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L’EDUCAZIONE ALLA PACE
NELLE POLITICHE SCOLASTICHE
          ITALIANE.

       PROSPETTIVE E
  CRITICITÁ: UN’OCCASIONE
         SFUMATA?
PACE
NEGATIVA = ASSENZA DI GUERRA

POSITIVA =          ASSENZA DI VIOLENZA, sia
essa DIRETTA o INDIRETTA /STRUTTURALE,
con la quale si intende ogni forma di squilibrio
generato all’interno di una struttura gerarchica o
a un modello di organizzazione relazionale e
sociale, qualora si verifichino disuguaglianze
non casuali nella distribuzione di risorse, potere
e cultura, dalle quali scaturiscono relazioni di
dominio.
Prima premessa: Legittimazione del diritto
alla pace
• Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo,
    risoluzione 217A (III) del 10 dicembre 1948
•   Raccomandazione                     dell’UNESCO
    sull’educazione   per    la   comprensione,   la
    cooperazione e la pace internazionali e
    sull’educazione relativa ai diritti umani e alle
    libertà fondamentali, 23 novembre 1974
•   Dichiarazione dei difensori dei diritti umani,
    risoluzione 53/144 del marzo 1999
•   Dichiarazione sulla cultura di pace, documento
    A/53/243 del 13 settembre 1999
Seconda premessa: Constatazione della
 violenza diretta e strutturale presente nel
 mondo oggi
Pedagogia       Esperienza
 DANILO   Pedagogia          Scuola
 DOLCI    MAIEUTICA       Sperimental
          fondata sul      e di Mirto,
             dialogo         Sicilia
  DON     Pedagogia        Scuola di
LORENZO dell’ADERENZA       Barbiana
 MILANI
 PAULO  Pedagogia della    Circoli di
 FREIRE LIBERAZIONE,        cultura
              della
         COSCIENZA
Caratteristiche comuni nelle esperienze di
            D. DOLCI, Don L. MILANI e P. FREIRE
        FONDAMENTI DELL’EDUCAZIONE ALLA PACE:

•   centralità dell’alunno considerandolo nella sua unitarietà di soggetto-
    persona, con il suo portato emotivo, storico e sociale, e non
    esclusivamente nel suo ruolo all’interno dell’ambito scolastico;


•   centralità della comunicazione all’interno dell’apprendimento, che non è
    comunicazione unidirezionale, ossia trasmissione di saperi da un
    soggetto ad un altro, ma è scambio dialogico tra partecipanti
    all’apprendimento, che stimola alla cooperazione e non alla
    competitività;


•   centralità dello sperimentare, ossia dell’imparare facendo, interagendo
    con e sulla realtà;


•   intenzionalità educativa volta ai valori della pace. Ogni azione educativa
    ha origine in una intenzionalità dell’educatore, in questo caso,
    l’intenzione guida su cui si strutturano le pedagogie di D. Dolci, Don L.
    Milani e P. Freire è educare ai valori della pace, intento perseguito
    prima di tutto attraverso l’incarnazione personale, diventando testimoni
    di pace;


•   Perseguire la giustizia attraverso il processo della coscientizzazione ,
    alimentando nell’alunno lo sguardo critico nei confronti della realtà, per
Struttura del questionario
‘Educazione alla pace nelle scuole elementari’

    Contenitore                Obiettivo
     Generalità           Verificare conoscenza
                         delle/gli intervistate/i in
                        merito all’educazione alla
                                    pace
    Progettualità       Tracciare le linee generali
                             di un progetto di
                          educazione alla pace
     Esperienze          Constatare i percorsi di
                          educazione alla pace
                            realizzati dalle/gli
                               intervistate/i
Tematiche su cui strutturare percorsi di
           educazione alla pace.
         Ossatura del questionario:
• Intercultura – diversità
• Diritti umani
• Aggressività
• Gestione      dei   conflitti  in  modo
  nonviolento
• Giustizia
• Divario nord-sud del mondo
• Democrazia
• Questione ecologica
• Solidarietà
GENERALITÀ                     (domanda 1)

            PACE                           CONFLITTO
•Convivenza caratterizzata dai    22   •Termini gravi che sfiorano il   25
valori di tolleranza, rispetto,   %    concetto di guerra;              %
serenità, tranquillità;
•Equilibrio e benessere;          19   •Scontro tra diversità e sue     19
                                  %    conseguenze;                     %
•Armonia;                         16% •Mancanza di strumenti            16
                                      relazionali per gestire il        %
                                      confronto tra diversità
•Accordo e concordia;             11% •Termini generici di disaccordo   16
                                      – contrasto – opposizione;        %
•Assenza di guerra;               11% •Sulla base dei sentimenti che    11
                                      genera                            %
•Unione;                          8%   •Sulla base della sua            5%
                                       risoluzione
•Ideale;                          8%
•Sviluppo per tutti               5%
GENERALITÀ                      (domanda 10)
Quanto è importante che il bambino viva il
conflitto (inteso come situazioni di litigio con i
coetanei, genitori, fratelli…) perché impari a
conoscerlo e a gestirlo?
                  Vivere il conflitto per conoscerlo

            60
            40
            20
             0
                 Molto   Abbastanza    Poco   Nulla
GENERALITÀ (domanda 17)
a. Istruisce nel senso che trasmette e fa apprendere
contenuti didattici;
b. Forma persone in grado di tessere relazioni significative
con gli altri;
c. Educa gli adulti di domani nell’oggi ad essere coscienti
della realtà che hanno intorno, di sentirsene responsabili e
di agire al fine di migliorarle;
                                                                                   Tendenza positiva     Tendenza negativa
             Percentuali dei valori di tendenza positiva e




                                                                        120

                                                                        100

                                                                         80
                                                             negativa




                                                                         60

                                                                         40

                                                                         20

                                                                          0
                                                                              a.                           b.                c.
                                                                                                       Definizioni
PROGETTUALITÀ (domanda 13)
1. Aggressività
2. Gestione dei conflitti in modo
     nonviolento - Democrazia
3.   Questione ecologica
4.   Diritti umani
5.   Giustizia
6.   Intercultura – diversità
7.   Nord-Sud del mondo - Solidarietà
PROGETTUALITÀ (domanda 18)
Quanto, secondo lei, oggi al fine di educare alla pace è necessario:
• Favorire dinamiche principalmente relazionali che permettano agli
  alunni di sentirsi parte attiva della scuola; (98% - 0%)
• Utilizzare la valutazione come momento di crescita; (83% - 13%)
• Cambiare metodi di insegnamento utilizzando mezzi e strumenti che
  siano essi stessi mezzi e strumenti di pace; (76% - 19%)
• Ridimensionare il sapere didattico a vantaggio di una maggiore
  consapevolezza del mondo; (65% - 31%)
                       Possibili cambiamenti nell'istituzione scolastica
                             per inserire l'educazione alla pace

                             Tendenza positiva     Tendenza negativa

                 150
                 100
                  50
                   0
                           a.            b.            c.              d.
                                          cambiamenti
ESPERIENZE (domanda 12 )
a. Interviene con decisione stabilendo il colpevole e lo punisce;
b. Interviene con ironia sdrammatizzando l’accaduto, cerca di capire le ragioni
del conflitto di entrambe le parti e insieme a loro cerca una soluzione al
problema;
c. Sta a guardare da lontano aspettando che la situazione si calmi da sé;
d. Interviene separando i litiganti, costringendoli a stare lontano l’uno dall’altro;
e. Interviene separandoli e una volta che si sono calmati li riprende insieme
cercando di capire cosa è successo;
f. Scarica il compito ad un/a altro/a collega;
                                                      Reazione dell'insegnante di fronte ai 'piccoli' conflitti
                                                                          FREQUENZE
                                                                Frequenza massima       Frequenza minima
                                                120
               Percentuale dei valori Sempre,
                Abbastanza, Raramente, Mai




                                                100

                                                 80

                                                 60

                                                 40

                                                 20

                                                  0
                                                          a.           b.          c.          d.          e.         f.
                                                               Sei possibili atteggiamenti in reazione al conflitto
In
                                          te
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                                                                                        0
                                                                                       10
                                                                                       20
                                                                                       30
                                                                                       40
                                                                                       50
                                                                                       60
                                                                                       70
                                                                                       80
                                                                                       90
                                                                -d
                                                                       iv
                                                                          e   rs
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                                                                           an
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                                                                  ol
                                                                        og
                                                                           ic
                                                                              a
                                D                        D
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                                                                                                                                                   ESPERIENZE (domanda 23)
ESPERIENZE(domanda 22)

Aspetti positivi   %    Aspetti negativi   %
 Intercultura –    43    Mancanza di       21
  apertura al             strumenti
    diverso
 Gestione del      15    Tempi stretti     29
    conflitto
  Confronto e      38     Pregiudizi       14
    presa di
   coscienza

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L’educazione alla pace all’interno delle politiche scolastiche italiane

  • 1. L’EDUCAZIONE ALLA PACE NELLE POLITICHE SCOLASTICHE ITALIANE. PROSPETTIVE E CRITICITÁ: UN’OCCASIONE SFUMATA?
  • 2. PACE NEGATIVA = ASSENZA DI GUERRA POSITIVA = ASSENZA DI VIOLENZA, sia essa DIRETTA o INDIRETTA /STRUTTURALE, con la quale si intende ogni forma di squilibrio generato all’interno di una struttura gerarchica o a un modello di organizzazione relazionale e sociale, qualora si verifichino disuguaglianze non casuali nella distribuzione di risorse, potere e cultura, dalle quali scaturiscono relazioni di dominio.
  • 3. Prima premessa: Legittimazione del diritto alla pace • Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, risoluzione 217A (III) del 10 dicembre 1948 • Raccomandazione dell’UNESCO sull’educazione per la comprensione, la cooperazione e la pace internazionali e sull’educazione relativa ai diritti umani e alle libertà fondamentali, 23 novembre 1974 • Dichiarazione dei difensori dei diritti umani, risoluzione 53/144 del marzo 1999 • Dichiarazione sulla cultura di pace, documento A/53/243 del 13 settembre 1999 Seconda premessa: Constatazione della violenza diretta e strutturale presente nel mondo oggi
  • 4. Pedagogia Esperienza DANILO Pedagogia Scuola DOLCI MAIEUTICA Sperimental fondata sul e di Mirto, dialogo Sicilia DON Pedagogia Scuola di LORENZO dell’ADERENZA Barbiana MILANI PAULO Pedagogia della Circoli di FREIRE LIBERAZIONE, cultura della COSCIENZA
  • 5. Caratteristiche comuni nelle esperienze di D. DOLCI, Don L. MILANI e P. FREIRE FONDAMENTI DELL’EDUCAZIONE ALLA PACE: • centralità dell’alunno considerandolo nella sua unitarietà di soggetto- persona, con il suo portato emotivo, storico e sociale, e non esclusivamente nel suo ruolo all’interno dell’ambito scolastico; • centralità della comunicazione all’interno dell’apprendimento, che non è comunicazione unidirezionale, ossia trasmissione di saperi da un soggetto ad un altro, ma è scambio dialogico tra partecipanti all’apprendimento, che stimola alla cooperazione e non alla competitività; • centralità dello sperimentare, ossia dell’imparare facendo, interagendo con e sulla realtà; • intenzionalità educativa volta ai valori della pace. Ogni azione educativa ha origine in una intenzionalità dell’educatore, in questo caso, l’intenzione guida su cui si strutturano le pedagogie di D. Dolci, Don L. Milani e P. Freire è educare ai valori della pace, intento perseguito prima di tutto attraverso l’incarnazione personale, diventando testimoni di pace; • Perseguire la giustizia attraverso il processo della coscientizzazione , alimentando nell’alunno lo sguardo critico nei confronti della realtà, per
  • 6. Struttura del questionario ‘Educazione alla pace nelle scuole elementari’ Contenitore Obiettivo Generalità Verificare conoscenza delle/gli intervistate/i in merito all’educazione alla pace Progettualità Tracciare le linee generali di un progetto di educazione alla pace Esperienze Constatare i percorsi di educazione alla pace realizzati dalle/gli intervistate/i
  • 7. Tematiche su cui strutturare percorsi di educazione alla pace. Ossatura del questionario: • Intercultura – diversità • Diritti umani • Aggressività • Gestione dei conflitti in modo nonviolento • Giustizia • Divario nord-sud del mondo • Democrazia • Questione ecologica • Solidarietà
  • 8. GENERALITÀ (domanda 1) PACE CONFLITTO •Convivenza caratterizzata dai 22 •Termini gravi che sfiorano il 25 valori di tolleranza, rispetto, % concetto di guerra; % serenità, tranquillità; •Equilibrio e benessere; 19 •Scontro tra diversità e sue 19 % conseguenze; % •Armonia; 16% •Mancanza di strumenti 16 relazionali per gestire il % confronto tra diversità •Accordo e concordia; 11% •Termini generici di disaccordo 16 – contrasto – opposizione; % •Assenza di guerra; 11% •Sulla base dei sentimenti che 11 genera % •Unione; 8% •Sulla base della sua 5% risoluzione •Ideale; 8% •Sviluppo per tutti 5%
  • 9. GENERALITÀ (domanda 10) Quanto è importante che il bambino viva il conflitto (inteso come situazioni di litigio con i coetanei, genitori, fratelli…) perché impari a conoscerlo e a gestirlo? Vivere il conflitto per conoscerlo 60 40 20 0 Molto Abbastanza Poco Nulla
  • 10. GENERALITÀ (domanda 17) a. Istruisce nel senso che trasmette e fa apprendere contenuti didattici; b. Forma persone in grado di tessere relazioni significative con gli altri; c. Educa gli adulti di domani nell’oggi ad essere coscienti della realtà che hanno intorno, di sentirsene responsabili e di agire al fine di migliorarle; Tendenza positiva Tendenza negativa Percentuali dei valori di tendenza positiva e 120 100 80 negativa 60 40 20 0 a. b. c. Definizioni
  • 11. PROGETTUALITÀ (domanda 13) 1. Aggressività 2. Gestione dei conflitti in modo nonviolento - Democrazia 3. Questione ecologica 4. Diritti umani 5. Giustizia 6. Intercultura – diversità 7. Nord-Sud del mondo - Solidarietà
  • 12. PROGETTUALITÀ (domanda 18) Quanto, secondo lei, oggi al fine di educare alla pace è necessario: • Favorire dinamiche principalmente relazionali che permettano agli alunni di sentirsi parte attiva della scuola; (98% - 0%) • Utilizzare la valutazione come momento di crescita; (83% - 13%) • Cambiare metodi di insegnamento utilizzando mezzi e strumenti che siano essi stessi mezzi e strumenti di pace; (76% - 19%) • Ridimensionare il sapere didattico a vantaggio di una maggiore consapevolezza del mondo; (65% - 31%) Possibili cambiamenti nell'istituzione scolastica per inserire l'educazione alla pace Tendenza positiva Tendenza negativa 150 100 50 0 a. b. c. d. cambiamenti
  • 13. ESPERIENZE (domanda 12 ) a. Interviene con decisione stabilendo il colpevole e lo punisce; b. Interviene con ironia sdrammatizzando l’accaduto, cerca di capire le ragioni del conflitto di entrambe le parti e insieme a loro cerca una soluzione al problema; c. Sta a guardare da lontano aspettando che la situazione si calmi da sé; d. Interviene separando i litiganti, costringendoli a stare lontano l’uno dall’altro; e. Interviene separandoli e una volta che si sono calmati li riprende insieme cercando di capire cosa è successo; f. Scarica il compito ad un/a altro/a collega; Reazione dell'insegnante di fronte ai 'piccoli' conflitti FREQUENZE Frequenza massima Frequenza minima 120 Percentuale dei valori Sempre, Abbastanza, Raramente, Mai 100 80 60 40 20 0 a. b. c. d. e. f. Sei possibili atteggiamenti in reazione al conflitto
  • 14. In te rc ul tu ra 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 -d iv e rs it à D ir it ti um an i So lid Q ar ue ie st tà io ne ec ol og ic a D D G iv em es ar ti io oc on N r e or az de d- i a i co Su nf d l it d ti el m Tematiche i n on m do od o no n vi ol e nt o A gg re ss i vi tà G iu st iz ia Percentuale di scelta della tematica di riferimento ESPERIENZE (domanda 23)
  • 15. ESPERIENZE(domanda 22) Aspetti positivi % Aspetti negativi % Intercultura – 43 Mancanza di 21 apertura al strumenti diverso Gestione del 15 Tempi stretti 29 conflitto Confronto e 38 Pregiudizi 14 presa di coscienza