10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
Investire oggi o aspettare? di Gianfranco Mozzalistefano basso
Investire oggi o aspettare? Una domanda che molte persone si pongono e l’altra che si pongono è come investire al meglio?. Abbiamo vissuto per più di un anno con un mercato azionario in crescita nel primo semestre. Poi abbiamo iniziato con la crisi della Grecia, per seguire con il crollo dalle borse orientali e in particolare da quella cinese. Sembrava che il mercato potesse riprendersi ma la caduta dell’azione Volkswagen ha nuovamente aperto un periodo “orso”. Si capiva che lo scenario non era tranquillo, bastava vedere le tensioni sui tassi delle valute, in particolare le aspettative sul dollaro. Siamo così arrivati a fine ed inizo anno con la tempesta economica finanziaria, che sta continuando e non sembra diminuire. Dopo gli anni pesanti appena passati, la fiducia sembrava ritornata. Invece siamo ripiombati nell'incertezza, ma è veramente così?
The document discusses several theories of international trade:
1. Mercantilism held that a nation's wealth depended on accumulating gold and silver through trade surpluses. It advocated subsidies for exports and tariffs/quotas on imports.
2. Adam Smith's absolute advantage theory argued that countries should specialize in goods they produce most efficiently and trade for other goods. Both countries can benefit through specialization and trade.
3. David Ricardo's comparative advantage theory extended this, showing that trade can benefit both sides even if one country is more efficient overall. Countries should import goods they have a comparative - not absolute - disadvantage in.
4. Later theories examined factors like differences in factor endowments
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
Investire oggi o aspettare? di Gianfranco Mozzalistefano basso
Investire oggi o aspettare? Una domanda che molte persone si pongono e l’altra che si pongono è come investire al meglio?. Abbiamo vissuto per più di un anno con un mercato azionario in crescita nel primo semestre. Poi abbiamo iniziato con la crisi della Grecia, per seguire con il crollo dalle borse orientali e in particolare da quella cinese. Sembrava che il mercato potesse riprendersi ma la caduta dell’azione Volkswagen ha nuovamente aperto un periodo “orso”. Si capiva che lo scenario non era tranquillo, bastava vedere le tensioni sui tassi delle valute, in particolare le aspettative sul dollaro. Siamo così arrivati a fine ed inizo anno con la tempesta economica finanziaria, che sta continuando e non sembra diminuire. Dopo gli anni pesanti appena passati, la fiducia sembrava ritornata. Invece siamo ripiombati nell'incertezza, ma è veramente così?
The document discusses several theories of international trade:
1. Mercantilism held that a nation's wealth depended on accumulating gold and silver through trade surpluses. It advocated subsidies for exports and tariffs/quotas on imports.
2. Adam Smith's absolute advantage theory argued that countries should specialize in goods they produce most efficiently and trade for other goods. Both countries can benefit through specialization and trade.
3. David Ricardo's comparative advantage theory extended this, showing that trade can benefit both sides even if one country is more efficient overall. Countries should import goods they have a comparative - not absolute - disadvantage in.
4. Later theories examined factors like differences in factor endowments
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
Come funzionano i regimi di cambio, come agiscono inflazione e svalutazione. Relazione tra i due fenomeni con esempi storici. Eurozona: come i paesi a bassa inflazione hanno tratto beneficio dall'euro e come le grandi banche hanno tratto profitto dal credito nel Sud Europa
Warren Mosler: "Buongiorno Lira!" - Roma 21.3.2014. Che cosa l'Italia dovrebbe fare (e non dovrebbe fare) per uscire dall'Euro e rilanciare economia e piena occupazione, applicando la ME/MMT
Il funzionamento di un’economia vista nel suo complesso e dal punto di vista aggregato dove la mano invisibile del mercato e i suoi agenti (famiglie e imprese) e la mano visibile del governo interagiscono e mettono in funzione il sistema economico
Nel breve periodo i fenomeni economici sono determinati da fluttuazioni delle attività economiche cosiddette Cicli Economici dove abbiamo un trade-off tra inflazione e disoccupazione descritto nella curva di Philips
Nel lungo periodo i fenomeni economici sono determinati dalla produttività che spinge la crescita del PIL, del tenore di vita e del potere d’acquisto, malgrado che il valore temporale del denaro diminuisca a causa dell’aumento del livello generale dei prezzi come risultato principale di un aumento della quantità di moneta
L’esistenza del denaro facilita la produzione e il commercio, agevolando la specializzazione di ogni individuo in ciò che si sa far meglio e migliorando lo standard di vita di tutti
In un sistema economico la moneta è l’insieme dei valori che vengono utilizzati regolarmente dagli individui per acquistare beni e servizi da altri individui
La moneta comprende solo quelle specifiche forme di ricchezza che vengono regolarmente accettate dai venditori in cambio di beni e servizi
Il Sistema Monetario conferisce Liquidità al Sistema Economico e Finanziario
Liquidità è la facilità con la quale un valore patrimoniale può essere convertito nel mezzo di scambio dell’economia
La moneta è il valore più liquido che esista, perché è il mezzo di scambio dell’economia
Generalmente la liquidità di un asset è inversamente correlata alla sua capacità di fungere da riserva di valore
La moneta è il valore patrimoniale più liquido, ma se i prezzi aumentano, il potere d’acquisto della moneta diminuisce, quindi non è una buona riserva di valore
Il sistema finanziario è formato da diverse istituzioni finanziarie che aiutano a coordinare risparmiatori (creditori) e beneficiari di prestiti (debitori, mutuatari)
I mercati finanziari sono le istituzioni attraverso cui una persona che vuole risparmiare può fornire i suoi fondi ad un’altra che vuole chiedere in prestito
I due mercati finanziari (mobiliari) più importanti sono il mercato di obbligazioni e il mercato di azioni
Un’obbligazione è un certificato di debito che specifica le obbligazioni del debitore con il titolare dell’obbligazione
Un’azione è un diritto di proprietà parziale in una impresa
Un'analisi sui problemi dell'economia presente e delle loro possibili soluzioni, da parte di Economia Per I Cittadini (http://epici.it).
Temi trattati:
1) La storia dell'economia politica
2) Che cos'è la moneta secondo la Modern Money Theory
3) Perché l'euro è un problema
4) I posssibili scenari politici
E' possibile la ripresa del settore terziario in Italia? Analisi e proposte MMTReteMMT
Intervento di Warren Mosler presso Università di Bergamo, incontro organizzato da UniBG, ReteMMT, ASCOM Confcommercio e Federazione Moda Italia - 10.3.2014
La camicia di forza dell'eurozona vista dalla MMT - 6 dicembre 2013economiapericittadini
Lezioni di economia per uscire dalla crisi.
Come è nata l'UE, il divorzio Banca d'Italia e Tesoro. La camicia di forza dell'eurozona: la perdita della possibilità di spesa per Stato e Comuni.
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
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10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
La crisi e le sue ricette - 2° L'equazione dei bilanci settoriali e sue impli...economiapericittadini
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
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I due mercati finanziari (mobiliari) più importanti sono il mercato di obbligazioni e il mercato di azioni
Un’obbligazione è un certificato di debito che specifica le obbligazioni del debitore con il titolare dell’obbligazione
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Come è nata l'UE, il divorzio Banca d'Italia e Tesoro. La camicia di forza dell'eurozona: la perdita della possibilità di spesa per Stato e Comuni.
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L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
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L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
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La crisi e le sue ricette - 1° Che cos'è la moneta? Brevi cenni storicieconomiapericittadini
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
5. Le definizioni
• Bilancia dei pagamenti: schema statistico che registra
transazioni tra residenti e non residenti.
• Tre sezioni:
– Conto corrente
– Conto capitale
– Conto finanziario
La bilancia dei pagamenti
8. Ai “tempi d‟oro”
• Fino al 1971 vigono gli accordi di
Bretton Woods
• Le monete mondiali sono
agganciate al dollaro
• Il dollaro è in un rapporto di parità
fissa con l‟oro
La bilancia dei pagamenti
9. Ai “tempi d‟oro”
• Bilancia dei pagamenti in deficit è un problema
• I Paesi importatori devono ottenere dollari o
oro per poter pagare le merci.
• Diritti speciali di prelievo (FMI): sistema rigido
di riserve internazionali
• Come finanziare il deficit estero?
La bilancia dei pagamenti
10. Ai “tempi d‟oro”
• Politiche interne keynesiane sono
problematiche con tassi di cambio fissi
• Difendere il tasso di cambio o l‟occupazione
interna?
• Collasso del sistema nel 1971: UK ed altri
Paesi chiedono pagamenti in oro.
• Fine del dollar standard e tassi di cambio
flessibili dal 1973
La bilancia dei pagamenti
11. Ai “tempi d‟oro”
• Il mondo contemporaneo globalizzato è più
simile a quello degli anni „20
• Movimenti di capitale incontrollati e strumenti
finanziari complessi
• Alta instabilità ( = volatilità) dei tassi di cambio
La bilancia dei pagamenti
12. Ai “tempi d‟oro”
• Moneta sovrana: non è soggetta a
tassi di cambio fissi
• Per l‟Italia il periodo è 1971-1979
• Il Sistema Monetario Europeo
(SME) è un accordo di cambi fissi
ma aggiustabili
• L‟Euro pone fine alla sovranità
monetaria.
La bilancia dei pagamenti
14. Il nuovo regime
• Il dollaro è ancora la moneta di riserva
internazionale.
• Deficit estero USA è dovuto al bisogno di
fornire liquidità al mondo intero.
• Come risolvere gli squilibri commerciali?
La bilancia dei pagamenti
16. Il nuovo regime
• Friedman: tassi di cambio flessibili
elimineranno squilibri commerciali
• Thirlwall: crescita di un Paese
condizionata dal segno della BdP
• Ma la moneta non è un semplice
mezzo di scambio
La bilancia dei pagamenti
17. Il nuovo regime
• I tassi di cambio non eliminano gli squilibri
commerciali
• Sono il prezzo di una moneta in termini di
un‟altra, non di beni del Paese A in termini di
beni del Paese B
• Importanza del conto finanziario
La bilancia dei pagamenti
18. Il nuovo regime
• Alta mobilità dei capitali
• Presenza di intermediari (dealer) che profittano
sulle operazioni di cambio
• I tassi negoziati dai dealer sono superiori a
quelli attesi dalle forze di mercato
La bilancia dei pagamenti
21. Chi fissa i tassi d‟interesse
• In una nazione non sovrana
che aggancia la sua moneta
ad un‟altra (es. USA):
– Le politiche monetarie degli
USA
– Il giudizio dei mercati (rating)
sull‟affidabilità del Paese
– La necessità di mantenere fisso
il tasso di cambio
La bilancia dei pagamenti
22. Chi fissa i tassi d‟interesse
• In una nazione sovrana con tassi
di cambio flessibili:
– La Banca Centrale
• Con i tassi di cambio flessibili, il
governo può sempre mobilitare
risorse domestiche inutilizzate
• Crescita dell‟occupazione interna
può essere priorità
La bilancia dei pagamenti
23. Costi del deficit commerciale
• Effetti sull‟occupazione interna (?)
• Pass-through: dalla svalutazione
all‟inflazione
• Inflazione importata
La bilancia dei pagamenti
24. Benefici del deficit
commerciale
• Più beni e servizi che fluiscono
all‟interno del Paese.
• Aumento del livello dei consumi di
beni e servizi nel Paese
• Con tassi flessibili e politica di piena
occupazione, deficit commerciale è
beneficio netto.
La bilancia dei pagamenti
26. Stabilità interna
• I governi che fissano il tasso di cambio non
possono “permettersi” un deficit commerciale.
• Necessità di esportare almeno tanto quanto si
importa per mantenere la stabilità esterna
La bilancia dei pagamenti
27. Stabilità interna
• I governi che mantengono il cambio flessibile
possono puntare sulla crescita
dell‟occupazione interna
• Spazio politico disponibile per politica di piena
occupazione
La bilancia dei pagamenti
28. Quali limiti al deficit commerciale?
• Non è discrezionale
• Variare il tasso di cambio può
essere inefficace per influenzare
l‟andamento del saldo della BdP
• Accettabilità della propria valuta
da parte dei venditori
internazionali
– Problemi potenziali sui mercati
La bilancia dei pagamenti
30. Argentina
• “Dollarizzazione” fino al 2001
• Plan Jefes de Hogar: 2 milioni di
posti di lavoro (13% della forza
lavoro)
• Stimolo superiore al 2,5% del PIL
• Realizzazione di infrastrutture
pubbliche di cui beneficia il settore
privato
La bilancia dei pagamenti
31. Argentina
• Competitività di prezzo dell‟export
grazie al tasso di cambio flessibile
• Aiuto proveniente dalla crescita
USA fino al 2007
• Ma le politiche mercantilistiche
non sono soluzione
La bilancia dei pagamenti
32. Eurozona
• Unione monetaria senza integrazione
fiscale: no Tesoro Europeo
• Abbandono dei tassi di cambio flessibili per
forzare processo di integrazione
• Bassa crescita ed alta disoccupazione
• Aggiustamento sulle spalle dei Paesi
debitori
La bilancia dei pagamenti
33. Flessibili ma “amministrati”
• La migliore gestione dei tassi di cambio è
quella che combina:
– Tassi di cambio flessibili
– Possibili controlli ai movimenti di capitali
– Politiche commerciali
• Non tassi totalmente fluttuanti, ma amministrati
in maniera intelligente.
La bilancia dei pagamenti
34. Attenzione all‟occupazione
• Se il governo è impegnato in politiche per la
piena occupazione e adotta tassi di cambio
flessibili (ma amministrati) la BdP non è un
vincolo alla crescita del Paese.
• Puntare sulla stabilità interna riduce gli
squilibri, non il mercantilismo
La bilancia dei pagamenti
35. Fonti
• C. SARDONI, R. WRAY, Fixed and Flexible Exchange Rates
and Currency Sovereignty (2007)
• R. BELLOFIORE, J. HALEVI, “Could Be Raining”: The
European Crisis after the Great Recession (2011)
• AA.VV., La bilancia dei pagamenti italiana (settembre 2013),
Banca d‟Italia
• P. TCHERNEVA, R. WRAY, Employer of the Last Resort: A
case study of the Jefes program in Argentina (2008)
• S. BELL, J. HENRY, When imports are a cost and exports
are a benefit: The Conditions after which free trade is
beneficial (2011)
La bilancia dei pagamenti