1. Nadia Ghittorelli
n.ghittorelli@ilcorrieredelgarda.info
Responsabile di Redazione “il CORRIERE DEL GARDA”
Alla scoperta del
compostaggio domestico
Come riciclare, risparmiare
e aiutare il pianeta in unico gesto
(per il caricamento del materiale) e di uno sportellino
laterale, posizionato nella parte inferiore, da cui si può
prelevare il compost maturo.
Le pareti hanno una serie di fori che permettono la
circolazione dell’aria al suo interno. Sul fondo va posizionato
uno strato drenante con materiale ligneo sminuzzato;
vanno poi inseriti i rifiuti organici, avendo cura di alternare
“strati verdi” (scarti freschi dell’orto, erba, paglia di legumi
e scarti di cucina) con “strati marroni” (foglie secche, paglia,
segatura, carta e cartone).
Solitamente si hanno annualmente due cicli di
compostaggio: uno invernale di sette mesi (da settembre
a marzo) e uno estivo di cinque mesi (da aprile a agosto).
I composter sono facilmente reperibili, ma c’è anche la
possibilità di costrurirli manualmente: è ormai la famosa
la “compostiera di Kia”, presentata a Milano dall’autrice
durante l’iniziativa “Fa’ la cosa giusta” e utilizzata da Paola
Maugeri nel corso del suo esperimento, poi divenuto libro,
“La mia vita a impatto zero”. E voi, volete provarci?
Spesso capita di ascoltare discorsi preoccupati riguardanti
il futuro del nostro pianeta; meno spesso ci si sofferma
ad interrogarsi se il nostro contributo è sufficiente, anzi.
Molte volte ci si perde nella grande quantità di azioni che
si possono intraprendere, senza focalizzarsi su interventi
concreti.
Uno dei possibili, riguarda lo smaltimento dei rifiuti
organici, che rappresentano il 25-30% degli scarti prodotti.
Oltre alla razionalizzazione degli sprechi (che è sicuramente
aumentata a causa della crisi economica), e un’adesione
attenta alla raccolta differenziata porta a porta, vi è un’altra
possibilità, un procedimento tipico della vita agreste: il
compostaggio domestico. Il compost è il risultato della
decomposizione e dell’umificazione di materie organiche
da parte di macro e microrganismi, in presenza di ossigeno
ed equilibrio tra gli elementi chimici della materia coinvolta
nella trasformazione. Si tratta, in breve, di trasformare
i rifiuti organici in un ottimo fertilizzante. Il processo del
compostaggio a livello domestico rispetto a quello naturale
presenta, nonostante la possibilità
di controllo dei parametri
fondamentali, un’accelerazione
della trasformazione rispetto
ai ritmi naturali. Esistono
due tecniche principali di
compostaggio domestico: in
cumulo e tramite l’utilizzo del
composter. La tecnica del cumulo
è la più vicina al processo naturale
e viene adottata da chi possiede
un giardino o un orto in cui
allestire il cumulo, e permette di
compostare notevoli quantità di
materiale. Il composter è invece
un contenitore dotato di un
coperchio nella parte superiore
N° 32 Luglio 2013 7