l 16 luglio 2013 debutta al Teatro Studio “Eleonora Duse” La cocciutaggine di Rafael
Spregelburd, Saggio di Diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio
d’Amico” dell’allievo regista Dante Antonelli. Lo spettacolo è frutto di un percorso di studio di
quattro mesi sul testo di Spregelburd condiviso e sviluppato insieme ad un ensemble di attori
neodiplomati all’Accademia (Vittoria Faro, Michele Lisi, Carlotta Mangione, Alessandro
Marmorini) due drammaturghi per la scena (Matilde D’Accardi e Federico Perrone), un
musicista (Francesco Leineri), luci di (Luca Febbraro) scene (Giulio Bartolozzi) e costumi di (Carla Tagliaferri). La
traduzione è di Antonella Caron.
Dei tre atti di cui è formato il testo, verranno presentati il II e III a giorni alterni secondo il
seguente calendario:
martedì 16, giovedì 18, sabato 20 ore 20.45: II atto
mercoledì 17, venerdì 19 e domenica 21 ore 20.45: III atto
Ultima opera dell’Eptalogia di Hieronymus Bosch, La Cocciutaggine, scritta da Spregelburd
nel 2008 e mai rappresentata in Italia, è ambientata in Spagna nel 1939 durante la Guerra
Civile. La vicenda, dal Commissario di polizia alla serva francese, dalla figlia nevrastenica alla
ex moglie vendicativa, dallo scrittore decadente al traduttore russo convertitosi allo stalinisno,
dalla figlia in fuga verso l’avventura partigiana al piccolo possidente preoccupato solo di
preservare ciò che già possiede, dal soldato sciocco di provincia al miliziano di ventura, si
articola in tre atti che raccontano lo stesso lasso di tempo in tre spazi diversi della tenuta del
Commissario Jaume Planc: il salone, la camera della figlia ed il giardino. Ogni luogo della casa
è portatore di un’atmosfera, di un tempo, di una ritualità sua propria. La ripetizione ossessiva
dello stesso arco di tempo spinge il dramma oltre la sua frammentazione ritrovando lo spirito
più alto di una tragedia che invoca, al termine dello spettacolo, l’assenza di giudizio sui fatti
che si sono svolti sulla scena. Ogni atto ha inizio alle “cinco de la tarde”, ora magica che
affonda il suo senso nella poesia di Garcia Lorca che proprio durante la Guerra Civile perse la
sua giovane vita.
Del suo percorso di ricerca il giovane regista Antonelli ha detto: “Spregelburd ci ha ricordato
come è facile giocare al teatro, senza rinunciare alla profondità civile ed umana del messaggio
di cui ci facciamo portatori”.
Teatro Studio Eleonora Duse
via Vittoria n 6 Roma
tutte le sere ore 20.45
ingresso gratuito
Per info e prenotazioni 06-36000151
Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico
Via Vincenzo Bellini, 16 - 00198 ROMA Tel 06 854.36.80 Fax 06 854.25.05 C.F. 80218690586 www.silviodamico.it
l 16 luglio 2013 debutta al Teatro Studio “Eleonora Duse” La cocciutaggine di Rafael
Spregelburd, Saggio di Diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio
d’Amico” dell’allievo regista Dante Antonelli. Lo spettacolo è frutto di un percorso di studio di
quattro mesi sul testo di Spregelburd condiviso e sviluppato insieme ad un ensemble di attori
neodiplomati all’Accademia (Vittoria Faro, Michele Lisi, Carlotta Mangione, Alessandro
Marmorini) due drammaturghi per la scena (Matilde D’Accardi e Federico Perrone), un
musicista (Francesco Leineri), luci di (Luca Febbraro) scene (Giulio Bartolozzi) e costumi di (Carla Tagliaferri). La
traduzione è di Antonella Caron.
Dei tre atti di cui è formato il testo, verranno presentati il II e III a giorni alterni secondo il
seguente calendario:
martedì 16, giovedì 18, sabato 20 ore 20.45: II atto
mercoledì 17, venerdì 19 e domenica 21 ore 20.45: III atto
Ultima opera dell’Eptalogia di Hieronymus Bosch, La Cocciutaggine, scritta da Spregelburd
nel 2008 e mai rappresentata in Italia, è ambientata in Spagna nel 1939 durante la Guerra
Civile. La vicenda, dal Commissario di polizia alla serva francese, dalla figlia nevrastenica alla
ex moglie vendicativa, dallo scrittore decadente al traduttore russo convertitosi allo stalinisno,
dalla figlia in fuga verso l’avventura partigiana al piccolo possidente preoccupato solo di
preservare ciò che già possiede, dal soldato sciocco di provincia al miliziano di ventura, si
articola in tre atti che raccontano lo stesso lasso di tempo in tre spazi diversi della tenuta del
Commissario Jaume Planc: il salone, la camera della figlia ed il giardino. Ogni luogo della casa
è portatore di un’atmosfera, di un tempo, di una ritualità sua propria. La ripetizione ossessiva
dello stesso arco di tempo spinge il dramma oltre la sua frammentazione ritrovando lo spirito
più alto di una tragedia che invoca, al termine dello spettacolo, l’assenza di giudizio sui fatti
che si sono svolti sulla scena. Ogni atto ha inizio alle “cinco de la tarde”, ora magica che
affonda il suo senso nella poesia di Garcia Lorca che proprio durante la Guerra Civile perse la
sua giovane vita.
Del suo percorso di ricerca il giovane regista Antonelli ha detto: “Spregelburd ci ha ricordato
come è facile giocare al teatro, senza rinunciare alla profondità civile ed umana del messaggio
di cui ci facciamo portatori”.
Teatro Studio Eleonora Duse
via Vittoria n 6 Roma
tutte le sere ore 20.45
ingresso gratuito
Per info e prenotazioni 06-36000151
Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico
Via Vincenzo Bellini, 16 - 00198 ROMA Tel 06 854.36.80 Fax 06 854.25.05 C.F. 80218690586 www.silviodamico.it
Using Collaboration Tools To Engage Internal And External AudiencesAndrea Baker
This is not a true presentation, it is more talking points for discussion in a small group. Not intended for a how to or all encompassing talk.
This talk will have a deeper set of slides developed in the future.
Using Collaboration Tools To Engage Internal And External AudiencesAndrea Baker
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This talk will have a deeper set of slides developed in the future.
1. e il Gruppo Teatro & Contorni di Genova
presenta la prova aperta
Bertolt Brecht
(1898 – 1956)
poesie e canzoni
con gli allievi del laboratorio Teatro & Contorni di Genova: Andrea Ardissone, Mara Bardellini, Federica Biagiotti, Iolanda Ferraresi, Daniele Finocchietti,
Erica Guidotti, Fulvio Lanzone, Manuela Michelini, Giulia Motta, Daniele Munari, Emanuela Parodi, Andrea Russo e Simona Turco
pianoforte Andrea Basevi
regia Patrizia Ercole