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BALTIMORA I ALBISSOLA MARINA
BALTIMORE I ALBISSOLA MARINA
18 NOVEMBRE 05 I 31 DICEMBRE 05
18th NOVEMBER 05 I 31st DECEMBER 05
StefanoParodi ALBISSOLA MARINA CITTA’ SENZA CONFINI
Alle spalle i monti e cinque secoli di tradizione ceramica, di fronte l’orizzonte del mare, che oggi ci lega
a Baltimora così come nel passato ha unito la storia della nostra città ai popoli del Mediterraneo. Gli
scambi commerciali e culturali hanno da sempre contraddistinto la storia di noi “gente di mare” e le
nostre maioliche, conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.
Nel ‘900 Albissola diviene un vero e proprio salotto culturale, meta e seconda patria di intellettuali ed
artisti che trovano nella nostra cittadina un luogo privilegiato dove incontrarsi, discutere, confrontarsi
e dove, soprattutto, possono esprimersi in piena libertà. Come non ricordare la presenza di scrittori e
poeti quali Marinetti e Quasimodo, Milena Milani, della cantante lirica Renata Scotto con i suoi corsi di
alta specializzazione, di importanti registi cinematografici come i fratelliTaviani, di pittori e scultori come
Lucio Fontana, Jorn, Corneille, Manzoni, Capogrossi, Lam, Fabbri, Diulgheroff, Arturo Martini, Arroyo e
tanti altri che oggi come allora rendono culturalmente viva la nostra città.Entrando in negozi o ristoranti,
passeggiando per il borgo o percorrendo, sul lungomare, la celebre Passeggiata degli Artisti (composta
da oltre 20 mosaici di notevoli dimensioni),si scopre di vivere in un museo all’aperto.Numerose sono poi
le Gallerie ed i Circoli Culturali dove ammirare, in esposizioni sempre rinnovate, le opere sia dei maestri
del passato, sia dei nuovi talenti mentre, nelle botteghe, si può seguire il lavoro dei ceramisti all’opera.
AdAlbissola Marina, membro dell’Associazione Italiana antiche Città della Ceramica, tutto è originale e
speciale: ogni opera diAlbissola è garanzia di unicità e qualità.
I prodotti tradizionali, frutto del sapiente lavoro dei nostri valenti artigiani, sono direttamente a disposi-
zione presso le botteghe ed i laboratori e gli appassionati possono inoltre seguire corsi di ceramica.
Albissola è circondata a monte da colline verdeggianti dove si possono fare rilassanti passeggiate e
godere di suggestivi scorci panoramici ma è la fascia costiera che ha reso la nostra città uno dei centri
balneari più importanti della Riviera delle Palme: un’ampia e fine spiaggia, modernamente attrezzata,
con uno specchio d’acqua cristallina,azzurro come il cielo e come il colore tipico delle nostre tradizionali
decorazioni ceramiche. Una breve gita in barca permette di fare immersioni e avvistamenti unici nella
riserva naturale denominata Santuario dei Cetacei.
Il progetto “Arteast/s- Colours and shapes across the ocean” è un occasione unica per incontrare il
pubblico americano ed i tanti connazionali che risiedono negli States.Vuole essere uno scambio culturale
di alto livello capace di promuovere la Liguria ed in particolareAlbissola attraverso l’arte che rimane uno
dei punti di forza del made in Italy.
Gli artisti: Luigi F. Canepa, Sergio Dangelo, Giuliana Marchesa e Oreste Rossi sono i nostri ambasciatori.
Hanno modi anche molto diversi di esprimersi,ma l’uguale capacità di stupirci ed emozionarci ogni volta
con il loro genio e la loro creatività dovuta ad una sensibilità superiore che solo i veri artisti possiedono.
Voglio rivolgere i miei più sentiti ringraziamenti al Capt. E. Lorenzo Di Casagrande, che con infinita
pazienza ha sopportato le lungaggini della burocrazia italiana, da estendere a tutta la Italy - America
Chamber of Commerce Washington (DC) - Baltimore, e ricordare gli Enti: Regione Liguria, Agenzia In
Liguria eApt Riviera delle Palme che hanno supportato il progetto.
Voglio infine ringraziare i soci ed i collaboratori del Circolo Culturale Eleutheros di Albissola Marina, la
gallerista Paola Grappiolo ed la sig.raAlessandra Panaro per la preziosa ed impagabile collaborazione.
Il Sindaco diAlbissola Marina
Stefano Parodi
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ALBISSOLA MARINA IS A BORDLESS TOWN
At the back of the mountains and with five centuries of ceramic tradition, in front of the horizon of the
sea linking us today to Baltimore, like the story of our town was linked to the mediterranean peoples.
Commercial and cultural exchanges have always characterized history of peoples living by the sea and
our majolicas are known and estimated all over the world.In the twentieth centuryAlbissola becomes a
true cultural salon,destination of intellectuals and artists which meet in our town as a preferred place to
discuss and compare and, most importantly where they can where they express their freedom.
How can one forget the presence of writers and poets like Marinetti and Quasimodo, Milena Milani
and the opera singer Renata Scotto with her high specialized courses, of important directors like the
Taviani brothers and painters like Lucio Fontana, Jorn, Corneille, Manzoni, Capogrossi, Lam, Fabbri,
Diulgheroff,Arturo Martini,Arroyo and many others which like today make our town alive. By entering
shops and restaurants, walking through the town like for instance on the promenade by the seashore
or the Passeggiata degliArtisti made of more than twenty mosaics of large dimensions, you can realize
living in a open museum.There are numerous Galleries and cultural circles where you can admire in a
variety of exhibitions, the works by both masters of the past and new talented artists, while in the in
the studios you can see ceramists at work.InAlbissola Marina,member of the ItalianAssociation which
groups the ancient ceramic cities, everything is original, each work is guaranteed by its uniqueness and
quality.Traditional products,fruit of the skilful work of our capable craftsmen,are available in the shops
and laboratories and collectors can also take courses of ceramic.
Albissolaissurroundedinthemainlandbyverdanthillswhereyoucantakerelaxingwalksandenjoythe
viewofevocativelandscapes,butthecoasthasmadeitoneofthemostfamousseasideresortsoftheRivi-
era delle Palme:a wide and fine beach,equipped according to today’s standards with a crystal seawater,
blue like the sky,just like the colour of our typical ceramics.After a brief boat trip one can enjoy dives as
wellasuniquesightingsinthenaturalwildlifereservenamedSantuariodeiCetacei(CetaceanSanctuary).
The project named“Arteast/s- Colours and ShapesAcross the Ocean” is a unique occasion to meet the
American public, as well as many Italians living in the United States. It aims to be a high level cultural
exchange capable of promoting Liguria and particularlyAlbissola,through art which remains one of the
strongest points of the products made in Italy.
Artists Luigi F. Canepa, Sergio Dangelo, Giuliana Marchesa and Oreste Rossi are our ambassadors.
They have different ways of expression but the same ability to amaze and move us every time,with their
skill and creativity because of their high sensitivity which only true artists have.
I would like to express my deep thankfulness to Captain E. Lorenzo Di Casagrande, who with tireless
patience has bore the delay of Italian bureaucracy, thanks to be extended to the entire Italy – America
Chamber of Commerce Washington (DC) - Baltimore, and to remember the following institutions: Re-
gione Liguria, Agenzia In Liguria and the Tourist Promotion Agency Riviera delle Palme which have
sponsored the project.
I would like in the end to thank the members and collaborators of the Eleutheros Cultural Circle from
Albissola Marina,the gallery manager Ms.Paola Grappiolo and Ms.Alessandra Panaro for the precious
and priceless cooperation.
The Mayor ofAlbissola Marina
Mr. Stefano Parodi
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MartinO’Malley SALUTI DAL SINDACO DI BALTIMORA
CariAmici,
sono lieto di dare il benvenuto a Baltimora ad una così rilevante collezione di arte e di artisti provenienti
da Albissola. E’ nostro immenso piacere avere questa unica e superba collezione di quadri, sculture e
ceramiche nella nostra città.
Siamo inoltre fortunati ad avere il Capitano Lorenzo di Casagrande, Fondatore e Presidente della Italy-
America Chamber of Commerce,Washington (DC) Baltimore,DC (IACCMD),che ha fortemente voluto e
favorito questo importante evento dedicato alla memoria di Courtney Funn,nostro beneamato membro
della comunità la cui passione e vocazione nella vita era quella degli scambi interculturali.
Progetti come questo tra due città gemellate come Genova (e quindi realtà limitrofe) e Baltimora servo-
no da ponte tra differenti culture per favorire reciproca conoscenza e condivisione di valori tra i popoli.
I nostri concittadini saranno certamente arricchiti da questa mostra al World Trade Centre, che si terrà
dal 18 novembre al 31 dicembre 2005, e non vediamo l’ora di ricevervi nella nostra città.
Il Sindaco di Baltimora
Martin O’Malley
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REGARDS FROM MAYOR OF BALTIMORE
Dear Friends,
I am delighted to welcome to Baltimore such an outstanding collection of art and artists from the
Albissola area of Italy. It is our great pleasure to have such a unique and superb collection of paintings,
sculptures, and ceramics on display in our City.
We also are fortunate to have Captain Lorenzo Di Casagrande, Founder and Chairman of the Italy
America Chamber of Commerce Baltimore,MD-Washington,DC (IACCMD,) who has spearheaded this
effort to sponsor such a significant exhibit in memory of Courtney Funn,a beloved and dedicated com-
munity member whose passion and vocation in life was international cultural exchange.
Projects like this between the Sister Cities of Genoa, Italy, and Baltimore, Maryland, serve to bridge
the differences among cultures and act as a link in bringing understanding and acceptance between
people.
Our citizens will be greatly enriched by this showing at the World Trade Center from November 18
through December 31, 2005, and we look forward to receiving you in Baltimore.
The Mayor of Baltimore
Mr. Martin O’Malley
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LorenzoDiCasagrande SALUTI DAL CAPITANO LORENZO DI CASAGRANDE
E’ un piacere e nostra grande soddisfazione poter aiutare gli artisti di Albissola Marina ad avere una
presenza di significato sul panorama degli eventi artistici di Baltimora.
Il lavoro di questiArtisti è permeato della preziosa tradizione del territorio a cui appartengono ed i loro
soggetti sono evidente risultato di stile e tecniche di valore.
L’Italy-America Chamber of Commerce,Washington (DC) Baltimore, Inc. è quindi orgogliosa di potersi
fregiare dell’opportunità di favorire questo evento nello Stato del Maryland ed augura a tutti gli artisti
di trarne proficuo successo.
Uno speciale e affettuoso benvenuto lo riserviamo al Sindaco diAlbissola e alla delegazione italiana che
lo accompagnerà a Baltimora al “Top of theWorld”.
Capitano Lorenzo Di Casagrande
REGARDS FROM CAPTAIN LORENZO DI CASAGRANDE
It is a pleasure to recognize theArtist Club “Eleutheros” ofAlbissola Marina, Italy.
The work of these artists represents the special heritage of the native land and their sensitive treatment
of subjects reflects distinctive style and technique.
Italy-America Chamber of Commerce ofWashington, D.C & Baltimore Inc. is proud to be able to show
the work of these artists in Maryland and expresses its best wishes for a good success.
To the Mayor ofAlbissola Marina,to Circolo Eleutheros and to the entire Italian delegation a very warm
“welcome to Baltimore” at theTop of theWorld.
Captain Lorenzo Di Casagrande
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AMERICA&ITALIA
Baltimora.Lecittàsonosimboliesogniancorprimadiesserepuntigeografici.Baltimora.Ilporto,igratta-
cieli,il traffico,l’America.L’America che è un paese tra due oceani,dal Maryland alla California passando
per i Canyon. L’America che è New York, Los Angeles, e la provincia. L’America che è di tutti. L’America
che è di sei fusi orari. L’America con i pionieri e le frontiere, l’America senza confini, l’America che ovun-
que c’è libertà c’èAmerica. L’America dove il cielo è più grande, le strade più larghe, i palazzi più alti, le
limousine nere,l’whisky dentro i sacchetti del pane.L’America delle grandi multinazionali e dei negozietti
sotto casa. L’America che crea eroi e sogni e rende americani. L’America con pochi secoli alle spalle, ma
le cose succedono prima.L’America che c’era anche prima che la scoprissimo,l’America che ci sarà anche
dopo che ci ha scoperti. L’America dello spazio, l’America dei chewingum, delle jeep, delle sigarette,
l’America che ci ha liberati. L’America è tutta vera. L’America che tocco, respiro, l’America che trovo ha
un nome:Baltimora.Una città che sa sognare ed ha voglia di conoscere.A lei ci presentiamo con cinque
secoli di tradizione ceramica, con i calzari romani, la schiettezza ligure, il genio rinascimentale, un libro
di Dante sotto il braccio, la curiosità latina, i sapori mediterranei, l’arte contemporanea di grandi maestri
del Novecento che hanno saputo rendere immortali manufatti d’argilla.America eccoci: siamo la Riviera
Ligure e siamoAlbissola, bimbi cresciuti sulle spalle di giganti. Baltimora: scoprite noi e scoprirete un po
più anche voi stessi.
Vi aspettiamo all’Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova in ogni mese dell’anno!
Assessore alTurismo del Comune diAlbissola Marina
Ettore Molino
AMERICA&ITALY
Baltimore. Cities are symbols and dreams before being geographical spots. Baltimore.The harbour, sky-
skrapers, traffic,America.America is a country between two oceans, from Maryland and California, go-
ing through the Canyons. America is New York, Los Angeles and the rural areas. America belongs to
everyone.America made of six time zones.America with pioneers and frontiers,America without borders,
wherever there is freedom there isAmerica.America where sky is bigger, streets are wider, buildings are
taller, limousine cars are black, whisky is wrapped up in paper bags.America of the large international
corporations and the small shops around the block.America which creates new heroes and dreams and
makes one feelAmerican.America with few centuries of history but things happen before.America was
there even before we discovered it. America will be there even in the future. America known for the
space, chewing gums, jeep cars, cigarettes.America which set us free.America is all real.America that
I touch, breathe, America for which I find a name: Baltimore. A city that knows how to dream and is
eager to learn.We introduce ourselves to her, while with a book by Dante under our arm, five centuries
of ceramic tradition,roman shoes,Ligurian bluntness,Renaissance genius,Latin curiosity,mediterranean
flavours, contemporary art of famous masters of the twentieth century which were able to make clay
manufactures immortal.Here we areAmerica:we are the Riviera and we areAlbissola,children raised on
the giants’ shoulders. Baltimore: by discovering us you will also rediscover a little bit of yourself.
We are waiting for you at Christopher Columbus airport in Genoa, each month!
Tourism Commissioner
Ettore Molino
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EmanueleRavina RIVIERA DELLE PALME
Il territorio di competenza dell’APT“Riviera delle Palme”si estende sull’intera provincia di Savona,la cui superficie è di 1544
Kmq con una popolazione di poco superiore ai 290.000 abitanti.Una terra non appartiene soltanto a chi vi è nato.I vincoli
affettivi,ideali,culturali o storici sono forti quanto quelli natali,se chi decide di vivere o risiedere in un luogo si cala nella sua
realtà quotidiana e da essa trae gli elementi per arricchire la propria esperienza.Per questo,da secoli,sono considerati liguri
anche quei personaggi che,nati altrove,in Italia o all’estero,hanno per un certo periodo soggiornato attivamente in Liguria,
lasciando ricordi del loro operato.La Riviera Ligure delle Palme ne ha conosciuti molti:papi,esploratori,santi,artisti,patrioti...
E,abenguardare,qualcosadellaterraligureèrimastoaddossoatuttiloro:fermezzaeironia,prudenzaegustodell’avventura,
realismoepassione.Tuttaaffacciatasulmareeimportanteviadicomunicazione,laLigurianellastoriaèstataoggettodicon-
tesatramoltipopolieculturechehannolasciatomonumentievestigiadisseminatinelterritorio.Icontinuipassaggidipotere
tra marchesati e contee hanno lasciato tracce nell’architettura civile,religiosa e militare.Nel Rinascimento,la presenza di due
papi portò nel Savonese una ventata di rinnovamento artistico. È questa la storia che si può assaporare nella Riviera Ligure
dellePalme,traunbagnodisoleeunapasseggiatainmontagna.Questaterraèantichissima.Leprimefrequentazioniumane
risalgonoaquasi1milionediannifa.Inepocastorica,iliguri,unadellepiùantichegentidellapenisola,eranogiàorganizzati
intribù.SavonaeilsuoportosonogiàcitatiampiamentedaTitoLivio,ancheseinepocaromanalacittàpiùimportanteera la
vicinaVadaSabazia,l’odiernaVadoLigure.Inquesteterreilcristianesimohaoriginimitichechevengonofatterisalireaddirittu-
raall’evangelizzazionedisanPietro;tuttavialapiùanticaepigrafecristianadellaLiguriaprovienedaPertipressoFinaleLigure
erisaleal362.LaRivieraLiguredellePalmevafieradellesueraccoltestoriche,artisticheeantropologiche,quantodelsuomare
e della sua terra.La Riviera come terra da gustare,da scoprire lentamente,da godere negli scorci,nei profumi,nei colori,nei
sapori,attraverso itinerari culturali e paesistici inconsueti.Valorizzazione e tutela del paesaggio,arte e cultura,recupero delle
memoriestoriche:unaterrachesistasemprepiùqualificandononsoloperilsuomaremaancheperaltreattrattiveturistiche
emergenti. La Riviera Ligure delle Palme ha la possibilità di sviluppare un turismo sostenibile e di qualità, a vantaggio non
solodelgraditoospitemaanchedeglistessiabitanti.Èinquest’otticachedatemposiinsisteneltemadel“viaggiolento”,in
opposizionealturismodisattentoesuperficiale.Rivieracosìdiversadazonaazona,cosìarmoniosanell’alternarsidelledistese
di sabbia e degli speroni di roccia che si tuffano in un mare sempre cristallino,è una scoperta continua,un’emozione nuova
che ci aspetta dietro ogni tornante,oltre ogni dosso,al di là di ogni promontorio selvaggio.Spiagge bianche,rosa o dorate,di
ciottolilevigatiodirenafinissima,vannoaconsumarsiinunmaredallemillesfumature,chefaintravederefondalisilenziosima
brulicanti di vita.Riviera Ligure della Palme:un’esile striscia di costa ela sua immagine riflessa nel mare.Se il paesaggiodella
costa è dominato dai colori luminosi del mare,i bruni e i verdi dell’entroterra non gli fanno solo da sfondo,ma lo completano
eloarmonizzano.Essooffreunampioventagliodipossibilitàchesoddisfanosiail“turismosalutistico”nellezonecollinariedi
mezzamontagna,sial’escursionismoindirizzatoalle“cosedegnediessereviste”,espressionechecomprendemonti,foreste,
antichi manieri e monumenti,folclore,fino alla bottiglia di vino locale d’annata,l’oggetto di artigianato,la cucina di un certo
ristorante“scoperto”quasi per caso.La Riviera,quindi saldamente integrata al suo entroterra,dispone di questo patrimonio
e lo considera il completamento necessario per creare quella particolare atmosfera dalla quale, tanto spesso, scaturisce la
nostalgia.Congliisolotti,itratticostieri,imontiinterni,essaoffreunastraordinariavarietàdiambienti,consituazioninaturali
originali e testimonianze culturali di diverse epoche.Un patrimonio da tutelare e valorizzare,quindi da conoscere e rispettare.
Le aree parco presentinella Riviera Ligure delle Palme sono essenzialmente quelle del Melogno,del Finalese,delle Bormide,e
delgruppodelBeigua,quest’ultimaincondivisioneconGenova.Nelterritorioprovincialesonostatiancheistituitiil“Sistemadi
aree d’interesse naturalistico-ambientale del monte Beigua”,l’area protetta del BricTana,quella delle Langhe di Piana Crixia,
la riserva naturale del rioTorsero,e quelle degli isolotti di Bergeggi e di Gallinara.
PresidenteAPT delle Palme
Emanuele Ravina
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RIVIERA DELLE PALME
The territory pertaining to APT Riviera delle Palme is in the province od Savona on a surface of 596 square miles with a
population of 290,000 inhabitants.A territory is not only owned by those who were born there.Affective, ideal, cultural
or historical bonds are as much strong as the native ones. Once someone decides to come and live in a place is able to
immerse in the reality of a place in order to enrich his or her experience.For this reason people who were born elsewhere
in Italy or abroad, because of their active stay in this region and their work, are also regarded as Ligurians.The Ligurian
Riviera delle Palme saw many among them: popes, explorers, saints, artists and patriots.To a deep level, something has
characterized them:firmness and irony,prudence and adventure enjoyment,realism and passion.Boarding the sea for its
whole lenght,and important way of communication,Liguria has been the object of conquest by many peoples who have
left traces of their presence in the monuments and remains spread thoughout the territory.The continuous changes of
power among marquisates and counties have left traces in the civil,religious and military architecture.During the Renais-
sance the presence of two popes brought to the province of Savona an artistic renovation.This is the history that one can
taste in the Ligurian Riviera delle Palme,while sunbathing or a walk in the mountains.This is a very ancient land.The first
humansettlementsgobackalmosttoamillionyearsago.Inhistoricaltimes,Ligurians,oneofthemostancientpopulation
of the peninsula, were organized in tribes. Savona and its harbour are widely quoted by Titus Livius even though at the
time of Romans,the most important town wasVada Sabatia,nowadays known asVado Ligure.In these lands,Christianity
has mythical origins which apparently go back to Saint Peter’s evangelization: nonetheless the most ancient epigraph
comes from Perti near Finale Ligure and goes back to the year 362.The Ligurian Riviera is proud of its historical, artistic
and antropological collections, as much as of his sea and his land. Riviera is like a land to be enjoyed, discovered slowly,
to be tasted in its views,fragrances,colours,flavours,through its cultural itineraries and its unique views.Appreciation and
conservation of landscape,art and culture and recovery of historical memories: a land qualifying more and more not only
for its sea but also for other tourist attractions.The Ligurian Riviera delle Palme has the possibility to develop tourism high
in quality and quantity not only at the guest’s advantage but for the citizens themselves.Under this perspective,the theme
of the so called “slow journey” has been emphasized for a long time, versus a careless and superficial tourism. Riviera
so diverse from place to place, so harmonious in its alternation of sand ranges and rock spurs diving in a crystal sea, is a
continuous discovery, a new feeling awaits us behind every bend, hillock beyond every wild promontory.White, pink or
golden beaches, made of smooth pebbles or extremely fine sand fade out in a sea with thousand hues, which allows to
see silent depths but swarming with life.Riviera della Palme is an thin strip of land and its image is reflected at sea.If the
coastallandscapeisdominatedbythebrightcoloursofthesea,theshadesofbrownandgreentypicalofthemainlandnot
only are its background,but they also complete and harmonise it.It offers a wide range of possibilities which are suitable
for a both the so-called“healthy tourism”in the hills and medium altitude mountain area as well as for excursions aimed
for “things worth to be seen”, expression including mountains, forests, ancient manor houses and monuments, folklore
and even a vintage wine bottle, artisans object, the cuisine of a restaurant discovered almost, at random. The Riviera
therefore is strongly connected to the mainland, it has a patrimony and regards it to be a necessary completion to create
thatuniqueatmospheregeneratingnostalgia.Withtheaits,thecoastline,therangeofmountains,itoffersanextraordinary
varietyoflandscapes,withnaturalcontextsandculturaltestimoniesgoingbacktodifferentages:aheritagetoprotectand
appreciate, therefore to know and respect.The parks of the region are mainly: Melogno, Finalese, Bormide and those of
Beigua,shared with the province of Genoa.Within the province new areas have been instituted like“Organization of the
naturalistic and environmental areas of Mount Beigua”, the protected area of BricTana,the hilly area of Langhe di Piana
Crixia,the natural reserve of RioTorsero,e those of Bergeggi and Gallinara aits.
PresidentAPT delle Palme
Emanuele Ravina
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AgostinoArch.Berta ARTE: UN PONTE TRA DUE CONTINENTI
L’essenza dell’evento sta,di per sé,nella possibilità di stabilire un arco di congiunzione fra le due sponde
continentali,fra terre che per storia,se non ci fosse la cesura dell’oceano,sarebbero assai vicine,perché
fatte di genti e di idee sempre in movimento, sospese fra la riflessione e l’agire, fra la tradizione e la
ricerca del nuovo.
A quattro anni dall’11 settembre 2001, in cui è l’opera dell’uomo nella sua più alta espressione di
prodotto sociale ad essere stata colpita, ad un anno dalle manifestazioni di Genova capitale europea
della cultura, il Circolo Culturale Eleutheros indica un progetto dalla voce a carattere universale.
La proposta, che di seguito viene formulata, si motiva sulla possibilità di offrire un risultato artistico di
sintesi del lavoro degli artisti coinvolti, operando essi, in previsione di questa mostra, con tecniche e
materiali eterogenei.
La finalità è quella di uno spettro percettivo, assai ampio, determinato dalle radici espressive e dalle
esperienze maturate dai singoli.
Agendo gli artisti nell’ambito Albissolese, contestualizzato alle più recenti tendenze in campo artistico,
è interessante proporre quanto derivi dal felice incontro tra il contesto di attività e le diversità formali
e contenutistiche.
La base materica diventa il corollario per la definizione dell’allestimento della mostra che saprà offrire
carattere di coerenza ed unicità.
Si è voluto mettere l’accento su quanto possa aggiungere in significato cogliere il lavoro di più artisti,
senza cadere nel vizio di dispersione, presente spesso delle mostre collettive.
Si spera di ottenere così un evento con valenze e peculiarità a carattere museale, intendendolo nel suo
insieme di oggetto di speculazione visiva.
AgostinoArch. Berta
Vice Presidente del
Circolo Eleutheros
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A BRIDGE BETWEEN TWO CONTINENTS
The essence of an event lies mainly in the possibility of establishing a connecting arch between two
continental shores, between lands that without the ocean, would be very close and because they are
made of people and ideas in a perennial movement, between reflection and action, between tradition
and innovation.
After four years from September 11th,2001 when the work of man has been hit in the highest expres-
sion as a social product,a year after the events of Genoa as European capital city of culture,the Cultural
Circle Eleutheros gives voice to a project with a universal character.
The proposal formulated herewith is based on the possibility of offering an artistic synthesis among all
artists involved who have worked, for this event with techniques and heterogeneous materials.
The goal is to convey a wide perception based on expressions and on experiences done by individuals.
As a result of the artists’ living inAlbissola and with reference to the most recent tendencies in the artis-
tic field, it is interesting to propose what emerges from the harmonious meeting between the activities
and the contexts related to form and content.
The row material becomes the frame to define the exhibition setup, which will be able to offer charac-
teristics of coherence and uniqueness.
On top of this the emphasis has been given to the work of several artists without being dispersive,typi-
cal of collective exhibitions.
We hope to setup an event with important and peculiar features typical of a museum, in order to have
objects undergo a visual speculation.
AgostinoArch. Berta
Circolo Culturale Eleutheros
Vice president
NicolettaArch.Negro ALLE RADICI DELL’ARTE CERAMICA
Ogni qual volta venga affrontato il compito di descrivere il contesto artistico del territorio albissolese, si
sente fortemente la lusinga di raccontare fatti e persone legati alle grandi stagioni che si sono succedute
nel corso del novecento.
Quello che affascinò Jorn,Lam,Fontana,Marinetti e gli altri,e li spinse adAlbissola fu indubbiamente il
sole, il mare, ma soprattutto le numerose fabbriche di ceramica con i loro maestri.
Fu dunque il fascino delle immutate tecniche di lavorazione e la manualità degli artigiani che vi
lavoravano all’interno, che fece crescere l’affluenza di artisti nel piccolo borgo ligure.
Va detto che il volto di Albissola Marina, a partire dal 1500, era quello di un piccolo borgo tutto
concentrato attorno alle sue fabbriche di ceramica che, per la maggior parte, si allineavano ai margini
della spiaggia, per fruire di spazi ampi e soleggiati per l’essiccazione dei prodotti.
La cottura avveniva all’interno di forni realizzati in volte di mattoni, ciclicamente sostituiti a causa delle
forti temperature a cui erano sottoposti e disposti su più piani verticali,collegati da fori per il passaggio
del calore.
Da allora il mondo della fabbricazione della ceramica è rimasto sostanzialmente invariato, così come la
centralità di questa attività rispetto al tessuto urbano, al di là di tutti gli aspetti di localizzazione legati
ai tempi e agli eventi.
Anche la conduzione delle fornaci è stata tramandata nella sua suddivisione in ruoli, come di padre
in figlio si tramandano i valori: al vertice della piramide c’era il titolare della fabbrica, a cui competeva
il titolo di maestro; gli altri lavoranti erano il terrante, il torniante, il decoratore, il fornaciante, la
palleggiatrice, in una conduzione prevalentemente familiare.
E’ in questo contesto sociale e produttivo che si innestarono quindi gli elementi squisitamente propri
della creatività artistica, aggiungendo magia a magia…
Le antiche fornaci finiscono così per costituire una sorta di “mondo invisibile”, che affianca il volto
quotidiano della città: esse sono così numerose, così strettamente legate al tessuto storico, urbano,
artistico del paese, da venir avvertite quasi come il connotato più alto della comunità.
Per tutto questo, nonostante l’introduzione della tecnologia e l’abbandono degli antichi forni in pietra
e mattoni, ancora oggi, entrando in un atelier di ceramica, si respira un’atmosfera che romanticamente
sa di antico.
NicolettaArch. Negro
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THE ROOTS OF THE CERAMICA ART
Everytime one faces the task to describe Albissola artistic context, one faces the strong appeal to nar-
rate events and people linked to the great periods following one after the other during the twentieth
century.
What facinated Jorn,Lam,Fontana,Marinetti and others to move toAlbissola was undoubtedly the sun
the sea but most of all the numerous ceramic factories with their masters.
What increased the artists’ attendance in this small Ligurian village was the charm of the unaltered
techniques and craftmanship of these artisans working there.
It must be said that the image of Albissola Marina since the sixteenth century was that of a small vil-
lage focused on its ceramic factories which were located in a row along the seashore in order to take
advantage of the broad spaces, exposed to the sunlight to facilitate the drying process.
Firing took place in kilns made of bricks, periodically replaced because of the high temperatures they
underwent and they were displayed on more levels, connected among them through holes in order for
the heat to stream.
Since then the world of pottery production has been unchanged,just like the importance of the activity
within the city context, beyond all aspects related to the location, which was also influenced by ages
and events.
Even kiln running has been handed over just like values between father and son:at the top of the pyra-
mid there was the owner whose title was that of a master;other workers were the potter,the turner,the
decorator, the kilnman, in a mainly family owned business.
In this social and productive context, elements typical of the artistic creativity were added as well as
magic features.
Ancient kilns ended up to become a sort of “invisible world” adding to the daily work of the village:
they are so numerous and so well linked to the historical, urban, artistic context to the point of being
regarded as to the highest aspect of the community.
Despite the introduction of technology and the abandonement of the ancient kilns made of stone and
bricks, still nowadays there is a breath of air that romantically tastes as of old.
NicolettaArch. Negro
SilvioRiolfoMarengo
ALBISSOLA: PICCOLO BORGO DAL GRANDE PASSATO
Quattro artisti diversi per età, temperamento e stile: dal surreale al realismo, dall’astrazione all’arte
povera (uso categorie di comodo e, naturalmente, approssimate per difetto).
Li unisce però e motiva la loro partecipazione a questo evento a Baltimora il legame con
Albissola, un piccolo centro della Liguria, vicinissimo a Savona e poco distante da Genova,
patria di Cristoforo Colombo. AdAlbissola tre di loro - Luigi Canepa,Giuliana Marchesa e Oreste Rossi -
risiedono. Il quarto, Sergio Dangelo, vi era approdato giovanissimo dai suoi vagabondaggi
in Europa all’inizio degli anni ’50 e l’ha poi frequentata fino ad oggi.
Proprio nel 1951 aveva cominciato a essere noto per aver fondato, insieme a Enrico Baj, il “movimento
nucleare” nato tra la consapevolezza della disgregazione delle forme, inevitabile anche in arte, dopo la
scissione dell’atomo e il timore di un olocausto atomico.
Ma in quegli anni, frequentavano Albissola anche artisti di fama internazionale come Lucio Fontana,
Jorn, Lam, Matta, Appel, Fabbri, Corneille. Accanto a loro vi era Carlo Cardazzo, il più importante
gallerista italiano del tempo,ben conosciuto anche negli USA,che aveva introdotto in Italia molti artisti
americani, da Calder a Man Ray. Ad Albissola Cardazzo aveva seguito la sua compagna, la scrittrice
savonese Milena Milani, e aveva trascinato con sé tutti gli esponenti dello Spazialismo.
In estate comparivano in paese critici d’arte come Gualtieri di San Lazzaro,direttore a Parigi della rivista
XXème Siècle, e i poeti RafaelAlberti e Salvatore Quasimodo, fresco vincitore del Premio Nobel.
Come mai così numerosi talenti convenivano in questo paese che la stessa Milani aveva definito “una
piccolaAtene in riva al mare”? PerchéAlbissola, nel ‘900, era assurta a capitale italiana della ceramica
d’arte,sull’onda di una tradizione secolare che,già nel 1600,aveva raggiunto il suo massimo splendore
con la produzione di raffinate maioliche, conosciute per il loro colore come ceramiche “bianco blu”:
piatti,vassoi,fioriere decorate con eleganti scene mitologiche,stemmi,invenzioni barocche,ordinate da
famiglie nobili e grandi ordini religiosi.
Quando, con il tramonto della Repubblica oligarchica genovese, la committenza d’élite venne meno,
alla fine del ‘700, fu sostituita da una produzione “popolare” - pentole, tazze, stoviglie - che, a milioni,
vennero esportate in tutta Europa e anche nel continente americano: lo dimostrano, per esempio, i
reperti rinvenuti, nel 1972, dagli scavi archeologici che hanno riportato alla luce le rovine di Louisburg,
una fortezza costruita in Canada dai coloni francesi nel 1720 e distrutta dagli Inglesi nel 1759 durante
la “Guerra dei sette anni” per il possesso della regione.
La rinascita albisolese si ebbe nel‘900 grazie soprattutto all’impulso dato daTullio Mazzotti,membro di
una dinastia che seppe attirare adAlbissola,negli anniTrenta,il fondatore del futurismo,F.T.Marinetti e
artisti come Fillia, Depero, Diulgheroff.
Nel Dopoguerra, come ho già ricordato, ecco gli esponenti dello Spazialismo e dei Cobra, che
non solo fanno ceramica, ma ad Albissola dipingono, discutono, tengono mostre, acquistano
studi e abitazioni: si mette così in movimento un meccanismo virtuoso, i cui semi, ben fermentati,
danno ancora oggi buoni frutti, come dimostra questa rassegna di Baltimora. Non a caso il
Comune di Albissola Marina se ne è fatto convinto promotore nell’intento di favorire lo scambio
culturale e commerciale facendo conoscere negli Stati Uniti d’America una tradizione artigianale che
continuamente si rinnova nell’accoglienza delle più aperte e vive esperienze attuali.
Silvio Riolfo Marengo
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ALBISSOLA: SMALL VILLAGE WITH AN IMPORTANT PAST
Fourdifferentartistsastoage,temperamentandstyle:fromsurrealismtorealismfromabstractionismto
poor art (I am using here convenient categories and obviously to be revised upwards).
What unites them and justifies their participation to this event in Baltimore is their connection with
Albissola, a small town in the Italian region of Liguria, close to Savona and not very far from Genoa,
home to Christopher Columbus.Three among them live inAlbissola:Luigi Canepa,Giuliana Marchesa e
Oreste Rossi.The forth among them Sergio Dangelo, went toAlbissola while very young, after wander-
ing throughout Europe during the early 1950’s and since then he has been haunting there. Since 1951
he was becoming famous because,together with Enrico Baj,he founded the“nuclear movement”with
the awareness of forms breaking, inevitable even in art after the fission of atom and the fear of an
atomic holocaust.
In those years Albissola was also was frequented by artists known internationally like Lucio Fontana,
Jorn, Lam, Matta,Appel, Fabbri, Corneille. Next to them there was also Carlo Cardazzo, the most im-
portant Italian of that time, who was also known in the USA for introducing in Italy many American
artists such as Calder and Man Ray.Cardazzo went toAlbissola to follow his partner,the famous writer
of Savona, Milena Milani and took with him all exponents of the Spatialism. During the summertime,
in town one could see art critics like Gualtieri di San Lazzaro, director in Paris of the periodical XXeme
Siecle, as well as poets like Rafael Alberti and Salvatore Quasimodo, who had been recently awarded
the Nobel prize.
How come so many artists came to this village defined by Milani herself as “a little Athens by the
seashore”? BecauseAlbissola arose in the twentieth century to the level of Italian capital city of artistic
ceramics,onthewakeofatradition,centuriesold,whichhadreacheditshighestsplendourintheseven-
teenth century, with the production of refined majolicas, known for their colour such blue-white plates,
trays and planters decorated with elegant mythological scenes, coats of arms, baroque style fantasies
which were ordered by aristocratic families and great religious orders.
As a result of the decline of the oligarchic republic of Genoa, elite type commission wavered but at the
end of the eighteenth century it was replaced by a more popular production like:pots,cups,kitchenware
which,inalargequantitywereexportedalloverinEuropeaswellasinAmerica:aproofcanbethefinds
discovered in 1972 from the archaeological excavations which dug up the ruins in Louisburg,a fortress
built in Canada by French settlers in 1720 and destroyed by Englishmen in 1759 during theWar of the
Seven years for the possession of the region.
The artistic renaissance took place in the twentieth century thanks mainly to the impulse given byTullio
Mazzotti,member of a dynasty,who was able to bring toAlbissola F.T.Marinetti,as well as other artists
like Fillia, Depero, Diullgheroff.
After the secondWorldWar personalities of Spatialism and Cobra showed up inAlbissola, but they did
not only produce ceramics,they also paint,discuss,organize galleries,buy studio and residences:a new
virtuous movement takes place whose seeds well sown can still be seen nowadays as this exhibition
in Baltimore proofs. Not at random, the city hall of Albissola Marina has become its strong supporter
with the aim of easing the cultural and commercial exchange and introducing in the USA a handicraft
tradition which renovates itself to the most open and lively today’s experiences.
Silvio Riolfo Marengo
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SilvioRiolfoMarengo
LUIGI FRANCESCO CANEPA
Puressendol’unicoscultore“puro”delgruppo,LuigiF.Canepapresentainquestacollettivaancheunadozzinadipiatti
inceramica.Malofapersottolinearechespessotrattalemateriepiùrigidecomeseavesserolastessaduttileplasticità
della creta.Il processo è bene evidente in Sincronicità,una scultura in marmo double face nella quale per cinque volte
l’improntadiunamanosistampadaunlatoefuoriescedall’altrosimulando,piùcheunveroepropriorilievo,uneffetto
spintavoluto,sidirebbe,perubbidirealcelebre“slanciovitale”delfilosofoBergson,“azioneche,neltempo,dicontinuo
sicreaesiarricchisce”.Nelleoperedelloscultorel’uomooccupa,ineffetti,sempreunaposizionecentraleanchequando
i segni della sua presenza sembrano scomparire,risucchiati in un vortice di merletti,di pinnacoli,di trine e di sinuosità,
con trasparenze di luci e ombre profonde,astratte e concrete al tempo stesso.Appartato e infaticabile nel suo corpo a
corpo con la materia, lavorando - come ogni scultore vero - per sottrazione a colpi di scalpello, Canepa ha affrontato
materiefralorodiversissime,daquelletipicamenteliguri,comel’ardesiaelapietradelFinalenellesuegradazionibianche
rosa e gialle,al granito nero del SudAfrica alla trachite lavica della Sardegna e si è innamorato delle varie tonalità del
marmo (rosa del Portogallo, verde dell’Egeo, bianco di Carrara) senza lasciarsi mai spaventare dalle difficoltà tecniche
dovute alla durezza o alla friabilità dei materiali, ognuno dei quali richiede attenzioni e tecniche ovviamente diverse
di lavorazione.“Non conta ciò che abbiamo visto, ma ciò che ricordiamo”, ha scritto egli stesso in una delle sue rare
dichiarazionidipoetica,riportandocosìl’attenzionesultemacostantedellasuaopera:quellodeltempoedellamemoria
che al tempo è strettamente collegata.“Ricordare” significa, etimologicamente,“riportare al cuore”,interpretare cioè
ogni atto dell’esistenza ascoltando i battiti di quel di quel lacerante e tenero Equilibrio instabile (altro significativo titolo
diunasuaopera)chesostanzialanostravita.
Silvio Riolfo Marengo
Opere esposte nell’ambito della mostra ma non
presenti a catalogo:
Other woks of the exibition not included in the
catalogue:
Piatti: Dishes
3 Elementi gialli - 3 yellow elements
2 Elementi bianchi - 2 white elements
3 sculturine blu + 1 - 3 blue little sculptures + 1
Quadrato viola - Purple square
Ovale con 2 sculturine - Oval with 2 little sculptures
Figura blu - Blue figure
Piatto piegato - Bended plate
Ovale con scultura - Oval with sculpture
Figura blu su disco nero - Blue figure on black dish
Cornice aperta con figura blu - Open frame with
blue figure
Sculture: Sculptures
Sincronicità - Syncronicity
Transizione -Transition
Archetipo -Archetype
Notturno sospeso - Suspended nocturne
Artificio n°4 -Artifice n°4
Artificio n°5 -Artifice n°5
La chitarra di Elvis - Elvis’ guitar
La discussione materiale -The material discussion
White artifice -White artifice
Sviluppo incontrollato - Uncontrolled growth
La comprensione -The understanding
L’alba - Dawn
Ibrido 3 - Hibrid 3
Germoglio -The bud
Punto d’appoggio -The support
Bianco e nero -White and black
Riepilogo - Summary
Senso astratto -Abstract sense
Alveolo 3 - Cell 3
Sublimazione - Sublimation
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LUIGI FRANCESCO CANEPA
Although he was the only“real”sculptor of the group,Luigi F.Canepa presents in this collection a dozen of ceramic
dishes.Hedoesthatinordertounderlinethefactthathetreatsrigidasiftheyhadthesameflexibleplasticityofclay.The
processisclearlyevidentinSynchronicity,atwofacedmarblesculpture,where,forfivetimes,ahandprintisprintedon
onesideandcomesoutfromtheothersimulatingadesiredboasteffect,ratherthananabsoluterelief.Adesiredboast
effect,onewouldsaytoreflectthefamousvitalimpulseofthephilosopherBergson,“actionwhichinthetimerecreates
and enriches itself”.In the works of the artists man occupies effectively always a central position even when the signs
of its presence seem to disappear sucked in a whirl of laces,pinnacles,and windings with transparent lights and deep
shadows, abstract and real at the same time.Working in isolation and in straight connection with the material, like
every real sculptor,in a way of subtraction from the material with a chisel,Canepa has been using different materials:
thosetypicaloftheLiguriaregionlikeslateandtheFinalestoneinitsdifferentshades,white,pinkandyellow,theblack
graniteofSouthAfricaorthelavatrachytefromSardinia.Healsohasenjoyedworkingverymuchthedifferentshades
of marble (the pink one from Portugal,the green from theAegean sea,the white from Carrara) without being afraid
of the technical difficulties due to the hardness or the friability of materials,each one requiring different attention and
handicrafttechnique.“Itreallydoesn’tmatterwhatwehaveseen,butwhatweremember”hewroteinoneofhisrare
notes of poetics,bringing the attention on the main theme of his work:time and what is connected to it:memory.To
remembermeansetymologically,“bringtotheheart”,interpreteachsingleactofexistence,bylisteningtothebeatsof
tearingandtenderInstablebalance(titleofanotherofhisworks)whichisthebaseofourlife.
Silvio Riolfo Marengo
Opere esposte nell’ambito della mostra ma non
presenti a catalogo:
Other woks of the exibition not included in the
catalogue:
Autunno presto - Early autumn
Inverno in casa d’aquila -Winter in the eagle’s home
Il sentiero - Path
L’eleganza in ampio cielo - Elegance in the wide sky
Sommersa luce - Sank light
La roccia un poco elettrica -A little bit electric rock
Una piccola storia di serpenti -A little snake’s tale
Le paon - Le paon
Un gracchiare di corvi -The croak of the crows
Volerà alto - It will flies high
Il feroce equilibrio - Ferocious equilibrium
La ferita -Wound
Il sole nuovo nuovo -A brand new sun
Aironi d’Afrika -African herons
Desiderio in deserto -Wish in the desert
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SERGIO DANGELO
Maestroriconosciutodelsecondonovecento,SergioDangelonel1948,appenasedicenne,feceaBruxellesprofessionedi“surrea-
lismoassoluto”eaquestogiuramentoèrimastofedelefinoaoggi,sepersurrealismosiintendeilrifiutodiognilogicaincontrasto
conlatotalelibertàdiesistereediesprimersiperrivelarelapropriainteriorità.Daquestalibertàderival’assenzadelcontrollodella
ragioneanchesulpianoartistico.LeoperediDangelovivonoalcontrariograzieall’immersionenell’immaginario,nellaforzadel
sogno,conunatensionetotaleversoilvissutoenonversoilrappresentato.Einquestograndeoceanomagmatico,ribollentedi
formeedicolori,pienodielissiedilineespezzate,tornacontinuamenteagalleggiarequellocheBretondefinival’“occultamento
delprofondo”perscardinare,disorpresainsorpresa,l’apparenzadellarealtà.Ancheiventitrèquadriquipresentati,cherisalgono
tuttial2003-2004,vannolettiinquestaprospettiva.“Unpittore-hadettoDangeloinunalungaintervistadel2004aGinevra
QuadrioCurzio-dipingelostessoquadropertuttalavita,ognivoltaidenticoedifferente”.E,ancora:“L’importanteènonavere
maiunostiledeterminatoenonessermaitroppofacilmentecatalogabile”,propriocomelasuapitturanonèmaidecisamente
ironicaodecisamentedrammatica.Alcontrarioisuoiquadriprocuranosempre“gioiaefastidioinsieme”econtengonoaltempo
stesso “gentilezza e aggressione”.Anche i titoli delle opere sono figli di questa dualità. Spesso risultano essenziali alla co-
struzione del quadro,spesso se ne allontanano il più possibile.Proviamo a leggerne insieme qualcuno: Barche di luna,Tigre,
Primaedopoifuochi,Lafinestra.Anchequellichepossonoapparirepiùincongruisegnanoinrealtàlamassimaadesionealla
libertà assoluta del gesto, così come ogni rappresentazione assume in ogni quadro significati opposti: felicemente visionaria
odolorosamenteallucinatoria,proiezionediforzepositiveenegative,checoesistonoesicombattonoavicenda.Nelsegnodi
Dangelo,insomma,“reale”e“irreale”si contaminano in un incontro-scontro tra l’assurdo apparente di quella che comune-
mentes’intendecomerealtàelaveritàrealedell’interioritàpsichica.
Silvio Riolfo Marengo
SERGIO DANGELO
Acknowledgedmasterofthesecondhalfofthetwentiethcentury,attheageofsixteen,SergioDangelodevotedhim-
selfto‘absolutesurrealism”andhehasbeenfaithfultothisoathuptotoday,ifbysurrealismwemeantherejectionof
everylogicversusthetotalfreedomofbeingandexpressioninordertorevealone’sinteriority.Fromthisfreedomcomes
the absence of reason’s control even on an artistic level.Dangelo’s works live therefore in the world of imagination,in
thepowerofdreamsaimingtoitsfullextent,towardsexperience,nottherepresentationofobjects.Inthis“magmatic
ocean”seethingwithformsandcoloursandfilledwithellipsesandsegments,whatBretoncalled“concealmentofthe
depth”floats again,in order to break up the surface of reality through many images.Even the twenty-three paintings
exhibitedherewhichallgobackto2003-4,mustbeinterpretedinthisperspective.Duringalonginterviewhegavein
Geneva in 2004 Dangelo said that:“A painter Quadrio CurzIo paints the same object for his entire life,each time the
sameanddifferent.Themostimportantthingisnottohaveadefinedstyleandnottobeeasilyclassifiable”.Hispaint-
ingsarenotdefinitelyironicordramatic.Onthecontrary,theycanalwaysevoke“joyandnuisance”andtheyareatthe
sametime“gentleandaggressive”.Thetitlesofhispaintingsbringthisduality.Itisoftenfundamentalforpaintingbut
it often fades away.Let us try to analyse some of them:Moonlight,Tiger,Before andAfter the Fireworks,TheWindow.
Even those that apparently seem to be the most inconsistent,are instead the most faithful to the freedom of gesture,
inawaythateachrepresentationhasoppositemeanings:ahappyvisionandapainfulhallucination,likenegativeand
positive forcescoexistingandfightingagainsteachother.Inotherwords,inDangelo,realandunrealaffecteachother
inasortofmeeting-clashbetweenwhatisnormallyreferredtoberealityandinnerpsychologicaltruth.
Silvio Riolfo Marengo
SilvioRiolfoMarengo
GIULIANA MARCHESA
QuantopiùDangeloèeffervescente,armatod’impeto,riccodifantasmagorieonirichetantopiùGiulianaMarchesaètrattenuta,discre-
ta,quasisilenziosanellesueproposte.Masitrattasemprediunsilenzioalto,giocatotrageometrie“naturali”eabilitànascoste.Due
cosequestascultrice-maforsesarebbepiùgiustodirequestapittricetridimensionale-hasempreevitatoaccuratamente:abbandonarsi
alla fantasia e alle lusinghe del compiacimento.Non è un caso che la sua formazione sia avvenuta aTorino dove è nata e dove,nel
1968,ènataanche“l’artepovera”,unmovimentochehariportatol’Italiaalcentrodeldibattitoartisticointernazionaleattraversole
opere di Merz, Kounellis, Paolini, Boetti. Lo aveva battezzato così il critico Germano Celant postulando l’impiego nelle opere d’arte
di materiali “senza qualità”, come il legno, la carta, gli stracci. L’intento era quello di favorire un ritorno alla naturalità,“una specie
di viaggio alle origini - ha scritto LeaVergine - che aiutasse ad avere esperienza del mondo in innocenza e verità”.Un’arte,quindi,
anticonsumisticaeantiretoricache,nelcasodiGiulianaMarchesa,hatrattoispirazionedaduecorniciprivilegiate:lefabbricheindisuso
diTorino (la città della FIAT) e di Sesto san Giovanni, presso Milano, che è stato a lungo uno dei distretti industriali più importanti
d’Italiae,adAlbissola,laspiaggiadisseminatadirelittimarini.Rottamiferrosi,pietrelevigatedalleonde,legniabbandonati,cartonida
imballaggiocostituisconolabasegrammaticaledellesueopere.Enonvadimenticatol’usodelcartoncuoio,unmaterialesensibilissimo
che Giuliana Marchesa bagna per renderlo plastico e col quale avvolge poi la superficie dei suoi legni.Una volta indurito lo colora,
lo raschia,lo incide,lo ricopre di“non colore”per evitare quegli effetti accattivanti che pure sarebbe bravissima a realizzare.Così,da
questacostante,castigataattenzioneal“minimale”eai“segreti”cheognioggettoportaconsé,nelsuovissutoanterioreenelnuovo
significatoimpressodall’interventoartistico,nasconolesueAli,lesueVele,lesueOndechecitanoaltreondeeilsuogrande,articolato,
autoironicoKatàbios.Ognunoviveinsestesso,nellasuaautoreferenzaanchefunzionale,masuggerisce“incantamenti”(l’espressione
è del critico Germano Beringheli) anche nello spazio che separa i singoli elementi di un’opera e indica nuovi percorsi all’occhio e alla
mente,inunraffinato,masempresommessoequilibriotraformaecolore.
Silvio Riolfo Marengo
Opere esposte nell’ambito della mostra ma non
presenti a catalogo:
Other woks of the exibition not included in the
catalogue:
Harem - Harem
Filari - Rows
Onde -Waves
Giapponese - Japanese
Simplegadi 1 - Simplegadi 1
Blu-rose - Blue-rose
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GIULIANA MARCHESA
IfDangeloiscrispyandarmedwithimpulses,richinoneiricphantasmagoriae,GiulianaMarchesaismodest,discreet,andalmostsilentin
herworks.Butitisallaboutofadeepsilencerangingbetween“natural”dimensionsandhiddenskills.Thissculptor,butitwouldbemore
correcttosaythree-dimensionalpainter,hasalwaysavoidedtwothings,givewaytofantasyandtocomplaisanceflattery.Notbychance,
her apprenticeship took place inTurin where she was born and where the poor art was born,an artistic movement which has brought
Italy in the middle of the international debate through the works of Merz,Kounellis,Paolini and Boetti.The art critic Germano Cellant,
usedthatexpression,postulatingintheartworkstheuseoflowqualitymaterials,suchaswood,paper,ragswiththeideaofgoingback
tonatureasortof“voyagetotheorigins”andasLeaVerginewroteordertohelphavingexperienceoftheworldwithaspiritofnaiveté
and truth.A type of art against consumerism and rhetoric, which Giuliana Marchesa found inspiration from two different contexts:the
abandoned factories inTurin (city of FIAT) and Sesto San Giovanni (province of Milan) which has been for a long time one of the most
industrialised areas in Italy andAlbissola,a beach filled with sea wrecks.The fundamental elements of her works are iron scraps,stones
polishedbythewaves,cardboards.Wemustnotforget“cartoncuoio”averysensitivematerialwhichGiulianaMarchesamoistens inor-
dertomakeitplasticandwhichshewrapspiecesofwood.Oncehardened,shecolours,scrapesandcarvesandcoverswith“non-colour”
to avoid alluring effects which she was also very good at.Thus from this constant, sober attention to small features and secrets which
every object brings within, in its depth and to the new meaning brought by artist’s intervention, new forms are created like “Wings”,
“Sails”or“Waves”andherbigarticulated Katàbios.Everyonelivesforitself,initsautoreference,evenastothefunctionalaspectbutit
alsosuggests“enchantments”(thisexpressionisbytheartcriticGermanoBeringheli),eventothespacethatseparateseachelementin
aartpieceanditalsoindicatesnewpathsforeyesandmind,inarefinedbutnonethelesssoberbalancebetweenformandcolour.
Silvio Riolfo Marengo
ORESTE ROSSI
Centro focale, nella pittura di Oreste Rossi, è stata ed è la figura umana, anche se ormai nel suo lungo
percorso artistico, il segno si è fatto via via più asciutto, meno realistico, con sempre più evidenti tratti
di deformazione surreale. In questa sorta di combattimento tra la liberazione esplosiva della fantasia e
l’esigenza di restare fedele alla rappresentazione corporea, si addensano flussi vorticosi di immagini.
Il contorno che isola le figure convive con una forte accensione dei colori (gialli vivacissimi,rossi,azzurri,
verdi corposi) e con linee di amplificazione dello spazio come avviene per esempio in opere quali La
conchiglia, L’aquilone, Luna piena. È come se la totalità del reale venisse fagocitata e si depositasse poi
sulla tela in una reazione alchemica, come un vero e proprio “precipitato” dell’esistere. Ma come non
lasciarsi sommergere da questo carico? Di quale filtro servirsi per opporre alla fugacità dell’esistenza
un significato non deperibile,che riscatti e illumini l’evento riaffermando la sua trasmissibilità attraverso
l’evidenza dell’arte? Rossi risolve il problema con la tecnica dell’estrapolazione per ingrandimento:isola
e ingigantisce i lacerti delle figure umane - braccia,dorsi,gambe – così come potrebbe fare un botanico
ponendo sotto il vetrino del suo microscopio la sezione di un vegetale o le nervature di una cellula.
È attraverso questa analisi che il realismo e l’espressionismo, il concreto e il simbolico vengono messi
a nudo, si fondono e si confondono. I quadri di Rossi sono vivi e inquietanti proprio perché tracciati nel
segno dell’ambiguità che governa la nostra vita e, in ultima analisi, anche la vita dell’arte: del resto
anche i racconti più perfetti sono quelli che pur aspirando al massimo di verosimiglianza raggiungono il
grado supremo dell’irrealtà per farsi metafora, segno fecondo di comunicazione, tra uomo e uomo.
Silvio Riolfo Marengo
Opere esposte nell’ambito della mostra ma non
presenti a catalogo:
Other woks of the exibition not included in the
catalogue:
Abbraccio -The embrace
Donna sdraiata blu - Blue LyingWoman
Conchiglia - Shell
Altalena - Swing
La palla e il volo -The ball and the flight
Equilibrio - Equilibrium
I sassi e il mare -The pebbles and the sea
Tommaso -Tommaso
Le ali -Wings
Introspezione verde - Green introspection
Salto della corda - Skip the rope
Ragazza con libro - Girl with a book
Ragazza che si specchia - Girl looking at herself in
a mirror
L’acrobata, capriola -Acrobat, caper
Introspezione blu - Blue introspection
La luna piena - Full-moon
Intimità - Privacy
Sul bagnasciuga - On the wind and water line
Onda anomala -Anomalous wave
Vaghe sensazioni -Vague sensations
Ragazza sdraiata - Lying girl
Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow
Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow
Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow
Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow
Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow
Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow
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ORESTE ROSSI
The focal point of Oreste Rossi’s painting has always been the human figure even though by this time,
as a result of his long artistic career,his style has become more sober,less realistic with more and more
evident surreal alterations. In this sort of fight between explosive liberation of fantasy and the need to
remain faithful to the corporeal representation, there is also a constant presence of whirling images.
The outline isolates figures and coexists with strong shades of colours (extremely bright yellow,red and
blue with dense green) and with lines extending space as it happens for instance in works such as“The
Shell”,“The Kite”, or “Full moon”. It is like the whole reality is absorbed and is laid on canvas like an
alchemic reaction,like life that takes form in the painting.How can one avoid this burden?Which filter
to use in a way to oppose the transience of existence and preserve a meaning that does not decay, a
meaning redeeming and enlightening the object, restating that objects can be expressed through art?
Rossi resolves the problem with the technique of extrapolation by means of enlargement: he isolates
and enlarges parts of the human body, arms, trunks just like a botanist would do by putting on a slide
the section of a vegetable or a cell.It is through this technique the realism and expressionism,concrete
and symbolic become plain, they blend and merge into each other. Rossi’s paintings are alive and
troubling because they are conceived in a spirit of ambiguity ruling our life, even art: in the end even
the most perfect stories are those which aiming to the highest level of verisimilitude reach paradoxically
their unreality to become a metaphor, a fruitful sign of communication among men.
Silvio Riolfo Marengo
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ARTEAST’S: LOGOS AND SOULS
“If the gesture is theatrical, it is then artistic. In order to communicate, it is not necessary to say but to
violate”. (V. Sgarbi)
Arteast’s conveys to best of its meaning and phonetics, the essence of an event in its multifaceted
aspects. First of all, undoubtedly, art as messenger and interpreter as universal “logos” related to a
culture, a people and a time. Arteast’s indicates an origin, a place (art itself is a place) in the fullness
of the centuries and traditions: our land has a lot to say. Arteast’s can also be interpreted as artist’s,
because art is made of people or even better of souls,which with their sensitivity create unique“shapes
and colours”; daring to use art as a safe-conduct; to bring our origins, our history, our culture with the
universal and touching message of art;to speak about us,of what we are today thanks to our past and
our future, thanks to the unique representation which knows no limits and through which we would
like to cross our borders,our sea and“conquer”America.Art touches senses and will be able to spread
tastes,fragrances,humours of the Ligurian people,the sound of our sea,of our history.Albissola Marina,
land of the great artists of the twentieth century from Lam to Fontana,from Jorn to Fabbri,always land
of ceramics,is ready to sail the ocean to introduce a pioneer event and to take a new path made of new
ideas and new peoples.
Alessandra Panaro
ARTEAST’S: LOGOS E ANIME
“Se il gesto è teatrale è arte. Per comunicare, più che dire, serve trasgredire”. (V. Sgarbi)
La denominazione “Arteast’s” vuole trasmettere, nel significato e nella fonetica, al meglio l’essenza
dell’evento nei suoi molteplici aspetti. In primo piano, senza dubbio, l’arte nella veste di messaggera e
interprete, nel suo “logos” universale, di una cultura, di un popolo, di un tempo.
“Arteast” indica una provenienza, un luogo - l’arte stessa è il luogo - nella pienezza dei suoi secoli e
della sue tradizioni: la nostra terra che tanto ha da raccontare.
Arteast’s interpretabile anche come“artist’s”,perché l’arte è fatta di persone o meglio di anime che con
la loro sensibilità unica creano “forme e colori” irripetibili; osare con l’arte come lasciapassare; portare
le nostre radici,la nostra storia,la nostra cultura,con il linguaggio universale,unico e toccante dell’arte;
parlare di noi, di cosa siamo oggi grazie al nostro passato e del nostro divenire, grazie a quell’unica
rappresentazione che non ha confini e tramite il quale vogliamo superare le frontiere, il nostro mare e
“conquistare” l’America.
L’arte tocca i sensi ed arriverà a trasmettere i sapori, gli odori, gli umori del popolo ligure, il suono del
nostro mare, la nostra storia.
Albissola Marina terra dei grandi del ‘900, da Lam a Fontana, da Jorn a Fabbri, città da sempre terra
della ceramica, insieme alla Liguria è pronta a solcare l’Oceano per presentare un evento “pioniere” e
percorrere una nuova strada fatta di nuove idee e di nuove genti.
Alessandra Panaro
AlessandraPanaro
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Luigi Francesco Canepa
Di Luigi Francesco Canepa, scultore di origine
genovese da molti anni trapiantatosi nella fertile
colonia artistica albissolese, Germano Beringheli
scrive: “Questo scultore ha affrontato il processo
creativo delle idee e dei motivi del far plastica,
articolando autonomamente la spinta di emozioni e
di sensazioni mosse dai diversi materiali,verso quel
rapporto di accentuazione, di scansione e di pause
che fanno, nella scultura, la forma espressiva”.
Nel suo studio laboratorio, sito nel parco di una
meravigliosa villa settecentesca, Canepa spezza
lamateria,vuolescoprirelavocedellapietralasciata
a nudo, o meglio ancora, lavorata.
Da “homo faber”, quale egli è, profonde calo-
re umano alle sue ricerche artistiche, utilizzando
osservazioni, strumenti, materiali di varie estrazioni,
siano essi marmo, granito, ardesia, legno, ritrovan-
dosi alla fine all’interno di costanti vigorosamente
essenziali, con una tensione dei volumi che non
si concede a civetterie, ma trovando effetti di
incantata purezza.
L’attività espositiva di L. F. Canepa inizia nel 1981
con una personale nella galleria Greminger di
Genova.Da quella sua prima esperienza,lo scultore
inizia un suo percorso fatto anche di ricerche sul
posto; egli ama la pietra, la cerca, trova il granito
in Sardegna e lì si ferma a lavorarlo, l’ardesia a
Lavagna, la pietra rossa di Finale, il marmo di
Carrara. Gli basta avere in valigia mazzuola e
scalpelli. Molte sono state le sue personali fino ad
oggi,e molte le sue opere rimaste in quei luoghi da
lui, anche casualmente, trovati ed amati, perché lì
trovava le sue pietre.
www.luigicanepa.com
Di seguito elenchiamo:
1981 Personale, Galleria Greminger, Genova;
Collocazione Monumento “Pace e libertà tra i popoli”, Genova
1983 Personale, Galleria “Le Prigioni”, Genova
Personale, Sala Comunale Rocca, Lavagna (GE)
Personale, Comune di Rossiglione, Rossiglione (GE)
Personale, Centro Culturale G. Descalzo, Sestri Levante (GE)
1984 “Materia e Spazio - Momenti della ricerca contemporanea - 50 Scultori a Udine”,Udine
XIX Mostra Internazionale “Scultura all’Aperto” - Fondazione Pagani - Castellanza (VA)
“Scultori a Genova dal 1959”, organizzata dal Comune di Genova, Palazzo della Com-
menda, Genova
1985 1° Mostra Internazionale “Scultura all’Aperto”, Comune di Castellanza (VA)
2° Mostra Internazionale della “Piccola Scultura”, Comune di Castellanza (VA)
Partecipazione, su invito, al 1° Simposium Internazionale di Scultura sul granito, con
realizzazione dell’opera “Omaggio alla Civiltà Sarda”,collocata presso i Giardini del
Comune di Budduso (SS)
1986 Personale, Galleria “Le Prigioni”, Genova
1987 “Scultori ed Ingegneria”, Palazzo Giustiniani, Genova
1989 “Artisti d’Oggi”,Aula Magna Liceo Lanfranconi,Genova
1992 “Arte sui Muri”,ViaV. Monti, Galleria Permanente, Genova
1994 “15Artisti per unaVia Crucis”, Genova
1996 Personale, Galleria “Stella”,Albisola Capo (SV)
Collocazione scultura presso i Giardini Passeggiata a Mare,Albissola Marina (SV)
“Ceramica in Galleria”, MuseoTrucco,Albisola Capo (SV)
1998 Biennale d’Arte Contemporanea,Andora (SV)
Personale, Galleria “Circolo degliArtisti”, Albissola Marina (SV)
1999 Monumento ai caduti presso Stabilimento Magrini, Bragno (SV)
Collocazione Monumento ai Caduti, Celle Ligure (SV)
Collettiva “Agenda 2000”, GalleriaAda Zumino, Milano
2000 “Le Meraviglie della Pietra del Finale”,Museo Sant’Agostino, Genova
Rassegna di Ceramica “Il mondo che verrà”, Palazzo Ducale, Genova
“Artisti alla Stella”, Rassegna, MuseoTrucco,Albisola Capo (SV)
2001 “Amore per la Ceramica”,BarTesta,Albissola Marina (SV) - collettiva con la partecipazio-
ne diTinti, L’Acqua e Bulgarelli
“Arte inVilla”, 5 Scultori aVilla Faraggiana,Albissola Marina (SV)
Rassegna di ceramica “IViaggi”, Palazzo San Giorgio, Genova
“LaViadell’Arte”,interazioniconilpubblico,ComunidiAndora,Ceriale,Urbe,AlbisolaC.(SV)
L. F. Canepa è nato a Genova nel 1941, vive e lavora adAlbissola Marina, ed ha il suo studio nellaVilla
Faraggiana. Ha frequentato i corsi di scultura ed incisione presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti a
Genova, sotto la guida del Prof. EdoardoAlfieri.
Viale Perata 72/28,Albissola Marina (SV)
Tel. 019/487477
LuigiFrancescoCanepa
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List of the most important exhibitions:
1981 Personal exhibit, Greminger Gallery, Genoa
Monument “Peace and freedom between peoples”, Genoa
1983 Personal exhibit, ”Le Prigioni” Gallery, Genoa
Personal exhibit, RoccaTown Hall, Lavagna (Genoa)
Personal exhibit, RossiglioneTown Hall, Rossiglione (Genoa)
Personal exhibit, Cultural Center G. Descalzo, Sestri Levante (Genoa)
1984 “Matter and space.Moments of contemporary research. 50 Sculptors in Udine”, Udine
XIX International Exhibit “Sculptures on air” Pagani Foundation. Castellanza (Varese)
“Sculputors in Genoa from 1959”, Commenda Palace, Genoa
1985 1st International Exhibition “Open air sculpture”, CastellanzaTown Hall
2nd International Exhibition “Small sculpture”, CastellanzaTown Hall
Partecipation to the First International Granite Sculpture Symposium with the realization
of the work “Homage to the Sardinian Civilization”, situated in Budduso
1986 Personal exhibit,“Le prigioni” Gallery, Genoa
1987 “Sculptores and Engineering”, Palazzo Giustiniani, Genoa
1989 “Nowadays artists”, Hall of Lanfranconi college, Genoa
1992 “Art onWalls” Permanente Gallery, Genoa
1994 “15 artists for aVia Crucis”, Genoa
1996 Personal exhibit, Stella Gallery,Albisola Capo
Positioning of a sculpture in Giardini Passeggiata a Mare,Albissola Marina
“Ceramics in a Gallery”,Trucco Museum,Albisola Capo
1998 Biennale of ContemporaryArt,Andora (Savona)
Personal exhibit “Circolo degliArtisti” Gallery,Albissola Marina
1999 War memorial, Stabilimento Magrini, Bragno
Positioning ofWar memorial, Celle Ligure (Savona)
“Agenda 2000”Ada Zunino Gallery, Milano
2000 “Le meraviglie della Pietra del Finale”,SainAgostino Museum, Genoa
“Il mondo che verrà”, Palazzo Ducale, Genoa
“Artisti alla Stella”,Trucco Museum,Albisola Capo (Savona)
2001 “In love with ceramics”, BarTesta withTinti, L’Acqua e Bulgarelli,Albissola Marina
“Arte in villa”Villa Faraggiana,Albissola Marina
“Trips”, San Giorgio Palace, Genoa
“TheArt way”,Andora, Ceriale, Urbe,Albisola CapoTown Halls
L.F. Canepa was born in Genoa in 1941, he lives and works in Albissola Marina, and has his studio in
Villa Faraggiana.
Viale Perata,72/28,Albissola Marina (SV)
tel. 019/487477
Luigi Francesco Canepa
Of Luigi Francesco Canepa, sculptor of Genoese
origin who moved many years ago to the dynamic
and animated artistic colony of Albissola, Germano
Beringhelli writes in the following terms:
“This sculptor has faced the creative process of the
ideas and motives of plastic arts, independently ar-
ticulating the impulse of emotions and sensations
moved by different materials, towards that ratio of
accentuation, scansion and pause that produce, in
sculpture, expressive form”.
In his laboratory-studio, situated in the park of a
seventeenth century villa, Canepa chips at the ma-
terial, desiring to discover the voice of the naked
stone.”.
As “homo faber”, he bestows profound hu-
man warmth on his artistic research, employing
observation,tools,materials of various sorts,be they
marble, granite, slate or wood, finally finding him-
self within vigorously essential constants, with a
tension of volumes conceding nothing to coquetry,
but reaching effects of enchanted purity.
The expositive activity of L.F. Canepa started in
1981 with a personal exhibition at the Greminger
Gallery of Genoa.
Since that first experience, the sculptor started his
evolution also made of in campus research;he loves
stone, and searches for it. He finds granite in Sar-
dinia where he remanis to work it,slate in Lavagna,
the red rocks of Finale, the marble of Carrara.
Wherever he goes, his mallet and scalpels are all
he needs.
Many have been his personal exhibitions up to now,
and many of his works have remained in those
places he found -sometimes by chance- and loved,
because it was there that he found his stone.
www.luigicanepa.com
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“LO STATO D’ANIMO”
1995, Terracotta e smalti
cm. 57x41x25
“MIXED EMOTIONS”
1995, Terracotta and enamels
inch 22,5x16x9,9
LuigiFrancescoCanepa
24
“BALTIMORE”
2004, Marmo statuario Carrara
cm. 90x44x24
“BALTIMORE”
2004, White statuesque marble of Carrara
inch 36x17,6x9,6
25
“ACCOGLIENZA”
1998, Gres e smalti
cm. 56x28x25
“RECEPTION”
1998, Stoneware and enamels
inch 22x11x9,9
LuigiFrancescoCanepa
26
“DANZA”
2004, Maiolica e gres con smalti
cm. 50 diametro
“DANCE”
2004, Majolica, stoneware and enamels
inch 19,6 diameter
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“CORNICE APERTA”
2004, Terracotta e smalti
cm. 50 diametro
“OPEN FRAME”
2004, Terracotta and enamels
inch 19,6 diameter
LuigiFrancescoCanepa
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“EQUILIBRIO INSTABILE”
2004, Marmo bianco di Carrara
cm. 122x57x25
“UNSTABLE BALANCE”
2004, White marble of Carrara
inch 48x22,5x9,9
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LuigiFrancescoCanepa
“OCEANO”
1997, Legno di ulivo
cm. 100x48x26
“OCEAN”
1997, Olive tree wood
inch 39,4x19x10,2
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SergioDangeloSergio Dangelo
Sergio Dangelo è nato a Milano, il 19 aprile 1932.
Ha studiato a Milano, Parigi, Bruxelles e Ginevra.
A 16 anni a Zandvliet ha fatto atto di “Surrealismo
assoluto”.
Ha esposto la prima volta nel 1951 (Galleria San
Fedele,Milano).Da allora ha allestito 479 personali
e partecipato a 1475 collettive nel mondo.
La sua bibliografia (in 4 lingue) allinea 145 pubbli-
cazioni conosciute. E’ stato invitato alle Biennali di
San Paolo, di Parigi e diVenezia (sei edizioni, con la
sala personale nel 1966).
Il carteggio Dangelo-Theodore Koenig (1953-83)
è depositato alla Bibliothèque Royale di Bruxelles,
il carteggio Dangelo-d’Orgeix è depositato alla
Bibliothèque Nationale di Francia a Parigi.
Nel 1993 affrontai la parete (Viale Faraggiana) omaggiando il cotto “puro” albisolese; rinunciando
al colore e trattenendo, solo, del mio fare arte, il racconto costituito da un percorso che attraversava,
come nei miei dipinti, la parete; diagonalmente. Il progetto prevedeva uno svolgimento di forme
tracciate e applicate secondo l’estro (ispirazione?) del momento, così utilizzando il muro come se
si trattasse di una mia tela, nacque “Titano Solis”. La parete attuale (ampliamento dell’Hotel Garden
verso levante) merita forme movimentate (e, un poco, monumentali) che debbono sembrare
gettate (sempre da un titano) su un fondo azzurro, mare ospite. Unico colore (luce) sarà l’oro; dal lato
dove nasce il sole, la grande luce, mobile in brezze amiche, diAlbasolis.
Oro come amore dato, come pietra di confine verso lidi infiniti.
Sergio Dangelo
“Testo-progetto” per la decorazione parete est Hotel Garden inAlbissola Marina - 2005
“Project- text” for the East wall of Hotel Garden inAlbissola Marina - 2005
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Sergio Dangelo was born in Milan on April 19th,
1932.
He studied in Milan, Brussels and Geneva. At the
age of 16, in Zandvliet he devoted himself to an
“absolute surrealism”.
He exhibited for the first time in 1951 (San Fedele
Gallery, Milan). Since then he has put on 479 indi-
vidual exhibitions and took part in 1475 collective
ones in the world. His bibliography (in four lan-
guages) includes 145 known publications. He was
invited at the Biennal of São Paolo,Paris andVenice
(six editions, with a personal gallery in 1966).
The correspondence between Dangelo andThodore
Koenig(1953-83)isdisplayedattheRoyalLibraryin
Brussels and the one between him and D’Orgeix is
at the National Library of France of Paris.
In 1993 I faced the wall (Viale Faraggiana) honouring the real terracotta from Albissola, giving up the
colour and keeping in my artistic style the story which was displaying a path crossing the wall diagonally,
just like in my paintings.The project expectation was that of a series of lines and segments following
the creativity (inspiration) of the moment, therefore utilising the wall like canvas, “Titano Solis” came
out.The current wall (expansion of the Garden Hotel eastwards),deserves forms in movement and less
firm conveying the impression that they have been drawn (always by a titan) on a welcoming blue sea.
The only colour will be gold (light) on the side where sun rises, a big light, in a moving friendly waves
typical ofAlbisola.
Gold given like love, like a stone boarding endless shores.
Sergio Dangelo
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“LA FINESTRA”
2002, Smalto, tempera e pastello su tela
cm. 160x170
“WINDOW”
2002, Enamel, tempera and pastel on canvas
inch 63x67
SergioDangelo
“UN DIFFICILE APPRODO”
2003, Smalto, tempera e pastello su tela
cm. 40x50
“A DIFFICULT LANDING”
2003, Enamel, tempera and pastel on canvas
inch 15,7x19,7
34
35
“TIGRE”
2000, Smalto, tempera e pastello su tela
cm. 70x100
“TIGER”
2000, Enamel, tempera and pastel on canvas
inch 27,5x39,3
SergioDangelo
“PRIMA E DOPO I FUOCHI”
2002, Smalto, tempera e pastello su tela
cm. 160x170
“BEFORE AND AFTER THE FIREWORKS”
2002, Enamel, tempera and pastel on canvas
inch 63x67
36
37
“LE BARCHE DI LUNA”
2002, Smalto, tempera e pastello su tela
cm. 70x100
“MOON SHIPS”
2002, Enamel, tempera and pastel on canvas
inch 27,5x39,3
SergioDangelo
38
“NELLA ROCCIA”
2003, Smalto, tempera e pastello su tela
cm. 50x70
“IN THE STONE”
2003, Enamel, tempera and pastel on canvas
inch 19,7x27,5
39
“VERTICALE DEL MATTINO”
2003, Smalto, tempera e pastello su tela
cm. 50x70
“VERTICAL IN THE MORNING”
2003, Enamel, tempera and pastel on canvas
inch 19,7x27,5
SergioDangelo
40
“AUTUNNO PRESTO”
2001, Smalto, tempera e pastello su tela
cm. 30x90
“EARLY AUTUMN”
2001, Enamel, tempera and pastel on canvas
inch 11,8x35,4
GiulianaMarchesaGiuliana Marchesa
Giuliana Marchesa, nata a Torino, allieva del
maestro Raffaele Pontecorvo, ha frequentato i
corsi di scenografia presso l’AccademiaAlbertina di
Torino.
Ha insegnato educazione artistica ed ha operato
presso studi di grafica pubblicitaria e di architettura
di interni aTorino ed a Milano.
Sue opere, sono presenti in numerose collezioni
private a Milano, Genova, Savona. Torino, Bari,
Ginevra, Camogli,Amsterdam ed Utrecht (Olanda).
Sue sculture sono state collocate in ambiti pubblici
a Calitri (AV) eTorre Strozzi (PG).
Nelcorsodel1997,hacollaboratoallarealizzazione
di un progetto di interazione artistica con gli utenti
dell’ex Ospedale Psichiatrico di Cogoleto (GE), ed
ha collaborato negli anni seguenti con altre realtà
di arte terapia.
Di lei ha scritto Germano Beringheli: “La memoria
dell’arte,neicollagesdiGiulianaMarchesa,leggibile
in alcune tenerezze cromatiche alla Afro e nelle
accumulazioni materiche di Burri, con rimandi alle
strutture formali inquiete dei cubisti.
Isuoicartoniondulati,espostiallaGalleriaEleutheros
di Albissola Marina, mettono in causa sedimen-
tazioni di senso. Pittura, certo, ma anche scultura,
minimale direi, anche se, al di là dei problemi del
primario, la proposta è quella di fare dell’arte con
materiali “poveri”, e di perseguire pur sempre il
bello, ovvero l’equilibrio forma-colore.
L’intenzione del lavoro di Giuliana Marchesa è, di
fatto,quellodiinnervarestrutturalmenteimmaginiil
cui spessore psicologico riveli il tracciato sensibile di
un intervento che assomma la realtà essenziale e vi-
brante del colore con le possibilità dei accoglimento
del materiale.
Per restituire all’occhio, il loro segreto, le loro
possibilità di incantamento.”
Mostre personali:
Torino: al “Club - des -Arts”, allo “Studio Laboratorio” ed alla “Galatea”
Noli: alle “TreArti” ed a San Paragorio
Genova: alla Galleria “LaTana”
Milano: alla Galleria “SoloArte”
Savona: al Brandale, ad “Art Metro”, e presso lo spazio espositivo CESAM
CameranaVilla (CN): presso “La via del sale”
Celle Ligure (SV): presso la Sala Consiliare
Olanda:pressolaGalleria“Felix”aMaastricht,pressolaGalleria“Artanne”aSusteren,eadAmsterdam
Francia: a Parigi (ST. James etAlbany)
Belgio: presso il Museo diTongeren
Mostre collettive:
Fortezza del Priamar, a Savona
“Homo Sapiens”, sempre a Savona, per la rivisitazione del movimento futurista
Quiliano (SV) per la mostra “Artisti in Congrega”
Circolo Bonelli ed all’Oratorio di S. Giuseppe, inAlbissola Marina
Circolo “Il Gabbiano” di La Spezia (“Prodotto Garantito” e “l’Enigma delTempo”)
VIII Biennale diArte e Poesia inAlessandria
Comune di Montezemolo (CN)
“Versiliana”
Via dell’Arte (Andora)
Lavora nel suo Studio - Galleria adAlbissola Marina
via Colombo 23
tel. 019/828494, fax 019/813020
e-mail: eleutheros@virgilio.it
42
Giuliana Marchesa
Giuliana Marchesa, born in Tourin, and disciple
to master Raffaele Pontecorvo, has attended the
scenography courses at the “Accademia Albertina”
ofTourin.
She has taught Fine Arts and has worked in
publicity graphics and interior architecture studios
inTourin and Milan.
Works by her are present in many private collec-
tions in Milan,Genoa,Savona,Torino,Bari,Geneve,
Camogli,Amsterdam and Utrecht (Holland).
Her sculptures are collocated in public places in
Calitri (AV) andTorre Strozzi (PG).
During the year 1997, she collaborated with the
realization of a project for artistic interaction with
the patients of the former Psychiatric Hospital of
Cogoleto (GE),and also,in the following years with
other uses in art-therapy.
Germano Beringheli says: “In Giuliana Marchesa’s
collages we can read memories from the past, par-
ticularly in some African chromatic tenderness and
in Burri’s hoarding of matters,with reference-marks
to cubism formal structures.
Her corrugated cartoons, shown at Galleria Eleu-
theros in Albissola Marina, refer to sedimentations.
Not only painting but also minimalist sculpture,
even if the artist’s proposal is making an art with
poormaterials,pursueingthebeauty,orthebalance
between shape and colour.
Giuliana Marchesa’s purpose is to get structurally
innervated the images, which psychological thick-
ness reveals a sensitive tracing of an interference
which combines the essential and vibration reality
of colour with the possibility of materials reception.
This process shows the eyes the secret,the possibili-
ties of enchantment.”
Most important Personal exhibitions:
Torino:“Club desArts”,“Studio Laboratorio”,“Galatea Gallery”
Noli (Savona):“TreArti Gallery”
Genova:“LaTana Gallery”
Milano:“SoloArte Gallery”
Savona:“Brandale Gallery”, Expositive Space CESAM
Camerana (Cuneo): at “La via del sale”
Celle Ligure (Savona):“Sala Consiliare”
Nederland:“Felix Gallery” in Maastricht,”Artanne Gallery” in Susteren
France:“St. James etAlbany” in Paris
Belgium:“Tongeren Museum” inTongeren
Most important Collective Exhibitions:
“Priamar Castle” Savona
“Homo Sapiens Gallery” Savona
“Artisti in Congrega”, Quiliano (Savona)
Circolo Bonelli and Oratorio of San Giuseppe,Albissola Marina
Circolo “Il Gabbiano”, La Spezia (“Prodotto Granito”,“Enigma del tempo”)
VIII Biennale ofArt and Poetry inAlessandria at the “Versiliana”
MontezemoloTown Hall, Cuneo
“Versiliana”
“TheArt way”,Andora (Savona)
She works in her studio - Galleria inAlbissola Marina
via Colombo 23
tel. 019/828494, fax 019/813020
e-mail: eleutheros@virgilio.it
43
GiulianaMarchesa
“SABBIA”
1995, Tecnica mista su tela
cm. 80x80
“SAND”
1995, Mixed technique on canvas
inch 31,5x31,5
44
“PERCORSO BLU”
1994, Tecnica mista su tela
cm. 100x80
“BLUE JOURNEY”
1994, Mixed technique on canvas
inch 39,3x31,5
45
GiulianaMarchesa
“ALBA”
1995, Tecnica mista su tela
cm. 70x100
“DAWN”
1995, Mixed technique on canvas
inch 27,5x39,3
46
“VELA”
2003, Tecnica mista
cm. 100x70x25
“SAIL”
2003, Mixed technique on canvas
inch 39,3x27,5x9,9
47
GiulianaMarchesa
“ALI”
2005, Tecnica mista
cm. 70x60x25 caduno
“WINGS”
2005, Mixed technique on canvas
inch 27,5x23,6x9,9 each
48
49
“KATABIOS”
2000, Tecnica mista
cm. 210x60x35
“KATABIOS”
2000, Mixed technique on canvas
inch 82,7x23,6x13,7
GiulianaMarchesa
“PASSAGGIO”
1992, Tecnica mista su legno
cm. 140x60x25
“PASSING”
1992, Mixed technique on wood
inch 55x23,6x9,9
50
OresteRossi Oreste Rossi
Nato in Piemonte nel 1946, ma trasferitosi in Liguria da bambino, Oreste Rossi ha maturato la sua
vocazione pittorica a contatto con il fertile ambiente artistico di Albissola, dove vive e lavora da trenta
anni.
Autodidatta, Rossi cerca appoggio e conforto concettuale nell’opera di altri artisti, in mostre, libri,
cataloghi, documentazioni fotografiche. Osserva e definisce un reale immaginario in base al quale pre-
cisa sempre meglio la sua visione fisica e morale del mondo.
Ad eccezione di rare escursioni nel mondo della natura,nelle opere di Rossi è la figura umana ad essere
protagonista.
Essa è capace di esprimere vigore e vitalità grazie al fatto che i corpi, pur su tela, si espandono nelle
tre dimensioni tradizionali, esprimendo “quell’inquietudine e mistero”, come ben scrive Silvio Riolfo
Marengo.
Nel 1976 Rossi inaugura la sua stagione espositiva presso il“Circolo degliArtisti”diAlbissola,quindi si
susseguono mostre in Piemonte, Liguria,Valle d’Aosta, ed in altre città italiane.
Nel 1992 avviene il grande balzo verso gli Stati Uniti, invitato dal “Baltimore International Festival”, e
dal comitato Colombiano Ligure.
Le opere di Oreste Rossi sono collocate in numerose collezioni pubbliche e private degli Stati Uniti
d’America: aWhashington D.C., adArlinghton, a Baltimora, a NewYork, a Portland e a Seattle.
In Italia sue opere sono presso collezionisti a Genova,Milano,Torino e Roma.
Oggi in Rossi si fanno ancora più forti la determinazione e la scelta; ogni tratto di ogni figura, di ogni
tela, reca un messaggio di positiva modernità grazie alla pienezza dell’ispirazione ed alla sapienza del
mestiere.
Come scrive Silvio Riolfo Marengo:“quasi a rafforzare la primaria e conturbante presenza dell’uomo,le
figure, o alcune loro parti, emergono spesso in primo piano, come ingrandite da uno zoom: in questo
modo, vengono in luce particolari, contasti, silenzi e sensualità, che tuttavia non soggiacciono mai
all’angoscia o al disfacimento. Il segno tornito e senza cedimenti, è anche l’affermazione di una virile
consapevolezza sulla vita che deve guardare al positivo.
E’ lo stesso Rossi a ricordarlo, nella testimonianza già citata, quando afferma che la costante presenza
dellafiguranellesueopere,vuoleesprimereunanuova“risorgenzadell’uomo,deisuoivaloriaffermativi,
oltre l’alienazione, contro una generale condizione avversa, oltre il peso delle rinunce, oltre la feroce
tristezza che talora discende sul mestiere stesso di vivere”.
Oreste Rossi vive e lavora adAlbissola Marina
via Gentile 9/8
tel. 019/485869
52
Oreste Rossi
Born in Piedmont in 1946, but having moved to Liguria as a child, Oreste Rossi matured his pictorial
vocation by being in contact with the fertile artistic milieu of Albissola, where he has been living and
working for 30 years.
Self-taught, Rossi seeks conceptual support and comfort in the works of other artists, in exhibitions,
books, catalogues and photographic documentations.He observes and defines a real imagery on the
basis of which he can increasingly improve his phisical and moral vision of the world.
Exception made for some rare excursions in the world of nature, in Rossi’s works it is the human figure
which is the real protagonist.
He is capable of expressing vigour and vitality, thanks to the fact that bodies, although on canvas, that
expand themselves in the three traditional directions, expressing “that unrest and mistery”, as is well
described by Silvio Riolfo Marengo.
In 1976 Rossi inaugurated his exhibiting season at the“Circolo degliArtisti”ofAlbissola;then followed
other exhibitions in Piedmont, Liguria, theValley ofAosta and in other Italian towns.
In 1992 he took the great step of going to the U.S.A.,invited for the“Baltimore International Festival”,
and by the “Comitato Colombiano Ligure”.
Works by Rossi are situated in many private and public collections in U.S.A. in the following towns:
Whashington D.C., Arlinghton (Virginia), Baltimore, New York, Portland in Oregon, Seattle, in Italy:
Genova,Torino,Milano,Roma.
Nowadays Rossi is growing in determination and choice; every trait of each figure, of every canvas,
bears a message of positive modernity thanks to the fullness of his inspiration and of his professional
knowledge.
As Silvio Riolfo Marengo writes:“almost to reinforce the primary and perturbing presence of Man, the
figures, or some parts of them, often emerge in the foreground, as if magnified by a zoom: in this way,
details, contrasts, silences and sensuality come to light, which nevertheless are never suject to anguish
or corruption. His impression, curved and free from yelding, is also the adfirmation of virile conscience
of life, that must think positively”.
It is Rossi himself who reminds us, in the above testimonial,when he states that the constant presence
of the figure in his works is meant to express a new “rebirth of man, of his positive values, beyond
alienation, against a general hostile condition, beyond the weight of renouncement and beyond that
fierce sadness that descends on the hardships of living itself”.
Oreste Rossi lives and works inAlbissola Marina
via Gentile 9/8
tel. 019/485869
53
“DONNA SDRAIATA IN ROSSO”
1999, Olio su tela
cm. 70x100
“LYING WOMAN IN RED”
1999, Oil on canvas
inch 27,5x39,3
OresteRossi
54
“SORPRESA”
2000, Olio su tela
cm. 80x90
“SURPRISE”
2000, Oil on canvas
inch 31,5x35,4
55
“SULLA SPIAGGIA”
1997, Olio su tela
cm. 100x70
“ON THE BEACH”
1997, Oil on canvas
inch 39,3x27,5
OresteRossi
56
“LA DELUSIONE”
1997, Olio su tela
cm. 100x70
“DISAPPOINTMENT”
1997, Oil on canvas
inch 39,3x27,5
57
“DONNA SDRAIATA IN GIALLO”
2000, Olio su tela
cm. 100x70
“LYING WOMAN IN YELLOW”
2000, Oil on canvas
inch 39,3x27,5
OresteRossi
58
“L’AQUILONE”
1997, Olio su tela
cm. 100x70
“KITE”
1997, Oil on canvas
inch 39,3x27,5
59
60
“RISORGENZA”
2001, Olio su tela
cm. 70x70
“REBIRTH”
2001, Oil on canvas
inch 27,5X27,5
OresteRossi
60
6161
CERAMICHE SORAVIA
L’antica fornace che oggi è sede della bottega/laboratorio ceramico dei fratelli Soravia ha una lunga
storia alle spalle, i suoi vecchi muri portano le tracce di secoli di lavoro e tradizione: potrebbero raccon-
tare e insegnare l’intera vicenda dell’arte albissolese. I primi documenti notarili risalgono al marzo del
1851 e testimoniano la sua esistenza,sicuramente precedente agli atti stessi.Da allora molti furono gli
artigiani che si susseguirono in questa sede,fino al dicembre 1975,anno in cui la fornace cambiò nome
e proprietario per diventare“Ceramiche Soravia”.Nella bottega dei Soravia si respira la passione per la
ceramica.Vasi e piatti tradizionali, decorati nello stile “Antico Savona”“Bianco e Blu” e “Calligrafico”,
suppellettili e stoviglie fantasia, fanno da cornice a opere di pittori e scultori moderni. Sui banchi si
possono ammirare le “favole di Soravia”: cinque coni, uno dentro l’altro come le matrioske, illustrati
secondo filastrocche di sua invenzione. Oppure scacchi, dame e tanti altri giochi da tavolo, vivamente
decorati e all’occorrenza personalizzati Il contatto con gli artisti è per Soravia una fonte inesauribile di
conoscenza, uno scambio intellettuale continuo, un’esperienza che si rinnova ogni giorno. La Bottega
è da tempo luogo d’incontro di pittori e scultori, richiamati dal desiderio di cimentarsi nell’antica arte
ceramica.
www.ceramichesoravia.com
info@ceramichesoravia.com
SORAVIA CERAMICS
The ancient kiln where the studio/laboratory is located today has a long history behind. Its walls bring
traces of ancient work and tradition going back in the centuries and they could narrate and teach the
whole history ofAlbissola art.One can check out the first notarial documents going back to 1851 which
witness its exsistence. Since then many artisans came to this location until December 1975, year when
the kiln changed name becoming “Le Ceramiche di Sandro Soravia”. In Soravia studio, you breathe the
passion for ceramic.Traditional vases and plates decorated in “antique Savona”, “white and blu” and
“calligraphic style”, fancy furnishings and kitchenware are the context to the work of modern painters
and sculptors. On a stall you can admire “Soravia’s fables”: five cones, one inside the other like matri-
oskas, displayed according to children’s rhyme of his own invention, or chess, chequers or other table
games lively decorated and in some cases also personalized. Decorators’ chatting is the little symphone
of the place.The artists’ contact is for Soravia an eternal source of knowledge, a continuous intellectual
exchange,an experience becoming new every day.The studio has been for a long time a gathering point
for painters and sculptors, attracted by the desire to try their hands at the ancient art of ceramic.
www.ceramichesoravia.com
info@ceramichesoravia.com
6262
Gliartigiani PIRAL. IL BENESSERE NELLA SUA FORMA MIGLIORE
Un tornio che ruota, la mano dell’uomo che accarezza una massa di argilla per donarle una forma,
elegante e funzionale.Tutto questo non accade nell’atelier di un artista, ma all’interno di una fabbrica,
la “Piral - LeVaselle” diAlbisola in Liguria, una delle più antiche fabbriche di terrecotte d’Italia, che da
sempre utilizza solo e unicamente forme selezionate dall’uso centenario, creatività e materie prime
rigorosamente made in Italy.
Tradizione e innovazione sono parole che in Piral hanno un valore concreto ed è per questo che attin-
gendo contemporaneamente dalla propria storia e dalle più recenti innovazioni tecniche l’azienda ha
creato la nuova serie la Piral 1870,ovvero tre caldi colori mediterranei come il rosso,il verde ed il blu che
sapientemente arricchiscono forme nate dalla più classica tradizione italiana.Per rinforzare ulteriormen-
te questo binomio la fabbrica Piral ospita periodicamente artisti di fama internazionale che, utilizzando
la materia prima e le attrezzature alla base della produzione industriale, liberano la propria espressività
nella creazione di oggetti artistici. Un tempo cucinare con la terracotta era una necessità: oggi è una
scelta, e scegliere Piral vuol dire scegliere il benessere nella sua forma migliore.
LeVaselle S.r.l.
Via Casarino, 153 - 17011Albisola Superiore (SV)
Per informazioni e visita show room:
Tel. +39 019 4002498 Fax +39 019 488582
e-mail: piral@levaselle.it
www.levaselle.it
PIRAL. WELL-BEING AT ITS BEST
A revolving potter’s wheel, man’s hand caressing a heap of clay to give it an elegant and functional
shape.This doesn’t take place in an artist’s studio but in a factory, at Piral Le Vaselle in Albisola in the
Italian region of Liguria, one of the most ancient clay factories of Italy, which has always used only and
solely forms selected by the tradition going back in the centuries, creativity and raw material made
exclusively in Italy.
Tradition and innovation are words which at Piral have a true value and for this reason drawing at
same time from its own history and from the most recent technological innovations, this company
has created a new series: Piral 1870, that is to say three warm Mediterranean colours such as red,
green and blue, whichwisely enrich forms conceived by the Italian tradition. To reinforce ulteri-
orly this bond with tradition, Piral factory periodically guests International artists who, using raw
materials and equipments from this factory, express themelves and create artistic masterpieces.
Once, cooking with clay was a need, today is a choice and choosing Piral means well-being at its best.
LeVaselle S.r.l.
Via Casarino, 153 - 17011Albisola Superiore (SV)
For information and showroom visits:
Tel. +39 019 4002498 Fax +39 019 488582
e-mail: piral@levaselle.it
www.levaselle.it
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Alessio Delfino
Nasce a Savona il 5 marzo 1976. Il suo approccio al mezzo fotografico avviene in giovanissima età, ed
inizia a sviluppare un suo stile personale. Lavora come creativo pubblicitario, a contatto con il mondo
della moda e delle modelle. In antitesi a questo sviluppa una sua visione artistica della donna, del-
l’estetica femminile e della società attraverso le numerose serie di nudi e ritratti come “Des Femmes”,
“Travaux en cours”, “Portrait d’une mannequin”. Le numerose amicizie con altri artisti danno vita ad
una nuova serie intitolata “Les portraits des artistes” nella quale vengono ritratti utilizzando come
mezzo una polaroid.Le immagini prodotte vengono intrappolate sotto una spessa coltre di plexiglass e
montate su solide colonne di legno. Un monumento all’arte ed ai suoi protagonisti che si trasformano
da autori in opera. Per Alessio Delfino la fotografia è un mezzo per creare immagini, come una volta
era concesso alla sola pittura. Le immagini non copiano il mondo, sono la proiezione della coscienza
dell’artista, senza tempo e non riconducibili ad un luogo specifico.
Alessio Delfino ha esposto in Gallerie e Musei in Italia e all’Estero. Tra le prinicpali mostre personali
ricordiamo:2002“Des Femmes”Studio Ghiglione Palazzo Doria,Genova - 2003“à Florence on racon-
te” Giubbe Rosse Caffè Storico Letterario, Firenze - 2004 “Travaux en cours” Studio Ghiglione Palaz-
zo Doria, Genova - 2005 “Femmes Naturelles” Neuer Kunstverein Aschaffenburg e V., Aschaffenburg
Germania.Tra le collettive ricordiamo:2002“Dell’Eterno Femminino”ChiesaAnglicana,Alassio - 2003
“La presa del testa - installazioni performances” Albissola Marina con Adriano Bocca, Gianni Celano
Giannici, Bruno Locci, Giorgio Moiso, Filippo Panseca e SergeVandercam.
Alessio Delfino vive adAlbisola e lavora a Savona. - www.alessiodelfino.com
63
Alessio Delfino was born in Savona, 5 March 1976. His approach to photography starts when he was
very young, and he started to develop his personal point of view. He works as a graphic designer, in
the world made of fashion and models. In antithesis to his job, he shows his personal artistic vision of
women, feminine aesthetic concept and society through a huge series of portraits and nudes as “Des
Femmes”, “Travaux en course”, “Portraits d’une mannequin”. His friendship with other artists gave
birth to a new series, “Les portraits des artistes”, using a polaroid. These images are entrapped in a
plexiglass block and placed over a wood column.This represents a monument to art and to her main
characters which become themeselves masterpieces.According toAlessio Delfino,photography is a way
to generate images, as paintings did in the past. Images do not copy the world, they are the artist’s
consciusness projection, timeless and without a real reference to space.
Alessio Delfino displeyed his work in different Galleries and Museums in Italy and other countries.
Among his personal exhibitions:2002“Des Femmes”Studio Ghiglione Palazzo Doria,Genoa - 2003“à
Florence on raconte” Giubbe Rosse Caffè Storico Letterario, Florence - 2004 “Travaux en cours” Studio
Ghiglione Palazzo Doria, Genoa - 2005 “Femmes Naturelles” Neuer Kunstverein Aschaffenburg e V.,
Aschaffenburg Germany.
Among his colletives: 2002 “Dell’Eterno Femminino” Chiesa Anglicana, Alassio - 2003 “La presa del
testa - installazioni performances”Albissola Marina together withAdriano Bocca, Gianni Celano Gian-
nici, Bruno Locci, Giorgio Moiso, Filippo Panseca e SergeVandercam.
Alessio Delfino lives inAlbisola and he works in Savona. - www.alessiodelfino.com
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  • 1. BALTIMORA I ALBISSOLA MARINA BALTIMORE I ALBISSOLA MARINA 18 NOVEMBRE 05 I 31 DICEMBRE 05 18th NOVEMBER 05 I 31st DECEMBER 05
  • 2.
  • 3. StefanoParodi ALBISSOLA MARINA CITTA’ SENZA CONFINI Alle spalle i monti e cinque secoli di tradizione ceramica, di fronte l’orizzonte del mare, che oggi ci lega a Baltimora così come nel passato ha unito la storia della nostra città ai popoli del Mediterraneo. Gli scambi commerciali e culturali hanno da sempre contraddistinto la storia di noi “gente di mare” e le nostre maioliche, conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Nel ‘900 Albissola diviene un vero e proprio salotto culturale, meta e seconda patria di intellettuali ed artisti che trovano nella nostra cittadina un luogo privilegiato dove incontrarsi, discutere, confrontarsi e dove, soprattutto, possono esprimersi in piena libertà. Come non ricordare la presenza di scrittori e poeti quali Marinetti e Quasimodo, Milena Milani, della cantante lirica Renata Scotto con i suoi corsi di alta specializzazione, di importanti registi cinematografici come i fratelliTaviani, di pittori e scultori come Lucio Fontana, Jorn, Corneille, Manzoni, Capogrossi, Lam, Fabbri, Diulgheroff, Arturo Martini, Arroyo e tanti altri che oggi come allora rendono culturalmente viva la nostra città.Entrando in negozi o ristoranti, passeggiando per il borgo o percorrendo, sul lungomare, la celebre Passeggiata degli Artisti (composta da oltre 20 mosaici di notevoli dimensioni),si scopre di vivere in un museo all’aperto.Numerose sono poi le Gallerie ed i Circoli Culturali dove ammirare, in esposizioni sempre rinnovate, le opere sia dei maestri del passato, sia dei nuovi talenti mentre, nelle botteghe, si può seguire il lavoro dei ceramisti all’opera. AdAlbissola Marina, membro dell’Associazione Italiana antiche Città della Ceramica, tutto è originale e speciale: ogni opera diAlbissola è garanzia di unicità e qualità. I prodotti tradizionali, frutto del sapiente lavoro dei nostri valenti artigiani, sono direttamente a disposi- zione presso le botteghe ed i laboratori e gli appassionati possono inoltre seguire corsi di ceramica. Albissola è circondata a monte da colline verdeggianti dove si possono fare rilassanti passeggiate e godere di suggestivi scorci panoramici ma è la fascia costiera che ha reso la nostra città uno dei centri balneari più importanti della Riviera delle Palme: un’ampia e fine spiaggia, modernamente attrezzata, con uno specchio d’acqua cristallina,azzurro come il cielo e come il colore tipico delle nostre tradizionali decorazioni ceramiche. Una breve gita in barca permette di fare immersioni e avvistamenti unici nella riserva naturale denominata Santuario dei Cetacei. Il progetto “Arteast/s- Colours and shapes across the ocean” è un occasione unica per incontrare il pubblico americano ed i tanti connazionali che risiedono negli States.Vuole essere uno scambio culturale di alto livello capace di promuovere la Liguria ed in particolareAlbissola attraverso l’arte che rimane uno dei punti di forza del made in Italy. Gli artisti: Luigi F. Canepa, Sergio Dangelo, Giuliana Marchesa e Oreste Rossi sono i nostri ambasciatori. Hanno modi anche molto diversi di esprimersi,ma l’uguale capacità di stupirci ed emozionarci ogni volta con il loro genio e la loro creatività dovuta ad una sensibilità superiore che solo i veri artisti possiedono. Voglio rivolgere i miei più sentiti ringraziamenti al Capt. E. Lorenzo Di Casagrande, che con infinita pazienza ha sopportato le lungaggini della burocrazia italiana, da estendere a tutta la Italy - America Chamber of Commerce Washington (DC) - Baltimore, e ricordare gli Enti: Regione Liguria, Agenzia In Liguria eApt Riviera delle Palme che hanno supportato il progetto. Voglio infine ringraziare i soci ed i collaboratori del Circolo Culturale Eleutheros di Albissola Marina, la gallerista Paola Grappiolo ed la sig.raAlessandra Panaro per la preziosa ed impagabile collaborazione. Il Sindaco diAlbissola Marina Stefano Parodi 2
  • 4. ALBISSOLA MARINA IS A BORDLESS TOWN At the back of the mountains and with five centuries of ceramic tradition, in front of the horizon of the sea linking us today to Baltimore, like the story of our town was linked to the mediterranean peoples. Commercial and cultural exchanges have always characterized history of peoples living by the sea and our majolicas are known and estimated all over the world.In the twentieth centuryAlbissola becomes a true cultural salon,destination of intellectuals and artists which meet in our town as a preferred place to discuss and compare and, most importantly where they can where they express their freedom. How can one forget the presence of writers and poets like Marinetti and Quasimodo, Milena Milani and the opera singer Renata Scotto with her high specialized courses, of important directors like the Taviani brothers and painters like Lucio Fontana, Jorn, Corneille, Manzoni, Capogrossi, Lam, Fabbri, Diulgheroff,Arturo Martini,Arroyo and many others which like today make our town alive. By entering shops and restaurants, walking through the town like for instance on the promenade by the seashore or the Passeggiata degliArtisti made of more than twenty mosaics of large dimensions, you can realize living in a open museum.There are numerous Galleries and cultural circles where you can admire in a variety of exhibitions, the works by both masters of the past and new talented artists, while in the in the studios you can see ceramists at work.InAlbissola Marina,member of the ItalianAssociation which groups the ancient ceramic cities, everything is original, each work is guaranteed by its uniqueness and quality.Traditional products,fruit of the skilful work of our capable craftsmen,are available in the shops and laboratories and collectors can also take courses of ceramic. Albissolaissurroundedinthemainlandbyverdanthillswhereyoucantakerelaxingwalksandenjoythe viewofevocativelandscapes,butthecoasthasmadeitoneofthemostfamousseasideresortsoftheRivi- era delle Palme:a wide and fine beach,equipped according to today’s standards with a crystal seawater, blue like the sky,just like the colour of our typical ceramics.After a brief boat trip one can enjoy dives as wellasuniquesightingsinthenaturalwildlifereservenamedSantuariodeiCetacei(CetaceanSanctuary). The project named“Arteast/s- Colours and ShapesAcross the Ocean” is a unique occasion to meet the American public, as well as many Italians living in the United States. It aims to be a high level cultural exchange capable of promoting Liguria and particularlyAlbissola,through art which remains one of the strongest points of the products made in Italy. Artists Luigi F. Canepa, Sergio Dangelo, Giuliana Marchesa and Oreste Rossi are our ambassadors. They have different ways of expression but the same ability to amaze and move us every time,with their skill and creativity because of their high sensitivity which only true artists have. I would like to express my deep thankfulness to Captain E. Lorenzo Di Casagrande, who with tireless patience has bore the delay of Italian bureaucracy, thanks to be extended to the entire Italy – America Chamber of Commerce Washington (DC) - Baltimore, and to remember the following institutions: Re- gione Liguria, Agenzia In Liguria and the Tourist Promotion Agency Riviera delle Palme which have sponsored the project. I would like in the end to thank the members and collaborators of the Eleutheros Cultural Circle from Albissola Marina,the gallery manager Ms.Paola Grappiolo and Ms.Alessandra Panaro for the precious and priceless cooperation. The Mayor ofAlbissola Marina Mr. Stefano Parodi 3
  • 5. MartinO’Malley SALUTI DAL SINDACO DI BALTIMORA CariAmici, sono lieto di dare il benvenuto a Baltimora ad una così rilevante collezione di arte e di artisti provenienti da Albissola. E’ nostro immenso piacere avere questa unica e superba collezione di quadri, sculture e ceramiche nella nostra città. Siamo inoltre fortunati ad avere il Capitano Lorenzo di Casagrande, Fondatore e Presidente della Italy- America Chamber of Commerce,Washington (DC) Baltimore,DC (IACCMD),che ha fortemente voluto e favorito questo importante evento dedicato alla memoria di Courtney Funn,nostro beneamato membro della comunità la cui passione e vocazione nella vita era quella degli scambi interculturali. Progetti come questo tra due città gemellate come Genova (e quindi realtà limitrofe) e Baltimora servo- no da ponte tra differenti culture per favorire reciproca conoscenza e condivisione di valori tra i popoli. I nostri concittadini saranno certamente arricchiti da questa mostra al World Trade Centre, che si terrà dal 18 novembre al 31 dicembre 2005, e non vediamo l’ora di ricevervi nella nostra città. Il Sindaco di Baltimora Martin O’Malley 4
  • 6. REGARDS FROM MAYOR OF BALTIMORE Dear Friends, I am delighted to welcome to Baltimore such an outstanding collection of art and artists from the Albissola area of Italy. It is our great pleasure to have such a unique and superb collection of paintings, sculptures, and ceramics on display in our City. We also are fortunate to have Captain Lorenzo Di Casagrande, Founder and Chairman of the Italy America Chamber of Commerce Baltimore,MD-Washington,DC (IACCMD,) who has spearheaded this effort to sponsor such a significant exhibit in memory of Courtney Funn,a beloved and dedicated com- munity member whose passion and vocation in life was international cultural exchange. Projects like this between the Sister Cities of Genoa, Italy, and Baltimore, Maryland, serve to bridge the differences among cultures and act as a link in bringing understanding and acceptance between people. Our citizens will be greatly enriched by this showing at the World Trade Center from November 18 through December 31, 2005, and we look forward to receiving you in Baltimore. The Mayor of Baltimore Mr. Martin O’Malley 5
  • 7. LorenzoDiCasagrande SALUTI DAL CAPITANO LORENZO DI CASAGRANDE E’ un piacere e nostra grande soddisfazione poter aiutare gli artisti di Albissola Marina ad avere una presenza di significato sul panorama degli eventi artistici di Baltimora. Il lavoro di questiArtisti è permeato della preziosa tradizione del territorio a cui appartengono ed i loro soggetti sono evidente risultato di stile e tecniche di valore. L’Italy-America Chamber of Commerce,Washington (DC) Baltimore, Inc. è quindi orgogliosa di potersi fregiare dell’opportunità di favorire questo evento nello Stato del Maryland ed augura a tutti gli artisti di trarne proficuo successo. Uno speciale e affettuoso benvenuto lo riserviamo al Sindaco diAlbissola e alla delegazione italiana che lo accompagnerà a Baltimora al “Top of theWorld”. Capitano Lorenzo Di Casagrande REGARDS FROM CAPTAIN LORENZO DI CASAGRANDE It is a pleasure to recognize theArtist Club “Eleutheros” ofAlbissola Marina, Italy. The work of these artists represents the special heritage of the native land and their sensitive treatment of subjects reflects distinctive style and technique. Italy-America Chamber of Commerce ofWashington, D.C & Baltimore Inc. is proud to be able to show the work of these artists in Maryland and expresses its best wishes for a good success. To the Mayor ofAlbissola Marina,to Circolo Eleutheros and to the entire Italian delegation a very warm “welcome to Baltimore” at theTop of theWorld. Captain Lorenzo Di Casagrande 6
  • 8. AMERICA&ITALIA Baltimora.Lecittàsonosimboliesogniancorprimadiesserepuntigeografici.Baltimora.Ilporto,igratta- cieli,il traffico,l’America.L’America che è un paese tra due oceani,dal Maryland alla California passando per i Canyon. L’America che è New York, Los Angeles, e la provincia. L’America che è di tutti. L’America che è di sei fusi orari. L’America con i pionieri e le frontiere, l’America senza confini, l’America che ovun- que c’è libertà c’èAmerica. L’America dove il cielo è più grande, le strade più larghe, i palazzi più alti, le limousine nere,l’whisky dentro i sacchetti del pane.L’America delle grandi multinazionali e dei negozietti sotto casa. L’America che crea eroi e sogni e rende americani. L’America con pochi secoli alle spalle, ma le cose succedono prima.L’America che c’era anche prima che la scoprissimo,l’America che ci sarà anche dopo che ci ha scoperti. L’America dello spazio, l’America dei chewingum, delle jeep, delle sigarette, l’America che ci ha liberati. L’America è tutta vera. L’America che tocco, respiro, l’America che trovo ha un nome:Baltimora.Una città che sa sognare ed ha voglia di conoscere.A lei ci presentiamo con cinque secoli di tradizione ceramica, con i calzari romani, la schiettezza ligure, il genio rinascimentale, un libro di Dante sotto il braccio, la curiosità latina, i sapori mediterranei, l’arte contemporanea di grandi maestri del Novecento che hanno saputo rendere immortali manufatti d’argilla.America eccoci: siamo la Riviera Ligure e siamoAlbissola, bimbi cresciuti sulle spalle di giganti. Baltimora: scoprite noi e scoprirete un po più anche voi stessi. Vi aspettiamo all’Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova in ogni mese dell’anno! Assessore alTurismo del Comune diAlbissola Marina Ettore Molino AMERICA&ITALY Baltimore. Cities are symbols and dreams before being geographical spots. Baltimore.The harbour, sky- skrapers, traffic,America.America is a country between two oceans, from Maryland and California, go- ing through the Canyons. America is New York, Los Angeles and the rural areas. America belongs to everyone.America made of six time zones.America with pioneers and frontiers,America without borders, wherever there is freedom there isAmerica.America where sky is bigger, streets are wider, buildings are taller, limousine cars are black, whisky is wrapped up in paper bags.America of the large international corporations and the small shops around the block.America which creates new heroes and dreams and makes one feelAmerican.America with few centuries of history but things happen before.America was there even before we discovered it. America will be there even in the future. America known for the space, chewing gums, jeep cars, cigarettes.America which set us free.America is all real.America that I touch, breathe, America for which I find a name: Baltimore. A city that knows how to dream and is eager to learn.We introduce ourselves to her, while with a book by Dante under our arm, five centuries of ceramic tradition,roman shoes,Ligurian bluntness,Renaissance genius,Latin curiosity,mediterranean flavours, contemporary art of famous masters of the twentieth century which were able to make clay manufactures immortal.Here we areAmerica:we are the Riviera and we areAlbissola,children raised on the giants’ shoulders. Baltimore: by discovering us you will also rediscover a little bit of yourself. We are waiting for you at Christopher Columbus airport in Genoa, each month! Tourism Commissioner Ettore Molino 7
  • 9. EmanueleRavina RIVIERA DELLE PALME Il territorio di competenza dell’APT“Riviera delle Palme”si estende sull’intera provincia di Savona,la cui superficie è di 1544 Kmq con una popolazione di poco superiore ai 290.000 abitanti.Una terra non appartiene soltanto a chi vi è nato.I vincoli affettivi,ideali,culturali o storici sono forti quanto quelli natali,se chi decide di vivere o risiedere in un luogo si cala nella sua realtà quotidiana e da essa trae gli elementi per arricchire la propria esperienza.Per questo,da secoli,sono considerati liguri anche quei personaggi che,nati altrove,in Italia o all’estero,hanno per un certo periodo soggiornato attivamente in Liguria, lasciando ricordi del loro operato.La Riviera Ligure delle Palme ne ha conosciuti molti:papi,esploratori,santi,artisti,patrioti... E,abenguardare,qualcosadellaterraligureèrimastoaddossoatuttiloro:fermezzaeironia,prudenzaegustodell’avventura, realismoepassione.Tuttaaffacciatasulmareeimportanteviadicomunicazione,laLigurianellastoriaèstataoggettodicon- tesatramoltipopolieculturechehannolasciatomonumentievestigiadisseminatinelterritorio.Icontinuipassaggidipotere tra marchesati e contee hanno lasciato tracce nell’architettura civile,religiosa e militare.Nel Rinascimento,la presenza di due papi portò nel Savonese una ventata di rinnovamento artistico. È questa la storia che si può assaporare nella Riviera Ligure dellePalme,traunbagnodisoleeunapasseggiatainmontagna.Questaterraèantichissima.Leprimefrequentazioniumane risalgonoaquasi1milionediannifa.Inepocastorica,iliguri,unadellepiùantichegentidellapenisola,eranogiàorganizzati intribù.SavonaeilsuoportosonogiàcitatiampiamentedaTitoLivio,ancheseinepocaromanalacittàpiùimportanteera la vicinaVadaSabazia,l’odiernaVadoLigure.Inquesteterreilcristianesimohaoriginimitichechevengonofatterisalireaddirittu- raall’evangelizzazionedisanPietro;tuttavialapiùanticaepigrafecristianadellaLiguriaprovienedaPertipressoFinaleLigure erisaleal362.LaRivieraLiguredellePalmevafieradellesueraccoltestoriche,artisticheeantropologiche,quantodelsuomare e della sua terra.La Riviera come terra da gustare,da scoprire lentamente,da godere negli scorci,nei profumi,nei colori,nei sapori,attraverso itinerari culturali e paesistici inconsueti.Valorizzazione e tutela del paesaggio,arte e cultura,recupero delle memoriestoriche:unaterrachesistasemprepiùqualificandononsoloperilsuomaremaancheperaltreattrattiveturistiche emergenti. La Riviera Ligure delle Palme ha la possibilità di sviluppare un turismo sostenibile e di qualità, a vantaggio non solodelgraditoospitemaanchedeglistessiabitanti.Èinquest’otticachedatemposiinsisteneltemadel“viaggiolento”,in opposizionealturismodisattentoesuperficiale.Rivieracosìdiversadazonaazona,cosìarmoniosanell’alternarsidelledistese di sabbia e degli speroni di roccia che si tuffano in un mare sempre cristallino,è una scoperta continua,un’emozione nuova che ci aspetta dietro ogni tornante,oltre ogni dosso,al di là di ogni promontorio selvaggio.Spiagge bianche,rosa o dorate,di ciottolilevigatiodirenafinissima,vannoaconsumarsiinunmaredallemillesfumature,chefaintravederefondalisilenziosima brulicanti di vita.Riviera Ligure della Palme:un’esile striscia di costa ela sua immagine riflessa nel mare.Se il paesaggiodella costa è dominato dai colori luminosi del mare,i bruni e i verdi dell’entroterra non gli fanno solo da sfondo,ma lo completano eloarmonizzano.Essooffreunampioventagliodipossibilitàchesoddisfanosiail“turismosalutistico”nellezonecollinariedi mezzamontagna,sial’escursionismoindirizzatoalle“cosedegnediessereviste”,espressionechecomprendemonti,foreste, antichi manieri e monumenti,folclore,fino alla bottiglia di vino locale d’annata,l’oggetto di artigianato,la cucina di un certo ristorante“scoperto”quasi per caso.La Riviera,quindi saldamente integrata al suo entroterra,dispone di questo patrimonio e lo considera il completamento necessario per creare quella particolare atmosfera dalla quale, tanto spesso, scaturisce la nostalgia.Congliisolotti,itratticostieri,imontiinterni,essaoffreunastraordinariavarietàdiambienti,consituazioninaturali originali e testimonianze culturali di diverse epoche.Un patrimonio da tutelare e valorizzare,quindi da conoscere e rispettare. Le aree parco presentinella Riviera Ligure delle Palme sono essenzialmente quelle del Melogno,del Finalese,delle Bormide,e delgruppodelBeigua,quest’ultimaincondivisioneconGenova.Nelterritorioprovincialesonostatiancheistituitiil“Sistemadi aree d’interesse naturalistico-ambientale del monte Beigua”,l’area protetta del BricTana,quella delle Langhe di Piana Crixia, la riserva naturale del rioTorsero,e quelle degli isolotti di Bergeggi e di Gallinara. PresidenteAPT delle Palme Emanuele Ravina 8
  • 10. RIVIERA DELLE PALME The territory pertaining to APT Riviera delle Palme is in the province od Savona on a surface of 596 square miles with a population of 290,000 inhabitants.A territory is not only owned by those who were born there.Affective, ideal, cultural or historical bonds are as much strong as the native ones. Once someone decides to come and live in a place is able to immerse in the reality of a place in order to enrich his or her experience.For this reason people who were born elsewhere in Italy or abroad, because of their active stay in this region and their work, are also regarded as Ligurians.The Ligurian Riviera delle Palme saw many among them: popes, explorers, saints, artists and patriots.To a deep level, something has characterized them:firmness and irony,prudence and adventure enjoyment,realism and passion.Boarding the sea for its whole lenght,and important way of communication,Liguria has been the object of conquest by many peoples who have left traces of their presence in the monuments and remains spread thoughout the territory.The continuous changes of power among marquisates and counties have left traces in the civil,religious and military architecture.During the Renais- sance the presence of two popes brought to the province of Savona an artistic renovation.This is the history that one can taste in the Ligurian Riviera delle Palme,while sunbathing or a walk in the mountains.This is a very ancient land.The first humansettlementsgobackalmosttoamillionyearsago.Inhistoricaltimes,Ligurians,oneofthemostancientpopulation of the peninsula, were organized in tribes. Savona and its harbour are widely quoted by Titus Livius even though at the time of Romans,the most important town wasVada Sabatia,nowadays known asVado Ligure.In these lands,Christianity has mythical origins which apparently go back to Saint Peter’s evangelization: nonetheless the most ancient epigraph comes from Perti near Finale Ligure and goes back to the year 362.The Ligurian Riviera is proud of its historical, artistic and antropological collections, as much as of his sea and his land. Riviera is like a land to be enjoyed, discovered slowly, to be tasted in its views,fragrances,colours,flavours,through its cultural itineraries and its unique views.Appreciation and conservation of landscape,art and culture and recovery of historical memories: a land qualifying more and more not only for its sea but also for other tourist attractions.The Ligurian Riviera delle Palme has the possibility to develop tourism high in quality and quantity not only at the guest’s advantage but for the citizens themselves.Under this perspective,the theme of the so called “slow journey” has been emphasized for a long time, versus a careless and superficial tourism. Riviera so diverse from place to place, so harmonious in its alternation of sand ranges and rock spurs diving in a crystal sea, is a continuous discovery, a new feeling awaits us behind every bend, hillock beyond every wild promontory.White, pink or golden beaches, made of smooth pebbles or extremely fine sand fade out in a sea with thousand hues, which allows to see silent depths but swarming with life.Riviera della Palme is an thin strip of land and its image is reflected at sea.If the coastallandscapeisdominatedbythebrightcoloursofthesea,theshadesofbrownandgreentypicalofthemainlandnot only are its background,but they also complete and harmonise it.It offers a wide range of possibilities which are suitable for a both the so-called“healthy tourism”in the hills and medium altitude mountain area as well as for excursions aimed for “things worth to be seen”, expression including mountains, forests, ancient manor houses and monuments, folklore and even a vintage wine bottle, artisans object, the cuisine of a restaurant discovered almost, at random. The Riviera therefore is strongly connected to the mainland, it has a patrimony and regards it to be a necessary completion to create thatuniqueatmospheregeneratingnostalgia.Withtheaits,thecoastline,therangeofmountains,itoffersanextraordinary varietyoflandscapes,withnaturalcontextsandculturaltestimoniesgoingbacktodifferentages:aheritagetoprotectand appreciate, therefore to know and respect.The parks of the region are mainly: Melogno, Finalese, Bormide and those of Beigua,shared with the province of Genoa.Within the province new areas have been instituted like“Organization of the naturalistic and environmental areas of Mount Beigua”, the protected area of BricTana,the hilly area of Langhe di Piana Crixia,the natural reserve of RioTorsero,e those of Bergeggi and Gallinara aits. PresidentAPT delle Palme Emanuele Ravina 9
  • 11. AgostinoArch.Berta ARTE: UN PONTE TRA DUE CONTINENTI L’essenza dell’evento sta,di per sé,nella possibilità di stabilire un arco di congiunzione fra le due sponde continentali,fra terre che per storia,se non ci fosse la cesura dell’oceano,sarebbero assai vicine,perché fatte di genti e di idee sempre in movimento, sospese fra la riflessione e l’agire, fra la tradizione e la ricerca del nuovo. A quattro anni dall’11 settembre 2001, in cui è l’opera dell’uomo nella sua più alta espressione di prodotto sociale ad essere stata colpita, ad un anno dalle manifestazioni di Genova capitale europea della cultura, il Circolo Culturale Eleutheros indica un progetto dalla voce a carattere universale. La proposta, che di seguito viene formulata, si motiva sulla possibilità di offrire un risultato artistico di sintesi del lavoro degli artisti coinvolti, operando essi, in previsione di questa mostra, con tecniche e materiali eterogenei. La finalità è quella di uno spettro percettivo, assai ampio, determinato dalle radici espressive e dalle esperienze maturate dai singoli. Agendo gli artisti nell’ambito Albissolese, contestualizzato alle più recenti tendenze in campo artistico, è interessante proporre quanto derivi dal felice incontro tra il contesto di attività e le diversità formali e contenutistiche. La base materica diventa il corollario per la definizione dell’allestimento della mostra che saprà offrire carattere di coerenza ed unicità. Si è voluto mettere l’accento su quanto possa aggiungere in significato cogliere il lavoro di più artisti, senza cadere nel vizio di dispersione, presente spesso delle mostre collettive. Si spera di ottenere così un evento con valenze e peculiarità a carattere museale, intendendolo nel suo insieme di oggetto di speculazione visiva. AgostinoArch. Berta Vice Presidente del Circolo Eleutheros 10
  • 12. 11 A BRIDGE BETWEEN TWO CONTINENTS The essence of an event lies mainly in the possibility of establishing a connecting arch between two continental shores, between lands that without the ocean, would be very close and because they are made of people and ideas in a perennial movement, between reflection and action, between tradition and innovation. After four years from September 11th,2001 when the work of man has been hit in the highest expres- sion as a social product,a year after the events of Genoa as European capital city of culture,the Cultural Circle Eleutheros gives voice to a project with a universal character. The proposal formulated herewith is based on the possibility of offering an artistic synthesis among all artists involved who have worked, for this event with techniques and heterogeneous materials. The goal is to convey a wide perception based on expressions and on experiences done by individuals. As a result of the artists’ living inAlbissola and with reference to the most recent tendencies in the artis- tic field, it is interesting to propose what emerges from the harmonious meeting between the activities and the contexts related to form and content. The row material becomes the frame to define the exhibition setup, which will be able to offer charac- teristics of coherence and uniqueness. On top of this the emphasis has been given to the work of several artists without being dispersive,typi- cal of collective exhibitions. We hope to setup an event with important and peculiar features typical of a museum, in order to have objects undergo a visual speculation. AgostinoArch. Berta Circolo Culturale Eleutheros Vice president
  • 13. NicolettaArch.Negro ALLE RADICI DELL’ARTE CERAMICA Ogni qual volta venga affrontato il compito di descrivere il contesto artistico del territorio albissolese, si sente fortemente la lusinga di raccontare fatti e persone legati alle grandi stagioni che si sono succedute nel corso del novecento. Quello che affascinò Jorn,Lam,Fontana,Marinetti e gli altri,e li spinse adAlbissola fu indubbiamente il sole, il mare, ma soprattutto le numerose fabbriche di ceramica con i loro maestri. Fu dunque il fascino delle immutate tecniche di lavorazione e la manualità degli artigiani che vi lavoravano all’interno, che fece crescere l’affluenza di artisti nel piccolo borgo ligure. Va detto che il volto di Albissola Marina, a partire dal 1500, era quello di un piccolo borgo tutto concentrato attorno alle sue fabbriche di ceramica che, per la maggior parte, si allineavano ai margini della spiaggia, per fruire di spazi ampi e soleggiati per l’essiccazione dei prodotti. La cottura avveniva all’interno di forni realizzati in volte di mattoni, ciclicamente sostituiti a causa delle forti temperature a cui erano sottoposti e disposti su più piani verticali,collegati da fori per il passaggio del calore. Da allora il mondo della fabbricazione della ceramica è rimasto sostanzialmente invariato, così come la centralità di questa attività rispetto al tessuto urbano, al di là di tutti gli aspetti di localizzazione legati ai tempi e agli eventi. Anche la conduzione delle fornaci è stata tramandata nella sua suddivisione in ruoli, come di padre in figlio si tramandano i valori: al vertice della piramide c’era il titolare della fabbrica, a cui competeva il titolo di maestro; gli altri lavoranti erano il terrante, il torniante, il decoratore, il fornaciante, la palleggiatrice, in una conduzione prevalentemente familiare. E’ in questo contesto sociale e produttivo che si innestarono quindi gli elementi squisitamente propri della creatività artistica, aggiungendo magia a magia… Le antiche fornaci finiscono così per costituire una sorta di “mondo invisibile”, che affianca il volto quotidiano della città: esse sono così numerose, così strettamente legate al tessuto storico, urbano, artistico del paese, da venir avvertite quasi come il connotato più alto della comunità. Per tutto questo, nonostante l’introduzione della tecnologia e l’abbandono degli antichi forni in pietra e mattoni, ancora oggi, entrando in un atelier di ceramica, si respira un’atmosfera che romanticamente sa di antico. NicolettaArch. Negro 12
  • 14. 13 THE ROOTS OF THE CERAMICA ART Everytime one faces the task to describe Albissola artistic context, one faces the strong appeal to nar- rate events and people linked to the great periods following one after the other during the twentieth century. What facinated Jorn,Lam,Fontana,Marinetti and others to move toAlbissola was undoubtedly the sun the sea but most of all the numerous ceramic factories with their masters. What increased the artists’ attendance in this small Ligurian village was the charm of the unaltered techniques and craftmanship of these artisans working there. It must be said that the image of Albissola Marina since the sixteenth century was that of a small vil- lage focused on its ceramic factories which were located in a row along the seashore in order to take advantage of the broad spaces, exposed to the sunlight to facilitate the drying process. Firing took place in kilns made of bricks, periodically replaced because of the high temperatures they underwent and they were displayed on more levels, connected among them through holes in order for the heat to stream. Since then the world of pottery production has been unchanged,just like the importance of the activity within the city context, beyond all aspects related to the location, which was also influenced by ages and events. Even kiln running has been handed over just like values between father and son:at the top of the pyra- mid there was the owner whose title was that of a master;other workers were the potter,the turner,the decorator, the kilnman, in a mainly family owned business. In this social and productive context, elements typical of the artistic creativity were added as well as magic features. Ancient kilns ended up to become a sort of “invisible world” adding to the daily work of the village: they are so numerous and so well linked to the historical, urban, artistic context to the point of being regarded as to the highest aspect of the community. Despite the introduction of technology and the abandonement of the ancient kilns made of stone and bricks, still nowadays there is a breath of air that romantically tastes as of old. NicolettaArch. Negro
  • 15. SilvioRiolfoMarengo ALBISSOLA: PICCOLO BORGO DAL GRANDE PASSATO Quattro artisti diversi per età, temperamento e stile: dal surreale al realismo, dall’astrazione all’arte povera (uso categorie di comodo e, naturalmente, approssimate per difetto). Li unisce però e motiva la loro partecipazione a questo evento a Baltimora il legame con Albissola, un piccolo centro della Liguria, vicinissimo a Savona e poco distante da Genova, patria di Cristoforo Colombo. AdAlbissola tre di loro - Luigi Canepa,Giuliana Marchesa e Oreste Rossi - risiedono. Il quarto, Sergio Dangelo, vi era approdato giovanissimo dai suoi vagabondaggi in Europa all’inizio degli anni ’50 e l’ha poi frequentata fino ad oggi. Proprio nel 1951 aveva cominciato a essere noto per aver fondato, insieme a Enrico Baj, il “movimento nucleare” nato tra la consapevolezza della disgregazione delle forme, inevitabile anche in arte, dopo la scissione dell’atomo e il timore di un olocausto atomico. Ma in quegli anni, frequentavano Albissola anche artisti di fama internazionale come Lucio Fontana, Jorn, Lam, Matta, Appel, Fabbri, Corneille. Accanto a loro vi era Carlo Cardazzo, il più importante gallerista italiano del tempo,ben conosciuto anche negli USA,che aveva introdotto in Italia molti artisti americani, da Calder a Man Ray. Ad Albissola Cardazzo aveva seguito la sua compagna, la scrittrice savonese Milena Milani, e aveva trascinato con sé tutti gli esponenti dello Spazialismo. In estate comparivano in paese critici d’arte come Gualtieri di San Lazzaro,direttore a Parigi della rivista XXème Siècle, e i poeti RafaelAlberti e Salvatore Quasimodo, fresco vincitore del Premio Nobel. Come mai così numerosi talenti convenivano in questo paese che la stessa Milani aveva definito “una piccolaAtene in riva al mare”? PerchéAlbissola, nel ‘900, era assurta a capitale italiana della ceramica d’arte,sull’onda di una tradizione secolare che,già nel 1600,aveva raggiunto il suo massimo splendore con la produzione di raffinate maioliche, conosciute per il loro colore come ceramiche “bianco blu”: piatti,vassoi,fioriere decorate con eleganti scene mitologiche,stemmi,invenzioni barocche,ordinate da famiglie nobili e grandi ordini religiosi. Quando, con il tramonto della Repubblica oligarchica genovese, la committenza d’élite venne meno, alla fine del ‘700, fu sostituita da una produzione “popolare” - pentole, tazze, stoviglie - che, a milioni, vennero esportate in tutta Europa e anche nel continente americano: lo dimostrano, per esempio, i reperti rinvenuti, nel 1972, dagli scavi archeologici che hanno riportato alla luce le rovine di Louisburg, una fortezza costruita in Canada dai coloni francesi nel 1720 e distrutta dagli Inglesi nel 1759 durante la “Guerra dei sette anni” per il possesso della regione. La rinascita albisolese si ebbe nel‘900 grazie soprattutto all’impulso dato daTullio Mazzotti,membro di una dinastia che seppe attirare adAlbissola,negli anniTrenta,il fondatore del futurismo,F.T.Marinetti e artisti come Fillia, Depero, Diulgheroff. Nel Dopoguerra, come ho già ricordato, ecco gli esponenti dello Spazialismo e dei Cobra, che non solo fanno ceramica, ma ad Albissola dipingono, discutono, tengono mostre, acquistano studi e abitazioni: si mette così in movimento un meccanismo virtuoso, i cui semi, ben fermentati, danno ancora oggi buoni frutti, come dimostra questa rassegna di Baltimora. Non a caso il Comune di Albissola Marina se ne è fatto convinto promotore nell’intento di favorire lo scambio culturale e commerciale facendo conoscere negli Stati Uniti d’America una tradizione artigianale che continuamente si rinnova nell’accoglienza delle più aperte e vive esperienze attuali. Silvio Riolfo Marengo 14
  • 16. ALBISSOLA: SMALL VILLAGE WITH AN IMPORTANT PAST Fourdifferentartistsastoage,temperamentandstyle:fromsurrealismtorealismfromabstractionismto poor art (I am using here convenient categories and obviously to be revised upwards). What unites them and justifies their participation to this event in Baltimore is their connection with Albissola, a small town in the Italian region of Liguria, close to Savona and not very far from Genoa, home to Christopher Columbus.Three among them live inAlbissola:Luigi Canepa,Giuliana Marchesa e Oreste Rossi.The forth among them Sergio Dangelo, went toAlbissola while very young, after wander- ing throughout Europe during the early 1950’s and since then he has been haunting there. Since 1951 he was becoming famous because,together with Enrico Baj,he founded the“nuclear movement”with the awareness of forms breaking, inevitable even in art after the fission of atom and the fear of an atomic holocaust. In those years Albissola was also was frequented by artists known internationally like Lucio Fontana, Jorn, Lam, Matta,Appel, Fabbri, Corneille. Next to them there was also Carlo Cardazzo, the most im- portant Italian of that time, who was also known in the USA for introducing in Italy many American artists such as Calder and Man Ray.Cardazzo went toAlbissola to follow his partner,the famous writer of Savona, Milena Milani and took with him all exponents of the Spatialism. During the summertime, in town one could see art critics like Gualtieri di San Lazzaro, director in Paris of the periodical XXeme Siecle, as well as poets like Rafael Alberti and Salvatore Quasimodo, who had been recently awarded the Nobel prize. How come so many artists came to this village defined by Milani herself as “a little Athens by the seashore”? BecauseAlbissola arose in the twentieth century to the level of Italian capital city of artistic ceramics,onthewakeofatradition,centuriesold,whichhadreacheditshighestsplendourintheseven- teenth century, with the production of refined majolicas, known for their colour such blue-white plates, trays and planters decorated with elegant mythological scenes, coats of arms, baroque style fantasies which were ordered by aristocratic families and great religious orders. As a result of the decline of the oligarchic republic of Genoa, elite type commission wavered but at the end of the eighteenth century it was replaced by a more popular production like:pots,cups,kitchenware which,inalargequantitywereexportedalloverinEuropeaswellasinAmerica:aproofcanbethefinds discovered in 1972 from the archaeological excavations which dug up the ruins in Louisburg,a fortress built in Canada by French settlers in 1720 and destroyed by Englishmen in 1759 during theWar of the Seven years for the possession of the region. The artistic renaissance took place in the twentieth century thanks mainly to the impulse given byTullio Mazzotti,member of a dynasty,who was able to bring toAlbissola F.T.Marinetti,as well as other artists like Fillia, Depero, Diullgheroff. After the secondWorldWar personalities of Spatialism and Cobra showed up inAlbissola, but they did not only produce ceramics,they also paint,discuss,organize galleries,buy studio and residences:a new virtuous movement takes place whose seeds well sown can still be seen nowadays as this exhibition in Baltimore proofs. Not at random, the city hall of Albissola Marina has become its strong supporter with the aim of easing the cultural and commercial exchange and introducing in the USA a handicraft tradition which renovates itself to the most open and lively today’s experiences. Silvio Riolfo Marengo 15
  • 17. SilvioRiolfoMarengo LUIGI FRANCESCO CANEPA Puressendol’unicoscultore“puro”delgruppo,LuigiF.Canepapresentainquestacollettivaancheunadozzinadipiatti inceramica.Malofapersottolinearechespessotrattalemateriepiùrigidecomeseavesserolastessaduttileplasticità della creta.Il processo è bene evidente in Sincronicità,una scultura in marmo double face nella quale per cinque volte l’improntadiunamanosistampadaunlatoefuoriescedall’altrosimulando,piùcheunveroepropriorilievo,uneffetto spintavoluto,sidirebbe,perubbidirealcelebre“slanciovitale”delfilosofoBergson,“azioneche,neltempo,dicontinuo sicreaesiarricchisce”.Nelleoperedelloscultorel’uomooccupa,ineffetti,sempreunaposizionecentraleanchequando i segni della sua presenza sembrano scomparire,risucchiati in un vortice di merletti,di pinnacoli,di trine e di sinuosità, con trasparenze di luci e ombre profonde,astratte e concrete al tempo stesso.Appartato e infaticabile nel suo corpo a corpo con la materia, lavorando - come ogni scultore vero - per sottrazione a colpi di scalpello, Canepa ha affrontato materiefralorodiversissime,daquelletipicamenteliguri,comel’ardesiaelapietradelFinalenellesuegradazionibianche rosa e gialle,al granito nero del SudAfrica alla trachite lavica della Sardegna e si è innamorato delle varie tonalità del marmo (rosa del Portogallo, verde dell’Egeo, bianco di Carrara) senza lasciarsi mai spaventare dalle difficoltà tecniche dovute alla durezza o alla friabilità dei materiali, ognuno dei quali richiede attenzioni e tecniche ovviamente diverse di lavorazione.“Non conta ciò che abbiamo visto, ma ciò che ricordiamo”, ha scritto egli stesso in una delle sue rare dichiarazionidipoetica,riportandocosìl’attenzionesultemacostantedellasuaopera:quellodeltempoedellamemoria che al tempo è strettamente collegata.“Ricordare” significa, etimologicamente,“riportare al cuore”,interpretare cioè ogni atto dell’esistenza ascoltando i battiti di quel di quel lacerante e tenero Equilibrio instabile (altro significativo titolo diunasuaopera)chesostanzialanostravita. Silvio Riolfo Marengo Opere esposte nell’ambito della mostra ma non presenti a catalogo: Other woks of the exibition not included in the catalogue: Piatti: Dishes 3 Elementi gialli - 3 yellow elements 2 Elementi bianchi - 2 white elements 3 sculturine blu + 1 - 3 blue little sculptures + 1 Quadrato viola - Purple square Ovale con 2 sculturine - Oval with 2 little sculptures Figura blu - Blue figure Piatto piegato - Bended plate Ovale con scultura - Oval with sculpture Figura blu su disco nero - Blue figure on black dish Cornice aperta con figura blu - Open frame with blue figure Sculture: Sculptures Sincronicità - Syncronicity Transizione -Transition Archetipo -Archetype Notturno sospeso - Suspended nocturne Artificio n°4 -Artifice n°4 Artificio n°5 -Artifice n°5 La chitarra di Elvis - Elvis’ guitar La discussione materiale -The material discussion White artifice -White artifice Sviluppo incontrollato - Uncontrolled growth La comprensione -The understanding L’alba - Dawn Ibrido 3 - Hibrid 3 Germoglio -The bud Punto d’appoggio -The support Bianco e nero -White and black Riepilogo - Summary Senso astratto -Abstract sense Alveolo 3 - Cell 3 Sublimazione - Sublimation 16 LUIGI FRANCESCO CANEPA Although he was the only“real”sculptor of the group,Luigi F.Canepa presents in this collection a dozen of ceramic dishes.Hedoesthatinordertounderlinethefactthathetreatsrigidasiftheyhadthesameflexibleplasticityofclay.The processisclearlyevidentinSynchronicity,atwofacedmarblesculpture,where,forfivetimes,ahandprintisprintedon onesideandcomesoutfromtheothersimulatingadesiredboasteffect,ratherthananabsoluterelief.Adesiredboast effect,onewouldsaytoreflectthefamousvitalimpulseofthephilosopherBergson,“actionwhichinthetimerecreates and enriches itself”.In the works of the artists man occupies effectively always a central position even when the signs of its presence seem to disappear sucked in a whirl of laces,pinnacles,and windings with transparent lights and deep shadows, abstract and real at the same time.Working in isolation and in straight connection with the material, like every real sculptor,in a way of subtraction from the material with a chisel,Canepa has been using different materials: thosetypicaloftheLiguriaregionlikeslateandtheFinalestoneinitsdifferentshades,white,pinkandyellow,theblack graniteofSouthAfricaorthelavatrachytefromSardinia.Healsohasenjoyedworkingverymuchthedifferentshades of marble (the pink one from Portugal,the green from theAegean sea,the white from Carrara) without being afraid of the technical difficulties due to the hardness or the friability of materials,each one requiring different attention and handicrafttechnique.“Itreallydoesn’tmatterwhatwehaveseen,butwhatweremember”hewroteinoneofhisrare notes of poetics,bringing the attention on the main theme of his work:time and what is connected to it:memory.To remembermeansetymologically,“bringtotheheart”,interpreteachsingleactofexistence,bylisteningtothebeatsof tearingandtenderInstablebalance(titleofanotherofhisworks)whichisthebaseofourlife. Silvio Riolfo Marengo
  • 18. Opere esposte nell’ambito della mostra ma non presenti a catalogo: Other woks of the exibition not included in the catalogue: Autunno presto - Early autumn Inverno in casa d’aquila -Winter in the eagle’s home Il sentiero - Path L’eleganza in ampio cielo - Elegance in the wide sky Sommersa luce - Sank light La roccia un poco elettrica -A little bit electric rock Una piccola storia di serpenti -A little snake’s tale Le paon - Le paon Un gracchiare di corvi -The croak of the crows Volerà alto - It will flies high Il feroce equilibrio - Ferocious equilibrium La ferita -Wound Il sole nuovo nuovo -A brand new sun Aironi d’Afrika -African herons Desiderio in deserto -Wish in the desert 17 SERGIO DANGELO Maestroriconosciutodelsecondonovecento,SergioDangelonel1948,appenasedicenne,feceaBruxellesprofessionedi“surrea- lismoassoluto”eaquestogiuramentoèrimastofedelefinoaoggi,sepersurrealismosiintendeilrifiutodiognilogicaincontrasto conlatotalelibertàdiesistereediesprimersiperrivelarelapropriainteriorità.Daquestalibertàderival’assenzadelcontrollodella ragioneanchesulpianoartistico.LeoperediDangelovivonoalcontrariograzieall’immersionenell’immaginario,nellaforzadel sogno,conunatensionetotaleversoilvissutoenonversoilrappresentato.Einquestograndeoceanomagmatico,ribollentedi formeedicolori,pienodielissiedilineespezzate,tornacontinuamenteagalleggiarequellocheBretondefinival’“occultamento delprofondo”perscardinare,disorpresainsorpresa,l’apparenzadellarealtà.Ancheiventitrèquadriquipresentati,cherisalgono tuttial2003-2004,vannolettiinquestaprospettiva.“Unpittore-hadettoDangeloinunalungaintervistadel2004aGinevra QuadrioCurzio-dipingelostessoquadropertuttalavita,ognivoltaidenticoedifferente”.E,ancora:“L’importanteènonavere maiunostiledeterminatoenonessermaitroppofacilmentecatalogabile”,propriocomelasuapitturanonèmaidecisamente ironicaodecisamentedrammatica.Alcontrarioisuoiquadriprocuranosempre“gioiaefastidioinsieme”econtengonoaltempo stesso “gentilezza e aggressione”.Anche i titoli delle opere sono figli di questa dualità. Spesso risultano essenziali alla co- struzione del quadro,spesso se ne allontanano il più possibile.Proviamo a leggerne insieme qualcuno: Barche di luna,Tigre, Primaedopoifuochi,Lafinestra.Anchequellichepossonoapparirepiùincongruisegnanoinrealtàlamassimaadesionealla libertà assoluta del gesto, così come ogni rappresentazione assume in ogni quadro significati opposti: felicemente visionaria odolorosamenteallucinatoria,proiezionediforzepositiveenegative,checoesistonoesicombattonoavicenda.Nelsegnodi Dangelo,insomma,“reale”e“irreale”si contaminano in un incontro-scontro tra l’assurdo apparente di quella che comune- mentes’intendecomerealtàelaveritàrealedell’interioritàpsichica. Silvio Riolfo Marengo SERGIO DANGELO Acknowledgedmasterofthesecondhalfofthetwentiethcentury,attheageofsixteen,SergioDangelodevotedhim- selfto‘absolutesurrealism”andhehasbeenfaithfultothisoathuptotoday,ifbysurrealismwemeantherejectionof everylogicversusthetotalfreedomofbeingandexpressioninordertorevealone’sinteriority.Fromthisfreedomcomes the absence of reason’s control even on an artistic level.Dangelo’s works live therefore in the world of imagination,in thepowerofdreamsaimingtoitsfullextent,towardsexperience,nottherepresentationofobjects.Inthis“magmatic ocean”seethingwithformsandcoloursandfilledwithellipsesandsegments,whatBretoncalled“concealmentofthe depth”floats again,in order to break up the surface of reality through many images.Even the twenty-three paintings exhibitedherewhichallgobackto2003-4,mustbeinterpretedinthisperspective.Duringalonginterviewhegavein Geneva in 2004 Dangelo said that:“A painter Quadrio CurzIo paints the same object for his entire life,each time the sameanddifferent.Themostimportantthingisnottohaveadefinedstyleandnottobeeasilyclassifiable”.Hispaint- ingsarenotdefinitelyironicordramatic.Onthecontrary,theycanalwaysevoke“joyandnuisance”andtheyareatthe sametime“gentleandaggressive”.Thetitlesofhispaintingsbringthisduality.Itisoftenfundamentalforpaintingbut it often fades away.Let us try to analyse some of them:Moonlight,Tiger,Before andAfter the Fireworks,TheWindow. Even those that apparently seem to be the most inconsistent,are instead the most faithful to the freedom of gesture, inawaythateachrepresentationhasoppositemeanings:ahappyvisionandapainfulhallucination,likenegativeand positive forcescoexistingandfightingagainsteachother.Inotherwords,inDangelo,realandunrealaffecteachother inasortofmeeting-clashbetweenwhatisnormallyreferredtoberealityandinnerpsychologicaltruth. Silvio Riolfo Marengo
  • 19. SilvioRiolfoMarengo GIULIANA MARCHESA QuantopiùDangeloèeffervescente,armatod’impeto,riccodifantasmagorieonirichetantopiùGiulianaMarchesaètrattenuta,discre- ta,quasisilenziosanellesueproposte.Masitrattasemprediunsilenzioalto,giocatotrageometrie“naturali”eabilitànascoste.Due cosequestascultrice-maforsesarebbepiùgiustodirequestapittricetridimensionale-hasempreevitatoaccuratamente:abbandonarsi alla fantasia e alle lusinghe del compiacimento.Non è un caso che la sua formazione sia avvenuta aTorino dove è nata e dove,nel 1968,ènataanche“l’artepovera”,unmovimentochehariportatol’Italiaalcentrodeldibattitoartisticointernazionaleattraversole opere di Merz, Kounellis, Paolini, Boetti. Lo aveva battezzato così il critico Germano Celant postulando l’impiego nelle opere d’arte di materiali “senza qualità”, come il legno, la carta, gli stracci. L’intento era quello di favorire un ritorno alla naturalità,“una specie di viaggio alle origini - ha scritto LeaVergine - che aiutasse ad avere esperienza del mondo in innocenza e verità”.Un’arte,quindi, anticonsumisticaeantiretoricache,nelcasodiGiulianaMarchesa,hatrattoispirazionedaduecorniciprivilegiate:lefabbricheindisuso diTorino (la città della FIAT) e di Sesto san Giovanni, presso Milano, che è stato a lungo uno dei distretti industriali più importanti d’Italiae,adAlbissola,laspiaggiadisseminatadirelittimarini.Rottamiferrosi,pietrelevigatedalleonde,legniabbandonati,cartonida imballaggiocostituisconolabasegrammaticaledellesueopere.Enonvadimenticatol’usodelcartoncuoio,unmaterialesensibilissimo che Giuliana Marchesa bagna per renderlo plastico e col quale avvolge poi la superficie dei suoi legni.Una volta indurito lo colora, lo raschia,lo incide,lo ricopre di“non colore”per evitare quegli effetti accattivanti che pure sarebbe bravissima a realizzare.Così,da questacostante,castigataattenzioneal“minimale”eai“segreti”cheognioggettoportaconsé,nelsuovissutoanterioreenelnuovo significatoimpressodall’interventoartistico,nasconolesueAli,lesueVele,lesueOndechecitanoaltreondeeilsuogrande,articolato, autoironicoKatàbios.Ognunoviveinsestesso,nellasuaautoreferenzaanchefunzionale,masuggerisce“incantamenti”(l’espressione è del critico Germano Beringheli) anche nello spazio che separa i singoli elementi di un’opera e indica nuovi percorsi all’occhio e alla mente,inunraffinato,masempresommessoequilibriotraformaecolore. Silvio Riolfo Marengo Opere esposte nell’ambito della mostra ma non presenti a catalogo: Other woks of the exibition not included in the catalogue: Harem - Harem Filari - Rows Onde -Waves Giapponese - Japanese Simplegadi 1 - Simplegadi 1 Blu-rose - Blue-rose 18 GIULIANA MARCHESA IfDangeloiscrispyandarmedwithimpulses,richinoneiricphantasmagoriae,GiulianaMarchesaismodest,discreet,andalmostsilentin herworks.Butitisallaboutofadeepsilencerangingbetween“natural”dimensionsandhiddenskills.Thissculptor,butitwouldbemore correcttosaythree-dimensionalpainter,hasalwaysavoidedtwothings,givewaytofantasyandtocomplaisanceflattery.Notbychance, her apprenticeship took place inTurin where she was born and where the poor art was born,an artistic movement which has brought Italy in the middle of the international debate through the works of Merz,Kounellis,Paolini and Boetti.The art critic Germano Cellant, usedthatexpression,postulatingintheartworkstheuseoflowqualitymaterials,suchaswood,paper,ragswiththeideaofgoingback tonatureasortof“voyagetotheorigins”andasLeaVerginewroteordertohelphavingexperienceoftheworldwithaspiritofnaiveté and truth.A type of art against consumerism and rhetoric, which Giuliana Marchesa found inspiration from two different contexts:the abandoned factories inTurin (city of FIAT) and Sesto San Giovanni (province of Milan) which has been for a long time one of the most industrialised areas in Italy andAlbissola,a beach filled with sea wrecks.The fundamental elements of her works are iron scraps,stones polishedbythewaves,cardboards.Wemustnotforget“cartoncuoio”averysensitivematerialwhichGiulianaMarchesamoistens inor- dertomakeitplasticandwhichshewrapspiecesofwood.Oncehardened,shecolours,scrapesandcarvesandcoverswith“non-colour” to avoid alluring effects which she was also very good at.Thus from this constant, sober attention to small features and secrets which every object brings within, in its depth and to the new meaning brought by artist’s intervention, new forms are created like “Wings”, “Sails”or“Waves”andherbigarticulated Katàbios.Everyonelivesforitself,initsautoreference,evenastothefunctionalaspectbutit alsosuggests“enchantments”(thisexpressionisbytheartcriticGermanoBeringheli),eventothespacethatseparateseachelementin aartpieceanditalsoindicatesnewpathsforeyesandmind,inarefinedbutnonethelesssoberbalancebetweenformandcolour. Silvio Riolfo Marengo
  • 20. ORESTE ROSSI Centro focale, nella pittura di Oreste Rossi, è stata ed è la figura umana, anche se ormai nel suo lungo percorso artistico, il segno si è fatto via via più asciutto, meno realistico, con sempre più evidenti tratti di deformazione surreale. In questa sorta di combattimento tra la liberazione esplosiva della fantasia e l’esigenza di restare fedele alla rappresentazione corporea, si addensano flussi vorticosi di immagini. Il contorno che isola le figure convive con una forte accensione dei colori (gialli vivacissimi,rossi,azzurri, verdi corposi) e con linee di amplificazione dello spazio come avviene per esempio in opere quali La conchiglia, L’aquilone, Luna piena. È come se la totalità del reale venisse fagocitata e si depositasse poi sulla tela in una reazione alchemica, come un vero e proprio “precipitato” dell’esistere. Ma come non lasciarsi sommergere da questo carico? Di quale filtro servirsi per opporre alla fugacità dell’esistenza un significato non deperibile,che riscatti e illumini l’evento riaffermando la sua trasmissibilità attraverso l’evidenza dell’arte? Rossi risolve il problema con la tecnica dell’estrapolazione per ingrandimento:isola e ingigantisce i lacerti delle figure umane - braccia,dorsi,gambe – così come potrebbe fare un botanico ponendo sotto il vetrino del suo microscopio la sezione di un vegetale o le nervature di una cellula. È attraverso questa analisi che il realismo e l’espressionismo, il concreto e il simbolico vengono messi a nudo, si fondono e si confondono. I quadri di Rossi sono vivi e inquietanti proprio perché tracciati nel segno dell’ambiguità che governa la nostra vita e, in ultima analisi, anche la vita dell’arte: del resto anche i racconti più perfetti sono quelli che pur aspirando al massimo di verosimiglianza raggiungono il grado supremo dell’irrealtà per farsi metafora, segno fecondo di comunicazione, tra uomo e uomo. Silvio Riolfo Marengo Opere esposte nell’ambito della mostra ma non presenti a catalogo: Other woks of the exibition not included in the catalogue: Abbraccio -The embrace Donna sdraiata blu - Blue LyingWoman Conchiglia - Shell Altalena - Swing La palla e il volo -The ball and the flight Equilibrio - Equilibrium I sassi e il mare -The pebbles and the sea Tommaso -Tommaso Le ali -Wings Introspezione verde - Green introspection Salto della corda - Skip the rope Ragazza con libro - Girl with a book Ragazza che si specchia - Girl looking at herself in a mirror L’acrobata, capriola -Acrobat, caper Introspezione blu - Blue introspection La luna piena - Full-moon Intimità - Privacy Sul bagnasciuga - On the wind and water line Onda anomala -Anomalous wave Vaghe sensazioni -Vague sensations Ragazza sdraiata - Lying girl Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow Ragazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow 19 ORESTE ROSSI The focal point of Oreste Rossi’s painting has always been the human figure even though by this time, as a result of his long artistic career,his style has become more sober,less realistic with more and more evident surreal alterations. In this sort of fight between explosive liberation of fantasy and the need to remain faithful to the corporeal representation, there is also a constant presence of whirling images. The outline isolates figures and coexists with strong shades of colours (extremely bright yellow,red and blue with dense green) and with lines extending space as it happens for instance in works such as“The Shell”,“The Kite”, or “Full moon”. It is like the whole reality is absorbed and is laid on canvas like an alchemic reaction,like life that takes form in the painting.How can one avoid this burden?Which filter to use in a way to oppose the transience of existence and preserve a meaning that does not decay, a meaning redeeming and enlightening the object, restating that objects can be expressed through art? Rossi resolves the problem with the technique of extrapolation by means of enlargement: he isolates and enlarges parts of the human body, arms, trunks just like a botanist would do by putting on a slide the section of a vegetable or a cell.It is through this technique the realism and expressionism,concrete and symbolic become plain, they blend and merge into each other. Rossi’s paintings are alive and troubling because they are conceived in a spirit of ambiguity ruling our life, even art: in the end even the most perfect stories are those which aiming to the highest level of verisimilitude reach paradoxically their unreality to become a metaphor, a fruitful sign of communication among men. Silvio Riolfo Marengo
  • 21. 20 ARTEAST’S: LOGOS AND SOULS “If the gesture is theatrical, it is then artistic. In order to communicate, it is not necessary to say but to violate”. (V. Sgarbi) Arteast’s conveys to best of its meaning and phonetics, the essence of an event in its multifaceted aspects. First of all, undoubtedly, art as messenger and interpreter as universal “logos” related to a culture, a people and a time. Arteast’s indicates an origin, a place (art itself is a place) in the fullness of the centuries and traditions: our land has a lot to say. Arteast’s can also be interpreted as artist’s, because art is made of people or even better of souls,which with their sensitivity create unique“shapes and colours”; daring to use art as a safe-conduct; to bring our origins, our history, our culture with the universal and touching message of art;to speak about us,of what we are today thanks to our past and our future, thanks to the unique representation which knows no limits and through which we would like to cross our borders,our sea and“conquer”America.Art touches senses and will be able to spread tastes,fragrances,humours of the Ligurian people,the sound of our sea,of our history.Albissola Marina, land of the great artists of the twentieth century from Lam to Fontana,from Jorn to Fabbri,always land of ceramics,is ready to sail the ocean to introduce a pioneer event and to take a new path made of new ideas and new peoples. Alessandra Panaro ARTEAST’S: LOGOS E ANIME “Se il gesto è teatrale è arte. Per comunicare, più che dire, serve trasgredire”. (V. Sgarbi) La denominazione “Arteast’s” vuole trasmettere, nel significato e nella fonetica, al meglio l’essenza dell’evento nei suoi molteplici aspetti. In primo piano, senza dubbio, l’arte nella veste di messaggera e interprete, nel suo “logos” universale, di una cultura, di un popolo, di un tempo. “Arteast” indica una provenienza, un luogo - l’arte stessa è il luogo - nella pienezza dei suoi secoli e della sue tradizioni: la nostra terra che tanto ha da raccontare. Arteast’s interpretabile anche come“artist’s”,perché l’arte è fatta di persone o meglio di anime che con la loro sensibilità unica creano “forme e colori” irripetibili; osare con l’arte come lasciapassare; portare le nostre radici,la nostra storia,la nostra cultura,con il linguaggio universale,unico e toccante dell’arte; parlare di noi, di cosa siamo oggi grazie al nostro passato e del nostro divenire, grazie a quell’unica rappresentazione che non ha confini e tramite il quale vogliamo superare le frontiere, il nostro mare e “conquistare” l’America. L’arte tocca i sensi ed arriverà a trasmettere i sapori, gli odori, gli umori del popolo ligure, il suono del nostro mare, la nostra storia. Albissola Marina terra dei grandi del ‘900, da Lam a Fontana, da Jorn a Fabbri, città da sempre terra della ceramica, insieme alla Liguria è pronta a solcare l’Oceano per presentare un evento “pioniere” e percorrere una nuova strada fatta di nuove idee e di nuove genti. Alessandra Panaro AlessandraPanaro 20
  • 22. 21
  • 23. Luigi Francesco Canepa Di Luigi Francesco Canepa, scultore di origine genovese da molti anni trapiantatosi nella fertile colonia artistica albissolese, Germano Beringheli scrive: “Questo scultore ha affrontato il processo creativo delle idee e dei motivi del far plastica, articolando autonomamente la spinta di emozioni e di sensazioni mosse dai diversi materiali,verso quel rapporto di accentuazione, di scansione e di pause che fanno, nella scultura, la forma espressiva”. Nel suo studio laboratorio, sito nel parco di una meravigliosa villa settecentesca, Canepa spezza lamateria,vuolescoprirelavocedellapietralasciata a nudo, o meglio ancora, lavorata. Da “homo faber”, quale egli è, profonde calo- re umano alle sue ricerche artistiche, utilizzando osservazioni, strumenti, materiali di varie estrazioni, siano essi marmo, granito, ardesia, legno, ritrovan- dosi alla fine all’interno di costanti vigorosamente essenziali, con una tensione dei volumi che non si concede a civetterie, ma trovando effetti di incantata purezza. L’attività espositiva di L. F. Canepa inizia nel 1981 con una personale nella galleria Greminger di Genova.Da quella sua prima esperienza,lo scultore inizia un suo percorso fatto anche di ricerche sul posto; egli ama la pietra, la cerca, trova il granito in Sardegna e lì si ferma a lavorarlo, l’ardesia a Lavagna, la pietra rossa di Finale, il marmo di Carrara. Gli basta avere in valigia mazzuola e scalpelli. Molte sono state le sue personali fino ad oggi,e molte le sue opere rimaste in quei luoghi da lui, anche casualmente, trovati ed amati, perché lì trovava le sue pietre. www.luigicanepa.com Di seguito elenchiamo: 1981 Personale, Galleria Greminger, Genova; Collocazione Monumento “Pace e libertà tra i popoli”, Genova 1983 Personale, Galleria “Le Prigioni”, Genova Personale, Sala Comunale Rocca, Lavagna (GE) Personale, Comune di Rossiglione, Rossiglione (GE) Personale, Centro Culturale G. Descalzo, Sestri Levante (GE) 1984 “Materia e Spazio - Momenti della ricerca contemporanea - 50 Scultori a Udine”,Udine XIX Mostra Internazionale “Scultura all’Aperto” - Fondazione Pagani - Castellanza (VA) “Scultori a Genova dal 1959”, organizzata dal Comune di Genova, Palazzo della Com- menda, Genova 1985 1° Mostra Internazionale “Scultura all’Aperto”, Comune di Castellanza (VA) 2° Mostra Internazionale della “Piccola Scultura”, Comune di Castellanza (VA) Partecipazione, su invito, al 1° Simposium Internazionale di Scultura sul granito, con realizzazione dell’opera “Omaggio alla Civiltà Sarda”,collocata presso i Giardini del Comune di Budduso (SS) 1986 Personale, Galleria “Le Prigioni”, Genova 1987 “Scultori ed Ingegneria”, Palazzo Giustiniani, Genova 1989 “Artisti d’Oggi”,Aula Magna Liceo Lanfranconi,Genova 1992 “Arte sui Muri”,ViaV. Monti, Galleria Permanente, Genova 1994 “15Artisti per unaVia Crucis”, Genova 1996 Personale, Galleria “Stella”,Albisola Capo (SV) Collocazione scultura presso i Giardini Passeggiata a Mare,Albissola Marina (SV) “Ceramica in Galleria”, MuseoTrucco,Albisola Capo (SV) 1998 Biennale d’Arte Contemporanea,Andora (SV) Personale, Galleria “Circolo degliArtisti”, Albissola Marina (SV) 1999 Monumento ai caduti presso Stabilimento Magrini, Bragno (SV) Collocazione Monumento ai Caduti, Celle Ligure (SV) Collettiva “Agenda 2000”, GalleriaAda Zumino, Milano 2000 “Le Meraviglie della Pietra del Finale”,Museo Sant’Agostino, Genova Rassegna di Ceramica “Il mondo che verrà”, Palazzo Ducale, Genova “Artisti alla Stella”, Rassegna, MuseoTrucco,Albisola Capo (SV) 2001 “Amore per la Ceramica”,BarTesta,Albissola Marina (SV) - collettiva con la partecipazio- ne diTinti, L’Acqua e Bulgarelli “Arte inVilla”, 5 Scultori aVilla Faraggiana,Albissola Marina (SV) Rassegna di ceramica “IViaggi”, Palazzo San Giorgio, Genova “LaViadell’Arte”,interazioniconilpubblico,ComunidiAndora,Ceriale,Urbe,AlbisolaC.(SV) L. F. Canepa è nato a Genova nel 1941, vive e lavora adAlbissola Marina, ed ha il suo studio nellaVilla Faraggiana. Ha frequentato i corsi di scultura ed incisione presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova, sotto la guida del Prof. EdoardoAlfieri. Viale Perata 72/28,Albissola Marina (SV) Tel. 019/487477 LuigiFrancescoCanepa 22
  • 24. List of the most important exhibitions: 1981 Personal exhibit, Greminger Gallery, Genoa Monument “Peace and freedom between peoples”, Genoa 1983 Personal exhibit, ”Le Prigioni” Gallery, Genoa Personal exhibit, RoccaTown Hall, Lavagna (Genoa) Personal exhibit, RossiglioneTown Hall, Rossiglione (Genoa) Personal exhibit, Cultural Center G. Descalzo, Sestri Levante (Genoa) 1984 “Matter and space.Moments of contemporary research. 50 Sculptors in Udine”, Udine XIX International Exhibit “Sculptures on air” Pagani Foundation. Castellanza (Varese) “Sculputors in Genoa from 1959”, Commenda Palace, Genoa 1985 1st International Exhibition “Open air sculpture”, CastellanzaTown Hall 2nd International Exhibition “Small sculpture”, CastellanzaTown Hall Partecipation to the First International Granite Sculpture Symposium with the realization of the work “Homage to the Sardinian Civilization”, situated in Budduso 1986 Personal exhibit,“Le prigioni” Gallery, Genoa 1987 “Sculptores and Engineering”, Palazzo Giustiniani, Genoa 1989 “Nowadays artists”, Hall of Lanfranconi college, Genoa 1992 “Art onWalls” Permanente Gallery, Genoa 1994 “15 artists for aVia Crucis”, Genoa 1996 Personal exhibit, Stella Gallery,Albisola Capo Positioning of a sculpture in Giardini Passeggiata a Mare,Albissola Marina “Ceramics in a Gallery”,Trucco Museum,Albisola Capo 1998 Biennale of ContemporaryArt,Andora (Savona) Personal exhibit “Circolo degliArtisti” Gallery,Albissola Marina 1999 War memorial, Stabilimento Magrini, Bragno Positioning ofWar memorial, Celle Ligure (Savona) “Agenda 2000”Ada Zunino Gallery, Milano 2000 “Le meraviglie della Pietra del Finale”,SainAgostino Museum, Genoa “Il mondo che verrà”, Palazzo Ducale, Genoa “Artisti alla Stella”,Trucco Museum,Albisola Capo (Savona) 2001 “In love with ceramics”, BarTesta withTinti, L’Acqua e Bulgarelli,Albissola Marina “Arte in villa”Villa Faraggiana,Albissola Marina “Trips”, San Giorgio Palace, Genoa “TheArt way”,Andora, Ceriale, Urbe,Albisola CapoTown Halls L.F. Canepa was born in Genoa in 1941, he lives and works in Albissola Marina, and has his studio in Villa Faraggiana. Viale Perata,72/28,Albissola Marina (SV) tel. 019/487477 Luigi Francesco Canepa Of Luigi Francesco Canepa, sculptor of Genoese origin who moved many years ago to the dynamic and animated artistic colony of Albissola, Germano Beringhelli writes in the following terms: “This sculptor has faced the creative process of the ideas and motives of plastic arts, independently ar- ticulating the impulse of emotions and sensations moved by different materials, towards that ratio of accentuation, scansion and pause that produce, in sculpture, expressive form”. In his laboratory-studio, situated in the park of a seventeenth century villa, Canepa chips at the ma- terial, desiring to discover the voice of the naked stone.”. As “homo faber”, he bestows profound hu- man warmth on his artistic research, employing observation,tools,materials of various sorts,be they marble, granite, slate or wood, finally finding him- self within vigorously essential constants, with a tension of volumes conceding nothing to coquetry, but reaching effects of enchanted purity. The expositive activity of L.F. Canepa started in 1981 with a personal exhibition at the Greminger Gallery of Genoa. Since that first experience, the sculptor started his evolution also made of in campus research;he loves stone, and searches for it. He finds granite in Sar- dinia where he remanis to work it,slate in Lavagna, the red rocks of Finale, the marble of Carrara. Wherever he goes, his mallet and scalpels are all he needs. Many have been his personal exhibitions up to now, and many of his works have remained in those places he found -sometimes by chance- and loved, because it was there that he found his stone. www.luigicanepa.com 23
  • 25. “LO STATO D’ANIMO” 1995, Terracotta e smalti cm. 57x41x25 “MIXED EMOTIONS” 1995, Terracotta and enamels inch 22,5x16x9,9 LuigiFrancescoCanepa 24
  • 26. “BALTIMORE” 2004, Marmo statuario Carrara cm. 90x44x24 “BALTIMORE” 2004, White statuesque marble of Carrara inch 36x17,6x9,6 25
  • 27. “ACCOGLIENZA” 1998, Gres e smalti cm. 56x28x25 “RECEPTION” 1998, Stoneware and enamels inch 22x11x9,9 LuigiFrancescoCanepa 26
  • 28. “DANZA” 2004, Maiolica e gres con smalti cm. 50 diametro “DANCE” 2004, Majolica, stoneware and enamels inch 19,6 diameter 27
  • 29. “CORNICE APERTA” 2004, Terracotta e smalti cm. 50 diametro “OPEN FRAME” 2004, Terracotta and enamels inch 19,6 diameter LuigiFrancescoCanepa 28
  • 30. “EQUILIBRIO INSTABILE” 2004, Marmo bianco di Carrara cm. 122x57x25 “UNSTABLE BALANCE” 2004, White marble of Carrara inch 48x22,5x9,9 29
  • 31. 30 LuigiFrancescoCanepa “OCEANO” 1997, Legno di ulivo cm. 100x48x26 “OCEAN” 1997, Olive tree wood inch 39,4x19x10,2 30
  • 32. 31
  • 33. SergioDangeloSergio Dangelo Sergio Dangelo è nato a Milano, il 19 aprile 1932. Ha studiato a Milano, Parigi, Bruxelles e Ginevra. A 16 anni a Zandvliet ha fatto atto di “Surrealismo assoluto”. Ha esposto la prima volta nel 1951 (Galleria San Fedele,Milano).Da allora ha allestito 479 personali e partecipato a 1475 collettive nel mondo. La sua bibliografia (in 4 lingue) allinea 145 pubbli- cazioni conosciute. E’ stato invitato alle Biennali di San Paolo, di Parigi e diVenezia (sei edizioni, con la sala personale nel 1966). Il carteggio Dangelo-Theodore Koenig (1953-83) è depositato alla Bibliothèque Royale di Bruxelles, il carteggio Dangelo-d’Orgeix è depositato alla Bibliothèque Nationale di Francia a Parigi. Nel 1993 affrontai la parete (Viale Faraggiana) omaggiando il cotto “puro” albisolese; rinunciando al colore e trattenendo, solo, del mio fare arte, il racconto costituito da un percorso che attraversava, come nei miei dipinti, la parete; diagonalmente. Il progetto prevedeva uno svolgimento di forme tracciate e applicate secondo l’estro (ispirazione?) del momento, così utilizzando il muro come se si trattasse di una mia tela, nacque “Titano Solis”. La parete attuale (ampliamento dell’Hotel Garden verso levante) merita forme movimentate (e, un poco, monumentali) che debbono sembrare gettate (sempre da un titano) su un fondo azzurro, mare ospite. Unico colore (luce) sarà l’oro; dal lato dove nasce il sole, la grande luce, mobile in brezze amiche, diAlbasolis. Oro come amore dato, come pietra di confine verso lidi infiniti. Sergio Dangelo “Testo-progetto” per la decorazione parete est Hotel Garden inAlbissola Marina - 2005 “Project- text” for the East wall of Hotel Garden inAlbissola Marina - 2005 32 Sergio Dangelo was born in Milan on April 19th, 1932. He studied in Milan, Brussels and Geneva. At the age of 16, in Zandvliet he devoted himself to an “absolute surrealism”. He exhibited for the first time in 1951 (San Fedele Gallery, Milan). Since then he has put on 479 indi- vidual exhibitions and took part in 1475 collective ones in the world. His bibliography (in four lan- guages) includes 145 known publications. He was invited at the Biennal of São Paolo,Paris andVenice (six editions, with a personal gallery in 1966). The correspondence between Dangelo andThodore Koenig(1953-83)isdisplayedattheRoyalLibraryin Brussels and the one between him and D’Orgeix is at the National Library of France of Paris. In 1993 I faced the wall (Viale Faraggiana) honouring the real terracotta from Albissola, giving up the colour and keeping in my artistic style the story which was displaying a path crossing the wall diagonally, just like in my paintings.The project expectation was that of a series of lines and segments following the creativity (inspiration) of the moment, therefore utilising the wall like canvas, “Titano Solis” came out.The current wall (expansion of the Garden Hotel eastwards),deserves forms in movement and less firm conveying the impression that they have been drawn (always by a titan) on a welcoming blue sea. The only colour will be gold (light) on the side where sun rises, a big light, in a moving friendly waves typical ofAlbisola. Gold given like love, like a stone boarding endless shores. Sergio Dangelo
  • 34. 33 “LA FINESTRA” 2002, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 160x170 “WINDOW” 2002, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 63x67
  • 35. SergioDangelo “UN DIFFICILE APPRODO” 2003, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 40x50 “A DIFFICULT LANDING” 2003, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 15,7x19,7 34
  • 36. 35 “TIGRE” 2000, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 70x100 “TIGER” 2000, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 27,5x39,3
  • 37. SergioDangelo “PRIMA E DOPO I FUOCHI” 2002, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 160x170 “BEFORE AND AFTER THE FIREWORKS” 2002, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 63x67 36
  • 38. 37 “LE BARCHE DI LUNA” 2002, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 70x100 “MOON SHIPS” 2002, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 27,5x39,3
  • 39. SergioDangelo 38 “NELLA ROCCIA” 2003, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 50x70 “IN THE STONE” 2003, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 19,7x27,5
  • 40. 39 “VERTICALE DEL MATTINO” 2003, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 50x70 “VERTICAL IN THE MORNING” 2003, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 19,7x27,5
  • 41. SergioDangelo 40 “AUTUNNO PRESTO” 2001, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 30x90 “EARLY AUTUMN” 2001, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 11,8x35,4
  • 42.
  • 43. GiulianaMarchesaGiuliana Marchesa Giuliana Marchesa, nata a Torino, allieva del maestro Raffaele Pontecorvo, ha frequentato i corsi di scenografia presso l’AccademiaAlbertina di Torino. Ha insegnato educazione artistica ed ha operato presso studi di grafica pubblicitaria e di architettura di interni aTorino ed a Milano. Sue opere, sono presenti in numerose collezioni private a Milano, Genova, Savona. Torino, Bari, Ginevra, Camogli,Amsterdam ed Utrecht (Olanda). Sue sculture sono state collocate in ambiti pubblici a Calitri (AV) eTorre Strozzi (PG). Nelcorsodel1997,hacollaboratoallarealizzazione di un progetto di interazione artistica con gli utenti dell’ex Ospedale Psichiatrico di Cogoleto (GE), ed ha collaborato negli anni seguenti con altre realtà di arte terapia. Di lei ha scritto Germano Beringheli: “La memoria dell’arte,neicollagesdiGiulianaMarchesa,leggibile in alcune tenerezze cromatiche alla Afro e nelle accumulazioni materiche di Burri, con rimandi alle strutture formali inquiete dei cubisti. Isuoicartoniondulati,espostiallaGalleriaEleutheros di Albissola Marina, mettono in causa sedimen- tazioni di senso. Pittura, certo, ma anche scultura, minimale direi, anche se, al di là dei problemi del primario, la proposta è quella di fare dell’arte con materiali “poveri”, e di perseguire pur sempre il bello, ovvero l’equilibrio forma-colore. L’intenzione del lavoro di Giuliana Marchesa è, di fatto,quellodiinnervarestrutturalmenteimmaginiil cui spessore psicologico riveli il tracciato sensibile di un intervento che assomma la realtà essenziale e vi- brante del colore con le possibilità dei accoglimento del materiale. Per restituire all’occhio, il loro segreto, le loro possibilità di incantamento.” Mostre personali: Torino: al “Club - des -Arts”, allo “Studio Laboratorio” ed alla “Galatea” Noli: alle “TreArti” ed a San Paragorio Genova: alla Galleria “LaTana” Milano: alla Galleria “SoloArte” Savona: al Brandale, ad “Art Metro”, e presso lo spazio espositivo CESAM CameranaVilla (CN): presso “La via del sale” Celle Ligure (SV): presso la Sala Consiliare Olanda:pressolaGalleria“Felix”aMaastricht,pressolaGalleria“Artanne”aSusteren,eadAmsterdam Francia: a Parigi (ST. James etAlbany) Belgio: presso il Museo diTongeren Mostre collettive: Fortezza del Priamar, a Savona “Homo Sapiens”, sempre a Savona, per la rivisitazione del movimento futurista Quiliano (SV) per la mostra “Artisti in Congrega” Circolo Bonelli ed all’Oratorio di S. Giuseppe, inAlbissola Marina Circolo “Il Gabbiano” di La Spezia (“Prodotto Garantito” e “l’Enigma delTempo”) VIII Biennale diArte e Poesia inAlessandria Comune di Montezemolo (CN) “Versiliana” Via dell’Arte (Andora) Lavora nel suo Studio - Galleria adAlbissola Marina via Colombo 23 tel. 019/828494, fax 019/813020 e-mail: eleutheros@virgilio.it 42
  • 44. Giuliana Marchesa Giuliana Marchesa, born in Tourin, and disciple to master Raffaele Pontecorvo, has attended the scenography courses at the “Accademia Albertina” ofTourin. She has taught Fine Arts and has worked in publicity graphics and interior architecture studios inTourin and Milan. Works by her are present in many private collec- tions in Milan,Genoa,Savona,Torino,Bari,Geneve, Camogli,Amsterdam and Utrecht (Holland). Her sculptures are collocated in public places in Calitri (AV) andTorre Strozzi (PG). During the year 1997, she collaborated with the realization of a project for artistic interaction with the patients of the former Psychiatric Hospital of Cogoleto (GE),and also,in the following years with other uses in art-therapy. Germano Beringheli says: “In Giuliana Marchesa’s collages we can read memories from the past, par- ticularly in some African chromatic tenderness and in Burri’s hoarding of matters,with reference-marks to cubism formal structures. Her corrugated cartoons, shown at Galleria Eleu- theros in Albissola Marina, refer to sedimentations. Not only painting but also minimalist sculpture, even if the artist’s proposal is making an art with poormaterials,pursueingthebeauty,orthebalance between shape and colour. Giuliana Marchesa’s purpose is to get structurally innervated the images, which psychological thick- ness reveals a sensitive tracing of an interference which combines the essential and vibration reality of colour with the possibility of materials reception. This process shows the eyes the secret,the possibili- ties of enchantment.” Most important Personal exhibitions: Torino:“Club desArts”,“Studio Laboratorio”,“Galatea Gallery” Noli (Savona):“TreArti Gallery” Genova:“LaTana Gallery” Milano:“SoloArte Gallery” Savona:“Brandale Gallery”, Expositive Space CESAM Camerana (Cuneo): at “La via del sale” Celle Ligure (Savona):“Sala Consiliare” Nederland:“Felix Gallery” in Maastricht,”Artanne Gallery” in Susteren France:“St. James etAlbany” in Paris Belgium:“Tongeren Museum” inTongeren Most important Collective Exhibitions: “Priamar Castle” Savona “Homo Sapiens Gallery” Savona “Artisti in Congrega”, Quiliano (Savona) Circolo Bonelli and Oratorio of San Giuseppe,Albissola Marina Circolo “Il Gabbiano”, La Spezia (“Prodotto Granito”,“Enigma del tempo”) VIII Biennale ofArt and Poetry inAlessandria at the “Versiliana” MontezemoloTown Hall, Cuneo “Versiliana” “TheArt way”,Andora (Savona) She works in her studio - Galleria inAlbissola Marina via Colombo 23 tel. 019/828494, fax 019/813020 e-mail: eleutheros@virgilio.it 43
  • 45. GiulianaMarchesa “SABBIA” 1995, Tecnica mista su tela cm. 80x80 “SAND” 1995, Mixed technique on canvas inch 31,5x31,5 44
  • 46. “PERCORSO BLU” 1994, Tecnica mista su tela cm. 100x80 “BLUE JOURNEY” 1994, Mixed technique on canvas inch 39,3x31,5 45
  • 47. GiulianaMarchesa “ALBA” 1995, Tecnica mista su tela cm. 70x100 “DAWN” 1995, Mixed technique on canvas inch 27,5x39,3 46
  • 48. “VELA” 2003, Tecnica mista cm. 100x70x25 “SAIL” 2003, Mixed technique on canvas inch 39,3x27,5x9,9 47
  • 49. GiulianaMarchesa “ALI” 2005, Tecnica mista cm. 70x60x25 caduno “WINGS” 2005, Mixed technique on canvas inch 27,5x23,6x9,9 each 48
  • 50. 49 “KATABIOS” 2000, Tecnica mista cm. 210x60x35 “KATABIOS” 2000, Mixed technique on canvas inch 82,7x23,6x13,7
  • 51. GiulianaMarchesa “PASSAGGIO” 1992, Tecnica mista su legno cm. 140x60x25 “PASSING” 1992, Mixed technique on wood inch 55x23,6x9,9 50
  • 52.
  • 53. OresteRossi Oreste Rossi Nato in Piemonte nel 1946, ma trasferitosi in Liguria da bambino, Oreste Rossi ha maturato la sua vocazione pittorica a contatto con il fertile ambiente artistico di Albissola, dove vive e lavora da trenta anni. Autodidatta, Rossi cerca appoggio e conforto concettuale nell’opera di altri artisti, in mostre, libri, cataloghi, documentazioni fotografiche. Osserva e definisce un reale immaginario in base al quale pre- cisa sempre meglio la sua visione fisica e morale del mondo. Ad eccezione di rare escursioni nel mondo della natura,nelle opere di Rossi è la figura umana ad essere protagonista. Essa è capace di esprimere vigore e vitalità grazie al fatto che i corpi, pur su tela, si espandono nelle tre dimensioni tradizionali, esprimendo “quell’inquietudine e mistero”, come ben scrive Silvio Riolfo Marengo. Nel 1976 Rossi inaugura la sua stagione espositiva presso il“Circolo degliArtisti”diAlbissola,quindi si susseguono mostre in Piemonte, Liguria,Valle d’Aosta, ed in altre città italiane. Nel 1992 avviene il grande balzo verso gli Stati Uniti, invitato dal “Baltimore International Festival”, e dal comitato Colombiano Ligure. Le opere di Oreste Rossi sono collocate in numerose collezioni pubbliche e private degli Stati Uniti d’America: aWhashington D.C., adArlinghton, a Baltimora, a NewYork, a Portland e a Seattle. In Italia sue opere sono presso collezionisti a Genova,Milano,Torino e Roma. Oggi in Rossi si fanno ancora più forti la determinazione e la scelta; ogni tratto di ogni figura, di ogni tela, reca un messaggio di positiva modernità grazie alla pienezza dell’ispirazione ed alla sapienza del mestiere. Come scrive Silvio Riolfo Marengo:“quasi a rafforzare la primaria e conturbante presenza dell’uomo,le figure, o alcune loro parti, emergono spesso in primo piano, come ingrandite da uno zoom: in questo modo, vengono in luce particolari, contasti, silenzi e sensualità, che tuttavia non soggiacciono mai all’angoscia o al disfacimento. Il segno tornito e senza cedimenti, è anche l’affermazione di una virile consapevolezza sulla vita che deve guardare al positivo. E’ lo stesso Rossi a ricordarlo, nella testimonianza già citata, quando afferma che la costante presenza dellafiguranellesueopere,vuoleesprimereunanuova“risorgenzadell’uomo,deisuoivaloriaffermativi, oltre l’alienazione, contro una generale condizione avversa, oltre il peso delle rinunce, oltre la feroce tristezza che talora discende sul mestiere stesso di vivere”. Oreste Rossi vive e lavora adAlbissola Marina via Gentile 9/8 tel. 019/485869 52
  • 54. Oreste Rossi Born in Piedmont in 1946, but having moved to Liguria as a child, Oreste Rossi matured his pictorial vocation by being in contact with the fertile artistic milieu of Albissola, where he has been living and working for 30 years. Self-taught, Rossi seeks conceptual support and comfort in the works of other artists, in exhibitions, books, catalogues and photographic documentations.He observes and defines a real imagery on the basis of which he can increasingly improve his phisical and moral vision of the world. Exception made for some rare excursions in the world of nature, in Rossi’s works it is the human figure which is the real protagonist. He is capable of expressing vigour and vitality, thanks to the fact that bodies, although on canvas, that expand themselves in the three traditional directions, expressing “that unrest and mistery”, as is well described by Silvio Riolfo Marengo. In 1976 Rossi inaugurated his exhibiting season at the“Circolo degliArtisti”ofAlbissola;then followed other exhibitions in Piedmont, Liguria, theValley ofAosta and in other Italian towns. In 1992 he took the great step of going to the U.S.A.,invited for the“Baltimore International Festival”, and by the “Comitato Colombiano Ligure”. Works by Rossi are situated in many private and public collections in U.S.A. in the following towns: Whashington D.C., Arlinghton (Virginia), Baltimore, New York, Portland in Oregon, Seattle, in Italy: Genova,Torino,Milano,Roma. Nowadays Rossi is growing in determination and choice; every trait of each figure, of every canvas, bears a message of positive modernity thanks to the fullness of his inspiration and of his professional knowledge. As Silvio Riolfo Marengo writes:“almost to reinforce the primary and perturbing presence of Man, the figures, or some parts of them, often emerge in the foreground, as if magnified by a zoom: in this way, details, contrasts, silences and sensuality come to light, which nevertheless are never suject to anguish or corruption. His impression, curved and free from yelding, is also the adfirmation of virile conscience of life, that must think positively”. It is Rossi himself who reminds us, in the above testimonial,when he states that the constant presence of the figure in his works is meant to express a new “rebirth of man, of his positive values, beyond alienation, against a general hostile condition, beyond the weight of renouncement and beyond that fierce sadness that descends on the hardships of living itself”. Oreste Rossi lives and works inAlbissola Marina via Gentile 9/8 tel. 019/485869 53
  • 55. “DONNA SDRAIATA IN ROSSO” 1999, Olio su tela cm. 70x100 “LYING WOMAN IN RED” 1999, Oil on canvas inch 27,5x39,3 OresteRossi 54
  • 56. “SORPRESA” 2000, Olio su tela cm. 80x90 “SURPRISE” 2000, Oil on canvas inch 31,5x35,4 55
  • 57. “SULLA SPIAGGIA” 1997, Olio su tela cm. 100x70 “ON THE BEACH” 1997, Oil on canvas inch 39,3x27,5 OresteRossi 56
  • 58. “LA DELUSIONE” 1997, Olio su tela cm. 100x70 “DISAPPOINTMENT” 1997, Oil on canvas inch 39,3x27,5 57
  • 59. “DONNA SDRAIATA IN GIALLO” 2000, Olio su tela cm. 100x70 “LYING WOMAN IN YELLOW” 2000, Oil on canvas inch 39,3x27,5 OresteRossi 58
  • 60. “L’AQUILONE” 1997, Olio su tela cm. 100x70 “KITE” 1997, Oil on canvas inch 39,3x27,5 59
  • 61. 60 “RISORGENZA” 2001, Olio su tela cm. 70x70 “REBIRTH” 2001, Oil on canvas inch 27,5X27,5 OresteRossi 60
  • 62. 6161 CERAMICHE SORAVIA L’antica fornace che oggi è sede della bottega/laboratorio ceramico dei fratelli Soravia ha una lunga storia alle spalle, i suoi vecchi muri portano le tracce di secoli di lavoro e tradizione: potrebbero raccon- tare e insegnare l’intera vicenda dell’arte albissolese. I primi documenti notarili risalgono al marzo del 1851 e testimoniano la sua esistenza,sicuramente precedente agli atti stessi.Da allora molti furono gli artigiani che si susseguirono in questa sede,fino al dicembre 1975,anno in cui la fornace cambiò nome e proprietario per diventare“Ceramiche Soravia”.Nella bottega dei Soravia si respira la passione per la ceramica.Vasi e piatti tradizionali, decorati nello stile “Antico Savona”“Bianco e Blu” e “Calligrafico”, suppellettili e stoviglie fantasia, fanno da cornice a opere di pittori e scultori moderni. Sui banchi si possono ammirare le “favole di Soravia”: cinque coni, uno dentro l’altro come le matrioske, illustrati secondo filastrocche di sua invenzione. Oppure scacchi, dame e tanti altri giochi da tavolo, vivamente decorati e all’occorrenza personalizzati Il contatto con gli artisti è per Soravia una fonte inesauribile di conoscenza, uno scambio intellettuale continuo, un’esperienza che si rinnova ogni giorno. La Bottega è da tempo luogo d’incontro di pittori e scultori, richiamati dal desiderio di cimentarsi nell’antica arte ceramica. www.ceramichesoravia.com info@ceramichesoravia.com SORAVIA CERAMICS The ancient kiln where the studio/laboratory is located today has a long history behind. Its walls bring traces of ancient work and tradition going back in the centuries and they could narrate and teach the whole history ofAlbissola art.One can check out the first notarial documents going back to 1851 which witness its exsistence. Since then many artisans came to this location until December 1975, year when the kiln changed name becoming “Le Ceramiche di Sandro Soravia”. In Soravia studio, you breathe the passion for ceramic.Traditional vases and plates decorated in “antique Savona”, “white and blu” and “calligraphic style”, fancy furnishings and kitchenware are the context to the work of modern painters and sculptors. On a stall you can admire “Soravia’s fables”: five cones, one inside the other like matri- oskas, displayed according to children’s rhyme of his own invention, or chess, chequers or other table games lively decorated and in some cases also personalized. Decorators’ chatting is the little symphone of the place.The artists’ contact is for Soravia an eternal source of knowledge, a continuous intellectual exchange,an experience becoming new every day.The studio has been for a long time a gathering point for painters and sculptors, attracted by the desire to try their hands at the ancient art of ceramic. www.ceramichesoravia.com info@ceramichesoravia.com
  • 63. 6262 Gliartigiani PIRAL. IL BENESSERE NELLA SUA FORMA MIGLIORE Un tornio che ruota, la mano dell’uomo che accarezza una massa di argilla per donarle una forma, elegante e funzionale.Tutto questo non accade nell’atelier di un artista, ma all’interno di una fabbrica, la “Piral - LeVaselle” diAlbisola in Liguria, una delle più antiche fabbriche di terrecotte d’Italia, che da sempre utilizza solo e unicamente forme selezionate dall’uso centenario, creatività e materie prime rigorosamente made in Italy. Tradizione e innovazione sono parole che in Piral hanno un valore concreto ed è per questo che attin- gendo contemporaneamente dalla propria storia e dalle più recenti innovazioni tecniche l’azienda ha creato la nuova serie la Piral 1870,ovvero tre caldi colori mediterranei come il rosso,il verde ed il blu che sapientemente arricchiscono forme nate dalla più classica tradizione italiana.Per rinforzare ulteriormen- te questo binomio la fabbrica Piral ospita periodicamente artisti di fama internazionale che, utilizzando la materia prima e le attrezzature alla base della produzione industriale, liberano la propria espressività nella creazione di oggetti artistici. Un tempo cucinare con la terracotta era una necessità: oggi è una scelta, e scegliere Piral vuol dire scegliere il benessere nella sua forma migliore. LeVaselle S.r.l. Via Casarino, 153 - 17011Albisola Superiore (SV) Per informazioni e visita show room: Tel. +39 019 4002498 Fax +39 019 488582 e-mail: piral@levaselle.it www.levaselle.it PIRAL. WELL-BEING AT ITS BEST A revolving potter’s wheel, man’s hand caressing a heap of clay to give it an elegant and functional shape.This doesn’t take place in an artist’s studio but in a factory, at Piral Le Vaselle in Albisola in the Italian region of Liguria, one of the most ancient clay factories of Italy, which has always used only and solely forms selected by the tradition going back in the centuries, creativity and raw material made exclusively in Italy. Tradition and innovation are words which at Piral have a true value and for this reason drawing at same time from its own history and from the most recent technological innovations, this company has created a new series: Piral 1870, that is to say three warm Mediterranean colours such as red, green and blue, whichwisely enrich forms conceived by the Italian tradition. To reinforce ulteri- orly this bond with tradition, Piral factory periodically guests International artists who, using raw materials and equipments from this factory, express themelves and create artistic masterpieces. Once, cooking with clay was a need, today is a choice and choosing Piral means well-being at its best. LeVaselle S.r.l. Via Casarino, 153 - 17011Albisola Superiore (SV) For information and showroom visits: Tel. +39 019 4002498 Fax +39 019 488582 e-mail: piral@levaselle.it www.levaselle.it
  • 64. 63 Alessio Delfino Nasce a Savona il 5 marzo 1976. Il suo approccio al mezzo fotografico avviene in giovanissima età, ed inizia a sviluppare un suo stile personale. Lavora come creativo pubblicitario, a contatto con il mondo della moda e delle modelle. In antitesi a questo sviluppa una sua visione artistica della donna, del- l’estetica femminile e della società attraverso le numerose serie di nudi e ritratti come “Des Femmes”, “Travaux en cours”, “Portrait d’une mannequin”. Le numerose amicizie con altri artisti danno vita ad una nuova serie intitolata “Les portraits des artistes” nella quale vengono ritratti utilizzando come mezzo una polaroid.Le immagini prodotte vengono intrappolate sotto una spessa coltre di plexiglass e montate su solide colonne di legno. Un monumento all’arte ed ai suoi protagonisti che si trasformano da autori in opera. Per Alessio Delfino la fotografia è un mezzo per creare immagini, come una volta era concesso alla sola pittura. Le immagini non copiano il mondo, sono la proiezione della coscienza dell’artista, senza tempo e non riconducibili ad un luogo specifico. Alessio Delfino ha esposto in Gallerie e Musei in Italia e all’Estero. Tra le prinicpali mostre personali ricordiamo:2002“Des Femmes”Studio Ghiglione Palazzo Doria,Genova - 2003“à Florence on racon- te” Giubbe Rosse Caffè Storico Letterario, Firenze - 2004 “Travaux en cours” Studio Ghiglione Palaz- zo Doria, Genova - 2005 “Femmes Naturelles” Neuer Kunstverein Aschaffenburg e V., Aschaffenburg Germania.Tra le collettive ricordiamo:2002“Dell’Eterno Femminino”ChiesaAnglicana,Alassio - 2003 “La presa del testa - installazioni performances” Albissola Marina con Adriano Bocca, Gianni Celano Giannici, Bruno Locci, Giorgio Moiso, Filippo Panseca e SergeVandercam. Alessio Delfino vive adAlbisola e lavora a Savona. - www.alessiodelfino.com 63 Alessio Delfino was born in Savona, 5 March 1976. His approach to photography starts when he was very young, and he started to develop his personal point of view. He works as a graphic designer, in the world made of fashion and models. In antithesis to his job, he shows his personal artistic vision of women, feminine aesthetic concept and society through a huge series of portraits and nudes as “Des Femmes”, “Travaux en course”, “Portraits d’une mannequin”. His friendship with other artists gave birth to a new series, “Les portraits des artistes”, using a polaroid. These images are entrapped in a plexiglass block and placed over a wood column.This represents a monument to art and to her main characters which become themeselves masterpieces.According toAlessio Delfino,photography is a way to generate images, as paintings did in the past. Images do not copy the world, they are the artist’s consciusness projection, timeless and without a real reference to space. Alessio Delfino displeyed his work in different Galleries and Museums in Italy and other countries. Among his personal exhibitions:2002“Des Femmes”Studio Ghiglione Palazzo Doria,Genoa - 2003“à Florence on raconte” Giubbe Rosse Caffè Storico Letterario, Florence - 2004 “Travaux en cours” Studio Ghiglione Palazzo Doria, Genoa - 2005 “Femmes Naturelles” Neuer Kunstverein Aschaffenburg e V., Aschaffenburg Germany. Among his colletives: 2002 “Dell’Eterno Femminino” Chiesa Anglicana, Alassio - 2003 “La presa del testa - installazioni performances”Albissola Marina together withAdriano Bocca, Gianni Celano Gian- nici, Bruno Locci, Giorgio Moiso, Filippo Panseca e SergeVandercam. Alessio Delfino lives inAlbisola and he works in Savona. - www.alessiodelfino.com