I Laboratori del Programma Regionale di Politiche Giovanili Bollenti Spiriti: un hardware per la creatività pugliese.
Cosa sono?
Come funzionano?
A che punto siamo?
Anna Lisa Lelli - Regione Umbria
Prospettive dell’Agenda Digitale dell’Umbria - Roadmap
Stato dell'arte e iniziative 2019-2010 | Workshop #ADUMBRIA2018 #3
Chiesa di Sant'Agostino, Città della Pieve 16 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
La Oficina de Imaginación Cívica de la Fondazione Innovazione Urbana (en Bologna) tiene la misión de activar procesos de escucha, colaboración, participación y co-diseño de proyectos y políticas públicas de la ciudad, con especial atención a la regeneración de espacios y bienes urbanos comunes. Lo hace a través de un equipo multidisciplinar estable en cada uno de los seis distritos de la ciudad. Este equipo conoce las problemáticas y las prioridades de los vecinos y vecinas, a la vez que facilita el proceso de escucha y co-creación utilizando herramientas distintas según las necesidades.
Il report del Metaplan® del Percorso di Progettazione Partecipata AgriSociale. Organizzato dal GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari. Santadi (Sardegna) 03/02/2012
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: Co...Iris Network
Esperienza presentata da Fondazione Caritro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
Presentazione del progetto La Cucina Collaborativa Evento kick-offThe Design Policy Lab
Presentazione dell'evento ufficiale di lancio del progetto "La Cucina Collaborativa", tenutosi al Centro Internazionale Loris Malaguzzi il 20 Settembre 2021. La Cucina Collaborativa è un progetto del Design Policy Lab (Dipartimento di Design, Politecnico di Milano), sviluppato con Caritas Diocesana Reggio Emilia - Guastalla e finanziato da EIT Food. Il progetto mira ad aumentare la circolarità del sistema di donazione del cibo attraverso un processo di co-design che coinvolga una rete territoriale estesa di attori rilevanti.
“La Cucina Collaborativa” è tra i primi progetti finanziati nell’ambito dell’importante programma della Commissione Europea “The New European Bauhaus” (NEB) attraverso l’ente europeo EIT Food.
L’aumento dei livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione sono tra le sfide urbane più rilevanti associate agli impatti della pandemia COVID-19 nelle città europee.
Il NEB ha l’obiettivo di stimolare la ripresa post-COVID delle città e delle comunità europee affrontando questioni come l’accessibilità alimentare, la circolarità e la resilienza urbana attraverso i principi di inclusività, sostenibilità e qualità dell’esperienza.
I Laboratori del Programma Regionale di Politiche Giovanili Bollenti Spiriti: un hardware per la creatività pugliese.
Cosa sono?
Come funzionano?
A che punto siamo?
Anna Lisa Lelli - Regione Umbria
Prospettive dell’Agenda Digitale dell’Umbria - Roadmap
Stato dell'arte e iniziative 2019-2010 | Workshop #ADUMBRIA2018 #3
Chiesa di Sant'Agostino, Città della Pieve 16 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
La Oficina de Imaginación Cívica de la Fondazione Innovazione Urbana (en Bologna) tiene la misión de activar procesos de escucha, colaboración, participación y co-diseño de proyectos y políticas públicas de la ciudad, con especial atención a la regeneración de espacios y bienes urbanos comunes. Lo hace a través de un equipo multidisciplinar estable en cada uno de los seis distritos de la ciudad. Este equipo conoce las problemáticas y las prioridades de los vecinos y vecinas, a la vez que facilita el proceso de escucha y co-creación utilizando herramientas distintas según las necesidades.
Il report del Metaplan® del Percorso di Progettazione Partecipata AgriSociale. Organizzato dal GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari. Santadi (Sardegna) 03/02/2012
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: Co...Iris Network
Esperienza presentata da Fondazione Caritro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
Presentazione del progetto La Cucina Collaborativa Evento kick-offThe Design Policy Lab
Presentazione dell'evento ufficiale di lancio del progetto "La Cucina Collaborativa", tenutosi al Centro Internazionale Loris Malaguzzi il 20 Settembre 2021. La Cucina Collaborativa è un progetto del Design Policy Lab (Dipartimento di Design, Politecnico di Milano), sviluppato con Caritas Diocesana Reggio Emilia - Guastalla e finanziato da EIT Food. Il progetto mira ad aumentare la circolarità del sistema di donazione del cibo attraverso un processo di co-design che coinvolga una rete territoriale estesa di attori rilevanti.
“La Cucina Collaborativa” è tra i primi progetti finanziati nell’ambito dell’importante programma della Commissione Europea “The New European Bauhaus” (NEB) attraverso l’ente europeo EIT Food.
L’aumento dei livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione sono tra le sfide urbane più rilevanti associate agli impatti della pandemia COVID-19 nelle città europee.
Il NEB ha l’obiettivo di stimolare la ripresa post-COVID delle città e delle comunità europee affrontando questioni come l’accessibilità alimentare, la circolarità e la resilienza urbana attraverso i principi di inclusività, sostenibilità e qualità dell’esperienza.
1. PROGETTO “FATTORIE SOCIALI”
Le fattorie sociali ed il nuovo modello di
welfare di tipo locale
AGRICOLTURA SOCIALE VERSO IL CUORE DELL’ECONOMICA LOCALE.
LO STATO DELL’ARTE E LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO
Palazzolo dello Stella, 25 maggio 2012
2. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
• Progetto “Fattorie Sociali” in Ambito Distrettuale SUD
ai sensi della Lr. 17/2008 (Legge Finanziaria 2009) art. 10, commi 81-84.
Partner del progetto: Coop Arca
Periodo di realizzazione: ottobre 2009-ottobre 2010
• Progetto “Fattorie Sociali” in Ambito Distrettuale NORD
ai sensi della Lr. 24/2009 (Legge Finanziaria 2010) art. 9, commi 58 e 59.
Partner del progetto: Coop Leonardo
Periodo di realizzazione: ottobre 2010-ottobre 2011
• Progetto “Fattorie Sociali” in Ambito Distrettuale OVEST
ai sensi della Lr. 22/2010 (Legge Finanziaria 2011) art. 9, comma 35.
Partner del progetto: Coop Leonardo
Periodo di realizzazione: ottobre 2011-ottobre 2012
3. FASE 1, analisi del contesto territoriale.
Obiettivi:
• Analizzare le esperienze di inclusione socio lavorativa in fattoria sociale (…)
• Individuare le specificità del modello inclusivo delle fattorie sociali, al fine di descriverlo
in modo appropriato e integrarlo nell’offerta del sistema socio-sanitario.
• Identificare e progressivamente codificare gli elementi utili alla definizione di una
proposta legislativa regionale in materia di fattorie sociali.
• Avviare un confronto con le più significative esperienze di fattorie sociali, a livello
nazionale, allo scopo di acquisire dati e risultati delle ricerche effettuate, necessari per
poter attivare una sperimentazione locale. (Prima annualità: Ambito Distrettuale SUD)
• Realizzare un’azione di comunicazione delle conoscenze acquisite. (Prima annualità:
Ambito Distrettuale SUD)
• Definire l’area di sperimentazione ed individuare i partner locali coinvolgibili. (Seconda e
terza annualità: Ambiti Distrettuali NORD e OVEST)
4. Progetto “Fattorie Sociali” – Ambito Distrettuale Sud
Fase 2, sperimentazione. Obiettivi specifici:
• Attivare un sistema a rete fra aziende agricole e cooperative sociali presenti
nella provincia di Pordenone, disponibili a sperimentare, in ambiente
rurale, percorsi di inclusione socio lavorativa a favore di persone
diversamente abili.
• Promuovere e sostenere la multifunzionalità dell’impresa agricola attraverso
lo sviluppo di percorsi riabilitativi effettuati con la mediazione degli animali
(pet therapy, onoterapia).
• Favorire, all’interno delle fattorie sociali, lo sviluppo di beni relazionali
orientati a sostenere non solamente legami sociali interni all’azienda, ma anche
processi di coesione comunitaria e di potenziamento del capitale umano.
• Sostenere processi di sensibilizzazione e presa in carico
comunitaria, attraverso la promozione di incontri e attività in fattoria
sociale, rivolti alla comunità locale e finalizzati alla conoscenza del nuovo
modello inclusivo.
5. Progetto “Fattorie Sociali” – Ambito Distrettuale Nord
Fase 2, sperimentazione. Obiettivi specifici:
• Attivare un sistema a rete strutturato sul modello organizzativo della “fattoria sociale”
e orientato principalmente a:
potenziare i processi di inclusione sociale e socio lavorativa rivolti a soggetti
svantaggiati
sostenere la nascita di nuovi modelli di inclusione sociale e socio lavorativa
basati sul potenziamento delle autonomie personali
• Sostenere processi di sensibilizzazione e presa in carico comunitaria, attraverso la
promozione di incontri e attività in fattoria sociale, rivolti alla comunità locale e
finalizzati alla conoscenza del nuovo modello inclusivo.
• Promuovere e sostenere la multifunzionalità della fattoria sociale, attraverso lo
sviluppo di proposte di turismo sociale rivolto anche a persone in situazione di
svantaggio.
• Sperimentare percorsi riabilitativi e di supporto al benessere personale e
gruppale, costruiti su un’efficace interazione uomo-animale-ambiente.
• Favorire, all’interno delle fattorie sociali, lo sviluppo di beni relazionali orientati a
sostenere non solamente legami sociali interni all’azienda, ma anche processi di
coesione comunitaria e di potenziamento del capitale umano.
6. Progetto “Fattorie Sociali” – Ambito Distrettuale Ovest
Fase 2, sperimentazione. Obiettivi specifici:
• Attivare un sistema a rete strutturato sul modello organizzativo della “fattoria
sociale” e orientato principalmente a:
potenziare i processi di inclusione sociale e socio lavorativa rivolti a
soggetti svantaggiati
sostenere la nascita di nuovi modelli di inclusione sociale e socio
lavorativa basati sul potenziamento delle autonomie personali
• Sostenere processi di sensibilizzazione e presa in carico
comunitaria, attraverso la promozione di incontri e attività in fattoria
sociale, rivolti alla comunità locale e finalizzati alla conoscenza del nuovo
modello inclusivo.
• Sviluppare una filosofia di prodotto che veicoli il plusvalore dell’inclusione
sociale.
• Raccogliere, analizzare e diffondere i risultati raggiunti
7. Progetto “Fattorie Sociali” – Ambito Distrettuale Urbano
(Ipotesi progettuale ottobre 2012- ottobre 2013)
• Fase 1. Costituzione di un Gruppo Regionale di
confronto permanente sui temi dell’agricoltura sociale
• Fase 2. Azioni di raccordo delle esperienze di orti
sociali e comunitari in una logica solidaristica e di
diffusione della cultura del “terzo paesaggio”
8. PROGETTO “FATTORIE SOCIALI”
• CRITICITA’:
Difficoltà ad attivare sistemi a rete di “Fattorie Sociali”
Attività sociale patrimonio di istituzioni pubbliche e cooperative sociali
• PUNTI DI FORZA:
Desiderio di offrire servizi
Potenziamento disponibilità ad ospitare percorsi di inclusione socio lavorativa
• AZIONI DA PROMUOVERE:
Forte raccordo tra Istituzioni Pubbliche
Animazione di rete
Percorsi formativi