2. PACE
NEGATIVA = ASSENZA DI GUERRA
POSITIVA = ASSENZA DI VIOLENZA, sia
essa DIRETTA o INDIRETTA /STRUTTURALE,
con la quale si intende ogni forma di squilibrio
generato all’interno di una struttura gerarchica o
a un modello di organizzazione relazionale e
sociale, qualora si verifichino disuguaglianze
non casuali nella distribuzione di risorse, potere
e cultura, dalle quali scaturiscono relazioni di
dominio.
3. Prima premessa: Legittimazione del diritto
alla pace
• Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo,
risoluzione 217A (III) del 10 dicembre 1948
• Raccomandazione dell’UNESCO
sull’educazione per la comprensione, la
cooperazione e la pace internazionali e
sull’educazione relativa ai diritti umani e alle
libertà fondamentali, 23 novembre 1974
• Dichiarazione dei difensori dei diritti umani,
risoluzione 53/144 del marzo 1999
• Dichiarazione sulla cultura di pace, documento
A/53/243 del 13 settembre 1999
Seconda premessa: Constatazione della
violenza diretta e strutturale presente nel
mondo oggi
4. Pedagogia Esperienza
DANILO Pedagogia Scuola
DOLCI MAIEUTICA Sperimental
fondata sul e di Mirto,
dialogo Sicilia
DON Pedagogia Scuola di
LORENZO dell’ADERENZA Barbiana
MILANI
PAULO Pedagogia della Circoli di
FREIRE LIBERAZIONE, cultura
della
COSCIENZA
5. Caratteristiche comuni nelle esperienze di
D. DOLCI, Don L. MILANI e P. FREIRE
FONDAMENTI DELL’EDUCAZIONE ALLA PACE:
• centralità dell’alunno considerandolo nella sua unitarietà di soggetto-
persona, con il suo portato emotivo, storico e sociale, e non
esclusivamente nel suo ruolo all’interno dell’ambito scolastico;
• centralità della comunicazione all’interno dell’apprendimento, che non è
comunicazione unidirezionale, ossia trasmissione di saperi da un
soggetto ad un altro, ma è scambio dialogico tra partecipanti
all’apprendimento, che stimola alla cooperazione e non alla
competitività;
• centralità dello sperimentare, ossia dell’imparare facendo, interagendo
con e sulla realtà;
• intenzionalità educativa volta ai valori della pace. Ogni azione educativa
ha origine in una intenzionalità dell’educatore, in questo caso,
l’intenzione guida su cui si strutturano le pedagogie di D. Dolci, Don L.
Milani e P. Freire è educare ai valori della pace, intento perseguito
prima di tutto attraverso l’incarnazione personale, diventando testimoni
di pace;
• Perseguire la giustizia attraverso il processo della coscientizzazione ,
alimentando nell’alunno lo sguardo critico nei confronti della realtà, per
6. Struttura del questionario
‘Educazione alla pace nelle scuole elementari’
Contenitore Obiettivo
Generalità Verificare conoscenza
delle/gli intervistate/i in
merito all’educazione alla
pace
Progettualità Tracciare le linee generali
di un progetto di
educazione alla pace
Esperienze Constatare i percorsi di
educazione alla pace
realizzati dalle/gli
intervistate/i
7. Tematiche su cui strutturare percorsi di
educazione alla pace.
Ossatura del questionario:
• Intercultura – diversità
• Diritti umani
• Aggressività
• Gestione dei conflitti in modo
nonviolento
• Giustizia
• Divario nord-sud del mondo
• Democrazia
• Questione ecologica
• Solidarietà
8. GENERALITÀ (domanda 1)
PACE CONFLITTO
•Convivenza caratterizzata dai 22 •Termini gravi che sfiorano il 25
valori di tolleranza, rispetto, % concetto di guerra; %
serenità, tranquillità;
•Equilibrio e benessere; 19 •Scontro tra diversità e sue 19
% conseguenze; %
•Armonia; 16% •Mancanza di strumenti 16
relazionali per gestire il %
confronto tra diversità
•Accordo e concordia; 11% •Termini generici di disaccordo 16
– contrasto – opposizione; %
•Assenza di guerra; 11% •Sulla base dei sentimenti che 11
genera %
•Unione; 8% •Sulla base della sua 5%
risoluzione
•Ideale; 8%
•Sviluppo per tutti 5%
9. GENERALITÀ (domanda 10)
Quanto è importante che il bambino viva il
conflitto (inteso come situazioni di litigio con i
coetanei, genitori, fratelli…) perché impari a
conoscerlo e a gestirlo?
Vivere il conflitto per conoscerlo
60
40
20
0
Molto Abbastanza Poco Nulla
10. GENERALITÀ (domanda 17)
a. Istruisce nel senso che trasmette e fa apprendere
contenuti didattici;
b. Forma persone in grado di tessere relazioni significative
con gli altri;
c. Educa gli adulti di domani nell’oggi ad essere coscienti
della realtà che hanno intorno, di sentirsene responsabili e
di agire al fine di migliorarle;
Tendenza positiva Tendenza negativa
Percentuali dei valori di tendenza positiva e
120
100
80
negativa
60
40
20
0
a. b. c.
Definizioni
11. PROGETTUALITÀ (domanda 13)
1. Aggressività
2. Gestione dei conflitti in modo
nonviolento - Democrazia
3. Questione ecologica
4. Diritti umani
5. Giustizia
6. Intercultura – diversità
7. Nord-Sud del mondo - Solidarietà
12. PROGETTUALITÀ (domanda 18)
Quanto, secondo lei, oggi al fine di educare alla pace è necessario:
• Favorire dinamiche principalmente relazionali che permettano agli
alunni di sentirsi parte attiva della scuola; (98% - 0%)
• Utilizzare la valutazione come momento di crescita; (83% - 13%)
• Cambiare metodi di insegnamento utilizzando mezzi e strumenti che
siano essi stessi mezzi e strumenti di pace; (76% - 19%)
• Ridimensionare il sapere didattico a vantaggio di una maggiore
consapevolezza del mondo; (65% - 31%)
Possibili cambiamenti nell'istituzione scolastica
per inserire l'educazione alla pace
Tendenza positiva Tendenza negativa
150
100
50
0
a. b. c. d.
cambiamenti
13. ESPERIENZE (domanda 12 )
a. Interviene con decisione stabilendo il colpevole e lo punisce;
b. Interviene con ironia sdrammatizzando l’accaduto, cerca di capire le ragioni
del conflitto di entrambe le parti e insieme a loro cerca una soluzione al
problema;
c. Sta a guardare da lontano aspettando che la situazione si calmi da sé;
d. Interviene separando i litiganti, costringendoli a stare lontano l’uno dall’altro;
e. Interviene separandoli e una volta che si sono calmati li riprende insieme
cercando di capire cosa è successo;
f. Scarica il compito ad un/a altro/a collega;
Reazione dell'insegnante di fronte ai 'piccoli' conflitti
FREQUENZE
Frequenza massima Frequenza minima
120
Percentuale dei valori Sempre,
Abbastanza, Raramente, Mai
100
80
60
40
20
0
a. b. c. d. e. f.
Sei possibili atteggiamenti in reazione al conflitto
14. In
te
rc
ul
tu
ra
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
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Percentuale di scelta della tematica di riferimento
ESPERIENZE (domanda 23)
15. ESPERIENZE(domanda 22)
Aspetti positivi % Aspetti negativi %
Intercultura – 43 Mancanza di 21
apertura al strumenti
diverso
Gestione del 15 Tempi stretti 29
conflitto
Confronto e 38 Pregiudizi 14
presa di
coscienza