3. Accesso
La telematica, come
L‟accesso “tradizionale” richiede combinazione delle tecnologie
una serie di operazioni da della telecomunicazione e
compiere in sequenza: occorre dell'informatica ha rivoluzionato
identificare la risorsa che questo tipo di accesso
risponde ai propri bisogni all‟informazione
informativi usando bibliografie e L'accesso telematico avviene
banche dati; una volta attraverso il Web utilizzando il
identificata la risorsa, occorre browser, un‟interfaccia software
consultare cataloghi ed OPAC che consente di accedere alle
per localizzare dove è possibile risorse digitali disponibili nella
trovarla; quindi, è necessario rete Internet, come se facessero
andare fisicamente presso la parte di un‟unica collezione e a
bibliotecaper ottenerla in prestito prescindere dal computer dove
o in lettura ed eventualmente le risorse digitali sono
fotocopiarla. memorizzate
4. Accesso nel Web
La visualizzazione di una pagina Web inizia con
l‟inserimento della sua localizzazione (o URL, uniform
resource locator) nel browser oppure cliccando su un
collegamento ipertestuale presente in un‟altra pagina web
precedentemente visitata.
Non esiste un catalogo aggiornato delle pagine web e
quindi sono nati i motori di ricerca, strumenti disponibili
online che consentono di ricercare i contenuti presenti
all‟interno dei siti digitando parole chiave.
Anche i portali web rappresentano un utile strumento per la
ricerca mirata dell‟informazione: si tratta di siti da cui è
possibile navigare e accedere alle pagine web che sono
state selezionate dal creatore del portale.
5. Funzionalità estese: utente attivo
Il Web rende possibili modalità di accesso “interattivo”
avanzate (o “accesso esteso”), che prima non era possibile
effettuare: ad esempio permette di eseguire una ricerca
unica per ogni tipo di informazione (testo, immagine, video,
audio) e di interagire con il sistema chiedendo determinati
servizi, come la navigazione dei collegamenti, il download
delle risorse o la loro visualizzazione
6. Ulteriori funzionalità: comunità
collaborative
Il Web attraverso gli strumenti del Web 2.0 consente
un‟ulteriore funzionalità: gli utilizzatori della rete possono
dare vita a comunità collaborative di pratica e di studio
creando i contenuti digitali o arricchendo, integrando,
commentando le risorse accessibili in rete,
7. Condivisione delle risorse
L‟accesso esteso è basato sul principio della condivisione
delle risorse consentita dal Web, dove ciascun utente
(client), attraverso i motori di ricerca e i portali web, ha
accesso, potendo interagire con facilità e rapidità con esse,
a tutte le risorse digitali e ai servizi disponibili nei computer
collegati in rete (server) e può contribuire attivamente alla
creazione di risorse digitali e collaborare con altri.
8. Digitalizzazione delle risorse
I progetti di digitalizzazione cercano di raggiungere l‟accesso
attraverso alcuni obiettivi particolari, che devono essere inseriti nella
pianificazione del progetto e che possono essere ad esempio:
•rendere accessibile l'intera collezione di un‟istituzione;
•preservare tipologie speciali di materiali, come libri rari ed altri
oggetti di pregio, senza ostacolarne un'ampia diffusione;
•predisporre una collezione digitale specializzata su un argomento;
•fornire il materiale didattico a persone che si aggiornano per
migliorare la loro prestazione professionale.
I progetti di digitalizzazione non vengono pensati come lo sviluppo
di una collezione digitale isolata ma come lo sviluppo cooperativo di
una collezione digitale mondiale da condividere con l'insieme delle
biblioteche, archivi e musei che collaborano.
9. Architettura dell‟informazione
Struttura organizzativa logica e semantica delle
informazioni, dei contenuti, dei processi e delle funzionalità
di un sistema o un'applicazione informatica
(http://it.wikipedia.org/wiki/Architettura_dell'informazione).
10. Creatori di contenuti e Fornitori di
servizi
I servizi web utilizzano i
I creatori di contenuti digitali
protocolli e gli standard della
(istituzioni culturali e editori rete per consentire l'accesso
digitali) hanno la esteso. Secondo la
responsabilità di definizione data dal W3C un
un‟organizzazione affidabile, servizio web è un sistema
che riguarda sia software progettato per
l‟interoperabilità delle risorse supportare l'interoperabilità
digitali, sia i metadati tra diversi sistemi su di una
memorizzati su supporti medesima rete; caratteristica
fondamentale di un servizio
permanenti e la
web è quella di offrire
preservazione. un'interfaccia software
11. Criticità dell‟Accesso
Il primo problema dei creatori di contenuti e dei servizi web
è l‟interoperabilità: cioè facilitare l‟accesso a una grande
quantità di informazioni. Se la risorsa digitale non può
essere recuperata, questo è un fallimento per ogni progetto
di digitalizzazione o di editoria digitale.
L„usabilità e accessibilità dell‟interfaccia e le modalità di
accesso consentite sono il secondo problema: possono
essere considerate un vero e proprio “paratesto” e facilitano
o viceversa ostacolano la condivisione delle risorse e
l'interazione con le interfacce.
12. Architetto dell‟informazione
L'organizzazione dello spazio virtuale offre maggiori
possibilità dell'organizzazione dello spazio fisico, ma
proprio per questo è più complessa e richiede di
approfondire le problematiche dell'interazione uomo-
macchina, oltre che di usare anche i principi della psicologia
cognitiva e dell'ergonomia. Questa attività di organizzazione
viene realizzata dall‟architetto dell'informazione, che deve
stabilire i collegamenti tra risorse digitali e tra particolari
categorie di utenti e le risorse.
13. Interattività e interfaccia
Per interattività s‟intende la
possibilità, da parte L'interfaccia rappresenta lo
strumento principale attraverso
dell‟utente, di interagire in cui è possibile costruire una
modo semplice e intuitivo, forma di narratività. La
attraverso apposite caratteristica delle risorse digitali
interfacce di consultazione. trasmesse attraverso il Web è
Per interfaccia si intende lo che sono ipertestuali, cioè
strumento software che possono essere lette in modo
consente l'interazione tra non lineare: qualunque pagina
web può essere la successiva a
macchina e uomo e che seconda della scelta del
quindi appartiene al mondo collegamento che fa l'utente.
“paratestuale”.
14. Disegno dell‟interfaccia
La progettazione
dell‟interfaccia centrata sugli
utenti è definita
nell'architettura
dell'informazione ed è
basata su:
- precisi bisogni di un'utenza
definita;
- contesto di riferimento
dell'utenza;
-contenuti digitali e
funzionalità possibili.
15. Progettazione dell‟interfaccia
Dal punto di vista tecnico,
occorre valutare le
Dal punto di vista sociale,
funzionalità necessarie
occorre analizzare l'utenza e
all'utente, o “cognitive
il suo contesto, come ad
walkthrough”: queste sono
esempio l'ambiente di lavoro
legate all'interfaccia,
o l'attività in cui l'utente è
all'usabilità o al flusso logico
coinvolto.
delle attività.
16. Livelli della progettazione (Garrett
2000 )
Approccio concettuale
dell'interfaccia è evidenziato
nella parte sinistra, con un
flusso che va dall'astratto al
concreto;
Il punto di vista tecnico
dell'interfaccia è evidenziato
nella parte destra della
figura, partendo dalla
concezione dell'interfaccia
fino alla sua realizzazione.
17. Navigazione
Per la navigazione, il più diffuso metodo di accesso alle
risorse digitali, bisogna creare dei collegamenti ipertestuali.
Molte istituzioni culturali, ad esempio, mantengono liste di
risorse web come elenco predisposto per gli utenti. Questi
collegamenti possono includere le risorse di altri creatori di
contenuti come istituzioni culturali, editori ecc. Spesso i
collegamenti a risorse digitali sono contenuti nell‟OPAC (o
catalogo online) delle biblioteche. In questo caso l‟OPAC
diventa il portale per la ricerca dell‟informazione sia nella
collezione posseduta sia in una selezione di risorse
Internet.
18. Ricerca
È possibile accedere alle risorse digitali anche tramite le
funzionalità offerte dalla ricerca.
Un‟interfaccia opportunamente predisposta deve
permettere agli utenti di scegliere il livello di ricerca più
adatto ai propri scopi: gli utenti devono infatti essere messi
in grado di comprendere il loro bisogno di informazione e di
saperlo formulare nel linguaggio di ricerca, semplice o
avanzato che sia.
19. OPAC: ricerca
Gli OPAC possono diventare le interfacce di un sistema
informativo che consente la ricerca per identificare le
risorse digitali con funzionalità aggiuntive di ordine e
prestito online. L‟accesso all‟OPAC consente all‟utente di
consultare il catalogo da casa, fare la ricerca senza
assistenza del bibliotecario, prenotare un dato documento,
accedere direttamente, se consentito dalle licenze d‟uso,
alla risorsa digitale. Altre funzionalità avanzate possono
comprendere il ranking (ovvero la lista per ordine di
importanza dei risultati di ricerca), la possibilità di scaricare
i risultati nel proprio computer o di inviarli tramite e-mail.
20. Navigazione orizzontale e verticale
I collegamenti forniscono
I collegamenti forniscono una navigazione verticale (o
vertical browsing), quando
una navigazione orizzontale mostrano una gerarchia di
(o horizontal browsing), livelli organizzativi. Ad
quando sono del tipo esempio se i risultati
“mostrami altri siti come mostrano il titolo di una
questo”. Per esempio, un collana, si può aprire una
utente può identificare altre finestra che elenca “tutti i
pubblicazioni di un autore libri in questa collana”. Se i
semplicemente cliccando sul risultati di ricerca riportano la
suo nome. Funzionalità simili citazione di un libro o il titolo
sono possibili per le voci di di un periodico, si può
una classificazione, per i navigare downward (vedi il
termini controllati di un Glossario) per vedere la lista
soggettario e altro. degli articoli contenuti nel
libro o nel periodico.
21. OPAC: navigazione
Spesso i collegamenti a risorse digitali sono contenuti nell‟OPAC (o
catalogo online) delle biblioteche. In questo caso l‟OPAC diventa il
portale per la ricerca dell‟informazione sia nella collezione
posseduta sia in una selezione di risorse Internet.
I collegamenti forniscono una navigazione orizzontale (o horizontal
browsing), quando sono del tipo “mostrami altri siti come questo”.
Per esempio, un utente può identificare altre pubblicazioni di un
autore semplicemente cliccando sul suo nome.
Un esempio di collegamento verticale è l‟accesso ai periodici
elettronici dall‟OPAC. Dai titoli delle testate dei periodici si possono
sfogliare i TOC (Table of contents) dei fascicoli. Si può anche
consentire il collegamento al full text o a documenti multimediali,
che possono essere presentati con simboli collegati alla citazione,
come piccole icone.
22. Accessibilità
L'accessibilità è la capacità di un servizio o di una risorsa
digitale di essere fruibile con facilità da ogni utente. Il
termine è comunemente associato alla possibilità, anche
per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale,
motoria, o psichica (ovvero affette da disabilità sia
temporanea, sia stabile), di fruire dei sistemi informatici e
delle risorse software a disposizione
23. Usabilità
L'usabilità si concentra sull'esperienza dell'utente e su
come questo sia capace di usare una particolare
funzionalità software o una risorsa digitale per ottenere i
suoi obiettivi. Gli studi di usabilità indagano l'interazione
dell'utente con la macchina e analizzano elementi come la
soddisfazione, la percezione (anche emotiva), le preferenze
24. Sistemi collaborativi: cenni generali
Ben Shneiderman (1998), che può essere considerato il guru
dell‟interazione uomo-macchina, propone la realizzazione di un
“genex framework” (o un “contesto generatore di eccellenza”, dove
Genex è l‟abbreviazione di Generator of Excellence), in cui
l‟interfaccia viene progettata in funzione di quattro attività richieste
per l'intercreatività:
- raccogliere (Collect): in cui l‟utente identifica e raccoglie le risorse
digitali;
- comunicare (Relate): in cui si possono consultare esperti e colleghi
di pari livello;
- creare (Create): in cui è possibile esplorare, combinare e valutare
possibili soluzioni;
- contribuire (Donate): in cui è possibile diffondere i risultati raggiunti
e contribuire alla creazione di nuove risorse digitali.