilazione entro il 10 marzo 2014 nella sezione “Beni strumentali (Nuova Sabatini)” del sito MISE.
Con la circolare 48/2011, l'agenzia delle entrate è intervenuta per fornire i necessari chiarimenti in materia di definizione agevolata delle liti pendenti.
Comunicazione Banca d'Italia in materia di segnalazioni alla Centrale Rischi ...Raffaele Greco
La comunicazione del 23 marzo 2020, diffusa sul portale istituzionale di Banca d'Italia il 25 marzo 2020: nel caso di imprese beneficiarie della moratoria sui mutui prevista dal Decreto Legge Cura Italia, il soggetto finanziato non potrà essere classificato a sofferenza dal momento in cui il beneficio è stato accordato, per la durata della sospensione di mutui, finanziamenti e canoni di leasing.
Istanza dei consiglieri Rizzo, Giannone, NastaMarco Marangio
Istanza dei consiglieri comunali di opposizione Pasquale Rizzo, Giuliana Giannone, Orlando Nasta in merito alla questione del debito nei confronti di Edison
30.05.2012 Decreto Ministero della Economia e delle Finanze 5 aprile 2012 n.66Fabrizio Callarà
Decreto Ministero dell’Economia e delle Finanze 5 aprile 2012, n. 66
Regolamento di disciplina dei requisiti patrimoniali e di indipendenza delle società di consulenza finanziaria,
nonché dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza degli esponenti aziendali delle società di
consulenza finanziaria (G.U. n. 124 del 29 maggio 2012
Avviso pubblico per lo sviluppo di prodotti
e servizi integrati per la valorizzazione degli attrattori turistico - culturali e naturali della Lombardia
Bando Smart&Start per start-up innovativeParma Couture
La misura Start&Smart, dopo un primo periodo di applicazione limitata alle start-up dei territori del Sud Italia, è stata estesa con Decreto Ministero Sviluppo Economico 24/09/2014 a tutto il territorio nazionale. L'agevolazione, in forma di finanziamento a tasso zero a copertura parziale delle spese di investimento e dei costi di esercizio, è destinata ad imprese da costituire (anche da parte di cittadini stranieri in possesso del "Visto Start-up") o già costituite da non più di 48 mesi ed iscritte nella sezione speciale del Registro Imprese come start-up innovative.
La domanda deve essere corredata da un Piano d'Impresa della start-up, che sarà oggetto di valutazione da parte del soggetto gestore Invitalia. La valutazione sarà effettuata in base all'ordine cronologico di arrivo della domanda. Non sono previste scadenze.
Apertura dello Sportello: 16 Febbraio 2015
Con la circolare 48/2011, l'agenzia delle entrate è intervenuta per fornire i necessari chiarimenti in materia di definizione agevolata delle liti pendenti.
Comunicazione Banca d'Italia in materia di segnalazioni alla Centrale Rischi ...Raffaele Greco
La comunicazione del 23 marzo 2020, diffusa sul portale istituzionale di Banca d'Italia il 25 marzo 2020: nel caso di imprese beneficiarie della moratoria sui mutui prevista dal Decreto Legge Cura Italia, il soggetto finanziato non potrà essere classificato a sofferenza dal momento in cui il beneficio è stato accordato, per la durata della sospensione di mutui, finanziamenti e canoni di leasing.
Istanza dei consiglieri Rizzo, Giannone, NastaMarco Marangio
Istanza dei consiglieri comunali di opposizione Pasquale Rizzo, Giuliana Giannone, Orlando Nasta in merito alla questione del debito nei confronti di Edison
30.05.2012 Decreto Ministero della Economia e delle Finanze 5 aprile 2012 n.66Fabrizio Callarà
Decreto Ministero dell’Economia e delle Finanze 5 aprile 2012, n. 66
Regolamento di disciplina dei requisiti patrimoniali e di indipendenza delle società di consulenza finanziaria,
nonché dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza degli esponenti aziendali delle società di
consulenza finanziaria (G.U. n. 124 del 29 maggio 2012
Avviso pubblico per lo sviluppo di prodotti
e servizi integrati per la valorizzazione degli attrattori turistico - culturali e naturali della Lombardia
Bando Smart&Start per start-up innovativeParma Couture
La misura Start&Smart, dopo un primo periodo di applicazione limitata alle start-up dei territori del Sud Italia, è stata estesa con Decreto Ministero Sviluppo Economico 24/09/2014 a tutto il territorio nazionale. L'agevolazione, in forma di finanziamento a tasso zero a copertura parziale delle spese di investimento e dei costi di esercizio, è destinata ad imprese da costituire (anche da parte di cittadini stranieri in possesso del "Visto Start-up") o già costituite da non più di 48 mesi ed iscritte nella sezione speciale del Registro Imprese come start-up innovative.
La domanda deve essere corredata da un Piano d'Impresa della start-up, che sarà oggetto di valutazione da parte del soggetto gestore Invitalia. La valutazione sarà effettuata in base all'ordine cronologico di arrivo della domanda. Non sono previste scadenze.
Apertura dello Sportello: 16 Febbraio 2015
Corte dei conti regione sicilia bilancio 2011 e 2012 scioglimento c.c. isola...Pino Ciampolillo
Corte dei Conti Regione Sicilia Deliberazione n. 298/2013/PRSP
Rendiconto 2011:
1. notevole ritardo nell’approvazione del rendiconto 2011 rispetto ai termini di legge (1 ottobre 2012);
2. volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III (con l'esclusione dell'addizionale Irpef) pari a 52,09% dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III (esclusi i valori dell'addizionale Irpef);
3. ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento (pari al 120,28%) (provenienti dalla gestione dei residui attivi) rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III;
4. volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento (pari a 88,32%) degli impegni della medesima spesa corrente;
5. anticipazioni di tesoreria non rimborsate al 31 dicembre 2011, superiori al 5% della spesa corrente;
6. presenza di debiti fuori bilancio non segnalati dai Responsabili dei servizi, emersi in fase di approvazione del Rendiconto di gestione 2012, per € 629.000 ai quali si aggiungono passività potenziali per €2.300.000 e spese per incarichi legali per €392.000 solo in minima parte impegnati. I debiti riconosciuti nell’esercizio 2012 ammontano a €3.300;
7. necessità di verificare il rispetto del parametro di deficitarietà n. 6, relativo al rapporto della spesa per il personale sulle entrate correnti, la percentuale indicata del 36,69% è impropriamente determinato rapportando la spesa per il personale depurata delle componenti da escludere sulle entrate correnti;
8. irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi e mancato rispetto del principio di tassatività di cui al principio contabile 2.25 delle “altre spese per servizi conto terzi” in particolare:
- liquidazione borsa di studio,
- liquidazione fatture relative al servizio di pulizia dei locali;
- spese per pagamento manifestazioni santo patrono;
9. bassa capacità di riscossione dei proventi derivanti da proventi da recupero evasione tributaria,
Residui al 1 gennaio 2012 Riscossioni al 31/12/2012 % riscossione
ICI 142.253,00 13.188,86 9,27%
TARSU 131.822,79 6.221,88 4,72%
Proventi CdS 2.092.325,52 33.109,18 1,58%
10. mancato aggiornamento del conto del patrimonio come previsto dall’art. 230 TUEL;
11. debiti nei confronti della Società ATO 1 PA per €4.986.963,28, per i quali non si riscontra in bilancio un corrispondente importo di residui passivi che ammontano a € 3.094.130,15;
Le criticità di cui ai punti 2, 3, 5, 6, 8, 9 sono stati oggetto di specifica pronuncia in sede di esame sul rendiconto 2010 (delibera n. 139/2012/PRSP).
Bilancio di Previsione 2012: continua su..
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2013/11/la-corte-dei-conti-la-relazione-di.html
Corte dei conti regione sicilia bilancio 2011 e 2012 scioglimento c.c. is...Pino Ciampolillo
Corte dei Conti Regione Sicilia Deliberazione n. 298/2013/PRSP
Rendiconto 2011:
1. notevole ritardo nell’approvazione del rendiconto 2011 rispetto ai termini di legge (1 ottobre 2012);
2. volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III (con l'esclusione dell'addizionale Irpef) pari a 52,09% dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III (esclusi i valori dell'addizionale Irpef);
3. ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento (pari al 120,28%) (provenienti dalla gestione dei residui attivi) rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III;
4. volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento (pari a 88,32%) degli impegni della medesima spesa corrente;
5. anticipazioni di tesoreria non rimborsate al 31 dicembre 2011, superiori al 5% della spesa corrente;
6. presenza di debiti fuori bilancio non segnalati dai Responsabili dei servizi, emersi in fase di approvazione del Rendiconto di gestione 2012, per € 629.000 ai quali si aggiungono passività potenziali per €2.300.000 e spese per incarichi legali per €392.000 solo in minima parte impegnati. I debiti riconosciuti nell’esercizio 2012 ammontano a €3.300;
7. necessità di verificare il rispetto del parametro di deficitarietà n. 6, relativo al rapporto della spesa per il personale sulle entrate correnti, la percentuale indicata del 36,69% è impropriamente determinato rapportando la spesa per il personale depurata delle componenti da escludere sulle entrate correnti;
8. irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi e mancato rispetto del principio di tassatività di cui al principio contabile 2.25 delle “altre spese per servizi conto terzi” in particolare:
- liquidazione borsa di studio,
- liquidazione fatture relative al servizio di pulizia dei locali;
- spese per pagamento manifestazioni santo patrono;
9. bassa capacità di riscossione dei proventi derivanti da proventi da recupero evasione tributaria,
Residui al 1 gennaio 2012 Riscossioni al 31/12/2012 % riscossione
ICI 142.253,00 13.188,86 9,27%
TARSU 131.822,79 6.221,88 4,72%
Proventi CdS 2.092.325,52 33.109,18 1,58%
10. mancato aggiornamento del conto del patrimonio come previsto dall’art. 230 TUEL;
11. debiti nei confronti della Società ATO 1 PA per €4.986.963,28, per i quali non si riscontra in bilancio un corrispondente importo di residui passivi che ammontano a € 3.094.130,15;
Le criticità di cui ai punti 2, 3, 5, 6, 8, 9 sono stati oggetto di specifica pronuncia in sede di esame sul rendiconto 2010 (delibera n. 139/2012/PRSP).
Bilancio di Previsione 2012: continua su..
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Corte dei Conti Regione Sicilia Deliberazione n. 298/2013/PRSP
Rendiconto 2011:
1. notevole ritardo nell’approvazione del rendiconto 2011 rispetto ai termini di legge (1 ottobre 2012);
2. volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III (con l'esclusione dell'addizionale Irpef) pari a 52,09% dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III (esclusi i valori dell'addizionale Irpef);
3. ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento (pari al 120,28%) (provenienti dalla gestione dei residui attivi) rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III;
4. volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento (pari a 88,32%) degli impegni della medesima spesa corrente;
5. anticipazioni di tesoreria non rimborsate al 31 dicembre 2011, superiori al 5% della spesa corrente;
6. presenza di debiti fuori bilancio non segnalati dai Responsabili dei servizi, emersi in fase di approvazione del Rendiconto di gestione 2012, per € 629.000 ai quali si aggiungono passività potenziali per €2.300.000 e spese per incarichi legali per €392.000 solo in minima parte impegnati. I debiti riconosciuti nell’esercizio 2012 ammontano a €3.300;
7. necessità di verificare il rispetto del parametro di deficitarietà n. 6, relativo al rapporto della spesa per il personale sulle entrate correnti, la percentuale indicata del 36,69% è impropriamente determinato rapportando la spesa per il personale depurata delle componenti da escludere sulle entrate correnti;
8. irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi e mancato rispetto del principio di tassatività di cui al principio contabile 2.25 delle “altre spese per servizi conto terzi” in particolare:
- liquidazione borsa di studio,
- liquidazione fatture relative al servizio di pulizia dei locali;
- spese per pagamento manifestazioni santo patrono;
9. bassa capacità di riscossione dei proventi derivanti da proventi da recupero evasione tributaria,
Residui al 1 gennaio 2012 Riscossioni al 31/12/2012 % riscossione
ICI 142.253,00 13.188,86 9,27%
TARSU 131.822,79 6.221,88 4,72%
Proventi CdS 2.092.325,52 33.109,18 1,58%
10. mancato aggiornamento del conto del patrimonio come previsto dall’art. 230 TUEL;
11. debiti nei confronti della Società ATO 1 PA per €4.986.963,28, per i quali non si riscontra in bilancio un corrispondente importo di residui passivi che ammontano a € 3.094.130,15;
Le criticità di cui ai punti 2, 3, 5, 6, 8, 9 sono stati oggetto di specifica pronuncia in sede di esame sul rendiconto 2010 (delibera n. 139/2012/PRSP).
Bilancio di Previsione 2012: continua su..
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Corte dei conti regione sicilia bilancio 2011 e 2012 scioglimento c.c. isola...Pino Ciampolillo
Sarà celebrata il prossimo 17 gennaio l’udienza preliminare del procedimento penale a carica del sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Napoleone Riso. Per il primo cittadino è stato chiesto il rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio, mentre all’assessore Riso, all’epoca dei fatti Presidente Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, viene contestata l’omissione di atti d’ufficio e la minaccia grave ai danni dell’allora capogruppo di opposizione Antonino Rubino. La vicenda finita in Procura ruota attorno ad una concessione edilizia rilasciata dall’Ufficio Tecnico Comunale il 6 giugno del 2006, in favore di un costruttore locale che avrebbe poi volturato il progetto al genero Napoleone Riso, cugino del sindaco Portobello; quest’ultimo, nonostante i legami di parentela, non si sarebbe astenuto dal partecipare alla Commissione Edilizia, e avrebbe approvato il provvedimento di concessione.
“Se mi denunci ti faccio saltare in aria” (seduta C.C. 10 marzo 2008)
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2010/12/blog-post_11.html
Corte dei conti regione sicilia bilancio 2011 e 2012 scioglimento c.c. isola...Pino Ciampolillo
Sarà celebrata il prossimo 17 gennaio l’udienza preliminare del procedimento penale a carica del sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Napoleone Riso. Per il primo cittadino è stato chiesto il rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio, mentre all’assessore Riso, all’epoca dei fatti Presidente Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, viene contestata l’omissione di atti d’ufficio e la minaccia grave ai danni dell’allora capogruppo di opposizione Antonino Rubino. La vicenda finita in Procura ruota attorno ad una concessione edilizia rilasciata dall’Ufficio Tecnico Comunale il 6 giugno del 2006, in favore di un costruttore locale che avrebbe poi volturato il progetto al genero Napoleone Riso, cugino del sindaco Portobello; quest’ultimo, nonostante i legami di parentela, non si sarebbe astenuto dal partecipare alla Commissione Edilizia, e avrebbe approvato il provvedimento di concessione.
“Se mi denunci ti faccio saltare in aria” (seduta C.C. 10 marzo 2008)
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Corte dei conti regione sicilia bilancio 2011 e 2012 scioglimento c.c. iso...Pino Ciampolillo
Corte dei Conti Regione Sicilia Deliberazione n. 298/2013/PRSP
Rendiconto 2011:
1. notevole ritardo nell’approvazione del rendiconto 2011 rispetto ai termini di legge (1 ottobre 2012);
2. volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III (con l'esclusione dell'addizionale Irpef) pari a 52,09% dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III (esclusi i valori dell'addizionale Irpef);
3. ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento (pari al 120,28%) (provenienti dalla gestione dei residui attivi) rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III;
4. volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento (pari a 88,32%) degli impegni della medesima spesa corrente;
5. anticipazioni di tesoreria non rimborsate al 31 dicembre 2011, superiori al 5% della spesa corrente;
6. presenza di debiti fuori bilancio non segnalati dai Responsabili dei servizi, emersi in fase di approvazione del Rendiconto di gestione 2012, per € 629.000 ai quali si aggiungono passività potenziali per €2.300.000 e spese per incarichi legali per €392.000 solo in minima parte impegnati. I debiti riconosciuti nell’esercizio 2012 ammontano a €3.300;
7. necessità di verificare il rispetto del parametro di deficitarietà n. 6, relativo al rapporto della spesa per il personale sulle entrate correnti, la percentuale indicata del 36,69% è impropriamente determinato rapportando la spesa per il personale depurata delle componenti da escludere sulle entrate correnti;
8. irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi e mancato rispetto del principio di tassatività di cui al principio contabile 2.25 delle “altre spese per servizi conto terzi” in particolare:
- liquidazione borsa di studio,
- liquidazione fatture relative al servizio di pulizia dei locali;
- spese per pagamento manifestazioni santo patrono;
9. bassa capacità di riscossione dei proventi derivanti da proventi da recupero evasione tributaria,
Residui al 1 gennaio 2012 Riscossioni al 31/12/2012 % riscossione
ICI 142.253,00 13.188,86 9,27%
TARSU 131.822,79 6.221,88 4,72%
Proventi CdS 2.092.325,52 33.109,18 1,58%
10. mancato aggiornamento del conto del patrimonio come previsto dall’art. 230 TUEL;
11. debiti nei confronti della Società ATO 1 PA per €4.986.963,28, per i quali non si riscontra in bilancio un corrispondente importo di residui passivi che ammontano a € 3.094.130,15;
Le criticità di cui ai punti 2, 3, 5, 6, 8, 9 sono stati oggetto di specifica pronuncia in sede di esame sul rendiconto 2010 (delibera n. 139/2012/PRSP).
Bilancio di Previsione 2012: continua su..
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Corte dei conti regione sicilia bilancio 2011 e 2012 scioglimento c.c. isola...Pino Ciampolillo
Sarà celebrata il prossimo 17 gennaio l’udienza preliminare del procedimento penale a carica del sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Napoleone Riso. Per il primo cittadino è stato chiesto il rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio, mentre all’assessore Riso, all’epoca dei fatti Presidente Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, viene contestata l’omissione di atti d’ufficio e la minaccia grave ai danni dell’allora capogruppo di opposizione Antonino Rubino. La vicenda finita in Procura ruota attorno ad una concessione edilizia rilasciata dall’Ufficio Tecnico Comunale il 6 giugno del 2006, in favore di un costruttore locale che avrebbe poi volturato il progetto al genero Napoleone Riso, cugino del sindaco Portobello; quest’ultimo, nonostante i legami di parentela, non si sarebbe astenuto dal partecipare alla Commissione Edilizia, e avrebbe approvato il provvedimento di concessione.
“Se mi denunci ti faccio saltare in aria” (seduta C.C. 10 marzo 2008)
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Corte dei conti regione sicilia bilancio 2011 e 2012 scioglimento c.c. isola...Pino Ciampolillo
Sarà celebrata il prossimo 17 gennaio l’udienza preliminare del procedimento penale a carica del sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Napoleone Riso. Per il primo cittadino è stato chiesto il rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio, mentre all’assessore Riso, all’epoca dei fatti Presidente Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, viene contestata l’omissione di atti d’ufficio e la minaccia grave ai danni dell’allora capogruppo di opposizione Antonino Rubino. La vicenda finita in Procura ruota attorno ad una concessione edilizia rilasciata dall’Ufficio Tecnico Comunale il 6 giugno del 2006, in favore di un costruttore locale che avrebbe poi volturato il progetto al genero Napoleone Riso, cugino del sindaco Portobello; quest’ultimo, nonostante i legami di parentela, non si sarebbe astenuto dal partecipare alla Commissione Edilizia, e avrebbe approvato il provvedimento di concessione.
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Sarà celebrata il prossimo 17 gennaio l’udienza preliminare del procedimento penale a carica del sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Napoleone Riso. Per il primo cittadino è stato chiesto il rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio, mentre all’assessore Riso, all’epoca dei fatti Presidente Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, viene contestata l’omissione di atti d’ufficio e la minaccia grave ai danni dell’allora capogruppo di opposizione Antonino Rubino. La vicenda finita in Procura ruota attorno ad una concessione edilizia rilasciata dall’Ufficio Tecnico Comunale il 6 giugno del 2006, in favore di un costruttore locale che avrebbe poi volturato il progetto al genero Napoleone Riso, cugino del sindaco Portobello; quest’ultimo, nonostante i legami di parentela, non si sarebbe astenuto dal partecipare alla Commissione Edilizia, e avrebbe approvato il provvedimento di concessione.
“Se mi denunci ti faccio saltare in aria” (seduta C.C. 10 marzo 2008)
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Sarà celebrata il prossimo 17 gennaio l’udienza preliminare del procedimento penale a carica del sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Napoleone Riso. Per il primo cittadino è stato chiesto il rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio, mentre all’assessore Riso, all’epoca dei fatti Presidente Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, viene contestata l’omissione di atti d’ufficio e la minaccia grave ai danni dell’allora capogruppo di opposizione Antonino Rubino. La vicenda finita in Procura ruota attorno ad una concessione edilizia rilasciata dall’Ufficio Tecnico Comunale il 6 giugno del 2006, in favore di un costruttore locale che avrebbe poi volturato il progetto al genero Napoleone Riso, cugino del sindaco Portobello; quest’ultimo, nonostante i legami di parentela, non si sarebbe astenuto dal partecipare alla Commissione Edilizia, e avrebbe approvato il provvedimento di concessione.
“Se mi denunci ti faccio saltare in aria” (seduta C.C. 10 marzo 2008)
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Corte dei conti regione sicilia bilancio 2011 e 2012 scioglimento c.c. isola...Pino Ciampolillo
Sarà celebrata il prossimo 17 gennaio l’udienza preliminare del procedimento penale a carica del sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Napoleone Riso. Per il primo cittadino è stato chiesto il rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio, mentre all’assessore Riso, all’epoca dei fatti Presidente Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, viene contestata l’omissione di atti d’ufficio e la minaccia grave ai danni dell’allora capogruppo di opposizione Antonino Rubino. La vicenda finita in Procura ruota attorno ad una concessione edilizia rilasciata dall’Ufficio Tecnico Comunale il 6 giugno del 2006, in favore di un costruttore locale che avrebbe poi volturato il progetto al genero Napoleone Riso, cugino del sindaco Portobello; quest’ultimo, nonostante i legami di parentela, non si sarebbe astenuto dal partecipare alla Commissione Edilizia, e avrebbe approvato il provvedimento di concessione.
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Corte dei conti regione sicilia bilancio 2011 e 2012 scioglimento c.c. isola...Pino Ciampolillo
Sarà celebrata il prossimo 17 gennaio l’udienza preliminare del procedimento penale a carica del sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Napoleone Riso. Per il primo cittadino è stato chiesto il rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio, mentre all’assessore Riso, all’epoca dei fatti Presidente Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, viene contestata l’omissione di atti d’ufficio e la minaccia grave ai danni dell’allora capogruppo di opposizione Antonino Rubino. La vicenda finita in Procura ruota attorno ad una concessione edilizia rilasciata dall’Ufficio Tecnico Comunale il 6 giugno del 2006, in favore di un costruttore locale che avrebbe poi volturato il progetto al genero Napoleone Riso, cugino del sindaco Portobello; quest’ultimo, nonostante i legami di parentela, non si sarebbe astenuto dal partecipare alla Commissione Edilizia, e avrebbe approvato il provvedimento di concessione.
“Se mi denunci ti faccio saltare in aria” (seduta C.C. 10 marzo 2008)
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DECRETO SALVA BANCHE E AMMAZZA AZIONISTI
1. oi!NJUUUlARIO
PROM!SCUD- 76
VISTI gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
VISTA la direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15
maggio 2014, che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi
e delle imprese di investimento;
VISTA la Comunicazione della Commissione europea 2013/C-216/01 concernente
l'applicazione dal l 0
agosto 2013 delle regole in materia di aiuti di Stato alle misure
di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria;
VISTO il decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180, che attua la direttiva
-2014/59fUE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014;
VISTI il decreto del Ministro dell'economia e delle fln~~9.~L22JlQ.Y~mb.re 2015 _di
approvazione del provvedimento di avvio della risoluzione della Banca delle Marche
S.p.A. in amministrazione straordinaria, di cui alla deliberazione n. 553/20.15 in data
21 novembre 2015 della Banca d'Italia; il decreto del 11inistro dell'economia e delle
finanze del 22 novembre 2015 di approvazione del provvedimento di avvio della
risoluzione della Banca popolare dell'Etruria e del Lazio - Società cooperativa in
amministrazione straordinaria, di cui alla deliberazione n. 554/2015 in data 21
novembre 2015 della Banca d'Italia; il decreto del Ministro dell'economia e delle
finanze del 22 novembre 2015 di approvazione del provvedimento di avvio della
risoluzione della Cassa di risparmio di Ferrara S.p.A. in amministrazione
straordinaria, di cui alla deliberazione n. 555/2015 in data 21 novembre 2015 della
Banca d'Italia; il decreto del Ministro dell'economia e delle fi.nar12e del22 novembre
2015 di approvazione del prowedimento di avvio della risoluzione della Cassa di
rispann.lo della Provincia di Chieti S.p.A. in amministrazione straordinaria, di cui alla
deliberazione n. 556/2015 del 21 novembre 2015 della Banca d'Italia (i
."Provvedimenti di awio della risoluzione");
VISTO il provvedimento n. 1226609/15 del 18 novembre 2015 della Banca d'Italia
con il quale è stato istituito presso il medesimo Istituto un fondo di risoluzione ai
sensi dell'articolo 78 del decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180 (di seguito il
"Fondo di risoluzione nazionale");
CONSIDERATO che i prowedimenti di awio della risoluzione sopra menzionati
prevedono il ricorso al Fondo nazionale di risoluzione;
VISTE la decisione della Commissione europea del 22 novembre' 2015, concernente
la risoluzione della Banca delle Marche S.p.-A. -(S-A39543-i015fN), sulla conformità
della procedura di risoluzione alla direttiva 2014/59/UE e sulla compatibilità
2. dell'intervento del Fondo nazionale di risoluzione con il quadro nonnativo
dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato; la decisione della Comn1issione
europea del 22 novembre 2015, concernente la risoluzione della Banca Popolare
dell'Etruria e del Lazio- Società cooperativa (SA 41134-2015/N), sulla confonnità
della procedura di risoluzione alla direttiva 2014/59/UE e sulla compatibilità
dell'intervento del Fondo nazionale di risoluzione con il quadro nonnativo
dell'Unione eufopea in materia di aiuti di Stato; la decisione della Commissione
europea del 22 novembre 2015, concernente la risoluzione della Cassa di risparmio di
Ferrara S.p.A. (SA 41925-2015/N), sulla conformità della procedura di risoluzione
alla direttiva 2014/59/UE e sulla compatibilità dell'intervento del Fondo nazionale di
risoluzione con il quadro normativa dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato;
-la decisione della Commissione europea del 22 novembre 2015, concernente la
risòluzione della Cassa di risparmio della Provincia di Chieti S.p.A. (SA 43547-
2015/N), sulla conformità della procedura di risoluzione alla direttiva 20 14/59/UE e
sulla compatibilità dell'intervento del Fondo nazionale di risoluzione con il quadro
nonnativo dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato.
CONSIDERATO che i Prowedimenti di aw io della risoluzione prevedono la
costituzione di enti-ponte ai sensi · dell'articolo 42 del decreto legislativo 16
novembre 2015, n. 180;
CONSIDERATA la straordinaria necessità e urgenza di adottare disposizioni volte a
garantire la tempestiva costituzione degli ente-ponte, al fine della migliore tutela dei
depositanti e degli investitori e al fine di evitare effetti negativi sulla stabilità
finanziaria ed economica, in particolare nell'area di insediamento delle banche in
questione;
VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 22
novembre 20 15;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro deli'economia
e delle finanze,
El1AL~A
il seguente decreto legge:
ARTICOLO l
(Costituzione di enti-ponte ai sensi del! 'art. 42 del decreto legislativo 16 novembre
2015, 71. 180)
1. Sono costituite, con effetto dalle ore 00,00 del giomo della pubblicazione del
w1sente decreto legge, quattro società per azioni, denominate Nuova Cassa di
3. rispannio di Fen·ara S.p.A., Nuova Banca delle Marche S.p.A., Nuova Banca
dell'Etruria e del Lazio S.p.A, Nuova Cassa di rispmmio di Chieti S.p.A; ·(di
seguito "le società") tutte con sede in Roma, via Nazionale 91, aventi per
oggetto lo svolgimento dell'attività di ente-ponte ai sensi dell'art. 42 del decreto
legislativo 16 novembre 2015, n. 180, con riguardo rispettivmnente alla Cassa di
risparmio di Ferrara S.p.A., alla Banca delle Marche S.p.A., alla Banca popolare
dell'Etruria e del Lazio ~ Società cooperativa, e alla Cassa di rispannio di Chieti
S.p.A, in risoluzione, con l'obiettivo di mantenere la continuità delle funzioni
essenziali precedentemente svolte dalle medesime banche e, quando le
condizioni di mercato sono adeguate, cedere a terzi le partecipazioni al capitale
o i diri.tti, leattività o le passività acquistate, in conformità con le disposizioni
del medesimo decreto legislativo.
2. Alle società di cui al comma l possono essere trasferiti azioni, partecipazioni,
diritti, nonché attività e passività delle banche in risoluzione di cui al cmmna l,
ai sensi dell'art. 43 del decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180.
3. Il capitale sociale della Nuova Cassa di risparmio di Ferrara S.p.A. è stabilito in
euro 191.000.000 ed è ripartito in n. 10.000.000 (dieci milioni) di azioni; il
capitale sociale della Nuova Banca delle Marche S.p.A. è stabilito in euro
1.041.000.000 ed è ripartito in n. 10.000.000 (dieci milioni) di azioni; il capitale
sociale della Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio S.p.A, è stabilito in euro
442.000.000 ed è ripartito in n. 10.000.000 (dieci milioni) di azioni; il capitale
sociale della Nuova Cassa di rispannio della Provincia di Chieti S.p.A. è
stabilito in euro 141.000.000 ed è ripartito in n. 10.000.000 (dieci milioni) di
azioni. Le azioni sono interamente sottoscritte dal Fondo nazionale di
risoluzione; nel rispetto dell'art. 42, comma 2, del decreto legislativo 16
novembre 2015, n. 180, il capitale di nuova emissione della società potrà essere
sottoscritto anche da soggetti diversi dal Fondo nazionale di risoluzione.
4. La Banca d'Italia con propdo provvedimento adotta lo statuto, nomina i primi
componenti degli organi di amministrazione e controllo e ne detem1ina i
compensi. Resta fermo, per la fase successiva alla costituzione, quanto stabilito
dall'art. 42, comma 3, del decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180. Se già
adottati al momento di entrata in vigore del presente decreto, tali atti s'intendono
convalidati.
5. La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del presente decreto tiene luogo di
tutti gli adempimenti di legge richiesti per la costituzione delle società. Dalla
medesima data per le obbligazioni sociali rispondono soltanto le società con il
proprio patrimonio.
6. Fermo restando quanto disposto al comma 5, gli adempimenti societari saranno
perfezionati dagli amministratori delle società nel più breve tempo possibile
da11' atto del loro insediamento.
4. ARTICOLO 2
(Risorse da versare al Fondo nazionale di risoluzione dopo l 'entrata in funzione del
A1eccanismo di risoluzione unico)
l. Dopo l'avvio del Meccanismo di risoluzione unico ai sensi dell'articolo 99 del
regolamento (UE) n. 806/2014, fermi restando gli obblighi di contribuzione al
Fondo di risoluzione unico previsti dagli articoli 70 e 71 del regolamento (UE)
n. 806/2014, le banche aventi sede legale in Italia e le succursali italiane di
banche extracomunitarie, qualora i contributi ordinari e straordinari già versati al
Fondo di risoluzione nazionale, al netto dei recuperi derivanti da operazioni di
dismissione poste in essere dal Fondo, non siano sufficienti alla copertura delle
obbligazioni, perdite, costi e altre spese a carico del Fondo di risoluzione
nazionale in relazione alle misure previste dai Provvedimenti di avvio della
risoluzione, versano contribuzioni addizionali al Fondo di risoluzione nazionale
nella misura determinata dalla Banca d'Italia, comunque entro il limite
complessivo, inclusivo delle contribuzioni versate al Fondo di risoluzione unico,
previsto dagli articoli 70 e 71 del regolamento (UE) n. 806/2014. Solo per
l'anno 2016, tale limite complessivo è incrementato di due volte l'importo
annuale dei contributi determinati in conformità dell'articolo 70 del regolamento .
(UE) n. 806/2014 e del regolamento di esecuzione (UE) n. 2015/81.
2. In caso di inadempimento dell'obbligo di versare al Fondo di risoluzione
nazionale le risorse ai sensi del presente articolo, si applicano le sanzioni
previste dall'articolo 96 del decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180, per la
violazione degli articoli 82 e 83 del medesimo decreto legislativo.
ARTICOL03
· (Disposizionifiscali)
.l. Nel caso in cui sono adottate azioni di risoluzione, come definite all'articolo l,
lettera f), del decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180, la trasformazione in
credito d'imposta delle attività per imposte anticipate relative ai componenti
negativi di cui al comma 55 dell'articolo 2 del decreto-legge 29 dicembre 2010,
n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10,
iscritte nella situazione contabile di riferimento dell'ente sottoposto a
risoluzione decorTe dalla data di avvio della risoluzione ed opera sulla base dei
dati della medesima situazione contabile. Con decorrenza dal periodo d'imposta
in corso alla data di avvio della risoluzione non sono deducibili i componenti
negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasfom1ate in credito
d'imposta ai sensi del presente comma.
2. Il comma l si applica a decorrere dali'entrata in vigore del decreto legislativo 16
novembre 2015, n. 180.
3. Al comma 2 dell'articolo 16 del decreto legge 27 giugno 2015,n. 83, convertito
in legge, con modificazioni, dall'articolo l della legge 6 agosto 2015, n. 132, le
5. J
-'
parole "in corso al 31 dicembre 20 15" sono sostituite dalle seguenti: "successivo
a quello in corso al 31 dicembre 2014".
4. Ai fmi delle imposte sui redditi, i versamenti effettuati dal Fondo di risoluzione
all'ente-ponte non si considerano sopravvenienze attive.
.r .
6. J
·'
Aii. 4
(Entrata in vigore)
'1. !l presente decreto entra in vigore il giorno stesso della
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana e sarà presentato alle Cam<::re per la conversione in
legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà
inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di
osservarlo e di farlo Osservare.