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spedizioneinabb.postale70%filialedimilano-POSTEITALIANE
anno 22
numero 55
NOVEMBRE 2015
SpazioTecnicoperiodico di informazione del cdu
Speciale
ANTI
INFORTUNISTICA
18-1920-21 16 17-19
www.cdu.net
“Dal 1992 insieme per
condividere e crescere”
info@cdu.net
Nato oltre vent’anni fa, nel 1992, oggi il Consorzio Distributori Utensili rappresenta una realtà
consolidata e la più concreta prospettiva di crescita del settore per il mercato italiano.
Il miglioramento della distribuzione territoriale e la competenza tecnico-commerciale che i clienti
dei nostri Associati ci riconoscono, rappresentano un grande motivo di orgoglio.
CDU - CONSORZIO DISTRIBUTORI UTENSILI
La formula consortile permette la
partecipazione attiva da parte degli Associati,
che - mantenendo la piena autonomia
aziendale - possono incidere sulle scelte
gestionali e operative, beneficiando di quel
patrimonio di informazioni e competenze, che
soltanto un gruppo da oltre 165 milioni di euro
di fatturato può assicurare.
La condivisione delle informazioni e le
analisi di benchmarking sui dati del mercato
rappresentano un valore che è difficilmente
eguagliabile.
Altrettanto evidente è il vantaggio competitivo
assicurato dai volumi d’acquisto di 26 tra le
migliori aziende nazionali del settore, con 34
punti vendita su tutto il territorio nazionale.
| 3
SpazioTecnico
SOMMARIO
PAG. 22FOCUS
Crescono le PMI italiane di successo.
Familiari, ma con un buon team di manager, innovative e internazionali: i ri-
sultati della ricerca dell’Osservatorio PMI di GlobalStrategy.
PAG. 26TREND
Più sostenibilità, efficienza e sicurezza, ma anche nuovi prodotti e servizi per
arricchire di valore le produzioni tradizionali.
la fabbrica diventa sempre più smart.
PAG. 16NEWS
Informazioni in diretta sulle novità e le proposte dai marchi fornitori conven-
zionati con il Consorzio Distributori Utensili CDU.
LA VETRINA DELLE NOVITÀ
anno 22 - numero 55 - NOVEMBRE 2015
spedizione in abb. postale 70% filiale di milano - POSTE ITALIANE
editore: Consorzio cdu - sede legale: via rugabella, 1 milano
sede operativa: via delle gerole, 19 caponago
PAG. 04ZOOM
ANTINFORTUNISTICA: OLTRE LE NORMATIVE,
IL VALORE DEL FATTORE "UomO".
Sono sempre più performanti le soluzioni messe a punto dai leader di merca-
to per proteggere dai rischi i lavoratori.
PAG. 08MEETING
BLECHEXPO E SWISSTECH IN FORTE CRESCITA.
EUROMOLD a DÜsseldorf: BUONA LA PRIMA.
EMO MILANO: un'edizione da incorniciare.
FIERE & EVENTI
coordinamento: CORRELAZIONI SAS - LECCO
direttore responsabile: giorgio cortella
stampa: CATTANEO PAOLO GRAFICHE - OGGIONO
autorizz. tribunale di lecco n. 3136 del 21/09/95 (n. 9/95 reg.per.)
PAG. 12L’INTERVISTA
Intervista a Pier Luigi Streparava – Commissario EMO 2015.
UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO PER L'INDUSTRIA
DELLE MACCHINE UTENSILI.
PAG. 29REPORT
Le macchine utensili proseguono la crescita.
Le esportazioni continuano il loro trend positivo, mentre l'indice degli ordini
interni segna tra aprile e giugno 2015 una crescita double digit.
4 | SPAZIO TECNICO
ZOOM
Sono sempre più performanti le soluzioni messe a punto dai leader
di mercato per proteggere dai rischi i lavoratori.
ANTINFORTUNISTICA
OLTRELENORMATIVE,
ILVALOREDELFATTORE"UomO".
maggiore informazione,
maggiore consapevolezza.
L'evoluzione che ha segnato, nel cor-
so degli ultimi vent'anni, il mondo del
lavoro evidenzia con chiarezza una accre-
sciuta attenzione verso il tema della salu-
te e della sicurezza in azienda, qualunque
sia l'ambito operativo e la funzione che si
è chiamati a compiere.
Si tratta di un dato importante, che va ri-
conosciuto e che, dati alla mano, colloca
il nostro Paese ai primi posti in assoluto a
livello internazionale.
Alla base di questo percorso virtuoso sta
senza dubbio una attenzione crescente da
parte del Legislatore rispetto ai moltepli-
ci rischi, fino a ieri trascurati o non ade-
guatamente considerati, che ogni attività
svolta in un ambiente di lavoro porta con
sè. Regole più stringenti, accompagnate
da controlli più severi e da una forte azio-
ne formativa ed informativa a tutti i livelli,
hanno comportato non solo una drastica
riduzione degli incidenti sul lavoro, ma an-
che un atteggiamento complessivamente
più responsabile che, prima ancora della
repressione di comportamenti fuori nor-
ma, ha determinato un forte impulso sul
fronte della prevenzione dei rischi stessi.
La consapevolezza del valore di ogni sin-
golo lavoratore per il successo dell'azien-
| 5
da ha fatto sì, in moltissimi contesti, che
si superassero i già rigidi parametri defi-
niti per legge, per arrivare a una coscien-
za diffusa dell'importanza di investimenti
aziendali tesi a promuovere un ambien-
te di lavoro sempre più sicuro e, laddove
possibile, anche confortevole.
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE.
Cuore di questo sistema sono i DPI, me-
glio conosciuti come Dispositivi di pro-
tezione individuale. Essi consistono in tutti
quei prodotti che hanno la funzione di sal-
vaguardare la persona che l'indossi o co-
munque li porti con sé, da rischi per la sa-
lute e la sicurezza.
Dalla protezione delle vie respiratorie a
quella degli occhi e dell'udito, dalla pro-
tezione del capo a quella degli arti inferio-
ri e superiori, dalla protezione del corpo
e della pelle a quella dai rischi di caduta
dall'alto. L'elenco dei dispositivi previsti
dalla legge è estremamente ampio e det-
tagliato in relazione al rischio che un'atti-
vità comporta, alla tipologia dell'ambiente
in cui si opera e alla specifica mansione
ricoperta, oltre che al particolare settore
di attività.
In questo ambito, numerose sono le azien-
de che si sono specializzate, mettendo a
punto DPI che rispondono alle normative
in vigore.
DA TRACTEL UNA GUIDA PER I
RISCHI DI CADUTA DALL'ALTO.
èil caso di Tractel, che al tema dei ri-
schi di cadute dall'alto in ambito indu-
striale ha recentemente dedicato una spe-
cifica brochure: "Le richieste più frequenti
da parte degli utilizzatori professionali si
indirizzano prevalentemente alla ricer-
ca di soluzioni che possano risolvere, sia
con prodotti che con la documentazione
corretta e le relative procedure di utiliz-
zo, situazioni di rischio connesse a lavori
in quota soprattutto in ambito industriale.
Per questo abbiamo realizzato una bro-
chure che indica con chiarezza le molte-
plici situazioni di rischio, proponendo per
ciascuna la serie di prodotti e sistemi più
idonea".
Dai dispositivi di ancoraggio permanen-
te (linee di vita orizzontali e ancoraggi EN
795, linee di vita verticali e binari EN 353-1
e -2) ai dispositivi di ancoraggio tempora-
neo (linee di vita ed ancoraggi EN 795), dal-
le connessioni ai cordini e agli anticaduta,
ZOOM
6 | SPAZIO TECNICO
ANTINFORTUNISTICA
fino alle imbracature: la proposta Tractel è
completa e calibrata in funzione delle dif-
ferenti situazioni di rischio e delle diverse
tipologie di strutture su cui si opera.
SIXTON: LEGGEREZZA
E AFFIDABILITà nelle
calzature.
Focus sulle calzature e sulla sicurezza
degli arti inferiori per Maspica, azien-
da proprietaria del marchio Sixton, da
sempre attenta alle richieste del mercato
negli utilizzi professionali: "Polivalenza di
utilizzo da un lato, leggerezza e affidabili-
tà dall'altro, sono i punti salienti di ispira-
zione dell'attività di ricerca e sviluppo che
vede impegnata con continuità la nostra
azienda".
Tra le novità che Sixton propone, Expander
è la linea di calzature dotata di suola po-
livalente “agility and stability”, designata
per muoversi liberamente e in sicurezza in
diversi luoghi di lavoro. Composta dal PU/
TPU Huntsmann e dalla gomma Vibram,
si ottiene in un’unica suola una straordi-
naria performance di aderenza, leggerez-
za e versatilità di utilizzo.
Ritmo New Collection si incentra su quan-
to di più dinamico, leggero, e polivalente la
ricerca Maspica ha ideato. Le novità del-
la Linea Ritmo svelano un look moderno e
sportivo, in sinergia con materiali tecnolo-
gicamente all’avanguardia, per garantire
massima traspirabilità e comfort in tutta
sicurezza.
| 7
HONEYWELL: LA PROTEZIONE
DELLE MANI A PROVA DI
ERRORE.
Altro player globale del mercato dell'in-
fortunistica è Honeywell, con la sua li-
nea Safety Products che copre a 360 gra-
di la produzione di dispositivi di protezione
individuale: dalle orecchie agli occhi, dalle
vie respiratorie ai piedi e alle mani.
"Sappiamo che creare una cultura della
sicurezza è molto più che una semplice
dichiarazione di intenti dal momento che
si tratta di un gruppo di persone consape-
voli del fatto che proteggersi gli uni con gli
altri da qualsiasi pericolo è la cosa più im-
portante. Intendiamo offrire prodotti che
i lavoratori abbiano piacere di indossare,
tenendoli al sicuro ogni minuto della gior-
nata".
Anche in questo caso la continua innova-
zione è un elemento determinante del-
la filosofia di un marchio che da oltre 50
anni opera in questo settore. E, tra le no-
vità più interessanti, vi è la linea di guan-
ti Check&Go. La novità di questa serie è
che riporta sul dorso il livello di protezio-
ne al taglio espressa nei colori semaforici.
Si hanno così tre livelli di protezione che
indicano con chiarezza all’utente se pos-
sono essere utilizzati in relazione al tipo di
rischio al quale è esposto.
Da segnalare, in particolare, la gamma
Check&Go  Deep tril, realizzata in maglia
a filo continuo ed interamente rivestita in
schiuma di nitrile ottenendo così un effet-
to “simil pelle”. Una scelta che nasce dal-
la richiesta di poter disporre di un guanto
riutilizzabile, lavabile e resistente all’e-
sposizione ad olii e grassi; caratteristiche
che la pelle comune non garantisce.
Questo concetto permette di razionalizza-
re la vasta gamma di guanti utilizzati ne-
gli ambienti professionali, consentendo un
risparmio sensibile e contribuendo alla ri-
duzione dell’inquinamento.
8 | SPAZIO TECNICO
cessi e la movimentazione dei materiali,
elementi fondamentali per accrescere la
produttività e ridurre i tempi morti, fa-
vorendo un'integrazione di tutto il ci-
clo produttivo. Focus, dunque, sui robot,
ma anche sulle tecnologie di fissaggio e
giunzione, da quello meccanico a quello
che si basa sulla polimerizzazione termi-
ca automatizzata.
La richiesta di una sempre maggiore va-
rietà di prodotti e di un numero crescente
di varianti, distribuite su quantità ridot-
te richiede per altro massima flessibilità
anche nei dettagli. E questo è un altro dei
temi che saranno affrontati a Blechexpo
e Schweisstec, proponendo al pubblico
specializzato le varie e più moderne tec-
nologie in fatto di deformazione, lavora-
zione a freddo e taglio/giunzione termici
e meccanici e mostrando ancora una vol-
ta tutti i componenti ed i moduli più rile-
vanti per lavorare in modo economico ed
efficiente pezzi in lamiera, tubi e profilati.
verso Un processo sempre
più integrato.
Ancora una volta Stoccarda si propo-
ne sulla scena industriale mondia-
le come punto di riferimento per l'indu-
stria della lamiera e della lavorazione del
tubo e dei profili, comprese le tecnologie
di giunzione e di fissaggio termici e mec-
canici, grazie a Blechtech e Swisstech, di
scena dal 3 al 6 novembre.
Rispetto all'edizione dello scorso anno
sono oltre 150 i nuovi espositori, per un
totale di 1.200 aziende presenti sugli
85.000 mq di fiera, provenienti da 36 Pae-
si di tutto il mondo, a cominciare da Ger-
mania, Italia e Svizzera, storicamente le
nazioni maggiormente rappresentate.
Particolare l'attenzione che a Stoccar-
da viene posta sull'automazione dei pro-
L'evento annuale per l'industria della lamiera e della lavorazione
del tubo e dei profili di scena a Stoccarda vede 150 nuovi espositori.
BLECHEXPO E SWISSTECH
IN FORTE CRESCITA.
FIERE & EVENTI
MEETING
| 9
MEETING
PROTAGONISTA LA STAMPA 3d.
Cambia il palcoscenico e si riducono le
dimensioni. Tuttavia Euromold con-
tinua a rappresentare la più importante
fiera nel mondo dello stampaggio. E tra i
453 espositori, moltissime le nuove real-
tà, spesso giovani e di piccola dimensio-
ne, che hanno avuto la possibilità di pro-
porre le loro novità.
Proprio questo sguardo al futuro è stato
l'elemento caratterizzante della prima
edizione di Euromold a Düsseldorf, che
ha visto anche un interessante congres-
so sulla stampa 3D e la produzione addi-
tiva, le vere protagoniste della fiera, che
ha avuto modo di offrire un panorama
completo dello stato dell'arte dal disegn
alla prototipazione, fino alla produzione
seriale. Ciò proponendosi come osserva-
torio privilegiato di prodotti, servizi, tec-
nologie, innovazioni e tendenze per lo svi-
luppo digitale del prodotto.
Ma Euromold ha avuto anche un ulterio-
re valore aggiunto: quello di promuovere
la formazione di reti tra operatori diversi
della filiera, riducendo il gap che spesso
esiste tra ap tra industrial designer, svi-
luppatori di prodotti, produttori, fornitori
e utenti. Lo hanno potuto apprezzare, in
modo particolare, gli oltre 11 mila visita-
tori provenienti da 48 diversi Paesi, che
hanno preso parte ai 4 giorni della mani-
festazione. E se la parte del leone l'hanno
fatta i tedeschi, con il 50% delle presenze,
quote significative sono state registrate
anche da altri Paesi europei, a partire da
Francia, Italia e Spagna.
FIERE & EVENTI
Rispetto al passato un salone più contenuto nelle dimensioni ma
non nelle novità presentate. Soddisfatti pubblico ed espositori.
EUROMOLDaDÜsseldorf:
BUONALAPRIMA.
10 | SPAZIO TECNICO
MEETING
Ben 155 mila visite in rappresentanza di 120 Paesi. Debuttano con
successo le tecnologie additive, comparto in pieno sviluppo.
EMOMILANO:un'edizione
da incorniciare.
BATTUTI TUTTI I RECORD.
Si è rivelata un'edizione da record
EMO MILANO 2015, la mondiale de-
dicata all’industria costruttrice di mac-
chine utensili, robot e automazione
ospitata a fieramilano dal 5 al 10 otto-
bre.
Promossa da CECIMO, l’associazione
europea delle industrie della macchina
utensile e organizzata dalle strutture
FIERE & EVENTI
operative di UCIMU-SISTEMI PER PRO-
DURRE, EMO MILANO 2015 ha registra-
to oltre 155 mila visite nei sei giorni di
manifestazione, in rappresentanza di
120 Paesi, con oltre il 51% dei visitatori
provenienti dall'estero.
Le aspettative già alte, considerato il
momento economico positivo, sono
state ampiamente superate. I dati re-
gistrati da EMO MILANO 2015, infatti,
non sono soltanto nettamente supe-
| 11
"La volontà di offrire un assaggio di ita-
lianità attraverso le numerose iniziative
organizzate prima e durante la mostra
ha incontrato l’apprezzamento degli ope-
ratori, in particolare di quelli stranieri”
(Alfredo Mariotti, DIRETTORE EMO MILANO)
riori rispetto all’edizione precedente
(2009) ma anche di gran lunga migliori
di quanto previsto a fine 2013 quando la
macchina organizzativa della manife-
stazione è entrata nel vivo dell’attività.
Nei 12 padiglioni completamente al-
lestiti è stato presentato l’intero spet-
tro produttivo: dalla deformazione alla
asportazione, dalla robotica all’auto-
mazione, dagli utensili alle tecnologie
ausiliarie, alla meccatronica. In questo
contesto hanno fatto il loro debutto le
tecnologie additive, comparto in pieno
sviluppo e di grande interesse anche
per chi opera nel settore dei sistemi di
produzione. In questo senso EMO MI-
LANO si è dimostrata, ancora una volta,
manifestazione capace di intercettare
le nuove tendenze proponendo un focus
dedicato all’additive manufacturing e
ospitando la conferenza internazionale
dedicata al tema, alla quale hanno pre-
so parte circa 180 persone tra studiosi,
tecnici, imprenditori e esperti.
Massiccia e ancora più nutrita rispetto
all’edizione passata di EMO MILANO la
presenza di visitatori europei (il 62% del
totale degli stranieri) e asiatici (32%); è
invece risultata in calo la presenza de-
gli operatori delle Americhe (4%) nono-
stante i visitatori statunitensi siano au-
mentati.
La manifestazione sarà ricordata an-
che per i numerosi eventi organizzati
a corollario: dagli appuntamenti istitu-
zionali agli incontri B2B, dalle presen-
tazioni alle conferenze stampa, dai con-
vegni ai seminari tecnici. Ma oltre a ciò
EMO MILANO 2015 sarà ricordata per
la concomitanza con EXPO, l’esposizio-
ne universale a due passi dal quartiere
espositivo che ha accolto numerosissi-
mi operatori della mondiale della mac-
china utensile per un “Dopo EMO” unico
nel suo genere.
Il valore della manifestazione che, ri-
spetto all’edizione precedente ha regi-
strato un +12% alla voce imprese espo-
sitrici e un +26% a quella superficie
espositiva netta, - è testimoniato anche
dal riconoscimento che il Ministero del-
lo Sviluppo Economico le ha attribuito,
inserendola tra le manifestazioni fieri-
stiche considerate strumento di politica
industriale del Paese.
CECIMO, l’associazione europea
delle industrie della macchina
utensile, attraverso le 15 associa-
zioni nazionali aderenti, rappre-
senta e promuove l’interesse di
circa 1.500 imprese europee co-
struttrici di macchine utensili. La
loro produzione copre quasi com-
pletamente la produzione di set-
tore realizzata nell’area e rappresenta il 39% della totale
mondiale.
Fondato nel 1950, CECIMO è riconosciuto come il rappre-
sentante dell’interesse e dei valori comuni dell’industria
europea della macchina utensile. CECIMO è la piattaforma
per identificare e promuovere le iniziative strategiche fon-
damentali per il miglioramento della competitività e della
leadership dell’industria europea della macchina utensile.
A COLLOQUIO CON...
L’INTERVISTA
12 | SPAZIO TECNICO
UNA NUOVA FASE
DI SVILUPPO PER
L'INDUSTRIA
DELLE MACCHINE
UTENSILI.
A pochi giorni dalla chiu-
sura di EMO 2015, può
tracciare un bilancio
di questa edizione? La
concomitanza con l'e-
vento di EXPO ha porta-
to un’influenza positiva?
Le aspettative già alte,
considerato il momen-
to economico positivo,
sono state ampiamen-
te superate. EMO MILA-
NO 2015 ha registrato ol-
tre 155 mila visite nei sei
giorni di manifestazione,
in rappresentanza di 120
paesi. Il carattere inter-
nazionale che tradizional-
mente contraddistingue
EMO MILANO è stato te-
stimoniato dalla grande
partecipazione dei visi-
tatori stranieri risultati il
51% del totale.
Il confronto con l’edizio-
ne 2009 risulta vincente
per tutti i principali indi-
catori: EMO MILANO 2015
ha presentato l’offerta di
1.600 espositori, il 12% in
più rispetto al 2009, per
una superficie espositiva
di 120.000 metri quadrati,
il 26% più ampia dell’edi-
zione precedente. La pre-
senza di visitatori è stata
del 25% superiore a quel-
la del 2009 così come è
cresciuta la partecipazio-
ne degli stranieri.
Del resto EMO MILANO
2015 sarà ricordata an-
che per la concomitanza
con EXPO, l’esposizione
universale a due passi dal
quartiere espositivo, che
ha accolto numerosissi-
mi operatori della fiera
mondiale della macchi-
na utensile per un “Dopo
EMO” unico nel suo gene-
re. Infatti, sono stati più di
40.000 i biglietti di ingres-
so a EXPO che gli esposi-
tori della mondiale della
macchina utensile hanno
acquistato, a tariffa age-
volata, grazie all’accordo
siglato dagli organizzatori
di EMO.
PIERLUIGI STREPARAVA
Nato nel 1942, è presidente della Streparava
Spa (Adro), società leader nella produzione
di macchine utensili e componentistica per
il settore automotive.
past president di Ucimu, l’associazione dei
costruttori italiani di macchine utensili,
robot e automazione - di cui è attualmente
tesoriere e membro del board - dal 2013 è
presidente della Camera di Commercio Italo
Cinese, tra le prime istituzioni occidentali a
aprire un dialogo con il Paese del Dragone.
DESIGNATO DAll' assemblea generale di Ceci-
mo, l’associazione europea delle industrie
della macchina utensile, a Commissario Ge-
nerale di EMO Milano 2015, aveva Già svolto lo
stesso incarico nel 2009 e nel 2003.
PARTICOLARMENTE Intenso anche il suo impe-
gno in ambito sociale e CULTURALE a favore
del territorio.
Intervista a Pier Luigi Streparava –
Commissario EMO 2015.
| 13
Qual è l’ultima frontie-
ra dell’innovazione nelle
macchine utensili, anche
alla luce delle macchine
presentate ad EMO? Si
sta facendo spazio anche
in questo settore il tema
della sostenibilità am-
bientale?
Il tema della sostenibilità
ambientale è nell’agen-
da dei principali costrut-
tori di macchine utensili
mondiali ormai da diver-
si anni, non a caso, per
restare all’Italia, già dal
2011 l’attenzione alle
problematiche ambienta-
li è criterio di attribuzione
del marchio UCIMU “Blue
Philosophy”. In partico-
lare, le imprese conces-
sionarie del marchio UCI-
MU, segno distintivo della
più qualificata produzione
italiana, hanno assunto,
da tempo, l’impegno a re-
alizzare macchine uten-
sili capaci di garantire la
sostenibilità ambientale
del ciclo produttivo, im-
pegno che corrisponde a
una vera e propria filoso-
fia, la “Blue Philosophy”,
che ha come imperativo
quello di definire, svilup-
pare e adottare nuovi mo-
delli di sviluppo, con la
realizzazione di prodotti e
processi “eco-innovativi”.
Per tornare alle innova-
zioni presentate ad EMO
MILANO 2015, la novità
più eclatante è quella le-
gata alle tecnologie ad-
ditive, comparto in pieno
sviluppo e di grande inte-
resse anche per chi ope-
ra nel settore dei sistemi
di produzione. In questo
senso EMO MILANO si è
dimostrata, ancora una
volta, manifestazione ca-
pace di intercettare le
nuove tendenze propo-
nendo un focus dedicato
all’additive manufactu-
A COLLOQUIO CON...
L’INTERVISTA
14 | SPAZIO TECNICO
ring e ospitando la confe-
renza internazionale de-
dicata al tema, alla quale
hanno preso parte circa
180 persone tra studio-
si, tecnici, imprenditori e
esperti.
Qual è lo stato di salute
del settore metalmec-
canico nazionale, e delle
macchine utensili in par-
ticolare?
Nel 2015 si è rafforza-
ta la ripresa economica
mondiale avviata nel 2014
e anche il settore delle
macchine utensili ha ini-
ziato una nuova fase di
sviluppo. L'aumento del
consumo di macchine
utensili nel mondo, in Eu-
ropa e in Italia, è del re-
sto confermato dai dati
elaborati sulle stime Ox-
ford Economics: l'istituto
prevede un costante au-
mento del consumo mon-
diale di sistemi di pro-
duzione tra 2015 e 2017
e una performance del
mercato italiano decisa-
mente positiva: +5,3% nel
2015, +5% nel 2016, +7,4%
nel 2017. In particolare, il
consumo globale dovreb-
be raggiungere 60 miliar-
di di euro nel 2015, 63 mi-
liardi nel 2016 (+5,2%), 66
miliardi nel 2017 (+4,8%).
In Europa, l'aumento del-
la domanda sarà caratte-
rizzato da un andamento
costante.
Stringendo l’analisi sull’I-
talia, è interessante guar-
dare i dati del secondo
trimestre 2015, che vede
l’indice degli ordini di
macchine utensili raccol-
ti dai costruttori italiani,
elaborato dal Centro Stu-
di & Cultura di Impresa
di UCIMU-SISTEMI PER
PRODURRE, registrare un
incremento, rispetto allo
stesso periodo del 2014,
del 30%, allungando così
a sette trimestri consecu-
tivi il trend positivo. Il ri-
sultato è stato determina-
to soprattutto dall’ottimo
andamento delle perfor-
mance sul mercato inter-
no (+46,7%).
Si tratta di numeri che
confermano l’avvio di un
nuovo periodo di svilup-
po del consumo di mac-
chine utensili in Italia che
si concretizzerà in incre-
menti sempre più decisi:
+5% nel 2016, +7,4% nel
2017 (dati Oxford Econo-
mics).
Nasce da UCIMU la pro-
posta fatta a Renzi sul
“super-ammortamento”
dei nuovi macchinari in-
dustriali che si annuncia
un elemento chiave della
Legge di Stabilità: ci rac-
conta come è andata?
Gli sforzi messi in cam-
po nell'ultimo biennio da
UCIMU affinché le auto-
rità italiane sviluppasse-
| 15| 15
ro uno strumento di po-
litica industriale simile
alla Legge Macron, che
più di ogni altra ha con-
tribuito all'industrializza-
zione del paese Francese,
sono prossimi all’essere
premiati. Questo ci ren-
de ovviamente orgoglio-
si di quanto fatto e ancor
più fiduciosi per il futuro
in quanto il provvedimen-
to permette alle imprese
italiane di competere alla
pari con i concorrenti che
possono avvantaggiarsi di
provvedimenti simili, già
operativi in diversi paesi
europei.
Si tratta di una proposta
che UCIMU aveva avan-
zato già tempo fa. Recen-
temente, sulla scorta di
quanto previsto dalla leg-
ge Macron in Francia, le
nostre autorità hanno ap-
prontato questo provvedi-
mento che permette l’am-
mortamento del 140% del
bene strumentale acqui-
stato. Un bel successo di
cui possiamo essere tutti
orgogliosi.
Nella veste di presiden-
te della Camera di Com-
mercio Italo Cinese, come
vede la frenata dell’eco-
nomia cinese? Avrà un
impatto significativo sul-
le aziende italiane espor-
tatrici in Cina?
Da tempo siamo tutti abi-
tuati ad una Cina che cre-
sce sempre a doppia ci-
fra, ma era normale che
non potesse durare in
eterno. Ora dobbiamo
aspettarci un’ovvia fase
di assestamento. Durante
questi anni di recessione,
molti costruttori europei
di macchine utensili, tra
cui anche gli italiani, han-
no sfruttato la grande do-
manda cinese per tampo-
nare il sostanziale calo
del consumo interno. Il
rallentamento non è co-
munque un problema, io
resto convinto che il pa-
ese del Dragone presenti
ancora grandi opportuni-
tà di business per l’Occi-
dente.
16 | SPAZIO TECNICO
LA VETRINA DELLE NOVITà
NEWS
Lasicurezzaèfruttodiunascelta
L’utilizzo della ruota giusta per una specifica applicazione consente una movimentazione agevole e
con sforzo ridotto di carrelli e macchinari; in modo analogo, l’impiego di un prodotto non corretto, op-
pure di un prodotto deteriorato, può causare importanti difficoltà nella movimentazione, fino a fermi
macchina, interruzioni delle linee di produzione ed aumento della probabilità di infortuni sul lavoro e
malattie professionali.
Tellure Rôta ha sviluppato nel corso degli ultimi anni delle gamme di ruote specifiche dedicate all’u-
tilizzo in ambito industriale, che consentono una movimentazione agevole e senza sforzo di carrelli
e macchinari nelle differenti situazioni e condizioni di utilizzo: per carichi leggeri, medi e pesanti, per
movimentazione manuale o mista manuale-meccanica, in presenza di umidità ed aggressivi chimici,
su pavimentazioni delicate oppure sconnesse e con ostacoli. Contattate il nostro Servizio Commer-
ciale per saperne di più, e programmare una visita dedicata presso la Vostra sede per conoscere le
nuove soluzioni ergonomiche.
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celerare il flusso del prodotto e diminuire l’aderenza (solo per mod. A/218 & A/218/S)
• tubo erogazione in acciaio zincato (solo per mod. A/218/E)
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NEWS
22 | SPAZIO TECNICO
FOCUS
Crescono le PMI
italiane di successo.
IMPRESE ECCELLENTI
resse per vedere come stanno cambiando
le imprese che hanno maggior successo
sul mercato.
La crescita rilevata quest’anno
non è solo numerica; le impre-
se eccellenti hanno dimostra-
to di saper crescere in modo
molto rapido, come dimostra
l’accelerazione significativa
nell’ultimo biennio della red-
ditività e della solidità patri-
moniale, misurate a livello ag-
gregato.
Anche a livello settoriale, i
differenziali di performance
di crescita, redditività e soli-
dità patrimoniale misurano da
due a oltre dieci volte la media
degli specifici settori di riferi-
mento.
A questo quadro si aggiunge che molte
delle imprese del campione dichiarano
di attendersi un nuovo slancio di crescita
nei prossimi tre anni.
Gli ingredienti del
successo.
La via delle PMI italiane per il successo
si basa, secondo i dati emersi dall’Os-
servatorio, principalmente sul fattore
umano: innovazione e visione strategica
risultano essere gli ingredienti principali
della formula vincente.
Per quanto riguarda l’assetto organizza-
tivo, la grande prevalenza (il 92,5%) delle
483 PMI eccellenti.
Crescono le PMI eccellenti in Italia, se-
condo l’Osservatorio PMI di Global-
Strategy che ogni anno seleziona un pool
di “imprese eccellenti italiane” sulla base
di alcuni parametri rilevati nei bilanci del
quinquennio precedente. Dalle 327 im-
prese segnalate nell’edizione 2014, si è
passati alle attuali 483 imprese – con una
crescita che supera il 50% - che deriva-
no da un database di quasi 40mile azien-
de dei settori manifatturiero e servizi. Ne
fanno parte aziende totalmente italiane
con un fatturato compreso tra i 5 e i 250
milioni di euro, i cui dati finanziati rispet-
tino una serie di parametri economico-fi-
nanziari e patrimoniali.
Una crescita diffusa.
L’identikit di queste imprese rappre-
senta una bussola di particolare inte-
Familiari, ma con un buon team di manager, innovative e internazio-
nali: i risultati della ricerca dell’Osservatorio PMI di GlobalStrategy.
Uno sguardo d'insieme.
| 23
“A definire il fattore umano delle imprese
eccellentI sono la necessità e la volontà
di confrontarsi in contesti competitivi in-
ternazionali e socio-culturali differenti e
l’opportunitàdiintegrarerisorseecompe-
tenze" (Antonella Negri-Clementi, fonda-
trice, presidente e CEO di GlobalStrategy).
imprese di successo selezionate sono di
proprietà familiare. Il 57,8% ha una sto-
ria di presenza sul mercato che supera il
quarto di secolo: il 30% circa ha tra i 25 e
i 35 anni, il 20% dai 36 ai 50 anni e il re-
stante 7,5% ha oltre 50 anni di esperienza
sulle spalle.
A scegliere di delegare la gestione dell’im-
presa a manager sono oltre un’impresa su
tre (il 35%), e la compagine dei top mana-
ger ha spesso una elevata seniority azien-
dale: il 60,6% ha un’anzianità in azienda
superiore ai 10 anni. Un aspetto, questo,
in grado di garantire continuità alle stra-
tegie di conduzione dell’azienda.
Il “fattore U”
fa la differenza.
Se è il fattore umano a fare la differen-
VOCAZIONE INTERNAZIONALE.ASPETTATIVE ED OBIETTIVI.
POSIZIONAMENTO COMPETItIVO.
za tra le imprese eccellenti, quali sono i
suoi elementi distintivi? Secondo il 36,6%
degli intervistati, la formula del succes-
so è un mix tra innovazione, caparbie-
tà imprenditoriale, capacità strategica e
doti organizzative. Anche i valori azienda-
li sono considerati un’importante chiave
per il successo, dal 26,8% delle imprese.
Tra le strategie maggiormente persegui-
24 | SPAZIO TECNICO
FOCUS
IMPRESE ECCELLENTI
te sul mercato, vince la focalizzazione,
scelta dal 74%, rispetto alla diversifica-
zione, soprattutto quando si tratta di pro-
dotti ad alto valore aggiunto.
I settori di mercato verso cui si orientano
le imprese eccellenti non sono solo, come
ci si potrebbe aspettare, le nicchie specia-
listiche, dove comunque opera il 61% delle
imprese, ma anche – per il 39% di esse – i
settori maturi, indifferenziati e globali.
“Sono questi gli elementi che definiscono
il fattore umano delle imprese eccellenti –
spiega Antonella Negri-Clementi, fonda-
trice, presidente e CEO di GlobalStrategy
– la necessità e la volontà di confrontar-
si in contesti competitivi internazionali e
socio-culturali differenti, e l’opportunità di
integrare risorse e competenze, che mo-
strano la capacità dei nostri imprenditori
di aprire la propria azienda alle sfide e alle
opportunità che il mercato offre, dimo-
strandosi vincenti”.
Lombardia in testa alla
classifica.
La distribuzione geografica delle imprese
eccellenti vede la Lombardia quale primo
bacino di provenienza, con 137 aziende, in
aumento di 23 unità rispetto all’anno scor-
so. Salgono anche le aziende di Piemonte
e Veneto, passando rispettivamente da 29
a 41 e da 46 e 79.
Il maggiore incremento rispetto al 2014 si
è verificato nell’area del Nord-Est, con un
+78,8% di imprese eccellenti nel 2015. Al
Sud le performance migliori sono in Cam-
pania, con 27 imprese eccellenti, di cui 18
new entry.
Sempre più internazionali.
Uno degli elementi distintivi delle im-
prese eccellenti selezionate da quest’in-
dagine è, già dalle precedenti edizioni,
la tendenza all’internazionalizzazione.
Una tendenza che trova conferma anche
quest’anno, con quote di esportazioni che
VOCAZIONE ALl'INNOVAZIONE.
FORTE LEADERSHIP.
SQUADRA AFFIATATA.
| 25
“Le nostre imprese eccellenti si reputano
un passo avanti rispetto ai propri concor-
renti come approccio all’innovazione. E
questo significa essere pionieri e leader"
(Paolo Visciano, project leader dell’Os-
servatorio PMI 2015)
superano mediamente il 40% del fattura-
to: per le aziende di dimensioni maggiori,
con oltre 50 milioni di fatturato, la quota
arriva al 44,8%, ma anche quelle tra i 20
e i 50 milioni si attestano sul 40,8%, con
l’aspettativa di superare il 50% nel pros-
simo triennio.
I mercati di destinazione prevalenti ve-
dono al primo posto l’Europa, con il 47%,
ma anche una buona presenza di tutti i
mercati globali, con il 14% dell’export
verso il Nord America e il 19% destinato
a Far East, Cina e India.
Interessante anche la modalità di ingres-
so nei mercati locali, che per il 44,5% dei
casi avviene attraverso una presenza di-
retta e strutturata, con filiali commercia-
li, siti produttivi o partecipazioni in im-
prese estere. Sono invece il 29,5% delle
imprese a scegliere di appoggiarsi a di-
stributori locali per penetrare il mercato.
L’Osservatorio PMI di Global Strategy nasce nel 2009 con tre obiettivi: monitorare in
modo continuativo l'universo delle PMI italiane; individuare e selezionare sulla base
dell'analisi dei bilanci dell'ultimo quinquennio le Imprese Eccellenti nel proprio setto-
re di riferimento; comprendere e approfondire strategie e prassi manageriali alla base
dei casi di eccellenza identificati.
L’indagine parte con una prima fase quantitativa basata sull’analisi dei bilanci delle imprese manifatturiere e dei
servizi del quinquennio precedente. La costruzione di indici di settore permette successivamente l’individuazione,
tra le imprese con un valore della produzione tra i 20 e i 250 milioni, dei casi di eccellenza.
Segue una fase qualitativa, svolta attraverso interviste con gli imprenditori e l’alta direzione, per identificare da
un lato valori, caratteristiche e fattori di successo comuni a tali aziende, dall’altro le sfide che dovranno affrontare
per proseguire lungo il percorso dell’eccellenza.
Ogni anno i risultati della ricerca vengono presentati in un convegno con l’approfondimento
di temi specifici grazie ai contributi di esperti e alle testimonianze di imprenditori alla guida delle PMI Eccellenti.
Made in Italy vincente.
Il quadro che esce dall’Osservatorio PMI
2015 di GlobalStrategy è quello di impre-
se che vincono sul mercato grazie a inno-
vazione, ricerca, miglioramento continuo,
e che si differenziano per una eleva-
ta conoscenza dei settori in cui operano
(65,6%), competenze tecniche (59,4%) e
di prodotto (56,3%). Una formula che por-
ta al suo interno molti tratti tipici dell’im-
presa Made in Italy evoluta.
“Le nostre imprese eccellenti si reputa-
no un passo avanti rispetto ai propri con-
correnti come approccio all’innovazione –
commenta Paolo Visciano, project leader
dell’Osservatorio PMI 2015 – E questo si-
gnifica essere pionieri e leader, aver tro-
vato competenze, soluzioni tecniche e di
prodotto, ma anche competitive e orga-
nizzative in grado di costruire e difendere
un’eccellenza assoluta”.
26 | SPAZIO TECNICO
TREND
Questa industria 4.0 ha alla
sua base molto spesso l’In-
formation Technology, che
permette di interconnettere
macchine e processi, aziende
e clienti, creando una fabbri-
ca intelligente e flessibile, in
grado di adattarsi rapidamen-
te ai cambiamenti del merca-
to e alle esigenze produttive,
attraverso una gestione effi-
ciente e ottimizzata del magaz-
zino, delle linee di produzione
e della logistica.
Una nuova automazione
industriale.
Il paesaggio dell’automazione indu-
striale sta evolvendo rapidamente, fa-
cendo spazio ad una serie di innovazioni
che consentono di migliorare sostenibi-
lità, efficienza e sicurezza degli impianti,
e di aumentare quindi il livello di compe-
titività. Ma nascono anche, grazie a que-
ste innovazioni, nuovi prodotti e servizi
che promettono di arricchire di valore le
produzioni tradizionali.
Più sostenibilità, efficienza e sicurezza, ma anche nuovi prodotti e
servizi per arricchire di valore le produzioni tradizionali.
la fabbrica diventa
sempre più smart.
MANIFATTURA 4.0
| 27
La SIMULAZIONE permette di creare
modelli di simulazione a partire da
prodotti e processi simili a quello da
sviluppare, attraverso il “virtual com-
missioning”deisistemi.Lamanutenzione
predittiva si basa su una logica simile.
Spazio a servizi innovativi.
Il potenziale di questi strumenti e nuovi
modi di operare è ricchissimo: si apro-
no per esempio nuovi scenari a livello di
servizi, sia interni all’azienda, che rivolti
al cliente. Il monitoraggio sistematico e
intelligente di prodotti e processi, infatti,
oltre che migliorare la produttività, ge-
nera anche una serie di dati e informa-
zioni utili da analizzare per proporre so-
luzioni mirate.
Inoltre, le fabbriche guadagnano in fles-
sibilità, grazie alle nuove tecnologie che
rendono possibili auto-configurazioni
e auto-aggiornamenti attraverso l’im-
piego di sensoristica avanzata e inter-
connessioni tra macchinari: diventano
quindi più semplici le modifiche della
produzione, anche last minute, per ade-
guarsi alle esigenze del mercato. Ma
non solo: con questi strumenti diventa
realizzabile anche la produzione perso-
nalizzata, uno degli scenari di maggiore
interesse per l’automazione del futuro.
Due applicazioni
interessanti.
Due tra le applicazioni 4.0 più appetibi-
li per le aziende manifatturiere sono la
simulazione e la manutenzione preditti-
va. La prima permette di creare model-
li di simulazione a partire da prodotti e
28 | SPAZIO TECNICO
TREND
MANIFATTURA 4.0
processi simili a quello da sviluppare,
attraverso il “virtual commissioning”
dei sistemi. In questo modo le logiche di
processo vengono prima sviluppate vir-
tualmente, per poi essere implementate
direttamente nella realtà, accorciando
sensibilmente i tempi di sviluppo.
La manutenzione predittiva si basa su
una logica simile, per cui i dati raccolti
durante il ciclo di vita di un macchina-
rio consentono di creare modelli virtuali
di comportamento e di prevedere quindi
possibili guasti o malfunzionamenti, con
un notevole aumento di efficienza.
L’Internet of Things.
In questo contesto si inserisce uno
sviluppo tecnologico ottenuto a par-
tire dalle caratteristiche della rete in-
ternet: si tratta dell’Internet of Things,
espressione che indica come, attraver-
so il web, ogni oggetto fisico possa ac-
quistare un’identità anche nel mondo di-
gitale, grazie ad un sistema informatico
integrato che permette di comunicare e
scambiare dati e informazioni con gli al-
tri oggetti.
L’automazione industriale è
tra i campi in cui l’Internet of
Things ha il maggiore poten-
ziale applicativo.
Ne è un valido esempio la comunicazio-
ne M2M o machine to machine, che per-
mette una gestione integrata e smart
degli impianti di produzione attraver-
so la diagnostica automatica, la stima
dell’efficienza, la valutazione della per-
formance, la previsione di possibili gua-
sti e l’interazione tra i diversi macchina-
ri. I dati generati dai diversi macchinari
circolano così nella Internet of Things e
possono essere utilizzati e analizzati di-
rettamente in fabbrica o anche gestiti via
cloud, permettendo la supervisione e il
controllo degli impianti via remoto.
| 29
REPORT
Le esportazioni continuano il loro trend positivo, mentre l'indice degli ordini interni
segna tra aprile e giugno 2015 una crescita double digit.
settimo trimestre in
positivo.
Prosegue il trend positivo per i co-
struttori italiani di macchine utensi-
li, robot e automazione. Anche il secondo
trimestre dell’anno, infatti, ha fatto regi-
strare un incremento dell’indice degli or-
dini superiore - di ben il 30% - a quello
Le macchine utensili
proseguono la crescita
CONGIUNTURA
dello stesso periodo dell’anno preceden-
te, portando a sette il numero di trimestri
consecutivi di crescita dell’indice.
La buona notizia arriva dall’ultima indagi-
ne del Centro Studi & Cultura di Impresa
di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, che
evidenzia anche le ottime performance
sul mercato interno ed estero.
30 | SPAZIO TECNICO
REPORT
CONGIUNTURA
Crescita a due cifre sul
mercato interno.
L’indice degli ordini interni segna infat-
ti tra aprile e giugno 2015 una crescita
double digit, pari al 46,7% in più rispetto
a inizio 2014.
Il miglioramento registrato emerge an-
che dall’analisi dei dati relativi all’an-
damento degli ultimi quattro trimestri
effettuata con il sistema della media mo-
bile, che permette di mitigare l’effetto di
stagionalità determinato dalla differen-
te raccolta di ordini nei diversi trimestri:
fatto 100 il valore degli ordini del 2010, il
valore attuale arriva a 126,5.
L’Italia torna ad investire.
“Il 2015 prosegue dunque sulla strada
della ripresa per i costruttori italiani
che - ha affermato Luigi Galdabini, presi-
dente di UCIMU-SISTEMI PER PRODUR-
RE - pur mantenendo fede alla propria
tradizionale propensione all’attività di ex-
port, hanno saputo sfruttare appieno la
ripresa della domanda italiana di sistemi
di produzione”.
“I riscontri di questa ultima rilevazione
- ha sottolineato Galdabini – sono certa-
mente positivi: stiamo evidentemente as-
sistendo alla ripresa del mercato italiano,
certamente favorita dall’introduzione del-
la Nuova Legge Sabatini, già rifinanziata
per tutto il 2015, e dal bonus macchinari,
scaduto il 30 giugno”. Un provvedimento
che, secondo Galdabini, è auspicabile che
divenga strutturale, incentivando così gli
investimenti ad elevata tecnologia.
Anche l’estero in crescita.
Cresce anche l’indice degli ordini este-
ri, con un incremento del 26,1% ri-
spetto allo stesso trimestre del 2014.
| 31
"Nel 2014 il settore della produzione di
macchine utensili, robot e automazione
si è anche confermato il comparto con
il fatturato più alto tra i produttori di
beni strumentali" (Luigi galdabini, pre-
sidente UCIMU).
Guardando ai mercati di sboc-
co, guidano la classifica gli
Stati Uniti, a cui sono stati de-
stinati nel 2014 macchinari per
un valore di oltre 370 milioni
di euro, seguiti da Cina (364,1
milioni), Germania (335,5 milio-
ni), Russia (173,7), Francia (145,8),
Turchia (113 milioni) e Polonia
(104). Rispetto all’anno prece-
dente, sono cresciute in par-
ticolare le vendite in Polonia
(+23,5%) e Turchia (+3,2%).
Il made in Italy delle macchine utensili
continua peraltro ad avere una vocazione
fortemente internazionale: è infatti desti-
nata alle esportazioni più del 70% della
produzione nazionale.
Settore campione tra i
beni strumentali.
Nel 2014 il settore della produzione di
macchine utensili, robot e automazio-
ne si è anche confermato il comparto con
il fatturato più alto tra i produttori di beni
strumentali.
Il contributo del settore al PIL italiano è ri-
sultato pari a 7.186 milioni di Euro, valo-
re che comprende: 4.320 milioni di Euro di
produzione di macchine utensili, 520 mi-
lioni di Euro di robot, 397 milioni di euro
di altre macchine (per misura, controllo,
trattamenti termici, trattamenti superfi-
ciali, pulizia), 1.949 milioni di Euro di tec-
nologie ausiliarie, utensili e mandrineria,
controlli numerici per macchine utensili.
Uno sguardo al futuro.
Secondo il presidente di UCIMU Luigi
Galdabini, la ripresa dei consumi na-
zionali di macchine utensili dovrebbe es-
sere ulteriormente incentivata, in quanto
“non è tema di interesse per i soli co-
struttori ma, al contrario, è, e deve esse-
re sempre di più, tra le priorità del pae-
se, la cui industria manifatturiera opera
con tecnologie di produzione sempre più
datate e meno performanti. Per evitare la
perdita di competitività del nostro siste-
ma paese, occorre pensare a un sistema
di incentivi alla sostituzione dei macchi-
nari obsoleti.
Il provvedimento, che ha accolto il favore
del Ministero dello Sviluppo Economico,
potrebbe evidentemente dare una scossa
al consumo di macchinari ma soprattut-
to favorirebbe l’ormai necessario ammo-
dernamento degli impianti produttivi in
risposta alle esigenze di maggiore pro-
duttività delle imprese e di adeguamen-
to alle normative sempre più stringenti in
materia di risparmio energetico e miglio-
ramento degli standard di sicurezza sul
lavoro”.
CDU - Spazio tecnico n° 55/2015

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  • 1. spedizioneinabb.postale70%filialedimilano-POSTEITALIANE anno 22 numero 55 NOVEMBRE 2015 SpazioTecnicoperiodico di informazione del cdu Speciale ANTI INFORTUNISTICA 18-1920-21 16 17-19
  • 2. www.cdu.net “Dal 1992 insieme per condividere e crescere” info@cdu.net Nato oltre vent’anni fa, nel 1992, oggi il Consorzio Distributori Utensili rappresenta una realtà consolidata e la più concreta prospettiva di crescita del settore per il mercato italiano. Il miglioramento della distribuzione territoriale e la competenza tecnico-commerciale che i clienti dei nostri Associati ci riconoscono, rappresentano un grande motivo di orgoglio. CDU - CONSORZIO DISTRIBUTORI UTENSILI La formula consortile permette la partecipazione attiva da parte degli Associati, che - mantenendo la piena autonomia aziendale - possono incidere sulle scelte gestionali e operative, beneficiando di quel patrimonio di informazioni e competenze, che soltanto un gruppo da oltre 165 milioni di euro di fatturato può assicurare. La condivisione delle informazioni e le analisi di benchmarking sui dati del mercato rappresentano un valore che è difficilmente eguagliabile. Altrettanto evidente è il vantaggio competitivo assicurato dai volumi d’acquisto di 26 tra le migliori aziende nazionali del settore, con 34 punti vendita su tutto il territorio nazionale.
  • 3. | 3 SpazioTecnico SOMMARIO PAG. 22FOCUS Crescono le PMI italiane di successo. Familiari, ma con un buon team di manager, innovative e internazionali: i ri- sultati della ricerca dell’Osservatorio PMI di GlobalStrategy. PAG. 26TREND Più sostenibilità, efficienza e sicurezza, ma anche nuovi prodotti e servizi per arricchire di valore le produzioni tradizionali. la fabbrica diventa sempre più smart. PAG. 16NEWS Informazioni in diretta sulle novità e le proposte dai marchi fornitori conven- zionati con il Consorzio Distributori Utensili CDU. LA VETRINA DELLE NOVITÀ anno 22 - numero 55 - NOVEMBRE 2015 spedizione in abb. postale 70% filiale di milano - POSTE ITALIANE editore: Consorzio cdu - sede legale: via rugabella, 1 milano sede operativa: via delle gerole, 19 caponago PAG. 04ZOOM ANTINFORTUNISTICA: OLTRE LE NORMATIVE, IL VALORE DEL FATTORE "UomO". Sono sempre più performanti le soluzioni messe a punto dai leader di merca- to per proteggere dai rischi i lavoratori. PAG. 08MEETING BLECHEXPO E SWISSTECH IN FORTE CRESCITA. EUROMOLD a DÜsseldorf: BUONA LA PRIMA. EMO MILANO: un'edizione da incorniciare. FIERE & EVENTI coordinamento: CORRELAZIONI SAS - LECCO direttore responsabile: giorgio cortella stampa: CATTANEO PAOLO GRAFICHE - OGGIONO autorizz. tribunale di lecco n. 3136 del 21/09/95 (n. 9/95 reg.per.) PAG. 12L’INTERVISTA Intervista a Pier Luigi Streparava – Commissario EMO 2015. UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO PER L'INDUSTRIA DELLE MACCHINE UTENSILI. PAG. 29REPORT Le macchine utensili proseguono la crescita. Le esportazioni continuano il loro trend positivo, mentre l'indice degli ordini interni segna tra aprile e giugno 2015 una crescita double digit.
  • 4. 4 | SPAZIO TECNICO ZOOM Sono sempre più performanti le soluzioni messe a punto dai leader di mercato per proteggere dai rischi i lavoratori. ANTINFORTUNISTICA OLTRELENORMATIVE, ILVALOREDELFATTORE"UomO". maggiore informazione, maggiore consapevolezza. L'evoluzione che ha segnato, nel cor- so degli ultimi vent'anni, il mondo del lavoro evidenzia con chiarezza una accre- sciuta attenzione verso il tema della salu- te e della sicurezza in azienda, qualunque sia l'ambito operativo e la funzione che si è chiamati a compiere. Si tratta di un dato importante, che va ri- conosciuto e che, dati alla mano, colloca il nostro Paese ai primi posti in assoluto a livello internazionale. Alla base di questo percorso virtuoso sta senza dubbio una attenzione crescente da parte del Legislatore rispetto ai moltepli- ci rischi, fino a ieri trascurati o non ade- guatamente considerati, che ogni attività svolta in un ambiente di lavoro porta con sè. Regole più stringenti, accompagnate da controlli più severi e da una forte azio- ne formativa ed informativa a tutti i livelli, hanno comportato non solo una drastica riduzione degli incidenti sul lavoro, ma an- che un atteggiamento complessivamente più responsabile che, prima ancora della repressione di comportamenti fuori nor- ma, ha determinato un forte impulso sul fronte della prevenzione dei rischi stessi. La consapevolezza del valore di ogni sin- golo lavoratore per il successo dell'azien-
  • 5. | 5 da ha fatto sì, in moltissimi contesti, che si superassero i già rigidi parametri defi- niti per legge, per arrivare a una coscien- za diffusa dell'importanza di investimenti aziendali tesi a promuovere un ambien- te di lavoro sempre più sicuro e, laddove possibile, anche confortevole. I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE. Cuore di questo sistema sono i DPI, me- glio conosciuti come Dispositivi di pro- tezione individuale. Essi consistono in tutti quei prodotti che hanno la funzione di sal- vaguardare la persona che l'indossi o co- munque li porti con sé, da rischi per la sa- lute e la sicurezza. Dalla protezione delle vie respiratorie a quella degli occhi e dell'udito, dalla pro- tezione del capo a quella degli arti inferio- ri e superiori, dalla protezione del corpo e della pelle a quella dai rischi di caduta dall'alto. L'elenco dei dispositivi previsti dalla legge è estremamente ampio e det- tagliato in relazione al rischio che un'atti- vità comporta, alla tipologia dell'ambiente in cui si opera e alla specifica mansione ricoperta, oltre che al particolare settore di attività. In questo ambito, numerose sono le azien- de che si sono specializzate, mettendo a punto DPI che rispondono alle normative in vigore. DA TRACTEL UNA GUIDA PER I RISCHI DI CADUTA DALL'ALTO. èil caso di Tractel, che al tema dei ri- schi di cadute dall'alto in ambito indu- striale ha recentemente dedicato una spe- cifica brochure: "Le richieste più frequenti da parte degli utilizzatori professionali si indirizzano prevalentemente alla ricer- ca di soluzioni che possano risolvere, sia con prodotti che con la documentazione corretta e le relative procedure di utiliz- zo, situazioni di rischio connesse a lavori in quota soprattutto in ambito industriale. Per questo abbiamo realizzato una bro- chure che indica con chiarezza le molte- plici situazioni di rischio, proponendo per ciascuna la serie di prodotti e sistemi più idonea". Dai dispositivi di ancoraggio permanen- te (linee di vita orizzontali e ancoraggi EN 795, linee di vita verticali e binari EN 353-1 e -2) ai dispositivi di ancoraggio tempora- neo (linee di vita ed ancoraggi EN 795), dal- le connessioni ai cordini e agli anticaduta,
  • 6. ZOOM 6 | SPAZIO TECNICO ANTINFORTUNISTICA fino alle imbracature: la proposta Tractel è completa e calibrata in funzione delle dif- ferenti situazioni di rischio e delle diverse tipologie di strutture su cui si opera. SIXTON: LEGGEREZZA E AFFIDABILITà nelle calzature. Focus sulle calzature e sulla sicurezza degli arti inferiori per Maspica, azien- da proprietaria del marchio Sixton, da sempre attenta alle richieste del mercato negli utilizzi professionali: "Polivalenza di utilizzo da un lato, leggerezza e affidabili- tà dall'altro, sono i punti salienti di ispira- zione dell'attività di ricerca e sviluppo che vede impegnata con continuità la nostra azienda". Tra le novità che Sixton propone, Expander è la linea di calzature dotata di suola po- livalente “agility and stability”, designata per muoversi liberamente e in sicurezza in diversi luoghi di lavoro. Composta dal PU/ TPU Huntsmann e dalla gomma Vibram, si ottiene in un’unica suola una straordi- naria performance di aderenza, leggerez- za e versatilità di utilizzo. Ritmo New Collection si incentra su quan- to di più dinamico, leggero, e polivalente la ricerca Maspica ha ideato. Le novità del- la Linea Ritmo svelano un look moderno e sportivo, in sinergia con materiali tecnolo- gicamente all’avanguardia, per garantire massima traspirabilità e comfort in tutta sicurezza.
  • 7. | 7 HONEYWELL: LA PROTEZIONE DELLE MANI A PROVA DI ERRORE. Altro player globale del mercato dell'in- fortunistica è Honeywell, con la sua li- nea Safety Products che copre a 360 gra- di la produzione di dispositivi di protezione individuale: dalle orecchie agli occhi, dalle vie respiratorie ai piedi e alle mani. "Sappiamo che creare una cultura della sicurezza è molto più che una semplice dichiarazione di intenti dal momento che si tratta di un gruppo di persone consape- voli del fatto che proteggersi gli uni con gli altri da qualsiasi pericolo è la cosa più im- portante. Intendiamo offrire prodotti che i lavoratori abbiano piacere di indossare, tenendoli al sicuro ogni minuto della gior- nata". Anche in questo caso la continua innova- zione è un elemento determinante del- la filosofia di un marchio che da oltre 50 anni opera in questo settore. E, tra le no- vità più interessanti, vi è la linea di guan- ti Check&Go. La novità di questa serie è che riporta sul dorso il livello di protezio- ne al taglio espressa nei colori semaforici. Si hanno così tre livelli di protezione che indicano con chiarezza all’utente se pos- sono essere utilizzati in relazione al tipo di rischio al quale è esposto. Da segnalare, in particolare, la gamma Check&Go  Deep tril, realizzata in maglia a filo continuo ed interamente rivestita in schiuma di nitrile ottenendo così un effet- to “simil pelle”. Una scelta che nasce dal- la richiesta di poter disporre di un guanto riutilizzabile, lavabile e resistente all’e- sposizione ad olii e grassi; caratteristiche che la pelle comune non garantisce. Questo concetto permette di razionalizza- re la vasta gamma di guanti utilizzati ne- gli ambienti professionali, consentendo un risparmio sensibile e contribuendo alla ri- duzione dell’inquinamento.
  • 8. 8 | SPAZIO TECNICO cessi e la movimentazione dei materiali, elementi fondamentali per accrescere la produttività e ridurre i tempi morti, fa- vorendo un'integrazione di tutto il ci- clo produttivo. Focus, dunque, sui robot, ma anche sulle tecnologie di fissaggio e giunzione, da quello meccanico a quello che si basa sulla polimerizzazione termi- ca automatizzata. La richiesta di una sempre maggiore va- rietà di prodotti e di un numero crescente di varianti, distribuite su quantità ridot- te richiede per altro massima flessibilità anche nei dettagli. E questo è un altro dei temi che saranno affrontati a Blechexpo e Schweisstec, proponendo al pubblico specializzato le varie e più moderne tec- nologie in fatto di deformazione, lavora- zione a freddo e taglio/giunzione termici e meccanici e mostrando ancora una vol- ta tutti i componenti ed i moduli più rile- vanti per lavorare in modo economico ed efficiente pezzi in lamiera, tubi e profilati. verso Un processo sempre più integrato. Ancora una volta Stoccarda si propo- ne sulla scena industriale mondia- le come punto di riferimento per l'indu- stria della lamiera e della lavorazione del tubo e dei profili, comprese le tecnologie di giunzione e di fissaggio termici e mec- canici, grazie a Blechtech e Swisstech, di scena dal 3 al 6 novembre. Rispetto all'edizione dello scorso anno sono oltre 150 i nuovi espositori, per un totale di 1.200 aziende presenti sugli 85.000 mq di fiera, provenienti da 36 Pae- si di tutto il mondo, a cominciare da Ger- mania, Italia e Svizzera, storicamente le nazioni maggiormente rappresentate. Particolare l'attenzione che a Stoccar- da viene posta sull'automazione dei pro- L'evento annuale per l'industria della lamiera e della lavorazione del tubo e dei profili di scena a Stoccarda vede 150 nuovi espositori. BLECHEXPO E SWISSTECH IN FORTE CRESCITA. FIERE & EVENTI MEETING
  • 9. | 9 MEETING PROTAGONISTA LA STAMPA 3d. Cambia il palcoscenico e si riducono le dimensioni. Tuttavia Euromold con- tinua a rappresentare la più importante fiera nel mondo dello stampaggio. E tra i 453 espositori, moltissime le nuove real- tà, spesso giovani e di piccola dimensio- ne, che hanno avuto la possibilità di pro- porre le loro novità. Proprio questo sguardo al futuro è stato l'elemento caratterizzante della prima edizione di Euromold a Düsseldorf, che ha visto anche un interessante congres- so sulla stampa 3D e la produzione addi- tiva, le vere protagoniste della fiera, che ha avuto modo di offrire un panorama completo dello stato dell'arte dal disegn alla prototipazione, fino alla produzione seriale. Ciò proponendosi come osserva- torio privilegiato di prodotti, servizi, tec- nologie, innovazioni e tendenze per lo svi- luppo digitale del prodotto. Ma Euromold ha avuto anche un ulterio- re valore aggiunto: quello di promuovere la formazione di reti tra operatori diversi della filiera, riducendo il gap che spesso esiste tra ap tra industrial designer, svi- luppatori di prodotti, produttori, fornitori e utenti. Lo hanno potuto apprezzare, in modo particolare, gli oltre 11 mila visita- tori provenienti da 48 diversi Paesi, che hanno preso parte ai 4 giorni della mani- festazione. E se la parte del leone l'hanno fatta i tedeschi, con il 50% delle presenze, quote significative sono state registrate anche da altri Paesi europei, a partire da Francia, Italia e Spagna. FIERE & EVENTI Rispetto al passato un salone più contenuto nelle dimensioni ma non nelle novità presentate. Soddisfatti pubblico ed espositori. EUROMOLDaDÜsseldorf: BUONALAPRIMA.
  • 10. 10 | SPAZIO TECNICO MEETING Ben 155 mila visite in rappresentanza di 120 Paesi. Debuttano con successo le tecnologie additive, comparto in pieno sviluppo. EMOMILANO:un'edizione da incorniciare. BATTUTI TUTTI I RECORD. Si è rivelata un'edizione da record EMO MILANO 2015, la mondiale de- dicata all’industria costruttrice di mac- chine utensili, robot e automazione ospitata a fieramilano dal 5 al 10 otto- bre. Promossa da CECIMO, l’associazione europea delle industrie della macchina utensile e organizzata dalle strutture FIERE & EVENTI operative di UCIMU-SISTEMI PER PRO- DURRE, EMO MILANO 2015 ha registra- to oltre 155 mila visite nei sei giorni di manifestazione, in rappresentanza di 120 Paesi, con oltre il 51% dei visitatori provenienti dall'estero. Le aspettative già alte, considerato il momento economico positivo, sono state ampiamente superate. I dati re- gistrati da EMO MILANO 2015, infatti, non sono soltanto nettamente supe-
  • 11. | 11 "La volontà di offrire un assaggio di ita- lianità attraverso le numerose iniziative organizzate prima e durante la mostra ha incontrato l’apprezzamento degli ope- ratori, in particolare di quelli stranieri” (Alfredo Mariotti, DIRETTORE EMO MILANO) riori rispetto all’edizione precedente (2009) ma anche di gran lunga migliori di quanto previsto a fine 2013 quando la macchina organizzativa della manife- stazione è entrata nel vivo dell’attività. Nei 12 padiglioni completamente al- lestiti è stato presentato l’intero spet- tro produttivo: dalla deformazione alla asportazione, dalla robotica all’auto- mazione, dagli utensili alle tecnologie ausiliarie, alla meccatronica. In questo contesto hanno fatto il loro debutto le tecnologie additive, comparto in pieno sviluppo e di grande interesse anche per chi opera nel settore dei sistemi di produzione. In questo senso EMO MI- LANO si è dimostrata, ancora una volta, manifestazione capace di intercettare le nuove tendenze proponendo un focus dedicato all’additive manufacturing e ospitando la conferenza internazionale dedicata al tema, alla quale hanno pre- so parte circa 180 persone tra studiosi, tecnici, imprenditori e esperti. Massiccia e ancora più nutrita rispetto all’edizione passata di EMO MILANO la presenza di visitatori europei (il 62% del totale degli stranieri) e asiatici (32%); è invece risultata in calo la presenza de- gli operatori delle Americhe (4%) nono- stante i visitatori statunitensi siano au- mentati. La manifestazione sarà ricordata an- che per i numerosi eventi organizzati a corollario: dagli appuntamenti istitu- zionali agli incontri B2B, dalle presen- tazioni alle conferenze stampa, dai con- vegni ai seminari tecnici. Ma oltre a ciò EMO MILANO 2015 sarà ricordata per la concomitanza con EXPO, l’esposizio- ne universale a due passi dal quartiere espositivo che ha accolto numerosissi- mi operatori della mondiale della mac- china utensile per un “Dopo EMO” unico nel suo genere. Il valore della manifestazione che, ri- spetto all’edizione precedente ha regi- strato un +12% alla voce imprese espo- sitrici e un +26% a quella superficie espositiva netta, - è testimoniato anche dal riconoscimento che il Ministero del- lo Sviluppo Economico le ha attribuito, inserendola tra le manifestazioni fieri- stiche considerate strumento di politica industriale del Paese. CECIMO, l’associazione europea delle industrie della macchina utensile, attraverso le 15 associa- zioni nazionali aderenti, rappre- senta e promuove l’interesse di circa 1.500 imprese europee co- struttrici di macchine utensili. La loro produzione copre quasi com- pletamente la produzione di set- tore realizzata nell’area e rappresenta il 39% della totale mondiale. Fondato nel 1950, CECIMO è riconosciuto come il rappre- sentante dell’interesse e dei valori comuni dell’industria europea della macchina utensile. CECIMO è la piattaforma per identificare e promuovere le iniziative strategiche fon- damentali per il miglioramento della competitività e della leadership dell’industria europea della macchina utensile.
  • 12. A COLLOQUIO CON... L’INTERVISTA 12 | SPAZIO TECNICO UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO PER L'INDUSTRIA DELLE MACCHINE UTENSILI. A pochi giorni dalla chiu- sura di EMO 2015, può tracciare un bilancio di questa edizione? La concomitanza con l'e- vento di EXPO ha porta- to un’influenza positiva? Le aspettative già alte, considerato il momen- to economico positivo, sono state ampiamen- te superate. EMO MILA- NO 2015 ha registrato ol- tre 155 mila visite nei sei giorni di manifestazione, in rappresentanza di 120 paesi. Il carattere inter- nazionale che tradizional- mente contraddistingue EMO MILANO è stato te- stimoniato dalla grande partecipazione dei visi- tatori stranieri risultati il 51% del totale. Il confronto con l’edizio- ne 2009 risulta vincente per tutti i principali indi- catori: EMO MILANO 2015 ha presentato l’offerta di 1.600 espositori, il 12% in più rispetto al 2009, per una superficie espositiva di 120.000 metri quadrati, il 26% più ampia dell’edi- zione precedente. La pre- senza di visitatori è stata del 25% superiore a quel- la del 2009 così come è cresciuta la partecipazio- ne degli stranieri. Del resto EMO MILANO 2015 sarà ricordata an- che per la concomitanza con EXPO, l’esposizione universale a due passi dal quartiere espositivo, che ha accolto numerosissi- mi operatori della fiera mondiale della macchi- na utensile per un “Dopo EMO” unico nel suo gene- re. Infatti, sono stati più di 40.000 i biglietti di ingres- so a EXPO che gli esposi- tori della mondiale della macchina utensile hanno acquistato, a tariffa age- volata, grazie all’accordo siglato dagli organizzatori di EMO. PIERLUIGI STREPARAVA Nato nel 1942, è presidente della Streparava Spa (Adro), società leader nella produzione di macchine utensili e componentistica per il settore automotive. past president di Ucimu, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione - di cui è attualmente tesoriere e membro del board - dal 2013 è presidente della Camera di Commercio Italo Cinese, tra le prime istituzioni occidentali a aprire un dialogo con il Paese del Dragone. DESIGNATO DAll' assemblea generale di Ceci- mo, l’associazione europea delle industrie della macchina utensile, a Commissario Ge- nerale di EMO Milano 2015, aveva Già svolto lo stesso incarico nel 2009 e nel 2003. PARTICOLARMENTE Intenso anche il suo impe- gno in ambito sociale e CULTURALE a favore del territorio. Intervista a Pier Luigi Streparava – Commissario EMO 2015.
  • 13. | 13 Qual è l’ultima frontie- ra dell’innovazione nelle macchine utensili, anche alla luce delle macchine presentate ad EMO? Si sta facendo spazio anche in questo settore il tema della sostenibilità am- bientale? Il tema della sostenibilità ambientale è nell’agen- da dei principali costrut- tori di macchine utensili mondiali ormai da diver- si anni, non a caso, per restare all’Italia, già dal 2011 l’attenzione alle problematiche ambienta- li è criterio di attribuzione del marchio UCIMU “Blue Philosophy”. In partico- lare, le imprese conces- sionarie del marchio UCI- MU, segno distintivo della più qualificata produzione italiana, hanno assunto, da tempo, l’impegno a re- alizzare macchine uten- sili capaci di garantire la sostenibilità ambientale del ciclo produttivo, im- pegno che corrisponde a una vera e propria filoso- fia, la “Blue Philosophy”, che ha come imperativo quello di definire, svilup- pare e adottare nuovi mo- delli di sviluppo, con la realizzazione di prodotti e processi “eco-innovativi”. Per tornare alle innova- zioni presentate ad EMO MILANO 2015, la novità più eclatante è quella le- gata alle tecnologie ad- ditive, comparto in pieno sviluppo e di grande inte- resse anche per chi ope- ra nel settore dei sistemi di produzione. In questo senso EMO MILANO si è dimostrata, ancora una volta, manifestazione ca- pace di intercettare le nuove tendenze propo- nendo un focus dedicato all’additive manufactu-
  • 14. A COLLOQUIO CON... L’INTERVISTA 14 | SPAZIO TECNICO ring e ospitando la confe- renza internazionale de- dicata al tema, alla quale hanno preso parte circa 180 persone tra studio- si, tecnici, imprenditori e esperti. Qual è lo stato di salute del settore metalmec- canico nazionale, e delle macchine utensili in par- ticolare? Nel 2015 si è rafforza- ta la ripresa economica mondiale avviata nel 2014 e anche il settore delle macchine utensili ha ini- ziato una nuova fase di sviluppo. L'aumento del consumo di macchine utensili nel mondo, in Eu- ropa e in Italia, è del re- sto confermato dai dati elaborati sulle stime Ox- ford Economics: l'istituto prevede un costante au- mento del consumo mon- diale di sistemi di pro- duzione tra 2015 e 2017 e una performance del mercato italiano decisa- mente positiva: +5,3% nel 2015, +5% nel 2016, +7,4% nel 2017. In particolare, il consumo globale dovreb- be raggiungere 60 miliar- di di euro nel 2015, 63 mi- liardi nel 2016 (+5,2%), 66 miliardi nel 2017 (+4,8%). In Europa, l'aumento del- la domanda sarà caratte- rizzato da un andamento costante. Stringendo l’analisi sull’I- talia, è interessante guar- dare i dati del secondo trimestre 2015, che vede l’indice degli ordini di macchine utensili raccol- ti dai costruttori italiani, elaborato dal Centro Stu- di & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, registrare un incremento, rispetto allo stesso periodo del 2014, del 30%, allungando così a sette trimestri consecu- tivi il trend positivo. Il ri- sultato è stato determina- to soprattutto dall’ottimo andamento delle perfor- mance sul mercato inter- no (+46,7%). Si tratta di numeri che confermano l’avvio di un nuovo periodo di svilup- po del consumo di mac- chine utensili in Italia che si concretizzerà in incre- menti sempre più decisi: +5% nel 2016, +7,4% nel 2017 (dati Oxford Econo- mics). Nasce da UCIMU la pro- posta fatta a Renzi sul “super-ammortamento” dei nuovi macchinari in- dustriali che si annuncia un elemento chiave della Legge di Stabilità: ci rac- conta come è andata? Gli sforzi messi in cam- po nell'ultimo biennio da UCIMU affinché le auto- rità italiane sviluppasse-
  • 15. | 15| 15 ro uno strumento di po- litica industriale simile alla Legge Macron, che più di ogni altra ha con- tribuito all'industrializza- zione del paese Francese, sono prossimi all’essere premiati. Questo ci ren- de ovviamente orgoglio- si di quanto fatto e ancor più fiduciosi per il futuro in quanto il provvedimen- to permette alle imprese italiane di competere alla pari con i concorrenti che possono avvantaggiarsi di provvedimenti simili, già operativi in diversi paesi europei. Si tratta di una proposta che UCIMU aveva avan- zato già tempo fa. Recen- temente, sulla scorta di quanto previsto dalla leg- ge Macron in Francia, le nostre autorità hanno ap- prontato questo provvedi- mento che permette l’am- mortamento del 140% del bene strumentale acqui- stato. Un bel successo di cui possiamo essere tutti orgogliosi. Nella veste di presiden- te della Camera di Com- mercio Italo Cinese, come vede la frenata dell’eco- nomia cinese? Avrà un impatto significativo sul- le aziende italiane espor- tatrici in Cina? Da tempo siamo tutti abi- tuati ad una Cina che cre- sce sempre a doppia ci- fra, ma era normale che non potesse durare in eterno. Ora dobbiamo aspettarci un’ovvia fase di assestamento. Durante questi anni di recessione, molti costruttori europei di macchine utensili, tra cui anche gli italiani, han- no sfruttato la grande do- manda cinese per tampo- nare il sostanziale calo del consumo interno. Il rallentamento non è co- munque un problema, io resto convinto che il pa- ese del Dragone presenti ancora grandi opportuni- tà di business per l’Occi- dente.
  • 16. 16 | SPAZIO TECNICO LA VETRINA DELLE NOVITà NEWS Lasicurezzaèfruttodiunascelta L’utilizzo della ruota giusta per una specifica applicazione consente una movimentazione agevole e con sforzo ridotto di carrelli e macchinari; in modo analogo, l’impiego di un prodotto non corretto, op- pure di un prodotto deteriorato, può causare importanti difficoltà nella movimentazione, fino a fermi macchina, interruzioni delle linee di produzione ed aumento della probabilità di infortuni sul lavoro e malattie professionali. Tellure Rôta ha sviluppato nel corso degli ultimi anni delle gamme di ruote specifiche dedicate all’u- tilizzo in ambito industriale, che consentono una movimentazione agevole e senza sforzo di carrelli e macchinari nelle differenti situazioni e condizioni di utilizzo: per carichi leggeri, medi e pesanti, per movimentazione manuale o mista manuale-meccanica, in presenza di umidità ed aggressivi chimici, su pavimentazioni delicate oppure sconnesse e con ostacoli. Contattate il nostro Servizio Commer- ciale per saperne di più, e programmare una visita dedicata presso la Vostra sede per conoscere le nuove soluzioni ergonomiche. COD. 55.01 CON LA RUOTA GIUSTA MENO FATICA E PIU’SICUREZZA ... a cosìda così...
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  • 18. 18 | SPAZIO TECNICO###CP_PAG_PUBB_AUTOMOTIVE_210X297.indd 1 09/06/15 10:22
  • 19. | 19 COD. 55.02 COD. 55.03 LA VETRINA DELLE NOVITà NEWS Affidabilità, facilità di manutenzione, flessibilità: queste le caratteristiche della gam- ma di compressori a pistoni di Chicago Pneumatic (CP), che soddisfano le esigenze dell’hobbista evoluto fino al professionista della piccola e grande officina. Ecco due compressori ideali per chi utilizza l'aria compressa in modo non continuativo. CHICAGO PNEUMATIC CPRA 50 L20P MS - Que- sto compressore lubrificato ad olio a trasmis- sione diretta ideale per uso hobbistico è adatto a brevi operazioni e piccole riparazioni. Leggero e facile da trasportare, garantisce prestazioni e durata e – grazie alla protezione antisurriscal- damento del motore – è particolarmente sicuro. CHICAGO PNEUMATIC CPRC 390 NS19S MS - è il partner ideale per le officine di piccole dimensioni. Questo compressore con trasmissione a cinghia monostadio della gamma Professional si caratterizza per la facilità d’uso e offre affidabilità, prestazioni e una maggiore durata, grazie alla minore temperatura di funziona- mento. COMPRESSORI A PISTONI CP: UNA GAMMA PER TUTTE LE ESIGENZE Questi erogatori professionali per bombole di schiuma poliuretanica, prodotti da ANI, permettono un’ottimale applicazione del pro- dotto grazie alla loro grande maneggevolezza e leggerezza. Sono dotati di corpo in alluminio nichelato, impugnatura ergonomica, adattatore universale (idoneo per l’impiego di tutte le bombole standard a vite). L'erogazione del prodotto è regolabile con l’apposito pomello di grandi dimensioni. PISTOLAPERSCHIUMEPOLIURETANICHE CONADATTATOREUNIVERSALE Caratteristiche tecniche degli erogatori: • guarnizioni di tenuta in PTFE • spillo in acciaio INOX con rivestimento in PTFE (solo per mod. A/218 & A/218/S) • ammortizzatore dello spillo (solo per mod. A/218/S) • blocco della leva contro urti accidentali (solo per mod. A/218/S) • tubo erogazione in alluminio rivestito di ceramica internamente ed esternamente, per ac- celerare il flusso del prodotto e diminuire l’aderenza (solo per mod. A/218 & A/218/S) • tubo erogazione in acciaio zincato (solo per mod. A/218/E) • tenuta ermetica tra spillo e ugello • valvola unidirezionale in ottone e acciao inox • beccuccio sagomato per consentire l’inserimento di cannucce adatte a raggiungere an- goli difficili o fessure strette.
  • 20. 20 | SPAZIO TECNICO Visitate it.markal.com Provati sul campo. Marcatori di fiducia per l’industria. Lascio il mio segno tutti i giorni.
  • 21. PENNARELLIDURA-INKMARKAL® : MARCATURA IMMEDIATAMENTESECCA COD. 55.04 | 21 Preferiti per la loro capacità di scrivere ed essiccare in un attimo, i pennarelli ad inchiostro permanenti sono presenti su ogni posto di lavoro, nelle fabbri- che, nei magazzini di stoccaggio o nei servizi spedizioni. Disegnata per i pro- fessionisti, la gamma di marker DURA-INK® usa punte altamente resistenti e inchiostri di qualità industriale che ne fanno la soluzione ideale per una gran parte delle applicazioni. Ampia la varietà di punte: fine, a scalpello, tonde, a scalpello larga… C'è sempre un modello che possa rispondere ad ogni fabbi- sogno. I pennarelli Markal® offrono i seguenti vantaggi • Inchiostro di qualità industriale che non sbava, permette una marcatura du- revole e resistente alle intemperie. • Punte molto resistenti che garantiscono ottime prestazioni di scrittura sia su cartone che metalloe resistono allo schiacciamento e sfillacciamento. • Serbatoi robusti e leggeri: riducono la fatica delle mani e sono voluminosi per consentire un utilizzo comodo quando si indossa i guanti di lavoro. Questi serbatoi, resistenti ai colpi e idonei per usi in- dustriali, prolungano la durata di vita del pennarello. • Tappo con clip di plastica resistente: sono solidi e sono stati disegnati per offrire una chiusura rapida e completamente er- metica per prevenire rischi di essiccazione. La clip consente di tenerlo facilmente in tasca o alla cintura degli attrezzi e im- pedisce al marker di rotolare o cadere dal tavolo di lavoro o dal banco. Per allargare la gamma, gli ingegneri Markal hanno concepito: DURA-INK® 20 - Un marcatore a scatto con una punta tonda fine che permette di non perdere il tappo e così rischiare un’es- sicazione della punta. DURA-INK® 5 - I soliti marcatori sono troppo corti o troppo larghi per marcare aree difficili da raggiungere. Il ns. pennarello è stato concepito con una punta micro estesa che permette una marcatura precisa in queste aree difficili da raggiungere. DURA-INK® WashAway™ - è un marcatore ad inchiostro temporaneo che si asciuga velocemente. Può essere rapidamente e completamente eliminato da superfici non porose con acqua o soluzioni detergenti, senza lasciare residui o ombre. LA VETRINA DELLE NOVITà NEWS
  • 22. 22 | SPAZIO TECNICO FOCUS Crescono le PMI italiane di successo. IMPRESE ECCELLENTI resse per vedere come stanno cambiando le imprese che hanno maggior successo sul mercato. La crescita rilevata quest’anno non è solo numerica; le impre- se eccellenti hanno dimostra- to di saper crescere in modo molto rapido, come dimostra l’accelerazione significativa nell’ultimo biennio della red- ditività e della solidità patri- moniale, misurate a livello ag- gregato. Anche a livello settoriale, i differenziali di performance di crescita, redditività e soli- dità patrimoniale misurano da due a oltre dieci volte la media degli specifici settori di riferi- mento. A questo quadro si aggiunge che molte delle imprese del campione dichiarano di attendersi un nuovo slancio di crescita nei prossimi tre anni. Gli ingredienti del successo. La via delle PMI italiane per il successo si basa, secondo i dati emersi dall’Os- servatorio, principalmente sul fattore umano: innovazione e visione strategica risultano essere gli ingredienti principali della formula vincente. Per quanto riguarda l’assetto organizza- tivo, la grande prevalenza (il 92,5%) delle 483 PMI eccellenti. Crescono le PMI eccellenti in Italia, se- condo l’Osservatorio PMI di Global- Strategy che ogni anno seleziona un pool di “imprese eccellenti italiane” sulla base di alcuni parametri rilevati nei bilanci del quinquennio precedente. Dalle 327 im- prese segnalate nell’edizione 2014, si è passati alle attuali 483 imprese – con una crescita che supera il 50% - che deriva- no da un database di quasi 40mile azien- de dei settori manifatturiero e servizi. Ne fanno parte aziende totalmente italiane con un fatturato compreso tra i 5 e i 250 milioni di euro, i cui dati finanziati rispet- tino una serie di parametri economico-fi- nanziari e patrimoniali. Una crescita diffusa. L’identikit di queste imprese rappre- senta una bussola di particolare inte- Familiari, ma con un buon team di manager, innovative e internazio- nali: i risultati della ricerca dell’Osservatorio PMI di GlobalStrategy. Uno sguardo d'insieme.
  • 23. | 23 “A definire il fattore umano delle imprese eccellentI sono la necessità e la volontà di confrontarsi in contesti competitivi in- ternazionali e socio-culturali differenti e l’opportunitàdiintegrarerisorseecompe- tenze" (Antonella Negri-Clementi, fonda- trice, presidente e CEO di GlobalStrategy). imprese di successo selezionate sono di proprietà familiare. Il 57,8% ha una sto- ria di presenza sul mercato che supera il quarto di secolo: il 30% circa ha tra i 25 e i 35 anni, il 20% dai 36 ai 50 anni e il re- stante 7,5% ha oltre 50 anni di esperienza sulle spalle. A scegliere di delegare la gestione dell’im- presa a manager sono oltre un’impresa su tre (il 35%), e la compagine dei top mana- ger ha spesso una elevata seniority azien- dale: il 60,6% ha un’anzianità in azienda superiore ai 10 anni. Un aspetto, questo, in grado di garantire continuità alle stra- tegie di conduzione dell’azienda. Il “fattore U” fa la differenza. Se è il fattore umano a fare la differen- VOCAZIONE INTERNAZIONALE.ASPETTATIVE ED OBIETTIVI. POSIZIONAMENTO COMPETItIVO. za tra le imprese eccellenti, quali sono i suoi elementi distintivi? Secondo il 36,6% degli intervistati, la formula del succes- so è un mix tra innovazione, caparbie- tà imprenditoriale, capacità strategica e doti organizzative. Anche i valori azienda- li sono considerati un’importante chiave per il successo, dal 26,8% delle imprese. Tra le strategie maggiormente persegui-
  • 24. 24 | SPAZIO TECNICO FOCUS IMPRESE ECCELLENTI te sul mercato, vince la focalizzazione, scelta dal 74%, rispetto alla diversifica- zione, soprattutto quando si tratta di pro- dotti ad alto valore aggiunto. I settori di mercato verso cui si orientano le imprese eccellenti non sono solo, come ci si potrebbe aspettare, le nicchie specia- listiche, dove comunque opera il 61% delle imprese, ma anche – per il 39% di esse – i settori maturi, indifferenziati e globali. “Sono questi gli elementi che definiscono il fattore umano delle imprese eccellenti – spiega Antonella Negri-Clementi, fonda- trice, presidente e CEO di GlobalStrategy – la necessità e la volontà di confrontar- si in contesti competitivi internazionali e socio-culturali differenti, e l’opportunità di integrare risorse e competenze, che mo- strano la capacità dei nostri imprenditori di aprire la propria azienda alle sfide e alle opportunità che il mercato offre, dimo- strandosi vincenti”. Lombardia in testa alla classifica. La distribuzione geografica delle imprese eccellenti vede la Lombardia quale primo bacino di provenienza, con 137 aziende, in aumento di 23 unità rispetto all’anno scor- so. Salgono anche le aziende di Piemonte e Veneto, passando rispettivamente da 29 a 41 e da 46 e 79. Il maggiore incremento rispetto al 2014 si è verificato nell’area del Nord-Est, con un +78,8% di imprese eccellenti nel 2015. Al Sud le performance migliori sono in Cam- pania, con 27 imprese eccellenti, di cui 18 new entry. Sempre più internazionali. Uno degli elementi distintivi delle im- prese eccellenti selezionate da quest’in- dagine è, già dalle precedenti edizioni, la tendenza all’internazionalizzazione. Una tendenza che trova conferma anche quest’anno, con quote di esportazioni che VOCAZIONE ALl'INNOVAZIONE. FORTE LEADERSHIP. SQUADRA AFFIATATA.
  • 25. | 25 “Le nostre imprese eccellenti si reputano un passo avanti rispetto ai propri concor- renti come approccio all’innovazione. E questo significa essere pionieri e leader" (Paolo Visciano, project leader dell’Os- servatorio PMI 2015) superano mediamente il 40% del fattura- to: per le aziende di dimensioni maggiori, con oltre 50 milioni di fatturato, la quota arriva al 44,8%, ma anche quelle tra i 20 e i 50 milioni si attestano sul 40,8%, con l’aspettativa di superare il 50% nel pros- simo triennio. I mercati di destinazione prevalenti ve- dono al primo posto l’Europa, con il 47%, ma anche una buona presenza di tutti i mercati globali, con il 14% dell’export verso il Nord America e il 19% destinato a Far East, Cina e India. Interessante anche la modalità di ingres- so nei mercati locali, che per il 44,5% dei casi avviene attraverso una presenza di- retta e strutturata, con filiali commercia- li, siti produttivi o partecipazioni in im- prese estere. Sono invece il 29,5% delle imprese a scegliere di appoggiarsi a di- stributori locali per penetrare il mercato. L’Osservatorio PMI di Global Strategy nasce nel 2009 con tre obiettivi: monitorare in modo continuativo l'universo delle PMI italiane; individuare e selezionare sulla base dell'analisi dei bilanci dell'ultimo quinquennio le Imprese Eccellenti nel proprio setto- re di riferimento; comprendere e approfondire strategie e prassi manageriali alla base dei casi di eccellenza identificati. L’indagine parte con una prima fase quantitativa basata sull’analisi dei bilanci delle imprese manifatturiere e dei servizi del quinquennio precedente. La costruzione di indici di settore permette successivamente l’individuazione, tra le imprese con un valore della produzione tra i 20 e i 250 milioni, dei casi di eccellenza. Segue una fase qualitativa, svolta attraverso interviste con gli imprenditori e l’alta direzione, per identificare da un lato valori, caratteristiche e fattori di successo comuni a tali aziende, dall’altro le sfide che dovranno affrontare per proseguire lungo il percorso dell’eccellenza. Ogni anno i risultati della ricerca vengono presentati in un convegno con l’approfondimento di temi specifici grazie ai contributi di esperti e alle testimonianze di imprenditori alla guida delle PMI Eccellenti. Made in Italy vincente. Il quadro che esce dall’Osservatorio PMI 2015 di GlobalStrategy è quello di impre- se che vincono sul mercato grazie a inno- vazione, ricerca, miglioramento continuo, e che si differenziano per una eleva- ta conoscenza dei settori in cui operano (65,6%), competenze tecniche (59,4%) e di prodotto (56,3%). Una formula che por- ta al suo interno molti tratti tipici dell’im- presa Made in Italy evoluta. “Le nostre imprese eccellenti si reputa- no un passo avanti rispetto ai propri con- correnti come approccio all’innovazione – commenta Paolo Visciano, project leader dell’Osservatorio PMI 2015 – E questo si- gnifica essere pionieri e leader, aver tro- vato competenze, soluzioni tecniche e di prodotto, ma anche competitive e orga- nizzative in grado di costruire e difendere un’eccellenza assoluta”.
  • 26. 26 | SPAZIO TECNICO TREND Questa industria 4.0 ha alla sua base molto spesso l’In- formation Technology, che permette di interconnettere macchine e processi, aziende e clienti, creando una fabbri- ca intelligente e flessibile, in grado di adattarsi rapidamen- te ai cambiamenti del merca- to e alle esigenze produttive, attraverso una gestione effi- ciente e ottimizzata del magaz- zino, delle linee di produzione e della logistica. Una nuova automazione industriale. Il paesaggio dell’automazione indu- striale sta evolvendo rapidamente, fa- cendo spazio ad una serie di innovazioni che consentono di migliorare sostenibi- lità, efficienza e sicurezza degli impianti, e di aumentare quindi il livello di compe- titività. Ma nascono anche, grazie a que- ste innovazioni, nuovi prodotti e servizi che promettono di arricchire di valore le produzioni tradizionali. Più sostenibilità, efficienza e sicurezza, ma anche nuovi prodotti e servizi per arricchire di valore le produzioni tradizionali. la fabbrica diventa sempre più smart. MANIFATTURA 4.0
  • 27. | 27 La SIMULAZIONE permette di creare modelli di simulazione a partire da prodotti e processi simili a quello da sviluppare, attraverso il “virtual com- missioning”deisistemi.Lamanutenzione predittiva si basa su una logica simile. Spazio a servizi innovativi. Il potenziale di questi strumenti e nuovi modi di operare è ricchissimo: si apro- no per esempio nuovi scenari a livello di servizi, sia interni all’azienda, che rivolti al cliente. Il monitoraggio sistematico e intelligente di prodotti e processi, infatti, oltre che migliorare la produttività, ge- nera anche una serie di dati e informa- zioni utili da analizzare per proporre so- luzioni mirate. Inoltre, le fabbriche guadagnano in fles- sibilità, grazie alle nuove tecnologie che rendono possibili auto-configurazioni e auto-aggiornamenti attraverso l’im- piego di sensoristica avanzata e inter- connessioni tra macchinari: diventano quindi più semplici le modifiche della produzione, anche last minute, per ade- guarsi alle esigenze del mercato. Ma non solo: con questi strumenti diventa realizzabile anche la produzione perso- nalizzata, uno degli scenari di maggiore interesse per l’automazione del futuro. Due applicazioni interessanti. Due tra le applicazioni 4.0 più appetibi- li per le aziende manifatturiere sono la simulazione e la manutenzione preditti- va. La prima permette di creare model- li di simulazione a partire da prodotti e
  • 28. 28 | SPAZIO TECNICO TREND MANIFATTURA 4.0 processi simili a quello da sviluppare, attraverso il “virtual commissioning” dei sistemi. In questo modo le logiche di processo vengono prima sviluppate vir- tualmente, per poi essere implementate direttamente nella realtà, accorciando sensibilmente i tempi di sviluppo. La manutenzione predittiva si basa su una logica simile, per cui i dati raccolti durante il ciclo di vita di un macchina- rio consentono di creare modelli virtuali di comportamento e di prevedere quindi possibili guasti o malfunzionamenti, con un notevole aumento di efficienza. L’Internet of Things. In questo contesto si inserisce uno sviluppo tecnologico ottenuto a par- tire dalle caratteristiche della rete in- ternet: si tratta dell’Internet of Things, espressione che indica come, attraver- so il web, ogni oggetto fisico possa ac- quistare un’identità anche nel mondo di- gitale, grazie ad un sistema informatico integrato che permette di comunicare e scambiare dati e informazioni con gli al- tri oggetti. L’automazione industriale è tra i campi in cui l’Internet of Things ha il maggiore poten- ziale applicativo. Ne è un valido esempio la comunicazio- ne M2M o machine to machine, che per- mette una gestione integrata e smart degli impianti di produzione attraver- so la diagnostica automatica, la stima dell’efficienza, la valutazione della per- formance, la previsione di possibili gua- sti e l’interazione tra i diversi macchina- ri. I dati generati dai diversi macchinari circolano così nella Internet of Things e possono essere utilizzati e analizzati di- rettamente in fabbrica o anche gestiti via cloud, permettendo la supervisione e il controllo degli impianti via remoto.
  • 29. | 29 REPORT Le esportazioni continuano il loro trend positivo, mentre l'indice degli ordini interni segna tra aprile e giugno 2015 una crescita double digit. settimo trimestre in positivo. Prosegue il trend positivo per i co- struttori italiani di macchine utensi- li, robot e automazione. Anche il secondo trimestre dell’anno, infatti, ha fatto regi- strare un incremento dell’indice degli or- dini superiore - di ben il 30% - a quello Le macchine utensili proseguono la crescita CONGIUNTURA dello stesso periodo dell’anno preceden- te, portando a sette il numero di trimestri consecutivi di crescita dell’indice. La buona notizia arriva dall’ultima indagi- ne del Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, che evidenzia anche le ottime performance sul mercato interno ed estero.
  • 30. 30 | SPAZIO TECNICO REPORT CONGIUNTURA Crescita a due cifre sul mercato interno. L’indice degli ordini interni segna infat- ti tra aprile e giugno 2015 una crescita double digit, pari al 46,7% in più rispetto a inizio 2014. Il miglioramento registrato emerge an- che dall’analisi dei dati relativi all’an- damento degli ultimi quattro trimestri effettuata con il sistema della media mo- bile, che permette di mitigare l’effetto di stagionalità determinato dalla differen- te raccolta di ordini nei diversi trimestri: fatto 100 il valore degli ordini del 2010, il valore attuale arriva a 126,5. L’Italia torna ad investire. “Il 2015 prosegue dunque sulla strada della ripresa per i costruttori italiani che - ha affermato Luigi Galdabini, presi- dente di UCIMU-SISTEMI PER PRODUR- RE - pur mantenendo fede alla propria tradizionale propensione all’attività di ex- port, hanno saputo sfruttare appieno la ripresa della domanda italiana di sistemi di produzione”. “I riscontri di questa ultima rilevazione - ha sottolineato Galdabini – sono certa- mente positivi: stiamo evidentemente as- sistendo alla ripresa del mercato italiano, certamente favorita dall’introduzione del- la Nuova Legge Sabatini, già rifinanziata per tutto il 2015, e dal bonus macchinari, scaduto il 30 giugno”. Un provvedimento che, secondo Galdabini, è auspicabile che divenga strutturale, incentivando così gli investimenti ad elevata tecnologia. Anche l’estero in crescita. Cresce anche l’indice degli ordini este- ri, con un incremento del 26,1% ri- spetto allo stesso trimestre del 2014.
  • 31. | 31 "Nel 2014 il settore della produzione di macchine utensili, robot e automazione si è anche confermato il comparto con il fatturato più alto tra i produttori di beni strumentali" (Luigi galdabini, pre- sidente UCIMU). Guardando ai mercati di sboc- co, guidano la classifica gli Stati Uniti, a cui sono stati de- stinati nel 2014 macchinari per un valore di oltre 370 milioni di euro, seguiti da Cina (364,1 milioni), Germania (335,5 milio- ni), Russia (173,7), Francia (145,8), Turchia (113 milioni) e Polonia (104). Rispetto all’anno prece- dente, sono cresciute in par- ticolare le vendite in Polonia (+23,5%) e Turchia (+3,2%). Il made in Italy delle macchine utensili continua peraltro ad avere una vocazione fortemente internazionale: è infatti desti- nata alle esportazioni più del 70% della produzione nazionale. Settore campione tra i beni strumentali. Nel 2014 il settore della produzione di macchine utensili, robot e automazio- ne si è anche confermato il comparto con il fatturato più alto tra i produttori di beni strumentali. Il contributo del settore al PIL italiano è ri- sultato pari a 7.186 milioni di Euro, valo- re che comprende: 4.320 milioni di Euro di produzione di macchine utensili, 520 mi- lioni di Euro di robot, 397 milioni di euro di altre macchine (per misura, controllo, trattamenti termici, trattamenti superfi- ciali, pulizia), 1.949 milioni di Euro di tec- nologie ausiliarie, utensili e mandrineria, controlli numerici per macchine utensili. Uno sguardo al futuro. Secondo il presidente di UCIMU Luigi Galdabini, la ripresa dei consumi na- zionali di macchine utensili dovrebbe es- sere ulteriormente incentivata, in quanto “non è tema di interesse per i soli co- struttori ma, al contrario, è, e deve esse- re sempre di più, tra le priorità del pae- se, la cui industria manifatturiera opera con tecnologie di produzione sempre più datate e meno performanti. Per evitare la perdita di competitività del nostro siste- ma paese, occorre pensare a un sistema di incentivi alla sostituzione dei macchi- nari obsoleti. Il provvedimento, che ha accolto il favore del Ministero dello Sviluppo Economico, potrebbe evidentemente dare una scossa al consumo di macchinari ma soprattut- to favorirebbe l’ormai necessario ammo- dernamento degli impianti produttivi in risposta alle esigenze di maggiore pro- duttività delle imprese e di adeguamen- to alle normative sempre più stringenti in materia di risparmio energetico e miglio- ramento degli standard di sicurezza sul lavoro”.