Le Contenu Marketing pour valoriser votre entreprise sur InternetWordMedia
Le contenu marketing pour valoriser pour entreprise sur internet. Support présentation atelier UPE06 par Sébastien Thubet fondateur de WordMedia agence dédiée aux stratégies digitales des entreprises.
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Design inclusivo: da finalità a metodologia. Tra Victor Papanek, Lucio Stanca...Manuele Forcucci
Con il suo libro del 1970 “Design for The Real World” il designer statunitense Victor Papanek è stato il primo a porre il tema etico della responsabilità sociale e civile dei designer in un mondo in cui si progettava seguendo principalmente canoni di estetica e di ergonomia.
La Legge n.4 del 01/2004 meglio conosciuta come Legge Stanca è stata la disposizione legislativa che ha di fatto favorito l’accesso agli strumenti e ai servizi informatici alle persone con disabilità in Italia.
Nel gennaio 2020, il popolare cantante Immanuel Casto, in un passaggio di un lungo e ri-condiviso post su Facebook dichiara:
“L’inclusività, un valore per cui tutti dovremmo batterci, non rappresenta una finalità, bensì una metodologia”.
Cosa mette in relazione questi tre fatti e questi tre personaggi apparentemente lontanissimi tra loro?
Nel 2018, con il progetto di re-design del sito dell’Aeroporto di Bologna, ci siamo trovati per la prima volta in Tangible a fronteggiare i requisiti di accessibilità di un servizio online di pubblica utilità.
Durante la progettazione e lo sviluppo del sito abbiamo deciso di approcciare le disposizioni in materia di legge non solo da un punto di vista tecnico, ma abbiamo voluto alzare l’asticella verso un approccio sistemico che considerasse l’inclusività non solo come ottemperanza ad una legge ma come un processo condiviso di formazione dei principi etici del team.
In questo talk vedremo come questo progetto sia stato un’opportunità per il team:
- di approcciare al design in maniera inclusiva per tutto il ciclo di vita del progetto: dalla ricerca con le persone alla progettazione, passando per lo sviluppo front-end e la definizione del linguaggio visivo, facendo lavorare tutti questi aspetti nel raggiungimento di criteri misurabili di accessibilità
- di invertire l’approccio di tutto il team Tangible al design inclusivo da finalità a metodologia (cfr. Casto) agendo su:
• Conoscenza condivisa dei temi di accessibilità
• Formazione dei principi condivisi di design inclusivo
• Apertura alle comunità esterne e leadership culturale verso la community di designer e sviluppatori
Entrambi gli aspetti ci hanno permesso di comprendere che l’inclusività non è solamente una questione di accorgimenti tecnici e di linee guida (cfr. Legge Stanca) ma è qualcosa di più complesso che ha a che fare in scala con la responsabilità individuale, la cultura aziendale e i principi etici (cfr. Papanek) che guidano un team di design.
Dalle forme di innovazione (di prodotto, processo, organizzazione, marketing) che non richiedono oramai spiegazioni si sviluppa un discorso sui comportamenti organizzativi che la facilitano e ne mantengono nel tempo gli effetti. I QB Manager sono a tutti gli effetti degli agenti di cambiamento che introducono in azienda un nuovo livello di osservazione trasversale agli altri basato scientificamente e sul measurement. La fase di maturità si produce a causa di un lavoro di facilitazione degli agenti di innovazione sotto alcune spinte contingenti: l'arena competitiva, i cambiamenti culturali, i fattori economici. I cambiamenti dell'ecosostenibilità non si traducono in un big bang, richiedono tempo e fiducia, come quella che si ripone in un'idea innovativa foriera di vantaggi per l'azienda e la comunità. Altri ingredienti sono necessari, come la percezione di coerenza e l'ingaggio interno ed esterno. L'azione dell'agente di cambiamento QB Manager riesce persino ad allenare un'organizzazione al cambiamento.
Prima di due lezioni previste dalla II edizione del QBLAB diretto da Manageritalia Roma.
La crowd economy e la Terza Rivoluzione Industriale Walter Vassallo
L’interrogativo di fondo della presentazione è di come poter tradurre tendenze e cambiamenti in opportunità uniche considerando che il service è innanzitutto chiedersi su cosa poter fare per
gli altri e come.
La presentazione va alla scoperta degli aspetti che ruotano attorno all'epoca in cui viviamo, l'Era della Conoscenza, che devono essere considerati per poter oggi fare le scelte giuste per il nostro futuro. Viviamo in un’epoca in cui innovazione, globalizzazione, tecnologie stanno plasmando la nostra vita in modo tale da rendere ognuno consapevole di poter partecipare al miglioramento della società e di avere gli strumenti per farlo.
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
Lucia Sartori - Dai Big Data ai Relevant Data - Digital for BusinessCultura Digitale
I “Big Data” rappresentano una grande ricchezza offerta dal mondo digitale, ma anche un dedalo di informazioni in cui spesso è difficile districarsi ricostruendo senso e individuando opportunità di azione: Duepuntozero DOXA affronta il tema dal punto di vista di chi opera nell’ambito delle Ricerche e in particolare del Monitoraggio della rete e Social Media Analysis, illustrando metodi e processi specificatamente individuati per selezionare le informazioni rilevanti nel mare magnum della rete.
Customer Insight e Social Analytics. Dai Big Data ai Relevant Dataduepuntozeroresearch
La rivoluzione dei Big Data, esplosa con l’utilizzo sempre più esteso dei social network, consente per la prima volta alle aziende di ricercare e scoprire nuove opportunità attraverso l’analisi dei comportamenti di acquisto del clienti, della valutazione della percezione dei propri brand e prodotti, della valutazione del servizio alla propria clientela.
L'intervento di Federico Capeci alla Big Data Analytics Conference 2013 di giovedì 17 Ottobre 2013, Roma.
Customer insight e social analytics. dai big data ai relevant dataFederico Capeci
La rivoluzione dei Big Data, esplosa con l’utilizzo sempre più esteso dei social network, consente per la prima volta alle aziende di ricercare e scoprire nuove opportunità attraverso l’analisi dei comportamenti di acquisto del clienti, della valutazione della percezione dei propri brand e prodotti, della valutazione del servizio alla propria clientela
Design inclusivo: da finalità a metodologia. Tra Victor Papanek, Lucio Stanca...Manuele Forcucci
Con il suo libro del 1970 “Design for The Real World” il designer statunitense Victor Papanek è stato il primo a porre il tema etico della responsabilità sociale e civile dei designer in un mondo in cui si progettava seguendo principalmente canoni di estetica e di ergonomia.
La Legge n.4 del 01/2004 meglio conosciuta come Legge Stanca è stata la disposizione legislativa che ha di fatto favorito l’accesso agli strumenti e ai servizi informatici alle persone con disabilità in Italia.
Nel gennaio 2020, il popolare cantante Immanuel Casto, in un passaggio di un lungo e ri-condiviso post su Facebook dichiara:
“L’inclusività, un valore per cui tutti dovremmo batterci, non rappresenta una finalità, bensì una metodologia”.
Cosa mette in relazione questi tre fatti e questi tre personaggi apparentemente lontanissimi tra loro?
Nel 2018, con il progetto di re-design del sito dell’Aeroporto di Bologna, ci siamo trovati per la prima volta in Tangible a fronteggiare i requisiti di accessibilità di un servizio online di pubblica utilità.
Durante la progettazione e lo sviluppo del sito abbiamo deciso di approcciare le disposizioni in materia di legge non solo da un punto di vista tecnico, ma abbiamo voluto alzare l’asticella verso un approccio sistemico che considerasse l’inclusività non solo come ottemperanza ad una legge ma come un processo condiviso di formazione dei principi etici del team.
In questo talk vedremo come questo progetto sia stato un’opportunità per il team:
- di approcciare al design in maniera inclusiva per tutto il ciclo di vita del progetto: dalla ricerca con le persone alla progettazione, passando per lo sviluppo front-end e la definizione del linguaggio visivo, facendo lavorare tutti questi aspetti nel raggiungimento di criteri misurabili di accessibilità
- di invertire l’approccio di tutto il team Tangible al design inclusivo da finalità a metodologia (cfr. Casto) agendo su:
• Conoscenza condivisa dei temi di accessibilità
• Formazione dei principi condivisi di design inclusivo
• Apertura alle comunità esterne e leadership culturale verso la community di designer e sviluppatori
Entrambi gli aspetti ci hanno permesso di comprendere che l’inclusività non è solamente una questione di accorgimenti tecnici e di linee guida (cfr. Legge Stanca) ma è qualcosa di più complesso che ha a che fare in scala con la responsabilità individuale, la cultura aziendale e i principi etici (cfr. Papanek) che guidano un team di design.
Dalle forme di innovazione (di prodotto, processo, organizzazione, marketing) che non richiedono oramai spiegazioni si sviluppa un discorso sui comportamenti organizzativi che la facilitano e ne mantengono nel tempo gli effetti. I QB Manager sono a tutti gli effetti degli agenti di cambiamento che introducono in azienda un nuovo livello di osservazione trasversale agli altri basato scientificamente e sul measurement. La fase di maturità si produce a causa di un lavoro di facilitazione degli agenti di innovazione sotto alcune spinte contingenti: l'arena competitiva, i cambiamenti culturali, i fattori economici. I cambiamenti dell'ecosostenibilità non si traducono in un big bang, richiedono tempo e fiducia, come quella che si ripone in un'idea innovativa foriera di vantaggi per l'azienda e la comunità. Altri ingredienti sono necessari, come la percezione di coerenza e l'ingaggio interno ed esterno. L'azione dell'agente di cambiamento QB Manager riesce persino ad allenare un'organizzazione al cambiamento.
Prima di due lezioni previste dalla II edizione del QBLAB diretto da Manageritalia Roma.
La crowd economy e la Terza Rivoluzione Industriale Walter Vassallo
L’interrogativo di fondo della presentazione è di come poter tradurre tendenze e cambiamenti in opportunità uniche considerando che il service è innanzitutto chiedersi su cosa poter fare per
gli altri e come.
La presentazione va alla scoperta degli aspetti che ruotano attorno all'epoca in cui viviamo, l'Era della Conoscenza, che devono essere considerati per poter oggi fare le scelte giuste per il nostro futuro. Viviamo in un’epoca in cui innovazione, globalizzazione, tecnologie stanno plasmando la nostra vita in modo tale da rendere ognuno consapevole di poter partecipare al miglioramento della società e di avere gli strumenti per farlo.
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
Lucia Sartori - Dai Big Data ai Relevant Data - Digital for BusinessCultura Digitale
I “Big Data” rappresentano una grande ricchezza offerta dal mondo digitale, ma anche un dedalo di informazioni in cui spesso è difficile districarsi ricostruendo senso e individuando opportunità di azione: Duepuntozero DOXA affronta il tema dal punto di vista di chi opera nell’ambito delle Ricerche e in particolare del Monitoraggio della rete e Social Media Analysis, illustrando metodi e processi specificatamente individuati per selezionare le informazioni rilevanti nel mare magnum della rete.
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La rivoluzione dei Big Data, esplosa con l’utilizzo sempre più esteso dei social network, consente per la prima volta alle aziende di ricercare e scoprire nuove opportunità attraverso l’analisi dei comportamenti di acquisto del clienti, della valutazione della percezione dei propri brand e prodotti, della valutazione del servizio alla propria clientela.
L'intervento di Federico Capeci alla Big Data Analytics Conference 2013 di giovedì 17 Ottobre 2013, Roma.
Customer insight e social analytics. dai big data ai relevant dataFederico Capeci
La rivoluzione dei Big Data, esplosa con l’utilizzo sempre più esteso dei social network, consente per la prima volta alle aziende di ricercare e scoprire nuove opportunità attraverso l’analisi dei comportamenti di acquisto del clienti, della valutazione della percezione dei propri brand e prodotti, della valutazione del servizio alla propria clientela
10. forecasting backcasting Focus su variabili quantitative Maggiore enfasi sui dettagli Risultati determinati dalla situazione presente al momento di osservazione Dal presente al futuro Analisi deterministica Futuro chiuso Tests statistici ed econometrici Dal semplice al complesso Dal quantitativo al qualitativo Mentalità reattiva Molteplici assunzioni implicite Set limitato di opzioni Pensiero determinato da una mentalità orientata ai modelli Focus su fattori qualitativi Maggiore enfasi sulle rotture di tendenza Risultati basati su immagini future (visione) Dal futuro al presente Pensiero creativo Futuro aperto Ragionamenti plausibili Dal complesso al semplice Dal qualitativo al quantitativo Mentalità proattiva Assunzioni semplici e trasparenti Aperto raggio di opzioni Prontezza a cogliere segnali di incertezza