2. Perché identificare delle regole per
l’archiviazione pratiche
Per accessibilità
Tutti devono poter ritrovare i documenti anche quando
il responsabile dell’archiviazione non c’è;
Se le regole sono condivise e i documenti ordinati è
possibile risalire con facilità anche a documenti vecchi
Si risparmia tempo e lavoro
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3. Pratica
Per pratica si intende
fascicolo cartella che raccoglie un insieme di
documenti
Relativi allo stesso argomento, alla stessa persona, allo
stesso problema/fine/obiettivo
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4. Archiviazione della
corrispondenza
Cartacea
Archiviazione digitale
Digitalizzazione di documenti cartacei
Modalità di archiviazione
Per numeri protocollo
Per tipologia di documento
Per cliente
….
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5. Tipologia pratiche
Azienda
Gestione di un ordine
Studio professionale
Dichiarazione dei redditi
Consulenza immobiliare
Costruzione di un lotto immobiliare
Causa legale
Pratica fallimentare
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6. Elementi di attenzione
Rapporti con grandi aziende
Rapporti con pubbliche amministrazioni
Rapporti con controparti “critiche”
2 regole d’oro:
Cercare sempre di ottenere una risposta scritta, tramite
fax o e-mail
Se si possono ottenere solo informazioni telefoniche,
appuntare giorno della comunicazione e interlocutore
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7. Composizione del file –
esempi di archiviazione
Utilizzare fascicoli o raccoglitori ad anelli
Riunire i documenti che compongono ogni singola
comunicazione, o ogni step della pratica, in bustine
trasparenti, così da poter immediatamente risalire ai diversi
passaggi
Creare una sorta di copertina, dove riportare il “diario”
della pratica
17 marzo 2011: inviata A.R. ufficio tecnico Comune
18 aprile 2011: ricevuta richieda documenti Comune
…..
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8. Archiviazione digitale
Creare delle cartelle relative
Alle singole pratiche
Ai singoli clienti
Sottocartelle relative a specifici item, come ad esempio singoli
ordini, periodi,….
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9. Gestione di un’agenda di appuntamenti
Per poter organizzare un’agenda occorre:
Essere certi della disponibilità
Conoscere/valutare le tempistiche medie di un
appuntamento
Valutare le specificità di ogni singolo caso
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10. Essere certi della disponibilità
Verificare la pianificazione aziendale per
organizzare l’agenda
Vi sono giornate fisse di permanenze esterne?
Sono previste riunioni di staff?
Vi sono lavori urgenti che lasciano meno tempo per
ricevere persone?
È buona norma effettuare un confronto periodico con il
proprio responsabile rispetto ai punti sopra
indicati.
Ogni quanto? Settimanale? Quotidiano?
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11. Valutare le tempistiche di un
appuntamento
Per valutare quanto tempo può occupare un
appuntamento è necessario sempre sincerarsi della
finalità cui assolve l’appuntamento.
Per quale pratica?
Per quali domande?
Esempio: dottore commercialista:
Consegna documenti dichiarazione dei redditi: 15’
Valutazione forma societaria: 1h
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12. Valutare le specificità di ogni singolo caso
Ci sono situazioni che richiedono tempistiche
differenti
Potreste averne sentore, perché magari conoscete il
cliente
Potreste non sapere quanto tempo occorra
Chiedere al vostro responsabile, piuttosto che sbagliare
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13. IMPORTANTE
Confermare l’appuntamento alla controparte solo
se siete sicuri:
se necessario dite che verificare la disponibilità e date
conferma in un secondo momento.
Perché è meno brutto dal punto di vista dell’immagine
confermare in un secondo momento piuttosto che dover
poi spostare, perché
l’interlocutore può sentirsi “scavalcato” da persone
più importanti
si restituisce l’impressione di un’organizzazione
inefficiente
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14. Confronto
Cercare un momento durante la giornata per confrontarsi con
il proprio responsabile
Generalmente sono meglio i momenti vicini agli stop lavorativi,
il mattino appena arrivati o a fine giornata
subito prima/dopo la pausa pranzo
Se l’ufficio sceglie un’agenda elettronica condivisa può essere
utile l’e-mail
Non abbiate paura di chiedere conferme, esplicitando con
chiarezza e velocemente cosa vi fa dubitare
Con gentilezza chiedete una conferma rapida, perché dovete
confermare al cliente
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