2. Cos'è il Data Journalism
● È un giornalismo che nasce:
● Dall’analisi dei dati, Attraverso l’uso delle nuove tecnologie, con l’obiettivo
di estrarre informazioni e raccontarle.
● Per costruire analisi quantitative,
● Per creare una panoramica di un fenomeno nello spazio e nel tempo
3. LE INCHIESTE
I REPORTAGE
Realizzati con gli strumenti della matematica, della statistica e delle scienze sociali e comportamentali, applicate alla pratica
del giornalismo
ESEMPI
4.
5. FONTI
Un giornalismo che attinge:
alla statistica descrittiva, ma anche alla rappresentazione grafica di grosse
quantità di dati nonché
alle scienze sociali e comportamentali
6.
7. MEZZI
Utilizza:
Fogli di calcolo (per raccogliere ed analizzare i dati),
Sondaggi la ricostruzione di un fatto attraverso la lettura e il confronto di documenti, la realizzazione
dei la costruzione di mappe per mostrare i risultati ottenuti
Open data
8.
9. QUALI DATI
Ricavati da fonti attendibili
Riusabili, perché le fonti li pubblicano con licenze che lo permettono
Aggregabili, quando riusciamo a costruirli noi mettendo insieme più fonti
Legati a tematiche economiche o sociali
10. COSA SONO GLI OPEN DATA
“conoscenza aperta”
disponibili online
liberamente riusabili
formati non proprietari
11.
12. DATI APERTI
L’apertura è un concetto basato sulla trasparenza e sull’accesso senza
restrizioni alla informazione e alla conoscenza
14. RIUTILIZZO
Gli Open Data devono poter essere riutilizzati anche a fini commerciali, con
gli unici obblighi eventuali di citare la fonte e/o condividere i dati allo stesso
modo.
15. COSA SONO I BIG DATA
In statistica e informatica il termine big data, grandi masse di dati" o megadati
Indica genericamente una raccolta di dati così estesa in termini di volume,
velocità e varietà da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per
l'estrazione di valore o conoscenza
16.
17. SCIENZA DEI BIG DATA
Il termine è utilizzato in riferimento alla capacità (propria della scienza dei dati)
di analizzare ovvero estrapolare e mettere in relazione un'enorme mole di dati
eterogenei, strutturati e non strutturati, allo scopo di scoprire i legami tra
fenomeni diversi (ad esempio correlazioni) e prevedere quelli futuri.
La disciplina può essere vista come un'evoluzione dei tradizionali metodi di
business intelligence, allargata al trattamento di masse di dati ancor più
variegate e, soprattutto, più voluminose.
18. Sistema di Big Data
McKinsey Global Institute: "Un sistema di Big Data si riferisce a dataset la cui taglia/volume è talmente grande che
eccede la capacità dei sistemi di database relazionali di catturare, immagazzinare, gestire ed analizzare".
Per poter parlare di big data il volume dei dati deve essere correlato alla capacità del sistema di acquisire le
informazioni così come arrivano dalle differenti sorgenti dati che sono adoperate.
Quindi, un sistema diventa big quando aumenta il volume dei dati e allo stesso tempo aumenta la velocità/flusso di
informazioni che il sistema deve poter acquisire e gestire per secondo. Negli ultimi due anni c'è stato un incremento del
90% dei dati prodotti nel mondo.
Le aziende potrebbero arrivare a produrre zettabyte di dati, ad esempio considerando dati provenienti da sensori, dati
satellitari, finanziari, telefonici, ecc.