SlideShare a Scribd company logo
INFORMATICA SECONDA
SUPERIORE
2020-21
CHE COS’È UN LED?
• LED è l'acronimo di "light-emitting
diode" ovvero diodo ad emissione
luminosa. Deve essere alimentati a
corrente costante e polarizzata.
COSA POSSIAMO
FARE CON UN LED?
Con un led ed altri componenti si
possono creare infiniti circuiti. Noi
abbiamo svolto 3 lavori:
- Accendere un led con una batteria da
9v
- Accendere un led con patate o limoni
- Usare il potenziometro in un circuito
con un LED
LED ACCESO DA UNA
BATTERIA DI 9 VOLT
TRAMITE TINKERCAD, ABBIAMO PROVATO AD ACCENDERE UN LED
CON UNA BATTERIA DA 9 VOLT
L’ESPLOSIONE DEL LED
Collegando la batteria di 9v direttamente al led
(l’anodo alla parte positiva e il catodo alla parte
negativa). facendo cosi il led esploderebbe perché
perché il voltaggio è troppo alto.
LA RESISTENZA CI
PERMETTE DI ACCENDERE
IL LED
Applicando una resistenza tra il led e la
batteria viene limitato il passaggio della
corrente elettrica e arriva una quantità di
corrente giusta per far accendere il led.
SCHEMA DEL CIRCUITO
APPENA ESEGUITO
Per descrivere meglio un circuito si
utilizza uno schema che indichi gli
elementi attivi e passivi e le loro
connessioni
QUANTE PATATE SERVONO
PER ACCENDERE UN LED?
È POSSIBILE ACCENDERE UN LED CON UNA PATATA? SE SI, QUANTE
NE SERVONO?
UNA SOLA PATATA NON BASTA
PER ACCENDERE IL LED
Collegando una sola patata al led,
quest’ultimo non si accende a causa dello
scarso voltaggio della patata
DUE PATATE ACCENDONO IL
LED
Collegando due patate in serie il voltaggio
delle due patate si somma e il led riceve una
quantità di voltaggio sufficiente per
accendersi, anche se emana una luce molto
leggera a causa del voltaggio non troppo alto
COLLEGAMENTO IN SERIE E IN
PARALLELO
Si parla di collegamento in serie quando due o più componenti sono
collegati in modo da formare un percorso unico per la corrente
elettrica che li attraversa.
Si parla di collegamento in parallelo quando i componenti sono
collegati ad una coppia di conduttori in modo che la tensione
elettrica sia applicata a tutti quanti allo stesso modo.
REGOLARE LA
RESISTENZA CON IL
POTENZIOMETRO
COME ULTIMO LAVORO UTILIZZIAMO IL
POTENZIOMETRO IN UN CIRCUITO CON LED E
BATTERIA DA 9V PER REGOLARE LA RESISTENZA
CHE COS’È UN POTENZIOMETRO?
Un potenziometro è un componente elettrico che
agisce come divisore di tensione variabile. Di solito
hanno tre terminali, uno dei quali è collegato con la
manopola di regolazione.
POTENZIOMETRO
REGOLATO AL MINIMO
Come possiamo vedere
dall’immagine, regolando il
potenziometro al minimo, la
resistenza è bassissima e il led
esplode
AUMENTIAMO LA
REGOLAZIONE ED
AUMENTA LA
RESISTENZA
Regolando il potenziometro su
una maggiore resistenza, mano a
mano vedremo che il led emanerà
sempre meno luce, lo si nota
meglio dal susseguirsi delle
immagini.
CIRCUITO AND E CIRCUITO
OR
IL CIRCUITO AND E IL CIRCUITO OR SONO DUE CIRCUITI CHE HANNO
LA STESSA FUNZIONE, NEL NOSTRO CASO QUELLA DI ACCENDERE UN
LED, MA CHE COMPIONO L’AZIONE IN MODO DIVERSO.
IL CIRCUITO AND
La caratteristica di un circuito AND è quella
di avere 2 interruttori collegati in serie. In
questo caso, per accendere il LED, bisogna
accendere entrambi gli interruttori.
Facendo cosi, il LED riceve come INPUT due
valori di ingresso pari a 1. Ma cosa vuol
dire valore di ingresso 1?
LA TABELLA DI
VERITÀ DELL’AND
Le tabelle della verità (o tabelle
logiche) sono tabelle usate nella logica
per determinare se una determinata
proposizione è vera o falsa. Il valore 1
indica il VERO mentre lo 0 indica il
FALSO. Nel caso dell’elettronica l’1
rappresenta l’accensione di un
dispositivo. Ricapitolando, con un
collegamento in serie, il LED per avere
1 come valore serve che entrambi gli
SCHEMA DEL CIRCUITO
AND
TABELLA DI VERITÀ DEL
CIRCUITO AND
IL CIRCUITO OR
Al contrario di quello AND, la
caratteristica di un circuito OR è
quella di avere due interruttori
collegati in parallelo, di
conseguenza basta solo l’input di
uno dei due per far accendere il
LED.
LA TABELLA DI
VERITÀ DELL’OR
Ora che gia sappiamo cos’è e come
funziona la tabella della verità, basta
solamente sapere che nella tabella della
verità dell’OR, basta solo un valore su due
VERO per ottenere VERO come risultato.
Quindi con il collegamento in parallelo, il
LED ottiene 1 quando almeno un
interruttore dà valore 1
SCHEMA DI CIRCUITO
OR
TABELLA DI VERITÀ DEL
CIRCUITO OR
CIRCUITO AND IN FUNZIONE SU TINKERCAD
Dopo aver visto cos’è e come funziona un circuito AND, lo pratichiamo su
Tinkercad e vediamo che funziona esattamente come è stato detto in
precedenza; per accendere il LED entrambi gli interruttori devono essere attivi.
CIRCUITO
SPENTO
CIRCUITO CON UN
INTERRUTTORE ACCESO (LED
SPENTO)
IL LED SI ACCENDE CON
L’ATTIVAZIONE DI ENTRAMBI
GLI INTERRUTTORI
LA TABELLA DI VERITÀ DELL’AND NELLA
PRATICA
Dopo aver
spiegato cos’è una
tabella della verità
dell’AND, ecco un
breve video per far
capire ancor più
semplicemente
come funziona,
con l’ausilio di
Tinkercad.
CIRCUITO OR IN FUNZIONE SU TINKERCAD
Dopo aver verificato il circuito AND, andiamo a praticare anche il circuito OR
su Tinkercad, in questo caso basterà solamente un interruttore attivo per far
accendere il LED
CIRCUITO
SPENTO
IL LED SI ACCENDE CON
L’INPUT DI UN SOLO
INTERRUTTORE
LA TABELLA DI VERITÀ DELL’OR NELLA
PRATICA
E dopo la
tabella di verità
dell’AND, anche
per quella
dell’OR c’è un
video realizzato
su Tinkercad
per semplificare
l’apprendiment
o
RIASSUNTO CIRCUITO AND
RIASSUNTO CIRCUITO OR
PROGRAMMARE IN ARDUINO SU
TINKERCAD
• Prima di programmare un arduino vero e proprio, è consigliato
fare molta pratica su Tinkercad, un ambiente di sviluppo
virtuale sul quale possiamo lavorare sia sulla parte hardware
che su quella software.
• Il primo lavoro da fare è quello di riprodurre un led
lampeggiante.
LA PARTE HARDWARE
• Prima di iniziare a programmare, ovviamente, dobbiamo creare
il nostro circuito e potremo scegliere tra una vasta selezione di
componenti, qui di sotto troverete la componente hardware del
led lampeggiante.
LA PROGRAMMAZIONE
• Una volta composto il circuito, non ci resta che programmare
l’arduino e dirgli cosa fare, cosi come vedete nell’immagine
seguente, nella quale c’è un esempio di codice che fa
lampeggiare un LED.
Una volta fatto ciò, basterà avviare la
simulazione e il led inizierà a
lampeggiare.
REALIZZARE UN SEMAFORO IN ARDUINO
• Grazie ai LED RGB, che emettono luci di diverse colori,
possiamo realizzare un semaforo con Arduino.
Nell’immagine, la componente hardware.
IL CODICE
• Qui di fianco, il codice per
realizzare il semaforo. Per la prima
volta incontriamo le Costanti.
#define RED 8
#define GREEN 2
#define BLU 7
void setup()
{
pinMode(RED,OUTPUT);
pinMode(BLU,OUTPUT);
pinMode(GREEN,OUTPUT);
}
void loop()
{
//combinazione per il rosso
digitalWrite(RED, HIGH);
digitalWrite(BLU, LOW);
digitalWrite(GREEN, LOW);
delay(1200);
//combinazione per il verde
digitalWrite(RED, LOW);
digitalWrite(GREEN, HIGH);
digitalWrite(BLU, LOW);
delay(1200);
//combinazione per il giallo
digitalWrite(GREEN, HIGH);
digitalWrite(RED, HIGH);
digitalWrite(BLU, LOW);
delay(1200);
}
COSTANTI E VARIABILI
• Le costanti vengono indicate con #define NOMECOSTANTE 1(o
qualsiasi altro numero), e una volta creata una costante, ogni
volta che il codice leggerà il nome scelto, la sostituirà con il
numero che abbiamo indicato.
• Le variabili si indicano con int NOMEVARIABILE = 0, cosi
facendo creeremo un valore che come dice il nome, varia, e
quindi può aumentare o diminuire.
LE FUNZIONI
LE FUNZIONI CHE DICHIARIAMO IN UN CODICE POSSONO ESSERE DI
QUATTRO TIPI.
FUNZIONE CHE NON
PRENDE E NON
RESTITUISCE NULLA
FUNZIONE CHE PRENDE
VALORI MA NON NE
RESTITUISCE NESSUNO
FUNZIONE CHE NON
PRENDE NULLA MA
RESTITUISCE UN VALORE
FUNZIONE CHE PRENDE
DEI VALORI E NE
RESISTUISCE ALTRI
LED A DISSOLVENZA
• Sull’arduino troviamo alcuni pin analogici che ci permettono di
decidere quanta intensità dare al led, cosi facendo e aiutandoci
con quale funzione, possiamo creare un led a dissolvenza. La
componente hardware è sempre la solita.
CODICE
• Nel codice troviamo variabili e
costanti che abbiamo già visto
precedentemente, troviamo la
funzione analogwrite che
permette di dare una certa
quantità di intensità al LED, a
differenza di digitalwrite.
La funzione «for» ci aiuta a non
dover ripetere più volte il codice.
SEMAFORO A DISSOLVENZA
• Cosi come con il LED semplice, anche un LED RGB ovviamente
può dissolversi, e quindi possiamo creare un semaforo a
dissolvenza. Il codice sarà un po’ più lungo ma funziona nello
stesso modo di come abbiamo già visto.
PIEZO MELODY
• Dopo aver svolto lavori con i led, cambiamo i nostri
componenti hardware e andiamo sui sintetizzatori vocali.
Anche queste componenti è possibile trovarle su Tinkercad.
CODICE
• Nel codice troviamo «map», una funzione che ci
permette di proporzionare l’unità di misura che
riceve il piezo, con quelle che invia l’arduino.
FAR CANTARE IL PIEZO
• Con il piezo possiamo riprodurre vere e proprie note e quindi
anche delle canzoni, nel codice che vedremo, riprodurremo
l’inno alla gioia.
La parte hardware comprende piezo e arduino.
IL CODICE
• Il codice è leggermente
complesso e troviamo nuove
funzioni come «tone», inoltre
incontriamo gli array, ovvero
elenchi di variabili.
PIEZO A ULTRASUONI
• Il piezo possiamo combinarlo con un sensore ad ultrasuoni per
creare un sensore a distanza simile a quello delle auto.
Ci serviranno un piezo, un arduino e un sensore ad ultrasuoni.
CODICE
• Il codice farà si che più
l’ostacolo è vicino, maggiore
sarà il rumore prodotto dal
piezo. In questo caso ci
troviamo per la prima volta
davanti ad un sensore ad
ultrasuoni e quindi nel
codice vedremo anche come
configurarlo.
MIXER DI COLORI
• Cominciamo a svolgere lavori più complessi, iniziando col
mixer di colore. Per farlo ci serviranno 3 potenziometri, una
batteria da 9v e un arduino.
Ciascun potenziometro corrisponderà ad un colore, cosi
potremo mischiarli tra loro e anche deciderne l’intensità.
CODICE
• Nel codice troviamo per la prima
volta l’if, funzione molto
importante che troveremo
praticamente ovunque nella
nostra vita. Consiste nel
compiere qualcosa al verificarsi
di una condizione.
LISTNER
• Come prossimo esercizio abbiamo il listner, che è molto
importante perché è la base di tutti i sistemi domotici. Si chiama
listner proprio perché lui «ascolta» e agisce di conseguenza. In
questo caso il nostro listner accenderà o spegnerà i led a seconda
del comando ricevuto.
CODICE
• Tralasciando le varie funzioni che
già conosciamo, la cosa più
importante del listner è lo switch
case, che è una funzione che ci
permettere di aggiungere sempre
più condizioni che hanno
un’azione collegata, invece di
dover ripetere ogni volta «if…».
CREARE UN PRIMO
PROTOTIPO DI ROBOT
COME ESERCITAZIONE FINALE, HAI IL COMPITO DI CREARE UN VERO
E PROPRIO ROBOT TUTTO TUO. DOPO AVER SVOLTO TANTI ESERCIZI
DIVERSI CON PICCOLI CODICI, AVRAI SICURAMENTE LE
COMPETENZE PER SVILJUPPARE CODICI SEMPRE PIÙ COMPLESSI PER
PROGRAMMARE VERI ROBOT
LA FUNZIONE DEI MOTORI A CORRENTE
CONTINUA
• È importante saper utilizzare bene i motori dato che sono un metodo di
spostamento molto importante per la costruzione di robot.
Un motore con i morsetti collegati nel modo corretto ruoterà in senso orario, una
volta alimentato. Se colleghiamo il morsetto positivo al negativo e il morsetto
negativo al positivo, ruoterà in senso antiorario.
Per gestire entrambi i morsetti come pin, utilizziamo un ponte H.
FAR MUOVERE IL ROBOT IN AVANTI, IN
DIETRO, A DESTRA E A SINISTRA.
• La direzione in cui andrà il nostro robottino dipenderà totalmente
dai motori e dalla loro direzione. Prendiamo come esempio un
robot con due motori.
• VA AVANTI: Quando entrambi i motori vanno in senso orario.
• VA INDIETRO: Quando entrambi i motori vanno in senso antiorario.
• VA A SINISTRA: Quando il motore destro va in senso orario, mentre
quello sinistro in senso antiorario.
• VA A DESTRA: Quando il motore sinistro va in senso orario mentre
quello destro in senso antiorario
TELECOMANDO PER FAR MUOVERE IL
ROBOT
• Possiamo comandare il movimento di un robot con il listener.
Quest’ultimo consiste nel leggere ciò che viene scritto sulla seriale
(o sul wifi/bluetooth) e per ogni input ha delle istruzioni precise,
ad esempio se il listener riceve…
«A» il robot va avanti
«I» il robot va indietro
«D» il robot va a destra
«S» il robot va a sinistra
• Collegando il robot via wifi, potremo usare dispositivi connessi alla
medesima rete per manovrare il robot, magari creando
un’applicazione specifica che fa da telecomando.
• Facendo tutto questo, abbiamo costruito un vero e proprio robot.
ESEMPIO DI LISTENER CON DUE MOTORI CC
GRAZIE PER LA LETTURA
Ideatore: Vincenzo Esposito
Realizzatore: Vincenzo Esposito
Produttore: Vincenzo Esposito
Scrittore: Vincenzo Esposito
Distribuito da: Vincenzo EspositoTM

More Related Content

What's hot

Arduino basic workshop
Arduino basic workshopArduino basic workshop
Arduino basic workshop
Daniele Iori
 
Lezione 3 arduino - corso 20 ore
Lezione 3 arduino - corso 20 oreLezione 3 arduino - corso 20 ore
Lezione 3 arduino - corso 20 ore
Mirko Mancin
 
Come rendere Arduino professionale
Come rendere Arduino professionaleCome rendere Arduino professionale
Come rendere Arduino professionale
Emanuele Bonanni
 
Corso Arduino Base - MUST
Corso Arduino Base - MUSTCorso Arduino Base - MUST
Corso Arduino Base - MUST
OPS Italia
 
Roberto Gallea: Workshop Arduino, giorno #1 Concetti Fondamentali
Roberto Gallea: Workshop Arduino, giorno #1 Concetti FondamentaliRoberto Gallea: Workshop Arduino, giorno #1 Concetti Fondamentali
Roberto Gallea: Workshop Arduino, giorno #1 Concetti Fondamentali
Demetrio Siragusa
 
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 1
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 1Electronics LAB [with Arduino] | DAY 1
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 1Daniele Costarella
 
LinoLab - Laboratorio di Arduino
LinoLab - Laboratorio di Arduino LinoLab - Laboratorio di Arduino
LinoLab - Laboratorio di Arduino
Matteo Troìa
 
Corso base di Arduino
Corso base di ArduinoCorso base di Arduino
Corso base di Arduino
Andrea Silipo
 
Arduino&Raspberry
Arduino&RaspberryArduino&Raspberry
Arduino&Raspberry
Mirko Mancin
 
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 2
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 2Electronics LAB [with Arduino] | DAY 2
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 2Daniele Costarella
 
Introduzione ad Arduino del Maker DevLab
Introduzione ad Arduino del Maker DevLabIntroduzione ad Arduino del Maker DevLab
Introduzione ad Arduino del Maker DevLab
Biagio (Gino) Zingales Alì
 
Corso Arduino Base - Basi Pratiche con Arduino Genuino
Corso Arduino Base - Basi Pratiche con Arduino GenuinoCorso Arduino Base - Basi Pratiche con Arduino Genuino
Corso Arduino Base - Basi Pratiche con Arduino Genuino
Mauro Alfieri
 
Alfabeto di Arduino - lezione 5
Alfabeto di Arduino - lezione 5Alfabeto di Arduino - lezione 5
Alfabeto di Arduino - lezione 5
Michele Maffucci
 
Arduino & raspberry pi - Un connubio stimolante
Arduino & raspberry pi - Un connubio stimolanteArduino & raspberry pi - Un connubio stimolante
Arduino & raspberry pi - Un connubio stimolante
Mirco Sbrollini
 
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 3
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 3Electronics LAB [with Arduino] | DAY 3
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 3Daniele Costarella
 
Introduzione a Arduino
Introduzione a ArduinoIntroduzione a Arduino
Introduzione a Arduino
Pietro Aiuola
 
Alfabeto di Arduino - lezione 1
Alfabeto di Arduino - lezione 1Alfabeto di Arduino - lezione 1
Alfabeto di Arduino - lezione 1
Michele Maffucci
 
Intro to Arduino
Intro to ArduinoIntro to Arduino
Intro to Arduino
trevisoAUG
 

What's hot (18)

Arduino basic workshop
Arduino basic workshopArduino basic workshop
Arduino basic workshop
 
Lezione 3 arduino - corso 20 ore
Lezione 3 arduino - corso 20 oreLezione 3 arduino - corso 20 ore
Lezione 3 arduino - corso 20 ore
 
Come rendere Arduino professionale
Come rendere Arduino professionaleCome rendere Arduino professionale
Come rendere Arduino professionale
 
Corso Arduino Base - MUST
Corso Arduino Base - MUSTCorso Arduino Base - MUST
Corso Arduino Base - MUST
 
Roberto Gallea: Workshop Arduino, giorno #1 Concetti Fondamentali
Roberto Gallea: Workshop Arduino, giorno #1 Concetti FondamentaliRoberto Gallea: Workshop Arduino, giorno #1 Concetti Fondamentali
Roberto Gallea: Workshop Arduino, giorno #1 Concetti Fondamentali
 
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 1
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 1Electronics LAB [with Arduino] | DAY 1
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 1
 
LinoLab - Laboratorio di Arduino
LinoLab - Laboratorio di Arduino LinoLab - Laboratorio di Arduino
LinoLab - Laboratorio di Arduino
 
Corso base di Arduino
Corso base di ArduinoCorso base di Arduino
Corso base di Arduino
 
Arduino&Raspberry
Arduino&RaspberryArduino&Raspberry
Arduino&Raspberry
 
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 2
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 2Electronics LAB [with Arduino] | DAY 2
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 2
 
Introduzione ad Arduino del Maker DevLab
Introduzione ad Arduino del Maker DevLabIntroduzione ad Arduino del Maker DevLab
Introduzione ad Arduino del Maker DevLab
 
Corso Arduino Base - Basi Pratiche con Arduino Genuino
Corso Arduino Base - Basi Pratiche con Arduino GenuinoCorso Arduino Base - Basi Pratiche con Arduino Genuino
Corso Arduino Base - Basi Pratiche con Arduino Genuino
 
Alfabeto di Arduino - lezione 5
Alfabeto di Arduino - lezione 5Alfabeto di Arduino - lezione 5
Alfabeto di Arduino - lezione 5
 
Arduino & raspberry pi - Un connubio stimolante
Arduino & raspberry pi - Un connubio stimolanteArduino & raspberry pi - Un connubio stimolante
Arduino & raspberry pi - Un connubio stimolante
 
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 3
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 3Electronics LAB [with Arduino] | DAY 3
Electronics LAB [with Arduino] | DAY 3
 
Introduzione a Arduino
Introduzione a ArduinoIntroduzione a Arduino
Introduzione a Arduino
 
Alfabeto di Arduino - lezione 1
Alfabeto di Arduino - lezione 1Alfabeto di Arduino - lezione 1
Alfabeto di Arduino - lezione 1
 
Intro to Arduino
Intro to ArduinoIntro to Arduino
Intro to Arduino
 

Similar to Arduino Corso Base

Arduino
ArduinoArduino
Arduino
Antonio Serra
 
Introduzione ad Arduino Antonio Serra Napoli
Introduzione ad Arduino Antonio Serra NapoliIntroduzione ad Arduino Antonio Serra Napoli
Introduzione ad Arduino Antonio Serra Napoli
Antonio Serra
 
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale" Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
Claudio Cancelli
 
Presentazione stinco 3
Presentazione stinco 3Presentazione stinco 3
Presentazione stinco 3
aaa bbbb
 
MEDIDOR
MEDIDORMEDIDOR
MEDIDOR
LLuna16
 
Workshop Arduino by Fiore Basile
Workshop Arduino by Fiore BasileWorkshop Arduino by Fiore Basile
Workshop Arduino by Fiore Basile
Commit University
 
Progetto ldc
Progetto ldcProgetto ldc
Progetto ldc
aaa bbbb
 
.Net Micro Framework FEZ Robot Kit
.Net Micro Framework FEZ Robot Kit .Net Micro Framework FEZ Robot Kit
.Net Micro Framework FEZ Robot Kit
Stefano Marchisio
 
DIODI
DIODIDIODI
Relazione tecnica progetto «arduino dht11»
Relazione tecnica progetto «arduino dht11»Relazione tecnica progetto «arduino dht11»
Relazione tecnica progetto «arduino dht11»
Davide29
 
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblicaConfronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Vincenzo Stea
 
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblicaConfronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Vincenzo Stea
 
Corso di prototipazione elettronica
Corso di prototipazione elettronicaCorso di prototipazione elettronica
Corso di prototipazione elettronica
Paolo Aliverti
 
Alimentatore switching regolabile - prima parte
Alimentatore switching regolabile - prima parteAlimentatore switching regolabile - prima parte
Alimentatore switching regolabile - prima parteIonela
 
Alfabeto di Arduino - lezione 3
Alfabeto di Arduino - lezione 3Alfabeto di Arduino - lezione 3
Alfabeto di Arduino - lezione 3
Michele Maffucci
 
Guida al computer - Lezione 6 - Il disco rigido parte 2
Guida al computer - Lezione 6 - Il disco rigido parte 2Guida al computer - Lezione 6 - Il disco rigido parte 2
Guida al computer - Lezione 6 - Il disco rigido parte 2
caioturtle
 
Workshop arduino
Workshop arduinoWorkshop arduino
Workshop arduino
Flaviano Fior
 
Circuiti con diodi
Circuiti con diodiCircuiti con diodi
Circuiti con diodisemsaudade
 
Progetto in Spice
Progetto in SpiceProgetto in Spice
Progetto in Spice
pantifabr
 
Robot schiva ostacoli
Robot schiva ostacoliRobot schiva ostacoli
Robot schiva ostacoli
Luigi Capasso
 

Similar to Arduino Corso Base (20)

Arduino
ArduinoArduino
Arduino
 
Introduzione ad Arduino Antonio Serra Napoli
Introduzione ad Arduino Antonio Serra NapoliIntroduzione ad Arduino Antonio Serra Napoli
Introduzione ad Arduino Antonio Serra Napoli
 
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale" Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
 
Presentazione stinco 3
Presentazione stinco 3Presentazione stinco 3
Presentazione stinco 3
 
MEDIDOR
MEDIDORMEDIDOR
MEDIDOR
 
Workshop Arduino by Fiore Basile
Workshop Arduino by Fiore BasileWorkshop Arduino by Fiore Basile
Workshop Arduino by Fiore Basile
 
Progetto ldc
Progetto ldcProgetto ldc
Progetto ldc
 
.Net Micro Framework FEZ Robot Kit
.Net Micro Framework FEZ Robot Kit .Net Micro Framework FEZ Robot Kit
.Net Micro Framework FEZ Robot Kit
 
DIODI
DIODIDIODI
DIODI
 
Relazione tecnica progetto «arduino dht11»
Relazione tecnica progetto «arduino dht11»Relazione tecnica progetto «arduino dht11»
Relazione tecnica progetto «arduino dht11»
 
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblicaConfronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
 
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblicaConfronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
Confronto led lampada vapori di sodio per illuminazione pubblica
 
Corso di prototipazione elettronica
Corso di prototipazione elettronicaCorso di prototipazione elettronica
Corso di prototipazione elettronica
 
Alimentatore switching regolabile - prima parte
Alimentatore switching regolabile - prima parteAlimentatore switching regolabile - prima parte
Alimentatore switching regolabile - prima parte
 
Alfabeto di Arduino - lezione 3
Alfabeto di Arduino - lezione 3Alfabeto di Arduino - lezione 3
Alfabeto di Arduino - lezione 3
 
Guida al computer - Lezione 6 - Il disco rigido parte 2
Guida al computer - Lezione 6 - Il disco rigido parte 2Guida al computer - Lezione 6 - Il disco rigido parte 2
Guida al computer - Lezione 6 - Il disco rigido parte 2
 
Workshop arduino
Workshop arduinoWorkshop arduino
Workshop arduino
 
Circuiti con diodi
Circuiti con diodiCircuiti con diodi
Circuiti con diodi
 
Progetto in Spice
Progetto in SpiceProgetto in Spice
Progetto in Spice
 
Robot schiva ostacoli
Robot schiva ostacoliRobot schiva ostacoli
Robot schiva ostacoli
 

Arduino Corso Base

  • 2. CHE COS’È UN LED? • LED è l'acronimo di "light-emitting diode" ovvero diodo ad emissione luminosa. Deve essere alimentati a corrente costante e polarizzata. COSA POSSIAMO FARE CON UN LED? Con un led ed altri componenti si possono creare infiniti circuiti. Noi abbiamo svolto 3 lavori: - Accendere un led con una batteria da 9v - Accendere un led con patate o limoni - Usare il potenziometro in un circuito con un LED
  • 3. LED ACCESO DA UNA BATTERIA DI 9 VOLT TRAMITE TINKERCAD, ABBIAMO PROVATO AD ACCENDERE UN LED CON UNA BATTERIA DA 9 VOLT
  • 4. L’ESPLOSIONE DEL LED Collegando la batteria di 9v direttamente al led (l’anodo alla parte positiva e il catodo alla parte negativa). facendo cosi il led esploderebbe perché perché il voltaggio è troppo alto. LA RESISTENZA CI PERMETTE DI ACCENDERE IL LED Applicando una resistenza tra il led e la batteria viene limitato il passaggio della corrente elettrica e arriva una quantità di corrente giusta per far accendere il led. SCHEMA DEL CIRCUITO APPENA ESEGUITO Per descrivere meglio un circuito si utilizza uno schema che indichi gli elementi attivi e passivi e le loro connessioni
  • 5. QUANTE PATATE SERVONO PER ACCENDERE UN LED? È POSSIBILE ACCENDERE UN LED CON UNA PATATA? SE SI, QUANTE NE SERVONO?
  • 6. UNA SOLA PATATA NON BASTA PER ACCENDERE IL LED Collegando una sola patata al led, quest’ultimo non si accende a causa dello scarso voltaggio della patata DUE PATATE ACCENDONO IL LED Collegando due patate in serie il voltaggio delle due patate si somma e il led riceve una quantità di voltaggio sufficiente per accendersi, anche se emana una luce molto leggera a causa del voltaggio non troppo alto COLLEGAMENTO IN SERIE E IN PARALLELO Si parla di collegamento in serie quando due o più componenti sono collegati in modo da formare un percorso unico per la corrente elettrica che li attraversa. Si parla di collegamento in parallelo quando i componenti sono collegati ad una coppia di conduttori in modo che la tensione elettrica sia applicata a tutti quanti allo stesso modo.
  • 7. REGOLARE LA RESISTENZA CON IL POTENZIOMETRO COME ULTIMO LAVORO UTILIZZIAMO IL POTENZIOMETRO IN UN CIRCUITO CON LED E BATTERIA DA 9V PER REGOLARE LA RESISTENZA CHE COS’È UN POTENZIOMETRO? Un potenziometro è un componente elettrico che agisce come divisore di tensione variabile. Di solito hanno tre terminali, uno dei quali è collegato con la manopola di regolazione.
  • 8. POTENZIOMETRO REGOLATO AL MINIMO Come possiamo vedere dall’immagine, regolando il potenziometro al minimo, la resistenza è bassissima e il led esplode AUMENTIAMO LA REGOLAZIONE ED AUMENTA LA RESISTENZA Regolando il potenziometro su una maggiore resistenza, mano a mano vedremo che il led emanerà sempre meno luce, lo si nota meglio dal susseguirsi delle immagini.
  • 9. CIRCUITO AND E CIRCUITO OR IL CIRCUITO AND E IL CIRCUITO OR SONO DUE CIRCUITI CHE HANNO LA STESSA FUNZIONE, NEL NOSTRO CASO QUELLA DI ACCENDERE UN LED, MA CHE COMPIONO L’AZIONE IN MODO DIVERSO.
  • 10. IL CIRCUITO AND La caratteristica di un circuito AND è quella di avere 2 interruttori collegati in serie. In questo caso, per accendere il LED, bisogna accendere entrambi gli interruttori. Facendo cosi, il LED riceve come INPUT due valori di ingresso pari a 1. Ma cosa vuol dire valore di ingresso 1? LA TABELLA DI VERITÀ DELL’AND Le tabelle della verità (o tabelle logiche) sono tabelle usate nella logica per determinare se una determinata proposizione è vera o falsa. Il valore 1 indica il VERO mentre lo 0 indica il FALSO. Nel caso dell’elettronica l’1 rappresenta l’accensione di un dispositivo. Ricapitolando, con un collegamento in serie, il LED per avere 1 come valore serve che entrambi gli SCHEMA DEL CIRCUITO AND TABELLA DI VERITÀ DEL CIRCUITO AND
  • 11. IL CIRCUITO OR Al contrario di quello AND, la caratteristica di un circuito OR è quella di avere due interruttori collegati in parallelo, di conseguenza basta solo l’input di uno dei due per far accendere il LED. LA TABELLA DI VERITÀ DELL’OR Ora che gia sappiamo cos’è e come funziona la tabella della verità, basta solamente sapere che nella tabella della verità dell’OR, basta solo un valore su due VERO per ottenere VERO come risultato. Quindi con il collegamento in parallelo, il LED ottiene 1 quando almeno un interruttore dà valore 1 SCHEMA DI CIRCUITO OR TABELLA DI VERITÀ DEL CIRCUITO OR
  • 12. CIRCUITO AND IN FUNZIONE SU TINKERCAD Dopo aver visto cos’è e come funziona un circuito AND, lo pratichiamo su Tinkercad e vediamo che funziona esattamente come è stato detto in precedenza; per accendere il LED entrambi gli interruttori devono essere attivi. CIRCUITO SPENTO CIRCUITO CON UN INTERRUTTORE ACCESO (LED SPENTO) IL LED SI ACCENDE CON L’ATTIVAZIONE DI ENTRAMBI GLI INTERRUTTORI
  • 13. LA TABELLA DI VERITÀ DELL’AND NELLA PRATICA Dopo aver spiegato cos’è una tabella della verità dell’AND, ecco un breve video per far capire ancor più semplicemente come funziona, con l’ausilio di Tinkercad.
  • 14. CIRCUITO OR IN FUNZIONE SU TINKERCAD Dopo aver verificato il circuito AND, andiamo a praticare anche il circuito OR su Tinkercad, in questo caso basterà solamente un interruttore attivo per far accendere il LED CIRCUITO SPENTO IL LED SI ACCENDE CON L’INPUT DI UN SOLO INTERRUTTORE
  • 15. LA TABELLA DI VERITÀ DELL’OR NELLA PRATICA E dopo la tabella di verità dell’AND, anche per quella dell’OR c’è un video realizzato su Tinkercad per semplificare l’apprendiment o
  • 18. PROGRAMMARE IN ARDUINO SU TINKERCAD • Prima di programmare un arduino vero e proprio, è consigliato fare molta pratica su Tinkercad, un ambiente di sviluppo virtuale sul quale possiamo lavorare sia sulla parte hardware che su quella software. • Il primo lavoro da fare è quello di riprodurre un led lampeggiante.
  • 19. LA PARTE HARDWARE • Prima di iniziare a programmare, ovviamente, dobbiamo creare il nostro circuito e potremo scegliere tra una vasta selezione di componenti, qui di sotto troverete la componente hardware del led lampeggiante.
  • 20. LA PROGRAMMAZIONE • Una volta composto il circuito, non ci resta che programmare l’arduino e dirgli cosa fare, cosi come vedete nell’immagine seguente, nella quale c’è un esempio di codice che fa lampeggiare un LED. Una volta fatto ciò, basterà avviare la simulazione e il led inizierà a lampeggiare.
  • 21. REALIZZARE UN SEMAFORO IN ARDUINO • Grazie ai LED RGB, che emettono luci di diverse colori, possiamo realizzare un semaforo con Arduino. Nell’immagine, la componente hardware.
  • 22. IL CODICE • Qui di fianco, il codice per realizzare il semaforo. Per la prima volta incontriamo le Costanti. #define RED 8 #define GREEN 2 #define BLU 7 void setup() { pinMode(RED,OUTPUT); pinMode(BLU,OUTPUT); pinMode(GREEN,OUTPUT); } void loop() { //combinazione per il rosso digitalWrite(RED, HIGH); digitalWrite(BLU, LOW); digitalWrite(GREEN, LOW); delay(1200); //combinazione per il verde digitalWrite(RED, LOW); digitalWrite(GREEN, HIGH); digitalWrite(BLU, LOW); delay(1200); //combinazione per il giallo digitalWrite(GREEN, HIGH); digitalWrite(RED, HIGH); digitalWrite(BLU, LOW); delay(1200); }
  • 23. COSTANTI E VARIABILI • Le costanti vengono indicate con #define NOMECOSTANTE 1(o qualsiasi altro numero), e una volta creata una costante, ogni volta che il codice leggerà il nome scelto, la sostituirà con il numero che abbiamo indicato. • Le variabili si indicano con int NOMEVARIABILE = 0, cosi facendo creeremo un valore che come dice il nome, varia, e quindi può aumentare o diminuire.
  • 24. LE FUNZIONI LE FUNZIONI CHE DICHIARIAMO IN UN CODICE POSSONO ESSERE DI QUATTRO TIPI. FUNZIONE CHE NON PRENDE E NON RESTITUISCE NULLA FUNZIONE CHE PRENDE VALORI MA NON NE RESTITUISCE NESSUNO FUNZIONE CHE NON PRENDE NULLA MA RESTITUISCE UN VALORE FUNZIONE CHE PRENDE DEI VALORI E NE RESISTUISCE ALTRI
  • 25. LED A DISSOLVENZA • Sull’arduino troviamo alcuni pin analogici che ci permettono di decidere quanta intensità dare al led, cosi facendo e aiutandoci con quale funzione, possiamo creare un led a dissolvenza. La componente hardware è sempre la solita.
  • 26. CODICE • Nel codice troviamo variabili e costanti che abbiamo già visto precedentemente, troviamo la funzione analogwrite che permette di dare una certa quantità di intensità al LED, a differenza di digitalwrite. La funzione «for» ci aiuta a non dover ripetere più volte il codice.
  • 27. SEMAFORO A DISSOLVENZA • Cosi come con il LED semplice, anche un LED RGB ovviamente può dissolversi, e quindi possiamo creare un semaforo a dissolvenza. Il codice sarà un po’ più lungo ma funziona nello stesso modo di come abbiamo già visto.
  • 28. PIEZO MELODY • Dopo aver svolto lavori con i led, cambiamo i nostri componenti hardware e andiamo sui sintetizzatori vocali. Anche queste componenti è possibile trovarle su Tinkercad.
  • 29. CODICE • Nel codice troviamo «map», una funzione che ci permette di proporzionare l’unità di misura che riceve il piezo, con quelle che invia l’arduino.
  • 30. FAR CANTARE IL PIEZO • Con il piezo possiamo riprodurre vere e proprie note e quindi anche delle canzoni, nel codice che vedremo, riprodurremo l’inno alla gioia. La parte hardware comprende piezo e arduino.
  • 31. IL CODICE • Il codice è leggermente complesso e troviamo nuove funzioni come «tone», inoltre incontriamo gli array, ovvero elenchi di variabili.
  • 32. PIEZO A ULTRASUONI • Il piezo possiamo combinarlo con un sensore ad ultrasuoni per creare un sensore a distanza simile a quello delle auto. Ci serviranno un piezo, un arduino e un sensore ad ultrasuoni.
  • 33. CODICE • Il codice farà si che più l’ostacolo è vicino, maggiore sarà il rumore prodotto dal piezo. In questo caso ci troviamo per la prima volta davanti ad un sensore ad ultrasuoni e quindi nel codice vedremo anche come configurarlo.
  • 34. MIXER DI COLORI • Cominciamo a svolgere lavori più complessi, iniziando col mixer di colore. Per farlo ci serviranno 3 potenziometri, una batteria da 9v e un arduino. Ciascun potenziometro corrisponderà ad un colore, cosi potremo mischiarli tra loro e anche deciderne l’intensità.
  • 35. CODICE • Nel codice troviamo per la prima volta l’if, funzione molto importante che troveremo praticamente ovunque nella nostra vita. Consiste nel compiere qualcosa al verificarsi di una condizione.
  • 36. LISTNER • Come prossimo esercizio abbiamo il listner, che è molto importante perché è la base di tutti i sistemi domotici. Si chiama listner proprio perché lui «ascolta» e agisce di conseguenza. In questo caso il nostro listner accenderà o spegnerà i led a seconda del comando ricevuto.
  • 37. CODICE • Tralasciando le varie funzioni che già conosciamo, la cosa più importante del listner è lo switch case, che è una funzione che ci permettere di aggiungere sempre più condizioni che hanno un’azione collegata, invece di dover ripetere ogni volta «if…».
  • 38. CREARE UN PRIMO PROTOTIPO DI ROBOT COME ESERCITAZIONE FINALE, HAI IL COMPITO DI CREARE UN VERO E PROPRIO ROBOT TUTTO TUO. DOPO AVER SVOLTO TANTI ESERCIZI DIVERSI CON PICCOLI CODICI, AVRAI SICURAMENTE LE COMPETENZE PER SVILJUPPARE CODICI SEMPRE PIÙ COMPLESSI PER PROGRAMMARE VERI ROBOT
  • 39. LA FUNZIONE DEI MOTORI A CORRENTE CONTINUA • È importante saper utilizzare bene i motori dato che sono un metodo di spostamento molto importante per la costruzione di robot. Un motore con i morsetti collegati nel modo corretto ruoterà in senso orario, una volta alimentato. Se colleghiamo il morsetto positivo al negativo e il morsetto negativo al positivo, ruoterà in senso antiorario. Per gestire entrambi i morsetti come pin, utilizziamo un ponte H.
  • 40. FAR MUOVERE IL ROBOT IN AVANTI, IN DIETRO, A DESTRA E A SINISTRA. • La direzione in cui andrà il nostro robottino dipenderà totalmente dai motori e dalla loro direzione. Prendiamo come esempio un robot con due motori. • VA AVANTI: Quando entrambi i motori vanno in senso orario. • VA INDIETRO: Quando entrambi i motori vanno in senso antiorario. • VA A SINISTRA: Quando il motore destro va in senso orario, mentre quello sinistro in senso antiorario. • VA A DESTRA: Quando il motore sinistro va in senso orario mentre quello destro in senso antiorario
  • 41. TELECOMANDO PER FAR MUOVERE IL ROBOT • Possiamo comandare il movimento di un robot con il listener. Quest’ultimo consiste nel leggere ciò che viene scritto sulla seriale (o sul wifi/bluetooth) e per ogni input ha delle istruzioni precise, ad esempio se il listener riceve… «A» il robot va avanti «I» il robot va indietro «D» il robot va a destra «S» il robot va a sinistra • Collegando il robot via wifi, potremo usare dispositivi connessi alla medesima rete per manovrare il robot, magari creando un’applicazione specifica che fa da telecomando. • Facendo tutto questo, abbiamo costruito un vero e proprio robot.
  • 42. ESEMPIO DI LISTENER CON DUE MOTORI CC
  • 43. GRAZIE PER LA LETTURA Ideatore: Vincenzo Esposito Realizzatore: Vincenzo Esposito Produttore: Vincenzo Esposito Scrittore: Vincenzo Esposito Distribuito da: Vincenzo EspositoTM