Corso di formazione e informazione su normativa vigente e procedure comportamentali per operare in sicurezza in ambito di protezione civileLezione dl81 procedure
Corso art37 formazione generale - anteprima - rev 2013-03SISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell’apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità all’Accordo tra Stato e Regioni del 21 dicembre 2011 (rep. atti n°221/CSR) relativo alla formazione di lavoratori, dirigenti e preposti.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
- SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
- DOCUMENTI DI GESTIONE:
- dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
- programma del corso;
- registro presenze;
- test di verifica dell’apprendimento con correttore;
- modello di attestato per i partecipanti.
Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/formazionelavoratori-partegenerale
Gestione ed uso dei D.P.I. contro il rischio amiantoCorrado Cigaina
come gestire ed utilizzare corretamente i dispositivi di protezione individuale contro il rischio amianto. La presentazione vuole essere un utile strumento per poter formare e/o aggiornare gli addetti alla rimozione dei materiali contenenti amianto.
I dispositivi di protezione individuale all'interno del D.Lgs 81/08; aspetti di carattere generale e riferimenti normativi.
la presentazione è utilizzabile come formazione e/o aggiornamento di RSL , RSPP, preposti e lavoratori in genere cosi come previsto dalla normativa vigente
infortuni ed uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di formazione-aggiornamento per RLS ; concetti generali circa l'uso delle attrezzature di lavoro e le indagini conseguenti gli infortuni sul lavoro
Corso art37 formazione generale - anteprima - rev 2013-03SISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell’apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità all’Accordo tra Stato e Regioni del 21 dicembre 2011 (rep. atti n°221/CSR) relativo alla formazione di lavoratori, dirigenti e preposti.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
- SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
- DOCUMENTI DI GESTIONE:
- dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
- programma del corso;
- registro presenze;
- test di verifica dell’apprendimento con correttore;
- modello di attestato per i partecipanti.
Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/formazionelavoratori-partegenerale
Gestione ed uso dei D.P.I. contro il rischio amiantoCorrado Cigaina
come gestire ed utilizzare corretamente i dispositivi di protezione individuale contro il rischio amianto. La presentazione vuole essere un utile strumento per poter formare e/o aggiornare gli addetti alla rimozione dei materiali contenenti amianto.
I dispositivi di protezione individuale all'interno del D.Lgs 81/08; aspetti di carattere generale e riferimenti normativi.
la presentazione è utilizzabile come formazione e/o aggiornamento di RSL , RSPP, preposti e lavoratori in genere cosi come previsto dalla normativa vigente
infortuni ed uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di formazione-aggiornamento per RLS ; concetti generali circa l'uso delle attrezzature di lavoro e le indagini conseguenti gli infortuni sul lavoro
Riapertura cinema e spettacoli dal vivo: la guida tecnica per l'adeguamento delle sale cinematografiche, teatri, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere e la mitigazione del rischio COVID-19
Le misure di prevenzione e protezione da adottare nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla formazione, informazione, i dispositivi di protezione individuale (DPI), la segnaletica di sicurezza, la sorveglianza sanitaria e la manutenzione
CORSO DI FORMAZIONE PER FORMATORE
Decreto interministeriale 06/03/2013 -GU n. 65 del 18/03/2013 Art. 32, comma 2 - Art. 6, comma 8, lettera m-bis D. Lgs 81/08 e s.m.i.
La valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro: quali sono i rischi da valutare, il processo da seguire per la loro identificazione, valutazione e le azioni da intraprendere per il trattamento dei rischi. Le diverse classi di rischio: i rischi per la salute, per la sicurezza e i rischi trasversali.
Corso art37 Corso carrelli elevatori - ANTEPRIMASISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell'apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità all’Accordo tra Stato e Regioni del 22 febbraio 2012 (rep. atti n°53/CSR)relativo alla formazione ed addestramento per attrezzature per le quali è richiesta specifica abilitazione degli operatori.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
- SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
- DOCUMENTI DI GESTIONE:
- dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
- programma del corso;
- registro presenze;
- test di verifica dell’apprendimento con correttore;
- modello di attestato per i partecipanti.
Materiale didattico interattivo in materia di sicurezza sul lavoro destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado
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CORSO DI FORMAZIONE PER FORMATORE
Decreto interministeriale 06/03/2013 -GU n. 65 del 18/03/2013 Art. 32, comma 2 - Art. 6, comma 8, lettera m-bis D. Lgs 81/08 e s.m.i.
La valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro: quali sono i rischi da valutare, il processo da seguire per la loro identificazione, valutazione e le azioni da intraprendere per il trattamento dei rischi. Le diverse classi di rischio: i rischi per la salute, per la sicurezza e i rischi trasversali.
Corso art37 Corso carrelli elevatori - ANTEPRIMASISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell'apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità all’Accordo tra Stato e Regioni del 22 febbraio 2012 (rep. atti n°53/CSR)relativo alla formazione ed addestramento per attrezzature per le quali è richiesta specifica abilitazione degli operatori.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
- SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
- DOCUMENTI DI GESTIONE:
- dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
- programma del corso;
- registro presenze;
- test di verifica dell’apprendimento con correttore;
- modello di attestato per i partecipanti.
Materiale didattico interattivo in materia di sicurezza sul lavoro destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado
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Corso di formazione e informazione su normativa vigente e procedure comportamentali per operare in sicurezza in ambito di protezione civileLezione dl81 procedure
1. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Corso interno di formazione e informazione su
normativa vigente e procedure comportamentali
per operare in sicurezza
2. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
DISPOSIZIONI E
PROCEDURE OPERATIVE
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
3. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Nota introduttiva
Questo è un momento di aggiornamento interno.
Obiettivo specifico di questa terza parte è:
- Riflettere più in dettaglio sulla sicurezza operativa,
- Mostrare alcuni esempi di scenari d’intervento,
- Dare informazioni di massima sulle procedure.
- Informare brevemente sui dispositivi protezione individuali, sulle
attrezzature e sul loro utilizzo insicurezza.
A questo corso seguiranno altri momenti specifici sia interni che
esterni, in particolare durante le attività di addestramento
teorico-pratico.
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
4. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.)
Dispositivo di Protezione Individuale: “qualsiasi
attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal
lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi
suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante
il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato
a tale scopo.”
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
5. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale
Il D.Lgs. 81/2008 prevede l'utilizzo dei DPI solo quando l'adozione delle
misure tecniche preventive e/o organizzative di protezione collettiva
non risulti sufficiente all'eliminazione di tutti i fattori di rischio.
In altri termini, la possibilità di uso di dispositivi di sicurezza
individuali non esenta dal ricercare soluzioni tecniche e/o
organizzative per eliminare completamente a priori i fattori di rischio.
I DPI devono essere utilizzati in quanto non è stato possibile eliminare
totalmente in altro modo il rischio e servono come misura aggiuntiva
per ridurre il rischio residuo.
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
6. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale
I dispositivi di protezione individuale devono:
Essere adeguati alle condizioni presenti sul luogo di lavoro
Essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare un
rischio maggiore per il lavoratore
Devono tener conto delle esigenze ergonomiche e della
salute del lavoratore
Poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue
necessità
In caso di rischi multipli che richiedono l’uso simultaneo di più DPI,
questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche
nell’uso simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio e dei
rischi corrispondenti.
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
7. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.)
I dispositivi di sicurezza individuali devono essere forniti al
volontario in funzione dello scenario d’intervento e del
compito assegnato.
I dispositivi di sicurezza devono, per legge, riportare il
marchio CE il quale indica la conformità ai requisiti essenziali
di salute e sicurezza.
l dispositivi di sicurezza devono avere le istruzioni per il
corretto uso e per la corretta conservazione e manutenzione.
I dispositivi di sicurezza devono avere data di scadenza e
limiti d'uso.
Oltre all’osservanza delle istruzioni e della data di scadenza,
è richiesto al volontario un controllo dello stato di usura al fine
di sostituirlo nel caso non sia più idoneo.
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
8. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
I dispositivi di protezione non sono tutti uguali ...
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
... ma devono essere adeguati alle
reali condizioni di lavoro ed ai
rischi da prevenire.
9. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Scenario operativo ordinario
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
Caratteristiche principali
➔ Carattere non urgente
➔ Noti scenario e intervento da effettuare
➔ Organizzazione e responsabilità interna
➔ Possibilità di valutare a priori i possibili rischi.
➔ Possibilità di prendere le misure necessarie per
eliminarli o ridurli al minimo.
➔ Possibilità di designare in precedenza squadra e
compiti.
10. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Esempi di scenario operativo ordinario
Prevenzione e ripristino ambientale
Monitoraggio di situazioni a rischio locali
Monitoraggio in caso di allerta metereologico
Rimozione piante cadute o pericolanti
Ripristino o modifica di sentieri in ambiente boschivo
Pulizia di alvei di torrente
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
Educazione nelle scuole
Lezioni teoriche in classe
Dimostrazioni pratiche uso attrezzatura
Esercitazioni pratiche di evacuazione
Addestramento teorico-pratico
Addestramento logistica e montaggio tende
Addestramento motoseghe e strumenti taglio.
Addestramento motopompe e costruzioni argini.
Addestramento dispositivi elettrici.
Addestramento utilizzo barca
Assistenza durante feste e manifestazioni locali
Manutenzione attrezzatura
11. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Scenario operativo ordinario
Procedura
• Decisione ed analisi scenario intervento
• Formazione squadra e designazione responsabile
• Assegnazione compiti ai volontari
• Preparazione attrezzatura e DPI
• Messa in sicurezza della zona
• Esecuzione intervento utilizzando DPI necessari
• Rientro e stoccaggio attrezzature
• Relazione di servizio
Responsabili sicurezza
• Legale rappresentante organizzazione
• Caposquadra o responsabile attività (se designati)
• Volontario
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
12. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Compiti del caposquadra
Sia in preparazione del servizio che durante il servizio, il
caposquadra:
Provvede ad una valutazione del rischio.
Informa la squadra dello scenario di intervento, dei compiti
assegnati e dei rischi individuati.
Da disposizioni ai volontari per eseguire al meglio il servizio
anche in termini di sicurezza.
Vigila e controlla che vengano prese misure idonee a prevenire i
rischi individuati.
Controlla che il volontario indossi ed usi correttamente dispositivi
di protezione individuale idonei al compito che si sta svolgendo.
Interviene correggendo comportamenti o procedure che si
dimostrassero errate o non efficaci.
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
13. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Scenario operativo straordinario
Caratteristiche principali
Carattere di urgenza.
Non completamente noto scenario e compiti assegnati.
Organizzazione e responsabilità esterna
Difficoltà a trovare tra i volontari disponibili al momento,
quelli più idonei.
Impossibilità di valutare interamente a priori i possibili
rischi.
Impossibilità di applicare completamente le misure di
sicurezza.
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
14. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Esempi di scenari operativo straordinario
Intervento operativi emergenza:
Eventi atmosferici avversi
Emergenza idrica
Frana o smottamento
Alluvione ed esondazione
Incidente grave
Terremoto
Assimilabili all’intervento operativo d’emergenza:
Ricerca persone disperse
Assistenza popolazione per grandi eventi
Esercitazioni esterne (provinciali, regionali, etc.)
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
15. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Scenario operativo straordinario
Procedura
• Chiamata esterna con indicazione di massima di scenario e compiti
• Formazione squadra e designazione compiti
• Preparazione attrezzatura e DPI che si presumono necessari
• Viaggio secondo indicazioni date
• Esecuzione intervento secondo direttive date
• Utilizzo attrezzature e DPI disponibili
• Rientro e stoccaggio attrezzature
• Relazione di servizio
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
Responsabili sicurezza
• Responsabile dell’emergenza o dell’intervento
• Caposquadra o responsabile attività (se designati)
• Volontario
• Legale rappresentante organizzazione
(solo per le parti di competenza)
16. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Alcune note comportamentali nelle emergenze
● In questi interventi deve essere trovato un giusto compromesso tra
garantire il servizio (dovere primario) ed operare in completa sicurezza.
● Valutare sempre le reali condizioni operative, analizzare adeguatamente il
rischio ultimo momento.
● Utilizzare al meglio le attrezzature e dispositivi di protezione individuale
disponibili.
● In caso di difficoltà segnalare al responsabile che valuterà la situazione e
deciderà il da farsi.
● Essere sempre razionali per non infilarsi in situazioni di rischio inutili.
● Non mettersi nelle condizioni di passare da soccorritore a bisognoso di
soccorso.
● Mantenere sempre la calma, chiedere aiuto in caso di bisogno o difficoltà.
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
17. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Anche l’attrezzatura semplice va usata con cura
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
Ecxco alcune delle tante indicazioni per
l’utilizzo della scala doppia:
• Indossare calzature adeguate,
• Non indossare abiti ingombranti,
• Controllare e delimitare la zona in cui si opera
per evitare interferenze,
• Non usare la scale in vicinanza di finestre o
balconi,
• Verificare che la scala sia completamente aperta
e stabile
• Posizionarsi frontalmente alla zona di lavoro
• Non salire, scendere od operare in posizione
• Non superare il peso massimo
• Tenere entrambi i piedi appoggiati, non
sporgersi lateralmente, etc.
18. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Comportamenti errati da evitare con scala doppia
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
Uso corretto
19. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Esempio di sistema di arresto caduta costituito da imbracatura per il
corpo collegata con cordino corto al dispositivo anticaduta su una
linea di ancoraggio rigida per salite lungo pali, scale e tralicci
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
1. Punto di attacco/distacco/finecorsa
2. Linea di ancoraggio rigida
3. Staffa di fissaggio ad una idonea struttura rigida
4. Dispositivo anticaduta di tipo guidato con eventuale
dissipatore di energia
5. Cordino
6. Imbracatura per il corpo provvista di attacco sternale
per il dispositivo anticaduta
1
2
3
4
5
6
20. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Esempio di salita su traliccio con sistema
anticaduta mobile con attacco sternale
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
Dispositivo anticaduta
su guida rigida a T
Dispositivo anticaduta
su guida rigida in cavo di acciaio
21. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Imbracatura per il corpo
5
1. Bretella (cinghia primaria)
2. Pettorina (cinghia secondaria)
3. Cinghia di seduta (cinghia primaria)
4. Cosciale (cinghia primaria)
5. Supporto per la schiena per posizionamento sul lavoro (cinturone)
6. Elemento di regolazione
7. Elemento di attacco per i dispositivo anticaduta
8.Fibbia
9. Elemento di attacco laterale per connessione cordino di posizionamento o di
trattenuta. Non idoneo per anticaduta
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
2 1
4 3
6
7
8 9
1
L'imbracatura per il corpo è un
supporto per il corpo che ha lo
scopo di contribuire ad arrestare la
caduta. L’imbracatura per il corpo
può comprendere cinghie,
accessori, fibbie o altri elementi
disposti e montati opportunamente
per sostenere tutto il corpo di una
persona e tenerla durante la caduta
e dopo l’arresto della caduta.
22. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Generatori e materiale elettrico
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
Effetti della corrente sull’uomo:
Contrazione dei muscoli fino a non
termina il passaggio di corrente.
Contrazione non coordinata del
muscolo cardiaco (fibrillazione
ventricolare).
Ustioni con lesione dei tessuti.
Folgorazione per attraversamento del
corpo umano da parte di corrente
elettrica di forte intensità.
Intervento in caso di folgorazione
Il soccorritore deve fare molta attenzione a non rimanere a sua
volta folgorato. Se l'infortunato è rimasto attaccato alla fonte
elettrica bisogna immediatamente interrompere la corrente, se non
è possibile staccare la vittima dalla corrente con attrezzo isolante.
23. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Alcune prescrizioni
● Opera sulle apparecchiature elettriche solo dopo esserti
assicurato che non siano collegate ad alcuna fonte di corrente.
●
● Opera sulle apparecchiature elettriche solo se sei qualificato ed
addestrato ad operare.
● Utilizza solo materiale perfettamente idoneo e prima di dare
tensione sostituisci qualunque materiale risulti danneggiato od
usurato.
● Tutte le connessioni devono essere fatte a regola d’arte. Va
sempre verificata la presenza di un collegamento di messa a
terra efficace.
● Prima dell’accensione verifica sempre tutti i collegamenti e gli
isolamenti.
● Non usare acqua per nessun motivo su apparecchiature
elettriche in tensione
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
24. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Manuale d’uso e manutenzione + Addestramento
Le attrezzature sono progettate per garantire il
massimo di sicurezza ed affidabilità, purché ci si
attenga alle istruzioni.
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
Obbligatorio leggere attentamente il “Manuale d’uso
e manutenzione” prima dell’utilizzo di qualunque
attrezzatura.
L’operatore deve leggere interamente il manuale di
uso e manutenzione delle attrezzature al fine di
conoscere il loro corretto funzionamento ed i rischi
ai quali è sottoposto;
L’operatore deve osservare le prescrizioni di
sicurezza e utilizzare i mezzi di protezione
individuale come richiesto.
Al volontario di Protezione Civile in più è richiesto l’addestramento
25. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
Solo persone consapevoli, addestrate e capaci
(ovvero che conoscono e sono in grado) sono
autorizzate ad utilizzare le attrezzature.
Non usare nessun attrezzo se si è malati, stanchi o
sotto effetto di sostanze che possono compromettere
vista, destrezza e capacità di decisione.
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
Al momento che una persona utilizza volontariamente
un attrezzo, implicitamente dichiara di essere in
grado di usarlo pienamente in modo corretto e
conforme alle prescrizioni.
Per attrezzature particolari, invece, è richiesto un
esplicito incarico che verrà dato dal responsabile
del servizio a persone addestrate e ritenute
idonee all’uso.
26. La Sicurezza per il Volontario di Protezione Civile
La sicurezza dipende da tutti noi
Parte 3: Disposizoni e Procedure Operative
La sicurezza per i Volontari di
Protezione Civile è una cosa
seria!