una proposta di soluzione per il problema del traffico all'interno del centro della città di Taranto (Italia), sfruttando caratteristiche topografiche già presenti con il minimo impiego di risorse finanziarie.
Lungolago di Como: le sue trasformazioni nella storia
Attività alternativa alla religione cattolica
Luca Caprani - Riccardo Ferrari classe 2^B - prof.ssa Laura Sferlazzo - Scuola secondaria Prandoni - Torno
Lungolago di Como: le sue trasformazioni nella storia
Attività alternativa alla religione cattolica
Luca Caprani - Riccardo Ferrari classe 2^B - prof.ssa Laura Sferlazzo - Scuola secondaria Prandoni - Torno
La riqualificazione dell'area di Porto Margheraanafesto
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Luca Garbin e Luca Sorarù
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
Auditorium Campus Scientifico Via Torino
Via Torino 155, Mestre (VE)
13 maggio 2016
20100302 Gronda di Genova - Progetto faraonico inutileILoveGENOVA
La gronda di Genova, un progetto faraonico, velleitario, inutile e dannoso. Un cinico massaco del territorio del Ponente genovese e della Valpolcevera.
TORINO - MASTERPLAN IPOTESI DI RECUPERO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO ...Stefano Lo Russo
POLO DELLA CULTURA E CAMPUS DELL’ARCHITETTURA
E DEL DESIGN - Giugno 2014
Deliberazione della Giunta Comunale di Torino numero meccanografico 2014 02991/009
Roma dopo il 1870: Urbanistica e Architettura Parte 1/4Portante Andrea
Una carrellata che ripercorre l’evoluzione urbanistica di Roma dalla breccia di Porta Pia fino quasi ai nostri giorni.
Si parte con un “prequel”, i piani degli anni napoleonici, che contengono un po’ i semi di tutti gli sviluppi futuri. Esamineremo l’espansione della città attraverso i diversi Piani Regolatori che si sono succeduti (1873, 1883, 1909, 1931, 1942), puntualmente ignorati o elusi dagli interessi delle società immobiliari, le grandi “occasioni perse” per la città.
All’evoluzione urbanistica accompagneremo l’evoluzione del quadro architettonico, con il succedersi e sovrapporsi di stili dal neo barocco all’umbertino, dal “barocchetto romano” al liberty e al razionalismo, il tutto in una presentazione dal ritmo serrato con uso predominante di foto e video.
Estratto dalla Rivista Costruire in Laterizio.
Valorizzazione della Darsena di Milano inaugurata con l'apertura dell'Expo 2015. Il laterizio è protagonista nella pavimentazione e nelle muratura faccia a vista
Il processo di rigenerazione urbana dell’ex area industriale di Ostiense-MarconiGianluca Ermili
Una proposta per la rigenerazione urbana dell'ex area industriale della capitale italiana, ripercorrendo il periodo che va dalla Roma post-unitaria ai giorni nostri. Progetto svolto durante il corso di "Storia della città e del territorio" presso la Facoltà di Economia dell'Università di Roma Tre.
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Andrea De Coi, Andrea Gazzoli, Simone Paoletti, Federico Sambuco
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
2016
La riqualificazione dell'area di Porto Margheraanafesto
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Luca Garbin e Luca Sorarù
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
Auditorium Campus Scientifico Via Torino
Via Torino 155, Mestre (VE)
13 maggio 2016
20100302 Gronda di Genova - Progetto faraonico inutileILoveGENOVA
La gronda di Genova, un progetto faraonico, velleitario, inutile e dannoso. Un cinico massaco del territorio del Ponente genovese e della Valpolcevera.
TORINO - MASTERPLAN IPOTESI DI RECUPERO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO ...Stefano Lo Russo
POLO DELLA CULTURA E CAMPUS DELL’ARCHITETTURA
E DEL DESIGN - Giugno 2014
Deliberazione della Giunta Comunale di Torino numero meccanografico 2014 02991/009
Roma dopo il 1870: Urbanistica e Architettura Parte 1/4Portante Andrea
Una carrellata che ripercorre l’evoluzione urbanistica di Roma dalla breccia di Porta Pia fino quasi ai nostri giorni.
Si parte con un “prequel”, i piani degli anni napoleonici, che contengono un po’ i semi di tutti gli sviluppi futuri. Esamineremo l’espansione della città attraverso i diversi Piani Regolatori che si sono succeduti (1873, 1883, 1909, 1931, 1942), puntualmente ignorati o elusi dagli interessi delle società immobiliari, le grandi “occasioni perse” per la città.
All’evoluzione urbanistica accompagneremo l’evoluzione del quadro architettonico, con il succedersi e sovrapporsi di stili dal neo barocco all’umbertino, dal “barocchetto romano” al liberty e al razionalismo, il tutto in una presentazione dal ritmo serrato con uso predominante di foto e video.
Estratto dalla Rivista Costruire in Laterizio.
Valorizzazione della Darsena di Milano inaugurata con l'apertura dell'Expo 2015. Il laterizio è protagonista nella pavimentazione e nelle muratura faccia a vista
Il processo di rigenerazione urbana dell’ex area industriale di Ostiense-MarconiGianluca Ermili
Una proposta per la rigenerazione urbana dell'ex area industriale della capitale italiana, ripercorrendo il periodo che va dalla Roma post-unitaria ai giorni nostri. Progetto svolto durante il corso di "Storia della città e del territorio" presso la Facoltà di Economia dell'Università di Roma Tre.
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Andrea De Coi, Andrea Gazzoli, Simone Paoletti, Federico Sambuco
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
2016
2. Ippodamo di Mileto è il primo architetto e
urbanista di cui ci perviene notizia,
attraverso fonti scritte di Aristotele (V
secolo a.C.)
È il fautore dello schema
planimetrico costituito da strade
principali (plateiai) e secondarie
(stenopoi) che si incrociano
ortogonalmente, generando isolati a
pianta rettangolare.
Questo schema fu applicato per la
prima volta nella ricostruzione di
Mileto, e traduce concretamente il
pensiero della «città ideale» e anche
intelligente secondo Ippodamo.
Autore:dott.AlessandroFino(inIng.Civile)
2
3. *
Bari, quartieri Murat e Libertà, pianta
urbanistica di inizio XIX secolo (a sinistra);
Manhattan, New York (NY, USA), pianta
urbanistica di inizio XIX (sotto a destra) con
litografia (sotto a sinistra).
Autore:dott.AlessandroFino(inIng.Civile)
3
4. *
Torino (a destra): la planimetria viaria
ben si adatta al territorio, compreso fra
le rive dei fiumi Po e della Dora Riparia;
Pechino, PRC, presenta una
planimetria(sotto a sinistra) concentrica (VI
sec. a.C.), ma a reticolo viario ortogonale
che ha consentito, negli anni recenti, lo
sviluppo di una sempre più efficiente
metropolitana(in basso a destra).
dott. Alessandro Fino
4
5. *
Benché appartenenti a culture differenti e a popoli
distanti fra loro, gli urbanisti e pianificatori hanno
avuto sempre le idee chiare sull’organizzazione
intelligente del territorio: a riflesso di un idea che
permettesse anche rapidi spostamenti di persone, di
beni, di forza lavoro all’interno della città, ed anche
un più diretto attraversamento della stessa da parte
di potenziali mercanti.
dott. Alessandro Fino
5
6. *
Consideriamo come Borgo
Umbertino la zona compresa
fra:
*a Ovest: il Corso Due Mari-
Canale Navigabile;
*a Nord: la via Roma, Piazza
Kennedy e la via Pitagora
(Arsenale Militare);
*a Sud: il Lungomare Vittorio
Emanuele III-Viale Virgilio e
Mar Grande;
*a Est: la via Tito Minniti (in
direzione Nord) e la via
Leonida (in direzione Sud)
dott. Alessandro Fino
6
7. *
Nel dopoguerra, con gli insediamenti industriali, il
tessuto urbanistico si espanderà molto
disordinatamente verso Est. Per risolvere il problema
del sempre più crescente traffico che attraversava il
Borgo è stato necessario attendere l’inaugurazione del
Ponte Punta Penna (1977) che permette, da Nord e
attraverso il Mar Piccolo, di oltrepassare il Centro, e
fino al viale Magna Grecia
Le prime tracce di insediamenti permanenti al di
fuori delle Fortificazioni di Città Vecchia
risalgono al sec. XVIII.
Con l’Unità d’Italia, e la stesura di un Piano
Regolatore (1865) che prevede l’Arsenale
Militare e la suddivisione di Taranto in due
sobborghi: il nuovo quartiere Orientale ospiterà
35000 abitanti, contro i 25000 dell’Isola.
Durante il Ventennio Fascista, si cerca anche di riqualificare il
Borgo Antico, ma gli interventi si limiteranno solamente ad
alcuni isolati sul lato di Mar Grande, mentre nel Borgo Nuovo
vengono realizzati gli imponenti Palazzi del Governo, delle
Poste e della Banca d’Italia.
dott. Alessandro Fino (in Ing. Civile) 7
8. *
È il numero di veicoli attraverso una superficie in una unità di tempo.
Teorema della Conservazione
Nel caso semplificato di un’area compresa fra due linee di controllo in
entrata e in uscita dei flussi, il numero dei veicoli in entrata è pari al
numero di veicoli in uscita dall’area di controllo.
Flusso veicolare
I circuiti (cammini chiusi)
I possibili itinerari che qualunque veicolo è in grado di percorrere.
Sono percorsi chiusi: il punto di partenza coincide con il punto di
arrivo.
dott. Alessandro Fino (in Ing. Civile) 8
9. *
Nell’area del Borgo a Nord della zona pedonale
dorsale via D’Aquino – via di Palma, nel tratto
compreso da via Regina Elena a via Cavallotti.
Circuiti poco pratici
Il traffico veicolare composto anche da mezzi
pesanti (camion, furgoni oltre 3.5t, autobus urbani
ed extraurbani) attraversa a raso zone pedonali in
centro, mettendo a rischio i pedoni, e usurando e
danneggiando la pavimentazione della zona
pedonale.
Impossibilità di inversione
dott. Alessandro Fino (in Ing. Civile) 9
10. *
È inevitabile, data la morfologia del territorio: i
cancelli di entrata e di uscita dalla città vecchia
(isola) sono in ugual numero.
I flussi entrano e escono sia dal Ponte di Porta
Napoli (Pietra) che dal Ponte Girevole.
Chi attraversa il Borgo da Est verso Ovest si trova
congestionato in un «collo di bottiglia», poiché il
numero di cancelli in entrata è, in questa
direttrice, superiore all’unico cancello di uscita:
il Ponte Girevole.
dott. Alessandro Fino (in Ing. Civile) 10
11. *
Quanto segue è una proposta per risolvere il problema della
viabilità del centro di Taranto, molto spesso congestionata.
Questa soluzione è elaborata in maniera indipendente, con il
solo intento di migliorare in maniera intelligente la vivibilità
nell’area considerata, con la coscienza dei pochi strumenti
finanziari e urbanistici a disposizione, ma sfruttando la
proprietà del tessuto viario della città.
La città, come tutti i sistemi complessi, è capace di costruire i
propri successi anche grazie alla facoltà di produrre una buona
reazione ai cambiamenti ambientali: questa proposta di
intervento è valida per la situazione attuale, anche in attesa di
conoscere la destinazione delle aree del demanio militare
(Arsenale) a ridosso del Mar Piccolo.
dott. Alessandro Fino (in Ing. Civile) 11
13. Via Pitagora a senso unico da
Ovest verso Est per tutta la
sua lunghezza
Lungomare a doppio senso di
circolazione (1 corsia per senso di
marcia) fino a via R. Margherita
Senso unico in C.so Due Mari, in
direzione dal Lungomare fino a via
Roma
Via Anfiteatro tutta a senso unico da Ovest
verso Est, con via Massari a senso unico da
piazza Giovanni XIII a via P.Amedeo
Chiusura al traffico di alcuni tratti delle
vie Giovinazzi, De Cesare e Acclavio e
pedonalizzazione delle stesse
dott. Alessandro Fino (in Ing. Civile)
13
16. *
*Un maggiore ordine nella gestione della viabilità;
*Ricavo di nuove zone pedonali al centro della città, con
nuovi spazi da destinare ai pedoni;
*Il disincentivo a utilizzare il Lungomare come se fosse il
rettifilo di un autodromo;
*Il miglioramento della circolazione nella parte del borgo
a Nord della attuale zona pedonale.
*Un equilibrio numerico nella zona Est fra i cancelli di
entrata e di uscita dal Borgo.
dott. Alessandro Fino (in Ing. Civile) 16
17. *
*Disincentivare l’attraversamento ai mezzi pesanti (autobus
extraurbani e urbani di lunghezza superiore ai 9m) del Ponte
Girevole, per preservarne lo stato strutturale, istituendo con bus più
piccoli dei collegamenti fra piazza Garibaldi e il Porto Mercantile e la
Stazione (oltre il Ponte di Pietra).
*Incentivare il car-sharing, l’uso del mezzo pubblico per chi è diretto
entro il Borgo della Città Nuova dai Quartieri Periferici.
*Disincentivare l’attraversamento delle strade Borgo per chi è diretto
oltre il Ponte di Pietra, suggerendo itinerari alternativi e più rapidi
(anche se di lunghezza più lunga).
*La programmazione dei lavori di manutenzione sul Ponte Punta
Penna, da evitare di fare avvenire in ore di punta, ma
preferibilmente di notte.
*Creazione di parcheggi di scambio in periferia, per chi viene da
fuori, creando un sistema di trasporto pubblico diretto al Borgo.
17