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ETICA / È – TI – CA /
- Sostantivo femminile –
- Dottrina o indagine speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo di
fronte ai due concetti del bene e del male.
L’etica è una branca della filosofia che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai
comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguere i buoni, i giusti, i leciti, rispetto
ai comportamenti ritenuti ingiusti.
• IPPOCRATE
Ippocrate di Coo è stato un medico. Considerato il padre della medicina, rivoluzionò il concetto di
medicina rendendola professione.
• MORALE
Serie di modelli di comportamenti tipici di determinati contesti sociali, realizzati mediante il
perseguimento di determinate condotte ispirate da norme di comportamento.
PROJECT WORK
Gruppo di lavoro formato da più figure finalizzato alla
stesura di un progetto.
Lavorare INSIEME per raggiungere un obiettivo
COMUNE
Carta Etica: Documento che illustra
l’importanza dell’etica sul lavoro e la morale da seguire.
La carta etica scava nel terreno dell’organizzazione per
individuare e portare alle luce tutte le vene valoriali che lo
innervano, che danno senso e direzione al lavoro delle
persone che operano, rendendolo fonte di continue scoperte e
di arricchimento esistenziale.
LA CARTA ETICA NEL MONDO DEL LAVORO
Nel Passato…
La Costituzione italiana dà per scontato che il lavoro sia un
valore, tuttavia nel Medioevo esso era visto con ben altri occhi:
era un’attività poco dignitosa per i nobili ed era riservato alla
bassa manovalanza.
Il mercante è l’uomo «nuovo» che dà un contributo decisivo allo
sviluppo delle città, quindi della nuova cultura urbana. Il mercante si
distingue dalla nobiltà, dal clero e dai servi della gleba. La sua
funzione principale è quella economica: lui riesce ad arricchirsi
vendendo stoffe ed altri prodotti, pregiati e non, in Italia e all’ estero.
LA CARTA ETICA NEL MONDO DEL LAVORO
Nel Presente…
«L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul
lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la
esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.»
Art. 1 -
La mentalità di oggi è ben diversa da quella del Medioevo, al giorno d’oggi il lavoro è la più alta
ambizione di un cittadino, è una pratica nobile che rende l’uomo parte di una unica società che
si muove come una macchina.
Le macchine per funzionare hanno bisogno di ingranaggi e per lavorare bene insieme ci vogliono
alcuni requisiti…
Progetto
comune
RESPONSABILITA’ SPIRITO DI
INIZIATIVA
SPIRITO
ARTIGIANA
LE
SENSO di RESPONSABILITA’
• Rigo 34 – Ed elli a me: «Questo mistero modo tegnon
l’anime triste di coloro che vissero sanza ‘nfamia e
sanza lodo. – Rigo 36
• Rigo 34 – Anime che vivevano senza infamia e
senza lode, anime che non si ribellavano e non
rimanevano fedeli a Dio, semplicemente si
lasciavano vivere. – Rigo 36
• Rigo 49 – Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam
di lor, ma guarda e passa». – Rigo 51
• Rigo 49 – Sono così insignificanti costoro
che vivono senza infamia e senza lode che
contano quasi niente – Rigo 51
• Rigo 64 – Questi sciagurati, che mai non fur
vivi, erano ignudi e stimolati molto da mosconi
e da vespe ch’eran ivi. – Rigo 66
• Rigo 64 – Queste anime non sono mai
state vive perché hanno sempre vissuto
in modo passivo, erano nudi e punti da
mosconi e vespe. – Rigo 66
In questo canto, Dante presenta gli «ignavi», cioè coloro che fuggivano davanti alle responsabilità e al
lavoro. Dante li posiziona nell’Antinferno perché per lui vivere «sanza ‘nfamia e sanza lodo» è una
cosa negativa. Per quanto riguarda il lavoro di gruppo, coloro che vivono da ignavi sono solo un peso e
quindi qualcosa che rallenta il progetto; sono quelli che non hanno senso di responsabilità, sono quelli
che non lavorano e non ci mettono del proprio lasciando lavorare gli altri al posto loro.
SPIRITO di INIZIATIVA
• Rigo 112 – «O frati», dissi «che per cento
milia perigli siete giunti a l’occidente, a
questa tanto piccola vigilia – Rigo 114
• Rigo 112 – «O fratelli», dissi «che attraverso centomila
pericoli siete giunti ai confini dell’Occidente, a questo
così breve periodo di vita – Rigo 114
• Rigo 115 – d’i nostri sensi ch’è del rimanente
non vogliate negar l’esperienza, di rientro al
sol, del mondo senza gente. – Rigo 117
• Rigo 115 – sensibile che ci resta da vivere, non
vogliate rifiutare l’esperienza, seguendo il corso del
sole, dell’emisfero disabitato. – Rigo 117
• Rigo 118 – Considerate la vostra semenza:
fatti non foste arriver come bruti, ma per
seguir virtute e conoscenza». – Rigo 120
• Rigo 118 – Considerate la vostra origine: non foste
creati per vivere come animali, ma per raggiungere
la virtù e la scienza». – Rigo 120
Dante, nel XXVI canto dell’ Inferno, presenta i «consiglieri fraudolenti» cioè quelli che, come Ulisse, imbrogliano il
prossimo per i propri interessi; ne sottolinea però anche lo spirito di iniziativa: il saper «industriarsi» per trovare una
soluzione. Nel mondo del lavoro c’è bisogno di chi si fa avanti con idee, di chi si rimbocca le maniche per risolvere
un problema. Lo spirito di iniziativa è indispensabile per lavorare perché solo chi ha idee e si dà da fare può aver la
possibilità di fare cose importanti; rimanere nell’ anonimato non giova il lavoratore. Per uscire dall’anonimato
bisogna fare il salto di qualità, impegnarsi il doppio, il triplo per completare al meglio il progetto.
SPIRITO ARTGIANALE
Prodotto ARTIGIANALE
• Alta qualità delle materie prime;
• Lavorazione a mano o con semplici attrezzi;
• Cura dei particolari nella lavorazione;
• Maggiore durevolezza nel tempo;
• Costo maggiore.
Prodotto INDUSTRIALE
• Bassa qualità delle materie prime;
• Lavorazione in serie con macchinari;
• Minore durevolezza nel tempo;
• Costo minore.
Perché un prodotto artigianale è migliore di uno industriale?
Semplicemente perché l’artigiano mette passione in ciò che
fa, egli segue tutto il ciclo di lavorazione del progetto che crea:
dall’ideazione, al reperimento del materiale, alla sua
creazione e, spesso, alla vendita. Nel lavoro artigianale
contano molto l’ingegno e le abilità di lavorare le materie
prime di una persona. Sebbene la tecnologia stia sempre più
occupando spazio nelle nostre vite, non potrà mai sostituire la
manualità, l’ingegno e la creatività.
INDUSTRIA
dal Decameron
Chichibio e la gru
Chichibio è il cuoco che lavora per Currado Gianfigliazzi, un banchiere fiorentino vissuto tra la fine del XIII secolo e la
prima metà del XIV. Currado aveva dato ordine al cuoco di cucinare per cena una gru che aveva lui stesso cacciato. Mentre
Chichibio arrostiva la gru, entrò nella cucina Brunetta, una giovane di cui il cuoco era innamorato, che gli chiese di darle una
coscia dell’animale. Chichibio fece questa concessione a Brunetta e portò la gru a tavola senza una coscia. Currado se ne
accorse e interrogò il cuoco sull’accaduto ed egli rispose che le gru avevano solo una zampa. Il giorno seguente Currado e
Chichibio andarono nel bosco e il banchiere non vedeva l’ora di dimostrare al cuoco che si sbagliava, ma videro che le gru
stavano su una sola zampa. Chichibio lo fece notare a Currado, ma quando questi gridò tutte le gru presenti abbassarono
anche l’altra zampa e spiccarono il volo spaventate.
Currado aveva tutte le ragioni per
rimproverare Chichibio, ma non lo
ha fatto perché ha apprezzato
l’industria del cuoco.
“
”
L’unico modo che hai per fare un ottimo lavoro è amare quello che
fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare,
non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo
trovato non appena ce l’avrai davanti. E, come le grandi storie
d’amore diventerà sempre meglio negli anni. Quindi continua a
cercare finchè non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii
folle.
Cit. Steve Jobs
L’industria va a braccetto con lo spirito di iniziativa, lo spirito artigianale e il senso di responsabilità
e chi, meglio di Steve Jobs può essere d’esempio ai giovani per spiegar loro il senso e l’importanza del
lavoro e dell’amore per il proprio lavoro.
Solo se ami ciò che fai, credi in ciò che fai e vai oltre per realizzare il tuo prodotto farai un
OTTIMO LAVORO.
FONTI:
•Wikipedia
•www.SKUOLA.net
Di Tieri
Emanuele
3^ B
C.A.T.

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  • 1. ETICA / È – TI – CA / - Sostantivo femminile – - Dottrina o indagine speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo di fronte ai due concetti del bene e del male. L’etica è una branca della filosofia che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguere i buoni, i giusti, i leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti. • IPPOCRATE Ippocrate di Coo è stato un medico. Considerato il padre della medicina, rivoluzionò il concetto di medicina rendendola professione. • MORALE Serie di modelli di comportamenti tipici di determinati contesti sociali, realizzati mediante il perseguimento di determinate condotte ispirate da norme di comportamento.
  • 2. PROJECT WORK Gruppo di lavoro formato da più figure finalizzato alla stesura di un progetto. Lavorare INSIEME per raggiungere un obiettivo COMUNE Carta Etica: Documento che illustra l’importanza dell’etica sul lavoro e la morale da seguire. La carta etica scava nel terreno dell’organizzazione per individuare e portare alle luce tutte le vene valoriali che lo innervano, che danno senso e direzione al lavoro delle persone che operano, rendendolo fonte di continue scoperte e di arricchimento esistenziale.
  • 3. LA CARTA ETICA NEL MONDO DEL LAVORO Nel Passato… La Costituzione italiana dà per scontato che il lavoro sia un valore, tuttavia nel Medioevo esso era visto con ben altri occhi: era un’attività poco dignitosa per i nobili ed era riservato alla bassa manovalanza. Il mercante è l’uomo «nuovo» che dà un contributo decisivo allo sviluppo delle città, quindi della nuova cultura urbana. Il mercante si distingue dalla nobiltà, dal clero e dai servi della gleba. La sua funzione principale è quella economica: lui riesce ad arricchirsi vendendo stoffe ed altri prodotti, pregiati e non, in Italia e all’ estero.
  • 4. LA CARTA ETICA NEL MONDO DEL LAVORO Nel Presente… «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.» Art. 1 - La mentalità di oggi è ben diversa da quella del Medioevo, al giorno d’oggi il lavoro è la più alta ambizione di un cittadino, è una pratica nobile che rende l’uomo parte di una unica società che si muove come una macchina. Le macchine per funzionare hanno bisogno di ingranaggi e per lavorare bene insieme ci vogliono alcuni requisiti…
  • 6. SENSO di RESPONSABILITA’ • Rigo 34 – Ed elli a me: «Questo mistero modo tegnon l’anime triste di coloro che vissero sanza ‘nfamia e sanza lodo. – Rigo 36 • Rigo 34 – Anime che vivevano senza infamia e senza lode, anime che non si ribellavano e non rimanevano fedeli a Dio, semplicemente si lasciavano vivere. – Rigo 36 • Rigo 49 – Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa». – Rigo 51 • Rigo 49 – Sono così insignificanti costoro che vivono senza infamia e senza lode che contano quasi niente – Rigo 51 • Rigo 64 – Questi sciagurati, che mai non fur vivi, erano ignudi e stimolati molto da mosconi e da vespe ch’eran ivi. – Rigo 66 • Rigo 64 – Queste anime non sono mai state vive perché hanno sempre vissuto in modo passivo, erano nudi e punti da mosconi e vespe. – Rigo 66 In questo canto, Dante presenta gli «ignavi», cioè coloro che fuggivano davanti alle responsabilità e al lavoro. Dante li posiziona nell’Antinferno perché per lui vivere «sanza ‘nfamia e sanza lodo» è una cosa negativa. Per quanto riguarda il lavoro di gruppo, coloro che vivono da ignavi sono solo un peso e quindi qualcosa che rallenta il progetto; sono quelli che non hanno senso di responsabilità, sono quelli che non lavorano e non ci mettono del proprio lasciando lavorare gli altri al posto loro.
  • 7. SPIRITO di INIZIATIVA • Rigo 112 – «O frati», dissi «che per cento milia perigli siete giunti a l’occidente, a questa tanto piccola vigilia – Rigo 114 • Rigo 112 – «O fratelli», dissi «che attraverso centomila pericoli siete giunti ai confini dell’Occidente, a questo così breve periodo di vita – Rigo 114 • Rigo 115 – d’i nostri sensi ch’è del rimanente non vogliate negar l’esperienza, di rientro al sol, del mondo senza gente. – Rigo 117 • Rigo 115 – sensibile che ci resta da vivere, non vogliate rifiutare l’esperienza, seguendo il corso del sole, dell’emisfero disabitato. – Rigo 117 • Rigo 118 – Considerate la vostra semenza: fatti non foste arriver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza». – Rigo 120 • Rigo 118 – Considerate la vostra origine: non foste creati per vivere come animali, ma per raggiungere la virtù e la scienza». – Rigo 120 Dante, nel XXVI canto dell’ Inferno, presenta i «consiglieri fraudolenti» cioè quelli che, come Ulisse, imbrogliano il prossimo per i propri interessi; ne sottolinea però anche lo spirito di iniziativa: il saper «industriarsi» per trovare una soluzione. Nel mondo del lavoro c’è bisogno di chi si fa avanti con idee, di chi si rimbocca le maniche per risolvere un problema. Lo spirito di iniziativa è indispensabile per lavorare perché solo chi ha idee e si dà da fare può aver la possibilità di fare cose importanti; rimanere nell’ anonimato non giova il lavoratore. Per uscire dall’anonimato bisogna fare il salto di qualità, impegnarsi il doppio, il triplo per completare al meglio il progetto.
  • 8. SPIRITO ARTGIANALE Prodotto ARTIGIANALE • Alta qualità delle materie prime; • Lavorazione a mano o con semplici attrezzi; • Cura dei particolari nella lavorazione; • Maggiore durevolezza nel tempo; • Costo maggiore. Prodotto INDUSTRIALE • Bassa qualità delle materie prime; • Lavorazione in serie con macchinari; • Minore durevolezza nel tempo; • Costo minore. Perché un prodotto artigianale è migliore di uno industriale? Semplicemente perché l’artigiano mette passione in ciò che fa, egli segue tutto il ciclo di lavorazione del progetto che crea: dall’ideazione, al reperimento del materiale, alla sua creazione e, spesso, alla vendita. Nel lavoro artigianale contano molto l’ingegno e le abilità di lavorare le materie prime di una persona. Sebbene la tecnologia stia sempre più occupando spazio nelle nostre vite, non potrà mai sostituire la manualità, l’ingegno e la creatività.
  • 9. INDUSTRIA dal Decameron Chichibio e la gru Chichibio è il cuoco che lavora per Currado Gianfigliazzi, un banchiere fiorentino vissuto tra la fine del XIII secolo e la prima metà del XIV. Currado aveva dato ordine al cuoco di cucinare per cena una gru che aveva lui stesso cacciato. Mentre Chichibio arrostiva la gru, entrò nella cucina Brunetta, una giovane di cui il cuoco era innamorato, che gli chiese di darle una coscia dell’animale. Chichibio fece questa concessione a Brunetta e portò la gru a tavola senza una coscia. Currado se ne accorse e interrogò il cuoco sull’accaduto ed egli rispose che le gru avevano solo una zampa. Il giorno seguente Currado e Chichibio andarono nel bosco e il banchiere non vedeva l’ora di dimostrare al cuoco che si sbagliava, ma videro che le gru stavano su una sola zampa. Chichibio lo fece notare a Currado, ma quando questi gridò tutte le gru presenti abbassarono anche l’altra zampa e spiccarono il volo spaventate. Currado aveva tutte le ragioni per rimproverare Chichibio, ma non lo ha fatto perché ha apprezzato l’industria del cuoco.
  • 10. “ ” L’unico modo che hai per fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l’avrai davanti. E, come le grandi storie d’amore diventerà sempre meglio negli anni. Quindi continua a cercare finchè non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle. Cit. Steve Jobs L’industria va a braccetto con lo spirito di iniziativa, lo spirito artigianale e il senso di responsabilità e chi, meglio di Steve Jobs può essere d’esempio ai giovani per spiegar loro il senso e l’importanza del lavoro e dell’amore per il proprio lavoro. Solo se ami ciò che fai, credi in ciò che fai e vai oltre per realizzare il tuo prodotto farai un OTTIMO LAVORO.