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Laboratorio di analisi del testo e di scrittura creativa
( nell’ambito delle attività previste nel Curricolo Verticale) CLASSE I A a.s. 2017-18
Perché
Pinocchio? L’opera di Carlo Collodi è un libro
pedagogico che, attraverso il divertimento,
si propone di educare i giovani lettori; è la
storia di un burattino che vuole crescere e
diventare uomo.
Ampio spazio nelle Avventure di Pinocchio è
dato alla trasgressione; diversi sono gli episodi
in cui il burattino subisce una punizione per
non aver compiuto il suo dovere.
Ma sono proprio gli sbagli di Pinocchio che
permettono a chi legge di imparare e, quindi, di
crescere.
Le fughe del burattino possono essere
interpretate come l’intenzione di evitare
l’assunzione dei propri doveri ma esprimono
anche un profondo desiderio di autonomia e di
libertà.
I
Il libro di Collodi, Le avventure di Pinocchio” è stato scelto non perché è un classico della
letteratura per l’infanzia, e non solo, ma perché contiene un insegnamento educativo tuttora valido. Pinocchio parla a
tutti, al di là del contesto storico in cui è nato.
In Pinocchio sono fissati con precisione i caratteri più sfumati dell’infanzia cosicché il burattino da più studiosi è
indicato come simbolo della conoscenza-costruzione dell’individuo. Pinocchio, anche da burattino, possiede i caratteri
di un bambino: è pigro, curioso, bugiardo, disubbidiente, non ha voglia di studiare e di frequentare la scuola, non
accetta le regole, ma come ogni bambino ha un cuore buono.
Pinocchio, come qualsiasi persona, deve imparare a superare i propri desideri, il proprio piacere, deve acquisire la
capacità di controllare i propri impulsi e di adattarsi al mondo esterno. È un processo educativo che lo porta ad
affrontare prove, errori, cadute e ad imparare a riconoscere i propri errori e correggersi; un processo che si basa
essenzialmente sull’autoeducazione.
La crescita di Pinocchio deriva dalla sofferenza, dal dolore, dalle pene, dalla carica di affettività e si sviluppa
attraverso l’esperienza personale, autonoma, mediata solo in parte dagli adulti.
I nostri alunni, con i loro interventi e le loro osservazioni, hanno saputo cogliere il carattere di attualità
delle situazioni. Opportunamente guidati, sono stati in grado di tradurre le esperienze del tempo di Pinocchio in
esperienze del proprio tempo.
Il lavoro li ha coinvolti e divertiti; hanno assolutamente compreso la proposta e in questo modo essi stessi hanno
dimostrato l’universalità del processo di crescita di Pinocchio.
Guida e strumento di lavoro sono state pagine del testo di Maria Cristina Albonico “Tra bugie e fughe: la crescita
di Pinocchio” – Università Cattolica di Milano, in versione semplificata.
Anche per quanto riguarda la didattica, Pinocchio conserva una sua freschezza ed attualità. La Scuola che tende a
costruire “teste ben fatte e non teste piene”,che sente come obbligo “l’imparare ad imparare”, può proprio nell’esperienza
del burattino, che crescendo diventa un bambino, ravvisare la validità della propria azione, dei propri obiettivi e del
metodo esperienziale a cui ricorre nella quotidiana pratica didattica.
Il lavoro è composto di due sezioni.
La prima sezione “ Una lettura di Pinocchio” , è divisa in quattro parti ed è dedicata all’analisi del
testo. A conclusione di ognuna delle quattro parti, ci sono “ le pagine degli alunni”
•le infrazioni delle regole e dei buoni comportamenti
•le conseguenze dei cattivi comportamenti
•i personaggi che accompagnano Pinocchio nella sua crescita
•gli insegnamenti della favola
La seconda sezione, Pinocchio tra ieri e oggi, è dedicata alla riflessione degli alunni. Essi hanno colto
analogie tra la propria esperienza e quella di Pinocchio.
Prof.ssa Elena Turner
La storia di Pinocchio inizia da un pezzo di legno. La materia prima costitutiva del burattino. C'era
una volta un pezzo di legno … Se i «piccoli lettori» si aspettano una storia di re e cavalieri, di
personaggi fiabeschi tradizionali insomma, resteranno delusi: il protagonista è un legno, per di più non
bello, ma di quelli da utilizzare per il fuoco.
Capitato per caso nella bottega di un falegname, Soprannominato Maestro Ciliegia […]
[…] Pinocchio riesce però a fuggire e a raggiungere una casa «candida come la neve»; ai suoi richiami
si affaccia una Bambina dai capelli turchini che afferma di non poterlo aiutare perché è morta.
Nel frattempo Pinocchio è raggiunto dai due assassini che cercano di accoltellarlo; ma «il burattino
per sua fortuna era fatto d'un legno durissimo».
Le infrazioni
delle regole e dei
buoni
comportamenti
Pinocchio canzona Geppetto appena può aprire la bocca
Pinocchio scappa via dopo che Geppetto gli ha insegnato a camminare
Pinocchio scaglia un martello contro il Grillo , schiacciandolo, quando sente dire
che ha la testa di legno
Pinocchio vende l’abbecedario e va al teatro dei burattini
Pinocchio, convinto dal Gatto e dalla Volpe, decide di non andare a scuola. I due lo
conducono Pinocchio all’Osteria del Gambero Rosso
Le conseguenze
dei cattivi
comportamenti
Quando Pinocchio sente i morsi della fame, dall'uovo che vorrebbe cuocere esce
un pulcino
Pinocchio sente pioversi addosso un'enorme catinellata d'acqua che lo annaffia
tutto dalla testa ai piedi.
Pinocchio si addormenta con i piedi sopra la brace e se li brucia
Mangiafoco decide di bruciarlo per arrostire la sua cena
Pinocchio viene impiccato ad un albero dal Gatto e dalla Volpe
I personaggi che
accompagnano
Pinocchio nella
sua crescita
Geppetto
costruisce gli strumenti che rendono ogni individuo libero e autonomo e gli
insegna a camminare. Nonostante i dispetti e l’ingratitudine del burattino, non
abbandona mai il figlio, si comporta come il più amorevole dei padri : lo cura e lo
nutre, gli ricostruisce i piedi bruciati.
Il Grillo parlante
è, a tutti gli effetti, la coscienza esterna di Pinocchio. Interviene ogni volta che
Pinocchio si comporta male o sta per commettere un errore. È un consigliere che
vuole insegnare a Pinocchio la rettitudine. Non lo abbandona mai, anche solo
come ombra di se stesso.
Il Merlo
mette in guardia Pinocchio dai consigli dei cattivi compagni.
Gli
insegnamenti
della favola
“Fin da bambini bisogna avvezzarsi a mangiare di tutto, perché non si sa mai quel
che ci può capitare”.
“Non è il vestito bello che fa il signore, ma piuttosto il vestito pulito”
“Non si può ottenere nulla se non lo si è meritato”
Ieri
Pinocchio
Oggi
Il bambino
canzona Geppetto appena può aprire la bocca •fa “pernacchiette” e sputa appena può aprire la bocca
scappa via dopo che Geppetto gli ha insegnato a camminare •lascia la loro mano e scappa mentre passeggia con i genitori
scaglia un martello contro il Grillo , schiacciandolo, quando
sente dire che ha la testa di legno
• lancia un giocattolo alla madre, quando viene rimproverato
• lancia quaderni e penne verso la maestra, quando viene
rimproverato per non aver fatto i compiti
vende l'abbecedario e va da Mangiafuoco
• vende la collezione di fumetti del fratello per andare alla
sala-giochi
• estorce dei soldi ad un bambino più piccolo o ad un
compagno più debole per giocare al calcio-scommesse
decide di non andare a scuola, convinto dal Gatto e dalla
Volpe
•non ascolta i genitori e/o i fratelli maggiori che gli dicono di
non frequentare cattive compagnie
La ripresa del racconto è connotata da molti elementi magici e tipici della fiaba: la Fata, gli animali
parlanti al suo servizio, la carrozza trainata da cento pariglie di topini bianchi; Medoro, il cane
barbone che la guida, vestito con una di gran gala, la carrozza «foderata nell'interno di panna montata
e di crema coi savoiardi». […]
[…] Tuttavia, la fame tormenta Pinocchio che si risolve a chiedere l'elemosina, pur provandone
vergogna: tutte le persone a cui si rivolge gli offrono invece un lavoro, prontamente rifiutato.
Esemplare il dialogo tra Pinocchio e un carbonaio: […] La risposta sdegnata del burattino di non aver
mai fatto il somaro troverà, nel prosieguo dell'opera, un'amara concretizzazione.
Le infrazioni
delle regole e dei
buoni
comportamenti
Pinocchio racconta una bugia alla Fata: ha perduto le monete d'oro che invece ha
conservato.
Pinocchio decide di seguire il Gatto e la Volpe per seminare le monete nel campo
dei miracoli.
Pinocchio, avvertendo i morsi della fame, “raccoglie” dei grappoli d'uva in un
campo.
Pinocchio, nel Paese delle Api industriose, rifiuta di lavorare per guadagnarsi da
mangiare
Le conseguenze
dei cattivi
comportamenti
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Viene messo in prigione nonostante abbia lui denunciato al giudice i due
imbroglioni: il Gatto e la Volpe.
Il proprietario del campo da dove ha rubato l’uva lo costringe a sostituire il suo
cane da guardia per sorvegliare il pollaio.
È costretto a chiedere l'elemosina
I personaggi che
accompagnano
Pinocchio nella
sua crescita
La Fata
veglia costantemente su Pinocchio.
Con l’aspetto di una bambina dai capelli turchini agisce come una sorella
maggiore: lo esorta a prendere la medicina, lo perdona per il suo comportamento
irrispettoso e la poca voglia di studiare.
Con l’aspetto di donna diventa a tutti gli effetti la figura materna che il burattino
non ha mai avuto.
Il Pappagallo
rivela a Pinocchio l’inganno del Gatto e della Volpe che hanno rubato le sue
monete sotterrate nel Campo dei Miracoli
La Lucciola
rimprovera Pinocchio perché, affamato, stava rubando dell'uva moscatella in un
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Il Granchio
Rimprovera Pinocchio e gli altri ragazzi durante il combattimento dei libri sulla
spiaggia, spiegando che nei combattimenti fra ragazzi può sempre accadere
qualche disgrazia.
Gli
insegnamenti
della favola
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“Pinocchio dimostra, non lasciandosi corrompere dalle faine, di possedere delle
doti, come l'accortezza e il buon senso, di cui finora era privo”.
“Se ti senti davvero morir dalla fame, mangia due belle fette della tua superbia”.
Ieri
Pinocchio
Oggi
Il bambino
Pinocchio afferma di aver perduto le monete d'oro che invece
ha conservato
•dice alla mamma di aver perso i soldi che gli aveva dato per
comprare il latte, invece li usa per giocare a bigliardino;
•nasconde i suoi giocattoli per non far giocare il fratellino.
Pinocchio decide di seguire il Gatto e la Volpe per seminare le
monete nel campo miracoloso
•decide di dare i propri risparmi a dei ragazzi più grandi che
gli promettono di restituirgli il doppio;
•decide di giocare alle slot-machine;
•decide di buttare nel fiume Tanagro i suoi risparmi perché il
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Pinocchio ruba dei grappoli d'uva moscatella in un campo •Ruba caramelle e cioccolatini quando accompagna la mamma
al supermercato
•ruba uva, melograni nel giardino del vicino
Nel paese delle Api industriose, Pinocchio rifiuta tutti i lavori
che gli vengono offerti per guadagnarsi da mangiare e
preferisce chiedere l'elemosina
•all'asilo rifiuta di completare il lavoretto e preferisce farselo
fare dai compagni;
•preferisce non uscire piuttosto che mettere a posto la sua
cameretta;
•rifiuta di studiare per guadagnarsi l'iscrizione alla scuola
calcio e preferisce guardare i compagni dagli spalti
Finalmente «una buona donnina» permette a Pinocchio di dissetarsi e promette di dargli del cibo se
l'aiuterà a portare le brocche d'acqua: deve comunque adottare una tecnica di convincimento per il
pigro burattino, dimostrando di conoscere e saper mettere in pratica la virtù della pazienza
pedagogica. Alla promessa di un confetto di rosolio, in aggiunta al pane e al cavolfiore, la donna
persuade Pinocchio; arrivati a casa, dopo essersi saziato, il burattino, in colei che lo ha aiutato,
riconosce con commozione la buona Fata dai capelli turchini. […]
[…] Ma il momento più brutto per que' due sciagurati, sapete quando fu? Il momento più brutto e più
umiliante fu quello quando sentirono spuntarsi di dietro la coda. Vinti allora dalla vergogna e dal
dolore, si provarono a piangere e a lamentarsi del loro destino.
Non l'avessero mai fatto! Invece di gemiti e di lamenti, mandavano fuori dei ragli asinini; e ragliando
sonoramente, facevano tutti e due in coro: - Ihah, ihah, ihah",Pinocchio e Lucignolo sono soltanto
all'inizio dei loro guai.
Le infrazioni
delle regole e dei
buoni
comportamenti
Pinocchio si fa pregare per aiutare “una buona donnina”a portare brocche d’ acqua
Pinocchio arriva alle mani con i compagni
Pinocchio racconta bugie a un vecchietto
Pinocchio sfonda la porta per l’impazienza di aspettare che la Lumaca apra
Pinocchio non segue i consigli della Fata e accompagna Lucignolo nel Paese dei
Balocchi
Le conseguenze
dei cattivi
comportamenti
Due carabinieri incolpano, ingiustamente il burattino di quanto accaduto e lo
arrestano
Il naso gli si allunga più di un palmo
Incominciando a mangiare, si dové accorgere che il pane era di gesso, il pollastro
di cartone e le quattro albicocche di alabastro
Il burattino si sveglia un giorno con un paio di orecchie d'asino e in breve si
trasforma completamente in asino.
I personaggi che
accompagnano
Pinocchio nella
sua crescita
La Fata
mostra per la prima volta a Pinocchio quell'ideale che nessuno finora gli aveva
indicato: poter diventare grande. Anche lei è cresciuta tanto che gli può fare da
mamma. Lasciandogli intravedere che si può diventare grandi, la Fatina si pone per
Pinocchio come il suo ‘Io’ ideale.
Il cane Alidoro
arriva in suo aiuto e riesce a portarlo in salvo.
La Marmotta
gli spiega che tutti quei ragazzi svogliati che, pigliando a noia i libri, le scuole e i
maestri, passano le loro giornate in balocchi, in giochi e in divertimenti, finiscono
prima o poi col trasformarsi in tanti piccoli somari.
Gli
insegnamenti
della favola
Il primo insegnamento che la Fata gli trasmette riguarda il dovere di studiare e poi di
lavorare
In questo mondo bisogna tutti aiutarsi l'uno con l'altro.
I ragazzi che non danno retta ai consigli di chi ne sa più di loro, vanno sempre
incontro a qualche disgrazia.
I ragazzi che smettono di studiare e voltano le spalle ai libri, alle scuole e ai maestri,
per darsi interamente ai balocchi e ai divertimenti non possono far altro che una fine
disgraziata ..
Ieri
Pinocchio
Oggi
Il bambino
Pinocchio ottiene il rispetto dei compagni a suon di calci e
gomitate
•ottiene, a suon di pugni e calci, la merenda da un compagno
Pinocchio non segue i consigli della fata e frequenta cattive
compagnie
•non segue i consigli della mamma e frequenta cattive
compagnie
Pinocchio riesce a liberarsi dai carabinieri con la scusa di
dover recuperare il berretto
•riesce a sfuggire alla maestra, che lo aveva colto fuori la scuola
in orario scolastico, fingendo una distorsione.
Pinocchio prende in giro un vecchietto raccontandogli bugie •strappa il bastone ad un vecchietto seduto sulla panchina della
piazzetta e lo canzona imitando la sua camminata
•disturba un vecchietto seduto tranquillamente sull’uscio di casa
sua con il laser.
• si diverte a disturbare un vecchietto vicino di casa utilizzando
un’ applicazione che crea interferenze alle trasmissioni televisive
Pinocchio decide di accompagnare Lucignolo nel Paese dei
Balocchi
•decide di marinare la scuola con il più svogliato dei suoi
compagni e si reca alla sala-giochi
Pinocchio dimentica ogni dovere e si "occupa" negli svaghi •finge di usare il computer per una ricerca, e chatta per ore con i
compagni.
Avendo sentito i loro ragli, infatti, l'Omino si precipita a strigliarli(pulirli scrupolosamente) per
poterli vendere a buon prezzo. Pinocchio viene acquistato dal Direttore di un circo, che vuole farne un
ciuchino ammaestrato per il suo spettacolo.
Dopo alcuni mesi di addestramento a suon di frustate, Pinocchio è pronto: ma quale amara sorpresa
quando, durante il suo numero di danza, scorge tra il pubblico «una bella signora che aveva al collo
una grossa collana d'oro, dalla quale pendeva un medaglione. Nel medaglione c'era dipinto il ritratto
d'un burattino». […]
[…] Le sorprese riguardano anche l'abitazione che, da piccola capanna, è diventata una bella casa e,
soprattutto, Geppetto, non più malato, ora è «sano, arzillo e di buon umore come una volta». La
spiegazione è molto semplice: come rivela lo stesso Geppetto, il merito è di Pinocchio perché quando i
ragazzi di cattivi diventano buoni, hanno la virtù di far prendere un aspetto nuovo e sorridente anche
all'interno delle loro famiglie.
Non ci sono infrazioni. Pinocchio è cresciuto ed è diventato un bambino.
Sono le ultime fasi del racconto, Pinocchio che da burattino ha mostrato ha mostrato di possedere
tutte le potenzialità della trasformazione, è diventato un ragazzino perbene. In questo modo il
personaggio di Collodi incarna l’infanzia in generale e può parlare ad ogni generazione di bambini e
riesce a parlare anche agli adulti che ricordano la loro infanzia.
A conferma viene qui riportata la lettera a Pinocchio del cardinale Albino Luciani, il patriarca di
Venezia destinato a diventare papa Giovanni Paolo I.
Caro Pinocchio,
avevo sette anni, quando lessi la prima volta le tue Avventure. Non ti so dire quanto mi son piaciute e quante volte
poi le ho rilette. Gli è che in te fanciullo riconoscevo me stesso, nel tuo ambiente il mio ambiente.
Quante volte correvi in mezzo al bosco, attraverso i campi, sulla spiaggia, sulle strade! E con te correvano la Volpe
e il Gatto, il cane Medoro, i ragazzi della battaglia dei libri. Parevano le mie corse, i miei compagni, le strade ed i
campi del mio paese.
Andavi a vedere i carrozzoni arrivati in piazza; anch'io. Nicchiavi, torcevi la bocca, mettevi la testa sotto le coperte
prima di prendere il bicchiere colla medicina amara; anch'io. La fetta di pane imburrata da tutte e due le parti; il
confetto con dentro il rosolio; la «pallina di zucchero» e, in certe occasioni, perfino un uovo, perfino una pera,
perfino le bucce della pera, rappresentavano un «tetto» radioso per te, goloso e pieno di fame; lo stesso era di me.
Anch'io, andando e tornando da scuola, venivo coinvolto nelle «battaglie»: a base di palle di neve nella stagione
invernale; a base di «cazzotti» e generi affini in tutte le stagioni dell'anno; un po' «incassavo», un po' davo,
cercando di pareggiare entrate e uscite e di non piagnucolare con quelli di casa, che, se mi fossi lagnato, mi
avrebbero, forse, dato «il resto»!
Adesso tu sei ritornato. Non hai parlato più dalle pagine del libro, ma dal teleschermo; sei, però, rimasto il
fanciullo di una volta.
lo, invece, sono invecchiato; mi trovo ormai, se è lecito dir così, dall'altra parte della barricata: non più in te mi
riconosco, ma nei tuoi consiglieri: mastro Geppetto, il Grillo parlante, il Merlo, il Pappagallo, la Lucciola, il
Granchio, la Marmottina. Essi hanno tentato - ahimè, non ascoltati, eccettuato il caso del Tonno - di darti dei
suggerimenti per la tua vita di fanciullo. lo tento di darteli per il tuo futuro di ragazzo e di giovanotto. Bada, non
tentare neppure di scagliarmi il solito martello, non son disposto a fare la fine del povero Grillo parlante".
ALBINO LUCIANI, A Pinocchio. Quando ti prenderai la cotta, in IDEM, Illustrissimi. Lettere del Patriarca,
Padova, Edizioni Messaggero, 19783 [1976'], pp. 101-112: 102-103.
Addesso Jessica
Altilio Giusy
Boninfante Beatrice
Buccino Sandro
Caggiano Alessandra
Caggiano Michela
D’Elia Azzurra
Di Flora Gianluca
Di Stasio Sara
Gambino Fabiola
Gatta Alessio
Isoldi Rosalba
Lupo Donato
Morriello Chiara Pia
Parisi Marco
Pucciarelli Antonio
Rizzo Marysol
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Soldovieri Lorenzo
Tarateta Carol
Prof.ssa Elena Turner

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Laboratorio di analisi del testo e di scrittura

  • 1. Laboratorio di analisi del testo e di scrittura creativa ( nell’ambito delle attività previste nel Curricolo Verticale) CLASSE I A a.s. 2017-18
  • 2. Perché Pinocchio? L’opera di Carlo Collodi è un libro pedagogico che, attraverso il divertimento, si propone di educare i giovani lettori; è la storia di un burattino che vuole crescere e diventare uomo. Ampio spazio nelle Avventure di Pinocchio è dato alla trasgressione; diversi sono gli episodi in cui il burattino subisce una punizione per non aver compiuto il suo dovere. Ma sono proprio gli sbagli di Pinocchio che permettono a chi legge di imparare e, quindi, di crescere. Le fughe del burattino possono essere interpretate come l’intenzione di evitare l’assunzione dei propri doveri ma esprimono anche un profondo desiderio di autonomia e di libertà.
  • 3. I Il libro di Collodi, Le avventure di Pinocchio” è stato scelto non perché è un classico della letteratura per l’infanzia, e non solo, ma perché contiene un insegnamento educativo tuttora valido. Pinocchio parla a tutti, al di là del contesto storico in cui è nato. In Pinocchio sono fissati con precisione i caratteri più sfumati dell’infanzia cosicché il burattino da più studiosi è indicato come simbolo della conoscenza-costruzione dell’individuo. Pinocchio, anche da burattino, possiede i caratteri di un bambino: è pigro, curioso, bugiardo, disubbidiente, non ha voglia di studiare e di frequentare la scuola, non accetta le regole, ma come ogni bambino ha un cuore buono. Pinocchio, come qualsiasi persona, deve imparare a superare i propri desideri, il proprio piacere, deve acquisire la capacità di controllare i propri impulsi e di adattarsi al mondo esterno. È un processo educativo che lo porta ad affrontare prove, errori, cadute e ad imparare a riconoscere i propri errori e correggersi; un processo che si basa essenzialmente sull’autoeducazione. La crescita di Pinocchio deriva dalla sofferenza, dal dolore, dalle pene, dalla carica di affettività e si sviluppa attraverso l’esperienza personale, autonoma, mediata solo in parte dagli adulti. I nostri alunni, con i loro interventi e le loro osservazioni, hanno saputo cogliere il carattere di attualità delle situazioni. Opportunamente guidati, sono stati in grado di tradurre le esperienze del tempo di Pinocchio in esperienze del proprio tempo. Il lavoro li ha coinvolti e divertiti; hanno assolutamente compreso la proposta e in questo modo essi stessi hanno dimostrato l’universalità del processo di crescita di Pinocchio. Guida e strumento di lavoro sono state pagine del testo di Maria Cristina Albonico “Tra bugie e fughe: la crescita di Pinocchio” – Università Cattolica di Milano, in versione semplificata. Anche per quanto riguarda la didattica, Pinocchio conserva una sua freschezza ed attualità. La Scuola che tende a costruire “teste ben fatte e non teste piene”,che sente come obbligo “l’imparare ad imparare”, può proprio nell’esperienza del burattino, che crescendo diventa un bambino, ravvisare la validità della propria azione, dei propri obiettivi e del metodo esperienziale a cui ricorre nella quotidiana pratica didattica. Il lavoro è composto di due sezioni. La prima sezione “ Una lettura di Pinocchio” , è divisa in quattro parti ed è dedicata all’analisi del testo. A conclusione di ognuna delle quattro parti, ci sono “ le pagine degli alunni” •le infrazioni delle regole e dei buoni comportamenti •le conseguenze dei cattivi comportamenti •i personaggi che accompagnano Pinocchio nella sua crescita •gli insegnamenti della favola La seconda sezione, Pinocchio tra ieri e oggi, è dedicata alla riflessione degli alunni. Essi hanno colto analogie tra la propria esperienza e quella di Pinocchio. Prof.ssa Elena Turner
  • 4. La storia di Pinocchio inizia da un pezzo di legno. La materia prima costitutiva del burattino. C'era una volta un pezzo di legno … Se i «piccoli lettori» si aspettano una storia di re e cavalieri, di personaggi fiabeschi tradizionali insomma, resteranno delusi: il protagonista è un legno, per di più non bello, ma di quelli da utilizzare per il fuoco. Capitato per caso nella bottega di un falegname, Soprannominato Maestro Ciliegia […] […] Pinocchio riesce però a fuggire e a raggiungere una casa «candida come la neve»; ai suoi richiami si affaccia una Bambina dai capelli turchini che afferma di non poterlo aiutare perché è morta. Nel frattempo Pinocchio è raggiunto dai due assassini che cercano di accoltellarlo; ma «il burattino per sua fortuna era fatto d'un legno durissimo».
  • 5. Le infrazioni delle regole e dei buoni comportamenti Pinocchio canzona Geppetto appena può aprire la bocca Pinocchio scappa via dopo che Geppetto gli ha insegnato a camminare Pinocchio scaglia un martello contro il Grillo , schiacciandolo, quando sente dire che ha la testa di legno Pinocchio vende l’abbecedario e va al teatro dei burattini Pinocchio, convinto dal Gatto e dalla Volpe, decide di non andare a scuola. I due lo conducono Pinocchio all’Osteria del Gambero Rosso Le conseguenze dei cattivi comportamenti Quando Pinocchio sente i morsi della fame, dall'uovo che vorrebbe cuocere esce un pulcino Pinocchio sente pioversi addosso un'enorme catinellata d'acqua che lo annaffia tutto dalla testa ai piedi. Pinocchio si addormenta con i piedi sopra la brace e se li brucia Mangiafoco decide di bruciarlo per arrostire la sua cena Pinocchio viene impiccato ad un albero dal Gatto e dalla Volpe
  • 6. I personaggi che accompagnano Pinocchio nella sua crescita Geppetto costruisce gli strumenti che rendono ogni individuo libero e autonomo e gli insegna a camminare. Nonostante i dispetti e l’ingratitudine del burattino, non abbandona mai il figlio, si comporta come il più amorevole dei padri : lo cura e lo nutre, gli ricostruisce i piedi bruciati. Il Grillo parlante è, a tutti gli effetti, la coscienza esterna di Pinocchio. Interviene ogni volta che Pinocchio si comporta male o sta per commettere un errore. È un consigliere che vuole insegnare a Pinocchio la rettitudine. Non lo abbandona mai, anche solo come ombra di se stesso. Il Merlo mette in guardia Pinocchio dai consigli dei cattivi compagni. Gli insegnamenti della favola “Fin da bambini bisogna avvezzarsi a mangiare di tutto, perché non si sa mai quel che ci può capitare”. “Non è il vestito bello che fa il signore, ma piuttosto il vestito pulito” “Non si può ottenere nulla se non lo si è meritato”
  • 7. Ieri Pinocchio Oggi Il bambino canzona Geppetto appena può aprire la bocca •fa “pernacchiette” e sputa appena può aprire la bocca scappa via dopo che Geppetto gli ha insegnato a camminare •lascia la loro mano e scappa mentre passeggia con i genitori scaglia un martello contro il Grillo , schiacciandolo, quando sente dire che ha la testa di legno • lancia un giocattolo alla madre, quando viene rimproverato • lancia quaderni e penne verso la maestra, quando viene rimproverato per non aver fatto i compiti vende l'abbecedario e va da Mangiafuoco • vende la collezione di fumetti del fratello per andare alla sala-giochi • estorce dei soldi ad un bambino più piccolo o ad un compagno più debole per giocare al calcio-scommesse decide di non andare a scuola, convinto dal Gatto e dalla Volpe •non ascolta i genitori e/o i fratelli maggiori che gli dicono di non frequentare cattive compagnie
  • 8. La ripresa del racconto è connotata da molti elementi magici e tipici della fiaba: la Fata, gli animali parlanti al suo servizio, la carrozza trainata da cento pariglie di topini bianchi; Medoro, il cane barbone che la guida, vestito con una di gran gala, la carrozza «foderata nell'interno di panna montata e di crema coi savoiardi». […] […] Tuttavia, la fame tormenta Pinocchio che si risolve a chiedere l'elemosina, pur provandone vergogna: tutte le persone a cui si rivolge gli offrono invece un lavoro, prontamente rifiutato. Esemplare il dialogo tra Pinocchio e un carbonaio: […] La risposta sdegnata del burattino di non aver mai fatto il somaro troverà, nel prosieguo dell'opera, un'amara concretizzazione.
  • 9. Le infrazioni delle regole e dei buoni comportamenti Pinocchio racconta una bugia alla Fata: ha perduto le monete d'oro che invece ha conservato. Pinocchio decide di seguire il Gatto e la Volpe per seminare le monete nel campo dei miracoli. Pinocchio, avvertendo i morsi della fame, “raccoglie” dei grappoli d'uva in un campo. Pinocchio, nel Paese delle Api industriose, rifiuta di lavorare per guadagnarsi da mangiare Le conseguenze dei cattivi comportamenti Subito il suo naso inizia a crescere Viene messo in prigione nonostante abbia lui denunciato al giudice i due imbroglioni: il Gatto e la Volpe. Il proprietario del campo da dove ha rubato l’uva lo costringe a sostituire il suo cane da guardia per sorvegliare il pollaio. È costretto a chiedere l'elemosina
  • 10. I personaggi che accompagnano Pinocchio nella sua crescita La Fata veglia costantemente su Pinocchio. Con l’aspetto di una bambina dai capelli turchini agisce come una sorella maggiore: lo esorta a prendere la medicina, lo perdona per il suo comportamento irrispettoso e la poca voglia di studiare. Con l’aspetto di donna diventa a tutti gli effetti la figura materna che il burattino non ha mai avuto. Il Pappagallo rivela a Pinocchio l’inganno del Gatto e della Volpe che hanno rubato le sue monete sotterrate nel Campo dei Miracoli La Lucciola rimprovera Pinocchio perché, affamato, stava rubando dell'uva moscatella in un campo. Il Granchio Rimprovera Pinocchio e gli altri ragazzi durante il combattimento dei libri sulla spiaggia, spiegando che nei combattimenti fra ragazzi può sempre accadere qualche disgrazia. Gli insegnamenti della favola “Le bugie vengono sempre alla luce e destano derisione”. “Pinocchio dimostra, non lasciandosi corrompere dalle faine, di possedere delle doti, come l'accortezza e il buon senso, di cui finora era privo”. “Se ti senti davvero morir dalla fame, mangia due belle fette della tua superbia”.
  • 11. Ieri Pinocchio Oggi Il bambino Pinocchio afferma di aver perduto le monete d'oro che invece ha conservato •dice alla mamma di aver perso i soldi che gli aveva dato per comprare il latte, invece li usa per giocare a bigliardino; •nasconde i suoi giocattoli per non far giocare il fratellino. Pinocchio decide di seguire il Gatto e la Volpe per seminare le monete nel campo miracoloso •decide di dare i propri risparmi a dei ragazzi più grandi che gli promettono di restituirgli il doppio; •decide di giocare alle slot-machine; •decide di buttare nel fiume Tanagro i suoi risparmi perché il fiume gliene restituirà di più. Pinocchio ruba dei grappoli d'uva moscatella in un campo •Ruba caramelle e cioccolatini quando accompagna la mamma al supermercato •ruba uva, melograni nel giardino del vicino Nel paese delle Api industriose, Pinocchio rifiuta tutti i lavori che gli vengono offerti per guadagnarsi da mangiare e preferisce chiedere l'elemosina •all'asilo rifiuta di completare il lavoretto e preferisce farselo fare dai compagni; •preferisce non uscire piuttosto che mettere a posto la sua cameretta; •rifiuta di studiare per guadagnarsi l'iscrizione alla scuola calcio e preferisce guardare i compagni dagli spalti
  • 12. Finalmente «una buona donnina» permette a Pinocchio di dissetarsi e promette di dargli del cibo se l'aiuterà a portare le brocche d'acqua: deve comunque adottare una tecnica di convincimento per il pigro burattino, dimostrando di conoscere e saper mettere in pratica la virtù della pazienza pedagogica. Alla promessa di un confetto di rosolio, in aggiunta al pane e al cavolfiore, la donna persuade Pinocchio; arrivati a casa, dopo essersi saziato, il burattino, in colei che lo ha aiutato, riconosce con commozione la buona Fata dai capelli turchini. […] […] Ma il momento più brutto per que' due sciagurati, sapete quando fu? Il momento più brutto e più umiliante fu quello quando sentirono spuntarsi di dietro la coda. Vinti allora dalla vergogna e dal dolore, si provarono a piangere e a lamentarsi del loro destino. Non l'avessero mai fatto! Invece di gemiti e di lamenti, mandavano fuori dei ragli asinini; e ragliando sonoramente, facevano tutti e due in coro: - Ihah, ihah, ihah",Pinocchio e Lucignolo sono soltanto all'inizio dei loro guai.
  • 13. Le infrazioni delle regole e dei buoni comportamenti Pinocchio si fa pregare per aiutare “una buona donnina”a portare brocche d’ acqua Pinocchio arriva alle mani con i compagni Pinocchio racconta bugie a un vecchietto Pinocchio sfonda la porta per l’impazienza di aspettare che la Lumaca apra Pinocchio non segue i consigli della Fata e accompagna Lucignolo nel Paese dei Balocchi Le conseguenze dei cattivi comportamenti Due carabinieri incolpano, ingiustamente il burattino di quanto accaduto e lo arrestano Il naso gli si allunga più di un palmo Incominciando a mangiare, si dové accorgere che il pane era di gesso, il pollastro di cartone e le quattro albicocche di alabastro Il burattino si sveglia un giorno con un paio di orecchie d'asino e in breve si trasforma completamente in asino.
  • 14. I personaggi che accompagnano Pinocchio nella sua crescita La Fata mostra per la prima volta a Pinocchio quell'ideale che nessuno finora gli aveva indicato: poter diventare grande. Anche lei è cresciuta tanto che gli può fare da mamma. Lasciandogli intravedere che si può diventare grandi, la Fatina si pone per Pinocchio come il suo ‘Io’ ideale. Il cane Alidoro arriva in suo aiuto e riesce a portarlo in salvo. La Marmotta gli spiega che tutti quei ragazzi svogliati che, pigliando a noia i libri, le scuole e i maestri, passano le loro giornate in balocchi, in giochi e in divertimenti, finiscono prima o poi col trasformarsi in tanti piccoli somari. Gli insegnamenti della favola Il primo insegnamento che la Fata gli trasmette riguarda il dovere di studiare e poi di lavorare In questo mondo bisogna tutti aiutarsi l'uno con l'altro. I ragazzi che non danno retta ai consigli di chi ne sa più di loro, vanno sempre incontro a qualche disgrazia. I ragazzi che smettono di studiare e voltano le spalle ai libri, alle scuole e ai maestri, per darsi interamente ai balocchi e ai divertimenti non possono far altro che una fine disgraziata ..
  • 15. Ieri Pinocchio Oggi Il bambino Pinocchio ottiene il rispetto dei compagni a suon di calci e gomitate •ottiene, a suon di pugni e calci, la merenda da un compagno Pinocchio non segue i consigli della fata e frequenta cattive compagnie •non segue i consigli della mamma e frequenta cattive compagnie Pinocchio riesce a liberarsi dai carabinieri con la scusa di dover recuperare il berretto •riesce a sfuggire alla maestra, che lo aveva colto fuori la scuola in orario scolastico, fingendo una distorsione. Pinocchio prende in giro un vecchietto raccontandogli bugie •strappa il bastone ad un vecchietto seduto sulla panchina della piazzetta e lo canzona imitando la sua camminata •disturba un vecchietto seduto tranquillamente sull’uscio di casa sua con il laser. • si diverte a disturbare un vecchietto vicino di casa utilizzando un’ applicazione che crea interferenze alle trasmissioni televisive Pinocchio decide di accompagnare Lucignolo nel Paese dei Balocchi •decide di marinare la scuola con il più svogliato dei suoi compagni e si reca alla sala-giochi Pinocchio dimentica ogni dovere e si "occupa" negli svaghi •finge di usare il computer per una ricerca, e chatta per ore con i compagni.
  • 16. Avendo sentito i loro ragli, infatti, l'Omino si precipita a strigliarli(pulirli scrupolosamente) per poterli vendere a buon prezzo. Pinocchio viene acquistato dal Direttore di un circo, che vuole farne un ciuchino ammaestrato per il suo spettacolo. Dopo alcuni mesi di addestramento a suon di frustate, Pinocchio è pronto: ma quale amara sorpresa quando, durante il suo numero di danza, scorge tra il pubblico «una bella signora che aveva al collo una grossa collana d'oro, dalla quale pendeva un medaglione. Nel medaglione c'era dipinto il ritratto d'un burattino». […] […] Le sorprese riguardano anche l'abitazione che, da piccola capanna, è diventata una bella casa e, soprattutto, Geppetto, non più malato, ora è «sano, arzillo e di buon umore come una volta». La spiegazione è molto semplice: come rivela lo stesso Geppetto, il merito è di Pinocchio perché quando i ragazzi di cattivi diventano buoni, hanno la virtù di far prendere un aspetto nuovo e sorridente anche all'interno delle loro famiglie.
  • 17. Non ci sono infrazioni. Pinocchio è cresciuto ed è diventato un bambino. Sono le ultime fasi del racconto, Pinocchio che da burattino ha mostrato ha mostrato di possedere tutte le potenzialità della trasformazione, è diventato un ragazzino perbene. In questo modo il personaggio di Collodi incarna l’infanzia in generale e può parlare ad ogni generazione di bambini e riesce a parlare anche agli adulti che ricordano la loro infanzia. A conferma viene qui riportata la lettera a Pinocchio del cardinale Albino Luciani, il patriarca di Venezia destinato a diventare papa Giovanni Paolo I.
  • 18. Caro Pinocchio, avevo sette anni, quando lessi la prima volta le tue Avventure. Non ti so dire quanto mi son piaciute e quante volte poi le ho rilette. Gli è che in te fanciullo riconoscevo me stesso, nel tuo ambiente il mio ambiente. Quante volte correvi in mezzo al bosco, attraverso i campi, sulla spiaggia, sulle strade! E con te correvano la Volpe e il Gatto, il cane Medoro, i ragazzi della battaglia dei libri. Parevano le mie corse, i miei compagni, le strade ed i campi del mio paese. Andavi a vedere i carrozzoni arrivati in piazza; anch'io. Nicchiavi, torcevi la bocca, mettevi la testa sotto le coperte prima di prendere il bicchiere colla medicina amara; anch'io. La fetta di pane imburrata da tutte e due le parti; il confetto con dentro il rosolio; la «pallina di zucchero» e, in certe occasioni, perfino un uovo, perfino una pera, perfino le bucce della pera, rappresentavano un «tetto» radioso per te, goloso e pieno di fame; lo stesso era di me. Anch'io, andando e tornando da scuola, venivo coinvolto nelle «battaglie»: a base di palle di neve nella stagione invernale; a base di «cazzotti» e generi affini in tutte le stagioni dell'anno; un po' «incassavo», un po' davo, cercando di pareggiare entrate e uscite e di non piagnucolare con quelli di casa, che, se mi fossi lagnato, mi avrebbero, forse, dato «il resto»! Adesso tu sei ritornato. Non hai parlato più dalle pagine del libro, ma dal teleschermo; sei, però, rimasto il fanciullo di una volta. lo, invece, sono invecchiato; mi trovo ormai, se è lecito dir così, dall'altra parte della barricata: non più in te mi riconosco, ma nei tuoi consiglieri: mastro Geppetto, il Grillo parlante, il Merlo, il Pappagallo, la Lucciola, il Granchio, la Marmottina. Essi hanno tentato - ahimè, non ascoltati, eccettuato il caso del Tonno - di darti dei suggerimenti per la tua vita di fanciullo. lo tento di darteli per il tuo futuro di ragazzo e di giovanotto. Bada, non tentare neppure di scagliarmi il solito martello, non son disposto a fare la fine del povero Grillo parlante". ALBINO LUCIANI, A Pinocchio. Quando ti prenderai la cotta, in IDEM, Illustrissimi. Lettere del Patriarca, Padova, Edizioni Messaggero, 19783 [1976'], pp. 101-112: 102-103.
  • 19. Addesso Jessica Altilio Giusy Boninfante Beatrice Buccino Sandro Caggiano Alessandra Caggiano Michela D’Elia Azzurra Di Flora Gianluca Di Stasio Sara Gambino Fabiola Gatta Alessio Isoldi Rosalba Lupo Donato Morriello Chiara Pia Parisi Marco Pucciarelli Antonio Rizzo Marysol Schettino Antonio Soldovieri Lorenzo Tarateta Carol Prof.ssa Elena Turner