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Analisi del processo creativo:
Il caso Zelig
La creatività comica è da considerarsi alla base di un’innovazione
anomala e complessa per alcune caratteristiche intrinseche di
incertezza, soggettività e difficoltà di valutazione ex ante del prodotto

Caratteristiche del prodotto “comico”

Caratteristiche            Descrizione                                  Obiettivo               Soluzione adottata
 Tangibilità       Chi opera professionalmente in un contesto                                I tormentoni e i personaggi ben
                   creativo ha l’esigenza di produrre con                                    definiti nella struttura del pezzo
                                                                       Aumentare la
                   continuità in una condizione di intangibilità                             creano degli elementi di
                                                                       tangibilità del
                   del prodotto e di incontrollabilità                                       stabilità che rendono il
                                                                         prodotto
                   (apparente) della materia prima necessaria                                prodotto riconoscibile.
                   per “costruirlo” (il flusso di idee)
 Modalità di       Per alcuni prodotti la relazione tra
 fruizione         realizzazione e fruizione non è istantanea,                               Provare i pezzi prima di andare
                   per altri la massima efficacia si realizza nella       Allontanare il     in serata permette di avere un
                   contestualità tra i due momenti. Chi opera            momento della       riscontro immediato e di avere
                   in un contesto creativo ha un controllo molto      produzione da quello   il tempo per fare le dovute
                   relativo della qualità dell’output fino al            dell’esibizione     modifiche al pezzo prima della
                   momento della operazionalizzazione dello                                  trasmissione
                   stesso davanti ad un ‘pubblico’.
 Oggettività dei   La presenza di parametri di valutazione
 parametri di      oggettiva dipende dalle funzioni d’uso che si         Diminuire la        La varietà dei comici è
 valutazione       associano alla ‘creazione’: per prodotti            soggettività della    talmente ampia per cui è
                   prevalentemente fisici il concetto di qualità è      valutazione del      impossibile che, su una media
                   espresso in termini quantitativi; per prodotti           risultato        di tredici comici a puntata, ad
                   mediati fisicamente prevalgono invece                                     uno spettatore medio non
                   parametri altamente soggettivi                                            piaccia nessuno.

                                                               2
La creatività comica è da considerarsi alla base di un’innovazione anomala
e complessa per alcune caratteristiche intrinseche di incertezza,
soggettività e difficoltà di valutazione ex ante del prodotto


Chi opera professionalmente in un contesto creativo ha l’esigenza di produrre con
continuità avendo un controllo relativo della qualità dell’output fino al momento della
operazionalizzazione dello stesso davanti ad un ‘pubblico


                             IRRIPETIBILITA’
                                                    • Del profilo dell’utente

                                                    • Del contesto emotivo di
CONTINUITA’               IMPREDICIBILITA’            erogazione                PERFORMANCE

                                                    • Del contesto emotivo di
    eppure….                                          ricezione
                             UNICITA’




                                                3
Dovendo affrontare livelli elevati di complessità è necessario trovare
certezza nel metodo in modo da equilibrare la tensione emotiva verso il
risultato e l’ansia del fallimento, riducendo così la dispersione di risorse

Ingegnerizzare il metodo



    “La disciplina ti salva dall’incubo da pagina bianca” (Antonio De Luca)

    “Non mi reputo un genio, i geni possono creare in qualsiasi momento, non essendolo devo lavorare per farlo: mi
    serve disciplina, metodo e routine”
    (Fabrizio Testini)

    “In alcuni casi la creatività è una fonte di stress soprattutto quando hai delle consegne da rispettare e non ti viene
    niente da scrivere. Poi si impara che bisogna trovare delle soluzioni tecniche per gestire questa impasse: per
    evitare che il foglio rimanga bianco spesso si prendono delle cose che hai già scritto per altre ragioni e non hai
    utilizzato. Poi per una sorta di magia, che non saprei spiegare, parti, e quando parti sei un fiume in piena. L’altra
    regola che si impara è che fino a quando è un fiume in piena va bene, quando non lo è più è meglio lasciar stare.
    Siccome poi uno scrive di mestiere e vive di scrittura, cerca di lavorare su sistemi di canali che ti permettono di
    fare scorta” (Carlo Turati)

    “Se non riesci a sopperire con la fantasia, anni e anni di scrittura, di magazzino ti danno la possibilità di uscirne in
    qualche modo” (Massimo Di Munno)




                                                                4
Spesso però l’utente/spettatore percepisce solo il punto di arrivo di un
  processo complesso caratterizzato da livelli spesso elevati di
  strutturazione che richiedono equilibrio tra pensiero divergente …

  Fasi del processo creativo: la parola ai comici

                    “Ad un certo punto della vita di un autore si tende a lavorare prevalentemente su commessa e quindi si
  Presentazione     ricevono delle indicazioni in merito a che cosa ci si aspetta che il prodotto finito sia” (Carlo Turati)
  del problema
                    “Più sono stretti i parametri nei quali ti devi muovere, più permettono alla creatività di esprimersi in maniera
   PALETTI          efficace” (Marco Melloni)

                    “Essere creativi sulle tue cose è più semplice, ma essere creativi su una ‘comanda’ è molto più divertente”
 PARAMETRI          (Cesare Vodani)

                    “Avere dei vincoli è sempre uno stimolo, nel senso che avere una certa definizione del problema significa
 DEFINIZIONE        avere già un buon punto di vista sul problema stesso” (Diego Parassole)

                    “La cosa che forse sfugge a molti è che il processo creativo è innanzitutto un processo di documentazione”
  Ricerca delle     (Carlo Turati)
  informazioni
                    “Quando scelgo un tema o un argomento che mi interessa, lo approfondisco con delle letture o delle
                    informazioni e poi cerco di capire come utilizzare questo materiale applicando una visione laterale”
 CONOSCENZA         (Diego Parassole)

DOCUMENTAZIONE      “Tutto ciò che immagazzini poi ti torna: nel momento opportuno vai a prendere e a riprendere in questo
                    serbatoio, molto inconsciamente” (Sergio Cosentino)

  RIDONDANZA        “Credo che la fase preparatoria occupi tutta la giornata perché in realtà è difficile che un autore si riposi, non
                    può mai rinunciare all’osservazione visiva oppure all’ascolto di tutto ciò che succede, che poi gli risuona in
                    maniera un po’ accentuata, un po’ strana” (Antonio De Luca)

                                                             5
… e pensiero convergente



 Fasi del processo creativo: la parola ai comici

                        “Dopo la scintilla iniziale cominci ad applicare consciamente o inconsciamente delle
  Generazione
                        regole. Si comincia ad organizzare un testo in maniera da avere una frequenza auspicata di
  dell’idea             risate calibrando il momento narrativo e il momento comico. Allo stesso tempo però non ci si può
                        allontanare da momento iniziale, perché alcune volte il troppo razionalizzare non è funzionale”
    ISTINTO             (Fabrizio Testini)

                        “Una cosa buffa di questo mestiere è che in alcuni casi la prima impressione è quella che
ORGANIZZAZIONE          conta davvero, se ho uno spunto e te lo racconto questo è il modo ottimo in cui posso
                        raccontartelo. Ogni successivo trattamento toglie efficacia a quel primo racconto. La scrittura dà
                        razionalità a qualcosa che all’inizio era soltanto un’idea originale” (Carlo Turati)


 Verifica dell’idea e   “Dopo aver scritto il testo lo leggo ad alta voce, provo a vedere se ha ritmo, se la scansione
 valutazione del        della battute arriva frequentemente e provo a immaginare il comico in quella situazione”
 risultato              (Giovanni Tamborrino)

                        “La valutazione dipende molto dal carattere dei singoli, io talvolta faccio leggere le cose a
  SE UN PEZZO E’        persone estranee all’ambiente del cabaret. Secondo me è importante avere un riscontro prima
  PERFETTO, C’E’        di licenziare definitivamente il pezzo” (Paolo Borraccetti)
  QUALCOSA CHE
      NON VA            “La revisione si basa sull’incanto o meno che può avere la frase, sulla bontà delle immagini che
                        vengono descritte o richiamate, sull’utilità del prodotto per il tipo di progetto cui è stato destinato.
                        La revisione si deve basare su una serie di criteri necessari, non solo scientifici ma
                        anche emozionali” (Antonio De Luca)

                                                             6
La produzione creativa è influenzata da molteplici fattori legati sia
alle persone …




 Gruppo      “Se possibile i componenti del gruppo devono essere di estrazione diversa, con esperienze diverse, con
             formazioni professionali diverse perché così si hanno più punti di vista. Però, ci deve essere anche stima,
             autocritica e autorestrizione, nel senso che ognuno deve sapere che sta lavorando con altre persone.”
             (Vincenzo Tamborrino)

             “Bisogna essere completamente diversi, avere una formazione diversa e delle vocazioni diverse.
             Personalmente se dovessi fare una trasmissione comica, non prenderei tutti autori comici perché altrimenti si
             diventerebbe uno, tutti avrebbero lo stesso punto di vista e questo sarebbe dannoso, sarebbe come scrivere
             da soli in casa. Userei paradossalmente anche persone che non hanno quasi niente a che fare con la
             comicità, per avere delle sorprese.” (Fabrizio Testini )

             “Nei gruppi molto spesso è importante avere dei ruoli definiti, il che non significa avere una struttura rigida e
             verticale, ci deve essere spazio per tutti, ma non credo nell’anarchia. Un’altra cosa importante per me è avere
             dei punti di riferimento professionali all’interno del gruppo, persone dalle quali ricevere stimoli e suggerimenti.
             E poi sono fondamentali la comunicazione interna e una dimensione di fiducia e stima” (Paolo Borraccetti)




                                                               7
… che al contesto di riferimento




           “Non ci sono luoghi fisici che mi tranquillizzano, ma ci sono luoghi fisici che mi inibiscono. Quello che so
 Luogo     è che certamente non posso lavorare su tre artisti diversi nello stesso posto in tempi diversi, ho bisogno di
           identificare una persona con un processo creativo e con un luogo. È una cosa che ho imparato con il tempo e
           che adesso faccio meccanicamente. Non credo che i luoghi influenzino il processo creativo, però credo che
           quando si creano delle consuetudini è meglio rispettarle” (Carlo Turati)

           “L’ambiente e la situazione per me sono determinanti. L’idea di essere in una stanza d’albergo e di dover
           fare un monologo mi dà un’ansia incredibile, non è solo l’abitudine della situazione, ma anche degli oggetti, del
           toccare una cosa, dello schiacciare un bottone, del mettere un cd” (Gino)

           “E’ fondamentale il luogo fisico. Preferisco isolarmi! Per esempio, quando devo pensare o devo cominciare a
           stendere un testo mi dà fastidio anche il rumore o la musica. Preferisco stare nella mia stanza dove ho tutto a
           portata di mano” (Massimo Di Munno)

           “Il tentativo di isolarmi nella mia camera, che non deve avere troppi richiami o troppe cose, appartiene
           soprattutto alla prima fase del processo creativo, quella in cui tiro fuori tutto. La fase di valutazione invece è una
           fase in cui ho un po’ più di controllo e per assurdo potrei farla anche in posti diversi” (Antonio De Luca)


 Tempo     “Vivo con stress ma con molta serenità creativa il periodo in cui si è sotto pressione, quando per
           esempio c’è la trasmissione, perché a quel punto c’è la giustificazione che la scadenza rende accettabili cose
           che altrimenti non lo sarebbero. C’è una componente di sfida” (Carlo Turati)

           “Le scadenze sono uno stimolo. Avere un limite di tempo per me è un traguardo perchè mi organizzo il tempo
           e lavoro in maniera tale da arrivare alla fine con un prodotto” (Marco Melloni).


                                                               8
Non esiste un’organizzazione perfetta per la creatività …



I falsi miti



  La creatività nasce dal DISORDINE … NON SOLO: la creatività ha una forte componente RITUALE

                 es. LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO E L’AGENDA

  La creatività nasce dal CASO … NON SOLO: la creatività nasce dall’ORGANIZZAZIONE DELLE IDEE

                 es. IL RUOLO DELLA SCALETTA

  La creatività nasce dalla DIVERSITA’… NON SOLO: la creatività nasce dalla SINTONIA

                 es. LA COSTRUZIONE DEL GRUPPO

  La creatività nasce dall’ISTINTO … NON SOLO: la creatività nasce dal RIUTILIZZO INTENZIONALE

                 es. GLI ARCHIVI DELLE IDEE




                                                  9
… ma la creatività non può fare a meno dell’organizzazione …



Le buone certezze: la GERARCHIA …


    … dell’AUTOREVOLEZZA …                                     … e della FIDUCIA

VERSO IL GRUPPO                                            DA PARTE DEL GRUPPO

•     La creatività richiede CAPI: a parità di idee        •     La creatività richiede TEMPO: in un
      (ingiudicabili ex-ante) occorre qualcuno che               contesto creativo il tempo è l’unica strategia
      decida da che parte andare                                 a disposizione dei CAPI

•     La creatività richiede PROPENSIONE AL                •     La creatività richiede RISULTATI: un
      RISCHIO: l’ingiudicabilità ex-ante delle idee              contesto creativo è solo WIN-WIN o LOSE-
      impone che qualcuno si assuma il rischio                   LOSE. Un buon CAPO creativo sa
      del fallimento per il gruppo                               PERDERE da solo e VINCERE con tutti



                                                                     In un contesto creativo, è il
                                                                   gruppo che sceglie il capo, ma è
                                                                     il capo che uccide il gruppo

                                                      10
Agenda




    I.    La creatività

    II.   La creatività comica

    III. Le organizzazioni a supporto della creatività

    IV. Per concludere




                                           11
Ancora falsi miti




• Il processo creativo non produce risultati visibili

• Il processo creativo non produce risultati misurabili

• Il processo creativo non produce valore

• Il processo creativo può essere giudicato solo dai creativi

• Il processo creativo non ha clienti

• Il processo creativo non può essere giudicato dai clienti

• Il processo creativo è casuale




                                                        12
… o forse no …
13
… e dei comportamenti organizzativi



Le buone certezze: la CULTURA …


     TOLLERANZA

        • VERSO LA DIVERSITA: per definizione la creatività vede il mondo a testa in giù…

        • E VERSO L’ERRORE: …ma spesso sbaglia…

     RIDONDANZA:

        • gli errori consumano risorse e non producono risultati in sé

        • se qualcuno deve pensare, ci sarà pur qualcun altro che organizzare e amministrare, no?

     MEMORIA

        • errare è umano, ma perseverare è da idioti

        • nessuna idea è giusta o sbagliata in sè, spesso giusti o sbagliati sono il tempo, i luoghi e gli interlocutori

     ONESTA’ e FEED-BACK

        • Il creativo è emotivo per definizione: coltivare il rinforzo positivo è alla base della motivazione creativa




                                                                                               E’ BANALE MA E’ COSI!!
                                                                      14

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Analisi del processo creativo short

  • 1. Analisi del processo creativo: Il caso Zelig
  • 2. La creatività comica è da considerarsi alla base di un’innovazione anomala e complessa per alcune caratteristiche intrinseche di incertezza, soggettività e difficoltà di valutazione ex ante del prodotto Caratteristiche del prodotto “comico” Caratteristiche Descrizione Obiettivo Soluzione adottata Tangibilità Chi opera professionalmente in un contesto I tormentoni e i personaggi ben creativo ha l’esigenza di produrre con definiti nella struttura del pezzo Aumentare la continuità in una condizione di intangibilità creano degli elementi di tangibilità del del prodotto e di incontrollabilità stabilità che rendono il prodotto (apparente) della materia prima necessaria prodotto riconoscibile. per “costruirlo” (il flusso di idee) Modalità di Per alcuni prodotti la relazione tra fruizione realizzazione e fruizione non è istantanea, Provare i pezzi prima di andare per altri la massima efficacia si realizza nella Allontanare il in serata permette di avere un contestualità tra i due momenti. Chi opera momento della riscontro immediato e di avere in un contesto creativo ha un controllo molto produzione da quello il tempo per fare le dovute relativo della qualità dell’output fino al dell’esibizione modifiche al pezzo prima della momento della operazionalizzazione dello trasmissione stesso davanti ad un ‘pubblico’. Oggettività dei La presenza di parametri di valutazione parametri di oggettiva dipende dalle funzioni d’uso che si Diminuire la La varietà dei comici è valutazione associano alla ‘creazione’: per prodotti soggettività della talmente ampia per cui è prevalentemente fisici il concetto di qualità è valutazione del impossibile che, su una media espresso in termini quantitativi; per prodotti risultato di tredici comici a puntata, ad mediati fisicamente prevalgono invece uno spettatore medio non parametri altamente soggettivi piaccia nessuno. 2
  • 3. La creatività comica è da considerarsi alla base di un’innovazione anomala e complessa per alcune caratteristiche intrinseche di incertezza, soggettività e difficoltà di valutazione ex ante del prodotto Chi opera professionalmente in un contesto creativo ha l’esigenza di produrre con continuità avendo un controllo relativo della qualità dell’output fino al momento della operazionalizzazione dello stesso davanti ad un ‘pubblico IRRIPETIBILITA’ • Del profilo dell’utente • Del contesto emotivo di CONTINUITA’ IMPREDICIBILITA’ erogazione PERFORMANCE • Del contesto emotivo di eppure…. ricezione UNICITA’ 3
  • 4. Dovendo affrontare livelli elevati di complessità è necessario trovare certezza nel metodo in modo da equilibrare la tensione emotiva verso il risultato e l’ansia del fallimento, riducendo così la dispersione di risorse Ingegnerizzare il metodo “La disciplina ti salva dall’incubo da pagina bianca” (Antonio De Luca) “Non mi reputo un genio, i geni possono creare in qualsiasi momento, non essendolo devo lavorare per farlo: mi serve disciplina, metodo e routine” (Fabrizio Testini) “In alcuni casi la creatività è una fonte di stress soprattutto quando hai delle consegne da rispettare e non ti viene niente da scrivere. Poi si impara che bisogna trovare delle soluzioni tecniche per gestire questa impasse: per evitare che il foglio rimanga bianco spesso si prendono delle cose che hai già scritto per altre ragioni e non hai utilizzato. Poi per una sorta di magia, che non saprei spiegare, parti, e quando parti sei un fiume in piena. L’altra regola che si impara è che fino a quando è un fiume in piena va bene, quando non lo è più è meglio lasciar stare. Siccome poi uno scrive di mestiere e vive di scrittura, cerca di lavorare su sistemi di canali che ti permettono di fare scorta” (Carlo Turati) “Se non riesci a sopperire con la fantasia, anni e anni di scrittura, di magazzino ti danno la possibilità di uscirne in qualche modo” (Massimo Di Munno) 4
  • 5. Spesso però l’utente/spettatore percepisce solo il punto di arrivo di un processo complesso caratterizzato da livelli spesso elevati di strutturazione che richiedono equilibrio tra pensiero divergente … Fasi del processo creativo: la parola ai comici “Ad un certo punto della vita di un autore si tende a lavorare prevalentemente su commessa e quindi si Presentazione ricevono delle indicazioni in merito a che cosa ci si aspetta che il prodotto finito sia” (Carlo Turati) del problema “Più sono stretti i parametri nei quali ti devi muovere, più permettono alla creatività di esprimersi in maniera PALETTI efficace” (Marco Melloni) “Essere creativi sulle tue cose è più semplice, ma essere creativi su una ‘comanda’ è molto più divertente” PARAMETRI (Cesare Vodani) “Avere dei vincoli è sempre uno stimolo, nel senso che avere una certa definizione del problema significa DEFINIZIONE avere già un buon punto di vista sul problema stesso” (Diego Parassole) “La cosa che forse sfugge a molti è che il processo creativo è innanzitutto un processo di documentazione” Ricerca delle (Carlo Turati) informazioni “Quando scelgo un tema o un argomento che mi interessa, lo approfondisco con delle letture o delle informazioni e poi cerco di capire come utilizzare questo materiale applicando una visione laterale” CONOSCENZA (Diego Parassole) DOCUMENTAZIONE “Tutto ciò che immagazzini poi ti torna: nel momento opportuno vai a prendere e a riprendere in questo serbatoio, molto inconsciamente” (Sergio Cosentino) RIDONDANZA “Credo che la fase preparatoria occupi tutta la giornata perché in realtà è difficile che un autore si riposi, non può mai rinunciare all’osservazione visiva oppure all’ascolto di tutto ciò che succede, che poi gli risuona in maniera un po’ accentuata, un po’ strana” (Antonio De Luca) 5
  • 6. … e pensiero convergente Fasi del processo creativo: la parola ai comici “Dopo la scintilla iniziale cominci ad applicare consciamente o inconsciamente delle Generazione regole. Si comincia ad organizzare un testo in maniera da avere una frequenza auspicata di dell’idea risate calibrando il momento narrativo e il momento comico. Allo stesso tempo però non ci si può allontanare da momento iniziale, perché alcune volte il troppo razionalizzare non è funzionale” ISTINTO (Fabrizio Testini) “Una cosa buffa di questo mestiere è che in alcuni casi la prima impressione è quella che ORGANIZZAZIONE conta davvero, se ho uno spunto e te lo racconto questo è il modo ottimo in cui posso raccontartelo. Ogni successivo trattamento toglie efficacia a quel primo racconto. La scrittura dà razionalità a qualcosa che all’inizio era soltanto un’idea originale” (Carlo Turati) Verifica dell’idea e “Dopo aver scritto il testo lo leggo ad alta voce, provo a vedere se ha ritmo, se la scansione valutazione del della battute arriva frequentemente e provo a immaginare il comico in quella situazione” risultato (Giovanni Tamborrino) “La valutazione dipende molto dal carattere dei singoli, io talvolta faccio leggere le cose a SE UN PEZZO E’ persone estranee all’ambiente del cabaret. Secondo me è importante avere un riscontro prima PERFETTO, C’E’ di licenziare definitivamente il pezzo” (Paolo Borraccetti) QUALCOSA CHE NON VA “La revisione si basa sull’incanto o meno che può avere la frase, sulla bontà delle immagini che vengono descritte o richiamate, sull’utilità del prodotto per il tipo di progetto cui è stato destinato. La revisione si deve basare su una serie di criteri necessari, non solo scientifici ma anche emozionali” (Antonio De Luca) 6
  • 7. La produzione creativa è influenzata da molteplici fattori legati sia alle persone … Gruppo “Se possibile i componenti del gruppo devono essere di estrazione diversa, con esperienze diverse, con formazioni professionali diverse perché così si hanno più punti di vista. Però, ci deve essere anche stima, autocritica e autorestrizione, nel senso che ognuno deve sapere che sta lavorando con altre persone.” (Vincenzo Tamborrino) “Bisogna essere completamente diversi, avere una formazione diversa e delle vocazioni diverse. Personalmente se dovessi fare una trasmissione comica, non prenderei tutti autori comici perché altrimenti si diventerebbe uno, tutti avrebbero lo stesso punto di vista e questo sarebbe dannoso, sarebbe come scrivere da soli in casa. Userei paradossalmente anche persone che non hanno quasi niente a che fare con la comicità, per avere delle sorprese.” (Fabrizio Testini ) “Nei gruppi molto spesso è importante avere dei ruoli definiti, il che non significa avere una struttura rigida e verticale, ci deve essere spazio per tutti, ma non credo nell’anarchia. Un’altra cosa importante per me è avere dei punti di riferimento professionali all’interno del gruppo, persone dalle quali ricevere stimoli e suggerimenti. E poi sono fondamentali la comunicazione interna e una dimensione di fiducia e stima” (Paolo Borraccetti) 7
  • 8. … che al contesto di riferimento “Non ci sono luoghi fisici che mi tranquillizzano, ma ci sono luoghi fisici che mi inibiscono. Quello che so Luogo è che certamente non posso lavorare su tre artisti diversi nello stesso posto in tempi diversi, ho bisogno di identificare una persona con un processo creativo e con un luogo. È una cosa che ho imparato con il tempo e che adesso faccio meccanicamente. Non credo che i luoghi influenzino il processo creativo, però credo che quando si creano delle consuetudini è meglio rispettarle” (Carlo Turati) “L’ambiente e la situazione per me sono determinanti. L’idea di essere in una stanza d’albergo e di dover fare un monologo mi dà un’ansia incredibile, non è solo l’abitudine della situazione, ma anche degli oggetti, del toccare una cosa, dello schiacciare un bottone, del mettere un cd” (Gino) “E’ fondamentale il luogo fisico. Preferisco isolarmi! Per esempio, quando devo pensare o devo cominciare a stendere un testo mi dà fastidio anche il rumore o la musica. Preferisco stare nella mia stanza dove ho tutto a portata di mano” (Massimo Di Munno) “Il tentativo di isolarmi nella mia camera, che non deve avere troppi richiami o troppe cose, appartiene soprattutto alla prima fase del processo creativo, quella in cui tiro fuori tutto. La fase di valutazione invece è una fase in cui ho un po’ più di controllo e per assurdo potrei farla anche in posti diversi” (Antonio De Luca) Tempo “Vivo con stress ma con molta serenità creativa il periodo in cui si è sotto pressione, quando per esempio c’è la trasmissione, perché a quel punto c’è la giustificazione che la scadenza rende accettabili cose che altrimenti non lo sarebbero. C’è una componente di sfida” (Carlo Turati) “Le scadenze sono uno stimolo. Avere un limite di tempo per me è un traguardo perchè mi organizzo il tempo e lavoro in maniera tale da arrivare alla fine con un prodotto” (Marco Melloni). 8
  • 9. Non esiste un’organizzazione perfetta per la creatività … I falsi miti La creatività nasce dal DISORDINE … NON SOLO: la creatività ha una forte componente RITUALE es. LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO E L’AGENDA La creatività nasce dal CASO … NON SOLO: la creatività nasce dall’ORGANIZZAZIONE DELLE IDEE es. IL RUOLO DELLA SCALETTA La creatività nasce dalla DIVERSITA’… NON SOLO: la creatività nasce dalla SINTONIA es. LA COSTRUZIONE DEL GRUPPO La creatività nasce dall’ISTINTO … NON SOLO: la creatività nasce dal RIUTILIZZO INTENZIONALE es. GLI ARCHIVI DELLE IDEE 9
  • 10. … ma la creatività non può fare a meno dell’organizzazione … Le buone certezze: la GERARCHIA … … dell’AUTOREVOLEZZA … … e della FIDUCIA VERSO IL GRUPPO DA PARTE DEL GRUPPO • La creatività richiede CAPI: a parità di idee • La creatività richiede TEMPO: in un (ingiudicabili ex-ante) occorre qualcuno che contesto creativo il tempo è l’unica strategia decida da che parte andare a disposizione dei CAPI • La creatività richiede PROPENSIONE AL • La creatività richiede RISULTATI: un RISCHIO: l’ingiudicabilità ex-ante delle idee contesto creativo è solo WIN-WIN o LOSE- impone che qualcuno si assuma il rischio LOSE. Un buon CAPO creativo sa del fallimento per il gruppo PERDERE da solo e VINCERE con tutti In un contesto creativo, è il gruppo che sceglie il capo, ma è il capo che uccide il gruppo 10
  • 11. Agenda I. La creatività II. La creatività comica III. Le organizzazioni a supporto della creatività IV. Per concludere 11
  • 12. Ancora falsi miti • Il processo creativo non produce risultati visibili • Il processo creativo non produce risultati misurabili • Il processo creativo non produce valore • Il processo creativo può essere giudicato solo dai creativi • Il processo creativo non ha clienti • Il processo creativo non può essere giudicato dai clienti • Il processo creativo è casuale 12
  • 13. … o forse no … 13
  • 14. … e dei comportamenti organizzativi Le buone certezze: la CULTURA …  TOLLERANZA • VERSO LA DIVERSITA: per definizione la creatività vede il mondo a testa in giù… • E VERSO L’ERRORE: …ma spesso sbaglia…  RIDONDANZA: • gli errori consumano risorse e non producono risultati in sé • se qualcuno deve pensare, ci sarà pur qualcun altro che organizzare e amministrare, no?  MEMORIA • errare è umano, ma perseverare è da idioti • nessuna idea è giusta o sbagliata in sè, spesso giusti o sbagliati sono il tempo, i luoghi e gli interlocutori  ONESTA’ e FEED-BACK • Il creativo è emotivo per definizione: coltivare il rinforzo positivo è alla base della motivazione creativa E’ BANALE MA E’ COSI!! 14