Le connessioni conoscenza – mercato
Investire in conoscenza
Il rendimento dell’investimento in conoscenza è più alto di quello di ogni altro investimento.
E’ la radice del progresso umano e sociale, la condizione per lo sviluppo economico…………
A differenza del modo di produrre, in forte cambiamento per la diffusione delle nuove tecnologie e l’apertura dei mercati, del modo di lavorare e probabilmente del nostro modo di vivere, il modo di “fare scuola” oggi non è molto diverso da quello dei passati decenni………… il tempo in classe potrebbe essere maggiormente dedicato………… alla messa in pratica della conoscenza…………
Ignazio Visco – Bari, 19 ottobre 2013
La ricerca è la trasformazione
di denaro in conoscenza,
l'innovazione è la trasformazione
della conoscenza in denaro.
Geoffrey C. Nicholson, Geoff, Vice Presidente del Corporate Technical Planning and International Technical Operations della 3M Corporation
Un Paese è competitivo nel momento in cui le aziende che operano sul suo territorio sono in grado di competere con successo nell’economia globale e di assicurare, nello stesso tempo, standard di vita elevati e crescenti al cittadino medio.
Michael Porter
Una visione dell'evoluzione del capitalismo, con un modello dell'uomo, e con la possibilità di un'ipotetico piano di marketing strategico per una grande Corporate del comparto ICT.
Il 24 Ottobre 2014 si è svolta la Capitale Automobile CARS - #Cap2014Auto , il summit del settore automotive con la presenza dei Top Manager delle case automobilistiche e degli operatori del settore, con più di 300 partecipanti e importanti partner e sponsor.
Le connessioni conoscenza – mercato
Investire in conoscenza
Il rendimento dell’investimento in conoscenza è più alto di quello di ogni altro investimento.
E’ la radice del progresso umano e sociale, la condizione per lo sviluppo economico…………
A differenza del modo di produrre, in forte cambiamento per la diffusione delle nuove tecnologie e l’apertura dei mercati, del modo di lavorare e probabilmente del nostro modo di vivere, il modo di “fare scuola” oggi non è molto diverso da quello dei passati decenni………… il tempo in classe potrebbe essere maggiormente dedicato………… alla messa in pratica della conoscenza…………
Ignazio Visco – Bari, 19 ottobre 2013
La ricerca è la trasformazione
di denaro in conoscenza,
l'innovazione è la trasformazione
della conoscenza in denaro.
Geoffrey C. Nicholson, Geoff, Vice Presidente del Corporate Technical Planning and International Technical Operations della 3M Corporation
Un Paese è competitivo nel momento in cui le aziende che operano sul suo territorio sono in grado di competere con successo nell’economia globale e di assicurare, nello stesso tempo, standard di vita elevati e crescenti al cittadino medio.
Michael Porter
Una visione dell'evoluzione del capitalismo, con un modello dell'uomo, e con la possibilità di un'ipotetico piano di marketing strategico per una grande Corporate del comparto ICT.
Il 24 Ottobre 2014 si è svolta la Capitale Automobile CARS - #Cap2014Auto , il summit del settore automotive con la presenza dei Top Manager delle case automobilistiche e degli operatori del settore, con più di 300 partecipanti e importanti partner e sponsor.
Interazione, innovazione e collaborazione sono i principi base della Social Innovation, sapientemente riproposti e rielaborati all’interno del testo Il libro bianco dell’innovazione sociale scritto da Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan e curato per l’edizione italiana da Alex Giordano e Adam Arvidsson.
Con un chiaro approccio realistico, dimenticando le teorie e le formule da manuale, il testo vi propone nient’altro che un’attenta e cosciente osservazione dei meccanismi odierni, filtrando il tutto con un forte senso critico volto alla praticità delle soluzioni.
Non si tratta dunque di rimpastare modelli passati e pochi affini alle attuali dinamiche socio- economiche, ma si tratta di una chiara esortazione all’impiego delle risorse di cui noi tutti siamo detentori: dalla sfida per la riduzione delle emissioni di Co2, alla lotta alla povertà fino alla salvaguardia per la salute delle persone.
Murray, Grice e Geoff dalle pagine dell’opera definiscono la Social Innovation come un fenomeno che parte dal basso, dalla società moderna virata dalla spinta dirompente della nuova generazione, fatta di giovani caparbi ed entusiasti, pronti a mettersi in gioco . La Social Innovation dunque è un fenomeno irruente e spontaneo che non impone soluzioni astratte ma nuove e concrete possibilità per il miglioramento degli obiettivi mondiali. Dopo il crollo dei vecchi dogmi sociali , divenuti ormai obsoleti, la società mondiale si è trovata a fare i conti con una repentina decadenza dell’intero apparato socio- economico. Per effetto domino, ciò ha portato ad un consequenziale compromissione del lineare andamento del mercato, ad un incremento vertiginoso dei costi e infine alla necessità di reinventarsi.
La sfida che lancia la Social Innovation è quella di riprendersi gli spazi e di attribuirgli nuovi segmenti di esistenza, rielaborando i vecchi modelli.
Fonte http://www.societing.org/wp-content/uploads/Open-Book.pdf
Social business, accostamento di due termini che il nostro modello culturale ha sempre cercato di tenere accuratamente distanti. Due termini caricati storicamente di valenze molto differenti, la cui connessione può apparire a prima vista quasi un ossimoro mentre è in realtà semplicemente
l’espressione più adatta a definire un nuovo modello socio-economico che parte da una rivoluzione
culturale che permette l’accostamento e la connessione di qualsiasi realtà, simile o diametralmente opposta.
Il booklet è curato da Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale e ideatore della Palestra dell'Innovazione.
Il cambiamento? Deriva dal bisogno di futuroSara Andreoli
"C'è una povertà crescente che ci impone di ripensare il capitalismo ibridandone i paradigmi con la sostenibilità sociale ed ambientale..." articolo pubblicato su l'ultimo numero del MAG di LC
- 2016, l’anno dell’Open Innovation
- Digital e Open Innovation: gli strumenti e i processi utili alle aziende
- L’intervista: Solomon Darwin, direttore del Gardwood Center for Corporate Innovation della Berkley University
- 6 libri da leggere
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...Raimondo Villano
Abstract da:
Raimondo Villano, “Verso la società globale dell'informazione” (patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Presentazione del Governatore Rotary International Distretto 2100-Italia Prof. Antonio Carosella, Ed. Eidos, pag. 194; Torre Annunziata, 1^ ed. maggio 1996; 2^ ed. settembre 2000).
Interventi semplici per rivoluzionare il sistema innovazione in Italia Tecnoalimenti S.C.p.A.
Manifesto di ARITEC4.0, Alleanza dei centri di ricerca italiani no profit per le tecnologie 4.0, fondata da CETMA, Meccano, CertiMaC, Biotecnomed, Next Technology Tecnotessile, COSMOB, Tecnoalimenti, CSP, Fondazione Eucentre.
Interazione, innovazione e collaborazione sono i principi base della Social Innovation, sapientemente riproposti e rielaborati all’interno del testo Il libro bianco dell’innovazione sociale scritto da Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan e curato per l’edizione italiana da Alex Giordano e Adam Arvidsson.
Con un chiaro approccio realistico, dimenticando le teorie e le formule da manuale, il testo vi propone nient’altro che un’attenta e cosciente osservazione dei meccanismi odierni, filtrando il tutto con un forte senso critico volto alla praticità delle soluzioni.
Non si tratta dunque di rimpastare modelli passati e pochi affini alle attuali dinamiche socio- economiche, ma si tratta di una chiara esortazione all’impiego delle risorse di cui noi tutti siamo detentori: dalla sfida per la riduzione delle emissioni di Co2, alla lotta alla povertà fino alla salvaguardia per la salute delle persone.
Murray, Grice e Geoff dalle pagine dell’opera definiscono la Social Innovation come un fenomeno che parte dal basso, dalla società moderna virata dalla spinta dirompente della nuova generazione, fatta di giovani caparbi ed entusiasti, pronti a mettersi in gioco . La Social Innovation dunque è un fenomeno irruente e spontaneo che non impone soluzioni astratte ma nuove e concrete possibilità per il miglioramento degli obiettivi mondiali. Dopo il crollo dei vecchi dogmi sociali , divenuti ormai obsoleti, la società mondiale si è trovata a fare i conti con una repentina decadenza dell’intero apparato socio- economico. Per effetto domino, ciò ha portato ad un consequenziale compromissione del lineare andamento del mercato, ad un incremento vertiginoso dei costi e infine alla necessità di reinventarsi.
La sfida che lancia la Social Innovation è quella di riprendersi gli spazi e di attribuirgli nuovi segmenti di esistenza, rielaborando i vecchi modelli.
Fonte http://www.societing.org/wp-content/uploads/Open-Book.pdf
Social business, accostamento di due termini che il nostro modello culturale ha sempre cercato di tenere accuratamente distanti. Due termini caricati storicamente di valenze molto differenti, la cui connessione può apparire a prima vista quasi un ossimoro mentre è in realtà semplicemente
l’espressione più adatta a definire un nuovo modello socio-economico che parte da una rivoluzione
culturale che permette l’accostamento e la connessione di qualsiasi realtà, simile o diametralmente opposta.
Il booklet è curato da Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale e ideatore della Palestra dell'Innovazione.
Il cambiamento? Deriva dal bisogno di futuroSara Andreoli
"C'è una povertà crescente che ci impone di ripensare il capitalismo ibridandone i paradigmi con la sostenibilità sociale ed ambientale..." articolo pubblicato su l'ultimo numero del MAG di LC
- 2016, l’anno dell’Open Innovation
- Digital e Open Innovation: gli strumenti e i processi utili alle aziende
- L’intervista: Solomon Darwin, direttore del Gardwood Center for Corporate Innovation della Berkley University
- 6 libri da leggere
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...Raimondo Villano
Abstract da:
Raimondo Villano, “Verso la società globale dell'informazione” (patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Presentazione del Governatore Rotary International Distretto 2100-Italia Prof. Antonio Carosella, Ed. Eidos, pag. 194; Torre Annunziata, 1^ ed. maggio 1996; 2^ ed. settembre 2000).
Interventi semplici per rivoluzionare il sistema innovazione in Italia Tecnoalimenti S.C.p.A.
Manifesto di ARITEC4.0, Alleanza dei centri di ricerca italiani no profit per le tecnologie 4.0, fondata da CETMA, Meccano, CertiMaC, Biotecnomed, Next Technology Tecnotessile, COSMOB, Tecnoalimenti, CSP, Fondazione Eucentre.
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Blog CI
di Corriere - @corriereIt
Chi ha paura dell’innovazione?
23 MAGGIO 2015 | di Piero Formica | @PIEROFORMICA1 (+7)IGNORANZA CREATIVA
IGNORANZA CREATIVA
Lo scorso 20 aprile, a seguito dell’ascolto di Eta Beta, il programma quotidiano di Radio Uno
magistralmente condotto da Massimo Cerofolini e dedicato ai fermenti innovativi, una
giovane innovatrice, Emanuela Goldoni, alla domanda sul perché l’innovazione faccia paura
ha risposto: “L’innovazione fa paura, perché significa inimicarsi parecchi politici”. Una
risposta cha fa il paio con quanto affermato da Nicholas Negroponte, cofondatore del celebre
MediaLad del MIT a Boston. Come ha ricordato nella stessa trasmissione Massimo Sideri,
editorialista del Corriere della Sera, Negroponte ha sostenuto che “L’innovazione è quella cosa
che nessuna azienda si aspetta dai propri dipendenti, nessuna famiglia dai propri figli,
nessuno stato dai propri cittadini”. Perché? Tra i tanti meandri del labirinto che sbocca nella
risposta, ce n’è uno che a me piace chiamare il “pozzo dell’esperto”.
I decisori politici o sono essi stessi esperti o si avvalgono di esperti in specifiche materie
soggette a misure governative. Questi esperti entrano nel pozzo della conoscenza e vi
discendono fino al fondo. Lungo il percorso incontrano altri esperti – quelli che attraverso le
corporazioni di appartenenza sono portatori di interessi privati. Gli uni e gli altri traggono
utilità dallo scambiarsi reciprocamente dei favori. In cambio di voti e quindi di potere, i
decisori politici varano interventi che impongono ai destinatari di avvalersi delle competenze
delle corporazioni. È così anche per le misure che interessano l’innovazione. Uno sciame di
professionisti ruota intorno agli aspiranti e neoimprenditori, accaparrandosi porzioni
significative dei fondi pubblici resi disponibili. Fondi che, ora come ora, appaiono
indispensabili se è vero che in Italia i capitali di rischio che irrorano i campi dei nuovi
imprenditori sono pari ad appena 80 centesimi per abitante, ben al di sotto della media dei
paesi avanzati.
Chi temono i politici e le corporazioni? Gli innovatori impegnati a concepire idee che
cambiano il mondo e alimentano per i decenni a venire la crescita economica. Costoro hanno
bisogno di spazi vuoti, dove galleggiano imprese, prodotti e servizi inconcepibili perché
contrari al buon senso delle politiche pubbliche collusive. A differenza che nei processi
burocratici organizzati a forma di pozzi specializzati per disciplina, nello spazio vuoto
l’approccio olistico della transdisciplinarietà promuove l’incontro e l’integrazione delle
diverse mappe della conoscenza, generando soluzioni innovative che sono ibride e non
riconducibili a una particolare pratica di conoscenza. Il mettere insieme mappe della
conoscenza le più diverse per poi trasformarle in qualcosa di inedito nel campo
dell’imprenditorialità contraddistingue i titani della Silicon Valley. Un caso emblematico è
quello di Elon Musk, tra gli imprenditori più di successo al mondo, oggi amministratore
delegato di SpaceX con la missione di portare in viaggio la gente nello spazio e di Tesla Motors
impegnata nella realizzazione di avveniristiche auto elettriche. Prima di spostarsi in Silicon
Valley, Musk ha frequentato l’Università di Pennsylvania dove ha creato una sua originale
2. Post precedenti
mappa della conoscenza mescolando insieme studi di economia e studi di fisica.
Ecco allora sciolto un altro “perché”. Il complesso politico- corporativo non vuole che si
pratichi l’arte dell’ignoranza creativa. Si tratta di quell’ignoranza che come una fune ci aiuta a
non precipitare nel pozzo della conoscenza per specializzarci tanto da conoscere tutto di
niente. L’intreccio tra politica e corporazioni resta ben saldo finché l’innovazione – si badi
bene, quella incrementale per fare meglio ciò che già si sa fare – resta il satellite che ruota
intorno ai grandi pianeti delle gare, dei premi e dei portatori di interessi particolari.
Quell’intreccio sarebbe messo a repentaglio dagli innovatori rivoluzionari che navigano negli
spazi vuoti, estranei e inaccessibili al complesso politico-corporativo. A far paura sono gli
‘Homines Novi’ che sfruttano i punti di forza dell’ignoranza creativa, così contrastando
l’obsolescenza del patrimonio di conoscenza accumulato.
piero.formica@gmail.com
Tag: corporazioni, decisori politici, Elon Musk, esperti, Eta Beta, ignoranza creativa, vuoto
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