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LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023
Data Pub: 21 maggio 2020
Versione: 1.1
INTRODUZIONE
I sistemi di controllo della coagulazione che utiliz-
zano la misurazione della corrente fluente, vengono
spesso utilizzati in impianti di potabilizzazione che
attingono da fiumi ad elevata variabilità.
Nei fiumi in cui la qualità dell’acqua cambia rapi-
damente, un evento piovoso può far variare veloce-
mente la dose di coagulante necessaria a trattare
l’acqua grezza in entrata impianto.
Quando l’acqua grezza è in rapida evoluzione, i floc-
culatori da banco risultano troppo lenti. Questo si-
gnifica che molto spesso gli operatori e l’impianto
hanno difficoltà a mantenere il dosaggio di coagu-
lante corretto durante l’evento piovoso, soprattutto
negli impianti di piccole dimensioni dove non sempre
vi è la disponibilità di personale.
Utilizzare un controllo feedback che si basi sulla mi-
sura della corrente fluente1
può migliorare notevol-
mente la coagulazione all’interno dell’impianto.
Lo scopo di questa nota tecnica è fornire un appro-
fondimento su questo tema e discutere la fenomeno-
logia del controllo della coagulazione utilizzando vari
parametri della qualità dell’acqua.
1  Per maggiori informazioni sulla tematica visitare la pagina dello StreamerSense, l’analizzatore di corrente fluente:
www.leafytechnologies.it/prodotti/analizzatore-corrente-fluente-coagulazione/
L’ACQUA GREZZA DEI FIUMI DURANTE UN
EVENTO PIOVOSO
In molti impianti l’aumento della torbidità è il para-
metro principale - ed unico - che viene monitorato
durante un evento piovoso per decidere se aumenta-
re il dosaggio di coagulante. Questo approccio, seb-
bene intuitivamente corretto, non tiene però conto
della complessità del processo di coagulazione.
Infatti, a seconda della natura del fiume vi potranno
essere cambiamenti del pH, della temperatura, del
livello di sostanze organiche disciolte, dell’alcalinità
e così dicendo, tutti parametri che hanno un effetto
sulla coagulazione. Alcuni di questi parametri sono
visibili (torbidità) e altri no (pH e sostanze organiche
disciolte).
È fondamentale non sottovalutare la complessità del
fenomeno della coagulazione ed il fatto che serva
tempo, esperienza e preparazione per affrontare cor-
rettamente questa tematica.
Controllo automatico
della coagulazione
UTILIZZANDO LA MISURA DELLA CORRENTE FLUENTE (STREAMING CURRENT) IN
UN FIUME AD ELEVATA VARIABILITÀ
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LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023
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Versione: 1.1
COSA INFLUENZA LA COAGULAZIONE
Variazioni del pH e della temperatura
Durante un evento piovoso questi due parametri pos-
sono aumentare o diminuire a seconda delle carat-
teristiche dell’acqua grezza.
Questo a sua volta può aumentare o diminuire l’ef-
ficienza della coagulazione, condizionando la re-
azione di idrolisi del coagulante e, di conseguenza,
la quantità di carica disponibile. I cambiamenti del
pH possono durare molto più a lungo rispetto a quelli
della torbidità o delle sostanze organiche disciolte.
Variazioni dell’alcalinità
L’alcalinità può aumentare o diminuire e, normal-
mente, non ha un effetto sulla coagulazione, a meno
che l’alcalinità nel dopo-coagulazione non si abbassi
di troppo. In questo caso potrebbe non esserci abba-
stanza alcalinità per far avvenire la reazione di idro-
lisi del coagulante e questo crea problemi nel con-
trollo della coagulazione. La situazione viene risolta
aggiungendo solitamente carbonato di sodio o calce
all’acqua grezza.
Variazione delle sostanze organiche disciolte
Anche queste possono aumentare o diminuire ma,
generalmente, aumentano durante i periodi di piog-
gia. Questa è la parte “invisibile” della domanda di
coagulante.
Vi sono vari effetti interessanti associati ai composti
organici disciolti ad esempio, durante un evento pio-
voso,non è raro che arrivi prima un fronte di sostanze
organiche (misurato dall’analizzatore UV254Sense) e
solo successivamente vi sia un aumento della torbi-
dità. Inoltre, spesso accade che, sebbene la torbidità
sia diminuita, i livelli di sostanze organiche in acqua
siano ancora elevati.
Aumento della torbidità
Questo comporta sempre un aumento del dosaggio
di coagulante. La torbidità è il cambiamento visibi-
le della qualità dell’acqua grezza durante e dopo un
evento piovoso.
Confronto tra il valore del pH e il dosaggio di PACl
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LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023
Data Pub: 21 maggio 2020
Versione: 1.1
PERCHÉ L’ANALIZZATORE DI CORRENTE
FLUENTE SEGUE LA TORBIDITÀ MA NON
SCENDE CON ESSA?
La torbidità rappresenta spesso ciò che si può os-
servare nel caso di un evento piovoso. La pioggia
trasporta del particolato all’interno del fiume ed il
conseguente aumento del volume, agita il sedimento
generando così un aumento della torbidità.
L’analizzatore di corrente fluente misura l’aumento
della carica negativa all’interno dell’acqua grezza ed
aumenta il dosaggio di coagulante in modo appro-
priato. Ciò che normalmente non si nota è che anche
il livello dei composti organici disciolti è elevato e
che il pH stesso ha subito delle variazioni.
Man mano che la pioggia si ferma e la torbidità di-
minuisce, ciò che resta è acqua limpida che però
ha un livello elevato di sostanze organiche le quali
hanno bisogno di molto più tempo per stabilizzarsi.
L’analizzatore di corrente fluente, quindi, rileva anco-
ra la presenza di sostanze organiche elevate e conti-
nua ad effettuare il dosaggio del coagulante.
Questo fenomeno è spesso interpretato come sovra-
dosaggio da parte degli operatori ma, in realtà l’a-
nalizzatore di streaming current sta semplicemente
effettuando il proprio lavoro correttamente.
Inoltre, se si verifica una variazione significativa del
pH dopo l’evento piovoso, questa può avere un effet-
to sulla carica disponibile del coagulante influendo
così sull’efficacia della coagulazione.
Confronto tra torbidità e assorbanza UV254
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LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023
Data Pub: 21 maggio 2020
Versione: 1.1
IL SISTEMA UASB2 INDICA CHE STIAMO
SOVRADOSANDO
Questo è perfettamente possibile: in passato gli im-
pianti erano interessati principalmente a rimuovere il
particolato invece ora vi è più enfasi sulla rimozione
delle sostanze organiche.
Quindi affidarsi semplicemente all’aspetto visivo del
sistema UASB è un approccio di altri tempi. Infatti,
un sistema UASB può apparire non ottimizzato se
utilizziamo gli stessi canoni di quando si era princi-
palmente interessati a rimuovere il particolato ma, in
realtà, potrebbe essere stato ottimizzato per gestire
un’acqua con alti livelli di sostanze organiche disciol-
te e bassa torbidità.
L’unico modo per essere certi è verificare la dose di co-
agulante necessario con un analizzatore di corrente
fluente da banco (come il ChargeSense o LabSense)
o eseguire un test con flocculatori da banco. Nel
caso di un test con flocculatori da banco, bisogne-
rebbe anche fare un’analisi dell’UV254 per assicurare
anche l’ottimizzazione della rimozione delle sostanze
organiche e non solo della torbidità.
Potrebbe essere possibile ottenere una buona rimo-
zione della torbidità e dei buoni floc a livelli più bas-
si di coagulante (ed il sistema UASB in questo caso
sembrerebbe ottimizzato) ma questo poi si potrebbe
tradurre in una quantità elevata di sostanze orga-
niche che passerebbero attraverso il processo, con
i conseguenti rischi derivanti della formazione di
THM. Al fine di rimuovere i prodotti organici può es-
sere necessaria una dose di coagulante più elevata e
questo significa che il sistema UASB ed i floc potreb-
bero apparire non ottimizzati.
Infine, a causa degli effetti che la variazione del pH
ha sull’efficacia del coagulante, c’è anche un con-
seguente effetto del pH sulla formazione del floc e
sull’aspetto del sistema UASB. Minore è la variazione
del pH, minore sarà la variazione dei floc e del siste-
ma UASB.
2  Upflow anaerobic sludge blanket
L’ANALIZZATORE DI CORRENTE FLUENTE
SEMBRA ESSERE MOLTO SENSIBILE ALLE
VARIAZIONI DEL PH
Non esattamente.
L’analizzatore di corrente fluente è sensibile alla ca-
rica residua ed è questa che è condizionata dalla
variazione del pH. L’analizzatore StreamerSense sta
funzionando correttamente quando reagisce alle va-
riazioni nel pH.
Durante la coagulazione vi sono una serie di variabili
principali che influenzano il processo in gran parte
a causa del loro effetto sulle reazioni di idrolisi che
producono la carica positiva nell’acqua la quale, a
sua volta, è responsabile del processo di neutraliz-
zazione della carica ed una coagulazione efficace.
Questi fattori includono: pH, temperatura, alcalini-
tà e tipo di coagulante.
In un mondo ideale tutte queste variabili sarebbero
controllate per gestire l’impianto in maniera ottima-
le. A volte ciò non è possibile ed un impianto dovrà
gestire il fatto di avere acqua ad elevata variabilità
e complessa da gestire. In alcuni casi cambiare un
elemento dell’equazione, ad esempio il tipo di coa-
gulante, può rendere un impianto più gestibile, come
quando si passa da sali di alluminio al PAC. Questo è
valido soprattutto quando l’impianto soffre di pro-
blemi associati alla variabilità del pH nell’acqua co-
agulata.
Infine se in un impianto si nota un aumento della
corrente fluente ed una diminuzione del pH, ciò che
sta accadendo è che la carica prodotta dall’aggiun-
ta del coagulante è influenzata dalle variazioni di
pH nell’acqua grezza e questo indica che potrebbero
essere necessarie ulteriori indagini per migliorare le
prestazioni della coagulazione. In questo caso si po-
trebbe considerare un cambiamento di coagulante
e/o l’introduzione del controllo del pH.
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LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023
Data Pub: 21 maggio 2020
Versione: 1.1
UN ANALIZZATORE DI CORRENTE FLUENTE
PUÒ GESTIRE TUTTE LE CASISTICHE?
No.
In genere possiamo dire che non è possibile conce-
pire un sistema di controllo automatico della coa-
gulazione che possa gestire automaticamente tutte
le casistiche. In alcuni impianti le condizioni sono
così estreme che l’unica opzione sensata è quella
di fermare l’impianto ed attendere il ritorno di una
qualità accettabile nell’acqua grezza in entrata.
Fortunatamente questi impianti rappresentano la
minoranza. A volte è necessario modificare il coa-
gulante o controllare il pH per migliorare il controllo
della coagulazione.
UN ANALIZZATORE DI UV254 PUÒ GESTIRE
TUTTE LE EVENTUALITÀ?
No.
Affinché l’UV254 fornisca un controllo efficace della
coagulazione è necessario che la maggior parte della
domanda di coagulante provenga da materiale or-
ganico naturale che assorbe la luce UV a 254 nm in
modo da poter sviluppare una relazione lineare tra
l’UV254 e la domanda di coagulante. Inoltre, se vi
sono alti livelli di torbidità - anche con la compen-
sazione integrata della torbidità sviluppata dalla Pi
- l’assorbimento/attenuazione da parte della torbidi-
tà maschera l’assorbimento di sostanze organiche.
Questo significa che quando vi sono picchi di torbi-
dità elevati, la correlazione con l’UV254 viene meno.
L’UV254 è uno strumento estremamente efficace nel
controllo feed forward della coagulazione, ma di-
pende dalla correlazione tra l’assorbanza UV254 ed
una dose ideale di coagulante calcolato. Qualsiasi
fattore che influenzi questa correlazione ma che non
viene misurato dall’UV254 come, ad esempio, i cam-
biamenti nella composizione dei composti organici
disciolti o alcuni effluenti industriali, influirà negati-
vamente sul modo in cui l’UV254 da solo può control-
lare la coagulazione.
QUINDI L’ANALIZZATORE DI CORRENTE
FLUENTE RISULTA ESSERE SEMPRE LA
SOLUZIONE MIGLIORE PER CONTROLLARE LA
COAGULAZIONE?
No.
Vi sono vari fattori da prendere in considerazione
prima di scegliere come configurare il sistema di
controllo della coagulazione: temperatura dell’acqua
grezza, pH, alcalinità, torbidità, sostanze organiche
disciolte, tipo di coagulante, progettazione e funzio-
namento dell’iniettore, pH post-coagulante ecc.
La chiave per una corretta automatizzazione del
controllo della coagulazione è comprendere il pro-
cesso e scegliere i parametri di controllo ed il co-
agulante per soddisfare le esigenze dell’impianto.
Detto questo, in genere, in un impianto che prende
acqua da un fiume ad elevata variabilità, la misura-
zione della corrente fluente offre un controllo affida-
bile della coagulazione.
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LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023
Data Pub: 21 maggio 2020
Versione: 1.1
CONCLUSIONE
Il sistema CoagSense della Process Instruments (UK) Ltd. consente all’ingegnere di processo di scegliere di
misurare e controllare tutti o alcuni dei parametri critici che incidono su di un particolare impianto di trat-
tamento delle acque e quindi creare una soluzione economica ed efficace.
L’approccio migliore è sempre quello di contattare un consulente della Leafy Technologies il quale vi porrà una
serie di domande, nella forma di un questionario, e solo dopo aver compreso pienamente le dinamiche della
coagulazione nell’impianto specifico, suggerirà una possibile soluzione.
Per ulteriori informazioni, visitare la pagina del sistema per il controllo automatico della coagulazione:
www.leafytechnologies.it/prodotti/sistema-controllo-coagulazione/
Altre pagine di interesse sono:
www.leafytechnologies.it/prodotti/analizzatore-uv254/
www.leafytechnologies.it/prodotti/turbidimetro-in-linea/
www.leafytechnologies.it/prodotti/analizzatore-di-ph/
www.leafytechnologies.it/prodotti/analizzatore-corrente-fluente-coagulazione/

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  • 1. www.leafytechnologies.it 1 LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023 Data Pub: 21 maggio 2020 Versione: 1.1 INTRODUZIONE I sistemi di controllo della coagulazione che utiliz- zano la misurazione della corrente fluente, vengono spesso utilizzati in impianti di potabilizzazione che attingono da fiumi ad elevata variabilità. Nei fiumi in cui la qualità dell’acqua cambia rapi- damente, un evento piovoso può far variare veloce- mente la dose di coagulante necessaria a trattare l’acqua grezza in entrata impianto. Quando l’acqua grezza è in rapida evoluzione, i floc- culatori da banco risultano troppo lenti. Questo si- gnifica che molto spesso gli operatori e l’impianto hanno difficoltà a mantenere il dosaggio di coagu- lante corretto durante l’evento piovoso, soprattutto negli impianti di piccole dimensioni dove non sempre vi è la disponibilità di personale. Utilizzare un controllo feedback che si basi sulla mi- sura della corrente fluente1 può migliorare notevol- mente la coagulazione all’interno dell’impianto. Lo scopo di questa nota tecnica è fornire un appro- fondimento su questo tema e discutere la fenomeno- logia del controllo della coagulazione utilizzando vari parametri della qualità dell’acqua. 1  Per maggiori informazioni sulla tematica visitare la pagina dello StreamerSense, l’analizzatore di corrente fluente: www.leafytechnologies.it/prodotti/analizzatore-corrente-fluente-coagulazione/ L’ACQUA GREZZA DEI FIUMI DURANTE UN EVENTO PIOVOSO In molti impianti l’aumento della torbidità è il para- metro principale - ed unico - che viene monitorato durante un evento piovoso per decidere se aumenta- re il dosaggio di coagulante. Questo approccio, seb- bene intuitivamente corretto, non tiene però conto della complessità del processo di coagulazione. Infatti, a seconda della natura del fiume vi potranno essere cambiamenti del pH, della temperatura, del livello di sostanze organiche disciolte, dell’alcalinità e così dicendo, tutti parametri che hanno un effetto sulla coagulazione. Alcuni di questi parametri sono visibili (torbidità) e altri no (pH e sostanze organiche disciolte). È fondamentale non sottovalutare la complessità del fenomeno della coagulazione ed il fatto che serva tempo, esperienza e preparazione per affrontare cor- rettamente questa tematica. Controllo automatico della coagulazione UTILIZZANDO LA MISURA DELLA CORRENTE FLUENTE (STREAMING CURRENT) IN UN FIUME AD ELEVATA VARIABILITÀ
  • 2. www.leafytechnologies.it 2 LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023 Data Pub: 21 maggio 2020 Versione: 1.1 COSA INFLUENZA LA COAGULAZIONE Variazioni del pH e della temperatura Durante un evento piovoso questi due parametri pos- sono aumentare o diminuire a seconda delle carat- teristiche dell’acqua grezza. Questo a sua volta può aumentare o diminuire l’ef- ficienza della coagulazione, condizionando la re- azione di idrolisi del coagulante e, di conseguenza, la quantità di carica disponibile. I cambiamenti del pH possono durare molto più a lungo rispetto a quelli della torbidità o delle sostanze organiche disciolte. Variazioni dell’alcalinità L’alcalinità può aumentare o diminuire e, normal- mente, non ha un effetto sulla coagulazione, a meno che l’alcalinità nel dopo-coagulazione non si abbassi di troppo. In questo caso potrebbe non esserci abba- stanza alcalinità per far avvenire la reazione di idro- lisi del coagulante e questo crea problemi nel con- trollo della coagulazione. La situazione viene risolta aggiungendo solitamente carbonato di sodio o calce all’acqua grezza. Variazione delle sostanze organiche disciolte Anche queste possono aumentare o diminuire ma, generalmente, aumentano durante i periodi di piog- gia. Questa è la parte “invisibile” della domanda di coagulante. Vi sono vari effetti interessanti associati ai composti organici disciolti ad esempio, durante un evento pio- voso,non è raro che arrivi prima un fronte di sostanze organiche (misurato dall’analizzatore UV254Sense) e solo successivamente vi sia un aumento della torbi- dità. Inoltre, spesso accade che, sebbene la torbidità sia diminuita, i livelli di sostanze organiche in acqua siano ancora elevati. Aumento della torbidità Questo comporta sempre un aumento del dosaggio di coagulante. La torbidità è il cambiamento visibi- le della qualità dell’acqua grezza durante e dopo un evento piovoso. Confronto tra il valore del pH e il dosaggio di PACl
  • 3. www.leafytechnologies.it 3 LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023 Data Pub: 21 maggio 2020 Versione: 1.1 PERCHÉ L’ANALIZZATORE DI CORRENTE FLUENTE SEGUE LA TORBIDITÀ MA NON SCENDE CON ESSA? La torbidità rappresenta spesso ciò che si può os- servare nel caso di un evento piovoso. La pioggia trasporta del particolato all’interno del fiume ed il conseguente aumento del volume, agita il sedimento generando così un aumento della torbidità. L’analizzatore di corrente fluente misura l’aumento della carica negativa all’interno dell’acqua grezza ed aumenta il dosaggio di coagulante in modo appro- priato. Ciò che normalmente non si nota è che anche il livello dei composti organici disciolti è elevato e che il pH stesso ha subito delle variazioni. Man mano che la pioggia si ferma e la torbidità di- minuisce, ciò che resta è acqua limpida che però ha un livello elevato di sostanze organiche le quali hanno bisogno di molto più tempo per stabilizzarsi. L’analizzatore di corrente fluente, quindi, rileva anco- ra la presenza di sostanze organiche elevate e conti- nua ad effettuare il dosaggio del coagulante. Questo fenomeno è spesso interpretato come sovra- dosaggio da parte degli operatori ma, in realtà l’a- nalizzatore di streaming current sta semplicemente effettuando il proprio lavoro correttamente. Inoltre, se si verifica una variazione significativa del pH dopo l’evento piovoso, questa può avere un effet- to sulla carica disponibile del coagulante influendo così sull’efficacia della coagulazione. Confronto tra torbidità e assorbanza UV254
  • 4. www.leafytechnologies.it 4 LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023 Data Pub: 21 maggio 2020 Versione: 1.1 IL SISTEMA UASB2 INDICA CHE STIAMO SOVRADOSANDO Questo è perfettamente possibile: in passato gli im- pianti erano interessati principalmente a rimuovere il particolato invece ora vi è più enfasi sulla rimozione delle sostanze organiche. Quindi affidarsi semplicemente all’aspetto visivo del sistema UASB è un approccio di altri tempi. Infatti, un sistema UASB può apparire non ottimizzato se utilizziamo gli stessi canoni di quando si era princi- palmente interessati a rimuovere il particolato ma, in realtà, potrebbe essere stato ottimizzato per gestire un’acqua con alti livelli di sostanze organiche disciol- te e bassa torbidità. L’unico modo per essere certi è verificare la dose di co- agulante necessario con un analizzatore di corrente fluente da banco (come il ChargeSense o LabSense) o eseguire un test con flocculatori da banco. Nel caso di un test con flocculatori da banco, bisogne- rebbe anche fare un’analisi dell’UV254 per assicurare anche l’ottimizzazione della rimozione delle sostanze organiche e non solo della torbidità. Potrebbe essere possibile ottenere una buona rimo- zione della torbidità e dei buoni floc a livelli più bas- si di coagulante (ed il sistema UASB in questo caso sembrerebbe ottimizzato) ma questo poi si potrebbe tradurre in una quantità elevata di sostanze orga- niche che passerebbero attraverso il processo, con i conseguenti rischi derivanti della formazione di THM. Al fine di rimuovere i prodotti organici può es- sere necessaria una dose di coagulante più elevata e questo significa che il sistema UASB ed i floc potreb- bero apparire non ottimizzati. Infine, a causa degli effetti che la variazione del pH ha sull’efficacia del coagulante, c’è anche un con- seguente effetto del pH sulla formazione del floc e sull’aspetto del sistema UASB. Minore è la variazione del pH, minore sarà la variazione dei floc e del siste- ma UASB. 2  Upflow anaerobic sludge blanket L’ANALIZZATORE DI CORRENTE FLUENTE SEMBRA ESSERE MOLTO SENSIBILE ALLE VARIAZIONI DEL PH Non esattamente. L’analizzatore di corrente fluente è sensibile alla ca- rica residua ed è questa che è condizionata dalla variazione del pH. L’analizzatore StreamerSense sta funzionando correttamente quando reagisce alle va- riazioni nel pH. Durante la coagulazione vi sono una serie di variabili principali che influenzano il processo in gran parte a causa del loro effetto sulle reazioni di idrolisi che producono la carica positiva nell’acqua la quale, a sua volta, è responsabile del processo di neutraliz- zazione della carica ed una coagulazione efficace. Questi fattori includono: pH, temperatura, alcalini- tà e tipo di coagulante. In un mondo ideale tutte queste variabili sarebbero controllate per gestire l’impianto in maniera ottima- le. A volte ciò non è possibile ed un impianto dovrà gestire il fatto di avere acqua ad elevata variabilità e complessa da gestire. In alcuni casi cambiare un elemento dell’equazione, ad esempio il tipo di coa- gulante, può rendere un impianto più gestibile, come quando si passa da sali di alluminio al PAC. Questo è valido soprattutto quando l’impianto soffre di pro- blemi associati alla variabilità del pH nell’acqua co- agulata. Infine se in un impianto si nota un aumento della corrente fluente ed una diminuzione del pH, ciò che sta accadendo è che la carica prodotta dall’aggiun- ta del coagulante è influenzata dalle variazioni di pH nell’acqua grezza e questo indica che potrebbero essere necessarie ulteriori indagini per migliorare le prestazioni della coagulazione. In questo caso si po- trebbe considerare un cambiamento di coagulante e/o l’introduzione del controllo del pH.
  • 5. www.leafytechnologies.it 5 LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023 Data Pub: 21 maggio 2020 Versione: 1.1 UN ANALIZZATORE DI CORRENTE FLUENTE PUÒ GESTIRE TUTTE LE CASISTICHE? No. In genere possiamo dire che non è possibile conce- pire un sistema di controllo automatico della coa- gulazione che possa gestire automaticamente tutte le casistiche. In alcuni impianti le condizioni sono così estreme che l’unica opzione sensata è quella di fermare l’impianto ed attendere il ritorno di una qualità accettabile nell’acqua grezza in entrata. Fortunatamente questi impianti rappresentano la minoranza. A volte è necessario modificare il coa- gulante o controllare il pH per migliorare il controllo della coagulazione. UN ANALIZZATORE DI UV254 PUÒ GESTIRE TUTTE LE EVENTUALITÀ? No. Affinché l’UV254 fornisca un controllo efficace della coagulazione è necessario che la maggior parte della domanda di coagulante provenga da materiale or- ganico naturale che assorbe la luce UV a 254 nm in modo da poter sviluppare una relazione lineare tra l’UV254 e la domanda di coagulante. Inoltre, se vi sono alti livelli di torbidità - anche con la compen- sazione integrata della torbidità sviluppata dalla Pi - l’assorbimento/attenuazione da parte della torbidi- tà maschera l’assorbimento di sostanze organiche. Questo significa che quando vi sono picchi di torbi- dità elevati, la correlazione con l’UV254 viene meno. L’UV254 è uno strumento estremamente efficace nel controllo feed forward della coagulazione, ma di- pende dalla correlazione tra l’assorbanza UV254 ed una dose ideale di coagulante calcolato. Qualsiasi fattore che influenzi questa correlazione ma che non viene misurato dall’UV254 come, ad esempio, i cam- biamenti nella composizione dei composti organici disciolti o alcuni effluenti industriali, influirà negati- vamente sul modo in cui l’UV254 da solo può control- lare la coagulazione. QUINDI L’ANALIZZATORE DI CORRENTE FLUENTE RISULTA ESSERE SEMPRE LA SOLUZIONE MIGLIORE PER CONTROLLARE LA COAGULAZIONE? No. Vi sono vari fattori da prendere in considerazione prima di scegliere come configurare il sistema di controllo della coagulazione: temperatura dell’acqua grezza, pH, alcalinità, torbidità, sostanze organiche disciolte, tipo di coagulante, progettazione e funzio- namento dell’iniettore, pH post-coagulante ecc. La chiave per una corretta automatizzazione del controllo della coagulazione è comprendere il pro- cesso e scegliere i parametri di controllo ed il co- agulante per soddisfare le esigenze dell’impianto. Detto questo, in genere, in un impianto che prende acqua da un fiume ad elevata variabilità, la misura- zione della corrente fluente offre un controllo affida- bile della coagulazione.
  • 6. www.leafytechnologies.it 6 LeafyTECHNOLOGIESNOTA TECNICA: NTPI0023 Data Pub: 21 maggio 2020 Versione: 1.1 CONCLUSIONE Il sistema CoagSense della Process Instruments (UK) Ltd. consente all’ingegnere di processo di scegliere di misurare e controllare tutti o alcuni dei parametri critici che incidono su di un particolare impianto di trat- tamento delle acque e quindi creare una soluzione economica ed efficace. L’approccio migliore è sempre quello di contattare un consulente della Leafy Technologies il quale vi porrà una serie di domande, nella forma di un questionario, e solo dopo aver compreso pienamente le dinamiche della coagulazione nell’impianto specifico, suggerirà una possibile soluzione. Per ulteriori informazioni, visitare la pagina del sistema per il controllo automatico della coagulazione: www.leafytechnologies.it/prodotti/sistema-controllo-coagulazione/ Altre pagine di interesse sono: www.leafytechnologies.it/prodotti/analizzatore-uv254/ www.leafytechnologies.it/prodotti/turbidimetro-in-linea/ www.leafytechnologies.it/prodotti/analizzatore-di-ph/ www.leafytechnologies.it/prodotti/analizzatore-corrente-fluente-coagulazione/