Premio PA sostenibile e resiliente 2021 - DA COSA NASCE COSA
1. In collaborazione con
Documento di approfondimento della soluzione:
“Da Cosa Nasce Cosa”
INDICE (da seguire come traccia guida)
1. Descrizione della soluzione
In linea con la strategia europea di contrasto alle plastiche, soprattutto quelle
monouso, il progetto “Da cosa nasce cosa” intende promuovere sui quartieri
milanesi di Lancetti, Isola, Dergano e Bovisa, un progetto pilota di economia
circolare a base locale intervenendo sul problema dei rifiuti plastici.
Il progetto prevede azioni che generano un graduale cambiamento di abitudini
verso un uso consapevole della plastica, a cui si affiancano attività concrete
volte al suo riuso. La svolta ecologica dei quartieri verrà guidata dall’impegno
della cittadinanza, che sarà chiamata a collaborare portando gli imballaggi di
plastica presso i contenitori nei vari punti di raccolta nel quartiere (presso gli
esercizi commerciali, chiese e Municipio 9). Con la materia ricavata le varie
realtà creative della zona progetteranno dei manufatti ad uso pubblico che
verranno realizzati da un fablab dedicato all’economia circolare Design
DIFFERENTE; saranno sedute di cortesia, vasi, dehor così da creare un
alfabeto urbano che diventerà un vero e proprio museo a cielo aperto e cifra
di riconoscibilità dell’area.
Gli oggetti verranno posizionati sul territorio sulla base di accordi già
perfezionati e saranno completati da interventi di design pittorico e opere
2. In collaborazione con
d’arte in realtà aumentata pensati durante dei workshop coordinati da BePart,
da Ghigos e dal gruppo di ricerca DHoC del Dipartimento di Design -
Politecnico di Milano. Favoriranno la socializzazione e rappresenteranno la
restituzione dell’impegno congiunto della comunità verso la sostenibilità.
La vita di tutti i giorni è una fonte inesauribile di risorse a partire dai rifiuti che
produciamo.
Il progetto “Da cosa nasce cosa” intende permettere alla collettività di sentirsi
parte di un processo virtuoso che favorisce il cammino della sostenibilità e di
partecipare alla costruzione degli spazi in cui vive; dimostrare come sia
possibile attivarsi per la salvaguardia dell’ambiente e prendersi cura dei
quartieri abbellendoli a partire da un rifiuto trasformato in risorsa.
E quindi da cosa nasce cosa e assieme si rafforza il senso di appartenenza
alla comunità!
“Da cosa nasce cosa” lavorerà per diventare un modello replicabile e
scalabile in Italia e a livello internazionale che nell’ottenimento dei suoi
obiettivi valorizza i processi partecipativi, la co-autorialità, i nuovi imprenditori
visionari che operano con un approccio benefit e la creatività come strumento
di valore intrinseco e di filiera.
Il progetto è stato selezionato per la Biennale di Venezia 2021, come caso
studio virtuoso che Padiglione Italia presenta nella sua mappatura di progetti
esemplari sui temi della RESILIENZA.
3. In collaborazione con
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Team interdisciplinare che mette insieme cittadini, con progetti, docenti
universitari, designes, aziende che si occupano di economia circolare.
Promosso da: Associazione Repubblica del Design, Associazioni Revel,
BovisAttiva e Bepart Società Cooperativa Impresa Sociale
Partner tecnologico: start-up innovativa Design DIFFERENTE (makerspace
verticale sui temi dell’economia circolare)
Coordinamento progettuale: Ghigos (studio di design territoriale) e gruppo di
ricerca DHoC del Dipartimento di Design - Politecnico di Milano.
Finanziato da: Fondazione di Comunità Milano onlus – Città, Sud Ovest, Sud
Est, Martesana,
Partner istituzionale: Municipio 9 – Comune di Milano, Amsa/A2A
Sponsor tecnici: Design DIFFERENTE, Crippa SPA, Arexons
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Il a cui si intende rispondere è quella legato alla rigenerazione del territorio e il
miglioramento della qualità dei servizi agli abitanti andando a co-progettare le
soluzione e facendole in maniera innovativa e sostenibile.
I rifiuti (e in particolare le plastiche) da problema possono/devono diventare
opportunità, un’opportunità concreta capace di creare nuove dinamiche di
4. In collaborazione con
produzione anche dentro le città creando risposte a domande, servizi e
probabilmente anche posti di lavoro.
Nello specficio nel progetto le associazioni del territorio (Repubblica del
Design, Bovisattiva, e Revel) hanno mappato le domande del quartiere di
Bovisa, Dergano e Lancetti e hanno coinvolto gli esercizi commerciali di
prossimità nel progetto. Nel quartiere di Bovisa si è evidenzia una quasi totale
assenza di panchine e sedute, mentre negli altri due quartiere oltre al tema
della seduta si sono espresse necessità riguardante i vicini giardini e parchi.
Da qui i workoshop si sono orientati sulla creazione di “sedute di cortesia” che
verranno adottate dagli esercizi commerciali come pubblico servizio
permettendo in 25 punti di avere delle aree di sosta e micro-socialità
4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari sono gli utilizzatori del quartiere quindi: cittadini (bambini, adulti e
anziani), Studenti, Fruitori dei negozi di prossimità
5. Descrizione della tecnologia adottata
Il progetto propone l’utilizzo di tecnologie di digital fabrication (quindi
stampa3D, CNC, Lasercut, ecc) e il riutilizzo di vecchi macchinari di
produzione industriale per creare una filiera di riciclo e uso delle plastiche
prodotte dentro il quartiere. Il fine è creare delle “fabbriche leggere” in grado
di trasformare i rifiuti in opportunità per il territorio, creando anche delle micro
economie di lavoro. Un modello che si collega all’idea di “Città dei 15 minuti” e
alla strategia di reinserimento delle realtà produttive anche nelle città; una
produzione meta-industriale che con forme più attente ai bisogni locali e in
modalità “on-demand” (così da evitare gli sprechi).
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati,
investimenti necessari)
Il progetto propone lo sviluppo e promozione di un centro locale di
trasformazione dei rifiuti in beni. L’investimento crearà modelli e stampi per
poter realizzare in maniera autonoma, in base ai materiali riciclati, arredi di
pubblica utilità per la città.
Il progetto che ora prevede una campagna con 50 punti di raccolta e un punto
di triturazione e trasformazione (presso design DIFFERENTE) a fine iter
vorrebbe lasciare attiva la raccolta e trasformazione presso la sola sede della
start-up. Così facendo anche a fine progetto con il solo affitto orario della
macchina (stampa 3D o con vecchi macchiari) ognuno potrà realizzare copie
dei beni progettati o prototipi (se usa la stampa addittiva).
Il risparmio è dato dalla possibilità di avere a pochissimo prezzo dei vasi o
sedute, che posso arricchire le attrezzature pubbliche a disposizione.
5. In collaborazione con
Oltre al progetto “Da Cosa Nasce Cosa” ovviamente la start-up promuoverà
anche attività di produzione di oggetti per il mercato, cercando di rispondere
alla domande del luogo direttamente nel posto dove la domanda viene fatta e
possibilmente usando scarti e rifiuti riciclati.
L’investimento per costruire una di questi centri in macchinari va da 10.000
euro a 150.000 euro (nella versione più complessa e con le tecnologie digitale
oltre quelle analogiche).
Il potenziale economico e sociale è dato quindi su ambito urbano da:
- processo di educazione e comprensione dei temi del corretto riciclo
- processo di co-costruzione e co-progettazione dei servizi del territorio
- processo di realizzazione di “arredi” ad uso urbano a costi ridotti (e in
maniera semi seriale se usi gli stampi)
- possibili posti di lavori per in re-introduzione della produzione all’interno
della città (attualmente in design DIFFERENTE lavoro ex-studenti del
Politecnico di Milano che promuovono il design e la sostenibilità)
7. Tempi di progetto
Il progetto durerà in versione pilota 12 mesi e si pensa di lasciare un presidio
territoriale aperto presso la sede della start-up di design DIFFERENTE.