Data Mining per il supporto alle decisioni aziendali (Presentazione Tesi di L...Alexandru Dinu
Oggigiorno siamo circondati da dati, tanto da essere considerati un nuovo fattore produttivo. Infatti, vengono sempre più implementati in ogni ambito, aziendale ed extra-aziendale.
L’obiettivo di questa tesi è quello di presentare in modo chiaro e semplice i fondamenti del Data Mining e alcune sue applicazioni. Inoltre, con lo stesso approccio vengono affrontati anche i concetti più tecnici e i casi di studio.
(Nota: per l'approfondimento della presentazione si rimanda al file Tesi)
TreataBit (www.treatabit.com, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino) ospita Piero Casaluci, consulente in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, per descrivere il processo di costruzione dell'identità visiva di una Startup.
L'evento si è svolto il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino.
Mark Ritson's presentation at Mumbrella360JordanDervish
Mark Ritson, Adjunct Professor, Melbourne Business School presented 'Exclusive Research: Lessons on Effective Advertising from Half a Century of Effie Awards'.
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Manuale di Excel Completo e di Livello Medio/Avanzato.
Il Video Corso Gratuito di questo manuale è disponibile su www.CorsoExcel.it
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Cosa sono i brand e come si stanno evolvendo. Lezione tenuta all'Università di Sassari - Facoltà Scienze della Comunicazione - nel corso Comunicazione d'Impresa.
Data Mining per il supporto alle decisioni aziendali (Presentazione Tesi di L...Alexandru Dinu
Oggigiorno siamo circondati da dati, tanto da essere considerati un nuovo fattore produttivo. Infatti, vengono sempre più implementati in ogni ambito, aziendale ed extra-aziendale.
L’obiettivo di questa tesi è quello di presentare in modo chiaro e semplice i fondamenti del Data Mining e alcune sue applicazioni. Inoltre, con lo stesso approccio vengono affrontati anche i concetti più tecnici e i casi di studio.
(Nota: per l'approfondimento della presentazione si rimanda al file Tesi)
TreataBit (www.treatabit.com, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino) ospita Piero Casaluci, consulente in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, per descrivere il processo di costruzione dell'identità visiva di una Startup.
L'evento si è svolto il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino.
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Mark Ritson, Adjunct Professor, Melbourne Business School presented 'Exclusive Research: Lessons on Effective Advertising from Half a Century of Effie Awards'.
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Cosa sono i brand e come si stanno evolvendo. Lezione tenuta all'Università di Sassari - Facoltà Scienze della Comunicazione - nel corso Comunicazione d'Impresa.
La Brand Identity è solo appannaggio delle grandi aziende, dei marchi famosi e delle grandi agenzie? Stefano Cucchi e Piero Casaluci, consulenti in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, descrivono il processo di costruzione dell'identità di marca di una Startup. Non un lusso ma una necessità, per comunicare il proprio valore e la propria unicità.
Le slide sono un estratto della presentazione tenutasi il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino
L'evento è stato organizzato da TreataBit, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino.
Come impostare un processo di personal branding in 4 step:
1. Guarda dentro te stesso, quali sono le tue passioni, come vorresti apparire agli altri.
2. Analizza la tua attuale impronta digitale. Qual è la tua immagine e reputazione. Utilizza strumenti online per un self assessment
3. Progetta e sviluppa il tuo brand personale. Identifica i canali digitali, lo stile e il linguaggio più congeniale
4. Promuovi il tuo brand, scrivi un piano editoriale, usa i social media per condividere i tuoi pensieri.
5. Misura e ottimizza: analizza le metriche per il tuo brand personale (reach, visibility, influence)
Let Me Be Brief - Starter's Guide to developing a Creative BriefPamela Von Lehmden
I developed this for an in-house marketing team to help them get on the same page -- quite literally. It covers the basics on how and why we use a creative brief. I cover the off on the 7 core inputs to any creative or marketing brief. Perfect for those studying or entering the creative sector.
Realizzazione di un Piano Marketing Strategico ed Operativo nell'ambito del Corso di Marketing Strategico sull'azienda "Moroso S.p.a.".
Il progetto parte da un’attenta analisi effettuata a livello settoriale (quindi nell’ambito del mercato mobiliare/immobiliare di lusso) e della concorrenza: le criticità rilevate attraverso la Market Analysis e la Swot Matrix, ci hanno portato a definire, quale obiettivo di marketing, un’espansione di mercato da B2B a B2C.
Il lavoro, coadiuvato dalla guida della Prof.ssa Fabiola Sfodera, ha aperto la strada a molteplici riflessioni che, nei mesi a seguire, si sono rivelate spesso in linea con le politiche aziendali.
Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup I3P
Presentazione di Takorabo durante l'evento organizzato da TreataBit "Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup"
Per un riassunto dei temi affrontati: http://www.treatabit.com/article/marketing-creare-un-brand
Trovare un nome per la vostra startup, creare un logo che si faccia ricordare, pianificare le strategie di comunicazione affiancate da materiali promozionali che sappiano parlare fuori dal coro.
Attività che ogni startup deve affrontare quando il prodotto/servizio è pronto e state pianificando il lancio. Attività che non possono essere progettate separatamente ma che devono essere parte di una strategia di costruzione del brand.
Per una startup è infatti indispensabile presentarsi al mercato con un marchio in grado di trasmettere i propri valori ed essere quindi eletta dai clienti come punto di riferimento in un determinato settore.
Si tratta di considerare una serie di aspetti importanti mantenendo una certa coerenza tra ciò che si dichiara e ciò che si fa. La brand identity è diventata un obiettivo, un compito strategico che deve accompagnare l’azienda nel suo proiettarsi sul mercato del futuro e stabilire una comunicazione continua.
presenta
La Brand Identity è solo appannaggio delle grandi aziende, dei marchi famosi e delle grandi agenzie? Stefano Cucchi e Piero Casaluci, consulenti in comunicazione e nuovo marketing di Sharp Consulting Comunicazione, descrivono il processo di costruzione dell'identità di marca di una Startup. Non un lusso ma una necessità, per comunicare il proprio valore e la propria unicità.
Le slide sono un estratto della presentazione tenutasi il 29 Gennaio 2013, h. 17.30 Agorà @ I3P, via Pier Carlo Boggio 59, Torino
L'evento è stato organizzato da TreataBit, il progetto di supporto per startup digitali di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino.
Come impostare un processo di personal branding in 4 step:
1. Guarda dentro te stesso, quali sono le tue passioni, come vorresti apparire agli altri.
2. Analizza la tua attuale impronta digitale. Qual è la tua immagine e reputazione. Utilizza strumenti online per un self assessment
3. Progetta e sviluppa il tuo brand personale. Identifica i canali digitali, lo stile e il linguaggio più congeniale
4. Promuovi il tuo brand, scrivi un piano editoriale, usa i social media per condividere i tuoi pensieri.
5. Misura e ottimizza: analizza le metriche per il tuo brand personale (reach, visibility, influence)
Let Me Be Brief - Starter's Guide to developing a Creative BriefPamela Von Lehmden
I developed this for an in-house marketing team to help them get on the same page -- quite literally. It covers the basics on how and why we use a creative brief. I cover the off on the 7 core inputs to any creative or marketing brief. Perfect for those studying or entering the creative sector.
Realizzazione di un Piano Marketing Strategico ed Operativo nell'ambito del Corso di Marketing Strategico sull'azienda "Moroso S.p.a.".
Il progetto parte da un’attenta analisi effettuata a livello settoriale (quindi nell’ambito del mercato mobiliare/immobiliare di lusso) e della concorrenza: le criticità rilevate attraverso la Market Analysis e la Swot Matrix, ci hanno portato a definire, quale obiettivo di marketing, un’espansione di mercato da B2B a B2C.
Il lavoro, coadiuvato dalla guida della Prof.ssa Fabiola Sfodera, ha aperto la strada a molteplici riflessioni che, nei mesi a seguire, si sono rivelate spesso in linea con le politiche aziendali.
Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup I3P
Presentazione di Takorabo durante l'evento organizzato da TreataBit "Dal naming all'immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup"
Per un riassunto dei temi affrontati: http://www.treatabit.com/article/marketing-creare-un-brand
Trovare un nome per la vostra startup, creare un logo che si faccia ricordare, pianificare le strategie di comunicazione affiancate da materiali promozionali che sappiano parlare fuori dal coro.
Attività che ogni startup deve affrontare quando il prodotto/servizio è pronto e state pianificando il lancio. Attività che non possono essere progettate separatamente ma che devono essere parte di una strategia di costruzione del brand.
Per una startup è infatti indispensabile presentarsi al mercato con un marchio in grado di trasmettere i propri valori ed essere quindi eletta dai clienti come punto di riferimento in un determinato settore.
Si tratta di considerare una serie di aspetti importanti mantenendo una certa coerenza tra ciò che si dichiara e ciò che si fa. La brand identity è diventata un obiettivo, un compito strategico che deve accompagnare l’azienda nel suo proiettarsi sul mercato del futuro e stabilire una comunicazione continua.
presenta
1. Caratteristiche del linguaggio C Dimensioni del codice ridotte - il codice sorgente di un programma in C ha un peso (in Kb) relativamente piccolo, Dimensioni dell'eseguibile ridotte - una volta compilato, un programma in C, risulta molto piccolo e quindi di più facile diffusione Efficienza dei programmi – un programma scritto in C, proprio per la sua possibilità di gestire a fondo la memoria, e per le sue dimensioni ridotte, risulta particolarmente efficiente. E’ un linguaggio di alto livello - la particolarità dei linguaggi ad alto livello è quella di avere una semplice sintassi in cui si usano parole della lingua inglese per descrivere comandi corrispondenti a decine di istruzioni in assembler o centinaia di istruzioni in linguaggio macchina . ..ed infine può essere compilato su una vasta gamma di computer
2. Primo programma in C Programma per scrivere una frase sullo schermo. #include <stdio.h> #include <stdlib.h> main() { printf ("Ho scritto il primo programma"); system("PAUSE"); return 0; } Dopo aver scritto il programma questo deve essere compilato e, solo dopo il successo nella compilazione, eseguito.
3. Un po’ di sintassi -MAIN ()è la funzione che dà l’inizio di esecuzione ed è sempre presente in ogni programma. Può anche avere dei parametri all’interno delle parentesi. - { }le istruzioni del programma sono racchiuse tra due parentesi graffe - ; serve per chiudere un’istruzione, per far capire che dopo inizia una nuova istruzione - PRINTF (“ “)è una funzione adibita a stampare a video tutto ciò che le viene passato come argomento e viene scritto dentro doppio apice - INCLUDE è una direttiva che permette di richiamare le librerie standard del C ad esempio #include <stdio.h> comprende la funzione PRINTF - system("PAUSE");ereturn 0;sono due istruzioni che servono a fermare l’esecuzione sullo schermo. La funzione system è contenuta nella libreria <stdlib.h>
4. Un po’ di sintassi All’interno di un programma in C possono essere inseriti dei commenti che, per essere riconosciuti come tali e quindi non eseguiti dal compilatore, devono essere racchiusi tra i simboli /* …… */ Ad esempio /* questo è un commento*/ Miglioriamo il programma aggiungendo qualcosa all’argomento della funzione printf; pertanto sostituiamo la riga printf ("Ho scritto il primo programma"); con la riga printf ("Ho scritto il primo programma "); Cosa accade??? Notiamo che equivale al carattere che manda a capo
5.
6. In C le variabili devono essere tutte dichiarate prima di essere usate.
8. Il nome detto anche identificatore è costituito da una o più lettere, cifre o caratteri e deve iniziare con una lettera ( o il carattere _ ).
9. Da notare che il C è case-sensitive cioè distingue tra maiuscola e minuscola per cui l’identificatore PIPPO è diverso da pippo o da Pippo o da PippO.
10.
11. Nelle operazioni con numeri reali mancano il DIV e il MOD sostituiti dalla divisione reale con numeri decimali che ha come simbolo ancora /
12.
13. Serve un’istruzione per acquisire i dati; la funzione di tale istruzione è SCANF (“specifica di formato”,&variabile); La sua sintassi è ricavabile dal seguente esempio printf(“inserisci un numero intero ”); scanf(“%d”,&pippo); La funzione scanfesegue la lettura e memorizza il numero nella variabile chiamata pippo; naturalmente prima di queste righe la variabile pippo deve essere dichiarata con intpippo; Nota: per leggere un numero intero mettiamo %d, per un numero reale mettiamo %f
14. Selezione L’istruzione che permette di verificare certe condizioni è if (espressione) istruzione La sequenza if (espressione) istruzione1 else istruzione2 permette di eseguire l’istruzione1 se la condizione è vera e di eseguire l’istruzione2 se la condizione è falsa se… allora.. altrimenti…selezione
15. Programma che, dati due numeri, stampa il maggiore dei due #include <stdio.h> #include <stdlib.h> main() { int a,b; a=0;b=0; printf("introduci i valori di a, b, andando a capo dopo ogni valore"); scanf("%d",&a); scanf("%d",&b); if (a>b) printf("il maggiore e' %d",a); else printf("il maggiore e' %d",b); system("PAUSE"); return 0; }
16. Tradurre in C i seguenti algoritmi: Letto un numero intero n scrivere se n è pari o dispari. Letto un numero intero n scrivere la sua metà se n è pari e la metà del successivo se n è dispari. Letti tre numeri interi a,b,c, scrivere chi è il maggiore. Letti quattro numeri interi ( i voti delle prove di un alunno in matematica) stamparne la media e dire se la media risulta sopra la sufficienza oppure no.
17. LOOP (CICLO) LOOP = ripetere l'esecuzione di una istruzione per una serie determinata di volte. l'istruzione da usare è "FOR", che ha questa forma: for (inizializzazione ; condizione ; incremento; ) istruzione da eseguire; inizializzazione: è l’ istruzione di assegnamento alla variabile del ciclo ad es: pippo=1 condizione: è l’espressione per valutare quando terminare il ciclo ad es: pippo<10 incremento: come modifichiamo la variabile nel ciclo es: pippo=pippo+1
18. Scriviamo un loop per far scrivere 10 volte la frase “tanti auguri” #include <stdio.h> intcont; /* Definiamo una variabile intera che ci servira' come contatore per il numero di cicli FOR */ main() { for(cont=1 ; cont<11 ; cont=cont+1) printf("Tanti auguri"); }
19. Vediamo il listato precedente reso piu' "elegante". Innanzitutto possiamo introdurre un paio di nuovi operatori: oltre ai noti operatori +, -, *, /, abbiamo una coppia di operatori speciali che servono ad incrementare o decrementare di 1 una variabile: ++ incremento di 1, ad esempio cont++; -- decremento di 1, ad esempiocont–- Quindi: cont++; equivale acont=cont+1 cont--; equivale a cont=cont-1 A questo punto il for precedente diventa for(cont=1 ; cont<11 ; cont++) Per eseguire più di una istruzione in un ciclo basta scrivere le istruzioni comprese tra le parentesi { }
20. Tradurre in C i seguenti algoritmi: Calcolare la somma dei primi 30 numeri naturali Calcolare il prodotto dei primi 30 numeri naturali Calcolare il fattoriale di 6