10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
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L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
La crisi e le sue ricette - 1° Che cos'è la moneta? Brevi cenni storicieconomiapericittadini
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
La crisi e le sue ricette - 1° Che cos'è la moneta? Brevi cenni storicieconomiapericittadini
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
Il lato oscuro della politica: le reti di corruzione sistemicaOdgToscana
Slides del corso di formazione per giornalisti dal titolo "Il lato oscuro della politica: le reti di corruzione sistemica, cause, fenomenologia, contrasto" tenuto da Alberto Vannucci il 18 febbraio 2016 all'Università di Pisa
"Balzelli d'italia" di Confesercenti ItaliaSimone D.
Balzelli d'Italia - "Fisco: le cento trappole per imprese e famiglie"
Un documento di Confesercenti che spiega "per tutti" 100 tasse (assurde e non) che gli italiani (e le imprese) devono pagare
CONFRONTO DICHIARAZIONI PERSONE FISICHE DEGLI ANNI 2005 A 2010 DEL COMUNE DI FABRIANO. RIFLESSIONI SULL’EVASIONE FISCALE E SUO IMPATTO SULL’ IRPEF COMUNALE . IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA SULL’IRPEF COMUNALE E MAGGIORE PRESENZA DI EVASORI FISCALI TOTALI.
Materiale divulgativo realizzato da Daniele della Bona (Me-MMT Italia) in occasione dell'incontro di Fermo - Come l'Eurozona e la tassazione vincolano le attività locali
Pensieri sotto l’ombrellone: escapologia fiscale
Italiani, siate allegri: è arrivato il mago che vi svela i suoi segreti per riuscire, finalmente, a non pagare le tasse. C’è solo un piccolissimo, insignificante dettaglio da considerare: estote parati (anche voi, come fece lui) a fare un viaggetto in quel di Panama.
Descrizione del funzionamento dell'emissione monetaria da parte delle banche centrali; differenza tra moneta-debito e moneta-credito; la natura del debito pubblico e privato
Il lato oscuro della politica: le reti di corruzione sistemicaOdgToscana
Slides del corso di formazione per giornalisti dal titolo "Il lato oscuro della politica: le reti di corruzione sistemica, cause, fenomenologia, contrasto" tenuto da Alberto Vannucci il 18 febbraio 2016 all'Università di Pisa
"Balzelli d'italia" di Confesercenti ItaliaSimone D.
Balzelli d'Italia - "Fisco: le cento trappole per imprese e famiglie"
Un documento di Confesercenti che spiega "per tutti" 100 tasse (assurde e non) che gli italiani (e le imprese) devono pagare
CONFRONTO DICHIARAZIONI PERSONE FISICHE DEGLI ANNI 2005 A 2010 DEL COMUNE DI FABRIANO. RIFLESSIONI SULL’EVASIONE FISCALE E SUO IMPATTO SULL’ IRPEF COMUNALE . IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA SULL’IRPEF COMUNALE E MAGGIORE PRESENZA DI EVASORI FISCALI TOTALI.
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Pensieri sotto l’ombrellone: escapologia fiscale
Italiani, siate allegri: è arrivato il mago che vi svela i suoi segreti per riuscire, finalmente, a non pagare le tasse. C’è solo un piccolissimo, insignificante dettaglio da considerare: estote parati (anche voi, come fece lui) a fare un viaggetto in quel di Panama.
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Come è nata l'UE, il divorzio Banca d'Italia e Tesoro. La camicia di forza dell'eurozona: la perdita della possibilità di spesa per Stato e Comuni.
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10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
La crisi e le sue ricette - 2° L'equazione dei bilanci settoriali e sue impli...economiapericittadini
10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
La crisi e le sue ricette - 2° L'equazione dei bilanci settoriali e sue impli...
La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili
1. LA CRISI E
LE SUE RICETTE
CE LE SIAMO SENTITE RACCONTARE,
ORA POSSIAMO CAPIRLE NOI
http://economiapericittadini.it
2. Dalle puntate precedenti …
2
Warren Mosler (economista del Levy
Institute di New York) spiega il
funzionamento della moneta sovrana (cioè
di proprietà dello Stato che la emette; non
convertibile in metalli preziosi e con tasso di
cambio fluttuante) traendo spunto da un
biglietto da visita.
Vi ripropongo il suo esempio:
EPIC - Una vera economia per i cittadini
3. Dalle puntate precedenti …
3
Se vi mostrassi un mio biglietto da visita e vi chiedessi di darmi 20
euro per esso, nessuno me li darebbe; tanto meno se chiedessi a
qualcuno di voi di restare al termine della serata e passare lo
straccio per me per un‟ora.
Il biglietto non ha nessun valore. È spazzatura.
Ma se dicessi che c‟è solo una porta per uscire e fuori di quella c‟è
un uomo dei miei, armato, e farà uscire solo coloro che esibiranno
il mio biglietto da visita, sono sicura che tutti voi vorrete passare lo
straccio per me.
Bene! L‟uomo che sta alla porta in realtà è l‟esattore delle tasse.
L‟esattore delle tasse può cambiare la spazzatura in denaro
sonante. [Notate anche che se io dicessi: “Ho scherzato: non c‟era
nessun uomo alla porta!” il cartoncino tornerebbe ad essere
spazzatura.]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
4. Dalle puntate precedenti …
4
Continuando l‟esempio del biglietto da visita, io ho il
monopolio della produzione del cartoncino, per cui
stabilisco IO la domanda e l‟offerta, e avendo l‟autorità di
imposizione fiscale, vi dico quanti biglietti da visita
dovete avere per pagare le tasse.
Di conseguenza, come monopolista deciderò quanti
biglietti dovrete avere, avendo passato lo straccio un‟ora
per me sta sera, stabilendo così il valore di un‟ora di
lavoro. Ma non solo, deciderò io anche se l‟uomo delle
tasse vi ritirerà tutti i biglietti da visita che vi ho dato per
aver passato lo straccio (pareggio di bilancio) oppure se
voglio che ve ne resti qualcuno a voi per mangiare,
comprare casa, divertirvi.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
5. Dalle puntate precedenti …
5
Dirò di più! Decido sempre io se ve ne devono restare
abbastanza per risparmiare. Mettiamo che ne abbiate lasciato
uno in tasca e sia andato i lavatrice! Io posso decidere se
darvene abbastanza anche per sopperire agli imprevisti, cioè
se retribuire con più biglietti da visita il lavare il pavimento o
se ho bisogno di altri lavori e pagarvi per essi.
Va notato che nell‟esempio, il monopolista della moneta
(come nel gioco del monopoli, nel quale all‟inizio il banco
distribuisce a tutti i soldi secondo le regole) PRIMA
distribuisce la moneta (spesa a deficit produttiva) e SOLO
DOPO la può richiedere in dietro con le tasse.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
6. Dalle puntate precedenti …
6
Il monopolista della moneta, siccome il biglietto da
visita è carta straccia, non esaurisce mai la
possibilità di stampare biglietti trovando l‟unico
limite nelle capacità produttive del Paese, cioè la
possibilità di trasformare in beni e servizi utili per la
collettività (spesa per fini pubblici) la spesa a deficit
erogata.
Svisceriamo ancora l‟esempio. Abbiamo detto che il
monopolista della moneta stabilisce quanti biglietti
valga un‟ora di un determinato lavoro, fissando in
questo modo il primo punto di riferimento per
determinare i rapporti di domanda e offerta.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
7. Dalle puntate precedenti …
7
Ora facciamo finta che ci siano persone che NON vogliano
passare lo straccio per terra (hanno mal di schiena), però
hanno bisogno del biglietto da visita per consegnarlo al mio
uomo delle tasse. Quindi, potrebbero cercare qualcuno e
chiedergli di accettare 10 pomodori per cedergli il suo
biglietto da visita guadagnato pulendo il pavimento un‟ora
per me. Se l‟altro accetta, in questo caso si instaurerebbe una
relazione di mercato per cui è evidente che 1 ora a lavare
pavimenti è uguale a 1 biglietto da visita e a 10 pomodori.
L‟offerta iniziale del monopolista che remunera l‟ora di lavoro
è quella che aiuta a stabilire quanti pomodori servano perché
io ceda il biglietto che ho guadagnato.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
8. Dalle puntate precedenti …
8
Va inoltre notato che, siccome noi siamo solo
utilizzatori della moneta, non solo dobbiamo
accettare il prezzo imposto dal monopolista per il
lavoro richiesto, ma anche che il monopolista con la
sua spesa a deficit determini i lavori di cui c‟è
bisogno: insegnanti, infermieri, soldati, etc. tanto
più che, qualora gli mancassero persone che
svolgessero per lui un determinato lavoro (il soldato
per es.), potrebbe decidere di alzare le tasse per
determinare una mancanza di biglietti da visita,
inducendo così chi non riesce a procurarseli
altrimenti a svolgere quel lavoro.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
9. Dalle puntate precedenti …
9
In fine, nel caso il monopolista dovesse chiudere “i
rubinetti”, riprendendosi in dietro tutto quello che ci
ha dato, dovremmo lottare sempre di più per togliere
ad altri i biglietti da visita che hanno
precedentemente guadagnato. Di fatto, se il
monopolista non garantisce che tutti possano
guadagnare abbastanza cartoncini, e inasprisce le
tasse, va di suo che molti di voi saranno disoccupati,
come di fatto lo eravate prima che io vi chiedessi di
pulire per terra per me.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
10. Dalle puntate precedenti …
10
TUTTO QUESTO CON MONETA SOVRANA, MA
DAL 1999 ABBIAMO ADOTTATO
L’EURO CHE NON È UNA VALUTA SOVRANA.
Lo Stato per approvvigionarsene deve chiederla ai
mercati finanziari che tramite l‟acquisto di titoli gliela
prestano, chiedendo poi la corresponsione di interessi.
Alla BCE viene fatto divieto di finanziare direttamente
gli Stati, quindi non si può ricorrere al quantitative
easing (la BC compra i titoli dello Stato).
Con l‟euro si rinuncia anche alla possibilità di svalutare,
di determinare un proprio tasso di interesse, di avere
una propria politica fiscale (Fiscal Compact)
EPIC - Una vera economia per i cittadini
11. DEBITO PUBBLICO
DEUS EX MACHINA O
MOSTRO MITOLOGICO?
11
EPIC - Una vera economia per i cittadini
12. Eterodossi
vs
Neoclassici
12
Visto che si può sempre
produrre ed evolvere, visto che
non c’è scarsità, ogni
investimento produttivo (spesa
a deficit) cui non si dà seguito
è una ricchezza per i cittadini
persa per sempre.
Se non costruisco un ospedale
la ricchezza che avrebbe
portato questo investimento,
sia come entrata nel settore
NON-GOV sia come servizio in
più per la comunità, è persa
per sempre.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
Visto che la scarsità dei beni
è il principio che regola il
comportamento economico,
ogni investimento produttivo
cui non si dà seguito è un
risparmio di cui si godrà
in futuro.
Il presupposto è che in futuro
ci saranno le stesse
dinamiche economiche
attuali e che, quindi, il
bene/servizio sarà parimenti
fruibile.
13. LOST OUTPUT CLOCK
count down della ricchezza persa
EPIC - Una vera economia per i cittadini
http://www.lostoutputclock.com/
13
14. LOST OUTPUT CLOCK count down della
ricchezza persa
http://www.lostoutputclock.com
14
Nel grafico l’area in giallo è la differenza tra il PIL
reale (linea rossa) e il PIL necessario (linea blu)
per portare gli US alla piena occupazione.
La cifra in continuo aggiornamento è agganciata ai
dati della FED e calcola in tempo reale la differenza
tra il PIL del momento e quello che si
raggiungerebbe con la piena occupazione creata da
un‟opportuna spesa a deficit del governo.
Questa differenza è denaro perso dall‟economia
americana, lavoratori e impianti non usati i cui
benefici in termini di produzione non torneranno
più.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
15. LOST OUTPUT CLOCK count down della
ricchezza persa
http://www.lostoutputclock.com
15
Il grafico evidenzia la
necessità di un
investimento
governativo di 1,1
trilione di dollari che
funga da stimolo per la
domanda interna e
permetta di raggiungere la
piena occupazione.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
16. LOST OUTPUT CLOCK count down della
ricchezza persa
http://www.lostoutputclock.com/
16
I firmatari del “Lost output clock”
seguono le teorie eterodosse e sono:
DEAN BAKER economista americano e cofondatore del CEPR - Center for Economic and
Policy Research;
STEPHANIE KELTON, professore associato
presso il Dipartimento di Economia presso
l‟Università del Missouri-Kansas City;
BERNIE SANDERS, Senatore US dal 2006;
EPIC - Una vera economia per i cittadini
17. LOST OUTPUT CLOCK count down della
ricchezza persa
http://www.lostoutputclock.com/
17
WARREN MOSLER, economista statunitense del
Levy Institute di New York, fondatore del Centro
per la Piena occupazione e la stabilità dei prezzi;
INET – Institute for NEW ECONOMIC
THINKING (Istit. di nuovo pensiero economico)
think tank eterodosso.
NOAM CHOMSKY intellettuale americano
e altri …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
18. Istituto Bruno Leoni: debt clock
http://brunoleoni.it/debito.htm
Con il debt clock, (i.e. orologio del
debito), l’Istituto Bruno Leoni
vuole rendere accessibile a
tutti la mostruosità del nostro
debito pubblico, che poi dà la
misura sia dell‟irresponsabilità
della classe politica sia degli
oggettivi vincoli di finanza
pubblica a cui il Paese deve
sottostare.
[L‟Istituto Bruno Leoni
neoclassico/neoliberista]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
ha
un
punto
18
di
vista
19. Istituto Bruno Leoni: debt clock
http://brunoleoni.it/debito.htm
19
Per l‟Istituto Bruno Leoni, “il debito pubblico
italiano è l'emergenza della nostra epoca: la
sua presenza è una minaccia costante per il
nostro futuro, per i nostri sogni e progetti.
Creatura quasi mitologica per le giovani
generazioni, condiziona e condizionerà la
nostra vita personale, riducendo la nostra
capacità decisionale, incidendo direttamente
nella vita di ogni giorno. Il nemico più letale,
perché invisibile ai più.”
EPIC - Una vera economia per i cittadini
20. Istituto Bruno Leoni: il nostro debito
pubblico
http://brunoleoni.it/debito.htm
20
EPIC - Una vera economia per i cittadini
21. Istituto Bruno Leoni: il nostro debito
pubblico
http://brunoleoni.it/debito.htm
21
L'orologio del debito fornisce una stima dello stock di
debito pubblico italiano in tempo reale, con un
margine di errore inferiore all‟1%. La base di partenza è
costituita dai dati forniti dalla Banca d'Italia; l‟orologio
è aggiornato ogni 3 secondi.
In questo modo si vuole aiutare i cittadini a capire
cosa si intende, quando si dice che siamo gravati di
un debito pari a circa il 120 per cento del
prodotto interno lordo.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
22. Istituto Bruno Leoni: il nostro debito
pubblico
http://brunoleoni.it/debito.htm
22
“Per rendere il concetto ancora più chiaro, basta
considerare che questo debito a 13 cifre (valore riferito al
31 luglio 2010) equivale a circa 30.724 euro per ogni
italiano, inclusi neonati e ultracentenari, ovvero 80.327
euro per ogni occupato. Tra gennaio e luglio 2010 il
debito pubblico è aumentato di 50.100.143.820 euro, più di
7 miliardi al mese, 236 milioni al giorno, quasi 10 milioni di
euro all‟ora, 164.112 euro al minuto. Ogni secondo, questo
debito immenso è cresciuto di 2.735 euro, più di quanto
guadagni una famiglia media in un mese.”
EPIC - Una vera economia per i cittadini
23. ALTRI ELEMENTI:
DEBITO DI CHI, RICCHEZZA E
RISPARMIO DI CHI …
23
EPIC - Una vera economia per i cittadini
24. L’andamento del debito pubblico …
24
Ricordiamo che
il debito pubblico italiano
negli anni „60 si è tenuto al di sotto del 40%; negli anni
‟70 cresce fino al 60% per cause varie (rivendicazioni
del 1968, crisi petrolifera 1973, recessione del 1975),
MA l‟evento a decorrere dal quale lievita il nostro
debito pubblico è il divorzio tra Banca D‟Italia e Tesoro
che lo fa arrivare al 119% dal 1981 al 1993.
Poi il debito si stabilizza e inizia a calare fino al 2007,
riesplodendo con la crisi.
[BAGNAI, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
25. … e del debito privato …
25
Dall‟entrata nell‟euro (1999) allo scoppio della crisi
(2007) c‟è un‟altra grandezza da considerare:
il debito privato, che esplode con aumenti dai 31
punti di Pil (Italia) ai 98 punti di Pil (Irlanda e
Spagna).
[BAGNAI, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
26. L’andamento del debito pubblico …
26
«Quella che ora i mezzi di disinformazione di massa
presentano come crisi bancaria causata da una crisi del
debito pubblico, nei dati si presenta in modo opposto:
la crisi di debito pubblico è causata dal dissesto
finanziario del settore privato (come ammettono
anche Giavazzi ed Alesina cfr. fonti), attraverso gli
interventi di salvataggio delle banche con soldi
pubblici, e attraverso il crollo dei redditi privati e
quindi delle entrate fiscali. Casta, corruzione, evasione
sono certo da combattere, ma con questa dinamica
c‟entrano poco».
[BAGNAI, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
27. Il risparmio degli italiani
27
Italia in numeri
http://italiainnu
meri.blogspot.co.
uk/
Il grafico mostra l'andamento del risparmio delle famiglie
italiane dal 2001 e ci mette a confronto con la zona Euro e gli
altri paesi europei. Dal 2005 si va in picchiata.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
28. La ricchezza degli italiani …
28
Alla fine del 2011 la ricchezza netta delle
famiglie italiane, cioè la somma di attività
reali (abitazioni, terreni, ecc.) e di attività
finanziarie (depositi, titoli, azioni, ecc.), al netto
delle passività finanziarie (mutui, prestiti
personali, ecc.), è risultata pari a 8.619 miliardi
di euro.
La ricchezza netta complessiva, a prezzi
correnti, tra la fine del 2010 e la fine del 2011 è
diminuita dello 0,7 % (63 miliardi di
euro).
[Banca D‟Italia, La ricchezza delle famiglie italiane]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
29. La ricchezza degli italiani …
29
All‟aumento delle attività reali (1,3 %) ha
corrisposto una diminuzione delle attività
finanziarie del 3,4% e un aumento delle
passività del 2,1%.
In termini reali, la ricchezza complessiva
rispetto alla fine del 2010 è diminuita del
3,4% (306 miliardi di euro a prezzi 2011).
Dalla fine del 2007, quando l‟aggregato ha
raggiunto il valore massimo di 9.151 miliardi di
euro ai prezzi del 2011, il calo è stato pari al
5,8%.
[BANCA D‟ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
31. La concentrazione della ricchezza
degli italiani …
31
“La distribuzione della ricchezza è caratterizzata da un
elevato grado di concentrazione: molte famiglie
detengono livelli modesti o nulli di ricchezza;
all‟opposto, poche famiglie dispongono di una
ricchezza elevata. Le informazioni sulla distribuzione
della ricchezza – desunte dall‟indagine campionaria
della Banca d‟Italia sui bilanci delle famiglie italiane –
indicano che alla fine del 2010 la metà più povera
delle famiglie italiane deteneva il 9,4% della
ricchezza totale, mentre il 10% più ricco deteneva il
45,9% della ricchezza complessiva.
[BANCA D‟ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
32. MA SUI FIGLI PESA IL DEBITO DEI
PADRI?
32
EPIC - Una vera economia per i cittadini
33. Questioni di presente e futuro …
33
Ora, ci dicono che
tutto quel debito oggi significa
pagare tasse più alte domani e, quindi,
che i nostri figli in futuro pagheranno
per noi dovendo accettare
un tenore di vita più basso.
Gli economisti lo chiamano “debito
intergenerazionale”.
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
34. Questioni di presente e futuro …
[con l’ euro]
34
Questo è sicuramente vero con l‟euro che
è una moneta divorziata dal Paese e
non può essere che reperita ad alti tassi
di interesse e delegando la nostra
politica economica ad organismi
sovranazionali non eletti.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
35. Questioni di presente e futuro …
[con l’ euro]
35
Infatti, non ci si può indebitare più del
3% (1992 Maastricht);
non si può spendere più di quanto si tassa
(Fiscal Compact in vigore dal 1-1-2013);
la Legge di bilancio dello Stato deve
essere
prima
approvata
dalla
Commissione europea (formata da
tecnocrati NON eletti da nessuno) e solo
dopo l‟approvazione di essa sottoposta ai
Parlamenti.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
36. Questioni di presente e futuro …
[con l’ euro]
36
Se un Paese UE un rispetta i parametri
indicati, viene multato per miliardi di euro
tramite una procedura detta: “Preventing
Macroeconomic Imbalances”.
Tale procedura concede alla Commissione e
al Consiglio Europeo poteri di intervenire
sulle politiche fiscali, del lavoro, sullo
Stato Sociale, sui servizi essenziali e
sui redditi così da rientrare del disavanzo.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
37. Questioni di presente e futuro …
[con moneta sovrana]
37
MA con una moneta sovrana le cose
cambiano.
Uno Stato con una sua moneta può sempre
ripagare il suo debito e può attuare le
opportune misure correttive per sostenere
l‟economia, specie in momenti di crisi.
(cfr. video dei presidenti della Federal
Reserve – FED: Greenspan e Bernanke
http://www.youtube.com/watch?v=XliLR4
WLavM)
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
38. Vediamo il caso degli US
38
Uno stato a moneta sovrana può chiedere
direttamente alla BC di finanziagli la spesa,
anche solo tramite un assegno, ma il modo
più consueto e conosciuto di finanziare la
spesa degli Stati sovrani è quello che usa
titoli di Stato.
Vediamo come si finanziano gli US
tramite i loro titoli.
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
39. Treasury Bonds in US
39
Prima di tutto va detto che i titoli di stato
sono un retaggio del gold standard. Infatti,
quando c‟era la parità aurea per evitare che chi
sosteneva la spesa pubblica si potesse portare
via dei forzieri l‟oro, lo Stato consegnava il
titolo, cioè un pezzo di carta.
Ora che la moneta a corso forzoso (1971 Nixon) ha sostituito quella convertibile, in un
sistema sovrano, dei titoli di stato non ci
sarebbe bisogno.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
40. Treasury Bonds in US
40
Warren Mosler: “Per uno Stato a moneta sovrana il
finanziamento della spesa in disavanzo non è una
questione di rilievo. Quando il governo spende,
aumenta semplicemente i numeri dei nostri conti
correnti. Più specificamente, tutte le banche
commerciali che usiamo per le nostre operazioni
bancarie hanno dei conti correnti alla FED che si
chiamano conti di riserva.
Anche i governi stranieri hanno dei conti di riserva
alla FED. Essi sono esattamente come dei conti
correnti presso qualsiasi banca.”
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
41. Treasury Bonds in US
41
“Quando il Governo spende senza tassare
tutto quello che fa è aumentare i numeri nel
conto corrente giusto (conto di riserva alla
FED). Questo significa che quando il
governo vi fa, ad esempio, un pagamento di
2000$ per la previdenza sociale, aumenta il
saldo del conto di riserva della vostra banca
alla FED di 2000$ e la vostra banca
aumenta il vostro saldo della stessa cifra.”
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
42. Treasury Bonds in US
42
“Un titolo del tesoro degli Stati uniti non è
altro che un conto di risparmio alla FED.
Quando comprate un titolo del tesoro,
mandate il vostro denaro alla FED e poi,
tempo dopo, vi restituiscono il denaro insieme
agli interessi. La stessa cosa vale per qualsiasi
altro conto di risparmio presso qualsiasi
banca: inviate alla banca del denaro e questa
ve lo restituisce con interessi”
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
43. Treasury Bonds in US
43
“Mettiamo che la vostra banca decida di
acquistare titoli del tesoro (Treasury Bonds)
per un valore di 2000$. Per pagarli la FED
riduce il numero dei dollari presenti nel
conto corrente che la vostra banca ha alla
FED e aggiunge 2000$ nel conto di
risparmio che sempre lei ha alla FED (sto
chiamando i titoli del tesoro conti di
risparmio perché è quello che sono).”
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
44. Treasury Bonds in US
44
“Quindi, quando il Governo degli US contrae
in cosiddetto “prestito in denaro” non fa che
spostare i fondi dai suoi conti correnti della
FED ai conti di risparmio (titoli del tesoro)
della FED. Infatti, il debito nazionale di 13
trilioni di dollari equivale per intero al totale
delle partecipazioni dell‟economia ai conti di
risparmio della FED.”
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
45. Un debito presente e futuro …
45
E veniamo ora alla questione del peso
lasciato in eredità ai nostri figli:
secondo la lettura sin qui data, il
denaro non ha valore in sé e la spesa
governativa serve per arricchire al
netto i cittadini spendendo a deficit
per fini pubblici.
Quindi,
a
fronte
della
spesa
governativa (sovrana) la passività è
solo un meno su un libro
contabile, niente di più!
EPIC - Una vera economia per i cittadini
46. … in altre parole …
46
“Il vero valore della moneta è
complessivo e sociale, affonda le sue radici
nella fiducia e nella credibilità (soprattutto
dello Stato che la garantisce); solo
apparentemente è quello nominale: il
valore è dato dalla disponibilità di beni e
servizi acquistabili. Se questi ultimi
scompaiono o non sono disponibili, anche
il valore della moneta si azzera” [GALLONI, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
47. Due vincoli macro-economici
47
1) La produzione reale deve crescere
almeno al ritmo dell‟incremento
demografico, cioè infrastrutture, reti,
servizi pubblici devono crescere almeno
al tasso di aumento della popolazione
(ivi compresi i flussi migratori),
altrimenti il reddito pro capite medio si
riduce in proporzione.
[GALLONI, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
48. Due vincoli macro-economici
48
Così che si potrebbe definire “tasso minimo
di sviluppo” quello che consente di
mantenere inalterato il reddito reale (pro
capite) e anche la fruibilità (pro capite)
delle infrastrutture, ospedali, scuole.
2) Il tasso di incremento del valore
monetario della produzione non può essere
superato da quello inerente all‟interesse.
[GALLONI, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
49. Tornando al fardello sui nostri figli …
49
Tanto è vero che Mosler, parlando con Lowell
Weicker, ex Senatore e Governatore del Cunnecticut,
il quale sosteneva che si doveva smettere di
accumulare deficit governativi che sarebbero gravati
sui figli, gli fece questa domanda:
“Quando i nostri figli tra venti anni costruiranno 15
milioni di automobili l‟anno, dovranno rispedirle
indietro nel tempo, nel 2008, per pagare il loro
debito? Noi stiamo inviando indietro nel tempo, nel
1945, beni e servizi reali per pagare il grosso debito
della Seconda Guerra Mondiale?”
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
50. Tornando al fardello sui nostri figli …
50
“Nessuna parte della produzione reale viene
“gettata via” a causa del debito arretrato, di
qualunque importo esso sia. E il debito
arretrato non riduce la produzione né
l‟occupazione, eccetto quando i responsabili
delle politiche male informati decidono di
prendere misure anti-deficit che riducono
senz‟altro la produzione e l‟occupazione.”
Il debito con moneta sovrana non toglie niente
ai nostri figli.
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
51. Tornando al fardello sui nostri figli …
51
“Quando operiamo al di sotto del nostro potenziale –
al di sotto della piena occupazione – allora stiamo
privando i nostri figli di beni e servizi reali che
potremmo produrre nel loro interesse. Allo stesso
modo quando riduciamo il nostro supporto
all‟istruzione superiore, stiamo privando i nostri figli
della conoscenza di cui avranno bisogno per essere
migliori. Ancora, quando tagliamo i fondi alla
ricerca” … “stiamo privando i nostri figli, che invece
trasferiamo tra le fila dei disoccupati”
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
52. WELFARE E PREVIDENZA SOCIALE:
SOLO CHIMERE?
52
EPIC - Una vera economia per i cittadini
53. Le pensioni con moneta sovrana
53
Uno Stato con moneta sovrana non ha limiti tecnici di
spesa, per cui per accreditare le pensioni in via di
principio non avrebbe bisogno dei prelievi in busta
paga, il Tesoro potrebbe direttamente accreditare i
nostri cc tramite il conto che ha alla Banca Centrale.
Il motivo per cui vengono istituiti enti come l‟INPS e
simili non dipende dal fatto che lo Stato ha bisogno di
raccogliere il denaro, ma solo dall‟esigenza di
limitare le derive inflazionistiche che si potrebbero
creare lasciandoci in busta paga il denaro che dovrebbe
servire per la vecchiaia.
[P. BARNARD, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
54. Le pensioni con moneta sovrana
54
Uno Stato con moneta sovrana che allo stesso tempo concede
al settore NON-GOV piene pensioni e pieni stipendi senza una
qualche forma di drenaggio (tasse, contributi), rischia di
trovarsi con una massa monetaria sproporzionata rispetto ai
beni e servizi disponibili sul mercato e, quindi, di dover
fronteggiare un‟inflazione galoppante, la cui dinamica base è:
con troppa moneta in giro rispetto a beni e servizi, stante la
legge della domanda e dell‟offerta, i prezzi schizzano in alto.
[P. BARNARD, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
55. Le pensioni con moneta sovrana
55
“Infatti, se ogni lavoratore percepisse lo stipendio senza
decurtazioni per la previdenza e se ogni pensionato
percepisse la pensione, avremmo 1) un sacco di soldi in
giro e 2) solo una parte di chi li possiede (i lavoratori
attivi) che produce qualcosa, cioè beni o servizi.
E chi lavora, anche mettendoci tutta la buona volontà,
non potrebbe mai aumentare la sua produttività per
stare al passo anche delle richieste di beni e servizi dei
pensionati. Quindi si rischierebbe l‟esplosione dell‟
inflazione. A quel punto lo Stato dovrebbe tassare
massicciamente tutti per frenare il fenomeno inflattivo.”
[P. BARNARD, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
56. Il VERO problema delle pensioni
56
Molto acutamente W. Mosler nota che il
vero problema del sistema previdenziale
non riguarda la necessità di procurare
denaro da far spendere ai nostri
anziani, infatti, stante l‟odierna tendenza a
fare sempre meno figli con un‟aspettativa di
vita sempre più lunga, più denaro da
spendere farà semplicemente alzare i prezzi
e non creerà maggiori beni e servizi.
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
57. Il VERO problema delle pensioni
57
La vera questione in tema di previdenza
è quale livello di reale consumo di
risorse vogliamo fornire ai nostri
anziani. Infatti, la quantità di beni e
servizi che decidiamo di assegnare loro è
un costo reale per noi, non gli effettivi
pagamenti che sono solo dei numeri nei
conti correnti.
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
58. Il VERO problema delle pensioni
58
Facciamo un esempio.
Facciamo finta che tra 50 anni ci sarà una sola
persona a lavorare e 300 milioni di pensionati. Il
lavoratore avrà un gran bel da fare! Dovrà zappare,
fare il bucato, manutenere tutti gli edifici etc. Quello
di cui abbiamo bisogno è assicurarci che i 300
milioni di pensionati possano pagarlo? Certo che no!
Il problema non è il denaro.
Dovremo assicurarci di aver raggiunto un livello
tecnologico tale che il lavoratore possa produrre
abbastanza beni per tutti i pensionati e per se stesso!
[MOSLER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
60. DISMISSIONE dei BENI PUBBLICI
60
“Lo Stato dispone di un patrimonio totale
stimato in 1.815 miliardi di euro, la maggior parte
del quale disperso tra Regioni, Province e Comuni.
Nell‟arco di una legislatura è realistico immaginare
di poter vendere assets per un totale di 250-300
miliardi di euro (di cui circa la metà da società e la
restante parte da immobili), riducendo in misura
corrispondente il rapporto debito/Pil.”
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
61. DISMISSIONE dei BENI PUBBLICI
61
La vendita di assets pubblici deve diventare
anche un‟occasione per fare un‟intelligente
politica economica, utilizzando l’uscita dello
Stato dall’economia come strumento di
concorrenza per stimolare la crescita
economica. [ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
Notizia del 17-10-2013: il Ministro dell‟economia Saccomanni torna sulla
possibilità della dismissione di società partecipate quotate e non. Subito dopo le
parole di Saccomanni, il mercato, si è concentrato sulle società quotate partecipate
dal Tesoro in maniera diretta o attraverso la Cassa depositi e prestiti (Cdp), e
quindi su Eni, Enel, Finmeccanica, Snam e Terna.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
62. TAGLIARE LA SPESA PUBBLICA
62
PROPOSTA DELL’ISTITUTO BRUNO
LEONI PER RIDURRE LA SPESA
PUBBLICA di
6 PUNTI di PIL in 5 anni
La spesa pubblica italiana è molto alta,
assorbe la metà della ricchezza prodotta nel
paese ogni anno, e ciò è la causa
dell‟enorme pressione fiscale … La spesa è
concentrata soprattutto sulle pensioni e gli
interessi sul debito, ma è elevata anche in
molti altri ambiti.
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
63. TAGLIARE LA SPESA PUBBLICA
63
Per esempio, rispetto alla Germania, l’Italia
spende di più (in proporzione al Pil) nelle seguenti
voci: difesa, ordine pubblico, organi legislativi,
esecutivi e diplomatici, scuola primaria, scuola
secondaria, e sovvenzioni a settori economici
quali i trasporti.
La spesa pubblica è al contrario bassa,
rispetto alla Germania, soltanto in una
manciata di settori: l‟assistenza ai
disoccupati e alle famiglie, e la spesa
universitaria.
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
64. Ecco come tagliare la spesa
64
Una voce importante è quella per il personale, ecco come
si propone di tagliare:
Riducendo il tasso di crescita dei salari nominali,
che negli ultimi dieci anni sono cresciuti nel pubblico
molto più che nel privato.
Riducendo il numero di dipendenti pubblici nei
settori
che
appaiono
sovradimensionati:
l‟amministrazione, la difesa, l‟ordine pubblico, la
scuola primaria e secondaria.
Riducendo il numero di uffici e gli incarichi
dirigenziali.
Rivedendo al ribasso gli stipendi d’oro degli
incarichi politici e della P.A.
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
65. Ecco come tagliare la spesa
65
Ridurre la spesa previdenziale riducendo il tasso di
rivalutazione con l‟inflazione, oppure ricalcolando le
pensioni erogate, soprattutto quelle di importo
maggiore (solo gli assegni sopra i 3.000 € mensili
costano circa due punti di PIL), quando sono stati
calcolati col metodo retributivo o con legislazioni di
favore (per esempio i vitalizi dei parlamentari).
Gli investimenti pubblici non vengono toccati, mentre
le sovvenzioni alle imprese vengono ridotte di circa un
terzo, in cambio di una riduzione della fiscalità sulle
stesse, sulla scorta di quanto previsto nel Piano
Giavazzi.
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
66. Ecco come tagliare la spesa
66
La spesa per interessi si può ridurre riducendo il
costo del debito oppure il rapporto debito/PIL. La
prima non è un‟opzione di policy, anche se una
politica fiscale credibile aiuterebbe ad abbassare i
tassi di interesse pagati sul debito. Per ridurre il
rapporto debito/PIL occorre sia ridurre il deficit
sia vendere patrimonio, immobiliare che mobiliare.
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
67. LIBERALIZZAZIONI
67
“Liberalizzare significa creare condizioni favorevoli
alla concorrenza. Poiché i maggiori ostacoli alla
competizione sono di origine normativa, la più
importante misura di liberalizzazione consiste
in un processo di deregolamentazione ad
ampio raggio.
Infatti creare le condizioni per la concorrenza significa
rimuovere ogni forma di regolamentazione non
necessaria che vincoli l'avvio e la conduzione
dell'attività imprenditoriale.
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
68. LIBERALIZZAZIONI
68
… “Infine, la presenza di società pubbliche è di
per sé un ostacolo alla concorrenza. I
potenziali nuovi entranti rischiano di essere
scoraggiati in virtù del conflitto di interessi implicito
tra uno Stato che, al tempo stesso, ha un interesse
nei risultati delle imprese partecipate e il potere di
modificare in un senso o nell'altro il contesto
normativo di riferimento. In questa prospettiva,
privatizzare le imprese pubbliche è consustanziale a
un processo di liberalizzazioni.”
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
69. Puntualizzando come liberalizzare
69
Rimuovere tutte le norme che
impediscono l'ingresso sul mercato
di nuovi concorrenti.
Rimuovere tutte le distorsioni di
natura fiscale e amministrativa che
scoraggiano l'ingresso di nuovi
soggetti sul mercato.
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
70. Puntualizzando come liberalizzare
70
Nei mercati in condizione di
monopolio tecnico, introdurre forme
di concorrenza per il mercato e/o
regolazione indipendente.
Rimuovere ogni forma di controllo dei
prezzi o di vincolo ingiustificato alla
conduzione dell'attività
imprenditoriale.
Privatizzare tutte le società pubbliche.
[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l‟Italia]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
72. DISMETTERE, TAGLIARE,
LIBERALIZZARE, ma facciamo un
confronto tra le spese pubbliche
oggetto d’accusa per eccellenza e …
72
EPIC - Una vera economia per i cittadini
74. SOLUZIONI MMT (Modern Money Theory)
PER LA PIENA OCCUPAZIONE
74
EPIC - Una vera economia per i cittadini
75. PdV opposti un materia di occupazione
Eterodossi
vs
Neoclassici
75
Programmi di Job
Guarantee
Negli anni 1965-1975 i governi
e le BC dei principali paesi
erano convinti che mediante
politiche espansive, attuate per
esempio mantenendo bassi i
tassi di interesse delle banche
centrali, fosse possibile
diminuire il tasso di
disoccupazione fino a livelli
molto bassi, con dei costi
alquanto modesti in termini di
maggiore inflazione.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
Tasso di naturale
disoccupazione
Phelps e Friedman
intuirono che i tentativi di
far diminuire fino a livelli
molto bassi la
disoccupazione mediante
politiche espansive
avrebbero comportato in
realtà aumenti progressivi
dell‟inflazione.
76. PdV opposti un materia di occupazione
Eterodossi
vs
Neoclassici
76
Programmi di Job
Guarantee
Gli eterodossi continuano
tutt‟ora a vedere nella
disoccupazione un enorme
spreco in termini produttivi e
umani ed un enorme costo per
la società, argomentando che
la piena occupazione non solo
è possibile, ma è sostenibile
dal punto di vista del deficit,
dell‟inflazione e della bilancia
dei pagamenti
EPIC - Una vera economia per i cittadini
Tasso di naturale
disoccupazione
Phelps e Friedman teorizzarono
che esiste un tasso “naturale” di
disoccupazione in
corrispondenza del quale
l‟inflazione effettiva è uguale a
quella prevista ed è stabile.
Questo tasso si chiama NAIRU
– Non accelerating inflation
rate of unemployment (it. Tasso
di disoccupazione non
inflazionistico)
77. Come funzionano i
Programmi di lavoro garantito
“Fin
77
dalla metà degli anni „70 la classe politica e i vari
policy-maker
hanno
basato
le
proprie
scelte
sull‟ortodossia economica dominante, e hanno quindi
volutamente e costantemente imbrigliato le economie
sostenendo in modo pretestuoso che il ruolo dei propri
interventi fosse quello di garantire il funzionamento
dell’economia con un tasso di disoccupazione
definito “naturale”. Il costo cumulativo della mancata
produzione e della disoccupazione è immenso, e al suo
confronto il costo derivante dalla supposta inefficienza
microeconomica è ben poca cosa. [MITCHELL, MOSLER, 2001]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
78. Come funzionano i
Programmi di lavoro garantito
78
“Malgrado sia ampiamente dimostrato che il costo
reale della disoccupazione è nettamente superiore
a qualsiasi costo legato all‟inflazione (e non è
invece per nulla dimostrato che un basso tasso di
inflazione garantisca una maggiore stabilità
esterna), in tutti i paesi dell‟OCSE è prevalsa la
prassi di impiegare la disoccupazione come
strumento di lotta all‟inflazione. Di conseguenza,
in quasi tutti i paesi OCSE l‟obiettivo della piena
occupazione è stato messo da parte.”[MITCHELL, MOSLER, 2001]
OCSE – Org. Per la cooperazione e lo sviluppo economico
EPIC - Una vera economia per i cittadini
79. Come funzionano i
Programmi di lavoro garantito
79
Mitchell e Mosler propongono:
anziché
imporre un buffer stock
di
disoccupazione per garantire una stabilità dei
prezzi,
gli Stati potrebbero realizzare il duplice obiettivo di
bloccare la crescita dei prezzi e mantenere la piena
occupazione
mediante
un
buffer
stock
costantemente modificabile dimensionalmente di
occupati a reddito fisso. Questa politica è definita
dagli Autori “Programma di occupazione garantita” o
“Job Guarantee” (JG).
[MITCHELL, 1998A; 2000; MOSLER, 1997-1998; WRAY, 1998]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
80. Programmi di piena occupazione
80
“A mio avviso, la ripresa dell‟ideologia
liberista negli anni ‟80 è radicata nella grande
capacità del mercato di eliminare ogni
inefficienza. Ma non tutte le forme di
inefficienza sono uguali. In particolare la
disoccupazione elevata rappresenta uno
spreco di risorse talmente immenso da essere
inaccettabile per chiunque persegua davvero
l‟efficienza. E‟ davvero tragicomico che, nel
tentativo di garantire una maggiore efficienza
dell‟economia, si ignori proprio la forma di
inefficienza più grave”. [ALAN BLINDER 1987]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
81. Come funzionano i
Programmi di lavoro garantito
81
Un “Programma di occupazione garantita” o “Job
Guarantee Program” (JGp) consente di garantire
a tutti coloro che sono capaci e desiderano
lavorare un’occupazione ad un salario
garantito che sia dignitoso e lievemente inferiore
a quello offerto dal settore privato.
Un JGp funge da elemento stabilizzatore
controciclico, per cui andrà ad espandersi nei
momenti in cui l‟economia è in flessione e si
ridurrà quando si è in una fase di recupero
economico.
[FORSTATER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
82. Come funzionano i
Programmi di lavoro garantito
82
In questo modo lo Stato potrebbe creare
un‟alternanza tra occupazione nei JG e occupazione
privata, invece che tra occupazione e disoccupazione.
Visto che i JGp di fatto, concorrendo all‟incremento
del PIL del Paese e accrescendo la domanda
aggregata (mercato interno), non determinano
fenomeni
inflazionistici
incontrollati,
notoriamente generati da una eccessiva disponibilità
di moneta rispetto a quella di beni e servizi.
[FORSTATER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
83. Come funzionano i
Programmi di lavoro garantito
83
I JGp hanno come scopo quello di condurre a ZERO
disoccupazione involontaria.
Non solo, visto che lo Stato (con moneta sovrana)
potrebbe finanziare la propria moneta a costi bassi,
potrebbe investire, ristrutturare, ammodernare gli
impianti produttivi curando anche quegli aspetti
di sostenibilità ambientale, che vengono ignorati
dal privato costituendo costi aggiuntivi.
[FORSTATER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
84. Come funzionano i
Programmi di lavoro garantito
84
In questo caso, la politica fiscale e la
spesa governativa non legata ai JGp
divengono strumenti per perfezionare il
funzionamento dell‟occupazione garantita
e tenere sotto controllo le dinamiche
inflazionistiche.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
85. Come funzionano i
Programmi di lavoro garantito
85
Grazie ai JGp lo Stato può risparmiare molto sulla
spesa per gli ammortizzatori sociali e anche per le
spese socio-sanitarie e di ordine pubblico
necessarie per contenere i disagi generati da alti tassi
di disoccupazione: suicidi; criminalità; drammi
familiari; depressione; alcoolismo; tossicodipendenze.
I sussidi statali rimarrebbero solo per le persone che
effettivamente non possono lavorare.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
86. Come funzionano i
Programmi di lavoro garantito
86
Un ulteriore lato positivo dei JGp è che garantendo la
piena occupazione evitano l‟obsolescenza delle
conoscenze e delle competenze dei lavoratori.
Notoriamente il settore privato ha difficoltà ad
assumere chi è stato a lungo inattivo; i JGp
assorbendo ad un salario minimo garantito la forza
lavoro disponibile fungerebbe anche da garante del
mantenimento delle relative competenze.
[FORSTATER, 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
88. Le fonti
88
[ITA 9/9] “W.MOSLER a Venezia Modern Money Theory
4a parte” da minuto 4 e 05 sec.
http://www.youtube.com/watch?v=PasxcHYXRyw
ALBERTO BAGNAI, Il tramonto dell‟euro, Reggio
Emilia, Imprimatur, 2013
A. ALESINA – F. GIAVAZZI, A che punto è la notte. Il
fondo salva stati non risolverà i problemi, serve
un’unione politica irreversibile – Corriere della sera, 227-2012
http://www.corriere.it/editoriali/12_luglio_22/a%20c
he-punto-e-la-notte-alesina-giavazzi_1e25e5ea-d3c611e1-83bd-0877fdcd1621.shtml
EPIC - Una vera economia per i cittadini
89. Le fonti
89
BANCA D‟ITALIA, La ricchezza delle famiglie
italiane, 1995-2005, n.75 – 2007
http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cr
ed_fin/banc_fin/ricfamit/2007
BANCA D‟ITALIA, La ricchezza delle famiglie
italiane - anno 2007, n. 76 – 2008
http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cr
ed_fin/banc_fin/ricfamit/2008/suppl_76_08.pdf
BANCA D‟ITALIA, La ricchezza delle famiglie
italiane - anno 2008, n. 67 – 2009
http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cr
ed_fin/banc_fin/ricfamit/2009/suppl_67_09.pdf
EPIC - Una vera economia per i cittadini
90. Le fonti
90
BANCA D‟ITALIA, La ricchezza delle famiglie
italiane - anno 2009, n. 67 – 2010
http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cr
ed_fin/banc_fin/ricfamit/2010/suppl_67_10.pdf
BANCA D‟ITALIA, La ricchezza delle famiglie
italiane - anno 2010, n. 64 – 2011
http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cr
ed_fin/banc_fin/ricfamit/2011/suppl_64_11.pdf
BANCA D‟ITALIA, La ricchezza delle famiglie
italiane - anno 2011, n. 65 - 2012
http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cr
ed_fin/banc_fin/ricfamit/2012/suppl_65_12.pdf
EPIC - Una vera economia per i cittadini
91. Le fonti
91
WARREN MOSLER, Le sette innocenti frodi capitali,
Palermo, Arianna ed., 2012;
NINO GALLONI – Chi ha tradito l’economia italiana,
1a ed., Roma, Editori Riuniti University Press, 2011;
BERNANKE e GRENSPAN, Dichiarazioni Presidenti
della FED - banca centrale americana [ita],
http://www.youtube.com/watch?v=XliLR4WLavM
PAOLO BARNARD, Capire l’Inps e i contributi, per
non essere ingannati dai Golpisti. @ mio 0,2%,
http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?
id=378
EPIC - Una vera economia per i cittadini
92. Le fonti
92
LIBERARE L‟ITALIA – Manuale delle riforme per la
XVII legislatura, Istituto Bruno Leoni,
http://www.liberarelitalia.it/index.php
PAVLINA R. TCHERNEVA, Politiche fiscali
alternative: perché la Job Guarantee è superiore (per
saputelli);
WILLIAM F. MITCHELL, WARREN B. MOSLER,
Fiscal Policy and Job Guarantee, Centre for Economic
Policy Research,
Australian National University,
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EPIC - Una vera economia per i cittadini
93. Le fonti
93
BILL MITCHELL, European Commission JOBS for
EUROPE CONFERENCE
http://www.youtube.com/watch?v=BgL1pv7dXRQ
SCOZZARI CARLOTTA, Saccomanni torna sulle
dismissioni. E il mercato guarda subito all'Eni
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/10/
17/news/saccomanni_torna_sulle_dismissioni_e_il_
mercato_guarda_subito_all_eni-68827853/
EPIC - Una vera economia per i cittadini
94. Le fonti
94
MATHEW FORSTATER, intervento al Secondo Summit
MMT 20 e 21/10/2012
http://www.youtube.com/watch?v=nYO_cwsTIL4
http://www.youtube.com/watch?v=cUKWpIc7gKU
dal minuto 8 e 23 sec.
http://www.youtube.com/watch?v=f4hCjlAcgww
ISTITUTO BRUNO LEONI, Indice delle liberalizzazioni
2012, http://www.brunoleonimedia.it/public/Indice_Libs
/2012/Indice2012-Sintesi.pdf
EPIC - Una vera economia per i cittadini