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COSTITUZIONE DEL DISTRETTO BIOLOGICO
- STUDIO DI FATTIBILITA’ -
Settore Servizi per le Imprese e per il Territorio
Servizio Forestale e Politiche Agricole
●
Gruppo di lavoro:
- Dirigente: Arch. Marco De Bianchi
- Funzionario P.O. Dott. For. Michele Angeli
- Coordinamento presentazione: Istruttore Amministrativo Dalila Del Colombo
- Istruttore Direttivo Tecnico Geol. Thalita Sodi
- Istruttore Direttivo Amministrativo Dott. Massimo Maggi
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
I distretti biologici nell’ambito dei
sistemi produttivi locali
Sistemi produttivi locali
(ai sensi della L. 317/91)
Spiccata vocazione agricola
(Ai sensi della L. 228/01)
Distretti
biologici
Distretti
Agroalimentari
di Qualità
Distretti rurali
(distretto rurale della
Toscana del Sud e
della Maremma)
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
Il processo di istituzione di un distretto biologico deve prevedere
prioritariamente:
1) L’individuazione delle aree potenzialmente eleggibili
2) La ricognizione dei singoli territori al fine di individuare una volontà
condivisa di avviare, gestire e promuovere il distretto biologico
risultato fnale
“ STUDIO DI FATTIBILITA’
STUDIO DI FATTIBILITA’ ”
STRUTTURA DEL PERCORSO
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
●
Il Distretto Biologico rappresenta uno strumento innovativo di pianificazione e governo del
territorio basato su una rete permanente di soggetti locali che concorrono attivamente,
attraverso idee e progetti, allo sviluppo del territorio valorizzando le produzioni
biologiche e naturali.
●
In Toscana, il riconoscimento dei Distretti biologici trova la propria disciplina:
- nella Legge regionale del 30 luglio 2019, n. 51 “Disciplina dei distretti biologici”;
- nel regolamento di attuazione del 10 marzo 2020, n. 21/R
Tale normativa ha lo scopo di promuovere lo sviluppo e la competitività della produzione
agricola ed agroalimentare, dell’allevamento, dell’acquacoltura effettuate con metodo
biologico nonché l’uso sostenibile delle risorse naturali.
Il Distretto Biologico e la normativa regionale in Toscana
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
REQUISITI TERRITORIALI
Identificazione e delimitazione dei territori
1) Riscontri normativi
2) Approccio di governance basato sulla consultazione dei territori
3) Condivisione degli obiettivi con gli stakeholder locali
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
Regione
Comune referente
(Grosseto)
Enti di sperimentazione,
ricerca e formazione
Sindaci
Associazioni di
categoria Operatori biologici Agricoltori
Provincia
Rappresentanti
del settore
enogastronomico
Rete polo
agroalimentare
SOGGETTO REFERENTE
COMUNE DI GROSSETO
COMUNE DI GROSSETO
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
Con il presente progetto è stato valutato il coinvolgimento dei
seguenti Comuni:
●
GROSSETO
●
MAGLIANO IN TOSCANA
●
ORBETELLO
●
SCANSANO
●
MANCIANO
●
CAPALBIO
●
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
Aziende Bio: N. 255
●
Ha/Bio: 5.518,490
Ha/convers.: 2.438,258
COMUNE DI GROSSETO
Caratteristiche:
●
Elevata SAU totale (Ha 27.428,809)
●
Forte presenza numerica di aziende agricole biologiche (255)
●
Buona percentuale di superficie condotta con metodo biologico (29,01%)
●
Dimensione della superficie aziendale superiore alla media regionale
●
Presenza di numerosi sistemi agricoli (seminativi, oliveti, vigneti, allevamenti)
●
Presenza sul territorio di numerose imprese di trasformazione (Latte Maremma,
MartinoRossi, OL.MA, Riso di Maremma, ecc.)
●
Soggetti istituzionali con rilevanza ambientale: Azienda Regionale di Alberese,
Parco della Maremma
●
Presenza di siti di importanza naturalistica “ZPS-ZSC” dove le attività agricole
circostanti ben si conciliano con gli ecosistemi esistenti
COMUNE DI GROSSETO
Aziende Bio: N. 91
●
Ha/Bio: 2.483,771
●
Ha/convers.: 2.035,072
COMUNE DI ORBETELLO
Caratteristiche:
●
Elevata % di SAU coltivata a biologico (47,35%)
●
Importanti realtà produttive per dimensioni e diversità di produzioni:
La Selva, La Parrina (nella quale la denominazione “DOCG” viene
identificata con l’azienda), ecc.
●
Presenza di siti di importanza naturalistica “ZPS-ZSC” dove le attività
agricole circostanti ben si conciliano con gli ecosistemi esistenti
●
Elevata possibilità di incontro fra domanda e offerta rispetto ai prodotti
biologici
●
Importanti colture orto-frutticole, sia industriali che per filiera corta,
dove il biologico assume ancora più importanza date le modalità di
consumo dei prodotti
COMUNE DI ORBETELLO
COMUNE DI MAGLIANO IN TOSCANA
Aziende Bio: N. 150
Ha/Bio: 2.158,283
Ha/convers.: 1.243,997
Caratteristiche:
●
Importanti colture orto-frutticole, sia industriali che per filiera
corta, dove il biologico assume ancora più importanza date le
modalità di consumo dei prodotti
●
Elevata presenza di componente di produzioni vitivinicole
(DOCG “Morellino”)
●
Presenza di allevamenti ovini e conseguente produzione
casearia
●
Territorio ricadente in parte nel Parco Naturale della Maremma
COMUNE DI MAGLIANO IN TOSCANA
COMUNE DI SCANSANO
Aziende Bio: N. 183
Ha/Bio: 2.138,707
Ha/convers.: 2.825,381
Caratteristiche:
●
Elevata presenza di componente di produzioni olivicole (“EVO”)
●
Importanti produzioni vitivinicole (DOCG “Morellino”), da cui derivano
numerose realtà di produttori del settore
●
Presenza di allevamenti ovini e conseguente produzione casearia
●
Potenziale laboratorio per inserimento di nuove tecnologie data la
presenza di adeguati mezzi e conoscenze nelle aziende agricole
●
Presenza di imprese agricole che lavorano per conto terzi con le
modalità dell’agricoltura “4.0”
COMUNE DI SCANSANO
COMUNE DI MANCIANO
Aziende Bio: N. 322
Ha/Bio: 5.743,523
Ha/convers.: 4.655,737
Caratteristiche:
●
Elevata % di SAU coltivata a biologico (53,61%)
●
Elevata componente di produzioni olivicole (“EVO”)
●
Forte presenza di allevamenti ovini e conseguente
produzione casearia
●
Attività turistica in continua espansione data la presenza
delle Terme di Saturnia
COMUNE DI MANCIANO
COMUNE DI CAPALBIO
Aziende Bio: N. 127
Ha/Bio: 2.245,296
Ha/convers.: 1.539,670
PECULIARITA’:
●
Elevata componente di produzioni olivicole (“EVO”)
●
Forte presenza di allevamenti ovini e conseguente
produzione casearia
●
Forte legame con l’attività turistica dettata dall’esclusività
del territorio
●
Presenza di siti di importanza naturalistica (Duna Lago di
Burano) dove le attività agricole circostanti ben si conciliano con
gli ecosistemi esistenti
COMUNE DI CAPALBIO
Aziende Bio: N. 55
●
Ha/Bio: 401,215
Ha/convers.: 561,037
COMUNE DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
Caratteristiche:
●
Forte legame con l’attività turistica dettata dall’esclusività
del territorio
●
Elevata possibilità di incontro fra domanda e offerta rispetto ai
prodotti biologici
●
Presenza di siti di importanza naturalistica “ZPS-ZSC” dove le
attività agricole circostanti ben si conciliano con gli ecosistemi
esistenti
●
Forte presenza di componente di produzioni vitivinicole e
ortive
COMUNE DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
IL “BIODISTRETTO”
Comuni coinvolti:
-GROSSETO
-MAGLIANO IN TOSCANA
-ORBETELLO
-SCANSANO
-MANCIANO
-CAPALBIO
-CASTIGLIONE DELLA
PESCAIA
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
IL “BIODISTRETTO”
Principali coltivazioni
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
IL “BIODISTRETTO”
Totale SAU bio e in conversione:
Ha 36.114,00
Comuni del Distreto Biologico e relatie superfci agricole in coltiazione:
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
ELEMENTI COMUNI
I territori indiiiduat presentano numerosi element in comune che possono
garantre una crescita sistemica del territorio interessato dal Distreto:
●
omogeneità territoriale (4 Comuni della costa e 3 Comuni limitrofi
dell’entroterra)
●
analogie per caratteristiche orografiche, pedologiche, ambientali e vocazione
turistico-ricettiva
●
presenza di ecosistemi naturali connessi (fascia costiera, sistema collinare)
●
analogia di tradizioni e cultura, data la forte presenza di una “popolazione
rurale”
●
uniformità di dimensionamento e caratteristiche delle aziende presenti sul
territorio
●
sistemi di gestione aziendale con analogie importanti
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
●
omogeneità delle produzioni aziendali biologiche e convenzionali
●
possibilità di individuare, nel territorio del distretto, itinerari e percorsi
finalizzati alla conoscenza della filiera produttiva biologica
●
elevato numero di aziende agrituristiche e fattorie didattiche che possono
ulteriormente contribuire a consolidare le produzioni biologiche
●
possibilità di rappresentare un valore aggiunto rispetto all’attuale offerta
turistica, in particolare rurale
●
diffusa possibilità di consumare prodotti biologici del distretto, considerata la
presenza sul territorio di numerosi ristoranti, agriturismi e altre forme di
ricettività
ELEMENTI COMUNI
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO
1 -
1 - PLACE BRANDING BRAND
PLACE BRANDING BRAND
2 –
2 – PROGRAMMAZIONE 2021-2027:
PROGRAMMAZIONE 2021-2027:
2.1 – Continuità dell’impegno regionale (misura 11 del PSR)
2.1 – Continuità dell’impegno regionale (misura 11 del PSR)
2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese agricole
2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese agricole
(Adesione ai bandi multimisura)
(Adesione ai bandi multimisura)
3 –
3 – OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO DEL
OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO DEL
PROGETTO (Fondo Complementare)
PROGETTO (Fondo Complementare)
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING”
OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING”
Il biodistretto può rappresentare il veicolo per la diffusione del
“sistema biologico”
inteso come mezzo per interagire attivamente con il sistema turistico-
ricettivo di tutta la provincia, attraverso l’individuazione di un
“brand”
che unisca le produzioni al territorio, tramite l’incentivazione della vendita
diretta e la commercializzazione di prodotti bio, con effetti positivi anche
sulle produzioni convenzionali
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING”
OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING”
Tradotto letteralmente significa “marchio del luogo”; è l’insieme di
azioni in grado di influenzare il processo di formazione dell’immagine
di un territorio
”marchio del luogo”
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING”
OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING”
POLITICA
POLITICA
azioni:
- sociali
- territoriali
- rurali
- attività produttive
Modalità di valorizzazione del distretto
biologico attraverso disciplinari per:
- produzioni agricole
- edilizia rurale
- “best practice”
- ambiente
- commercio
- turismo (accoglienza, itinerari...)
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
Comunicare un messaggio per differenziare un territorio in
funzione di:
tipicità territoriali
qualità ambientali
produzioni biologiche
Al fine di determinare una combinazione di fattori in grado
di incrementare:
1) il valore delle produzioni
2) il valore del “sistema rurale” nel suo complesso
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING”
OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING”
OBIETTIVO N.1 – IL “PLACE BRANDING”
OBIETTIVO N.1 – IL “PLACE BRANDING”
“
“M
Marcare a fuoco” un determinato territorio individuando un
BRAND
CONCORSO DI IDEE PER INDIVIDUARE
IL LOGO DEL DISTRETTO BIOLOGICO :
Esempio: “MAREMMA...BIOLOGICA”
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
OBIETTIVO N. 2
OBIETTIVO N. 2
PROGRAMMAZIONE 2021-2027
PROGRAMMAZIONE 2021-2027
2.1 – Continuità dell’impegno regionale
(Misura 11 del PSR)
2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese
agricole (adesione ai bandi multimisura)
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
OBIETTIVO N. 2
OBIETTIVO N. 2 -
- PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027
PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027
2.1 – Continuità dell’impegno regionale
2.1 – Continuità dell’impegno regionale
Regione Toscana - Assessorato all’Agroalimentare -
Ass. Stefania Saccardi
Anno 2021: è stato integrato il bando della misura 11 del PSR
- introduzione e mantenimento dell’agricoltura biologica -
aumentando la dotazione iniziale
da 20 milioni di euro a 100 milioni di euro
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
OBIETTIVO N. 2
OBIETTIVO N. 2 -
- PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027
PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027
2.1 – Continuità dell’impegno regionale
2.1 – Continuità dell’impegno regionale
L’agricoltura biologica, attualmente, interessa in Toscana oltre il 32% della
superficie agricola utilizzata, con oltre 150 mila ettari coltivati in gran parte a
seminativi, oltre che oliveti, vigneti e frutteti.
Le nuove risorse consentiranno di sostenere tutte le 5.800 aziende toscane
che hanno già risposto al bando della misura 11
OBIETTIVO DEL BIODISTRETTO:
OBIETTIVO DEL BIODISTRETTO:
Dotare le aziende agricole di un ulteriore strumento di
coordinamento e sviluppo infrastrutturale, che possa garantire
continuità al “sistema biologico”
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
OBIETTIVO N. 2 -
OBIETTIVO N. 2 - PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027
PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027
2.1 – Continuità dell’impegno regionale
2.1 – Continuità dell’impegno regionale
Coerenza con le politiche rurali europee:
- obiettivi europei del “Green Deal”
- della strategia “Farm to Fork”
- della Politica Agricola Comune (P.A.C.)
Distretto Biologico / Regione Toscana
Contribuire assieme per un’agricoltura sempre più rispettosa
di modelli produttivi sostenibili, a basso impatto ambientale
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
●
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
2014 – 2020
2014 – 2020
(prorogato per 2021 – 2022
2021 – 2022)
BANDI MULTIMISURA MISURE e
BANDI MULTIMISURA MISURE e
SOTTOMISURE
SOTTOMISURE
PID
PID PIF
PIF PIT
PIT
OBIETTIVO N. 2 - PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027
OBIETTIVO N. 2 - PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027
2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese
2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese
agricole (adesione ai bandi multimisura)
agricole (adesione ai bandi multimisura)
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
BANDI MULTIMISURA
BANDI MULTIMISURA
PID
PID -
- P
PROGETTI
ROGETTI I
INTEGRATI DI
NTEGRATI DI D
DISTRETTO:
ISTRETTO:
progetti che consentono di favorire processi di riorganizzazione e consolidamento
delle filiere e migliorare le relazioni di mercato tra i soggetti delle filiere agricole e
agroalimentari e sostenere la redditività delle aziende agricole e lo sviluppo dei
territori.
PIT
PIT -
- P
PROGETTI
ROGETTI I
INTEGRATI
NTEGRATI T
TERRITORIALI:
ERRITORIALI:
progetti per la soluzione di singole problematiche ambientali di carattere locale
(suolo, dissesto idrogeologico, tutela della risorsa idrica, biodiversità, paesaggio,
energia).
PIF
PIF -
- P
PROGETTI
ROGETTI I
INTEGRATI DI
NTEGRATI DI F
FILIERA:
ILIERA:
progetti per l'aggregazione di attori di una filiera agroalimentare o forestale
(agricoltori, imprese di trasformazione, commercializzazione).
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
OBIETTIVO N. 3
OBIETTIVO N. 3
OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO DEL PROGETTO
OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO DEL PROGETTO
(FONDO COMPLEMENTARE)
(FONDO COMPLEMENTARE)
RISORSE PER L’ITALIA
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
●
È un PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE (PNC)
PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE (PNC) finalizzato ad integrare con
risorse nazionali gli interventi del PNRR;
●
Il Fondo complementare contiene interventi collegati e complementari
interventi collegati e complementari rispetto
a quelli inclusi nelle missioni del PNRR;
●
Gli interventi utilizzeranno le stesse procedure abilitanti,
stesse procedure abilitanti, saranno dotati di
cronoprogrammi con milestones e targets
cronoprogrammi con milestones e targets e saranno soggette allo stesso
soggette allo stesso
attento monitoraggio
attento monitoraggio riservato alle misure incluse nel PNRR;
●
Il piano è istituito attraverso il decreto-legge n. 59 del 6 maggio 2021,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 1 luglio 2021, dove sono
individuate le risorse e i programmi in cui è articolato.
Il Fondo Complementare
●
Amministrazione proponente:
Amministrazione proponente: Ministero delle politiche agricole;
●
Nome del progetto:
Nome del progetto: Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e
acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo (modalità attuative in corso di
definizione) ;
●
Importo:
Importo: 1.203,03 milioni di €;
●
Complementarietà PNRR:
Complementarietà PNRR: Investimenti complementari alla strategia PNRR
della Missione 2 Componente 1
Costo totale PNC PNRR
1.203,03 1.203,3 -
DISTRETTO BIO all’interno del Piano Complementare
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
Obiettivi:
●
Rafforzare lo strumento dei contratti di filiera e di distretto;
●
Potenziare le relazioni intersettoriali lungo le catene di
produzione, trasformazione e commercializzazione, attraverso
l’aggregazione dei produttori;
●
Creare la responsabilità solidale delle imprese della filiera.
PROGETTO: Contratti di filiera e distrettuali per i settori
agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e
vivaismo
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
‘‘
‘‘
Importo a valere sul
fondo
complementare
Ripartizione risorse (mld €)
2021 2022 2023 2024 2025 2026
1,203 0,2 0,3008 0,3008 0,2588 0,1225 0,0203
Cronoprogramma Finanziamenti
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
IMPEGNI E VANTAGGI DEI DIVERSI ATTORI DEL BIO-DISTRETTO
IMPEGNI E VANTAGGI DEI DIVERSI ATTORI DEL BIO-DISTRETTO
DISTRETTO BIOLOGICO
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE
ASSOCIAZIONI
IMPRESE DI
ALTRI SETTORI
ENTI DI SPERIMENTAZIONE
RICERCA E FORMAZIONE
CONSUMATORI
IMPRESE
AGRICOLE
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
ATTORE IMPEGNI VANTAGGI
IMPRESE
AGRICOLE
- inserirsi nel sistema di controllo
del biologico
- effettuare le produzioni vegetali
e animali, la preparazione dei
prodotti destinati all’alimentazio-
ne animale, le trasformazioni in
conformità alle disposizioni di cui
al Reg. CE 834/07 e ai
disciplinari AIAB;
- migliorare il proprio sistema
produttivo in modo da adeguarsi
alle richieste del territorio e
massimizzare i servizi agro-
ecologici.
- collocare localmente la maggior
parte delle produzioni, inserendosi
nei circuiti della multifunzionalità
(bio-agriturismi, bio-sentieri, bio-
fattorie didattiche, bio-fattorie
sociali);
- promuovere le loro produzioni
attraverso i piani di marketing
territoriale che un Bio-distretto può
attivare;
- attraverso l’adesione al sistema
Garanzia AIAB (100% italiano, OGM
free, locale) possono contare su
maggiori opportunità di
valorizzazione e promozione del
prodotto;
- possibilità, per le aziende bio di
comuni limitrofi, di partecipare alla
filiera.
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
ATTORE IMPEGNI VANTAGGI
CONSUMATORI
- sostenere le produzioni
locali tramite gli acquisti ma
anche indirizzandone le
attività;
- suggerire percorsi
condivisi con I produttori
per la messa a punto di
prodotti e servizi utili (es.
agri-asilo, agricoltura
sociale, forniture a Gruppi
di Acquisto Solidale, ecc.).
- acquistare i prodotti biologici del
territorio, preferibilmente attraverso i
canali della filiera corta (mercati del bio,
punti vendita aziendali, distribuzione
diretta, Gruppi di Acquisto Solidale);
- contare sulla tracciabilità totale del
prodotto biologico da filiera corta, sulla
loro maggiore disponibilità e facilità di
acquisto e sulla salvaguardia delle risorse
naturali del territorio in cui vivono;
- beneficiare della qualità ambientale che
l'agricoltura biologica assicura proprio nei
luoghi di produzione;
- instaurare un rapporto diretto, franco e di
collaborazione reciproca con i produttori;
sostenere l'economia locale.
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
ATTORE IMPEGNI VANTAGGI
AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE
- dichiarare il territorio OGM free e promuovere
l’informazione e la valorizzazione del modello
dell’agricoltura biologica nel territorio e per un
pubblico più vasto;
- sostenere gli acquisti verdi, favorendo lo
sviluppo delle mense biologiche nelle scuole,
nelle strutture pubbliche e sanitarie;
- fornire assistenza alle aziende agricole che
intendono avviare una conversione alla
produzione biologica;
- realizzare iniziative di valorizzazione delle
produzioni Bio del territorio;
- promuovere l'applicazione dei principi del
biologico anche in altri settori come la gestione
del verde pubblico, la gestione dei rifiuti
organici, il regolamento edilizio, ed altri;
- promuovere la riconversione al biologico
delle aree demaniali e delle proprietà
collettive.
- ottenere un territorio sano e gestito
tramite l’attività degli agricoltori;
- avere valenze territoriali su cui
poggiare la promozione;
- maggiore salubrità per i propri
cittadini;
- ottenere un tessuto sociale coeso e
capace di interagire;
- rafforzare l’economia locale.
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
ATTORE IMPEGNI VANTAGGI
IMPRESE DI
ALTRI SETTORI
- sostenere la
produzione bio locale
preferendola negli
acquisti;
- tener presente nella
propria promozione
delle valenze ambientali
che il bio-distretto
genera.
- beneficiare della concentrazione
locale di aziende biologiche, sia per la
fornitura di mezzi tecnici che per la
produzione di materia prima per la
trasformazione alimentare (pasta,
mangimi);
- le imprese del settore turistico o
gastronomico possono farsi portavoce
dell'offerta del territorio proponendo
menù bio-locali-stagionali e visite alle
realtà agricole, beneficiando così di una
qualificazione della propria offerta;
- usare la qualità ambientale che il bio-
distretto crea, nella propria
comunicazione.
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
ATTORE IMPEGNI VANTAGGI
ENTI DI
SPERIMENTAZIONE,
RICERCA E
FORMAZIONE
- considerare le esigenze di
sperimentazione, innovazione e
formazione che i produttori bio
locali esprimono;
- promuovere la ricerca
applicata.
- sostenere il bio-distretto con iniziative
sperimentali e formative utili al consolidamento e
miglioramento delle iniziative dei singoli attori del
territorio.
ASSOCIAZIONI
- coinvolgere le attività agricole
bio nei propri piani di attività
(laddove pertinente).
- le associazioni ambientaliste, di operatori
agricoli, eco-turistici, sociali e altre, promuovono
le attività del Bio-distretto nei rispettivi ambiti;
- le associazioni turistiche promuovono tutte le
forme possibili di eco-turismo nell’area del Bio-
distretto (bio-sentieri da percorrere a piedi, in
bicicletta o a cavallo, turismo rurale, albergo
diffuso, visite di studio, campi estivi per bambini,
ragazzi e famiglie);
- le associazioni ambientaliste operano per la
salvaguardia del territorio e la valorizzazione
delle risorse naturali
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
FASI PER LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO BIOLOGICO
FASI PER LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO BIOLOGICO
IPOTESI DI PERCORSO PER IL RICONOSCIMENTO DEL DISTRETTO BIOLOGICO
- PROPOSTA DI REGIONE TOSCANA -
Settore “Attività gestionale sul livello territoriale di Massa-Lucca-Pisa-Livorno. Distretti rurali”
Dirigente Dott. Gianluca Barbieri
1) percorso partecipativo;
2) frma dell’accordo e costituzione del distretto (se presenti i requisiti di legge) con impegno a
intraprendere politiche di tutela ambientale, risparmio idrico, ecc.;
3) convocazione assemblea e approvazione del Progetto economico territoriale integrato;
4) invio all’assemblea della richiesta di riconoscimento;
5) entro 90 gg. dalla firma dell’accordo, invio all’assemblea del regolamento approvato.
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico
...GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!
COMUNE DI GROSSETO
Progetto di costituzione del Distretto Biologico

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Biodistretto: il progetto

  • 1. COSTITUZIONE DEL DISTRETTO BIOLOGICO - STUDIO DI FATTIBILITA’ - Settore Servizi per le Imprese e per il Territorio Servizio Forestale e Politiche Agricole ● Gruppo di lavoro: - Dirigente: Arch. Marco De Bianchi - Funzionario P.O. Dott. For. Michele Angeli - Coordinamento presentazione: Istruttore Amministrativo Dalila Del Colombo - Istruttore Direttivo Tecnico Geol. Thalita Sodi - Istruttore Direttivo Amministrativo Dott. Massimo Maggi COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 2. I distretti biologici nell’ambito dei sistemi produttivi locali Sistemi produttivi locali (ai sensi della L. 317/91) Spiccata vocazione agricola (Ai sensi della L. 228/01) Distretti biologici Distretti Agroalimentari di Qualità Distretti rurali (distretto rurale della Toscana del Sud e della Maremma) COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 3. Il processo di istituzione di un distretto biologico deve prevedere prioritariamente: 1) L’individuazione delle aree potenzialmente eleggibili 2) La ricognizione dei singoli territori al fine di individuare una volontà condivisa di avviare, gestire e promuovere il distretto biologico risultato fnale “ STUDIO DI FATTIBILITA’ STUDIO DI FATTIBILITA’ ” STRUTTURA DEL PERCORSO COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 4. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 5. ● Il Distretto Biologico rappresenta uno strumento innovativo di pianificazione e governo del territorio basato su una rete permanente di soggetti locali che concorrono attivamente, attraverso idee e progetti, allo sviluppo del territorio valorizzando le produzioni biologiche e naturali. ● In Toscana, il riconoscimento dei Distretti biologici trova la propria disciplina: - nella Legge regionale del 30 luglio 2019, n. 51 “Disciplina dei distretti biologici”; - nel regolamento di attuazione del 10 marzo 2020, n. 21/R Tale normativa ha lo scopo di promuovere lo sviluppo e la competitività della produzione agricola ed agroalimentare, dell’allevamento, dell’acquacoltura effettuate con metodo biologico nonché l’uso sostenibile delle risorse naturali. Il Distretto Biologico e la normativa regionale in Toscana COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 6. REQUISITI TERRITORIALI Identificazione e delimitazione dei territori 1) Riscontri normativi 2) Approccio di governance basato sulla consultazione dei territori 3) Condivisione degli obiettivi con gli stakeholder locali COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico Regione Comune referente (Grosseto) Enti di sperimentazione, ricerca e formazione Sindaci Associazioni di categoria Operatori biologici Agricoltori Provincia Rappresentanti del settore enogastronomico Rete polo agroalimentare
  • 7. SOGGETTO REFERENTE COMUNE DI GROSSETO COMUNE DI GROSSETO COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 8. Con il presente progetto è stato valutato il coinvolgimento dei seguenti Comuni: ● GROSSETO ● MAGLIANO IN TOSCANA ● ORBETELLO ● SCANSANO ● MANCIANO ● CAPALBIO ● CASTIGLIONE DELLA PESCAIA COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 9. Aziende Bio: N. 255 ● Ha/Bio: 5.518,490 Ha/convers.: 2.438,258 COMUNE DI GROSSETO
  • 10. Caratteristiche: ● Elevata SAU totale (Ha 27.428,809) ● Forte presenza numerica di aziende agricole biologiche (255) ● Buona percentuale di superficie condotta con metodo biologico (29,01%) ● Dimensione della superficie aziendale superiore alla media regionale ● Presenza di numerosi sistemi agricoli (seminativi, oliveti, vigneti, allevamenti) ● Presenza sul territorio di numerose imprese di trasformazione (Latte Maremma, MartinoRossi, OL.MA, Riso di Maremma, ecc.) ● Soggetti istituzionali con rilevanza ambientale: Azienda Regionale di Alberese, Parco della Maremma ● Presenza di siti di importanza naturalistica “ZPS-ZSC” dove le attività agricole circostanti ben si conciliano con gli ecosistemi esistenti COMUNE DI GROSSETO
  • 11. Aziende Bio: N. 91 ● Ha/Bio: 2.483,771 ● Ha/convers.: 2.035,072 COMUNE DI ORBETELLO
  • 12. Caratteristiche: ● Elevata % di SAU coltivata a biologico (47,35%) ● Importanti realtà produttive per dimensioni e diversità di produzioni: La Selva, La Parrina (nella quale la denominazione “DOCG” viene identificata con l’azienda), ecc. ● Presenza di siti di importanza naturalistica “ZPS-ZSC” dove le attività agricole circostanti ben si conciliano con gli ecosistemi esistenti ● Elevata possibilità di incontro fra domanda e offerta rispetto ai prodotti biologici ● Importanti colture orto-frutticole, sia industriali che per filiera corta, dove il biologico assume ancora più importanza date le modalità di consumo dei prodotti COMUNE DI ORBETELLO
  • 13. COMUNE DI MAGLIANO IN TOSCANA Aziende Bio: N. 150 Ha/Bio: 2.158,283 Ha/convers.: 1.243,997
  • 14. Caratteristiche: ● Importanti colture orto-frutticole, sia industriali che per filiera corta, dove il biologico assume ancora più importanza date le modalità di consumo dei prodotti ● Elevata presenza di componente di produzioni vitivinicole (DOCG “Morellino”) ● Presenza di allevamenti ovini e conseguente produzione casearia ● Territorio ricadente in parte nel Parco Naturale della Maremma COMUNE DI MAGLIANO IN TOSCANA
  • 15. COMUNE DI SCANSANO Aziende Bio: N. 183 Ha/Bio: 2.138,707 Ha/convers.: 2.825,381
  • 16. Caratteristiche: ● Elevata presenza di componente di produzioni olivicole (“EVO”) ● Importanti produzioni vitivinicole (DOCG “Morellino”), da cui derivano numerose realtà di produttori del settore ● Presenza di allevamenti ovini e conseguente produzione casearia ● Potenziale laboratorio per inserimento di nuove tecnologie data la presenza di adeguati mezzi e conoscenze nelle aziende agricole ● Presenza di imprese agricole che lavorano per conto terzi con le modalità dell’agricoltura “4.0” COMUNE DI SCANSANO
  • 17. COMUNE DI MANCIANO Aziende Bio: N. 322 Ha/Bio: 5.743,523 Ha/convers.: 4.655,737
  • 18. Caratteristiche: ● Elevata % di SAU coltivata a biologico (53,61%) ● Elevata componente di produzioni olivicole (“EVO”) ● Forte presenza di allevamenti ovini e conseguente produzione casearia ● Attività turistica in continua espansione data la presenza delle Terme di Saturnia COMUNE DI MANCIANO
  • 19. COMUNE DI CAPALBIO Aziende Bio: N. 127 Ha/Bio: 2.245,296 Ha/convers.: 1.539,670
  • 20. PECULIARITA’: ● Elevata componente di produzioni olivicole (“EVO”) ● Forte presenza di allevamenti ovini e conseguente produzione casearia ● Forte legame con l’attività turistica dettata dall’esclusività del territorio ● Presenza di siti di importanza naturalistica (Duna Lago di Burano) dove le attività agricole circostanti ben si conciliano con gli ecosistemi esistenti COMUNE DI CAPALBIO
  • 21. Aziende Bio: N. 55 ● Ha/Bio: 401,215 Ha/convers.: 561,037 COMUNE DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
  • 22. Caratteristiche: ● Forte legame con l’attività turistica dettata dall’esclusività del territorio ● Elevata possibilità di incontro fra domanda e offerta rispetto ai prodotti biologici ● Presenza di siti di importanza naturalistica “ZPS-ZSC” dove le attività agricole circostanti ben si conciliano con gli ecosistemi esistenti ● Forte presenza di componente di produzioni vitivinicole e ortive COMUNE DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
  • 23. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico IL “BIODISTRETTO” Comuni coinvolti: -GROSSETO -MAGLIANO IN TOSCANA -ORBETELLO -SCANSANO -MANCIANO -CAPALBIO -CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
  • 24. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico IL “BIODISTRETTO” Principali coltivazioni
  • 25. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico IL “BIODISTRETTO” Totale SAU bio e in conversione: Ha 36.114,00
  • 26. Comuni del Distreto Biologico e relatie superfci agricole in coltiazione: COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 27. ELEMENTI COMUNI I territori indiiiduat presentano numerosi element in comune che possono garantre una crescita sistemica del territorio interessato dal Distreto: ● omogeneità territoriale (4 Comuni della costa e 3 Comuni limitrofi dell’entroterra) ● analogie per caratteristiche orografiche, pedologiche, ambientali e vocazione turistico-ricettiva ● presenza di ecosistemi naturali connessi (fascia costiera, sistema collinare) ● analogia di tradizioni e cultura, data la forte presenza di una “popolazione rurale” ● uniformità di dimensionamento e caratteristiche delle aziende presenti sul territorio ● sistemi di gestione aziendale con analogie importanti COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 28. ● omogeneità delle produzioni aziendali biologiche e convenzionali ● possibilità di individuare, nel territorio del distretto, itinerari e percorsi finalizzati alla conoscenza della filiera produttiva biologica ● elevato numero di aziende agrituristiche e fattorie didattiche che possono ulteriormente contribuire a consolidare le produzioni biologiche ● possibilità di rappresentare un valore aggiunto rispetto all’attuale offerta turistica, in particolare rurale ● diffusa possibilità di consumare prodotti biologici del distretto, considerata la presenza sul territorio di numerosi ristoranti, agriturismi e altre forme di ricettività ELEMENTI COMUNI COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 29. GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO 1 - 1 - PLACE BRANDING BRAND PLACE BRANDING BRAND 2 – 2 – PROGRAMMAZIONE 2021-2027: PROGRAMMAZIONE 2021-2027: 2.1 – Continuità dell’impegno regionale (misura 11 del PSR) 2.1 – Continuità dell’impegno regionale (misura 11 del PSR) 2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese agricole 2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese agricole (Adesione ai bandi multimisura) (Adesione ai bandi multimisura) 3 – 3 – OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO DEL OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO DEL PROGETTO (Fondo Complementare) PROGETTO (Fondo Complementare) COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 30. OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING” OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING” Il biodistretto può rappresentare il veicolo per la diffusione del “sistema biologico” inteso come mezzo per interagire attivamente con il sistema turistico- ricettivo di tutta la provincia, attraverso l’individuazione di un “brand” che unisca le produzioni al territorio, tramite l’incentivazione della vendita diretta e la commercializzazione di prodotti bio, con effetti positivi anche sulle produzioni convenzionali COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 31. OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING” OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING” Tradotto letteralmente significa “marchio del luogo”; è l’insieme di azioni in grado di influenzare il processo di formazione dell’immagine di un territorio ”marchio del luogo” COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 32. OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING” OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING” POLITICA POLITICA azioni: - sociali - territoriali - rurali - attività produttive Modalità di valorizzazione del distretto biologico attraverso disciplinari per: - produzioni agricole - edilizia rurale - “best practice” - ambiente - commercio - turismo (accoglienza, itinerari...) COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 33. Comunicare un messaggio per differenziare un territorio in funzione di: tipicità territoriali qualità ambientali produzioni biologiche Al fine di determinare una combinazione di fattori in grado di incrementare: 1) il valore delle produzioni 2) il valore del “sistema rurale” nel suo complesso COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING” OBIETTIVO N.1: IL “PLACE BRANDING”
  • 34. OBIETTIVO N.1 – IL “PLACE BRANDING” OBIETTIVO N.1 – IL “PLACE BRANDING” “ “M Marcare a fuoco” un determinato territorio individuando un BRAND CONCORSO DI IDEE PER INDIVIDUARE IL LOGO DEL DISTRETTO BIOLOGICO : Esempio: “MAREMMA...BIOLOGICA” COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 35. OBIETTIVO N. 2 OBIETTIVO N. 2 PROGRAMMAZIONE 2021-2027 PROGRAMMAZIONE 2021-2027 2.1 – Continuità dell’impegno regionale (Misura 11 del PSR) 2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese agricole (adesione ai bandi multimisura) COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 36. OBIETTIVO N. 2 OBIETTIVO N. 2 - - PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027 PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027 2.1 – Continuità dell’impegno regionale 2.1 – Continuità dell’impegno regionale Regione Toscana - Assessorato all’Agroalimentare - Ass. Stefania Saccardi Anno 2021: è stato integrato il bando della misura 11 del PSR - introduzione e mantenimento dell’agricoltura biologica - aumentando la dotazione iniziale da 20 milioni di euro a 100 milioni di euro COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 37. OBIETTIVO N. 2 OBIETTIVO N. 2 - - PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027 PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027 2.1 – Continuità dell’impegno regionale 2.1 – Continuità dell’impegno regionale L’agricoltura biologica, attualmente, interessa in Toscana oltre il 32% della superficie agricola utilizzata, con oltre 150 mila ettari coltivati in gran parte a seminativi, oltre che oliveti, vigneti e frutteti. Le nuove risorse consentiranno di sostenere tutte le 5.800 aziende toscane che hanno già risposto al bando della misura 11 OBIETTIVO DEL BIODISTRETTO: OBIETTIVO DEL BIODISTRETTO: Dotare le aziende agricole di un ulteriore strumento di coordinamento e sviluppo infrastrutturale, che possa garantire continuità al “sistema biologico” COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 38. OBIETTIVO N. 2 - OBIETTIVO N. 2 - PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027 PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027 2.1 – Continuità dell’impegno regionale 2.1 – Continuità dell’impegno regionale Coerenza con le politiche rurali europee: - obiettivi europei del “Green Deal” - della strategia “Farm to Fork” - della Politica Agricola Comune (P.A.C.) Distretto Biologico / Regione Toscana Contribuire assieme per un’agricoltura sempre più rispettosa di modelli produttivi sostenibili, a basso impatto ambientale COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 39. ● COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico 2014 – 2020 2014 – 2020 (prorogato per 2021 – 2022 2021 – 2022) BANDI MULTIMISURA MISURE e BANDI MULTIMISURA MISURE e SOTTOMISURE SOTTOMISURE PID PID PIF PIF PIT PIT OBIETTIVO N. 2 - PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027 OBIETTIVO N. 2 - PROGRAMMAZIONE PSR 2021-2027 2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese 2.2 – Maggiori possibilità di sviluppo per le imprese agricole (adesione ai bandi multimisura) agricole (adesione ai bandi multimisura)
  • 40. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico BANDI MULTIMISURA BANDI MULTIMISURA PID PID - - P PROGETTI ROGETTI I INTEGRATI DI NTEGRATI DI D DISTRETTO: ISTRETTO: progetti che consentono di favorire processi di riorganizzazione e consolidamento delle filiere e migliorare le relazioni di mercato tra i soggetti delle filiere agricole e agroalimentari e sostenere la redditività delle aziende agricole e lo sviluppo dei territori. PIT PIT - - P PROGETTI ROGETTI I INTEGRATI NTEGRATI T TERRITORIALI: ERRITORIALI: progetti per la soluzione di singole problematiche ambientali di carattere locale (suolo, dissesto idrogeologico, tutela della risorsa idrica, biodiversità, paesaggio, energia). PIF PIF - - P PROGETTI ROGETTI I INTEGRATI DI NTEGRATI DI F FILIERA: ILIERA: progetti per l'aggregazione di attori di una filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione, commercializzazione).
  • 41. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico OBIETTIVO N. 3 OBIETTIVO N. 3 OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO DEL PROGETTO OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO DEL PROGETTO (FONDO COMPLEMENTARE) (FONDO COMPLEMENTARE) RISORSE PER L’ITALIA
  • 42. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico ● È un PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE (PNC) PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE (PNC) finalizzato ad integrare con risorse nazionali gli interventi del PNRR; ● Il Fondo complementare contiene interventi collegati e complementari interventi collegati e complementari rispetto a quelli inclusi nelle missioni del PNRR; ● Gli interventi utilizzeranno le stesse procedure abilitanti, stesse procedure abilitanti, saranno dotati di cronoprogrammi con milestones e targets cronoprogrammi con milestones e targets e saranno soggette allo stesso soggette allo stesso attento monitoraggio attento monitoraggio riservato alle misure incluse nel PNRR; ● Il piano è istituito attraverso il decreto-legge n. 59 del 6 maggio 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 1 luglio 2021, dove sono individuate le risorse e i programmi in cui è articolato. Il Fondo Complementare
  • 43. ● Amministrazione proponente: Amministrazione proponente: Ministero delle politiche agricole; ● Nome del progetto: Nome del progetto: Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo (modalità attuative in corso di definizione) ; ● Importo: Importo: 1.203,03 milioni di €; ● Complementarietà PNRR: Complementarietà PNRR: Investimenti complementari alla strategia PNRR della Missione 2 Componente 1 Costo totale PNC PNRR 1.203,03 1.203,3 - DISTRETTO BIO all’interno del Piano Complementare COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 44. Obiettivi: ● Rafforzare lo strumento dei contratti di filiera e di distretto; ● Potenziare le relazioni intersettoriali lungo le catene di produzione, trasformazione e commercializzazione, attraverso l’aggregazione dei produttori; ● Creare la responsabilità solidale delle imprese della filiera. PROGETTO: Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 45. ‘‘ ‘‘ Importo a valere sul fondo complementare Ripartizione risorse (mld €) 2021 2022 2023 2024 2025 2026 1,203 0,2 0,3008 0,3008 0,2588 0,1225 0,0203 Cronoprogramma Finanziamenti COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 46. IMPEGNI E VANTAGGI DEI DIVERSI ATTORI DEL BIO-DISTRETTO IMPEGNI E VANTAGGI DEI DIVERSI ATTORI DEL BIO-DISTRETTO DISTRETTO BIOLOGICO COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ASSOCIAZIONI IMPRESE DI ALTRI SETTORI ENTI DI SPERIMENTAZIONE RICERCA E FORMAZIONE CONSUMATORI IMPRESE AGRICOLE
  • 47. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico ATTORE IMPEGNI VANTAGGI IMPRESE AGRICOLE - inserirsi nel sistema di controllo del biologico - effettuare le produzioni vegetali e animali, la preparazione dei prodotti destinati all’alimentazio- ne animale, le trasformazioni in conformità alle disposizioni di cui al Reg. CE 834/07 e ai disciplinari AIAB; - migliorare il proprio sistema produttivo in modo da adeguarsi alle richieste del territorio e massimizzare i servizi agro- ecologici. - collocare localmente la maggior parte delle produzioni, inserendosi nei circuiti della multifunzionalità (bio-agriturismi, bio-sentieri, bio- fattorie didattiche, bio-fattorie sociali); - promuovere le loro produzioni attraverso i piani di marketing territoriale che un Bio-distretto può attivare; - attraverso l’adesione al sistema Garanzia AIAB (100% italiano, OGM free, locale) possono contare su maggiori opportunità di valorizzazione e promozione del prodotto; - possibilità, per le aziende bio di comuni limitrofi, di partecipare alla filiera.
  • 48. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico ATTORE IMPEGNI VANTAGGI CONSUMATORI - sostenere le produzioni locali tramite gli acquisti ma anche indirizzandone le attività; - suggerire percorsi condivisi con I produttori per la messa a punto di prodotti e servizi utili (es. agri-asilo, agricoltura sociale, forniture a Gruppi di Acquisto Solidale, ecc.). - acquistare i prodotti biologici del territorio, preferibilmente attraverso i canali della filiera corta (mercati del bio, punti vendita aziendali, distribuzione diretta, Gruppi di Acquisto Solidale); - contare sulla tracciabilità totale del prodotto biologico da filiera corta, sulla loro maggiore disponibilità e facilità di acquisto e sulla salvaguardia delle risorse naturali del territorio in cui vivono; - beneficiare della qualità ambientale che l'agricoltura biologica assicura proprio nei luoghi di produzione; - instaurare un rapporto diretto, franco e di collaborazione reciproca con i produttori; sostenere l'economia locale.
  • 49. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico ATTORE IMPEGNI VANTAGGI AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE - dichiarare il territorio OGM free e promuovere l’informazione e la valorizzazione del modello dell’agricoltura biologica nel territorio e per un pubblico più vasto; - sostenere gli acquisti verdi, favorendo lo sviluppo delle mense biologiche nelle scuole, nelle strutture pubbliche e sanitarie; - fornire assistenza alle aziende agricole che intendono avviare una conversione alla produzione biologica; - realizzare iniziative di valorizzazione delle produzioni Bio del territorio; - promuovere l'applicazione dei principi del biologico anche in altri settori come la gestione del verde pubblico, la gestione dei rifiuti organici, il regolamento edilizio, ed altri; - promuovere la riconversione al biologico delle aree demaniali e delle proprietà collettive. - ottenere un territorio sano e gestito tramite l’attività degli agricoltori; - avere valenze territoriali su cui poggiare la promozione; - maggiore salubrità per i propri cittadini; - ottenere un tessuto sociale coeso e capace di interagire; - rafforzare l’economia locale.
  • 50. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico ATTORE IMPEGNI VANTAGGI IMPRESE DI ALTRI SETTORI - sostenere la produzione bio locale preferendola negli acquisti; - tener presente nella propria promozione delle valenze ambientali che il bio-distretto genera. - beneficiare della concentrazione locale di aziende biologiche, sia per la fornitura di mezzi tecnici che per la produzione di materia prima per la trasformazione alimentare (pasta, mangimi); - le imprese del settore turistico o gastronomico possono farsi portavoce dell'offerta del territorio proponendo menù bio-locali-stagionali e visite alle realtà agricole, beneficiando così di una qualificazione della propria offerta; - usare la qualità ambientale che il bio- distretto crea, nella propria comunicazione.
  • 51. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico ATTORE IMPEGNI VANTAGGI ENTI DI SPERIMENTAZIONE, RICERCA E FORMAZIONE - considerare le esigenze di sperimentazione, innovazione e formazione che i produttori bio locali esprimono; - promuovere la ricerca applicata. - sostenere il bio-distretto con iniziative sperimentali e formative utili al consolidamento e miglioramento delle iniziative dei singoli attori del territorio. ASSOCIAZIONI - coinvolgere le attività agricole bio nei propri piani di attività (laddove pertinente). - le associazioni ambientaliste, di operatori agricoli, eco-turistici, sociali e altre, promuovono le attività del Bio-distretto nei rispettivi ambiti; - le associazioni turistiche promuovono tutte le forme possibili di eco-turismo nell’area del Bio- distretto (bio-sentieri da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo, turismo rurale, albergo diffuso, visite di studio, campi estivi per bambini, ragazzi e famiglie); - le associazioni ambientaliste operano per la salvaguardia del territorio e la valorizzazione delle risorse naturali
  • 52. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico FASI PER LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO BIOLOGICO FASI PER LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO BIOLOGICO
  • 53. IPOTESI DI PERCORSO PER IL RICONOSCIMENTO DEL DISTRETTO BIOLOGICO - PROPOSTA DI REGIONE TOSCANA - Settore “Attività gestionale sul livello territoriale di Massa-Lucca-Pisa-Livorno. Distretti rurali” Dirigente Dott. Gianluca Barbieri 1) percorso partecipativo; 2) frma dell’accordo e costituzione del distretto (se presenti i requisiti di legge) con impegno a intraprendere politiche di tutela ambientale, risparmio idrico, ecc.; 3) convocazione assemblea e approvazione del Progetto economico territoriale integrato; 4) invio all’assemblea della richiesta di riconoscimento; 5) entro 90 gg. dalla firma dell’accordo, invio all’assemblea del regolamento approvato. COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico
  • 54. ...GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!! COMUNE DI GROSSETO Progetto di costituzione del Distretto Biologico