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Raimondo Villano
Sovrano Militare Ordine di Malta
ATTIVITÀ DIPLOMATICA
“Dunque chi vuole comprendere il mondo - e la Chiesa - di oggi,
chi vuole contribuire con piena coscienza delle proprie responsabilità
alla costruzione del loro futuro, deve conoscere il loro passato,
deve porsi di fronte alla loro storia.
Nessun albero può crescere in altezza se è privo di radici”
1
Mons. Walter Brandmüller
ISBN 978-88-904235-43, CDD 900 VIL tui 2008, 4^ edizione (esaurita), pp. 390, Pergamena,
ottobre 2009.
Con il patrocinio dell’Accade A.C.). Secondo S.E. Ven. Balì
Gran Croce di Giustizia Fra’ Roma e Membro del Sovrano
Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta, “il libro si distingue per approfondita informazione
e scorrevolezza di esposizione”. Apprezzato da numerose Autorità civili, religiose e melitensi, tra cui:
il Capo dello Stato, il Santo Padre, S.A. E.ma il Principe e Gran Maestro del SMOM, vari regnanti
d’Europa e Alti Prelati.
Sovrano Militare Ordine di Malta
ATTIVITA’ DIPLOMATICA
“Fin dal principio, questa Chiesa “una”
si presenta tuttavia con una grande diversità,
che proviene sia dalla varietà dei toni di Dio
sia dalla molteplicità delle persone che li ricevono.
Nell’unità del Popolo di Dio si radunano
le diversità dei popoli e delle culture.
Tra i membri della Chiesa esiste una diversità di doni,
di funzioni, di condizioni e modi di vita”
Catechismo della Chiesa Cattolica, 814.
Benché sia innanzitutto un Ordine religioso secolare che ha per vocazione
la difesa della Fede e il servizio agli ammalati e ai poveri, l’Ordine di Malta
è anche un soggetto giuridico di diritto pubblico internazionale che
intrattiene relazioni diplomatiche con oltre 100 Stati in tutto il mondo - di
2
cui molti non cattolici - cui vanno aggiunte rappresentanze presso alcuni
importanti Paesi europei e presso Organismi Europei ed Organizzazioni
Internazionali di rilievo; dispone, infatti, di delegazioni permanenti presso
le Nazioni Unite a New York, Ginevra, Parigi, Vienna e presso la
Commissione Europea e le principali Organizzazioni Internazionali. Sul
piano politico internazionale l’Ordine di Malta ha una posizione di piena
neutralità, è imparziale e apolitico. Per questo l'Ordine può agire come
mediatore tutte le volte che gli Stati gli si rivolgono per risolvere i propri
contrasti. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dal costante incremento dei
rapporti diplomatici. L’Ordine ha il suo proprio servizio diplomatico che è
un attributo della sua sovranità.
I diplomatici sono nominati dal Gran Maestro e dal Sovrano Consiglio e
assumono le loro responsabilità non appena le loro credenziali sono state
presentate al Capo dello Stato nel Paese presso il quale sono accreditati.
Le missioni degli Ambasciatori sono strettamente umanitarie, totalmente
volontarie e sempre imparziali. Il loro obiettivo è, secondo necessità, di
aprire canali diplomatici per portare assistenza umanitaria. Avvalendosi
delle loro competenze in materia di trattative diplomatiche, gli Ambasciatori
dell’Ordine contribuiscono a creare condizioni affinché gli aiuti giungano a
3
destinazione tempestivamente e in maniera efficace, collaborando con le
Associazioni nazionali dell’Ordine, laddove presenti, o, in loro assenza,
assumendo il coordinamento delle attività di assistenza.
Il ruolo degli ambasciatori dell’Ordine è, in effetti, particolare poiché al
tradizionale esercizio dell’arte della diplomazia e del negoziato, devono
abbinare la capacità di svolgere attività umanitarie.
Gli ambasciatori melitensi sono, in effetti, l’anello tra i due volti
dell’Ordine: i quartier generali e il «terreno» dove si interviene. Il loro ruolo
è fondamentale proprio perché non politico ma tecnico.
L’Ordine persegue una politica basata sulla costruzione di relazioni attive
con le più importanti organizzazioni internazionali impegnate in attività
umanitarie, operando in partnership con i principali attori internazionali e
le organizzazioni non-governative. In questo contesto, l’Ordine sta
esercitando un ruolo sempre più dinamico nei processi di consultazione e
pianificazione ai quali può contribuire con la sua vastissima esperienza, la
sua diretta conoscenza delle situazioni locali e le sue specifiche
competenze(1)
.
Grazie all’attività diplomatica, alla fine della Seconda Guerra Mondiale
l’Ordine ha effettuato diversi
4
interventi presso gli Alleati a favore dei prigionieri di guerra italiani ed
inviando una missione giovannita in territorio tedesco con il compito di
portare assistenza morale ai prigionieri italiani.
Sempre avvalendosi dell’attività diplomatica, l’Ordine è arrivato nei campi
profughi del Congo, in Albania, in Macedonia, in Montenegro; ha sfondato
anche la cortina degli “ex nemici”: il Libano, per esempio, dove l’Ordine
gestisce una decina tra ospedali e ambulatori e dove durante la guerra era
l’unico organo che riusciva a portare aiuti da una e dall’altra parte della linea
verde, ovvero dalle fazioni cristiane a quelle musulmane. Inoltre, l’ex re del
Marocco Hassan II ha chiamato l’Ordine a mediare con alcuni Paesi arabi
su Gerusalemme, superando anche il blocco Est-Ovest; a Cuba, infine,
l’Ordine stava ai tempi di Batista ed è rimasto anche con Castro e, dopo la
visita del Papa del 1998, vi ha portato 8 milioni di dollari.
Gli ambasciatori dell’Ordine vengono reclutati per lo più tra i diplomatici di
professione che, abbandonata la carriera attiva, desiderano offrire, per
qualche anno e disinteressatamente, i loro servizi. Sono nominati dal Gran
Maestro ed entrano in carica dopo presentazione delle lettere credenziali al
Capo di Stato presso il quale sono accreditati.
5
Annualmente il Principe e Gran Maestro nei primi giorni di gennaio a “Villa
Malta” riceve gli Ambasciatori dei Paesi accreditati presso l'Ordine con una
solenne cerimonia per gli auguri d'inizio anno del Corpo Diplomatico
che si svolge nella Cappella di Santa Maria del Priorato. Suggestivo è il
colpo d'occhio: il Gran Maestro, i membri del Sovrano Consiglio e gli alti
dignitari del Palazzo Magistrale vestono con l'antica uniforme rossa mentre
gli Ambasciatori sono in frac, uniforme diplomatica o abito nazionale.
L'udienza solenne è l'occasione per ricordare i principali interventi
umanitari effettuati dall’Ordine nell’anno precedente a favore delle
popolazioni colpite da conflitti o calamità naturali. La cerimonia è aperta
dal discorso del Decano del Corpo Diplomatico ed è seguito da quello del
Gran Maestro.
La missione degli ambasciatori verte su questioni prettamente umanitarie.
Tuttavia, nei Paesi in cui non esiste un’Associazione nazionale,
l’ambasciatore è anche incaricato del coordinamento delle attività
ospedaliere. In tal caso, l’ambasciatore opera in collaborazione con le altre
Associazioni nazionali attive nel suo Paese di accreditamento ed espleta
queste responsabilità in aggiunta ai suoi impegni diplomatici. Ad
integrazione della sua rete di relazioni bilaterali con Stati sovrani, l’Ordine
6
è ufficialmente accreditato, dal 1987, presso la Commissione Europea e il
suo Rappresentante ha rango di ambasciatore. D’altra parte, l’Ordine si
avvale dello status di Osservatore presso le Nazioni Unite ed ha, pertanto,
istituito delle missioni permanenti a New York, Ginevra, Vienna, Roma e
Parigi. Quest’evoluzione delle relazioni con le organizzazioni internazionali
rappresenta un esplicito riconoscimento della posizione e del ruolo
dell’Ordine nel mondo, che gli consente di rafforzare il suo contributo
specifico all’azione in campo umanitario e, in un quadro più generale, in
quello della difesa della dignità umana. La forma di questo contributo varia
a seconda delle missioni e delle attribuzioni delle agenzie presso le quali i
suoi rappresentanti sono accreditati.
A Ginevra, l’ambasciatore Pierre-Yves Simonin (ex ambasciatore svizzero
in Israele, Belgio e presso la NATO) espleta il suo mandato in un quadro
particolare che vede riunite le principali agenzie delle Nazioni Unite
interessate ai diritti dell’uomo e al diritto internazionale umanitario e, più
specificamente, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l’Alto
Comitato per i Rifugiati.
7
A Vienna, l’ambasciatore Helmut Liedermann (ex ambasciatore d’Austria
a Belgrado e a Mosca) ha partecipato attivamente alla campagna che ha
portato al bando delle mine antiuomo.
A Bruxelles, l’ambasciatore Philippe de Scoutheete (ex ambasciatore del
Belgio a Madrid ed ex rappresentante permanente del Belgio presso
l’Unione Europea) è accreditato presso la Commissione Europea che è il
primo donatore di aiuti umanitari nel mondo. Segue particolarmente i
programmi dei servizi di EuropeAide e ECHO (European Community
Humanitarian Office); questo ufficio intrattiene dei rapporti di partenariato
particolarmente attivi con l’Ordine, come durante la crisi dei Balcani. Un
compito molto importante, ma necessariamente discreto, è affidato ai
diplomatici dell’Ordine quando devono partecipare agli sforzi di
prevenzione di conflitti o guerre civili o quando sono chiamati a condurre
azioni di mediazione o di buoni uffici ad esempio nei casi di sequestro di
persona o di crisi gravi come quelle avvenute in Cambogia e in Libano, dove
i rappresentanti dell’Ordine hanno potuto agire con successo. Altre forme
d’interventi interessano l’assistenza medica del personale umanitario nelle
aree di conflitti o di calamità naturali, nonché nel quadro dei programmi di
lotta alla lebbra. Il Gran Cancelliere dell’Ordine e Ministro degli Esteri
8
illustrava così la posizione dell’Ordine in occasione del cinquantesimo
anniversario delle Nazioni Unite: «…l’Ordine, grazie alla sua neutralità
politica e al suo carattere sopranazionale, è qualificato come Ente capace
e desideroso di condurre azioni di pacificazione e di mediazione in
cooperazione con le Nazioni Unite, nel rispetto dei principi di dialogo e di
comprensione tra i popoli».
L’Ordine mantiene relazioni diplomatiche al rango di ambasciata con
103 Stati e al rango di delegazione con altri Paesi. E’ inoltre rappresentato
con missioni permanenti presso le principali organizzazioni
intergovernative internazionali.
L’Ordine conclude accordi di natura internazionale con Stati ed altri soggetti
e, successivamente, sono seguite dalle Associazioni nazionali dotate di
organizzazioni proprie e distinte da quelle diplomatiche e solo in ipotesi di
crisi di rapporti o in caso di nuove iniziative o attività subentra nuovamente
il livello diplomatico paritetico tra lo Stato interessato ed il Sovrano Ordine
melitense. Gli elementi costitutivi dei Protocolli di Intesa sono, in genere,
quelli presenti negli accordi diplomatici tra Stati e si basano sul Diritto
Internazionale, sulla Convenzione di Vienna e sullo scambio di agenti con
rango di Ambasciatore.
9
Considerando, inoltre, il fatto che l’Ordine è privo di territorio, si pone il
problema da parte di Stati terzi del rango diplomatico dell’agente
accreditato presso l’Ordine, al fine di garantirgli i privilegi e le immunità
diplomatiche la cui concessione è regolata anche da norme interne agli Stati
e comporta, dunque, una rinunzia da parte dello Stato ad esercitare la propria
potestà d’imperio sull’agente e sugli atti da questi compiuti. In mancanza di
un accordo dell’Ordine con lo Stato ospitante, si è seguita la strada della
concessione del suo gradimento, nei limiti in cui l’agente da accreditare
presso di sé non sia quello già accreditato presso la Repubblica Italiana, ad
un membro della missione diplomatica già accreditata presso la Santa Sede
dallo Stato con cui si allacciano rapporti, il quale già gode in Italia di tutte
le prerogative ed immunità che spettano agli agenti diplomatici secondo il
Diritto Internazionale, come disposto l’art. 12 del Trattato tra la Santa Sede
e l’Italia. Unico, quindi, è il soggetto preposto a due distinte funzioni:
missione presso la Santa Sede e missione presso il Sovrano Militare Ordine
di Malta(2)
.
L’Ordine di Malta, in particolare, intrattiene relazioni diplomatiche con
gli Stati:
10
 in EUROPA: Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina,
Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Italia, Iugoslavia, Lettonia,
Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Moldavia,
Polonia, Portogallo, Romania, Federazione Russa(3)
, Principato di
Monaco(4)
, San Marino, Santa Sede, Slovacchia, Slovenia, Spagna,
Ungheria;
 in AMERICA: Argentina, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia,
Costa Rica, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador,
Georgia, Guatemala, Guyana, Haiti, Honduras, Nicaragua, Panama,
Paraguay, Perù, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Suriname,
Uruguay, Venezuela;
 in ASIA: Afghanistan, Armenia, Cambogia, Kazakistan, Libano,
Filippine, Tagikistan,
Thailandia;
 in AFRICA: Benin, Burkina Faso, Camerun, Capo Verde, Repubblica
Centroafricana, Ciad, Comore, Repubblica Popolare del Congo,
Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gabon,
Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Liberia, Madagascar, Mali,
11
Marocco, Mauritania, Maurizio, Mozambico, Niger, Sao Tomé e
Principe, Senegal, Seichelles, Somalia, Sudan, Togo;
 in OCEANIA: Micronesia.
L’Ordine, ancora, intrattiene relazioni ufficiali con gli Stati: Belgio,
Francia, Germania, Lussemburgo, Svizzera.
L’Ordine, inoltre, dispone di delegazioni permanenti presso le
Organizzazioni Internazionali di rilievo: Nazioni Unite (a New York,
Ginevra, Vienna); Commissione Europea (a Bruxelles); AIEA - Agenzia
Internazionale dell’Energia Atomica (a Vienna); FAO - Organizzazione
delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (a Roma); PAM -
Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (a Roma); UNHCR
- Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (a Ginevra);
UNHCHR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (a
Ginevra); CICR - Comitato Internazionale della Croce Rossa (a Ginevra);
FISCRMLR - Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa
e della Mezza Luna Rossa (a Ginevra); OMS - Organizzazione Mondiale
della Sanità (a Ginevra); UNESCO (a Parigi); Consiglio d’Europa (a
Strasburgo); CIM - Comitato Internazionale Migrazioni (a Ginevra);
CIMFM - Comitato Internazionale di Medicina e Farmacologia Militare (a
12
Bruxelles); Organizzazione degli Stati Centroamericani (a Washington);
UNIDO - Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale
(a Vienna); IOM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (a
Ginevra); IDB - Banca Interamericana di Sviluppo (a Washington);
UNIDROIT - Istituto Internazionale Unificazione del Diritto Privato (a
Roma); IIDU- Istituto Internazionale di Diritto Umanitario (a Ginevra).
L’Ordine di Malta è accreditato ufficialmente, dal 1987, presso la
Commissione Europea e il suo Rappresentante Permanente figura, con il
rango di ambasciatore, nella lista del Corpo Diplomatico accreditato.
Assume oggi la carica l’ambasciatore Philippe de Schoutheete de Tervarent,
ex ambasciatore del Belgio in Spagna e presso l’Unione Europea. La
rappresentanza dispone di un ufficio amministrativo presso l’Associazione
belga dell’Ordine di Malta e ha per funzione di mantenere contatti ad ogni
livello con la Commissione Europea e i relativi Servizi, onde informare ed
aggiornare il Governo dell’Ordine e gli organismi nazionali in merito ai
grandi orientamenti e alle decisioni di Bruxelles concernenti l’evoluzione
delle politiche umanitarie e di aiuto allo sviluppo. I servizi della
Commissione con i quali la Rappresentanza Ufficiale ha i contatti più
frequenti sono ECHO - European Community Humanitarian Office - primo
13
donatore di aiuti umanitari nel mondo e ufficio specifico per le situazioni di
crisi connesse con le calamità naturali, la Direzione Generale “Sviluppo”
responsabile dell’aiuto al Terzo Mondo, la Direzione Generale “Relazioni
Esterne”, in particolare per quanto attiene alle azioni in Europa dell’Est ed i
programmi PHARES e TACIS, senza dimenticare la neonata struttura
“Europe Aid”. In questo ambito, la Rappresentanza Ufficiale dell’Ordine di
Malta partecipa alla riunione annuale delle organizzazioni partner di ECHO.
Infatti, nel 1999, l’Ordine di Malta, per mano di tre sue associazioni
nazionali (Oeuvres Hospitalières Françaises de l’Ordre de Malte, Malteser
Hilfsdienst/Germania e Malteser Hospitaldienst/Austria), ha firmato un
contratto di partenariato con ECHO.
Tutte queste azioni sono espletate nel rispetto dei principi fondamentali del
diritto umanitario internazionale, ed in particolare quello della non
discriminazione delle vittime per motivi razziali, etnici, religiosi, di sesso,
di età, di cittadinanza o di opinione. E nello stesso spirito, non sono
assoggettate, né subordinate a considerazioni di natura politica.
Dall’estratto del discorso dell’ambasciatore Frà José Antonio Linati-Bosch,
Osservatore presso le Nazioni Unite, rivolto il 15 febbraio 2000 a New York
nella sede dell’ONU al Comitato per le operazioni di mantenimento della
14
pace dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite leggiamo: “L’Ordine di
Malta probabilmente la più antica delle organizzazioni umanitarie
internazionali con oltre 900 anni d’ininterrotta attività, è d’ora in poi
strettamente legato alle operazioni delle Nazioni Unite per il mantenimento
della pace. Nel 1991, l’Ordine ha offerto per la prima volta i propri servizi
alle Nazioni Unite mettendo a disposizione un’unità di assistenza medica
presso la Missione d’Osservazione delle Nazioni Unite in America Centrale.
Nel quadro di successive missioni di mantenimento della pace, l’Ordine, su
richiesta dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR), ha installato
diversi campi profughi in Ruanda e allestito un ospedale da campo dotato
di servizi di chirurgia, pediatria e ostetricia. Sempre in cooperazione con
l’Alto Commissariato per i Rifugiati, una missione nella Repubblica
Democratica del Congo, nel 1999, ha permesso di portare assistenza ai
profughi e di creare un centro nutrizionale per i bambini malnutriti.
L’Ordine è altresì intervenuto in Uganda per portare soccorso ai rifugiati
sudanesi nel distretto di Aruja. Dal 1996, una squadra medica affianca la
Missione di Osservazione Iraq - Kuwait delle Nazioni Unite (UNIKOM). Su
richiesta del Governo tedesco, l’Ordine ha creato di recente un’unità
medica di pronto intervento che, mantenuta in stato di allerta permanente,
15
può essere mobilitata in quarantotto ore per partecipare a missioni urgenti
di mantenimento della pace. Tale unità medica specializzata sarà rafforzata
al fine di poter partecipare immediatamente ad altre missioni di
mantenimento della pace, nel quadro di accordi simili a quelli sottoscritti
con il ministero tedesco degli Affari Esteri. Fedele al principio di neutralità
dichiarato all’inizio del XVIII secolo, l’Ordine di Malta gode di una
reputazione giustificata d’imparzialità e indipendenza e, su questa scorta, è
pronto a contribuire attivamente alle future operazioni di mantenimento
della pace, rispondendo di volta in volta ai bisogni e alle richieste che
saranno formulate dalle Nazioni Unite”.
Nel corso di una cerimonia organizzata alcuni anni fa nel quadro
dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Arcivescovo Renato
Raffaele Martino, allora Nunzio Apostolico ed Osservatore Permanente
della Santa Sede presso le Nazioni Unite, Presidente della “Path to Peace
Foundation” ha conferito alle tre Associazioni statunitensi dell’Ordine il
premio “Champion of Peace”, Campione della Pace. L’Associazione
americana (New York), l’Associazione federale (Washington) e
l’Associazione occidentale degli USA hanno ricevuto questo
16
riconoscimento per l’azione umanitaria negli Stati Uniti e nel mondo, ed in
particolare in America Latina, in Asia e nel Medio Oriente.
Gli scopi perseguiti dalla “Fondazione Cammino verso la Pace” sono la
diffusione dei messaggi del Santo Padre, della Santa Sede e delle
organizzazioni cattoliche sui temi della giustizia, della carità e della pace;
lo studio degli insegnamenti sociali della Chiesa; la promozione di iniziative
di natura culturale e la realizzazione di progetti caritatevoli ed umanitari per
i diritti fondamentali dell’uomo.
Tra gli altri più recenti impegni nel settore, l’Ordine, consapevole di non
avere la possibilità concreta di intervenire sul piano degli Stati ma di
possedere una sua voce, quella dell’Osservatore permanente alle Nazioni
Unite, attraverso essa è protesa a sviluppare i tematiche che concorrano ad
allentare un po’ la morsa dell’autoritarismo di taluni Stati che lede la
personalità degli individui.
Anche lo sviluppo sul piano costituzionale concretizzato con il momento
epocale rappresentato dall’approvazione della nuova Carta Costituzionale e
del Codice sono realtà che consentono all’Ordine di essere molto più attivo
sul piano della comunità internazionale e di guardare meglio a funzioni di
intermediazione nel confronti dei grandi problemi degli Stati, nonché di
17
sviluppare una diplomazia preventiva che anche se, come visto nei Balcani,
non sempre serve per evitare i conflitti ma, tuttavia, rappresenta la ragnatela
di una rete diplomatica innescata prima che i conflitti si scatenino e, quindi,
apre nuovi canali utili per instaurare un dialogo costruttivo.
Presso l’ONU, inoltre, sono state curate dall’ambasciatore conte Marullo
battaglie contro le mine e per la cancellazione del debito estero.
In un mondo sempre più globalizzato, poi, l’Ordine ha creato un Comitato
Internazionale e un Centro di Cooperazione negli Stati Uniti per lavorare
sul continente americano: “è la nostra risposta a quello che ha detto Kofi
Annan: la globalizzazione deve essere qualcosa di più che non la creazione
di mercati sempre più grandi. La sfera economica non può più essere
separata da un tessuto più complesso politico e sociale. Da 900 anni come
finalità abbiamo quella di creare ospedali, cliniche, ricerca medica, portare
aiuti ai poveri, ai bisognosi, agli ammalati senza distinzione di razza,
religione e colore. Abbiamo aiutato Cuba, un lavoro umanitario e religioso
e non politico(5)
”.
Nel settembre 2000 l’Ordine è stato ufficialmente invitato dal Segretario
Generale dell’ONU Kofi Annan a partecipare al Millenium Summit che ha
avuto luogo nel Palazzo di Vetro di New York in apertura della 55a sessione
18
dell’Assemblea Generale. appresenta l’Ordine quale Capo Delegazione il
suo Capo di Governo, l’Ambasciatore Conte Carlo Marullo di Condojanni,
che ha indicato le fondamentali priorità per evitare che “la globalizzazione
dei mercati non sia adeguatamente governata: con il rischio di condurre a
un aggravamento degli squilibri esistenti, rendendo più ricchi i Paesi già
ricchi e più poveri quelli già poveri”.
Da qui l’invito a preoccuparsi del modo con cui saranno sfruttate le
nuove biotecnologie applicate all’agricoltura, “che non dovranno divenire
una nuova miniera per lo sfruttamento da parte di pochi Paesi già ricchi,
ma dovranno invece essere messe al servizio dell’umanità nel rispetto delle
leggi della natura: per non turbare l’ecosistema e anzi indirizzarlo nella
direzione di uno sviluppo controllato che garantisca ai paesi più poveri un
più facile accesso ai mezzi di produzione”.
Se, però, l’applicazione di questi principi, sottolinea Marullo, potrà
autorizzare la speranza della riduzione della fame nel mondo e del
miglioramento della qualità della vita, va tenuto in altrettanta attenzione
quanto attiene all’elevazione spirituale dell’uomo: “Sotto il profilo
intellettuale, con il diritto all’istruzione. Sotto il profilo sociale, con la fine
di ogni discriminazione. Sotto il profilo del diritto, con le garanzie di una
19
giustizia che invece, anche là dove molti Stati affermano di aderire alla
Carta dei Diritti dell’Uomo, viene calpestata dalla lunghezza dei processi,
da giudizi penali che accettano l’utilizzazione di forme di carcerazioni
preventive senza limiti e, quel che è peggio, dalla violazione di quella regola
primaria che dovrebbe regolare l’assoluta parità di posizioni tra accusa e
difesa”. Marullo conclude affermando che è anche in queste prospettive che
l’Ordine di Malta ha ribadito la sua più totale adesione all’invito del
Segretario generale dell’ONU di sottoscrivere e ratificare lo Statuto di Roma
del tribunale Penale Internazionale, “in modo da consolidare i successi che
si sono raggiunti nell’assicurare alla giustizia le persone responsabili di
crimini contro l’umanità”.
Tra i programmi e gli obiettivi futuri dell’Ordine figurano, innanzitutto,
quelli relativi alle
“nuove povertà, quelle cioè che nascono dal perpetuarsi delle ingiustizie e
delle prevaricazioni degli Stati nei confronti dei cittadini stessi che
subiscono mortificazioni molto gravi. Anche Paesi europei classificati tra i
più civili hanno, ad esempio, il sistema carcerario inadeguato. E senza
andare lontano in Italia ci sono più di 50 mila carcerati in carceri che ne
potrebbero ospitare appena la metà. Ecco allora che l’Ordine in seno alle
20
Nazioni Unite nel piano delle proprie strategie sta in questo momento
alzando la voce sul piano di questi temi che diventano drammatici lì dove
addirittura la politica prevale sul diritto umanitario universale”.
L’Ordine, dunque, chiede l’applicazione del diritto umanitario
universale.
Insomma, “l’Ordine di Malta è, nel cammino della storia del mondo,
l’anello di congiunzione tra una realtà di preghiera e una realtà umanitaria,
legata insieme da una struttura statuale che ha un ruolo politico(6)
”.
La politica di ieri e di oggi che lo contraddistingue “è quella interpretata
dai due carismi: la difesa della fede e il servizio dei poveri. Attorno a questo
c’e tutto quanto appartiene alla storia del passato: la lotta con Turchi, la
difesa del Mediterraneo e dell’Europa nel confronti dell’Islam e oggi,
dall’altra parte, c’è la difesa della fede nei confronti delle sette(7)
”. In
concreto “basterà ricordare i 300 ospedali nel mondo, i più di 200 mila
assistiti nella lotta al diabete, nonché alla lebbra e alle grandi malattie con
una struttura che anche in Italia vede numerose partecipazioni. Abbiamo,
tra l’altro, un ospedale di neuroriabilitazione a Roma da 240 posti letto con
un piccolo reparto per i traumatizzati cranici. E ancora più di 40 mila
assistiti negli ambulatori(8)
”. L’Ordine, infine, non è oppresso affatto da
21
alcun problema di attualizzazione delle ragioni della propria esistenza
giacché “ciò che è attuale, invece, è la risposta alle esigenze dell’uomo che
non sono cambiate, in fondo, da quelle del passato: egli ha sempre bisogno
di spiritualità, di sanità e di assistenza(9)
”.
Tra le numerosissime recenti importanti attività in ambito diplomatico
sono annoverabili:
 la visita di Stato il 6 dicembre 1999 del Presidente della Repubblica
Italiana Carlo Azeglio Ciampi a Villa Malta per la cerimonia di chiusura
delle celebrazioni per i 900 anni di vita dell'Ordine;
 il 23 maggio 2001 il Sovrano Consiglio dell’Ordine ratifica l’Accordo di
Cooperazione e Appoggio Istituzionale tra la Corte Interamericana dei
Diritti Umani e il Sovrano Militare Ordine di Malta, firmato il 18 agosto
2000 da Antonio A. Cancado Trindade Presidente della Corte e dalla
Contessa Giuliana Fanelli, Ambasciatore dell’Ordine in Costa Rica;
 l’11 settembre 2001 su incarico di S.A. Eminentissima, il Principe e Gran
Maestro Fra’Andrew Bertie, il Gran Cancelliere, Carlo Marullo di
Condojanni, invia all’Ambasciatore degli USA presso la Santa Sede,
James Nicholson, una lettera con un messaggio di solidarietà e di
cordoglio destinato al Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush; il
22
Sovrano Ordine di Malta si unisce al cordoglio della popolazione
americana ed invita tutti i suoi membri a pregare in suffragio delle vittime
della tragedia che ha colpito gli Stati Uniti d’America. S. A. il Gran
Maestro ha inviato messaggi di cordoglio alle autorità degli Stati Uniti;
 la visita a Roma il 4 novembre 2001 al Principe e Gran Maestro fra’
Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Slovacca Rudolf
Schuster;
 la visita a Roma il 6 aprile 2002 al Principe e Gran Maestro fra’Andrew
Bertie da parte del Presidente della Repubblica Ceca Václav Havel;
 la visita di Stato del Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie in
Bolivia l’8 novembre 2002 dove incontra il Presidente della Repubblica
Gonzalo Sánchez de Lozada;
 la visita ufficiale del Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie in
Romania il 22 marzo 2002 con l’incontro con il Presidente della
Repubblica Ion Iliescu;
 la visita a Roma il 16 aprile 2002 al Principe e Gran Maestro fra’Andrew
Bertie da parte del Presidente del Nicaragua Enrique Bolaños Geyger;
 la visita a Roma il 3 giugno 2002 al Principe e Gran Maestro fra’Andrew
Bertie da parte del Presidente della Bolivia Geoge Quiroga;
23
 la visita a Roma il 12 giugno 2002 al Principe e Gran Maestro fra’
Andrew Bertie da parte del Vice Presidente del Guatemala Juan
Francisco Reyes López;
 la visita a Roma il 26 novembre 2002 al Principe e Gran Maestro fra’
Andrew Bertie da parte del Re dello Swaziland, Mswati III;
 la visita a Roma il 26 novembre 2002 al Principe e Gran Maestro fra’
Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica del Guatemala
Alfonso Portillo Cabrera;
 la visita di Stato con onori militari l’11 dicembre 2002 al Presidente della
Repubblica Italiana Ciampi al Quirinale da parte del Gran Maestro
accompagnato dai vertici dello SMOM: il Gran Commendatore Fra'
Ludwig Hoffmann von Rumerstein, il Gran Cancelliere Conte Jacques de
Liedekerke, il Ricevitore del Comun Tesoro, Gian Luca Chiavari, il
Segretario degli Affari Esteri Ambasciatore Alessandro Quaroni,
l'Ambasciatore presso lo Stato Italiano Barone Giulio di Lorenzo-Badia,
il capo del cerimoniale principe Paolo Francesco Boncompagni Ludovisi;
 la visita ufficiale del Gr. Maestro fra’Andrew Bertie nel Regno del
Marocco il 7 aprile 2003;
24
 la visita a Roma il 27 maggio 2003 al Principe e Gran Maestro fra’
Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Argentina
Eduardo Duhalde;
 l’incontro il 28 maggio 2003 del Gran Maestro con S.A.R. il Principe
Mulay Rachid al Palazzo Reale di Casablanca;
 la visita a Roma il 19 giugno 2003 al Principe e Gran Maestro fra’
Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Ungheria
Ferenc Madl;
 la firma il 29 giugno 2003 ad Amman dell’Ambasciatore Theutenberg ed
il Ministro degli Esteri Giordano Moasher al protocollo che stabilisce
piene relazioni diplomatiche tra il Sovrano Ordine di Malta ed il Regno
Ascemita di Giordania;
 la presentazione delle credenziali dell’Ambasciatore dell'Ordine Jean
Marie Musy a Sua Maestà il Re Juan Carlos di Spagna il 19 settembre
2003 a Madrid;
 l’intervento del 22 settembre 2003 a New York dell’Ambasciatore Josè
Antonio Linati-Bosch, Osservatore Permanente dell'Ordine presso le
Nazioni Unite, all'Assemblea Generale nella sezione dedicata
all’hiv/aids;
25
 l’incontro del 27 settembre 2003 a Bonn del Gran Maestro con il
Presidente della Repubblica Federale Tedesca Johannes Rau;
 l’incontro a Roma del Principe e Gran Maestro con il Presidente della
Repubblica di Malta, Prof. Guido De Marco, il 24 gennaio 2004;
 l’incontro il 10 marzo 2004 a Roma del Gran Maestro dell'Ordine Fra'
Andrew Bertie con il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato di
Sua Santità;
 la visita il 18 marzo 2004 al Gran Maestro nel Palazzo Magistrale da parte
del Presidente della Camera dei Deputati Italiana On. Pier Ferdinando
Casini;
 l’incontro a Budapest del Gran Maestro Fra' Andrew Bertie
accompagnato dal Presidente della Repubblica d’Ungheria Ferenc Madl
in rassegna al Picchetto d'Onore il 17 maggio 2004;
 l’incontro l’8 giugno 2004 a New York del Segretario Generale Kofi
Annan con l'Ambasciatore Robert L. Shafer, Osservatore Permanente
dell'Ordine di Malta presso l'ONU;
 l’incontro a Roma il 17 giugno 2004 del Gran Maestro dell’Ordine di
Malta Fra’Andrew Bertie con il Ministro degli Esteri della Repubblica
di Croazia Dr. Miomir Zuzul;
26
 l’incontro a Roma il 21 giugno 2004 del Gran Maestro dell'Ordine di
Malta, Fra' Andrew Bertie con il Sindaco di Roma, Walter Veltroni;
 l’incontro il 25 giugno 2004 a Roma del Gran Maestro dell’Ordine di
Malta, Fra’Andrew Bertie, con il Presidente della Repubblica di Malta,
S. E. Edward Fenech Adami;
 l’incontro il 1 ottobre 2004 a Roma del Gran Maestro dell’Ordine di
Malta, Fra’Andrew Bertie, con il Presidente della Romania S. E. Ion
Iliescu;
 l’incontro il 19 novembre 2004 a Roma del Gran Maestro Fra' Andrew
Bertie con S. E. Rev.ma Mons. Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti
con gli Stati della Santa Sede.
Il 5 aprile 2005 il Principe e Gran Maestro dell’Ordine Fra’Andrew Bertie
esprime grande commozione alla notizia della morte di S.A.S. il Principe
Ranieri III di Monaco, membro dal 1956 dell’Ordine di Malta con il rango
di Balì Gran Croce di Onore e Devozione e destinatario nel 1997 di uno dei
più alti conferimenti dell’Ordine: la Croce di Professione ad Honorem.
Il 20 maggio 2005 è ratificato l’accordo di cooperazione per l’assistenza
umanitaria tra il Sovrano Ordine di Malta e il governo della Repubblica di
Colombia teso a rafforzare e sviluppare i rapporti di amicizia e
27
cooperazione e favorire lo sviluppo dell’aiuto umanitario prestato ad istituti
privati ospedalieri e di beneficienza in questo Paese. In base a questo
accordo l’Ordine continua a promuovere ed a rendere disponibili aiuti sotto
forma di attrezzature mediche e medicinali alle istituzioni ospedaliere e di
beneficienza colombiane per consentire agli ospedali di prestare cure ai
pazienti delle classi più povere. L’accordo, ancora, consente all’Ordine di
Malta di intervenire in Colombia con aiuti di emergenza in caso di catastrofi
naturali.
All’Assemblea Generale dell’ONU il 18 ottobre 2005 a New York,
l’Ambasciatore Robert L. Shafer, Osservatore Permanente dell’Ordine di
Malta presso le Nazioni Unite, ha pronunciato un discorso sui diritti dei
bambini davanti alla Terza Commissione dell’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite. Intervenendo in un dibattito sulla tutela e la promozione dei
diritti del bambino, l’Ambasciatore Shafer ha dichiarato che l’Ordine
considera la promozione e la salvaguardia dei diritti umani dei bambini una
questione di assoluta importanza. Ha, quindi, espresso il suo sostegno alle
dichiarazioni del Segretario Generale che ha posto l’infanzia al centro degli
obiettivi del Millennium Development Goals, definendola la parte più
vulnerabile della società, i cui bisogni sono spesso i maggiori.
28
L’Osservatore Permanente si è congratulato con la comunità internazionale
per la ratifica quasi all’unanimità, evento senza precedenti, della
Convenzione sui Diritti dei Bambini.
Ha anche sottolineato, però, che è ancora lunga la strada che occorre fare
per giungere ad una piena attuazione di questa convenzione. Definendo
“intollerabile” il numero dei bambini che muoiono per cause prevenibili, ha
poi assicurato l’Assemblea che l’Ordine sta facendo quanto in suo potere
per ridurre il numero di questi decessi e che proseguirà con decisione nei
suoi programmi di vaccinazione destinati ai bambini in varie parti del
mondo.
L’Ambasciatore Shafer ha anche affermato che l’Ordine di Malta nel corso
dei suoi 900 anni di storia non ha mai visto un’epidemia più distruttiva per
l’unità familiare di quella costituita dall’HIV/AIDS, che ha sottratto uno od
entrambi i genitori ad oltre 16 milioni di ragazzi sotto i sedici anni di età.
Questo fenomeno aggrava la vulnerabilità dei bambini alla violenza e
l’Osservatore Permanente ha messo in risalto il sostegno dell’Ordine alle
recenti raccomandazioni del Comitato per i Diritti dei Bambini su questo
argomento. Egli ha sottolineato il particolare impegno profuso dall’Ordine
di Malta nell’assicurare i diritti di quei bambini che vivono senza l’affetto
29
di una famiglia, attraverso il continuo sviluppo e miglioramento del sistema
rappresentato dai numerosi istituti per orfani e dalle scuole attrezzate per
prendersi cura delle speciali esigenze dei bambini più indifesi. Si stima siano
oltre 300 milioni i bambini nel mondo oggetto di violenze, abusi e
sfruttamento. L’Ambasciatore Shafer ha sottolineato che gli abusi sessuali,
lo sfruttamento ed il commercio hanno effetti ancora più devastanti sulle
bambine. Forte è la condanna dell’Ordine di Malta per queste gravi
violazioni dei diritti dei bambini e ha riaffermato l’impegno dell’Ordine ad
estirpare questi crimini.
Infine, l’Osservatore Permanente ha espresso in maniera netta la necessità
di un maggiore impegno delle agenzie delle Nazioni Unite ad indirizzare le
energie della comunità internazionale all’elaborazione di leggi efficaci in
questo settore(10)
.
ARoma il 14 novembre 2005, nella sede dell’Organizzazione delle Nazioni
Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) il Gran Cancelliere
dell’Ordine di Malta Jean-Pierre Mazery ed il Direttore Generale della FAO,
Jacques Diouf, firmano il Protocollo d’intesa con la FAO che tra i punti
principali stabilisce interventi congiunti in campo sociale, sanitario, agricolo
ed alimentare a favore delle popolazioni che soffrono; migliore
30
coordinamento degli sforzi attraverso regolari consultazioni e la
condivisione delle informazioni; sviluppo di progetti di formazione in
campo alimentare e medico. Un accordo, dunque, che favorisce la
collaborazione tra le due istituzioni che, sovente, si trovano a promuovere
iniziative tra loro complementari, come nel caso degli interventi in favore
delle popolazioni rurali marginalizzate, in soccorso ai numerosi Stati o
regioni sconvolti da guerre o catastrofi naturali ed all’Africa continuamente
afflitta dalla fame.
Sulla scia dei meeting del Summit Mondiale sulla Società
dell’informazione, poi, la Missione dell’Ordine ha seguito le riunioni
preparatorie e ha preso parte al Summit delle Nazioni Unite sulla Società
dell’informazione celebratosi a Tunisi dal 16 al 18 novembre 2005; nel
suo intervento Franz Harnoncourt-Unverzagt, Presidente del Consiglio
per le Comunicazioni, ha detto che l’Ordine riconosce la necessità della
diffusione delle informazioni attraverso i mezzi offerti dalla tecnologia al
fine di ridurre la povertà, estendere le conoscenze e le informazioni nonché
quale mezzo di promozione di “good practice”.
“Senza comunicazione non c’è comprensione, senza comprensione non c’è
pace”, ha affermato. “Ci identifichiamo pienamente con gli Obiettivi di
31
Sviluppo per il Millennio stabiliti dalle Nazioni Unite: riduzione della
povertà, ampliamento della diffusione della libertà e della democrazia,
aumento del livello generale di vita per tutta l’umanità, riduzione del
divario del digitale”.
Franz Harnoncourt-Unverzagt, poi, ha spiegato come il Corpo di Soccorso
Internazionale dell’Ordine, Malteser International, fornisca aiuti tempestivi
alle popolazioni in stato di necessità per poi affidare la gestione della fase
successiva agli operatori sanitari e ai volontari delle 56 organizzazioni
nazionali e internazionali dell’Ordine che si dedicano ad aiutare le persone
emarginate dalla società a causa di malattie, handicap fisici o psichici,
calamità naturali.
“Nella nostra società dell’informazione l’Ordine intende sostenere i
principi di “good governance” intesi come un sistema di valori che si
fondano sul rispetto dell’umanità e del’ambiente”, ha aggiunto il
rappresentante dell’Ordine. “Questi valori altro non sono che i principi che
i membri dell’Ordine si impegnano a seguire. È questo spirito che l’Ordine
ritiene compatibile con gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite e per i quali
si è pronti ad offrire collaborazione, sia sul piano del confronto, che
attraverso un coinvolgimento professionale e fattivo”.
32
Il 13 dicembre 2005 la firma di un protocollo nella sede della Missione
dell’Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite
a New York sancisce l’istituzione delle relazioni diplomatiche tra
l’Ordine di Malta e la Repubblica diAngola. L’accordo è firmato da Robert
L. Shafer, Ambasciatore e Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta
presso le Nazioni Unite e da Ismael Abraao Gaspar Martins,
Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario e Rappresentante
Permanente della Repubblica di Angola presso le Nazioni Unite.
Nel 2005 una Missione dell’Ordine ha partecipato al 115° Executive Board
e alla 58° Assemblea Mondiale della Sanità tenuta dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS). I principali punti oggetto della discussione
e le risoluzioni adottate hanno riguardato l’efficienza dell’OMS nel portare
soccorso alle vittime dello tsunami asiatico, gli Obiettivi di Sviluppo per il
Millennio relativi alla sanità, e la pandemia dell’influenza aviaria.
Sempre nel 2005, tra le 86 risoluzioni e le 16 decisioni adottate dall’Alto
Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, le questioni di
maggiore interesse per l’Ordine erano connesse al razzismo, alla
discriminazione in tutte le sue molteplici forme (da quella razziale
all’intolleranza religiosa), ai diritti umani dei portatori di handicap, delle
33
donne e degli emigranti, al diritto all’alimentazione, all’acqua potabile, a
condizioni igieniche salubri e ai diritti di ogni individuo al godimento dei
più elevati standard di salute fisica e psichica che sia possibile raggiungere.
I dibattiti tra membri, osservatori e partecipanti dell’Alto Commissario
delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) hanno affrontato argomenti
quali le modalità per proteggere l’ambiente, il mantenimento dell’istituto
dell’asilo politico, il rafforzamento di Convention Plus (uno strumento
finalizzato alla promozione e al miglioramento dell’asilo politico in ogni
luogo) fino all’impatto della relazione asilo politico-migrazione e all’analisi
dei problemi legati al protrarsi delle situazioni dei rifugiati.
Il 16 gennaio 2006 a Roma il Gran Maestro fra’ Andrew Bertie riceve la
visita del Presidente della Repubblica del Montenegro, Filip Vujanovic,
accompagnato dalla moglie e da una delegazione.
Il 7 febbraio 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe
e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie dell’Arcivescovo Leonardo Sandri,
Sostituto della Segreteria di Stato della Santa Sede e dell’Arcivescovo
Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede.
34
Il 20 febbraio 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Gran
Maestro fra’ Andrew Bertie di SB Filarete, Esarca Patriarcale di tutta la
Bielorussia, Metropolita di Minsk e Slutsk, con il seguito.
Dal 20 al 24 febbraio 2006, poi, il Gran Maestro è in visita ufficiale in
Camerun dove è ricevuto dal Presidente della Repubblica Paul Biya e dalla
First Lady Chantal Biya insieme alla delegazione dell’Ordine con il Gran
Cancelliere Jean-Pierre Mazery, il Grande Ospedaliere Albrecht
Boeselager, il Ricevitore del Comun Tesoro Gian Luca Chiavari e Fra’ Elie
de Cominges del Sovrano Consiglio.
Fra’Andrew Bertie può vedere di persona le opere sviluppate dall’Ordine a
Yaoundé, a Njombé e Mokolo. A Njombé inaugura l’Ospedale St. Jean de
Malte dove, in risposta al saluto di benvenuto del Governatore della
Provincia, del Prefetto del Dipartimento di Mungo e del Sindaco di Njombé,
esprime la propria soddisfazione apprezzando un istituto ben gestito in un
meraviglioso contesto ambientale caratterizzato da piantagioni di banane,
ananas e palme. Sua Altezza visita, inoltre, il Centro per Madri e Figli della
Fondazione Chantal Biya a Yaoundé, dove apprende dell’opera svolta dalla
Fondazione nella regione. Alla presenza della First Lady Chantal Biya è
35
firmato un accordo di partnership per rafforzare la cooperazione tra l’Ordine
di Malta e la Fondazione.
Alla Visita Ufficiale fa seguito la Conferenza regionale dell’Ordine di
Malta sull’Africa: due giorni per approfondire le attività dell’Ordine nei
Paesi francofoni africani e per pianificare le iniziative future. Tra i relatori
intervenuti: rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,
dell’Unione Africana e della First Bank del Camerun. Presenti alla
Conferenza anche quattordici Ambasciatori dell’Ordine accreditati presso
Stati Africani, rappresentanti delle Associazioni dell’Ordine attive con
progetti umanitari in Africa (Francia, Germania, Italia, Malta, Sud Africa,
Spagna, Gran Bretagna) ed esponenti delle istituzioni camerunensi. La
Conferenza, co-presieduta dal Gran Maestro e da Ephraim Inoni, Primo
Ministro e Capo del Governo della Repubblica del Camerun, è organizzata
dall’Associazione Francese dell’Ordine di Malta e coordinata da Jean-
Christophe Heidsieck, Ambasciatore dell’Ordine in Camerun. Di alto livello
sono anche le altre personalità che sono intervenute: la Signora Rosebud
Kirwijila dell’Unione Africana, Alamine Ousmane Mey, Direttore Generale
della prima banca del Camerun, la Dottoressa Jeanne Diarra-Nana, in
rappresentanza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Xavier Pujol,
36
Rappresentante del Camerun all’Unione Europea, e Monsignor Ariotti,
Nunzio Pontificio in Camerun.
Ciascun relatore ha sottolineato i vari aspetti dei problemi che affliggono
oggi l’Africa: povertà, corruzione, insicurezza, instabilità e malattie. Le
patologie principali sono la malaria, la tubercolosi e l’AIDS. Di queste, la
malaria è la più diffusa, ed è causata dalle pessime condizioni igienico-
sanitarie, dall’acqua contaminata e dalla malnutrizione. La rappresentante
dell’Unione Africana ha affermato che alcune delle esigenze più pressanti
dell’Africa sono l’accesso ai mercati mondiali, l’incremento della
produzione agricola, una più agevole mobilitazione delle risorse, il
miglioramento dei controlli sanitari e la riduzione della povertà. I problemi
ambientali e l’istruzione, ha aggiunto, sono le chiavi per la soluzione a lungo
termine dei problemi africani. Un’istruzione migliore in materia ambientale
- ha citato come esempio - conduce ad una riduzione sostenibile del numero
di zanzare veicolo di malaria. MonsignorAriotti ha evidenziato il ruolo della
Cristianità come punto di riferimento per gli aiuti umanitari ed ha auspicato
che tutte le Chiese si uniscano, al fine di ottenere un risultato più ampio e
stabile nel campo dell’assistenza sanitaria in Africa. Il Grande Ospedaliere
dell’Ordine di Malta, Albrecht Boeselager, ha introdotto la seconda parte
37
della Conferenza. Ha definito l’Africa il continente che ha maggior bisogno
di aiuto, un aiuto che deve essere professionale. Il Grande Ospedaliere ha
manifestato il suo orientamento verso una combinazione di medicina
moderna e rimedi tradizionali, nella cura degli infermi, e ha osservato come
l’Associazione Francese dell’Ordine abbia fornito un preziosissimo
contributo con la sua distribuzione di medicinali ma sia, ormai, urgente
incoraggiare una produzione locale. Ha auspicato una maggiore
cooperazione tra le diverse istituzioni dell’Ordine e ha affermato che la
strategia per il futuro sarà il proseguire nel sostenere gli sforzi della Chiesa
e delle comunità, l’organizzazione dei programmi propri dell’Ordine,
nonché continuare a realizzare nuovi progetti locali parallelamente al
mantenimento di quelli esistenti. La strategia futura dell’Ordine in Africa
prevede nuovi programmi, oltre al mantenimento del supporto per quelli già
avviati dalle comunità locali e dalla Chiesa, ponendo l’accento
sull’educazione e sulla formazione delle comunità locali in materia di
assistenza sanitaria. Beato Gerardo, a Mandini, Sudafrica, ha descritto il
lavoro che si svolge all’interno del Centro per i malati di AIDS e
dell’orfanotrofio gestiti dalla Confraternita. Con un appello ai delegati, li ha
sollecitati a continuare a reperire fondi per sovvenzionare questa importante
38
struttura. Yann Baggio, Direttore Generale di Ordre de Malte, France, ha
enumerato le attività principali che la Francia porta avanti in Africa, in
termini, ad esempio, di assistenza e istruzione per le madri e i bambini,
AIDS, malaria, tubercolosi e lebbra. Per la cura di quest’ultima, in
particolare, l’Associazione Francese ha istituito un centro di studi e ricerche
a Dakar. Ha riferito che l’Associazione Francese dell’Ordine dispone di sei
centri medici principali in Africa nonché di 300 ambulatori e nove strutture
per la diagnosi e la cura della lebbra. Ingo Radtke, Segretario Generale del
Malteser International, ha illustrato le attività dell’organizzazione in otto
Paesi africani: assistenza sanitaria e medica di base, centri di assistenza
sanitaria, medicinali, programmi HIV e TBC, assistenza a madri e bambini,
programmi nutrizionali, malaria e malattia del sonno, programmi di
formazione e sensibilizzazione, acqua e condizioni igienico-sanitarie.
Il professor Jean Lemerle, del Gruppo Franco-Africano di Oncologia
Pediatrica, ha riferito che nel 2005 sono stati diagnosticati 15.000 nuovi casi
di tumori pediatrici, particolarmente di tumore di Burkitt (il più frequente
tra i bambini africani), seguito dai tumori renali. La sua organizzazione offre
corsi di formazione per medici e nei 100 casi trattati tra il 2001 e il 2006 ha
39
registrato un tasso di successi del 50 %. In tutta l’Africa nello stesso periodo
sono stati curati da 300 a 500 bambini.
L’Ordine, attraverso la sua Associazione Francese e la sue missioni
diplomatiche, ha aperto ospedali, cliniche e centri medici in 14 paesi
francofoni dell’Africa. Priorità dell’assistenza sanitaria sono le madri e i
bambini, la lebbra e l’AIDS, mentre i programmi di formazione sono
incentrati sul pronto soccorso, l’assistenza ai bambini piccoli e la nutrizione.
Il 12 marzo 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Gran
Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di
Ungheria, László Sólyom, accompagnato dalla moglie.
Dal 12-15 marzo 2006 su invito del Presidente Georgi Parvanov, il Gran
Maestro Frà Andrew Bertie compie una visita di Stato in Bulgaria: è la prima
visita di Stato nella Repubblica di Bulgaria.
Il 17 marzo 2006 al Palazzo Presidenziale di Sofia in Bulgaria dal Grande
Ospedaliere dell’Ordine Albrecht Freiherr von Boeselager e dal Ministro
della Sanità bulgaro Prof. Radoslav Gaydarski è firmato un Accordo
Sanitario(11)
, dopo aver ricevuto i pareri favorevoli delle Commissioni
Esteri, Sanità ed Integrazione Europea, che semplifica sulla base delle
relazioni diplomatiche stabilite nel novembre del 1994 le procedure per
40
l’assistenza medica ed umanitaria dell’Ordine di Malta sul territorio bulgaro
e, in collaborazione con il Ministero della Sanità della Bulgaria, perfeziona
l’invio da parte dell’Ordine di aiuti ai centri medici e agli ospedali e prevede
l’intervento melitense in caso di calamità naturali.
A Roma il 29 marzo 2006, nel corso di una cerimonia tenutasi a Palazzo
Chigi, è siglato tra il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, e
il Gran Cancelliere dell’Ordine, Jean-Pierre Mazery, nella sua qualità di
Ministro della Salute, un Accordo quadro col Governo Italiano
innovativo in materia di ricerca scientifica che, completando il percorso
iniziato con quello reso esecutivo con la legge 157 del 2003, consente
all’Associazione Italiana dell’Ordine ACISMOM (che gestisce le strutture
sanitarie melitensi in Italia) di compiere ricerche nel campo della
riabilitazione neuromotoria, della sindrome metabolica, del diabete mellito
e relative patologie. Prevede, inoltre, lo studio di nuove metodologie
diagnostiche e terapeutiche, la valutazione dell’impatto delle patologie in
Italia, la stesura di specifici protocolli di diagnosi, l’ottimizzazione dei
trattamenti terapeutici nonché la formazione e l’aggiornamento del
personale.
41
Il 13 aprile 2006 a Washington il Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery
dell’Ordine di Malta sottoscrive con il Segretario Generale dell’OAS(12)
José
Miguel Insulza, Segretario Generale l’Accordo di Cooperazione con
l’Organizzazione degli Stati Americani (OAS) i cui punti principali
stabiliscono iniziative congiunte per combattere la povertà e la fame,
interventi di assistenza medico-sociale, promozione del diritto umanitario
internazionale.
Il 4 aprile 2006 si celebra la visita di Stato a Roma nel Palazzo Magistrale
al Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie da parte del Presidente della
Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, su invito del Gran Maestro.
Il 17 maggio 2006 a Roma nel Palazzo Magistrale il Principe e Gran
Maestro fra’ Andrew Bertie riceve la visita del Primo Ministro della
Repubblica di Polonia, Kazimierz Marcinkiewicz.
Il 6 giugno 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e
Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica
di Costa Rica, Oscar Arias Sanchez.
Il 5 settembre 2006 la firma di un protocollo, a Podgorica, ha sancito
l’istituzione di relazioni diplomatiche tra il Sovrano Militare Ordine di
Malta e la Repubblica di Montenegro(13)
. L’accordo è stato firmato nella
42
sede del Ministero degli Esteri della Repubblica del Montenegro
dall’Ambasciatore Alberto Leoncini Bartoli, Consigliere Diplomatico
dell’Ordine e dal Ministro degli Affari Esteri montenegrino Miodrag
Vlahovic.
ANew York il 15 settembre 2006, intervenendo nel Dialogo ad alto livello
sulla Migrazione tenutosi al Palazzo di Vetro dell’ONU, l’Ambasciatore
Robert Shafer, Osservatore Permanente dell’Ordine presso le Nazioni Unite
ha affermato che il Sovrano Militare Ordine di Malta plaude all’operato
dell’ONU. Come riferito nel Rapporto del Segretario Generale del maggio
scorso, ha detto l’Ambasciatore, oggi sono quasi 200 milioni le persone che
sono migrate dalla loro terra di origine verso altri paesi, per lo più alla
ricerca di una vita migliore per se stessi e per le loro famiglie. Lo
spostamento di tali moltitudini di persone (in continuo aumento) attraverso
le frontiere internazionali presenta rilevanti problemi di ordine economico
per la comunità mondiale.
L’Ambasciatore così continua: “Come osserva anche il Segretario
Generale, tuttavia, la migrazione di così tante persone pone anche,
inevitabilmente, seri problemi in relazione alla protezione dei diritti umani
dei migranti. Di fronte a cifre così sconcertanti (200 milioni), non dobbiamo
43
mai perdere di vista il fatto che ognuno di quei milioni di uomini, donne e
bambini è un essere umano, un individuo. Pertanto, oltre agli effetti
macroeconomici, il Dialogo e gli incontri che seguiranno devono studiare
le modalità con cui i paesi di origine e di destinazione debbano
salvaguardare i diritti umani di ciascun individuo che abbia scelto di
trasferirsi in un altro Paese. Alcune questioni appartengono storicamente
al tradizionale impegno dell’Ordine di Malta. Quando l’Ordine fu istituito,
più di 900 anni fa, la nostra missione era quella di proteggere e assistere le
persone in difficoltà, particolarmente i poveri e coloro che si trovavano in
viaggio lontani dalle loro case. Ancora oggi portiamo avanti quella
missione. Grazie alla nostra consolidata sovranità internazionale, che si
riflette nel pieno riconoscimento diplomatico da parte di altri 97 Stati, gli
oltre 80.000 esperti volontari dell’Ordine di Malta offrono assistenza agli
infermi e ai bisognosi in più di 120 paesi. In collaborazione con le agenzie
delle Nazioni Unite, l’Ordine di Malta fornisce assistenza medica, asilo e
vettovaglie ai rifugiati in Angola, Afghanistan, Repubblica Democratica del
Congo, e Sudan. Nel quadro di questo programma di assistenza ai poveri
su scala mondiale, ci siamo resi conto del fatto che i migranti sono spesso
le creature più vulnerabili e indifese. Troppo spesso invisibili, o peggio”.
44
L’Ambasciatore ha concluso sottolineando, in particolare, “il trattamento
spesso umiliante al quale i migranti sono sottoposti nel quadro di quelli che
sono eufemisticamente definiti programmi per ‘lavoratori ospiti’. Troppo
spesso queste persone sono sottopagate, e i loro salari vengono
ulteriormente ridimensionati dagli importi esorbitanti che sono costretti a
pagare ai loro datori di lavoro per avere vitto e alloggio. Analogamente, i
cosiddetti ‘mediatori’, che reclutano i migranti nei loro paesi d’origine e li
spediscono come fossero una merce qualsiasi in altri paesi, spesso li
tengono vincolati attraverso compensi talmente esagerati che i lavoratori
migranti possono anche restare per sempre in stato di schiavitù, non
essendo capaci di estinguere i loro presunti debiti, o di procurare alle
famiglie guadagni pari alle aspettative che, all’inizio, avevano alimentato
il sogno di emigrare. L’applicazione di questi schemi si traduce, spesso, in
un uso improprio dei documenti di viaggio rilasciati dalle autorità
governative”. (...) “Abusi come questi affliggono milioni di migranti:
uomini, donne, e bambini. I governi hanno i mezzi per alleviare realmente
le loro sofferenze. Per gli Stati
esistono alcuni vantaggi economici a breve termine che i governi non
possono ignorare. A volte alcuni paesi d’origine sono contenti di mandare
45
all’estero i propri cittadini, che in questo modo generano rimesse che
possono mitigare la povertà o dare impulso agli investimenti locali. Può
anche succedere che alcuni paesi di destinazione, sia sviluppati sia in via di
sviluppo, ricavino un vantaggio economico dall’impiego di fornitori di beni
a basso costo, ignorando però l’elevato costo pagato dal lavoratore. Per
questo motivo, è assolutamente necessario che il Dialogo ad Alto Livello e
tutti i successivi dibattiti sulla migrazione e lo sviluppo tengano nella debita
considerazione l’obbligo, da parte di tutti gli Stati coinvolti, di
salvaguardare i diritti umani dei migranti”.
Il 18 settembre 2006 il Vice-Ministro degli Affari Esteri della Repubblica
di Timor Est Signora Adaljiza Magno e l’Ambasciatore dell’Ordine di
Malta per il Sud-Est Asiatico e l’Estremo Oriente James Dominguez hanno
firmato il protocollo d’intesa con il quale vengono stabilite formali
relazioni diplomatiche nella capitale Dili. Nel corso della cerimonia è stata
espressa dal Vice-Ministro Magno la speranza che queste nuove formali
relazioni possano portare ad un aumento dell’aiuto fornito al Paese
dall’Ordine di Malta, in particolare nell’area della sanità.
Dal 30 settembre al 2 ottobre 2006 si celebra la Conferenza regionale su
Libano e Medio Oriente a Beirut in cui si constata che nella Terra Santa e
46
nei Paesi del Vicino Oriente (Libano, Giordania, Siria, Iraq), che
rappresentano l’origine di tutta la Cristianità e dove le esigenze umane sono
considerevoli, oggi i cristiani si trovano sempre più in minoranza e spesso
devono combattere una vera e propria battaglia quotidiana per difendere la
loro fede e, addirittura, per sopravvivere. Il loro futuro dipende da un clima
che possa favorire la coesistenza di tutte le comunità e il rispetto reciproco.
L’Ordine di Malta ha risposto a questa esigenza della minoranza cristiana
della regione. Presente in Libano da molti anni, porta avanti la sua azione
umanitaria e sociale in tutto il Paese, instaurando un vincolo di carità e
comprensione costruttiva tra le diverse comunità che vi risiedono.
Tra gli invitati alla Conferenza sono intervenuti la signora Rabab el Sadr
Charaffedine, Presidente della Fondazione dell’Imam Moussa el Sadr; i
rappresentanti dell’Ordine nella regione: SAR la principessa di Borbone
Lobkowicz, Presidente di Malta-Libano; l’Ambasciatore Jacques Guerrier
de Dumast, Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Libano; Cheikh Walid el
Khazen, Incaricato d’affari dell’Ambasciata dell’Ordine in Giordania; Paul
Saghbini, Direttore Generale delle Opere dell’Ordine in Libano e fondatore
dei centri dell’Ordine in Iraq; e Raphael Georges Debanné, membro del
Consiglio di Governo dell’Ordine.
47
I dibattiti sono stati moderati da Sua Eminenza il Cardinale Pio Laghi,
Cardinalis Patronus dell’Ordine, e dall’Arcivescovo Angelo Acerbi,
Prelato dell’Ordine.
Nell’introduzione alla Conferenza, il Presidente Sehnaoui ha sottolineato
l’importanza della storia cristiana della regione, culla del Cristianesimo, e
della costante presenza dell’Ordine in quest’area.
I rappresentanti dell’Ordine sintetizzano le attività svolte nei rispettivi Paesi
e, poi, l’intervento della signora Rabab el Sadr Charaffedine, Presidente
della Fondazione dell’Imam Moussa el Sadr, ha approfondito il punto di
vista islamico per quanto riguarda la fede in Dio e l’amore per il prossimo,
sottolineando come la prima testimonianza della fede siano le opere di
carità. La relatrice ha parlato delle cordiali relazioni esistenti tra la
Fondazione e l’Ordine di Malta, per il bene comune, al servizio di Dio.
Citando i Centri medici che la Fondazione gestisce in Libano, ha affermato
che, come quelli dell’Ordine, prodigano aiuto a tutti coloro che hanno
bisogno, senza distinzione alcuna. Il dialogo tra le nostre due religioni, ha
detto, si fonda sul nostro metterci al servizio della carità, nel nome di Dio:
un dialogo che trascende le discussioni politiche, perché queste servono
soltanto interessi personali.
48
Un’analisi delle relazioni tra i cristiani nella regione è stata poi introdotta da
Sua Eminenza il Cardinale Pio Laghi, e sviluppata dal Nunzio Pontificio in
Libano, Monsignor Luigi Gatti. Sono inoltre intervenuti, presentando i
propri punti di vista sulle prospettive della situazione: Padre Samir Khalil
Samir, della Compagnia di Gesù; Monsignor Antoine Audo, Arcivescovo
caldeo di Aleppo; Suor Vincent Alwane, delle Figlie della Carità; e
Monsignor Mansour Labaky, Cappellano Magistrale dell’Ordine.
L’Ambasciatore dell’Ordine presso la Santa Sede, Alberto Leoncini Bartoli,
ha auspicato una soluzione alle ostilità nella regione che condurrebbe, poi,
ad un processo di democratizzazione attraverso la conoscenza e la
comprensione al di là, quindi, della semplice tolleranza.
L’Ambasciatore Philippe de Schoutheete de Tervarent ha richiamato la
speciale reputazione di cui gode l’Ordine. Grazie alla sua totale imparzialità
e onorabilità nell’utilizzo delle risorse economiche, ha proseguito il
diplomatico, verranno attratti aiuti in futuro, consentendo così lo sviluppo
di nuovi progetti assistenziali. necessità e potenzialità delle attività future
dell’Ordine.
Al termine della Conferenza, ringraziando tutti i partecipanti, il Presidente
Sehnaoui ha riepilogato le necessità emerse: la fedele prosecuzione dei
49
progetti dell’Ordine in Medio Oriente, lo sviluppo di nuove iniziative nei
Paesi vicini al Libano, al servizio delle popolazioni svantaggiate in quelle
aree, la prosecuzione del dialogo con le altre comunità religiose della
regione. E’ stata anche ribadita con chiarezza la necessità di reperire altri
fondi per l’esecuzione di tali attività.
Il 3 ottobre 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e
Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica
delle Seychelles, James Alix Michel.
Il 6 ottobre 2006 a Roma, nel corso della visita di Stato del Presidente
Austriaco Heinz Fischer al Gran Maestro Fra’Andrew Bertie, è firmato dal
Gran Cancelliere dell’Ordine Jean-Pierre Mazery e dal Segretario Generale
del Ministero degli Affari Esteri Austriaco Johannes Kyrle un protocollo di
cooperazione per la realizzazione di progetti congiunti nei Paesi in Via
di Sviluppo che prevede, tra l’altro, il finanziamento congiunto di un
programma contro AIDS e tubercolosi nelle baraccopoli della città di
Nairobi dove vive oltre il 65 % della popolazione della capitale del Kenya.
L’11 ottobre 2006 a Roma il Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie
riceve il Presidente del Senato del Canada, Noel A. Kinsella, alla guida di
una delegazione di senatori canadesi.
50
Il 13 ottobre 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe
e Gran Maestro fra’Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica
di Serbia, Boris Tadic.
Nel biennio 2005-2006 l’Ordine ha organizzato le seguenti ulteriori
Conferenze Internazionali, focalizzate sul consolidamento della
cooperazione e sulla condivisione delle esperienze tra le sue numerose
organizzazioni in tutto il mondo: Conferenza degli Ospedalieri (Roma),
Sesta conferenza delle Americhe (Miami), Conferenza degli Ospedalieri
(Dublino), Riunione dei Presidenti, (Londra), Conferenza degli Ospedalieri
americani (Miami).
Il 18 ottobre 2006 il Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’Andrew Bertie
riceve il Presidente della Repubblica del Paraguay, Nicanor Duarte Frutos
accompagnato dal Presidente del Parlamento, dal Ministro degli Affari
Esteri e dai ministri dei Lavori Pubblici e delle Comunicazioni,
dell’Industria e del Commercio. In riconoscimento dei forti rapporti di
amicizia e cooperazione che legano l’Ordine e la Repubblica del Paraguay,
il Gran Maestro conferiscr al Presidente Duarte Frutos le insegne del Collare
dell’Ordine al Merito Melitense. All’incontro svoltosi a Villa Malta
51
all’Aventino è presente il Gran Cancelliere dell’Ordine S.E. Jacques de
Liedekerke.
Il 6 novembre 2006 vi è la visita ufficiale nella Villa Magistrale dell’Ordine
a Roma del Presidente della Repubblica d’Ungheria László Sólyom,
accompagnato dalla consorte.
Il 24 gennaio 2007 il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie ed i membri del
governo dell’Ordine sono ricevuti dal Vice Presidente del Consiglio dei
Ministri e Ministro degli Esteri Italiano Massimo D’Alema, nella sede
dell’Ambasciata d’Italia presso l’Ordine di Malta. Nel corso dell'incontro
sono in particolare esaminate le possibilità di collaborazione per gli
interventi di emergenza, specie di natura sanitaria, in aree e situazioni di
crisi, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo, al Medio
Oriente e nei Balcani. Sono presenti ai colloqui i Ministri della Sanità Livia
Turco, della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, delle Politiche per la
Famiglia Rosi Bindi ed il Presidente della Commissione Affari Esteri del
Senato Lamberto Dini.
Dal 29 gennaio al 1 febbraio 2007 il Gran Maestro Fra’Andrew Bertie, si
reca in visita ufficiale a Bruxelles, accompagnato da una delegazione
composta dal Gran Cancelliere, capo dell’esecutivo, dal Grande
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Ospedaliere, Ministro della Sanità e della Cooperazione internazionale e dai
rappresentanti ufficiali dell’Ordine presso il Governo Belga e la
Commissione Europea.
Lunedì 29 gennaio il Gran Maestro è ricevuto da Sua Maestà il Re dei Belgi
Alberto II, al Palazzo di Bruxelles. Lo stesso giorno il Gran Maestro è
ricevuto da Armand De Decker, Ministro della Cooperazione allo sviluppo,
che offre una cena ufficiale a nome del governo belga in suo onore al
Palazzo d’Egmont. La cena è preceduta da un colloquio ristretto. Il Gran
Maestro Fra’ Andrew Bertie ed i membri della delegazione hanno inoltre a
livello europeo incontri con: Hans-Gert Pöttering, Presidente del
Parlamento Europeo; José Manuel Barroso Presidente della Commissione
Europea; Jàn Figel, Commissario Europeo, responsabile tra l’altro della
cultura e della gioventù, incaricato dell’”Anno Europeo del dialogo
interculturale 2008”; Jaap de Hoop Scheffer, Segretario Generale della
NATO; Antonio Cavaco, Direttore generale dell’ECHO (Dipartimento per
gli aiuti umanitari della Commissione Europea). Una colazione in onore del
Gran Maestro è offerta, poi, da una delegazione di parlamentari europei. Il
Gran Maestro dell’Ordine, infine, si reca a visitare l’Ospedale Alberto I e
Regina Elisabetta dove è ricevuto dal Rettore dell’Università cattolica di
53
Louvain, Prof. Bernard Coulie. Questo ospedale, che accoglie pazienti che
necessitano di cure palliative, riceve un importante sostegno dall’Ordine di
Malta.
L’11 maggio 2007 a Roma il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie riceve
Jacques Diouf, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite
per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).
Il 15 maggio 2007 si conclude la prima visita di un Gran Maestro
dell’Ordine di Malta in Polonia da quella effettuata dal Gran Maestro Chigi
Albani della Rovere nel 1931. La visita in Polonia del Gran Maestro ha
inizio a Cracovia. Il primo appuntamento ufficiale è l’incontro con il
Cardinale Stanislaw Dziwisz, atto che sottolinea una delle più significative
chiavi di lettura dell’itinerario: i profondi vincoli storici tra l’Ordine e la
Polonia e la straordinaria relazione di amicizia, fedeltà e reciproca stima che
legava l’Ordine alla carismatica figura di Papa Wojtyla. Tra gli
appuntamenti più importanti del Gran Maestro a Cracovia, la partecipazione
alla processione in onore di San Stanislao, patrono della città, insieme al
Presidente della Repubblica polacca e ai Cardinali Glemp, Macharski,
Dziwisz e Schoenborn. Di grande suggestione è la visita al Santuario di
Jasna Gòra a Czestochowa, dove il Gran Maestro ha potuto rendere omaggio
54
alla Madonna Nera. Di rilievo è la firma di un accordo di cooperazione con
il Santuario, che ogni anno accoglie più di cinque milioni di pellegrini, per
la fornitura di attrezzature mediche e medicine e per la formazione
professionale del personale di pronto soccorso. Un accordo che rinnova la
più antica vocazione dell’Ordine di Malta: l’assistenza ai pellegrini.
L’incontro di Fra’ Andrew Bertie con i rappresentanti dell’Associazione
polacca dell’Ordine nei centri per l’assistenza ai bambini e ai giovani
disabili di Cracovia e Varsavia, poi, rende omaggio alla plurisecolare
presenza giovannita nel Paese. Oggi l’Associazione polacca dell’Ordine
opera in numerosi ambiti: assistenza e cura dei tossicodipendenti, sostegno
economico alle famiglie in difficoltà, diagnostica e cure gratuite per il
cancro, centri terapeutici per malati mentali, soccorso alle vittime di disastri
naturali.
Due tra i momenti più significativi della visita di Stato di SAE Fra’Andrew
Bertie in Polonia sono l’incontro a Varsavia con il Presidente della
Repubblica polacca Lech Kaczynski e la firma congiunta con il ministro
della Sanità di un accordo-quadro in materia di cooperazione sanitaria.
Accolto al Palazzo presidenziale dagli onori militari, e dopo lo scambio
delle decorazioni, il Gran Maestro e Presidente della Repubblica, affiancati
55
dalle rispettive delegazioni, e dagli Ambasciatori Vincenzo Manno e Hanna
Suchocka hanno avuto un lungo e cordiale colloquio. Segno tangibile della
solidità delle relazioni bilaterali è la firma dell’accordo di cooperazione in
materia di assistenza sanitaria. Il Grande Ospedaliere dell’Ordine e il
Ministro della Sanità polacca hanno sottoscritto un documento per
migliorare l’assistenza prestata dalla Associazione Polacca dell’Ordine di
Malta nei confronti dei più poveri e dei più bisognosi. Da sottolineare anche
il rafforzamento dell’aiuto portato ai malati terminali, ai giovani e agli adulti
disabili attraverso i numerosi centri dell’Ordine di Malta attivi in Polonia e
la collaborazione per lo sviluppo della medicina d’urgenza e del primo
soccorso.
Numerosi a Varsavia gli incontri con le alte personalità del paese: il Primo
Ministro, Jaroslaw Kaczynski, il Presidente del Parlamento, Ludwik Dorn,
il Vice-Presidente del Senato, Ryszard Legutko, il Cardinale Primate Józef
Glemp, il Nunzio Apostolico in polonia Mons. Jozef Kowalczyk. Una cena
di Stato è stata offerta dal Presidente della Repubblica in onore del Gran
Maestro.
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Nel 2007 l’Ordine ha organizzato le seguenti ulteriori conferenze
internazionali: degli Ospedalieri (Parigi), regionale sull’Europa Orientale,
(Vienna), Settima delle Americhe (Città del Messico).
Va citata, ancora, la partecipazione alle conferenze internazionali che è
un aspetto essenziale delle attività di comunicazione dell’Ordine non
soltanto tra le sue organizzazioni nazionali ma anche nei rapporti con le altre
istituzioni. Attraverso questo strumento, infatti, l’Ordine ha l’opportunità di
divulgare informazioni sulle proprie attività e acquisire nozioni su questioni
di interesse comune per tutte le organizzazioni che operano nei settori
dell’assistenza umanitaria e del soccorso d’urgenza.
Con una sorta di nota a margine, infine, desidero concludere questo rapido
excursus ponendo in evidenza un elemento, che potrebbe passare
inosservato o risultare marginale a taluni almeno, costituito da un innovativo
programma istituito dai Giovani dell’Ordine in Germania e denominato “Il
Conflitto come opportunità”: un’esemplare dimostrazione, a mio modesto
avviso, del retaggio ancestrale dell’autentica profonda cultura melitense. Il
principio di fondo informatore del programma, in effetti, è l’invito ad
ascoltare tutte le opinioni discordanti, ad individuare il contesto da cui ha
avuto origine il conflitto, a valutare le opzioni ed a contribuire alla ricerca
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di una soluzione: 40 giovani mediatori hanno già ricevuto una formazione
specifica ed attualmente addestrano e sostengono gli arbitri di controversie
nell’ambito dei Gruppi Giovanili dell’Ordine di Malta!
“Vogliate vedere
la sollecitudine di questa Sede Apostolica,
la quale, oltre che con il legame diplomatico
che ha con il vostro Sovrano Ordine,
vuole essere vicina a voi,
nel vostro cammino a Dio perfezione,
anche con una presenza pastorale”
Giovanni Paolo II, 26 marzo 1983
_______________
(1) Rapporto attività SMOM 2007.
(2) Abs da: Fabrizio Turriziani Colonna, Sovranità e Indipendenza nel Sovrano Militare Ordine di
Malta - Libreria Editrice Vaticana, Roma, 2002, pag. 241-242.
(3), (4) Le relazioni con questi Stati sono espletate da una missione diplomatica speciale.
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(5) Ambasciatore conte Marullo di Condojanni.
(6) Gran Cancelliere conte Carlo Marullo di Condojanni. Abs da: R. Ballarin, “Cavalieri di Malta in
campo per i diritti umani” - Gazzettino, 31 maggio 2000.
(7) Gran Cancelliere conte Carlo Marullo di Condojanni.
(8) Ibid.
(9) Ibid.
(10) Fonte: Rapporto attività SMOM 2007.
(11) Ratificato, poi, con approvazione all’unanimità dall’Assemblea Nazionale di Bulgaria il 21
giugno 2006 a Sofia.
(12) L’Organizzazione degli Stati Americani è il principale forum regionale per il dialogo
multilaterale e per le iniziative congiunte. Riunisce i Paesi del continente americano con lo scopo di
rafforzare la cooperazione e perseguire obiettivi condivisi. Al centro della missione dell’OAS c’è
l’impegno per la democrazia e a promuovere il buon governo, rafforzare i diritti umani, favorire la
pace e la sicurezza, sviluppare i commerci e ad affrontare i complessi problemi causati da povertà,
droga e corruzione. Attraverso le decisioni prese dai suoi organismi e i programmi sviluppati dal suo
Segretariato Generale, l’OAS promuove una maggiore cooperazione e comprensione nel continente
americano. (Rapporto attività SMOM 2007).
(13) Il 21 maggio 2006, un referendum sanciva la piena indipendenza del Montenegro dalla Serbia.
Da qui la necessità di ristabilire le relazioni bilaterali con l’Ordine, relazioni che dal 2001 erano
intrattenute con l’Unione di Serbia e Montenegro.
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Prefazione
Estremamente affascinato, da sempre, dal ruolo storico dell’Ordine e, dal
momento della mia ricezione come Donato sette anni fa, dalla sua splendida
dimensione ecclesiale e poliedricità esistenziale, ne ho approfondito le
tematiche arricchendole anche con riflessioni, per estrapolazioni e collazioni
compilative personali o di illustri Autori, elaborando un lavoro che, pur senza
particolari pretese, avendo costituito per me un buon momento integrativo
iniziatico, ritengo essere di un certo interesse.
Non escludendo, tuttavia, che l’informazione possa divenire esperienza e che
l’esperienza si trasformi in conoscenza, se l’approccio empirico del lettore non
si consuma nella distrazione, come avvertiva Walter Benjamin, allora questo
libro può avere un’ulteriore valenza inserendosi, sia pur marginalmente, nel
solco di quelle Opere la cui vocazione esistenziale, la cui funzione
antropologica è quella di concorrere a trasformare la memoria in
esperimento, in costruzione dell’uomo.
Questo libro, infatti, ha una sua utilità sia se ci si avvale del valore attivo delle
sue enunciazioni, sperimentandolo e intendendolo come un momento di
prassi o di essa eziologico, sia prendendo coscienza del proprio tempo e del
proprio ruolo, aprendo spazi inusitati di senso tra il possibile e le sofferte
certezze del mondo reale della vita quotidiana.
Del resto, per dirla con Wittgenstein, i problemi della vita restano insolubili
finchè si pensa di coglierli in superficie: essi devono essere percepiti e afferrati
nella profondità, immersi nel flusso dell’esperienza e dell’esistenza.
Una tale esperienza funge, quindi, anche da “acceleratore della coscienza”
costituendo un’assicurazione morale di cui una società può disporre.
D’altro canto, si può giungere alla scoperta del proprio volto non comune, pur
nella sostanziale eguaglianza della coscienza, rintracciando una propria
singolarità scrutando nella propria storia.
Ovviamente, istituzionalizzandosi nell’intimo di ciascuno una oggettiva
argomentazione critica, non si può non scoprire l’inquietudine per la
riaffermazione della propria finitudine, ma nel contempo si affievolisce la
propria solitudine giacchè immersi nel coacervo solidale della
confratellanza melitense e, soprattutto, grazie ad un più profondo e
60
consapevole percorso di fede, anche attraverso ognuna delle pagine della
storia della salvezza costituite dalle Sacre Scritture, progressivamente si è
condotti verso orizzonti di amore più alti e perfetti spalancando gli occhi su
quell’abisso di luce che è Cristo mentre l’incertezza lascia il posto alla
consapevolezza, appunto, che “ solo da Dio viene la vera rivoluzione, il
cambiamento decisivo per il mondo”.
Dunque, non solo d’estasi tratta il percorso del Cavaliere, bensì del vero e
proprio innesto di un seme che germinando “apre la sua strada sotto il terreno
sordo e opaco dell’esistenza terrena(1)”: ciascun passo “è da considerarsi
come espressione della paziente educazione di Dio nei confronti della durezza
di cuore o del collo indurito dell’uomo(2)”.
Mi auguro, pertanto, che il lettore, rintracciando l’impulso nativo di questo
lavoro che, direbbe Fuentes, obbliga a renderci conto della nostra immersione
nel tempo tra vita, morte e memoria, scopra che “il significato del libro non è
dietro di noi bensì che il suo volto ci guarda dal futuro(3)”.
Mi auguro, infine, che questo lavoro possa “contribuire a rafforzare il fervore
e la disponibilità dei Cavalieri e induca quanti aspirano a far parte della
milizia giovannita a cogliere la palpitante attualità dei suoi ideali e a far
propria la difesa dei principi cristiani(4)”.
Cav. di Grazia Magistrale Raimondo Villano
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_______________
(1) Gianfranco Ravasi, I Colleghi del Vangelo, Sole 24 Ore, 2007.
(2) Ibid.
(3) Ezio Raimondi, Un’etica del lettore, Voci, Mulino, 2007.
(4) S.A.E. il Principe e Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie; (Roma, dal Palazzo Magistrale, il 24
giugno 1995) Presentazione della pubblicazione “Cavalieri di Malta. Una leggenda verso il
futuro”, a cura del Cavaliere di Onore e Devozione Barone Marcello Maria Marrocco
Trischitta, Acismom, 1995.
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“Non cercare di diventare un uomo di successo,
ma piuttosto un uomo di valore”
Albert Einstein
Raimondo Villano - Nato nel 1960 a Torre Ann.ta. Vive tra Roma e T.A.ta. La moglie è biologa, farmacista,
assistente sociale e valente docente di ruolo di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio 23enne è
brillante matematico universitario dottore magistrale. Profilo: eclettico, creativo e incline all’approfondimento,
di formazione umanistica e scientifica, da uomo curioso fatica a stare nel recinto della conoscenza a una sola
dimensione; ha avuto vari Maestri eccezionali, rapporti di conoscenza e collaborazione con personaggi di grande valore
(godendo sempre della loro stima e fiducia personale) e con suoi superiori esemplari per vita vissuta, carattere e
professionalità. Ha notevole tensione ideale di alto profilo per i valori etico-morali, riscontrabile sia nell’incessante
azione per portarli avanti e rappresentarli degnamente, e spesso con coraggio, in ambito professionale e sociale sia in
molte attività a sostegno di enti. Impegnato dalla seconda metà degli anni ‘80 in importanti istituzioni per attività
umanitaria, con inclinazione profondamente connaturata al suo habitus e sentita quale “forma esigente di carità”, e per
attività sociale e sanitaria, con sua postura esistenziale funzione sostanzialmente dell’assunzione di responsabilità a non
esistere solo per se stessi ma ad aver premura per l’altro, anche prendendosene cura e sempre disinteressatamente.
Fecondo di contributi e attività culturali, scaturiti sostanzialmente dalla convinzione che tale impegno sia apporto
fondamentale affinché la persona e la società crescano. Un’importante e apprezzata azione (gratuita) di formazione da
tempo è rivolta a operatori professionali, settori sociali e quadri dirigenziali di ong e ha favorito l’arricchimento del loro
patrimonio professionale, culturale e sociale. Tra i cardini su cui poggiano varie sue attività vi è una convinta scommessa
sull’uomo, nell’attuale era tecnologica, per abitare uno spazio e un tempo nuovi provando ad elaborarne con sollecitudine
i significati per un progresso socio-culturale. Nell’attività di storico come umanista coltiva una riverenza non ordinaria
verso il passato e la tradizione mentre esplora vari sviluppi contemporanei, cercandovi quanto dell’uomo il passato non
abbia ancora rivelato. In ambito tecnico e scientifico sanitario si è occupato di vari temi che, in non pochi casi, hanno
dato anche origine a qualificati saggi. Espleta attività non governative con impegno di rilievo e intenso in Italia e
all’estero, “dedito in vario modo a diverse forme di volontariato facendosi carico di una molteplicità di servizi elevando
costantemente la sua educazione alla solidarietà e alla disponibilità non solo a dare qualcosa, bensì anche se stesso,
evidenziando il suo amore per l’altro, null’altro che rivelazione della sua cultura di vita” (SE Mons. F. S. TOPPI, Arciv.
di Pompei). È impegnato da anni in attività diplomatica in vari prestigiosi organismi di promozione di cultura, operosità,
scambi economici e solidarietà in Italia e nel mondo. Sotto il profilo imprenditoriale e manageriale gli si riconosce la
capacità di dare contributi sia pragmatici che immaginifici, operando sempre nella consapevolezza di quanto sia
fondamentale che “il valore di un risultato sta nel processo per raggiungerlo”; ciò concorre in modo significativo a
favorire il perseguimento del suo obiettivo, orientato non a essere migliore di qualcun bensì di se stesso e, d’altro canto,
ha rafforzato in lui la convinzione di essere non più intelligente degli altri ma, rispetto alla media, forse solo più tenace
nell’adempiere agli impegni e nel perseguire gli obiettivi e con più elevate risorse fisiche dedite al sacrificio e disponibilità
umane. Ruoli: Diplomatico (Rm, da 2011); Operatore economico internazionale (Rm, da 2004); General manager Villano
International Business Team, con 16 attività naz.li e int.li operative dal 1978 (con circa 80 partners e collaboratori) in
settori business, no-profit, consulting & service, tra cui: affari esteri, immobili alta gamma, edilizia, restauro, imp-exp,
antiquariato, editoria, informatica, sanità, alimentari, arte e cultura (da 2012); Membro (da 2013), Hon. Associate
Professor in History of Health Adm. Pharmaceutical Dpt (da 2014) e Membro Onorario Ruggero II University of Florida
State (da 2015); Trader (da 1976), Trader immobiliare (1980-81), Trader operativo finanziario indipendente di borse e
forex (da 1983), Donato di Devozione (da 2002) e Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta
(da 2007), presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria CASTRIOTA SCANDERBEG (discendente da Eroe
fondatore del Regno d’Albania) e candidato c/o Gran Priorato Napoli e Sicilia a voto d’Obbedienza dallo Scienziato e
Delegato di Napoli Comm. di Giustizia marchese Prof. Ing. Fra’ Riccardo SERSALE (da 2009); Presidente della
Fondazione di attività internazionale sociosanitaria, umanitaria e culturale Chiron (da 1985); Amministratore Unico
Chiron Editore (dal 2006); Farmacista in Albo (da 1986). Fotoamatore, da quasi sempre usa svariati importanti attrezzi
professionali (da 1971). Accademie: International Society History of Pharmacy (da 2001); Acc. Italiana Storia Farmacia
(da 2001); Centro Studi Melitensi, già diretto dal Linceo Mons. Prof. Cav. Cosimo DAMIANO FONSECA (da 2002);
Acc. Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (da 2006); Acc. già pontificia Tiberina (da 2009); Medical Tradition
Smithsonian Institution-USA (da 2011); Fondazione Treccani (da 2016); Fondazione Italia USA (da 2019); ad honorem
Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis (da 2006). In Asas è voluto direttamente
Accademico Effettivo dal Presidente Comm. Prof. Angelo CAPPARONI, pupillo di SE Card. Fiorenzo ANGELINI. È
membro Nikon Club Italia (da 2015) e dei Nikon Club Abruzzo, Campania e Lazio (da 2020). Sul piano basilare e
determinante dei comportamenti, si è sempre distinto nell’esercitare qualunque carica con disciplina e onore, autentico
disinteresse personale e rigoroso rispetto deontologico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Un suo
studio con conferenza sulla crisi in ex-Jugoslavia ha risultanze originali e intuizioni sul ruolo della Nato, nel dopo guerra
fredda, nello scacchiere europeo e nel conflitto balcanico (e, più in generale, nel mutato scenario di instabilità e tensioni
geopolitiche) ed è confermato come valido sia dal successivo intervento risolutivo in Serbia che, soprattutto,
dall’approvazione al Summit di Lisbona nel 2010 della mission per il decennio successivo (Rotary, 1991). Una sua
conferenza di storia a Berlino è onorata da standing ovation (ISHP, 2011). Collabora con importanti Riviste scientifiche
nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per lo statunitense DPC, editore in > 150 nazioni; già Direttore
71
Notiziario AGiFar (1986-90), Bollettino Rotary Club (1990-94), collaboratore Rivista Ufficiale nazionale ‘Rotary’ (1999-
02). Studi (con vari illustri docenti): classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati: Piante officinali, Tecniche
cosmetiche, Sicurezza e Qualità aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Discente di illustri
Farmacologi della ‘Scuola’ di DONATELLI e ERSPAMER; con docenti di varie discipline universitarie fa ricerca da
interno (1980-84). Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione
(2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore,
organizzatore e chairman Corso Sicurezza e Qualità per imprenditori e manager, ottenendo Alti Patronati da Capo dello
Stato Oscar Luigi SCALFARO e da Nazioni Unite (2000); Consigliere Diplomatico ENVA (2011-15); Segretario
Comitato tecnico (presieduto da Amb. Margherita COSTA), coestensore e relatore di risoluzione del Congresso
internazionale di partenariato strategico in Africa (Vaticano, 2015); firmatario della petizione in difesa dei cristiani in
Nigeria, promossa dagli On.li RICCARDI, LUPI, FRATTINI e VELTRONI (Rm, 2012); tra i primi sottoscrittori
dell’Appello per la Tunisia, per la mobilitazione internazionale a sostegno del Paese, che ha tra i primi firmatari:
BERLUSCONI, BOCCIA, BONIVER, CASINI, CICCHITTO, CRAXI, DINI, FASSINO, FRATTINI, SAPELLI e
TRONCHETTI PROVERA (Rm, 2017). Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco (Parigi,
2008-13); membro Titolare in World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12); Membro Comitato scientifico
sicurezza sanitaria di IBD, azienda responsabile sicurezza Tribunali Corte Appello Napoli (1998-2009); Membro di
Delegazione Asas per consegna Medaglia d’Oro a Benedetto XVI (Vaticano, 2007); Cons. d’Amm.ne Fondazione
Beaumont per ricerche su cancro, presieduta da scienziato TARRO e con Prefetto di Napoli (2011-12); presiede Tavola
rotonda su giustizia e sicurezza in area vesuviana, con intervento del Sottosegretario Ministero Interno DI NARDO
(2001); membro Gruppo Studio “History and definition of pharmacopoeias” di Intern. Soc. History Pharmacy, coord.:
Prof. François LEDERMANN, Presid. Em. ISHP (Univ. Berna, 2012-13); Accademico Europeo per Relazioni
Economiche e Culturali (2004-15) e Presidente Distretto Campania (Roma, 2011-15). Socio (1978-85), contitolare (1986-
97) e titolare (1997-2010) di importante farmacia privata urbana. Nel Rotary International è: Socio Club Pompei Oplonti
Vesuvio Est (1990-2007); Segretario a 29 anni (1990-95), tra i più giovani d’Italia; Presidente (2000-01): attività di sua
presidenza sono in 74 articoli su Quotidiani e Riviste per lo più nazionali e 10 servizi tv, di cui 5 RAI su TG1 e TG3.
Presidente di Commissioni: Azione Interna; Azione Professionale; Rotary Foundation; Sviluppo Umanitario; Polio Plus
(1990-2005). Promuove e coordina: azioni per 3^ età (1993-01); screening su diabete e osteoporosi per >300 persone;
restauro quadro (XVIII sec.) ‘S. Giuseppe’ di Simonelli (2000). Nel Distretto 2100-Italia è membro: Comitato
Coordinamento Club Area Sud Golfo Napoli (1993-95), collabora a Forum su istituzione Tribunale di Torre Ann.ta; di
Comm.ni: Etica professionale 2002-04, Azione Pubblico Interesse Mondiale 2001-03; Delegato APIM per Albania 2004-
05; Informatica (5 anni); Grandi Contribuzioni Rotary Foundation (2005-06); Delegato a Tavola Rotonda (presieduta da:
Presid. Regione Campania RASTRELLI, Arciv. Napoli GIORDANO, Rappr. Ist. Sup. Sanità CONDORELLI) su minori
ospedalizzati e varo Polo Pediatrico Campano (Na, 1995); Componente Comitato scientifico Rotary-Unicef ‘Studi sui
minori’ presieduto dal magistrato di Cassazione Oreste CIAMPA (1996-98); per 14 anni Delegato unico dei Governatori
per Archivio Distretto 2100-Italia (> 3.500 rotariani e circa 80 Club) e presso Istituto Culturale Rotariano per Rotary di
tutta l’Italia; organizza e presiede Convegno su Famiglia, con alte cariche statali tra cui SE il Prefetto di Napoli
FERRIGNO (2001); promuove e coordina campagna adozione e tutela archeologica Pompei Rotary-MiBAC, su accordo
con Soprintendente GUZZO; autore e coordina informatizzazione Guardie Mediche Asl Na3 (2000). Tra i molti ruoli
internazionali: Membro (1999-00) Comitato organizz. e Delegato (2000-01) Premio Colonie Magna Grecia; Capo
Missioni: contatto Pompei-El Menzah; archeologia Pompei-Cartagine; sanità Italia-USA; scolastica Italia-Nepal;
soccorso Rotary-Caritas Italia-Albania; senza tetto Rotary-Croce Rossa; sminamento Africa-Balcani Rotary-INTERSOS
(Peace Nobel Prize); alimentazione Angola e ricongiungimento familiare profughi Ruanda Rotary-UNICEF (2000-01);
Delegato al Premio Galileo Galilei dei Rotary Club d’Italia (Pisa, 2000); Cooperatore in Task Force (Italia, Albania, Ex-
Jugoslavia, S. Marino) zona 12 CEEMA e Assistente di Presidenza (Europa/Africa) per Riduzione Crimine e Prevenzione
Violenza (Zurigo, 2000-01); Membro dell’Institute, massimo organo amministrativo per Europa e Africa (n. reg. 490-IT-
2100-763, Luzern, 2000); Autore, primo firmatario (2000) e presentatore (2001) a Assemblea Distretto 2100-Italia di
Proposta Risoluzione per istituzione “Giornata Internazionale di Riflessioni su tutela della Vita”, approvata da Uff.
Europa/Africa (Zurigo, 2001) e Segr. G.le (Evanston, 2002), trasmessa a Consiglio Legislazione Mondiale (2003) e in
discussione a Assemblea Int.le (Chicago, 2004). Coordina: Camp interdistrettuale Scambio Giovani con
europei/extraeuropei (2000); Scambio Gruppi Studio con Distretto 5240 Cal.-USA (2001). Cofondatore Rotaract (1999),
fondatore Interact (2001), Socio Onorario Rotaract (2000). Autore di articolato software di archivio analitico-gestionale
rotariano (cartaceo e digitale, >20mila pp.) apprezzato a livello internazionale (1994-2004). Nel Rotary ha: Mentori e
Amici Modesto CAPUTO, Antonio CAROSELLA, Franco GARGIULO e Antonino FIORENTINO e tra i molti
estimatori: Carlo RAVIZZA, Frank J. DEVLYN, Olympia BRANCA MASA, Alessandro UBERTONE, Gennaro
CARDINALE, Egidio AMATO, Franco TATO’, Felice BADOLATI e Boris ULIANICH. Nel S. M. Ordine di Malta sue
attività culturali e caritative hanno apprezzamenti ufficiali da molte autorità, tra cui: SA Em. Andrew BERTIE, SA Em.
Mattew FESTING, SA Em. Giacomo DALLA TORRE, SE Card. Pio LAGHI, SE Card. Paolo SARDI, SE Mons. Angelo
ACERBI, SE Gherardo FAVA HERCOLANI SIMONETTI, SE Antonio NESCI, SE Franz von LOBSTEIN, SE Roggero
CACCIA DOMINIONI, SE Luigi NASELLI. Chierichetto con Mons. Pasquale PAGANO (1968-72). Scout ASCI e
AGESCI, non ancora 14enne in Noviziato e in < di 2 anni è Rover; molto impegnato in attività di pastorale cattolica per
la famiglia sotto la guida di Mons. MULLER; partecipa attivamente a: riunioni ASCI della Comunità Capi; campi
invernali e estivi; collab. prov.le del campo naz.le a La Mandria; stimato e apprezzato in comunità e dai Maestri, tra cui
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  • 1. Raimondo Villano Sovrano Militare Ordine di Malta ATTIVITÀ DIPLOMATICA “Dunque chi vuole comprendere il mondo - e la Chiesa - di oggi, chi vuole contribuire con piena coscienza delle proprie responsabilità alla costruzione del loro futuro, deve conoscere il loro passato, deve porsi di fronte alla loro storia. Nessun albero può crescere in altezza se è privo di radici” 1
  • 2. Mons. Walter Brandmüller ISBN 978-88-904235-43, CDD 900 VIL tui 2008, 4^ edizione (esaurita), pp. 390, Pergamena, ottobre 2009. Con il patrocinio dell’Accade A.C.). Secondo S.E. Ven. Balì Gran Croce di Giustizia Fra’ Roma e Membro del Sovrano Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta, “il libro si distingue per approfondita informazione e scorrevolezza di esposizione”. Apprezzato da numerose Autorità civili, religiose e melitensi, tra cui: il Capo dello Stato, il Santo Padre, S.A. E.ma il Principe e Gran Maestro del SMOM, vari regnanti d’Europa e Alti Prelati. Sovrano Militare Ordine di Malta ATTIVITA’ DIPLOMATICA “Fin dal principio, questa Chiesa “una” si presenta tuttavia con una grande diversità, che proviene sia dalla varietà dei toni di Dio sia dalla molteplicità delle persone che li ricevono. Nell’unità del Popolo di Dio si radunano le diversità dei popoli e delle culture. Tra i membri della Chiesa esiste una diversità di doni, di funzioni, di condizioni e modi di vita” Catechismo della Chiesa Cattolica, 814. Benché sia innanzitutto un Ordine religioso secolare che ha per vocazione la difesa della Fede e il servizio agli ammalati e ai poveri, l’Ordine di Malta è anche un soggetto giuridico di diritto pubblico internazionale che intrattiene relazioni diplomatiche con oltre 100 Stati in tutto il mondo - di 2
  • 3. cui molti non cattolici - cui vanno aggiunte rappresentanze presso alcuni importanti Paesi europei e presso Organismi Europei ed Organizzazioni Internazionali di rilievo; dispone, infatti, di delegazioni permanenti presso le Nazioni Unite a New York, Ginevra, Parigi, Vienna e presso la Commissione Europea e le principali Organizzazioni Internazionali. Sul piano politico internazionale l’Ordine di Malta ha una posizione di piena neutralità, è imparziale e apolitico. Per questo l'Ordine può agire come mediatore tutte le volte che gli Stati gli si rivolgono per risolvere i propri contrasti. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dal costante incremento dei rapporti diplomatici. L’Ordine ha il suo proprio servizio diplomatico che è un attributo della sua sovranità. I diplomatici sono nominati dal Gran Maestro e dal Sovrano Consiglio e assumono le loro responsabilità non appena le loro credenziali sono state presentate al Capo dello Stato nel Paese presso il quale sono accreditati. Le missioni degli Ambasciatori sono strettamente umanitarie, totalmente volontarie e sempre imparziali. Il loro obiettivo è, secondo necessità, di aprire canali diplomatici per portare assistenza umanitaria. Avvalendosi delle loro competenze in materia di trattative diplomatiche, gli Ambasciatori dell’Ordine contribuiscono a creare condizioni affinché gli aiuti giungano a 3
  • 4. destinazione tempestivamente e in maniera efficace, collaborando con le Associazioni nazionali dell’Ordine, laddove presenti, o, in loro assenza, assumendo il coordinamento delle attività di assistenza. Il ruolo degli ambasciatori dell’Ordine è, in effetti, particolare poiché al tradizionale esercizio dell’arte della diplomazia e del negoziato, devono abbinare la capacità di svolgere attività umanitarie. Gli ambasciatori melitensi sono, in effetti, l’anello tra i due volti dell’Ordine: i quartier generali e il «terreno» dove si interviene. Il loro ruolo è fondamentale proprio perché non politico ma tecnico. L’Ordine persegue una politica basata sulla costruzione di relazioni attive con le più importanti organizzazioni internazionali impegnate in attività umanitarie, operando in partnership con i principali attori internazionali e le organizzazioni non-governative. In questo contesto, l’Ordine sta esercitando un ruolo sempre più dinamico nei processi di consultazione e pianificazione ai quali può contribuire con la sua vastissima esperienza, la sua diretta conoscenza delle situazioni locali e le sue specifiche competenze(1) . Grazie all’attività diplomatica, alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Ordine ha effettuato diversi 4
  • 5. interventi presso gli Alleati a favore dei prigionieri di guerra italiani ed inviando una missione giovannita in territorio tedesco con il compito di portare assistenza morale ai prigionieri italiani. Sempre avvalendosi dell’attività diplomatica, l’Ordine è arrivato nei campi profughi del Congo, in Albania, in Macedonia, in Montenegro; ha sfondato anche la cortina degli “ex nemici”: il Libano, per esempio, dove l’Ordine gestisce una decina tra ospedali e ambulatori e dove durante la guerra era l’unico organo che riusciva a portare aiuti da una e dall’altra parte della linea verde, ovvero dalle fazioni cristiane a quelle musulmane. Inoltre, l’ex re del Marocco Hassan II ha chiamato l’Ordine a mediare con alcuni Paesi arabi su Gerusalemme, superando anche il blocco Est-Ovest; a Cuba, infine, l’Ordine stava ai tempi di Batista ed è rimasto anche con Castro e, dopo la visita del Papa del 1998, vi ha portato 8 milioni di dollari. Gli ambasciatori dell’Ordine vengono reclutati per lo più tra i diplomatici di professione che, abbandonata la carriera attiva, desiderano offrire, per qualche anno e disinteressatamente, i loro servizi. Sono nominati dal Gran Maestro ed entrano in carica dopo presentazione delle lettere credenziali al Capo di Stato presso il quale sono accreditati. 5
  • 6. Annualmente il Principe e Gran Maestro nei primi giorni di gennaio a “Villa Malta” riceve gli Ambasciatori dei Paesi accreditati presso l'Ordine con una solenne cerimonia per gli auguri d'inizio anno del Corpo Diplomatico che si svolge nella Cappella di Santa Maria del Priorato. Suggestivo è il colpo d'occhio: il Gran Maestro, i membri del Sovrano Consiglio e gli alti dignitari del Palazzo Magistrale vestono con l'antica uniforme rossa mentre gli Ambasciatori sono in frac, uniforme diplomatica o abito nazionale. L'udienza solenne è l'occasione per ricordare i principali interventi umanitari effettuati dall’Ordine nell’anno precedente a favore delle popolazioni colpite da conflitti o calamità naturali. La cerimonia è aperta dal discorso del Decano del Corpo Diplomatico ed è seguito da quello del Gran Maestro. La missione degli ambasciatori verte su questioni prettamente umanitarie. Tuttavia, nei Paesi in cui non esiste un’Associazione nazionale, l’ambasciatore è anche incaricato del coordinamento delle attività ospedaliere. In tal caso, l’ambasciatore opera in collaborazione con le altre Associazioni nazionali attive nel suo Paese di accreditamento ed espleta queste responsabilità in aggiunta ai suoi impegni diplomatici. Ad integrazione della sua rete di relazioni bilaterali con Stati sovrani, l’Ordine 6
  • 7. è ufficialmente accreditato, dal 1987, presso la Commissione Europea e il suo Rappresentante ha rango di ambasciatore. D’altra parte, l’Ordine si avvale dello status di Osservatore presso le Nazioni Unite ed ha, pertanto, istituito delle missioni permanenti a New York, Ginevra, Vienna, Roma e Parigi. Quest’evoluzione delle relazioni con le organizzazioni internazionali rappresenta un esplicito riconoscimento della posizione e del ruolo dell’Ordine nel mondo, che gli consente di rafforzare il suo contributo specifico all’azione in campo umanitario e, in un quadro più generale, in quello della difesa della dignità umana. La forma di questo contributo varia a seconda delle missioni e delle attribuzioni delle agenzie presso le quali i suoi rappresentanti sono accreditati. A Ginevra, l’ambasciatore Pierre-Yves Simonin (ex ambasciatore svizzero in Israele, Belgio e presso la NATO) espleta il suo mandato in un quadro particolare che vede riunite le principali agenzie delle Nazioni Unite interessate ai diritti dell’uomo e al diritto internazionale umanitario e, più specificamente, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l’Alto Comitato per i Rifugiati. 7
  • 8. A Vienna, l’ambasciatore Helmut Liedermann (ex ambasciatore d’Austria a Belgrado e a Mosca) ha partecipato attivamente alla campagna che ha portato al bando delle mine antiuomo. A Bruxelles, l’ambasciatore Philippe de Scoutheete (ex ambasciatore del Belgio a Madrid ed ex rappresentante permanente del Belgio presso l’Unione Europea) è accreditato presso la Commissione Europea che è il primo donatore di aiuti umanitari nel mondo. Segue particolarmente i programmi dei servizi di EuropeAide e ECHO (European Community Humanitarian Office); questo ufficio intrattiene dei rapporti di partenariato particolarmente attivi con l’Ordine, come durante la crisi dei Balcani. Un compito molto importante, ma necessariamente discreto, è affidato ai diplomatici dell’Ordine quando devono partecipare agli sforzi di prevenzione di conflitti o guerre civili o quando sono chiamati a condurre azioni di mediazione o di buoni uffici ad esempio nei casi di sequestro di persona o di crisi gravi come quelle avvenute in Cambogia e in Libano, dove i rappresentanti dell’Ordine hanno potuto agire con successo. Altre forme d’interventi interessano l’assistenza medica del personale umanitario nelle aree di conflitti o di calamità naturali, nonché nel quadro dei programmi di lotta alla lebbra. Il Gran Cancelliere dell’Ordine e Ministro degli Esteri 8
  • 9. illustrava così la posizione dell’Ordine in occasione del cinquantesimo anniversario delle Nazioni Unite: «…l’Ordine, grazie alla sua neutralità politica e al suo carattere sopranazionale, è qualificato come Ente capace e desideroso di condurre azioni di pacificazione e di mediazione in cooperazione con le Nazioni Unite, nel rispetto dei principi di dialogo e di comprensione tra i popoli». L’Ordine mantiene relazioni diplomatiche al rango di ambasciata con 103 Stati e al rango di delegazione con altri Paesi. E’ inoltre rappresentato con missioni permanenti presso le principali organizzazioni intergovernative internazionali. L’Ordine conclude accordi di natura internazionale con Stati ed altri soggetti e, successivamente, sono seguite dalle Associazioni nazionali dotate di organizzazioni proprie e distinte da quelle diplomatiche e solo in ipotesi di crisi di rapporti o in caso di nuove iniziative o attività subentra nuovamente il livello diplomatico paritetico tra lo Stato interessato ed il Sovrano Ordine melitense. Gli elementi costitutivi dei Protocolli di Intesa sono, in genere, quelli presenti negli accordi diplomatici tra Stati e si basano sul Diritto Internazionale, sulla Convenzione di Vienna e sullo scambio di agenti con rango di Ambasciatore. 9
  • 10. Considerando, inoltre, il fatto che l’Ordine è privo di territorio, si pone il problema da parte di Stati terzi del rango diplomatico dell’agente accreditato presso l’Ordine, al fine di garantirgli i privilegi e le immunità diplomatiche la cui concessione è regolata anche da norme interne agli Stati e comporta, dunque, una rinunzia da parte dello Stato ad esercitare la propria potestà d’imperio sull’agente e sugli atti da questi compiuti. In mancanza di un accordo dell’Ordine con lo Stato ospitante, si è seguita la strada della concessione del suo gradimento, nei limiti in cui l’agente da accreditare presso di sé non sia quello già accreditato presso la Repubblica Italiana, ad un membro della missione diplomatica già accreditata presso la Santa Sede dallo Stato con cui si allacciano rapporti, il quale già gode in Italia di tutte le prerogative ed immunità che spettano agli agenti diplomatici secondo il Diritto Internazionale, come disposto l’art. 12 del Trattato tra la Santa Sede e l’Italia. Unico, quindi, è il soggetto preposto a due distinte funzioni: missione presso la Santa Sede e missione presso il Sovrano Militare Ordine di Malta(2) . L’Ordine di Malta, in particolare, intrattiene relazioni diplomatiche con gli Stati: 10
  • 11.  in EUROPA: Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Italia, Iugoslavia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Moldavia, Polonia, Portogallo, Romania, Federazione Russa(3) , Principato di Monaco(4) , San Marino, Santa Sede, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria;  in AMERICA: Argentina, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Georgia, Guatemala, Guyana, Haiti, Honduras, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Suriname, Uruguay, Venezuela;  in ASIA: Afghanistan, Armenia, Cambogia, Kazakistan, Libano, Filippine, Tagikistan, Thailandia;  in AFRICA: Benin, Burkina Faso, Camerun, Capo Verde, Repubblica Centroafricana, Ciad, Comore, Repubblica Popolare del Congo, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gabon, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Liberia, Madagascar, Mali, 11
  • 12. Marocco, Mauritania, Maurizio, Mozambico, Niger, Sao Tomé e Principe, Senegal, Seichelles, Somalia, Sudan, Togo;  in OCEANIA: Micronesia. L’Ordine, ancora, intrattiene relazioni ufficiali con gli Stati: Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Svizzera. L’Ordine, inoltre, dispone di delegazioni permanenti presso le Organizzazioni Internazionali di rilievo: Nazioni Unite (a New York, Ginevra, Vienna); Commissione Europea (a Bruxelles); AIEA - Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (a Vienna); FAO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (a Roma); PAM - Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (a Roma); UNHCR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (a Ginevra); UNHCHR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (a Ginevra); CICR - Comitato Internazionale della Croce Rossa (a Ginevra); FISCRMLR - Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa (a Ginevra); OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità (a Ginevra); UNESCO (a Parigi); Consiglio d’Europa (a Strasburgo); CIM - Comitato Internazionale Migrazioni (a Ginevra); CIMFM - Comitato Internazionale di Medicina e Farmacologia Militare (a 12
  • 13. Bruxelles); Organizzazione degli Stati Centroamericani (a Washington); UNIDO - Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (a Vienna); IOM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (a Ginevra); IDB - Banca Interamericana di Sviluppo (a Washington); UNIDROIT - Istituto Internazionale Unificazione del Diritto Privato (a Roma); IIDU- Istituto Internazionale di Diritto Umanitario (a Ginevra). L’Ordine di Malta è accreditato ufficialmente, dal 1987, presso la Commissione Europea e il suo Rappresentante Permanente figura, con il rango di ambasciatore, nella lista del Corpo Diplomatico accreditato. Assume oggi la carica l’ambasciatore Philippe de Schoutheete de Tervarent, ex ambasciatore del Belgio in Spagna e presso l’Unione Europea. La rappresentanza dispone di un ufficio amministrativo presso l’Associazione belga dell’Ordine di Malta e ha per funzione di mantenere contatti ad ogni livello con la Commissione Europea e i relativi Servizi, onde informare ed aggiornare il Governo dell’Ordine e gli organismi nazionali in merito ai grandi orientamenti e alle decisioni di Bruxelles concernenti l’evoluzione delle politiche umanitarie e di aiuto allo sviluppo. I servizi della Commissione con i quali la Rappresentanza Ufficiale ha i contatti più frequenti sono ECHO - European Community Humanitarian Office - primo 13
  • 14. donatore di aiuti umanitari nel mondo e ufficio specifico per le situazioni di crisi connesse con le calamità naturali, la Direzione Generale “Sviluppo” responsabile dell’aiuto al Terzo Mondo, la Direzione Generale “Relazioni Esterne”, in particolare per quanto attiene alle azioni in Europa dell’Est ed i programmi PHARES e TACIS, senza dimenticare la neonata struttura “Europe Aid”. In questo ambito, la Rappresentanza Ufficiale dell’Ordine di Malta partecipa alla riunione annuale delle organizzazioni partner di ECHO. Infatti, nel 1999, l’Ordine di Malta, per mano di tre sue associazioni nazionali (Oeuvres Hospitalières Françaises de l’Ordre de Malte, Malteser Hilfsdienst/Germania e Malteser Hospitaldienst/Austria), ha firmato un contratto di partenariato con ECHO. Tutte queste azioni sono espletate nel rispetto dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale, ed in particolare quello della non discriminazione delle vittime per motivi razziali, etnici, religiosi, di sesso, di età, di cittadinanza o di opinione. E nello stesso spirito, non sono assoggettate, né subordinate a considerazioni di natura politica. Dall’estratto del discorso dell’ambasciatore Frà José Antonio Linati-Bosch, Osservatore presso le Nazioni Unite, rivolto il 15 febbraio 2000 a New York nella sede dell’ONU al Comitato per le operazioni di mantenimento della 14
  • 15. pace dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite leggiamo: “L’Ordine di Malta probabilmente la più antica delle organizzazioni umanitarie internazionali con oltre 900 anni d’ininterrotta attività, è d’ora in poi strettamente legato alle operazioni delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. Nel 1991, l’Ordine ha offerto per la prima volta i propri servizi alle Nazioni Unite mettendo a disposizione un’unità di assistenza medica presso la Missione d’Osservazione delle Nazioni Unite in America Centrale. Nel quadro di successive missioni di mantenimento della pace, l’Ordine, su richiesta dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR), ha installato diversi campi profughi in Ruanda e allestito un ospedale da campo dotato di servizi di chirurgia, pediatria e ostetricia. Sempre in cooperazione con l’Alto Commissariato per i Rifugiati, una missione nella Repubblica Democratica del Congo, nel 1999, ha permesso di portare assistenza ai profughi e di creare un centro nutrizionale per i bambini malnutriti. L’Ordine è altresì intervenuto in Uganda per portare soccorso ai rifugiati sudanesi nel distretto di Aruja. Dal 1996, una squadra medica affianca la Missione di Osservazione Iraq - Kuwait delle Nazioni Unite (UNIKOM). Su richiesta del Governo tedesco, l’Ordine ha creato di recente un’unità medica di pronto intervento che, mantenuta in stato di allerta permanente, 15
  • 16. può essere mobilitata in quarantotto ore per partecipare a missioni urgenti di mantenimento della pace. Tale unità medica specializzata sarà rafforzata al fine di poter partecipare immediatamente ad altre missioni di mantenimento della pace, nel quadro di accordi simili a quelli sottoscritti con il ministero tedesco degli Affari Esteri. Fedele al principio di neutralità dichiarato all’inizio del XVIII secolo, l’Ordine di Malta gode di una reputazione giustificata d’imparzialità e indipendenza e, su questa scorta, è pronto a contribuire attivamente alle future operazioni di mantenimento della pace, rispondendo di volta in volta ai bisogni e alle richieste che saranno formulate dalle Nazioni Unite”. Nel corso di una cerimonia organizzata alcuni anni fa nel quadro dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Arcivescovo Renato Raffaele Martino, allora Nunzio Apostolico ed Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, Presidente della “Path to Peace Foundation” ha conferito alle tre Associazioni statunitensi dell’Ordine il premio “Champion of Peace”, Campione della Pace. L’Associazione americana (New York), l’Associazione federale (Washington) e l’Associazione occidentale degli USA hanno ricevuto questo 16
  • 17. riconoscimento per l’azione umanitaria negli Stati Uniti e nel mondo, ed in particolare in America Latina, in Asia e nel Medio Oriente. Gli scopi perseguiti dalla “Fondazione Cammino verso la Pace” sono la diffusione dei messaggi del Santo Padre, della Santa Sede e delle organizzazioni cattoliche sui temi della giustizia, della carità e della pace; lo studio degli insegnamenti sociali della Chiesa; la promozione di iniziative di natura culturale e la realizzazione di progetti caritatevoli ed umanitari per i diritti fondamentali dell’uomo. Tra gli altri più recenti impegni nel settore, l’Ordine, consapevole di non avere la possibilità concreta di intervenire sul piano degli Stati ma di possedere una sua voce, quella dell’Osservatore permanente alle Nazioni Unite, attraverso essa è protesa a sviluppare i tematiche che concorrano ad allentare un po’ la morsa dell’autoritarismo di taluni Stati che lede la personalità degli individui. Anche lo sviluppo sul piano costituzionale concretizzato con il momento epocale rappresentato dall’approvazione della nuova Carta Costituzionale e del Codice sono realtà che consentono all’Ordine di essere molto più attivo sul piano della comunità internazionale e di guardare meglio a funzioni di intermediazione nel confronti dei grandi problemi degli Stati, nonché di 17
  • 18. sviluppare una diplomazia preventiva che anche se, come visto nei Balcani, non sempre serve per evitare i conflitti ma, tuttavia, rappresenta la ragnatela di una rete diplomatica innescata prima che i conflitti si scatenino e, quindi, apre nuovi canali utili per instaurare un dialogo costruttivo. Presso l’ONU, inoltre, sono state curate dall’ambasciatore conte Marullo battaglie contro le mine e per la cancellazione del debito estero. In un mondo sempre più globalizzato, poi, l’Ordine ha creato un Comitato Internazionale e un Centro di Cooperazione negli Stati Uniti per lavorare sul continente americano: “è la nostra risposta a quello che ha detto Kofi Annan: la globalizzazione deve essere qualcosa di più che non la creazione di mercati sempre più grandi. La sfera economica non può più essere separata da un tessuto più complesso politico e sociale. Da 900 anni come finalità abbiamo quella di creare ospedali, cliniche, ricerca medica, portare aiuti ai poveri, ai bisognosi, agli ammalati senza distinzione di razza, religione e colore. Abbiamo aiutato Cuba, un lavoro umanitario e religioso e non politico(5) ”. Nel settembre 2000 l’Ordine è stato ufficialmente invitato dal Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan a partecipare al Millenium Summit che ha avuto luogo nel Palazzo di Vetro di New York in apertura della 55a sessione 18
  • 19. dell’Assemblea Generale. appresenta l’Ordine quale Capo Delegazione il suo Capo di Governo, l’Ambasciatore Conte Carlo Marullo di Condojanni, che ha indicato le fondamentali priorità per evitare che “la globalizzazione dei mercati non sia adeguatamente governata: con il rischio di condurre a un aggravamento degli squilibri esistenti, rendendo più ricchi i Paesi già ricchi e più poveri quelli già poveri”. Da qui l’invito a preoccuparsi del modo con cui saranno sfruttate le nuove biotecnologie applicate all’agricoltura, “che non dovranno divenire una nuova miniera per lo sfruttamento da parte di pochi Paesi già ricchi, ma dovranno invece essere messe al servizio dell’umanità nel rispetto delle leggi della natura: per non turbare l’ecosistema e anzi indirizzarlo nella direzione di uno sviluppo controllato che garantisca ai paesi più poveri un più facile accesso ai mezzi di produzione”. Se, però, l’applicazione di questi principi, sottolinea Marullo, potrà autorizzare la speranza della riduzione della fame nel mondo e del miglioramento della qualità della vita, va tenuto in altrettanta attenzione quanto attiene all’elevazione spirituale dell’uomo: “Sotto il profilo intellettuale, con il diritto all’istruzione. Sotto il profilo sociale, con la fine di ogni discriminazione. Sotto il profilo del diritto, con le garanzie di una 19
  • 20. giustizia che invece, anche là dove molti Stati affermano di aderire alla Carta dei Diritti dell’Uomo, viene calpestata dalla lunghezza dei processi, da giudizi penali che accettano l’utilizzazione di forme di carcerazioni preventive senza limiti e, quel che è peggio, dalla violazione di quella regola primaria che dovrebbe regolare l’assoluta parità di posizioni tra accusa e difesa”. Marullo conclude affermando che è anche in queste prospettive che l’Ordine di Malta ha ribadito la sua più totale adesione all’invito del Segretario generale dell’ONU di sottoscrivere e ratificare lo Statuto di Roma del tribunale Penale Internazionale, “in modo da consolidare i successi che si sono raggiunti nell’assicurare alla giustizia le persone responsabili di crimini contro l’umanità”. Tra i programmi e gli obiettivi futuri dell’Ordine figurano, innanzitutto, quelli relativi alle “nuove povertà, quelle cioè che nascono dal perpetuarsi delle ingiustizie e delle prevaricazioni degli Stati nei confronti dei cittadini stessi che subiscono mortificazioni molto gravi. Anche Paesi europei classificati tra i più civili hanno, ad esempio, il sistema carcerario inadeguato. E senza andare lontano in Italia ci sono più di 50 mila carcerati in carceri che ne potrebbero ospitare appena la metà. Ecco allora che l’Ordine in seno alle 20
  • 21. Nazioni Unite nel piano delle proprie strategie sta in questo momento alzando la voce sul piano di questi temi che diventano drammatici lì dove addirittura la politica prevale sul diritto umanitario universale”. L’Ordine, dunque, chiede l’applicazione del diritto umanitario universale. Insomma, “l’Ordine di Malta è, nel cammino della storia del mondo, l’anello di congiunzione tra una realtà di preghiera e una realtà umanitaria, legata insieme da una struttura statuale che ha un ruolo politico(6) ”. La politica di ieri e di oggi che lo contraddistingue “è quella interpretata dai due carismi: la difesa della fede e il servizio dei poveri. Attorno a questo c’e tutto quanto appartiene alla storia del passato: la lotta con Turchi, la difesa del Mediterraneo e dell’Europa nel confronti dell’Islam e oggi, dall’altra parte, c’è la difesa della fede nei confronti delle sette(7) ”. In concreto “basterà ricordare i 300 ospedali nel mondo, i più di 200 mila assistiti nella lotta al diabete, nonché alla lebbra e alle grandi malattie con una struttura che anche in Italia vede numerose partecipazioni. Abbiamo, tra l’altro, un ospedale di neuroriabilitazione a Roma da 240 posti letto con un piccolo reparto per i traumatizzati cranici. E ancora più di 40 mila assistiti negli ambulatori(8) ”. L’Ordine, infine, non è oppresso affatto da 21
  • 22. alcun problema di attualizzazione delle ragioni della propria esistenza giacché “ciò che è attuale, invece, è la risposta alle esigenze dell’uomo che non sono cambiate, in fondo, da quelle del passato: egli ha sempre bisogno di spiritualità, di sanità e di assistenza(9) ”. Tra le numerosissime recenti importanti attività in ambito diplomatico sono annoverabili:  la visita di Stato il 6 dicembre 1999 del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi a Villa Malta per la cerimonia di chiusura delle celebrazioni per i 900 anni di vita dell'Ordine;  il 23 maggio 2001 il Sovrano Consiglio dell’Ordine ratifica l’Accordo di Cooperazione e Appoggio Istituzionale tra la Corte Interamericana dei Diritti Umani e il Sovrano Militare Ordine di Malta, firmato il 18 agosto 2000 da Antonio A. Cancado Trindade Presidente della Corte e dalla Contessa Giuliana Fanelli, Ambasciatore dell’Ordine in Costa Rica;  l’11 settembre 2001 su incarico di S.A. Eminentissima, il Principe e Gran Maestro Fra’Andrew Bertie, il Gran Cancelliere, Carlo Marullo di Condojanni, invia all’Ambasciatore degli USA presso la Santa Sede, James Nicholson, una lettera con un messaggio di solidarietà e di cordoglio destinato al Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush; il 22
  • 23. Sovrano Ordine di Malta si unisce al cordoglio della popolazione americana ed invita tutti i suoi membri a pregare in suffragio delle vittime della tragedia che ha colpito gli Stati Uniti d’America. S. A. il Gran Maestro ha inviato messaggi di cordoglio alle autorità degli Stati Uniti;  la visita a Roma il 4 novembre 2001 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Slovacca Rudolf Schuster;  la visita a Roma il 6 aprile 2002 al Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Ceca Václav Havel;  la visita di Stato del Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie in Bolivia l’8 novembre 2002 dove incontra il Presidente della Repubblica Gonzalo Sánchez de Lozada;  la visita ufficiale del Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie in Romania il 22 marzo 2002 con l’incontro con il Presidente della Repubblica Ion Iliescu;  la visita a Roma il 16 aprile 2002 al Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie da parte del Presidente del Nicaragua Enrique Bolaños Geyger;  la visita a Roma il 3 giugno 2002 al Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie da parte del Presidente della Bolivia Geoge Quiroga; 23
  • 24.  la visita a Roma il 12 giugno 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Vice Presidente del Guatemala Juan Francisco Reyes López;  la visita a Roma il 26 novembre 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Re dello Swaziland, Mswati III;  la visita a Roma il 26 novembre 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica del Guatemala Alfonso Portillo Cabrera;  la visita di Stato con onori militari l’11 dicembre 2002 al Presidente della Repubblica Italiana Ciampi al Quirinale da parte del Gran Maestro accompagnato dai vertici dello SMOM: il Gran Commendatore Fra' Ludwig Hoffmann von Rumerstein, il Gran Cancelliere Conte Jacques de Liedekerke, il Ricevitore del Comun Tesoro, Gian Luca Chiavari, il Segretario degli Affari Esteri Ambasciatore Alessandro Quaroni, l'Ambasciatore presso lo Stato Italiano Barone Giulio di Lorenzo-Badia, il capo del cerimoniale principe Paolo Francesco Boncompagni Ludovisi;  la visita ufficiale del Gr. Maestro fra’Andrew Bertie nel Regno del Marocco il 7 aprile 2003; 24
  • 25.  la visita a Roma il 27 maggio 2003 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Argentina Eduardo Duhalde;  l’incontro il 28 maggio 2003 del Gran Maestro con S.A.R. il Principe Mulay Rachid al Palazzo Reale di Casablanca;  la visita a Roma il 19 giugno 2003 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Ungheria Ferenc Madl;  la firma il 29 giugno 2003 ad Amman dell’Ambasciatore Theutenberg ed il Ministro degli Esteri Giordano Moasher al protocollo che stabilisce piene relazioni diplomatiche tra il Sovrano Ordine di Malta ed il Regno Ascemita di Giordania;  la presentazione delle credenziali dell’Ambasciatore dell'Ordine Jean Marie Musy a Sua Maestà il Re Juan Carlos di Spagna il 19 settembre 2003 a Madrid;  l’intervento del 22 settembre 2003 a New York dell’Ambasciatore Josè Antonio Linati-Bosch, Osservatore Permanente dell'Ordine presso le Nazioni Unite, all'Assemblea Generale nella sezione dedicata all’hiv/aids; 25
  • 26.  l’incontro del 27 settembre 2003 a Bonn del Gran Maestro con il Presidente della Repubblica Federale Tedesca Johannes Rau;  l’incontro a Roma del Principe e Gran Maestro con il Presidente della Repubblica di Malta, Prof. Guido De Marco, il 24 gennaio 2004;  l’incontro il 10 marzo 2004 a Roma del Gran Maestro dell'Ordine Fra' Andrew Bertie con il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato di Sua Santità;  la visita il 18 marzo 2004 al Gran Maestro nel Palazzo Magistrale da parte del Presidente della Camera dei Deputati Italiana On. Pier Ferdinando Casini;  l’incontro a Budapest del Gran Maestro Fra' Andrew Bertie accompagnato dal Presidente della Repubblica d’Ungheria Ferenc Madl in rassegna al Picchetto d'Onore il 17 maggio 2004;  l’incontro l’8 giugno 2004 a New York del Segretario Generale Kofi Annan con l'Ambasciatore Robert L. Shafer, Osservatore Permanente dell'Ordine di Malta presso l'ONU;  l’incontro a Roma il 17 giugno 2004 del Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’Andrew Bertie con il Ministro degli Esteri della Repubblica di Croazia Dr. Miomir Zuzul; 26
  • 27.  l’incontro a Roma il 21 giugno 2004 del Gran Maestro dell'Ordine di Malta, Fra' Andrew Bertie con il Sindaco di Roma, Walter Veltroni;  l’incontro il 25 giugno 2004 a Roma del Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’Andrew Bertie, con il Presidente della Repubblica di Malta, S. E. Edward Fenech Adami;  l’incontro il 1 ottobre 2004 a Roma del Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’Andrew Bertie, con il Presidente della Romania S. E. Ion Iliescu;  l’incontro il 19 novembre 2004 a Roma del Gran Maestro Fra' Andrew Bertie con S. E. Rev.ma Mons. Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede. Il 5 aprile 2005 il Principe e Gran Maestro dell’Ordine Fra’Andrew Bertie esprime grande commozione alla notizia della morte di S.A.S. il Principe Ranieri III di Monaco, membro dal 1956 dell’Ordine di Malta con il rango di Balì Gran Croce di Onore e Devozione e destinatario nel 1997 di uno dei più alti conferimenti dell’Ordine: la Croce di Professione ad Honorem. Il 20 maggio 2005 è ratificato l’accordo di cooperazione per l’assistenza umanitaria tra il Sovrano Ordine di Malta e il governo della Repubblica di Colombia teso a rafforzare e sviluppare i rapporti di amicizia e 27
  • 28. cooperazione e favorire lo sviluppo dell’aiuto umanitario prestato ad istituti privati ospedalieri e di beneficienza in questo Paese. In base a questo accordo l’Ordine continua a promuovere ed a rendere disponibili aiuti sotto forma di attrezzature mediche e medicinali alle istituzioni ospedaliere e di beneficienza colombiane per consentire agli ospedali di prestare cure ai pazienti delle classi più povere. L’accordo, ancora, consente all’Ordine di Malta di intervenire in Colombia con aiuti di emergenza in caso di catastrofi naturali. All’Assemblea Generale dell’ONU il 18 ottobre 2005 a New York, l’Ambasciatore Robert L. Shafer, Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite, ha pronunciato un discorso sui diritti dei bambini davanti alla Terza Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Intervenendo in un dibattito sulla tutela e la promozione dei diritti del bambino, l’Ambasciatore Shafer ha dichiarato che l’Ordine considera la promozione e la salvaguardia dei diritti umani dei bambini una questione di assoluta importanza. Ha, quindi, espresso il suo sostegno alle dichiarazioni del Segretario Generale che ha posto l’infanzia al centro degli obiettivi del Millennium Development Goals, definendola la parte più vulnerabile della società, i cui bisogni sono spesso i maggiori. 28
  • 29. L’Osservatore Permanente si è congratulato con la comunità internazionale per la ratifica quasi all’unanimità, evento senza precedenti, della Convenzione sui Diritti dei Bambini. Ha anche sottolineato, però, che è ancora lunga la strada che occorre fare per giungere ad una piena attuazione di questa convenzione. Definendo “intollerabile” il numero dei bambini che muoiono per cause prevenibili, ha poi assicurato l’Assemblea che l’Ordine sta facendo quanto in suo potere per ridurre il numero di questi decessi e che proseguirà con decisione nei suoi programmi di vaccinazione destinati ai bambini in varie parti del mondo. L’Ambasciatore Shafer ha anche affermato che l’Ordine di Malta nel corso dei suoi 900 anni di storia non ha mai visto un’epidemia più distruttiva per l’unità familiare di quella costituita dall’HIV/AIDS, che ha sottratto uno od entrambi i genitori ad oltre 16 milioni di ragazzi sotto i sedici anni di età. Questo fenomeno aggrava la vulnerabilità dei bambini alla violenza e l’Osservatore Permanente ha messo in risalto il sostegno dell’Ordine alle recenti raccomandazioni del Comitato per i Diritti dei Bambini su questo argomento. Egli ha sottolineato il particolare impegno profuso dall’Ordine di Malta nell’assicurare i diritti di quei bambini che vivono senza l’affetto 29
  • 30. di una famiglia, attraverso il continuo sviluppo e miglioramento del sistema rappresentato dai numerosi istituti per orfani e dalle scuole attrezzate per prendersi cura delle speciali esigenze dei bambini più indifesi. Si stima siano oltre 300 milioni i bambini nel mondo oggetto di violenze, abusi e sfruttamento. L’Ambasciatore Shafer ha sottolineato che gli abusi sessuali, lo sfruttamento ed il commercio hanno effetti ancora più devastanti sulle bambine. Forte è la condanna dell’Ordine di Malta per queste gravi violazioni dei diritti dei bambini e ha riaffermato l’impegno dell’Ordine ad estirpare questi crimini. Infine, l’Osservatore Permanente ha espresso in maniera netta la necessità di un maggiore impegno delle agenzie delle Nazioni Unite ad indirizzare le energie della comunità internazionale all’elaborazione di leggi efficaci in questo settore(10) . ARoma il 14 novembre 2005, nella sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta Jean-Pierre Mazery ed il Direttore Generale della FAO, Jacques Diouf, firmano il Protocollo d’intesa con la FAO che tra i punti principali stabilisce interventi congiunti in campo sociale, sanitario, agricolo ed alimentare a favore delle popolazioni che soffrono; migliore 30
  • 31. coordinamento degli sforzi attraverso regolari consultazioni e la condivisione delle informazioni; sviluppo di progetti di formazione in campo alimentare e medico. Un accordo, dunque, che favorisce la collaborazione tra le due istituzioni che, sovente, si trovano a promuovere iniziative tra loro complementari, come nel caso degli interventi in favore delle popolazioni rurali marginalizzate, in soccorso ai numerosi Stati o regioni sconvolti da guerre o catastrofi naturali ed all’Africa continuamente afflitta dalla fame. Sulla scia dei meeting del Summit Mondiale sulla Società dell’informazione, poi, la Missione dell’Ordine ha seguito le riunioni preparatorie e ha preso parte al Summit delle Nazioni Unite sulla Società dell’informazione celebratosi a Tunisi dal 16 al 18 novembre 2005; nel suo intervento Franz Harnoncourt-Unverzagt, Presidente del Consiglio per le Comunicazioni, ha detto che l’Ordine riconosce la necessità della diffusione delle informazioni attraverso i mezzi offerti dalla tecnologia al fine di ridurre la povertà, estendere le conoscenze e le informazioni nonché quale mezzo di promozione di “good practice”. “Senza comunicazione non c’è comprensione, senza comprensione non c’è pace”, ha affermato. “Ci identifichiamo pienamente con gli Obiettivi di 31
  • 32. Sviluppo per il Millennio stabiliti dalle Nazioni Unite: riduzione della povertà, ampliamento della diffusione della libertà e della democrazia, aumento del livello generale di vita per tutta l’umanità, riduzione del divario del digitale”. Franz Harnoncourt-Unverzagt, poi, ha spiegato come il Corpo di Soccorso Internazionale dell’Ordine, Malteser International, fornisca aiuti tempestivi alle popolazioni in stato di necessità per poi affidare la gestione della fase successiva agli operatori sanitari e ai volontari delle 56 organizzazioni nazionali e internazionali dell’Ordine che si dedicano ad aiutare le persone emarginate dalla società a causa di malattie, handicap fisici o psichici, calamità naturali. “Nella nostra società dell’informazione l’Ordine intende sostenere i principi di “good governance” intesi come un sistema di valori che si fondano sul rispetto dell’umanità e del’ambiente”, ha aggiunto il rappresentante dell’Ordine. “Questi valori altro non sono che i principi che i membri dell’Ordine si impegnano a seguire. È questo spirito che l’Ordine ritiene compatibile con gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite e per i quali si è pronti ad offrire collaborazione, sia sul piano del confronto, che attraverso un coinvolgimento professionale e fattivo”. 32
  • 33. Il 13 dicembre 2005 la firma di un protocollo nella sede della Missione dell’Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite a New York sancisce l’istituzione delle relazioni diplomatiche tra l’Ordine di Malta e la Repubblica diAngola. L’accordo è firmato da Robert L. Shafer, Ambasciatore e Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite e da Ismael Abraao Gaspar Martins, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario e Rappresentante Permanente della Repubblica di Angola presso le Nazioni Unite. Nel 2005 una Missione dell’Ordine ha partecipato al 115° Executive Board e alla 58° Assemblea Mondiale della Sanità tenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). I principali punti oggetto della discussione e le risoluzioni adottate hanno riguardato l’efficienza dell’OMS nel portare soccorso alle vittime dello tsunami asiatico, gli Obiettivi di Sviluppo per il Millennio relativi alla sanità, e la pandemia dell’influenza aviaria. Sempre nel 2005, tra le 86 risoluzioni e le 16 decisioni adottate dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, le questioni di maggiore interesse per l’Ordine erano connesse al razzismo, alla discriminazione in tutte le sue molteplici forme (da quella razziale all’intolleranza religiosa), ai diritti umani dei portatori di handicap, delle 33
  • 34. donne e degli emigranti, al diritto all’alimentazione, all’acqua potabile, a condizioni igieniche salubri e ai diritti di ogni individuo al godimento dei più elevati standard di salute fisica e psichica che sia possibile raggiungere. I dibattiti tra membri, osservatori e partecipanti dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) hanno affrontato argomenti quali le modalità per proteggere l’ambiente, il mantenimento dell’istituto dell’asilo politico, il rafforzamento di Convention Plus (uno strumento finalizzato alla promozione e al miglioramento dell’asilo politico in ogni luogo) fino all’impatto della relazione asilo politico-migrazione e all’analisi dei problemi legati al protrarsi delle situazioni dei rifugiati. Il 16 gennaio 2006 a Roma il Gran Maestro fra’ Andrew Bertie riceve la visita del Presidente della Repubblica del Montenegro, Filip Vujanovic, accompagnato dalla moglie e da una delegazione. Il 7 febbraio 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie dell’Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato della Santa Sede e dell’Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede. 34
  • 35. Il 20 febbraio 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Gran Maestro fra’ Andrew Bertie di SB Filarete, Esarca Patriarcale di tutta la Bielorussia, Metropolita di Minsk e Slutsk, con il seguito. Dal 20 al 24 febbraio 2006, poi, il Gran Maestro è in visita ufficiale in Camerun dove è ricevuto dal Presidente della Repubblica Paul Biya e dalla First Lady Chantal Biya insieme alla delegazione dell’Ordine con il Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery, il Grande Ospedaliere Albrecht Boeselager, il Ricevitore del Comun Tesoro Gian Luca Chiavari e Fra’ Elie de Cominges del Sovrano Consiglio. Fra’Andrew Bertie può vedere di persona le opere sviluppate dall’Ordine a Yaoundé, a Njombé e Mokolo. A Njombé inaugura l’Ospedale St. Jean de Malte dove, in risposta al saluto di benvenuto del Governatore della Provincia, del Prefetto del Dipartimento di Mungo e del Sindaco di Njombé, esprime la propria soddisfazione apprezzando un istituto ben gestito in un meraviglioso contesto ambientale caratterizzato da piantagioni di banane, ananas e palme. Sua Altezza visita, inoltre, il Centro per Madri e Figli della Fondazione Chantal Biya a Yaoundé, dove apprende dell’opera svolta dalla Fondazione nella regione. Alla presenza della First Lady Chantal Biya è 35
  • 36. firmato un accordo di partnership per rafforzare la cooperazione tra l’Ordine di Malta e la Fondazione. Alla Visita Ufficiale fa seguito la Conferenza regionale dell’Ordine di Malta sull’Africa: due giorni per approfondire le attività dell’Ordine nei Paesi francofoni africani e per pianificare le iniziative future. Tra i relatori intervenuti: rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’Unione Africana e della First Bank del Camerun. Presenti alla Conferenza anche quattordici Ambasciatori dell’Ordine accreditati presso Stati Africani, rappresentanti delle Associazioni dell’Ordine attive con progetti umanitari in Africa (Francia, Germania, Italia, Malta, Sud Africa, Spagna, Gran Bretagna) ed esponenti delle istituzioni camerunensi. La Conferenza, co-presieduta dal Gran Maestro e da Ephraim Inoni, Primo Ministro e Capo del Governo della Repubblica del Camerun, è organizzata dall’Associazione Francese dell’Ordine di Malta e coordinata da Jean- Christophe Heidsieck, Ambasciatore dell’Ordine in Camerun. Di alto livello sono anche le altre personalità che sono intervenute: la Signora Rosebud Kirwijila dell’Unione Africana, Alamine Ousmane Mey, Direttore Generale della prima banca del Camerun, la Dottoressa Jeanne Diarra-Nana, in rappresentanza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Xavier Pujol, 36
  • 37. Rappresentante del Camerun all’Unione Europea, e Monsignor Ariotti, Nunzio Pontificio in Camerun. Ciascun relatore ha sottolineato i vari aspetti dei problemi che affliggono oggi l’Africa: povertà, corruzione, insicurezza, instabilità e malattie. Le patologie principali sono la malaria, la tubercolosi e l’AIDS. Di queste, la malaria è la più diffusa, ed è causata dalle pessime condizioni igienico- sanitarie, dall’acqua contaminata e dalla malnutrizione. La rappresentante dell’Unione Africana ha affermato che alcune delle esigenze più pressanti dell’Africa sono l’accesso ai mercati mondiali, l’incremento della produzione agricola, una più agevole mobilitazione delle risorse, il miglioramento dei controlli sanitari e la riduzione della povertà. I problemi ambientali e l’istruzione, ha aggiunto, sono le chiavi per la soluzione a lungo termine dei problemi africani. Un’istruzione migliore in materia ambientale - ha citato come esempio - conduce ad una riduzione sostenibile del numero di zanzare veicolo di malaria. MonsignorAriotti ha evidenziato il ruolo della Cristianità come punto di riferimento per gli aiuti umanitari ed ha auspicato che tutte le Chiese si uniscano, al fine di ottenere un risultato più ampio e stabile nel campo dell’assistenza sanitaria in Africa. Il Grande Ospedaliere dell’Ordine di Malta, Albrecht Boeselager, ha introdotto la seconda parte 37
  • 38. della Conferenza. Ha definito l’Africa il continente che ha maggior bisogno di aiuto, un aiuto che deve essere professionale. Il Grande Ospedaliere ha manifestato il suo orientamento verso una combinazione di medicina moderna e rimedi tradizionali, nella cura degli infermi, e ha osservato come l’Associazione Francese dell’Ordine abbia fornito un preziosissimo contributo con la sua distribuzione di medicinali ma sia, ormai, urgente incoraggiare una produzione locale. Ha auspicato una maggiore cooperazione tra le diverse istituzioni dell’Ordine e ha affermato che la strategia per il futuro sarà il proseguire nel sostenere gli sforzi della Chiesa e delle comunità, l’organizzazione dei programmi propri dell’Ordine, nonché continuare a realizzare nuovi progetti locali parallelamente al mantenimento di quelli esistenti. La strategia futura dell’Ordine in Africa prevede nuovi programmi, oltre al mantenimento del supporto per quelli già avviati dalle comunità locali e dalla Chiesa, ponendo l’accento sull’educazione e sulla formazione delle comunità locali in materia di assistenza sanitaria. Beato Gerardo, a Mandini, Sudafrica, ha descritto il lavoro che si svolge all’interno del Centro per i malati di AIDS e dell’orfanotrofio gestiti dalla Confraternita. Con un appello ai delegati, li ha sollecitati a continuare a reperire fondi per sovvenzionare questa importante 38
  • 39. struttura. Yann Baggio, Direttore Generale di Ordre de Malte, France, ha enumerato le attività principali che la Francia porta avanti in Africa, in termini, ad esempio, di assistenza e istruzione per le madri e i bambini, AIDS, malaria, tubercolosi e lebbra. Per la cura di quest’ultima, in particolare, l’Associazione Francese ha istituito un centro di studi e ricerche a Dakar. Ha riferito che l’Associazione Francese dell’Ordine dispone di sei centri medici principali in Africa nonché di 300 ambulatori e nove strutture per la diagnosi e la cura della lebbra. Ingo Radtke, Segretario Generale del Malteser International, ha illustrato le attività dell’organizzazione in otto Paesi africani: assistenza sanitaria e medica di base, centri di assistenza sanitaria, medicinali, programmi HIV e TBC, assistenza a madri e bambini, programmi nutrizionali, malaria e malattia del sonno, programmi di formazione e sensibilizzazione, acqua e condizioni igienico-sanitarie. Il professor Jean Lemerle, del Gruppo Franco-Africano di Oncologia Pediatrica, ha riferito che nel 2005 sono stati diagnosticati 15.000 nuovi casi di tumori pediatrici, particolarmente di tumore di Burkitt (il più frequente tra i bambini africani), seguito dai tumori renali. La sua organizzazione offre corsi di formazione per medici e nei 100 casi trattati tra il 2001 e il 2006 ha 39
  • 40. registrato un tasso di successi del 50 %. In tutta l’Africa nello stesso periodo sono stati curati da 300 a 500 bambini. L’Ordine, attraverso la sua Associazione Francese e la sue missioni diplomatiche, ha aperto ospedali, cliniche e centri medici in 14 paesi francofoni dell’Africa. Priorità dell’assistenza sanitaria sono le madri e i bambini, la lebbra e l’AIDS, mentre i programmi di formazione sono incentrati sul pronto soccorso, l’assistenza ai bambini piccoli e la nutrizione. Il 12 marzo 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Ungheria, László Sólyom, accompagnato dalla moglie. Dal 12-15 marzo 2006 su invito del Presidente Georgi Parvanov, il Gran Maestro Frà Andrew Bertie compie una visita di Stato in Bulgaria: è la prima visita di Stato nella Repubblica di Bulgaria. Il 17 marzo 2006 al Palazzo Presidenziale di Sofia in Bulgaria dal Grande Ospedaliere dell’Ordine Albrecht Freiherr von Boeselager e dal Ministro della Sanità bulgaro Prof. Radoslav Gaydarski è firmato un Accordo Sanitario(11) , dopo aver ricevuto i pareri favorevoli delle Commissioni Esteri, Sanità ed Integrazione Europea, che semplifica sulla base delle relazioni diplomatiche stabilite nel novembre del 1994 le procedure per 40
  • 41. l’assistenza medica ed umanitaria dell’Ordine di Malta sul territorio bulgaro e, in collaborazione con il Ministero della Sanità della Bulgaria, perfeziona l’invio da parte dell’Ordine di aiuti ai centri medici e agli ospedali e prevede l’intervento melitense in caso di calamità naturali. A Roma il 29 marzo 2006, nel corso di una cerimonia tenutasi a Palazzo Chigi, è siglato tra il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, e il Gran Cancelliere dell’Ordine, Jean-Pierre Mazery, nella sua qualità di Ministro della Salute, un Accordo quadro col Governo Italiano innovativo in materia di ricerca scientifica che, completando il percorso iniziato con quello reso esecutivo con la legge 157 del 2003, consente all’Associazione Italiana dell’Ordine ACISMOM (che gestisce le strutture sanitarie melitensi in Italia) di compiere ricerche nel campo della riabilitazione neuromotoria, della sindrome metabolica, del diabete mellito e relative patologie. Prevede, inoltre, lo studio di nuove metodologie diagnostiche e terapeutiche, la valutazione dell’impatto delle patologie in Italia, la stesura di specifici protocolli di diagnosi, l’ottimizzazione dei trattamenti terapeutici nonché la formazione e l’aggiornamento del personale. 41
  • 42. Il 13 aprile 2006 a Washington il Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery dell’Ordine di Malta sottoscrive con il Segretario Generale dell’OAS(12) José Miguel Insulza, Segretario Generale l’Accordo di Cooperazione con l’Organizzazione degli Stati Americani (OAS) i cui punti principali stabiliscono iniziative congiunte per combattere la povertà e la fame, interventi di assistenza medico-sociale, promozione del diritto umanitario internazionale. Il 4 aprile 2006 si celebra la visita di Stato a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, su invito del Gran Maestro. Il 17 maggio 2006 a Roma nel Palazzo Magistrale il Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie riceve la visita del Primo Ministro della Repubblica di Polonia, Kazimierz Marcinkiewicz. Il 6 giugno 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Costa Rica, Oscar Arias Sanchez. Il 5 settembre 2006 la firma di un protocollo, a Podgorica, ha sancito l’istituzione di relazioni diplomatiche tra il Sovrano Militare Ordine di Malta e la Repubblica di Montenegro(13) . L’accordo è stato firmato nella 42
  • 43. sede del Ministero degli Esteri della Repubblica del Montenegro dall’Ambasciatore Alberto Leoncini Bartoli, Consigliere Diplomatico dell’Ordine e dal Ministro degli Affari Esteri montenegrino Miodrag Vlahovic. ANew York il 15 settembre 2006, intervenendo nel Dialogo ad alto livello sulla Migrazione tenutosi al Palazzo di Vetro dell’ONU, l’Ambasciatore Robert Shafer, Osservatore Permanente dell’Ordine presso le Nazioni Unite ha affermato che il Sovrano Militare Ordine di Malta plaude all’operato dell’ONU. Come riferito nel Rapporto del Segretario Generale del maggio scorso, ha detto l’Ambasciatore, oggi sono quasi 200 milioni le persone che sono migrate dalla loro terra di origine verso altri paesi, per lo più alla ricerca di una vita migliore per se stessi e per le loro famiglie. Lo spostamento di tali moltitudini di persone (in continuo aumento) attraverso le frontiere internazionali presenta rilevanti problemi di ordine economico per la comunità mondiale. L’Ambasciatore così continua: “Come osserva anche il Segretario Generale, tuttavia, la migrazione di così tante persone pone anche, inevitabilmente, seri problemi in relazione alla protezione dei diritti umani dei migranti. Di fronte a cifre così sconcertanti (200 milioni), non dobbiamo 43
  • 44. mai perdere di vista il fatto che ognuno di quei milioni di uomini, donne e bambini è un essere umano, un individuo. Pertanto, oltre agli effetti macroeconomici, il Dialogo e gli incontri che seguiranno devono studiare le modalità con cui i paesi di origine e di destinazione debbano salvaguardare i diritti umani di ciascun individuo che abbia scelto di trasferirsi in un altro Paese. Alcune questioni appartengono storicamente al tradizionale impegno dell’Ordine di Malta. Quando l’Ordine fu istituito, più di 900 anni fa, la nostra missione era quella di proteggere e assistere le persone in difficoltà, particolarmente i poveri e coloro che si trovavano in viaggio lontani dalle loro case. Ancora oggi portiamo avanti quella missione. Grazie alla nostra consolidata sovranità internazionale, che si riflette nel pieno riconoscimento diplomatico da parte di altri 97 Stati, gli oltre 80.000 esperti volontari dell’Ordine di Malta offrono assistenza agli infermi e ai bisognosi in più di 120 paesi. In collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite, l’Ordine di Malta fornisce assistenza medica, asilo e vettovaglie ai rifugiati in Angola, Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, e Sudan. Nel quadro di questo programma di assistenza ai poveri su scala mondiale, ci siamo resi conto del fatto che i migranti sono spesso le creature più vulnerabili e indifese. Troppo spesso invisibili, o peggio”. 44
  • 45. L’Ambasciatore ha concluso sottolineando, in particolare, “il trattamento spesso umiliante al quale i migranti sono sottoposti nel quadro di quelli che sono eufemisticamente definiti programmi per ‘lavoratori ospiti’. Troppo spesso queste persone sono sottopagate, e i loro salari vengono ulteriormente ridimensionati dagli importi esorbitanti che sono costretti a pagare ai loro datori di lavoro per avere vitto e alloggio. Analogamente, i cosiddetti ‘mediatori’, che reclutano i migranti nei loro paesi d’origine e li spediscono come fossero una merce qualsiasi in altri paesi, spesso li tengono vincolati attraverso compensi talmente esagerati che i lavoratori migranti possono anche restare per sempre in stato di schiavitù, non essendo capaci di estinguere i loro presunti debiti, o di procurare alle famiglie guadagni pari alle aspettative che, all’inizio, avevano alimentato il sogno di emigrare. L’applicazione di questi schemi si traduce, spesso, in un uso improprio dei documenti di viaggio rilasciati dalle autorità governative”. (...) “Abusi come questi affliggono milioni di migranti: uomini, donne, e bambini. I governi hanno i mezzi per alleviare realmente le loro sofferenze. Per gli Stati esistono alcuni vantaggi economici a breve termine che i governi non possono ignorare. A volte alcuni paesi d’origine sono contenti di mandare 45
  • 46. all’estero i propri cittadini, che in questo modo generano rimesse che possono mitigare la povertà o dare impulso agli investimenti locali. Può anche succedere che alcuni paesi di destinazione, sia sviluppati sia in via di sviluppo, ricavino un vantaggio economico dall’impiego di fornitori di beni a basso costo, ignorando però l’elevato costo pagato dal lavoratore. Per questo motivo, è assolutamente necessario che il Dialogo ad Alto Livello e tutti i successivi dibattiti sulla migrazione e lo sviluppo tengano nella debita considerazione l’obbligo, da parte di tutti gli Stati coinvolti, di salvaguardare i diritti umani dei migranti”. Il 18 settembre 2006 il Vice-Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Timor Est Signora Adaljiza Magno e l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta per il Sud-Est Asiatico e l’Estremo Oriente James Dominguez hanno firmato il protocollo d’intesa con il quale vengono stabilite formali relazioni diplomatiche nella capitale Dili. Nel corso della cerimonia è stata espressa dal Vice-Ministro Magno la speranza che queste nuove formali relazioni possano portare ad un aumento dell’aiuto fornito al Paese dall’Ordine di Malta, in particolare nell’area della sanità. Dal 30 settembre al 2 ottobre 2006 si celebra la Conferenza regionale su Libano e Medio Oriente a Beirut in cui si constata che nella Terra Santa e 46
  • 47. nei Paesi del Vicino Oriente (Libano, Giordania, Siria, Iraq), che rappresentano l’origine di tutta la Cristianità e dove le esigenze umane sono considerevoli, oggi i cristiani si trovano sempre più in minoranza e spesso devono combattere una vera e propria battaglia quotidiana per difendere la loro fede e, addirittura, per sopravvivere. Il loro futuro dipende da un clima che possa favorire la coesistenza di tutte le comunità e il rispetto reciproco. L’Ordine di Malta ha risposto a questa esigenza della minoranza cristiana della regione. Presente in Libano da molti anni, porta avanti la sua azione umanitaria e sociale in tutto il Paese, instaurando un vincolo di carità e comprensione costruttiva tra le diverse comunità che vi risiedono. Tra gli invitati alla Conferenza sono intervenuti la signora Rabab el Sadr Charaffedine, Presidente della Fondazione dell’Imam Moussa el Sadr; i rappresentanti dell’Ordine nella regione: SAR la principessa di Borbone Lobkowicz, Presidente di Malta-Libano; l’Ambasciatore Jacques Guerrier de Dumast, Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Libano; Cheikh Walid el Khazen, Incaricato d’affari dell’Ambasciata dell’Ordine in Giordania; Paul Saghbini, Direttore Generale delle Opere dell’Ordine in Libano e fondatore dei centri dell’Ordine in Iraq; e Raphael Georges Debanné, membro del Consiglio di Governo dell’Ordine. 47
  • 48. I dibattiti sono stati moderati da Sua Eminenza il Cardinale Pio Laghi, Cardinalis Patronus dell’Ordine, e dall’Arcivescovo Angelo Acerbi, Prelato dell’Ordine. Nell’introduzione alla Conferenza, il Presidente Sehnaoui ha sottolineato l’importanza della storia cristiana della regione, culla del Cristianesimo, e della costante presenza dell’Ordine in quest’area. I rappresentanti dell’Ordine sintetizzano le attività svolte nei rispettivi Paesi e, poi, l’intervento della signora Rabab el Sadr Charaffedine, Presidente della Fondazione dell’Imam Moussa el Sadr, ha approfondito il punto di vista islamico per quanto riguarda la fede in Dio e l’amore per il prossimo, sottolineando come la prima testimonianza della fede siano le opere di carità. La relatrice ha parlato delle cordiali relazioni esistenti tra la Fondazione e l’Ordine di Malta, per il bene comune, al servizio di Dio. Citando i Centri medici che la Fondazione gestisce in Libano, ha affermato che, come quelli dell’Ordine, prodigano aiuto a tutti coloro che hanno bisogno, senza distinzione alcuna. Il dialogo tra le nostre due religioni, ha detto, si fonda sul nostro metterci al servizio della carità, nel nome di Dio: un dialogo che trascende le discussioni politiche, perché queste servono soltanto interessi personali. 48
  • 49. Un’analisi delle relazioni tra i cristiani nella regione è stata poi introdotta da Sua Eminenza il Cardinale Pio Laghi, e sviluppata dal Nunzio Pontificio in Libano, Monsignor Luigi Gatti. Sono inoltre intervenuti, presentando i propri punti di vista sulle prospettive della situazione: Padre Samir Khalil Samir, della Compagnia di Gesù; Monsignor Antoine Audo, Arcivescovo caldeo di Aleppo; Suor Vincent Alwane, delle Figlie della Carità; e Monsignor Mansour Labaky, Cappellano Magistrale dell’Ordine. L’Ambasciatore dell’Ordine presso la Santa Sede, Alberto Leoncini Bartoli, ha auspicato una soluzione alle ostilità nella regione che condurrebbe, poi, ad un processo di democratizzazione attraverso la conoscenza e la comprensione al di là, quindi, della semplice tolleranza. L’Ambasciatore Philippe de Schoutheete de Tervarent ha richiamato la speciale reputazione di cui gode l’Ordine. Grazie alla sua totale imparzialità e onorabilità nell’utilizzo delle risorse economiche, ha proseguito il diplomatico, verranno attratti aiuti in futuro, consentendo così lo sviluppo di nuovi progetti assistenziali. necessità e potenzialità delle attività future dell’Ordine. Al termine della Conferenza, ringraziando tutti i partecipanti, il Presidente Sehnaoui ha riepilogato le necessità emerse: la fedele prosecuzione dei 49
  • 50. progetti dell’Ordine in Medio Oriente, lo sviluppo di nuove iniziative nei Paesi vicini al Libano, al servizio delle popolazioni svantaggiate in quelle aree, la prosecuzione del dialogo con le altre comunità religiose della regione. E’ stata anche ribadita con chiarezza la necessità di reperire altri fondi per l’esecuzione di tali attività. Il 3 ottobre 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica delle Seychelles, James Alix Michel. Il 6 ottobre 2006 a Roma, nel corso della visita di Stato del Presidente Austriaco Heinz Fischer al Gran Maestro Fra’Andrew Bertie, è firmato dal Gran Cancelliere dell’Ordine Jean-Pierre Mazery e dal Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri Austriaco Johannes Kyrle un protocollo di cooperazione per la realizzazione di progetti congiunti nei Paesi in Via di Sviluppo che prevede, tra l’altro, il finanziamento congiunto di un programma contro AIDS e tubercolosi nelle baraccopoli della città di Nairobi dove vive oltre il 65 % della popolazione della capitale del Kenya. L’11 ottobre 2006 a Roma il Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie riceve il Presidente del Senato del Canada, Noel A. Kinsella, alla guida di una delegazione di senatori canadesi. 50
  • 51. Il 13 ottobre 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Serbia, Boris Tadic. Nel biennio 2005-2006 l’Ordine ha organizzato le seguenti ulteriori Conferenze Internazionali, focalizzate sul consolidamento della cooperazione e sulla condivisione delle esperienze tra le sue numerose organizzazioni in tutto il mondo: Conferenza degli Ospedalieri (Roma), Sesta conferenza delle Americhe (Miami), Conferenza degli Ospedalieri (Dublino), Riunione dei Presidenti, (Londra), Conferenza degli Ospedalieri americani (Miami). Il 18 ottobre 2006 il Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’Andrew Bertie riceve il Presidente della Repubblica del Paraguay, Nicanor Duarte Frutos accompagnato dal Presidente del Parlamento, dal Ministro degli Affari Esteri e dai ministri dei Lavori Pubblici e delle Comunicazioni, dell’Industria e del Commercio. In riconoscimento dei forti rapporti di amicizia e cooperazione che legano l’Ordine e la Repubblica del Paraguay, il Gran Maestro conferiscr al Presidente Duarte Frutos le insegne del Collare dell’Ordine al Merito Melitense. All’incontro svoltosi a Villa Malta 51
  • 52. all’Aventino è presente il Gran Cancelliere dell’Ordine S.E. Jacques de Liedekerke. Il 6 novembre 2006 vi è la visita ufficiale nella Villa Magistrale dell’Ordine a Roma del Presidente della Repubblica d’Ungheria László Sólyom, accompagnato dalla consorte. Il 24 gennaio 2007 il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie ed i membri del governo dell’Ordine sono ricevuti dal Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri Italiano Massimo D’Alema, nella sede dell’Ambasciata d’Italia presso l’Ordine di Malta. Nel corso dell'incontro sono in particolare esaminate le possibilità di collaborazione per gli interventi di emergenza, specie di natura sanitaria, in aree e situazioni di crisi, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo, al Medio Oriente e nei Balcani. Sono presenti ai colloqui i Ministri della Sanità Livia Turco, della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, delle Politiche per la Famiglia Rosi Bindi ed il Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato Lamberto Dini. Dal 29 gennaio al 1 febbraio 2007 il Gran Maestro Fra’Andrew Bertie, si reca in visita ufficiale a Bruxelles, accompagnato da una delegazione composta dal Gran Cancelliere, capo dell’esecutivo, dal Grande 52
  • 53. Ospedaliere, Ministro della Sanità e della Cooperazione internazionale e dai rappresentanti ufficiali dell’Ordine presso il Governo Belga e la Commissione Europea. Lunedì 29 gennaio il Gran Maestro è ricevuto da Sua Maestà il Re dei Belgi Alberto II, al Palazzo di Bruxelles. Lo stesso giorno il Gran Maestro è ricevuto da Armand De Decker, Ministro della Cooperazione allo sviluppo, che offre una cena ufficiale a nome del governo belga in suo onore al Palazzo d’Egmont. La cena è preceduta da un colloquio ristretto. Il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie ed i membri della delegazione hanno inoltre a livello europeo incontri con: Hans-Gert Pöttering, Presidente del Parlamento Europeo; José Manuel Barroso Presidente della Commissione Europea; Jàn Figel, Commissario Europeo, responsabile tra l’altro della cultura e della gioventù, incaricato dell’”Anno Europeo del dialogo interculturale 2008”; Jaap de Hoop Scheffer, Segretario Generale della NATO; Antonio Cavaco, Direttore generale dell’ECHO (Dipartimento per gli aiuti umanitari della Commissione Europea). Una colazione in onore del Gran Maestro è offerta, poi, da una delegazione di parlamentari europei. Il Gran Maestro dell’Ordine, infine, si reca a visitare l’Ospedale Alberto I e Regina Elisabetta dove è ricevuto dal Rettore dell’Università cattolica di 53
  • 54. Louvain, Prof. Bernard Coulie. Questo ospedale, che accoglie pazienti che necessitano di cure palliative, riceve un importante sostegno dall’Ordine di Malta. L’11 maggio 2007 a Roma il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie riceve Jacques Diouf, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Il 15 maggio 2007 si conclude la prima visita di un Gran Maestro dell’Ordine di Malta in Polonia da quella effettuata dal Gran Maestro Chigi Albani della Rovere nel 1931. La visita in Polonia del Gran Maestro ha inizio a Cracovia. Il primo appuntamento ufficiale è l’incontro con il Cardinale Stanislaw Dziwisz, atto che sottolinea una delle più significative chiavi di lettura dell’itinerario: i profondi vincoli storici tra l’Ordine e la Polonia e la straordinaria relazione di amicizia, fedeltà e reciproca stima che legava l’Ordine alla carismatica figura di Papa Wojtyla. Tra gli appuntamenti più importanti del Gran Maestro a Cracovia, la partecipazione alla processione in onore di San Stanislao, patrono della città, insieme al Presidente della Repubblica polacca e ai Cardinali Glemp, Macharski, Dziwisz e Schoenborn. Di grande suggestione è la visita al Santuario di Jasna Gòra a Czestochowa, dove il Gran Maestro ha potuto rendere omaggio 54
  • 55. alla Madonna Nera. Di rilievo è la firma di un accordo di cooperazione con il Santuario, che ogni anno accoglie più di cinque milioni di pellegrini, per la fornitura di attrezzature mediche e medicine e per la formazione professionale del personale di pronto soccorso. Un accordo che rinnova la più antica vocazione dell’Ordine di Malta: l’assistenza ai pellegrini. L’incontro di Fra’ Andrew Bertie con i rappresentanti dell’Associazione polacca dell’Ordine nei centri per l’assistenza ai bambini e ai giovani disabili di Cracovia e Varsavia, poi, rende omaggio alla plurisecolare presenza giovannita nel Paese. Oggi l’Associazione polacca dell’Ordine opera in numerosi ambiti: assistenza e cura dei tossicodipendenti, sostegno economico alle famiglie in difficoltà, diagnostica e cure gratuite per il cancro, centri terapeutici per malati mentali, soccorso alle vittime di disastri naturali. Due tra i momenti più significativi della visita di Stato di SAE Fra’Andrew Bertie in Polonia sono l’incontro a Varsavia con il Presidente della Repubblica polacca Lech Kaczynski e la firma congiunta con il ministro della Sanità di un accordo-quadro in materia di cooperazione sanitaria. Accolto al Palazzo presidenziale dagli onori militari, e dopo lo scambio delle decorazioni, il Gran Maestro e Presidente della Repubblica, affiancati 55
  • 56. dalle rispettive delegazioni, e dagli Ambasciatori Vincenzo Manno e Hanna Suchocka hanno avuto un lungo e cordiale colloquio. Segno tangibile della solidità delle relazioni bilaterali è la firma dell’accordo di cooperazione in materia di assistenza sanitaria. Il Grande Ospedaliere dell’Ordine e il Ministro della Sanità polacca hanno sottoscritto un documento per migliorare l’assistenza prestata dalla Associazione Polacca dell’Ordine di Malta nei confronti dei più poveri e dei più bisognosi. Da sottolineare anche il rafforzamento dell’aiuto portato ai malati terminali, ai giovani e agli adulti disabili attraverso i numerosi centri dell’Ordine di Malta attivi in Polonia e la collaborazione per lo sviluppo della medicina d’urgenza e del primo soccorso. Numerosi a Varsavia gli incontri con le alte personalità del paese: il Primo Ministro, Jaroslaw Kaczynski, il Presidente del Parlamento, Ludwik Dorn, il Vice-Presidente del Senato, Ryszard Legutko, il Cardinale Primate Józef Glemp, il Nunzio Apostolico in polonia Mons. Jozef Kowalczyk. Una cena di Stato è stata offerta dal Presidente della Repubblica in onore del Gran Maestro. 56
  • 57. Nel 2007 l’Ordine ha organizzato le seguenti ulteriori conferenze internazionali: degli Ospedalieri (Parigi), regionale sull’Europa Orientale, (Vienna), Settima delle Americhe (Città del Messico). Va citata, ancora, la partecipazione alle conferenze internazionali che è un aspetto essenziale delle attività di comunicazione dell’Ordine non soltanto tra le sue organizzazioni nazionali ma anche nei rapporti con le altre istituzioni. Attraverso questo strumento, infatti, l’Ordine ha l’opportunità di divulgare informazioni sulle proprie attività e acquisire nozioni su questioni di interesse comune per tutte le organizzazioni che operano nei settori dell’assistenza umanitaria e del soccorso d’urgenza. Con una sorta di nota a margine, infine, desidero concludere questo rapido excursus ponendo in evidenza un elemento, che potrebbe passare inosservato o risultare marginale a taluni almeno, costituito da un innovativo programma istituito dai Giovani dell’Ordine in Germania e denominato “Il Conflitto come opportunità”: un’esemplare dimostrazione, a mio modesto avviso, del retaggio ancestrale dell’autentica profonda cultura melitense. Il principio di fondo informatore del programma, in effetti, è l’invito ad ascoltare tutte le opinioni discordanti, ad individuare il contesto da cui ha avuto origine il conflitto, a valutare le opzioni ed a contribuire alla ricerca 57
  • 58. di una soluzione: 40 giovani mediatori hanno già ricevuto una formazione specifica ed attualmente addestrano e sostengono gli arbitri di controversie nell’ambito dei Gruppi Giovanili dell’Ordine di Malta! “Vogliate vedere la sollecitudine di questa Sede Apostolica, la quale, oltre che con il legame diplomatico che ha con il vostro Sovrano Ordine, vuole essere vicina a voi, nel vostro cammino a Dio perfezione, anche con una presenza pastorale” Giovanni Paolo II, 26 marzo 1983 _______________ (1) Rapporto attività SMOM 2007. (2) Abs da: Fabrizio Turriziani Colonna, Sovranità e Indipendenza nel Sovrano Militare Ordine di Malta - Libreria Editrice Vaticana, Roma, 2002, pag. 241-242. (3), (4) Le relazioni con questi Stati sono espletate da una missione diplomatica speciale. 58
  • 59. (5) Ambasciatore conte Marullo di Condojanni. (6) Gran Cancelliere conte Carlo Marullo di Condojanni. Abs da: R. Ballarin, “Cavalieri di Malta in campo per i diritti umani” - Gazzettino, 31 maggio 2000. (7) Gran Cancelliere conte Carlo Marullo di Condojanni. (8) Ibid. (9) Ibid. (10) Fonte: Rapporto attività SMOM 2007. (11) Ratificato, poi, con approvazione all’unanimità dall’Assemblea Nazionale di Bulgaria il 21 giugno 2006 a Sofia. (12) L’Organizzazione degli Stati Americani è il principale forum regionale per il dialogo multilaterale e per le iniziative congiunte. Riunisce i Paesi del continente americano con lo scopo di rafforzare la cooperazione e perseguire obiettivi condivisi. Al centro della missione dell’OAS c’è l’impegno per la democrazia e a promuovere il buon governo, rafforzare i diritti umani, favorire la pace e la sicurezza, sviluppare i commerci e ad affrontare i complessi problemi causati da povertà, droga e corruzione. Attraverso le decisioni prese dai suoi organismi e i programmi sviluppati dal suo Segretariato Generale, l’OAS promuove una maggiore cooperazione e comprensione nel continente americano. (Rapporto attività SMOM 2007). (13) Il 21 maggio 2006, un referendum sanciva la piena indipendenza del Montenegro dalla Serbia. Da qui la necessità di ristabilire le relazioni bilaterali con l’Ordine, relazioni che dal 2001 erano intrattenute con l’Unione di Serbia e Montenegro. 59
  • 60. Prefazione Estremamente affascinato, da sempre, dal ruolo storico dell’Ordine e, dal momento della mia ricezione come Donato sette anni fa, dalla sua splendida dimensione ecclesiale e poliedricità esistenziale, ne ho approfondito le tematiche arricchendole anche con riflessioni, per estrapolazioni e collazioni compilative personali o di illustri Autori, elaborando un lavoro che, pur senza particolari pretese, avendo costituito per me un buon momento integrativo iniziatico, ritengo essere di un certo interesse. Non escludendo, tuttavia, che l’informazione possa divenire esperienza e che l’esperienza si trasformi in conoscenza, se l’approccio empirico del lettore non si consuma nella distrazione, come avvertiva Walter Benjamin, allora questo libro può avere un’ulteriore valenza inserendosi, sia pur marginalmente, nel solco di quelle Opere la cui vocazione esistenziale, la cui funzione antropologica è quella di concorrere a trasformare la memoria in esperimento, in costruzione dell’uomo. Questo libro, infatti, ha una sua utilità sia se ci si avvale del valore attivo delle sue enunciazioni, sperimentandolo e intendendolo come un momento di prassi o di essa eziologico, sia prendendo coscienza del proprio tempo e del proprio ruolo, aprendo spazi inusitati di senso tra il possibile e le sofferte certezze del mondo reale della vita quotidiana. Del resto, per dirla con Wittgenstein, i problemi della vita restano insolubili finchè si pensa di coglierli in superficie: essi devono essere percepiti e afferrati nella profondità, immersi nel flusso dell’esperienza e dell’esistenza. Una tale esperienza funge, quindi, anche da “acceleratore della coscienza” costituendo un’assicurazione morale di cui una società può disporre. D’altro canto, si può giungere alla scoperta del proprio volto non comune, pur nella sostanziale eguaglianza della coscienza, rintracciando una propria singolarità scrutando nella propria storia. Ovviamente, istituzionalizzandosi nell’intimo di ciascuno una oggettiva argomentazione critica, non si può non scoprire l’inquietudine per la riaffermazione della propria finitudine, ma nel contempo si affievolisce la propria solitudine giacchè immersi nel coacervo solidale della confratellanza melitense e, soprattutto, grazie ad un più profondo e 60
  • 61. consapevole percorso di fede, anche attraverso ognuna delle pagine della storia della salvezza costituite dalle Sacre Scritture, progressivamente si è condotti verso orizzonti di amore più alti e perfetti spalancando gli occhi su quell’abisso di luce che è Cristo mentre l’incertezza lascia il posto alla consapevolezza, appunto, che “ solo da Dio viene la vera rivoluzione, il cambiamento decisivo per il mondo”. Dunque, non solo d’estasi tratta il percorso del Cavaliere, bensì del vero e proprio innesto di un seme che germinando “apre la sua strada sotto il terreno sordo e opaco dell’esistenza terrena(1)”: ciascun passo “è da considerarsi come espressione della paziente educazione di Dio nei confronti della durezza di cuore o del collo indurito dell’uomo(2)”. Mi auguro, pertanto, che il lettore, rintracciando l’impulso nativo di questo lavoro che, direbbe Fuentes, obbliga a renderci conto della nostra immersione nel tempo tra vita, morte e memoria, scopra che “il significato del libro non è dietro di noi bensì che il suo volto ci guarda dal futuro(3)”. Mi auguro, infine, che questo lavoro possa “contribuire a rafforzare il fervore e la disponibilità dei Cavalieri e induca quanti aspirano a far parte della milizia giovannita a cogliere la palpitante attualità dei suoi ideali e a far propria la difesa dei principi cristiani(4)”. Cav. di Grazia Magistrale Raimondo Villano 61
  • 62. _______________ (1) Gianfranco Ravasi, I Colleghi del Vangelo, Sole 24 Ore, 2007. (2) Ibid. (3) Ezio Raimondi, Un’etica del lettore, Voci, Mulino, 2007. (4) S.A.E. il Principe e Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie; (Roma, dal Palazzo Magistrale, il 24 giugno 1995) Presentazione della pubblicazione “Cavalieri di Malta. Una leggenda verso il futuro”, a cura del Cavaliere di Onore e Devozione Barone Marcello Maria Marrocco Trischitta, Acismom, 1995. 62
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  • 71. “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore” Albert Einstein Raimondo Villano - Nato nel 1960 a Torre Ann.ta. Vive tra Roma e T.A.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di ruolo di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio 23enne è brillante matematico universitario dottore magistrale. Profilo: eclettico, creativo e incline all’approfondimento, di formazione umanistica e scientifica, da uomo curioso fatica a stare nel recinto della conoscenza a una sola dimensione; ha avuto vari Maestri eccezionali, rapporti di conoscenza e collaborazione con personaggi di grande valore (godendo sempre della loro stima e fiducia personale) e con suoi superiori esemplari per vita vissuta, carattere e professionalità. Ha notevole tensione ideale di alto profilo per i valori etico-morali, riscontrabile sia nell’incessante azione per portarli avanti e rappresentarli degnamente, e spesso con coraggio, in ambito professionale e sociale sia in molte attività a sostegno di enti. Impegnato dalla seconda metà degli anni ‘80 in importanti istituzioni per attività umanitaria, con inclinazione profondamente connaturata al suo habitus e sentita quale “forma esigente di carità”, e per attività sociale e sanitaria, con sua postura esistenziale funzione sostanzialmente dell’assunzione di responsabilità a non esistere solo per se stessi ma ad aver premura per l’altro, anche prendendosene cura e sempre disinteressatamente. Fecondo di contributi e attività culturali, scaturiti sostanzialmente dalla convinzione che tale impegno sia apporto fondamentale affinché la persona e la società crescano. Un’importante e apprezzata azione (gratuita) di formazione da tempo è rivolta a operatori professionali, settori sociali e quadri dirigenziali di ong e ha favorito l’arricchimento del loro patrimonio professionale, culturale e sociale. Tra i cardini su cui poggiano varie sue attività vi è una convinta scommessa sull’uomo, nell’attuale era tecnologica, per abitare uno spazio e un tempo nuovi provando ad elaborarne con sollecitudine i significati per un progresso socio-culturale. Nell’attività di storico come umanista coltiva una riverenza non ordinaria verso il passato e la tradizione mentre esplora vari sviluppi contemporanei, cercandovi quanto dell’uomo il passato non abbia ancora rivelato. In ambito tecnico e scientifico sanitario si è occupato di vari temi che, in non pochi casi, hanno dato anche origine a qualificati saggi. Espleta attività non governative con impegno di rilievo e intenso in Italia e all’estero, “dedito in vario modo a diverse forme di volontariato facendosi carico di una molteplicità di servizi elevando costantemente la sua educazione alla solidarietà e alla disponibilità non solo a dare qualcosa, bensì anche se stesso, evidenziando il suo amore per l’altro, null’altro che rivelazione della sua cultura di vita” (SE Mons. F. S. TOPPI, Arciv. di Pompei). È impegnato da anni in attività diplomatica in vari prestigiosi organismi di promozione di cultura, operosità, scambi economici e solidarietà in Italia e nel mondo. Sotto il profilo imprenditoriale e manageriale gli si riconosce la capacità di dare contributi sia pragmatici che immaginifici, operando sempre nella consapevolezza di quanto sia fondamentale che “il valore di un risultato sta nel processo per raggiungerlo”; ciò concorre in modo significativo a favorire il perseguimento del suo obiettivo, orientato non a essere migliore di qualcun bensì di se stesso e, d’altro canto, ha rafforzato in lui la convinzione di essere non più intelligente degli altri ma, rispetto alla media, forse solo più tenace nell’adempiere agli impegni e nel perseguire gli obiettivi e con più elevate risorse fisiche dedite al sacrificio e disponibilità umane. Ruoli: Diplomatico (Rm, da 2011); Operatore economico internazionale (Rm, da 2004); General manager Villano International Business Team, con 16 attività naz.li e int.li operative dal 1978 (con circa 80 partners e collaboratori) in settori business, no-profit, consulting & service, tra cui: affari esteri, immobili alta gamma, edilizia, restauro, imp-exp, antiquariato, editoria, informatica, sanità, alimentari, arte e cultura (da 2012); Membro (da 2013), Hon. Associate Professor in History of Health Adm. Pharmaceutical Dpt (da 2014) e Membro Onorario Ruggero II University of Florida State (da 2015); Trader (da 1976), Trader immobiliare (1980-81), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (da 1983), Donato di Devozione (da 2002) e Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta (da 2007), presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria CASTRIOTA SCANDERBEG (discendente da Eroe fondatore del Regno d’Albania) e candidato c/o Gran Priorato Napoli e Sicilia a voto d’Obbedienza dallo Scienziato e Delegato di Napoli Comm. di Giustizia marchese Prof. Ing. Fra’ Riccardo SERSALE (da 2009); Presidente della Fondazione di attività internazionale sociosanitaria, umanitaria e culturale Chiron (da 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006); Farmacista in Albo (da 1986). Fotoamatore, da quasi sempre usa svariati importanti attrezzi professionali (da 1971). Accademie: International Society History of Pharmacy (da 2001); Acc. Italiana Storia Farmacia (da 2001); Centro Studi Melitensi, già diretto dal Linceo Mons. Prof. Cav. Cosimo DAMIANO FONSECA (da 2002); Acc. Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (da 2006); Acc. già pontificia Tiberina (da 2009); Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (da 2011); Fondazione Treccani (da 2016); Fondazione Italia USA (da 2019); ad honorem Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis (da 2006). In Asas è voluto direttamente Accademico Effettivo dal Presidente Comm. Prof. Angelo CAPPARONI, pupillo di SE Card. Fiorenzo ANGELINI. È membro Nikon Club Italia (da 2015) e dei Nikon Club Abruzzo, Campania e Lazio (da 2020). Sul piano basilare e determinante dei comportamenti, si è sempre distinto nell’esercitare qualunque carica con disciplina e onore, autentico disinteresse personale e rigoroso rispetto deontologico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Un suo studio con conferenza sulla crisi in ex-Jugoslavia ha risultanze originali e intuizioni sul ruolo della Nato, nel dopo guerra fredda, nello scacchiere europeo e nel conflitto balcanico (e, più in generale, nel mutato scenario di instabilità e tensioni geopolitiche) ed è confermato come valido sia dal successivo intervento risolutivo in Serbia che, soprattutto, dall’approvazione al Summit di Lisbona nel 2010 della mission per il decennio successivo (Rotary, 1991). Una sua conferenza di storia a Berlino è onorata da standing ovation (ISHP, 2011). Collabora con importanti Riviste scientifiche nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per lo statunitense DPC, editore in > 150 nazioni; già Direttore 71
  • 72. Notiziario AGiFar (1986-90), Bollettino Rotary Club (1990-94), collaboratore Rivista Ufficiale nazionale ‘Rotary’ (1999- 02). Studi (con vari illustri docenti): classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza e Qualità aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Discente di illustri Farmacologi della ‘Scuola’ di DONATELLI e ERSPAMER; con docenti di varie discipline universitarie fa ricerca da interno (1980-84). Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza e Qualità per imprenditori e manager, ottenendo Alti Patronati da Capo dello Stato Oscar Luigi SCALFARO e da Nazioni Unite (2000); Consigliere Diplomatico ENVA (2011-15); Segretario Comitato tecnico (presieduto da Amb. Margherita COSTA), coestensore e relatore di risoluzione del Congresso internazionale di partenariato strategico in Africa (Vaticano, 2015); firmatario della petizione in difesa dei cristiani in Nigeria, promossa dagli On.li RICCARDI, LUPI, FRATTINI e VELTRONI (Rm, 2012); tra i primi sottoscrittori dell’Appello per la Tunisia, per la mobilitazione internazionale a sostegno del Paese, che ha tra i primi firmatari: BERLUSCONI, BOCCIA, BONIVER, CASINI, CICCHITTO, CRAXI, DINI, FASSINO, FRATTINI, SAPELLI e TRONCHETTI PROVERA (Rm, 2017). Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco (Parigi, 2008-13); membro Titolare in World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12); Membro Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD, azienda responsabile sicurezza Tribunali Corte Appello Napoli (1998-2009); Membro di Delegazione Asas per consegna Medaglia d’Oro a Benedetto XVI (Vaticano, 2007); Cons. d’Amm.ne Fondazione Beaumont per ricerche su cancro, presieduta da scienziato TARRO e con Prefetto di Napoli (2011-12); presiede Tavola rotonda su giustizia e sicurezza in area vesuviana, con intervento del Sottosegretario Ministero Interno DI NARDO (2001); membro Gruppo Studio “History and definition of pharmacopoeias” di Intern. Soc. History Pharmacy, coord.: Prof. François LEDERMANN, Presid. Em. ISHP (Univ. Berna, 2012-13); Accademico Europeo per Relazioni Economiche e Culturali (2004-15) e Presidente Distretto Campania (Roma, 2011-15). Socio (1978-85), contitolare (1986- 97) e titolare (1997-2010) di importante farmacia privata urbana. Nel Rotary International è: Socio Club Pompei Oplonti Vesuvio Est (1990-2007); Segretario a 29 anni (1990-95), tra i più giovani d’Italia; Presidente (2000-01): attività di sua presidenza sono in 74 articoli su Quotidiani e Riviste per lo più nazionali e 10 servizi tv, di cui 5 RAI su TG1 e TG3. Presidente di Commissioni: Azione Interna; Azione Professionale; Rotary Foundation; Sviluppo Umanitario; Polio Plus (1990-2005). Promuove e coordina: azioni per 3^ età (1993-01); screening su diabete e osteoporosi per >300 persone; restauro quadro (XVIII sec.) ‘S. Giuseppe’ di Simonelli (2000). Nel Distretto 2100-Italia è membro: Comitato Coordinamento Club Area Sud Golfo Napoli (1993-95), collabora a Forum su istituzione Tribunale di Torre Ann.ta; di Comm.ni: Etica professionale 2002-04, Azione Pubblico Interesse Mondiale 2001-03; Delegato APIM per Albania 2004- 05; Informatica (5 anni); Grandi Contribuzioni Rotary Foundation (2005-06); Delegato a Tavola Rotonda (presieduta da: Presid. Regione Campania RASTRELLI, Arciv. Napoli GIORDANO, Rappr. Ist. Sup. Sanità CONDORELLI) su minori ospedalizzati e varo Polo Pediatrico Campano (Na, 1995); Componente Comitato scientifico Rotary-Unicef ‘Studi sui minori’ presieduto dal magistrato di Cassazione Oreste CIAMPA (1996-98); per 14 anni Delegato unico dei Governatori per Archivio Distretto 2100-Italia (> 3.500 rotariani e circa 80 Club) e presso Istituto Culturale Rotariano per Rotary di tutta l’Italia; organizza e presiede Convegno su Famiglia, con alte cariche statali tra cui SE il Prefetto di Napoli FERRIGNO (2001); promuove e coordina campagna adozione e tutela archeologica Pompei Rotary-MiBAC, su accordo con Soprintendente GUZZO; autore e coordina informatizzazione Guardie Mediche Asl Na3 (2000). Tra i molti ruoli internazionali: Membro (1999-00) Comitato organizz. e Delegato (2000-01) Premio Colonie Magna Grecia; Capo Missioni: contatto Pompei-El Menzah; archeologia Pompei-Cartagine; sanità Italia-USA; scolastica Italia-Nepal; soccorso Rotary-Caritas Italia-Albania; senza tetto Rotary-Croce Rossa; sminamento Africa-Balcani Rotary-INTERSOS (Peace Nobel Prize); alimentazione Angola e ricongiungimento familiare profughi Ruanda Rotary-UNICEF (2000-01); Delegato al Premio Galileo Galilei dei Rotary Club d’Italia (Pisa, 2000); Cooperatore in Task Force (Italia, Albania, Ex- Jugoslavia, S. Marino) zona 12 CEEMA e Assistente di Presidenza (Europa/Africa) per Riduzione Crimine e Prevenzione Violenza (Zurigo, 2000-01); Membro dell’Institute, massimo organo amministrativo per Europa e Africa (n. reg. 490-IT- 2100-763, Luzern, 2000); Autore, primo firmatario (2000) e presentatore (2001) a Assemblea Distretto 2100-Italia di Proposta Risoluzione per istituzione “Giornata Internazionale di Riflessioni su tutela della Vita”, approvata da Uff. Europa/Africa (Zurigo, 2001) e Segr. G.le (Evanston, 2002), trasmessa a Consiglio Legislazione Mondiale (2003) e in discussione a Assemblea Int.le (Chicago, 2004). Coordina: Camp interdistrettuale Scambio Giovani con europei/extraeuropei (2000); Scambio Gruppi Studio con Distretto 5240 Cal.-USA (2001). Cofondatore Rotaract (1999), fondatore Interact (2001), Socio Onorario Rotaract (2000). Autore di articolato software di archivio analitico-gestionale rotariano (cartaceo e digitale, >20mila pp.) apprezzato a livello internazionale (1994-2004). Nel Rotary ha: Mentori e Amici Modesto CAPUTO, Antonio CAROSELLA, Franco GARGIULO e Antonino FIORENTINO e tra i molti estimatori: Carlo RAVIZZA, Frank J. DEVLYN, Olympia BRANCA MASA, Alessandro UBERTONE, Gennaro CARDINALE, Egidio AMATO, Franco TATO’, Felice BADOLATI e Boris ULIANICH. Nel S. M. Ordine di Malta sue attività culturali e caritative hanno apprezzamenti ufficiali da molte autorità, tra cui: SA Em. Andrew BERTIE, SA Em. Mattew FESTING, SA Em. Giacomo DALLA TORRE, SE Card. Pio LAGHI, SE Card. Paolo SARDI, SE Mons. Angelo ACERBI, SE Gherardo FAVA HERCOLANI SIMONETTI, SE Antonio NESCI, SE Franz von LOBSTEIN, SE Roggero CACCIA DOMINIONI, SE Luigi NASELLI. Chierichetto con Mons. Pasquale PAGANO (1968-72). Scout ASCI e AGESCI, non ancora 14enne in Noviziato e in < di 2 anni è Rover; molto impegnato in attività di pastorale cattolica per la famiglia sotto la guida di Mons. MULLER; partecipa attivamente a: riunioni ASCI della Comunità Capi; campi invernali e estivi; collab. prov.le del campo naz.le a La Mandria; stimato e apprezzato in comunità e dai Maestri, tra cui 72