Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 03 - M. PiccioniPlanetek Italia Srl
Workshop
Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno.
Mappe satellitari a supporto della redazione del Piano Regolatore Generale.
Relazione
"L’utilizzo di PrecisoLand nell’ambito della redazione del PRG comunale. La costruzione degli indicatori geospaziali utili per la VAS."
Maurizio Piccioni - Direttore Ufficio Progettazione e Programmazione Urbanistica, Ascoli Piceno.
Il workshop
L’incontro si inserisce in una serie di iniziative che l’Amministrazione comunale sta promuovendo nell’ambito del processo di formazione del nuovo Piano Regolatore Generale. Durante il workshop sono state illustrate le metodologie e le tecniche innovative, basate sull’analisi e l’elaborazione di dati satellitari, utilizzate per la produzione del quadro conoscitivo geospaziale del territorio comunale e per la determinazione degli indicatori ambientali adottati nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PRG.
Il 20 e 21 aprile si terrà a Roma, all'Ergife Palace Hotel, la conferenza ESRI ITALIA 2016 uno degli eventi di maggior rilievo nazionale nel settore delle tecnologie geospaziali. La Conferenza ESRI rappresenta un'occasione unica d'incontro per utenti nuovi e consolidati delle tecnologie GIS e, in generale, per quanti si interessano di Sistemi Informativi Geografici, Tecnologie Geospaziali, Geolocalizzazione, Geomatica.
La IDRAN presenterà il contributo dal titolo "Una metodologia innovativa GIS per l'analisi integrata del quadro vincolistico del territorio dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) e Territoriale Paesistico (PTP)" che è stato inserito nella sessione "Trasformazione ed evoluzione del territorio".
Elaborazione di immagini telerilevate multi-temporali per l’analisi dei cambi...Maurizio Pollino
Convegno di Medio Termine dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria (AIIA)
Belgirate, 22-24 settembre 2011
Authors:
C.R. Fichera, G. Modica, M. Pollino
Abstract:
L’utilizzo delle tecniche di Telerilevamento, unitamente con GIS e metriche del paesaggio, è di fondamentale supporto per la mappatura della copertura del suolo e l’analisi multitemporale dei cambiamenti occorsi. In questo contesto, viene descritto il caso di studio relativo all’area della Conca di Avellino. Per studiare i cambiamenti nell’uso del suolo verificatisi nell’arco di un cinquantennio (1954÷2004), è stato processato un dataset multitemporale di foto aree (1954) e immagini Landsat (MSS 1975, TM 1985 e 1993, ETM+ 2004). I risultati hanno permesso di analizzare le dinamiche di matrice naturale e antropica intervenute nel territorio, molte delle quali legate agli strumenti urbanistici varati dopo il terremoto dell’Irpinia dell’80.
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 03 - M. PiccioniPlanetek Italia Srl
Workshop
Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno.
Mappe satellitari a supporto della redazione del Piano Regolatore Generale.
Relazione
"L’utilizzo di PrecisoLand nell’ambito della redazione del PRG comunale. La costruzione degli indicatori geospaziali utili per la VAS."
Maurizio Piccioni - Direttore Ufficio Progettazione e Programmazione Urbanistica, Ascoli Piceno.
Il workshop
L’incontro si inserisce in una serie di iniziative che l’Amministrazione comunale sta promuovendo nell’ambito del processo di formazione del nuovo Piano Regolatore Generale. Durante il workshop sono state illustrate le metodologie e le tecniche innovative, basate sull’analisi e l’elaborazione di dati satellitari, utilizzate per la produzione del quadro conoscitivo geospaziale del territorio comunale e per la determinazione degli indicatori ambientali adottati nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PRG.
Il 20 e 21 aprile si terrà a Roma, all'Ergife Palace Hotel, la conferenza ESRI ITALIA 2016 uno degli eventi di maggior rilievo nazionale nel settore delle tecnologie geospaziali. La Conferenza ESRI rappresenta un'occasione unica d'incontro per utenti nuovi e consolidati delle tecnologie GIS e, in generale, per quanti si interessano di Sistemi Informativi Geografici, Tecnologie Geospaziali, Geolocalizzazione, Geomatica.
La IDRAN presenterà il contributo dal titolo "Una metodologia innovativa GIS per l'analisi integrata del quadro vincolistico del territorio dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) e Territoriale Paesistico (PTP)" che è stato inserito nella sessione "Trasformazione ed evoluzione del territorio".
Elaborazione di immagini telerilevate multi-temporali per l’analisi dei cambi...Maurizio Pollino
Convegno di Medio Termine dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria (AIIA)
Belgirate, 22-24 settembre 2011
Authors:
C.R. Fichera, G. Modica, M. Pollino
Abstract:
L’utilizzo delle tecniche di Telerilevamento, unitamente con GIS e metriche del paesaggio, è di fondamentale supporto per la mappatura della copertura del suolo e l’analisi multitemporale dei cambiamenti occorsi. In questo contesto, viene descritto il caso di studio relativo all’area della Conca di Avellino. Per studiare i cambiamenti nell’uso del suolo verificatisi nell’arco di un cinquantennio (1954÷2004), è stato processato un dataset multitemporale di foto aree (1954) e immagini Landsat (MSS 1975, TM 1985 e 1993, ETM+ 2004). I risultati hanno permesso di analizzare le dinamiche di matrice naturale e antropica intervenute nel territorio, molte delle quali legate agli strumenti urbanistici varati dopo il terremoto dell’Irpinia dell’80.
Modellistica di qualità dell'aria - Arpa PiemonteArpa Piemonte
Modellistica di Qualità dell'aria a supporto del D.lgs 155/2010 - Mauro M. Grosa - Responsabile del coordinamento delle attività di qualità dell’aria di Arpa Piemonte
Strade & Autostrade - Dissesto idrogeologico infrastrutture, pericolosità e r...Codevintec Italiana srl
A causa del loro elevato sviluppo lineare, le infrastrutture a rete (strade, autostrade, ferrovie, flow lines, ecc.) intercettano frequentemente aree caratterizzate da fenomeni di dissesto idrogeologico. Non si tratta solo di fenomeni di grandi dimensioni, che in genere sono cartografati e studiati, ma anche dissesti superficiali di piccolo volume, solitamente ignorati dalle cartografie ufficiali, che possono compromettere la sicurezza delle infrastrutture di trasporto.
Un’idea dell’entità del problema è fornita da una recente analisi da noi effettuata esaminando la letteratura scientifica disponibile sul territorio italiano, nell’ambito della quale sono stati catalogati più di 400 eventi di dissesto idrogeologico che hanno danneggiato le linee ferroviarie italiane negli ultimi 60 anni. Si tratta solo degli eventi di maggiore entità, che per varie ragioni hanno stimolato l’interesse del mondo scientifico, ai quali andrebbero aggiunti
tutti gli eventi minori, che in genere vengono riportati solo dai
Media.
Tecniche GIS applicate al monitoraggio ed alla manutenzione di infrastrutture...Maurizio Pollino
Luigi Rossi, Maurizio Pollino, Andrea Danzi, A. Bruno Della Rocca
Sesta Conferenza Nazionale in Informatica e Pianificazione Urbana e Territoriale INPUT 2010
Potenza, 13-15 Settembre 2010
Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/termovalorizzatori-in-sicilia-gli.html
Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/termovalorizzatori-in-sicilia-gli.html
Convenzione piano aria sicilia 2007 al capitolo 7 pag 229 riportate righe 18...Pino Ciampolillo
Decadenza, per inosservanza prescrizioni, decreto 693 18 luglio 2008
Il Sottoscritto Coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita con la presente intende ribadire quanto dichiarato nel corso della riunione del Tavolo tecnico tenutosi presso il 1° Servizio VIA-VAS di questo Assessorato, avente ad oggetto “Procedura A.I.A. Impianto IPPC ditta Italcementi S.p.a.”:
Considerato che la procedura di autorizzazione integrata ambientale, in particolare per I cementifici, ha diverse funzioni, quelle di maggior interesse sono le seguenti:
a) verifica puntuale delle autorizzazioni ambientali esistenti per ricondurle ad una unica autorizzazione tenendo conto del principio della applicazione della prevenzione e riduzione dell’inquinamento, al fine di raggiungere l’obiettivo di un elevato livello di protezione ambientale e della popolazione.
b) Verifica della applicazione delle migliori tecnologie disponibili (sulla base di linee guida redatte per conto della Commissione della Unione Europea ed a livello nazionale) atte a ridurre gli impatti ambientali e, tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche e la durata di vita tecnica dell’impianto, la previsione di prescrizioni atte a ricondurre l’impianto, ove necessario, a raggiungere prestazioni idonee entro tempi certi.
c) La fissazione di limiti emissivi per le diverse matrici ambientali di interesse (emissioni, scarichi, rumore, ecc) che tengano conto delle tecnologie disponibili e applicabili al caso in esame ma anche delle caratteristiche ambientali della area limitrofa all’impianto. In tal caso possono essere prescritti limiti inferiori a quelli stabiliti dalle norme nazionali applicabili all’impianto e anche limiti inferiori alle prestazioni ottenibili dall’applicazione delle migliori tecnologie ove le criticità locali siano tali da renderle necessarie.
d) La individuazione di dettaglio di un programma di monitoraggio a cura del gestore e di un programma di controllo da parte degli enti preposti che riguardi oltre al rispetto dei limiti emissivi disposti anche le specifiche modalità gestionali prescritte e il rispetto concreto delle migliori tecnologie disponibili individuate per l’impianto.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2013/11/siracusa-imprese-preoccupate-dellesame.html
Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/termovalorizzatori-in-sicilia-gli.html
Presentazione degli scenari alternativi per Pordenone messi da punto dal gruppo di progettazione del nuovo Piano regolatore generale coordinato dall'architetto Massimo Giuliani.
Gli scenari non sono tre diverse ipotesi di Piano regolatore tra cui viene scelto il progetto finale, ma un'analisi comparata dei vantaggi e delle criticità dei diverse politiche e azioni con lo scopo di identificare le strategie complessivamente più vantaggiose per la città.
Sulla base di questi elaborati e delle valutazioni emerse in seguito alle consultazioni con le parti politiche e i principali portatori di interesse, viene infine scelta la combinazione di opzioni che, a discrezione dell'amministrazione, meglio garantirà la sicurezza del territorio e l'equilibrio tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica.
Maggiori informazioni: http://comune.pordenone.it/pnfacile
#pnfacile
La presentazione della mia tesi di dottorato sulla Tangenziale Nord-Est basata sull'analisi spaziale consentita dai sistemi informativi georeferenziati. Mette a confronto il progetto della tangenziale con il vecchio tracciato previsto dal piano del traffico del 2002 di ricucitura della viabilità esterna già esistente
Modellistica di qualità dell'aria - Arpa PiemonteArpa Piemonte
Modellistica di Qualità dell'aria a supporto del D.lgs 155/2010 - Mauro M. Grosa - Responsabile del coordinamento delle attività di qualità dell’aria di Arpa Piemonte
Strade & Autostrade - Dissesto idrogeologico infrastrutture, pericolosità e r...Codevintec Italiana srl
A causa del loro elevato sviluppo lineare, le infrastrutture a rete (strade, autostrade, ferrovie, flow lines, ecc.) intercettano frequentemente aree caratterizzate da fenomeni di dissesto idrogeologico. Non si tratta solo di fenomeni di grandi dimensioni, che in genere sono cartografati e studiati, ma anche dissesti superficiali di piccolo volume, solitamente ignorati dalle cartografie ufficiali, che possono compromettere la sicurezza delle infrastrutture di trasporto.
Un’idea dell’entità del problema è fornita da una recente analisi da noi effettuata esaminando la letteratura scientifica disponibile sul territorio italiano, nell’ambito della quale sono stati catalogati più di 400 eventi di dissesto idrogeologico che hanno danneggiato le linee ferroviarie italiane negli ultimi 60 anni. Si tratta solo degli eventi di maggiore entità, che per varie ragioni hanno stimolato l’interesse del mondo scientifico, ai quali andrebbero aggiunti
tutti gli eventi minori, che in genere vengono riportati solo dai
Media.
Tecniche GIS applicate al monitoraggio ed alla manutenzione di infrastrutture...Maurizio Pollino
Luigi Rossi, Maurizio Pollino, Andrea Danzi, A. Bruno Della Rocca
Sesta Conferenza Nazionale in Informatica e Pianificazione Urbana e Territoriale INPUT 2010
Potenza, 13-15 Settembre 2010
Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/termovalorizzatori-in-sicilia-gli.html
Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/termovalorizzatori-in-sicilia-gli.html
Convenzione piano aria sicilia 2007 al capitolo 7 pag 229 riportate righe 18...Pino Ciampolillo
Decadenza, per inosservanza prescrizioni, decreto 693 18 luglio 2008
Il Sottoscritto Coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita con la presente intende ribadire quanto dichiarato nel corso della riunione del Tavolo tecnico tenutosi presso il 1° Servizio VIA-VAS di questo Assessorato, avente ad oggetto “Procedura A.I.A. Impianto IPPC ditta Italcementi S.p.a.”:
Considerato che la procedura di autorizzazione integrata ambientale, in particolare per I cementifici, ha diverse funzioni, quelle di maggior interesse sono le seguenti:
a) verifica puntuale delle autorizzazioni ambientali esistenti per ricondurle ad una unica autorizzazione tenendo conto del principio della applicazione della prevenzione e riduzione dell’inquinamento, al fine di raggiungere l’obiettivo di un elevato livello di protezione ambientale e della popolazione.
b) Verifica della applicazione delle migliori tecnologie disponibili (sulla base di linee guida redatte per conto della Commissione della Unione Europea ed a livello nazionale) atte a ridurre gli impatti ambientali e, tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche e la durata di vita tecnica dell’impianto, la previsione di prescrizioni atte a ricondurre l’impianto, ove necessario, a raggiungere prestazioni idonee entro tempi certi.
c) La fissazione di limiti emissivi per le diverse matrici ambientali di interesse (emissioni, scarichi, rumore, ecc) che tengano conto delle tecnologie disponibili e applicabili al caso in esame ma anche delle caratteristiche ambientali della area limitrofa all’impianto. In tal caso possono essere prescritti limiti inferiori a quelli stabiliti dalle norme nazionali applicabili all’impianto e anche limiti inferiori alle prestazioni ottenibili dall’applicazione delle migliori tecnologie ove le criticità locali siano tali da renderle necessarie.
d) La individuazione di dettaglio di un programma di monitoraggio a cura del gestore e di un programma di controllo da parte degli enti preposti che riguardi oltre al rispetto dei limiti emissivi disposti anche le specifiche modalità gestionali prescritte e il rispetto concreto delle migliori tecnologie disponibili individuate per l’impianto.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2013/11/siracusa-imprese-preoccupate-dellesame.html
Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/termovalorizzatori-in-sicilia-gli.html
Presentazione degli scenari alternativi per Pordenone messi da punto dal gruppo di progettazione del nuovo Piano regolatore generale coordinato dall'architetto Massimo Giuliani.
Gli scenari non sono tre diverse ipotesi di Piano regolatore tra cui viene scelto il progetto finale, ma un'analisi comparata dei vantaggi e delle criticità dei diverse politiche e azioni con lo scopo di identificare le strategie complessivamente più vantaggiose per la città.
Sulla base di questi elaborati e delle valutazioni emerse in seguito alle consultazioni con le parti politiche e i principali portatori di interesse, viene infine scelta la combinazione di opzioni che, a discrezione dell'amministrazione, meglio garantirà la sicurezza del territorio e l'equilibrio tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica.
Maggiori informazioni: http://comune.pordenone.it/pnfacile
#pnfacile
La presentazione della mia tesi di dottorato sulla Tangenziale Nord-Est basata sull'analisi spaziale consentita dai sistemi informativi georeferenziati. Mette a confronto il progetto della tangenziale con il vecchio tracciato previsto dal piano del traffico del 2002 di ricucitura della viabilità esterna già esistente
La presentazione della mia tesi di Dottorato sulla tangenziale Nord-Est basata sulle tecniche di analisi spaziale finalizzate al supporto per le decisioni politiche. Integra l'utilizzo dei GIS e di strumenti WEB GIS partecipativi e mette a confronto il nuovo progetto della Tangenziale con il vecchio progetto del piano del traffico urbano del 2002 di ricucitura della viabilità esterna esistente
Presentazione degli scenari alternativi per Pordenone messi da punto dal gruppo di progettazione del nuovo Piano regolatore generale coordinato dall'architetto Massimo Giuliani.
Gli scenari non sono tre diverse ipotesi di Piano regolatore tra cui viene scelto il progetto finale, ma un'analisi comparata dei vantaggi e delle criticità dei diverse politiche e azioni con lo scopo di identificare le strategie complessivamente più vantaggiose per la città.
Sulla base di questi elaborati e delle valutazioni emerse in seguito alle consultazioni con le parti politiche e i principali portatori di interesse, viene infine scelta la combinazione di opzioni che, a discrezione dell'amministrazione, meglio garantirà la sicurezza del territorio e l'equilibrio tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica.
Maggiori informazioni: http://comune.pordenone.it/pnfacile
#pnfacile
Analisi e politiche di controllo degli usi del suolo Stefano AgostoniMarco Garoffolo
Analisi e politiche di controllo degli usi del suolo Stefano Agostoni
Intervento del 27 SETTEMBRE 2013 AL CONVEGNO "LA MISURAZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO ALLA SCALA NAZIONALE"
Originale scaricabile http://www.consumosuolo.org/Images/Pubblicazioni/CRCS_presentazioni26.09.13.rar
Per una proposta estesa di metodologie di rilievo dei consumi di suolo in Ita...Marco Garoffolo
Per una proposta estesa di metodologie di rilievo dei consumi di suolo in Italia:
dimensioni e indicatori
Alessandra Ferrara, ISTAT “Ambiente Urbano e Paesaggio” - Servizio Stato dell’ambiente
Intervento del 27 SETTEMBRE 2013 AL CONVEGNO "LA MISURAZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO ALLA SCALA NAZIONALE"
Originale scaricabile http://www.consumosuolo.org/Images/Pubblicazioni/CRCS_presentazioni26.09.13.rar
A. Gardini, F. Greco, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Fonti e metodi innovativi per la misurazione dell'ambiente e la lettura territoriale
Titolo: Metodi statistici per la valutazione della convergenza spaziale di indicatori SDGs
2°Seminario Formativo presso la sede del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
"Le Politiche di Coesione e la Programmazione Europea 2014 2020"
This document discusses spatial analysis techniques to study migration flows in Italy using municipal level data from 1991 to 2007. It uses traditional indexes like the efficacy index of migration and location quotient to assess territorial differences in migrant populations. Spatial autocorrelation is then analyzed using Moran's I, scatter plots, and Local Indicators of Spatial Association (LISA) to identify clusters of high and low values. Three main clusters emerged - a high-high cluster in northeast Italy correlated with employment opportunities, a central high-high cluster, and a southern/island low-low cluster with low incomes and few jobs. Comparing LISA maps over time showed trends in migration patterns correlated with regional economic performance.
A document discusses collaborative e-governance and outlines some key ideas:
1) Collaborative planning processes supported by scientific research tend to create powerful internal networks that can influence policymakers. Participation is different from true collaboration which emphasizes outputs, outcomes, and building social capital.
2) Process thinkers emphasize assessing the performance of collaborative planning by looking at outcomes like social capital, institutional capacity, and innovation rather than just outputs. Science can lead to social outcomes when done collaboratively.
3) Early views of e-governance saw it creating more transparent and cheap interaction between governments and citizens, but the boundaries are messy in reality. Local e-governance studies found poorer cities have more inform
This document discusses a methodology for aggregate analysis of building evacuations. It begins by classifying pedestrian evacuation tools based on the perspective of the model and users, the modelling method, structure of supply models, and measurable outputs. It then discusses using a macroscopic approach for modelling evacuations, representing the demand and supply models topologically as graphs, and computing evacuation time based on guidelines from the International Maritime Organization.
The document discusses decision support systems (DSS) for evacuation planning. It describes the key components and features that a DSS for supply-demand modeling should include. The DSS should allow users to define parameters, integrate with other models and databases, build and visualize the transportation network, and output various indicators to analyze demand-supply interactions and system evolution over time. Tables compare the capabilities of different DSS software applications according to these criteria.
This document discusses decision support systems and software that can be used to model evacuation demand and assist with transportation planning during emergencies. It describes several transportation modeling software packages that can be used to simulate demand through submodels of generation, departure time, distribution, modal split, and path choice. It also discusses the use of revealed preference and stated preference surveys to develop and calibrate demand models when real evacuation data is limited.
This document discusses a methodology for aggregate analysis of building evacuations. It begins by classifying pedestrian evacuation tools based on the perspective of the model and users, the modelling method, structure of supply models, and measurable outputs. It then discusses using a macroscopic approach for modelling evacuations, representing the demand and supply models topologically as graphs, and computing evacuation time based on guidelines from the International Maritime Organization.
Complexnetgis: a tool for the analysis of complex spatial networks, di Simone...
Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica, di Roberto Gerundo, Michele Grimaldi
1. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Università degli studi di Salerno Roberto Gerundo Michele Grimaldi Dipartimento di ingegneria civile Analisi e monitoraggio del consumo di suolo Potenza, 13-09-2010
2.
3. Ptcp Milano Ptcp di Como Approccio qualitativo Approccio quantitativo Ptcp di Torino Ptcp di Verona Ptcp di Cremona Ptcp Firenze Ptcp Milano Ptcp Como Ptcp Perugia Ptcp Forlì-Cesena Ptcp Bergamo Ptcp Lecco … privilegiare le forme insediative compatte rispetto a quelle frammentate e polverizzate al fine di contenere i costi di infrastrutturazione primaria, privilegiare la riqualificazione e la ristrutturazione dei vuoti urbani e delle frange urbane e rispettare le economie infrastrutturali dei territori agricoli… Ptcp di Cremona AU = area urbanizzata LAE = limite ammissibile di espansione dell’aerea urbanizzata IAd= incremento addizionale delle espansioni previsto da criteri premiali Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Premessa
4. Obiettivo del presente lavoro è la validazione di un opportuno set di indicatori finalizzati alla misurazione del consumo di suolo indotto dalle scelte di pianificazione urbanistica comunale. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Premessa Madrid
5.
6. La base di conoscenza per le analisi è rappresentata dalle zone territoriali omogenee (Zto) contenute nei piani urbanistici comunali. A partire dall’aggregazione di quest’ultime, opportunamente riclassificate ai fini della loro comparazione, si costruiscono gli scenari urbani definibili di base e di progetto. Lo scenario di base comprende l’inviluppo delle Zto A e B, di cui alle definizione del DI1444/1968, unitamente alle attrezzature e parchi di interesse generale, denominati Zto F, e ai suoli destinati a standard urbanistici. Lo scenario di progetto è invece ottenuto incrementando lo scenario di base con le Zto C e D di espansione. Entrambi gli scenari relativi al singolo territorio comunale si possono presentare senza soluzione di continuità o discontinui individuando una o più patch . Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Metodologia Costruzione della base di conoscenza
7.
8. Per quanto riguarda la dimensione , le metriche da considerare, a partire dalla superficie totale delle Zto C e D sono (McGarigal 1995): il peso delle nuove espansioni , dato dal rapporto tra la sommatoria di tutte le superfici delle zone di espansione, Zto C e D, e la superficie totale dello scenario di progetto il peso dello scenario di progetto , dato dal rapporto tra la superficie totale dello scenario di progetto e l’ampiezza complessiva del territorio comunale Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Metodologia Selezione di metriche per la misurazione delle previsioni di piano
9.
10. Per la costruzione dell’ indice di dimensione e dell’ indice di configurazione , si procede alla normalizzazione delle metriche, utilizzando una trasformazione lineare decrescente per il Δ bp Cf e crescente per le altre. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Metodologia costruzione dell’indice di dimensione e di configurazione
11. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Caso studio
12. La base informativa si presenta costituita da entità geometriche poligonali costituenti le diverse Zto contenute nei Prg esaminati. Ad esse sono associate informazioni circa la tipologia di zona e la corrispondente riclassificazione a norma del DI 1444/1968. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Metodologia Costruzione della base di conoscenza Si sono preliminarmente definiti gli scenari di base e di progetto. una prima, ottenuta aggregando allo scenario di base le Zto C relative all’espansione residenziale; che si definisce di 1o riferimento; una seconda, aggregando al suddetto ridotto scenario di progetto le Zto D , di espansione produttiva, ottenendo l’ulteriore scenario di progetto, denominato di 2o riferimento.
13. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica caso studio Analisi della previsione del piano
14. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica caso studio Analisi della previsione del piano
15. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica caso studio Analisi della previsione del piano
16. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica caso studio Analisi della previsione del piano
17. La metodologia proposta fornisce una efficace modalità di misurazione del consumo di suolo derivante dalle scelte di pianificazione ed utilizzabile per esempio in sede di valutazione ambientale strategica. A partire dai risultati ottenuti, un eventuale sviluppo risiede nella ricerca di cluster stabili delle classi di intensità individuate I risultati ottenuti in merito al consumo di suolo indotto dai piani urbanistici comunali vanno successivamente confrontati con la misura del consumo di suolo della reale struttura urbana. Infatti le trasformazioni del territorio realmente attuate, non sempre rispecchiano le formali previsioni urbanistiche vigenti, in particolare nei territori da alta diffusione del fenomeno dell’abusivismo edilizio, come si registra in gran parte del Mezzogiorno di Italia e particolarmente nella stessa provincia di Napoli. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Conclusioni e sviluppi futuri
18. Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Conclusioni e sviluppi futuri
19. Michele GRIMALDI Dipartimento di Ingegneria Civile Università degli Studi di Salerno www.unisa.it – migrimaldi@unisa.it Consumo di suolo e scelte di pianificazione urbanistica Grazie per l’attenzione