L'economia più sviluppata dell'America Latina come meta per investitori e imprenditori. Panoramica sui vantaggi e le opportunità di un Paese che è al primo posto nel mondo per la sua attività finanziaria e bancaria. Tra incentivi governativi e intrapresa privata, Panamá prosegue il suo cammino di crescita. Dagli enti corporativi al mercato immobiliare a quello dei titoli, Panamá presenta tutta una varietà di aspetti che contribuiscono a renderla una meta appetibili per imprenditori e investitori che vogliono stabilire qui il centro dei propri affari. Con la sua stabilità politica e le sue infrastrutture, Panamá va sviluppandosi su molteplici fronti. Inoltre, dato non secondario, presenta un clima e una varietà paesaggistica che attraggono turisti da tutto il mondo e che rappresenta, per quanti decidono di trasferirsi qui, un sicuro valore aggiunto.
Panamà e il suo sviluppo attraverso una Economic Overview
Investire e vivere a panama
1. INVESTIRE E VIVERE A PANAMA
La vocazione commerciale e finanziaria di Panamá si è resa palese fin
dall’apertura del Canale, nel 1914 e dalla creazione della zona duty free di Colón
nel 1946. Terra di mezzo tra due Americhe, Panamá è l’anello di congiunzione tra
l’attivismo economico del Nord America e il vitalismo dell’America Latina. Questo
piccolo Stato del Centro America è infatti il crocevia del 5% del commercio
mondiale. E ha conosciuto, in tempi relativamente recenti, una crescita
esponenziale, ponendo il Paese al vertice dell’economia latinoamericana e tra i
primi posti al mondo per l’attività bancaria incentratasi nella Capitale.
Ma Panamá è anche lo scenario di bellezze naturali tipicamente tropicali, che si
mescolano con una varietà affascinante di paesaggi differenti, come quelli delle
foreste vergini o dei complessi collinari e montuosi. Scenari resi ancor più
piacevoli dall’assenza di calamità naturali come terremoti o uragani.
Non è quindi strano che il Paese continui ad attrarre sempre più investitori stranieri
e sempre più persone che decidono di ritirarsi qui dopo la pensione, o comunque
di stabilirsi a Panamá godendo di entrate proprie.
Il Governo ha infatti previsto tutta una serie di agevolazioni, dai trasporti alle spese
mediche ai servizi, per chi decide di ritirarsi a Panamá.
La legge e i trattati internazionali, tra cui quello siglato nel 1966 tra l’Italia e
Panamá, consentono poi di ottenere facilmente la residenza panamense, anche
permanente, o uno dei tanti permessi lavorativi che lo Stato riconosce agli
stranieri.
La crescita economica di Panamá costituisce certamente una delle attrattive
principali e la si deve a una molteplicità di fattori.
Il dollaro americano è moneta avente corso legale a Panamá, il che agevola le
transazioni dentro e fuori dal Paese. Panamá si trova infatti al secondo posto nel
mondo, dopo Hong Kong, per volume d’affari generato presso i centri di
distribuzione e scambio di merci. Basti dire che nella Zona Libre del distretto di
Colón – una zona franca in cui le merci transitano senza incorrere nei dazi
doganali e tutte le imprese, locali e non, godono di considerevoli vantaggi fiscali
– l’import/export frutta più di undici miliardi di dollari l’anno.
Il sistema bancario vanta una solidità difficilmente riscontrabile altrove, grazie a
sovvenzioni e incentivi governativi, al gran numero di istituti (più di cento nella
sola Area Bancaria della Capitale), circa la metà dei quali possiede una licenza
internazionale, al livello raggiunto dall’efficienza delle infrastrutture e allo sviluppo
delle nuove tecnologie. L’assenza di un istituto bancario centrale, con un tasso
d’inflazione molto basso e tassi d’interesse vicini a quelli internazionali, delineano
il quadro di un polo finanziario d’avanguardia.
La legge pone vieppiù a disposizione di imprenditori e investitori una serie di
strumenti e tutele, alcuni dei quali sconosciuti ad altri ordinamenti.
A questo proposito molto praticato è l’uso di entità offshore, come le società
anonime o internazionali, che si presentano come ottimi strumenti di protezione
del patrimonio e di pianificazione fiscale. I beni e i capitali che affluiscono in una
società anonima costituiscono infatti un patrimonio separato da quello degli
2. azionisti e tutelato da una policy sulla riservatezza che ha ben poca concorrenza
a livello mondiale. Il regime tributario di Panamá è leggero, schematico e, se ci è
concesso, comprensibile ed equo. Sul piano internazionale si verifica che, per
legge, gli attivi prodotti all’estero sono esenti da imposte a Panamá e, sul piano
interno, la tassazione prevede una tassa unica annua in luogo di subissare il
contribuente con una miriade di imposte, spesso ritenute inique tanto dal cittadino
comune quanto dal tributarista, come puntualmente avviene in Italia. Senza
parlare degli incentivi governativi all’attività di impresa e delle esenzioni e
agevolazioni approntate da un apparato amministrativo che ha scelto la via dello
Stato “minimo”.
Le società internazionali sono solo uno dei modi attraverso i quali si fa impresa e
si investe a Panamá.
Sulla stessa linea si muovono le Fondazioni di interesse privato, che, per funzioni
e caratteristiche, non sono riscontrabili in altri ordinamenti. Pianificazione
patrimoniale e fiscale sono anche in questo caso gli obiettivi principali. Ma con un
vantaggio ulteriore: i beni che formano oggetto del patrimonio della fondazione
non sono sequestrabili né confiscabili. Dato di non poca importanza e che questo
organismo condivide con il fedecommesso, altro strumento dalle molteplici
declinazioni e che si presta altrettanto bene ad alimentare investimenti, fornire
garanzie, proteggere patrimoni altrimenti esecutabili.
Non soltanto questi enti offrono molteplici vantaggi, tra cui quelli menzionati sopra,
ma, ed è questa una circostanza che desta stupore in chi magari è abituato alle
lungaggini e alle infinite complicazioni da cui è vessato il mondo imprenditoriale
italiano, la facilità con cui queste entità possono costituirsi ed essere gestite, unita
a un articolato normativo che si preoccupa più di togliere che aggiungere alla loro
regolamentazione e a un intervento statale che, in definitiva, impone poco e
incentiva molto, fanno sì che Panamá prosperi come pochi altri paesi e in un
contesto economico globale non esattamente roseo.
Panamá offre, conseguentemente, la possibilità di investire in diversi settori.
È in aumento il numero delle richieste per ottenere licenze bancarie, è in crescita
il mercato dei titoli e quello della moneta. Nel 2016, secondo la Sovrintendenza
del Mercato dei Titoli di Panamá, che monitora gli andamenti di borsa, le
transazioni sui titoli del mercato azionario hanno registrato a Panamá un
incremento record del 40%, rispetto al 2015, con cifre stimate intorno ai sette
miliardi e mezzo di dollari. L’emissione di nuovi strumenti finanziari sul mercato
primario è cresciuta del 15%, mentre lo scambio di titoli sul mercato secondario è
aumentato del 44% rispetto all’anno precedente.
Una gran parte degli investimenti si rivolge però senz’altro al mercato immobiliare.
Negli ultimi anni quest’ultimo ha registrato notevoli incrementi. Secondo le stime
della Contraloría General (l’equivalente della Corte dei Conti), nel solo 2017 si
sono avuti, nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture connesse,
investimenti per un valore di oltre quaranta miliardi di dollari su un totale di circa
ottantamila mq, per la maggior parte riguardanti l’edilizia residenziale.
Certamente una fetta considerevole di mercato è appannaggio delle
multinazionali che hanno bisogno di alloggi e strutture per dipendenti e uffici. Ma
non mancano coloro che decidono di stabilirsi a Panamá per godere di uno stile
3. di vita migliore e più salutare, senza lo stress inutile e innecessario di tanta
burocrazia, senza la tassazione vessatoria che tuttora contribuisce ad affossare
paesi del vecchio mondo come l’Italia, senza l’infinita sequela di carte, bolli, tasse
e attese che precedono l’intrapresa di una qualsivoglia attività imprenditoriale
anche piccola e senza le tribolazioni che costituiscono altrove la regola quando si
voglia, per esempio, acquistare un immobile.
Tutte caratteristiche che hanno reso il mercato immobiliare panamense
decisamente appetibile, anche per quegli investitori stranieri che hanno favorito,
tra l’altro, il fenomeno del cd. “turismo residenziale”, giungendo in visita a Panamá
per vagliarne le opportunità economico-finanziarie e decidere poi se pianificarvi
degli investimenti.
Il clima tropicale di Panamá, le sue bellezze naturali, una vita meno complicata
da un lato, la sua realtà economica con gli incentivi governativi, le agevolazioni
fiscali e la stabilità del sistema bancario dall’altro, fanno di questo Paese una meta
da prendere in considerazione per chi voglia investire tanto nei diversi mercati
disponibili quanto nella qualità della propria vita.
Avv. Mauro Savino
Maltinti & Asociados
Av. Samuel Lewis, P.H. Omega, 5D, Panamá, Rep. Di Panamá
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