Lavoro degli studenti della 1B del Liceo Mazzini di Napoli, realizzato nell'ambito del progetto Chain Reaction.
Autori: Lorenzo Pierro, Andrea De Martino, Andrea Morghen, Luca Napoletano, Giulio Montecatino, Matteo Esposito
Docente: Paola Palazzo
2. Siamo un gruppo di alunni della I B del
Liceo Mazzini di Napoli.
Venerdì 19 dicembre durante l’ora di
scienze è entrato in aula il Preside e ci ha
letto una circolare rivolta a noi studenti.
Riportiamo di seguito il testo:
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3. 3
Via Solimena, 62 – Tel. 0815788575 – Fax 0812298607
80129 Napoli
Email: napm02000r@istruzione.it
Sito web: www.liceomazzininapoli.it
Al comitato Tecnico Studentesco
Del Liceo Statale G. Mazzini
OGGETTO: PROGETTAZIONE PIANO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DELL’EDIFICIO
SCOLASTICO; SEZIONE RISPARMIO ENERGETICO.
Il D. S. Gianfranco Sanna, come da delibera del C.d. I. n° 4 dell’11 dicembre 2014, relativa all’oggetto
INVITA
il gruppo di progettazione tecnica del comitato Studentesco ad iniziare la fase di indagine conoscitiva per redigere un piano di risparmio
energetico all’interno dell’edificio scolastico. All’uopo si fa presente che in questa fase gli allievi dovranno ricercare informazioni riguardo
all’installazione di pannelli solari, all’efficienza energetica dei vari modelli e sulla base di ciò potranno identificare la tipologia più adatta alla
situazione ambientale del nostro edificio. La proposta potrà essere corredata da uno studio di fattibilità e dovrà essere consegnata entro il 17
gennaio 2014 alle prof. Locci e Palazzo e verrà poi esaminata dal comitato di Chain Reaction.
A tutti gli allievi che si dedicheranno a tale impegnativo studio si augura BUON LAVORO.
NAPOLI 19 dicembre 2014 Il D.S. Prof. Gianfranco Sanna
4. 4
Abbiamo raccolto immediatamente l’invito e abbiamo
elaborato una strategia per capire che tipo di pannello
fosse più efficiente. Perché un pannello solare, a
parità di altri fattori, produca più energia, è necessario
che assorba più calore e che ne rifletta la minor
quantità possibile. Abbiamo dunque cercato di capire
quale fossero il colore e il materiale più adatti a tale
scopo.
7. • Quattro contenitori trasparenti + coperchio
• Due termometri
• Due lampadine della stessa intensità
• Nastro adesivo nero e bianco
• Un foglio di carta stagnola
• Un cronometro
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MATERIALI
9. Per la prima fase abbiamo praticato un foro sui coperchi di due
contenitori, poi abbiamo avvolto uno dei recipienti con il nastro
adesivo nero e l’altro con quello bianco e li abbiamo riempiti d’
acqua. Abbiamo inserito un termometro in ognuno dei fori e
posizionato le lampade alla stessa distanza dai due contenitori. Poi
abbiamo misurato la temperatura dell’ acqua. Abbiamo acceso le
lampade nello stesso momento e fatto partire il cronometro. Infine
abbiamo misurato la temperatura dell’ acqua ogni tre minuti per
quindici minuti.
9
PROCEDIMENTO
10. Per la seconda fase abbiamo ripetuto lo stesso procedimento con
gli altri due contenitori, rivestendone uno con la carta stagnola e
lasciando l’ altro senza alcun rivestimento.
10
PROCEDIMENTO
12. Temperatura
H2O
contenitore
nero
Temperatura
H2O
contenitore
bianco
0 min 16°C 17°C
3 min 17°C 17°C
6 min 17°C 17°C
9 min 18°C 18°C
12
min
19°C 18°C
15
min
20°C 19°C
Temperature misurate
Temperatur
a H2O
contenitore
argentato
Temperatur
a H2O
contenitore
trasparente
0 min 17°C 16°C
3 min 17°c 17°C
6 min 17°C 18°C
9 min 18°C 19°C
12
min
18°C 20°C
15
min
18°C 21°C
12
RISULTATI
16. Osserviamo che in entrambi gli esperimenti la
temperatura dell’acqua è aumentata in maniera
proporzionale al passare del tempo, anche se
con coefficienti diversi.
Il colore assorbe meglio il calore rispetto al
colore , in quanto l’acqua nella bacinella
nera si è riscaldata più velocemente.
La carta stagnola riflette il calore molto più di
quanto lo faccia la scatola trasparente senza
alcun rivestimento, e ne assorbe solo una
piccola parte.
16
CONCLUSIONI