Si tratta della presentazione di Francesco Aiello (Unical e OpenCalabria) all'incontro su Economia e Territorio organizzato il 9 Maggio 2017 all'Università della Calabria
Discorso di apertura dei lavori di Valerio De Molli rivolto ai partecipanti al Workshop "Lo Scenario dei Mercati Finanziari, del loro Governo e della Finanza", 24° edizione. Villa d'Este, Cernobbio, 8-9 marzo 2013.
Presentazione delle dinamiche globali in merito al Cluster Innovativi. Con l'occasione, è stato presentato il contenuto del prossimo Avviso che verrà pubblicato da Regione Puglia in merito ai Partenariati pubblico-privati per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale
La disoccupazione giovanile negli Stati Uniti è arrivata ad un valore pari al 17,1%. In Europa il problema è ancora più accentuato. Il caso più eclatante è la Grecia dove la disoccupazione giovanile è al 58% mentre in Spagna questa è vicina al 55%. Il Portogallo è al 36% e in Italia è al 35%. In Francia è superiore al 25%. Questo è solo un chiaro sintomo della crisi del credito? In gran parte chiaramente lo è, ma penso che ci sia un qualcosa di più profondo che si sta generando, un significativo cambiamento nella fondamenta del mercato del lavoro.
Discorso di apertura dei lavori di Valerio De Molli rivolto ai partecipanti al Workshop "Lo Scenario dei Mercati Finanziari, del loro Governo e della Finanza", 24° edizione. Villa d'Este, Cernobbio, 8-9 marzo 2013.
Presentazione delle dinamiche globali in merito al Cluster Innovativi. Con l'occasione, è stato presentato il contenuto del prossimo Avviso che verrà pubblicato da Regione Puglia in merito ai Partenariati pubblico-privati per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale
La disoccupazione giovanile negli Stati Uniti è arrivata ad un valore pari al 17,1%. In Europa il problema è ancora più accentuato. Il caso più eclatante è la Grecia dove la disoccupazione giovanile è al 58% mentre in Spagna questa è vicina al 55%. Il Portogallo è al 36% e in Italia è al 35%. In Francia è superiore al 25%. Questo è solo un chiaro sintomo della crisi del credito? In gran parte chiaramente lo è, ma penso che ci sia un qualcosa di più profondo che si sta generando, un significativo cambiamento nella fondamenta del mercato del lavoro.
Presentazione del Professor Giuseppe Mastromatteo (Università Cattolica del Sacro Cuore - Dipartimento di Politica Economica) e del Professor Lorenzo Esposito (Banca d’Italia e Università Cattolica del Sacro Cuore Dipartimento di Politica Economica)
Migrations-Mediations. ARTS AND COMMUNICATION AS RESOURCES FOR INTERCULTURAL DIALOGUE- Un ricerca dell'Università Cattolica. La presente ricerca intende contribuire all’elaborazione di policies e modelli di intervento sul territorio, e alla creazione di una rete di operatori cui fornire linee per buone pratiche di inclusione/integrazione, non intesa come processo di assimilazione, ma piuttosto come costruzione di relazioni che rispettino le differenze, le sappiano valorizzare e allo stesso tempo sappiano costruire regole comuni di convivenza
Più Lavoro: il nuovo modello del Lazio per passare dall'assistenza al servizi...RegioneLazio
In un’economia profondamente cambiata rispetto al passato, c’è bisogno di un nuovo modo di sostenere e difendere le persone.
Il nuovo modello del Lazio passa dal concetto di “assistenza” a quello di “servizio” alla persona.
E’ un cambiamento di cultura, si passa da forme di assistenza a chi perde il lavoro, e che purtroppo dopo molti anni rischia di rimanere disoccupato, a un impegno immediato per riaccompagnarlo verso un altro posto di lavoro.
www.regione.lazio.it/lavoro
Occupiamoci una volta tanto di crescita del PIL.
La storia dell'umanità ci insegna che lo sviluppo si genera solo sulle vie di commercio.
La Cina è la nostra grande opportunità se si apre la via del traffico tramite Taranto e Suez.
Il collegamento di Tatanto con le dorsali autostradali tittenica e adriatica fa della Basilicata e di Taranto il motore dello sviluppo di tutto il Paese.
STOP ALLA CRISI
Come gli operatori del turismo possono e debbono reagire a covid-19
Le crisi precedenti
Il “cigno nero”, l’improbabile che domina la nostra vita L’impatto psicologico e organizzativo, lo shock umano e finanziario
Cosa fanno gli altri attori del turismo e gli altri operatori L’impasse decisionale e la rielaborazione del danno Contare sulle proprie forze?
La leva fondamentale: coltivare relazioni
Le risorse disponibili: empatia, competenze, creatività, intelligenza collettiva, intelligenza online, cambio di narrazione
Provvedimenti concreti ma molto insoliti
La tesi di laurea su Welfare e lotta alla povertà. L'opera è distrubuita sotto licenza Creative Commons. Puoi distribuire, copiare o rielaborare l'opera sempre citando l'autore. Non puoi utilizzare l'opera a scopi commerciali.
Ho pubblicato questo mio modesto lavoro nella speranza che possa essere utile a qualcun'altro. Credo nella condivisione dei saperi e nel riconoscimento del lavoro svolto dagli altri.
Il sistema della riscossione nel nostro paese. Campobasso, 20 marzo 2017Alessandro Giovannini
Il problema dei crediti non riscossi dello Stato è un problema serio ed articolato da connettere con un ripensamento generale del sistema dei tributi in Italia. Ne abbiamo parlato all'incontro di approfondimento sulle novità fiscali per il 2017 presso il Dipartimento Giuridico dell'Università degli Studi del Molise.
1. L’Economia mondiale oggi, un’analisi critica sui principali aspetti macroeconomici:
- perché guardare al lungo periodo è meglio che concentrarsi sul breve
- gli shock economici intrapresi dalle Banche Centrali, quali conseguenze?
- analisi di contesto macroeconomico, cambiamenti demografici e opportunità di investimento
2. Le nuove esigenze da considerare nella pianificazione finanziaria:
- i Millennials, target più interessato dall’attuale contesto macroeconomico
- la Silver economy
3. Previdenza, tra riforma e consulenza:
- l’importanza di gestire la propria economia personale in base al Life Planning
- il Goal Based Investment, l'approccio corretto agli investimenti
4. Centralità del ruolo del consulente finanziario: come creare valore
- accenni di finanza comportamentale, come gestire il cliente ed evitare i tipici bias comportamentali
Family firm heterogeneity and patenting. Revising the role of size and ageUniversity of Calabria
This study offers a comprehensive framework for evaluating the moderating effects of size and age on the relationship between family ownership and innovation. The research hypotheses are tested on a large sample of Italian firms observed over the 2010–2017 period using a zero-inflated nonlinear count model. To refine the understanding of firm heterogeneity, we employ a three-way interaction approach. Results show that the patenting gap between FFs and non-FFs is sensitive to size and age. Compared to non-FFs, FFs underperform when they are small and young, or large and mature, with no substantial differences seen in other types of firms. By referring to the Socioemotional Wealth theory, we find that the founder effect, which differs over a firm’s life, is behind a good deal of these findings.
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In un’economia profondamente cambiata rispetto al passato, c’è bisogno di un nuovo modo di sostenere e difendere le persone.
Il nuovo modello del Lazio passa dal concetto di “assistenza” a quello di “servizio” alla persona.
E’ un cambiamento di cultura, si passa da forme di assistenza a chi perde il lavoro, e che purtroppo dopo molti anni rischia di rimanere disoccupato, a un impegno immediato per riaccompagnarlo verso un altro posto di lavoro.
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Provvedimenti concreti ma molto insoliti
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This study offers a comprehensive framework for evaluating the moderating effects of size and age on the relationship between family ownership and innovation. The research hypotheses are tested on a large sample of Italian firms observed over the 2010–2017 period using a zero-inflated nonlinear count model. To refine the understanding of firm heterogeneity, we employ a three-way interaction approach. Results show that the patenting gap between FFs and non-FFs is sensitive to size and age. Compared to non-FFs, FFs underperform when they are small and young, or large and mature, with no substantial differences seen in other types of firms. By referring to the Socioemotional Wealth theory, we find that the founder effect, which differs over a firm’s life, is behind a good deal of these findings.
Presentazione alla giornata studio organizzata Liberi, oltre le illusioni
Panel su Produttività e PMI (Coordinato da Costantino De Blasi)
Milano, Ottobre 2019
Explaining differences in efficiency. A meta-study on judicial literatureUniversity of Calabria
This is on going research firstly presented at the EWEPA 2019, 30th Anniversary of the European Workshop on Efficiency and Productivity Analysis (11-13 June 2019, Senate House, London)
This presentation is also downloadable at
https://sites.google.com/unical.it/francescoaiello/home
Comments are welcome
Contacts:
francesco.aiello@unical.it
graziella.bonanno@unicampania.it
francescofoglia.eu@gmail.com
Queste riflessioni sono state utilizzate durante la giornata di presentazione del rapporto “L’economia della Calabria” redatta dalla Banca d’Italia (filiale di Catanzaro) tenutasi lunedì 19 Giugno 2017 presso l’Aula University Club dell’Università della Calabria. L’iniziativa è stata co-organizzata dalla Banca d’Italia (Filiale di Catanzaro) e dal Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza “Giovanni Anania” dell’UNICAL.
Francesco Aiello al Forum Fusioni organizzato dalla Regione CalabriaUniversity of Calabria
Si tratta della presentazione di Francesco Aiello (Fondatore di OpenCalabria) al forum sulle fusioni dei comuni organizzato il 15 Maggio 2017 dalla Regione Calabria presso la Cittadella Regionale di Germaneto (Catanzaro)
Dinamiche del settore manifatturiero Italiano e prospettive di sviluppo nel M...University of Calabria
"Prospettive di Sviluppo nel Mezzogiorno - Ruolo dell’Artigianato»
14 e 15 Novembre 2016, Centro Congressi Hotel la Principessa, Campora S. G. - Amantea (CS)
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Dinamiche del settore manifatturiero Italiano e prospettive di sviluppo nel M...
Output della ricerca economica come input per le scelte pubblcihe
1. OUTPUT DELLA RICERCA
ECONOMICA COME INPUT PER
LE SCELTE PUBBLICHE
Francesco Aiello
Prof. Ordinario di Politica Economica Dip. di Economia, Statistica e
Finanza “Giovanni Anania”, UNICAL
Fondatore di OpenCalabria
Economia del territorio: dalla ricerca alla divulgazione delle conoscenze. Incontro con la
Banca d'Italia - Filiale di Catanzaro, Arcavacata di Rende (CS), 9 Maggio 2017
2. PREMESSA
• “Un Convegno non può che costituire un primo passo per cercare di
fare conoscere quanto facciamo a quanti nella società calabrese, in
ruoli e con responsabilità diverse, sono chiamati a prendere decisioni
che hanno rilevanza per lo sviluppo economico regionale. Pensiamo,
però, che da qualche parte bisogna pur cominciare, e che esso possa
costituire un primo passo utile, a partire dal quale costruire un più
intenso e proficuo rapporto di collaborazione tra società e istituzioni
calabresi e il dipartimento di Economia Politica dell’UNICAL” (Anania G., 2001, 11)
• Sono trascorsi 16 anni da quando Giovanni Anania forzava - da Direttore del
Dipartimento e da rigoroso e appassionato economista - l’avvio di relazioni
istituzionali e di azioni sistematiche in “grado di garantire un’efficace circolazione
tra i potenziali interessati dei risultati del nostro lavoro” (p.9)
3. INDICE
•Sulle origini del nuovo protezionismo americano
•Il riassetto istituzionale del governo locale in Italia e
in Calabria (I caso di disallineamento tra evidenza
empirica e decisioni pubbliche)
•Il porto di Gioia Tauro, tra bassa competitività delle
produzioni regionali e ZES (II caso di disallineamento
tra evidenza empirica e decisioni pubbliche)
•Alcune considerazioni conclusive
4. SULLE ORIGINI DEL NUOVO PROTEZIONISMO AMERICANO.
CONFRONTO REDDITUALE TRA GENERAZIONI
THE FADING AMERICAN DREAM: TRENDS IN
ABSOLUTE INCOME MOBILITY SINCE 1940
Raj Chetty David Grusky Maximilian Hell Nathaniel
Hendren Robert Manduca Jimmy Narang
Working Paper 22910
http://www.nber.org/papers/w2291
NATIONAL BUREAU OF ECONOMIC RESEARCH
La probabilità di guadagnare da adulti più dei propri genitori è scesa dal 90% per
gli americani nati negli anni Quaranta al 50% per quelli nati della generazione
successiva
5. Raven Molloy, Christopher L. Smith, and
Abigail Wozniak Internal Migration in
the United States 2011-3 WP 2011/30
FEDS
Nick Bunker September 22, 2016 Declining U.S. labor mobility is about
more than geography Washinton Center for Equitable GRowth
Research by economists Raven Molloy and Christopher Smith—both of
the Federal Reserve Board—and Abigail Wozniak of the University of
Notre Dame points to the importance of the labor market in driving
geographic mobility down.
SULLE ORIGINI DEL NUOVO PROTEZIONISMO
AMERICANO. MOBILITA’
7. IMMIGRATI IRREGOLARI NEGLI USA
Sicurezza - Salari - Rivisitazione del concetto di
disoccupaizone involontaria
8. IMPORTAZIONI DALLA CINA E
PARTECIPAZIONE DELLA FORZA LAVORO USA
David H. Autor, David Dorn, and
Gordon H. Hanson
American Economic Review
2013, 103(6): 2121–2168
The China Syndrome: Local
Labor Market Effects of Import
Competition in the United
States†
Nelle aree degli Stati Uniti più esposte alla competizione delle
importazioni cinesi, l’aumento di queste è associato a
disoccupazione più elevata, minore partecipazione alla forza
lavoro e salari ridotti. Analizzando i risultati delle elezioni
congressuali dal 2002 al 2010, gli autori notano poi una tendenza
alla radicalizzazione delle preferenze politiche in quei distretti
elettorali.
9. • Alcuni aspetti dei risultati delle presidenziali del 2016 sembrano in linea con
questa lettura: la vittoria di Trump è stata schiacciante in modo particolare nelle
contee economicamente provate, ad alta densità dei cosiddetti “routine jobs” (lavori
facilmente sostituibili con automazione o esternalizzazione) e che chiedono
«protezione»
• Gli economisti discutono ormai da tempo degli effetti distributivi della
globalizzazione. Tuttavia non esiste completa chiarezza riguardo a cosa i governi
possano concretamente fare per compensare quanti ne escono “perdenti”.
• Il protezionismo diventa politicamente appetibile, ma non è una soluzione. Trump ha garantito ai
suoi elettori una svolta protezionista, simile al precedente storico dello Smoot-Hawley
Tariff Act introdotto dal Congresso nel 1930, sotto la presidenza di Herbert Hoover
• Tariffa del 35%/45% sulle importazioni dal Messico/Cina, la rinegoziazione
dell’accordo di libero scambio nord americano (North American Free Trade
Agreement, o Nafta) e il ritiro degli USA dal WTO
10. Importers are Exporters: Tariffs Would Hurt Our Most Competitive Firms
J. Bradford Jensen (PIIE) December 7, 2016 1:30 PM
A un rinnovato protezionismo americano, i partner commerciali
risponderebbero con misure analoghe. Marcus Noland stima che il piano
Trump potrebbe scatenare una guerra commerciale che manderebbe in
recessione l’economia statunitense e costerebbe più di 4 milioni di posti di
lavoro nel settore privato
11. IL RIASSETTO ISTITUZIONALE DEL
GOVERNO LOCALE
• Politiche fiscali restrittive (intense nel 2011-2014)
• La politica economica forza la razionalizzazione della spesa
pubblica. I piccoli comuni sono percepiti come centri di spesa in cui
si annidano sacche di inefficienza
• Riduzione dei trasferimenti statali e contestuale cambiamento dei
criteri di perequazione nazionale. Le nuove regole tendono a far
pesare di meno le spese storiche, mentre un crescente ruolo lo avrà
il fabbisogno standard.
• Sostegno delle fusioni. Il nuovo ente riceve un “bonus fusione”
calcolato in base ai contributi statali ricevuti nel 2010
15. ECONOMIE DI SCALA E VINCOLI DI BILANCIO.
SPESE ED ENTRATE COMUNALI PER
TIPOLOGIA E PER FASCIA DEMOGRAFICA
NEL 2014
0
Spese correnti Conto Capitale
Spese rimborso prestiti Conto terzi 0
1,0002,0003,000
Tributarie Contriibuti correnti
Extra trib. Alienazione
Prestiti Conto terzi
18. 0
1,0002,0003,000
a. 0-499b. 500-999c. 1000-1999d. 2000-2999e. 3000-4999f. 5000-9999g. 10000-19999h. 20000-59999i. 60000-99999l. 100000-249999
0
200400600800
1,000
meanofentrtrib_procapite
a. 0-499b. 500-999c. 1000-1999d. 2000-2999e. 3000-4999f. 5000-9999g. 10000-19999h. 20000-59999i. 60000-99999l. 100000-249999
0
100200300400
meanofcontrcorr_procapite
a. 0-499b. 500-999c. 1000-1999d. 2000-2999e. 3000-4999f. 5000-9999g. 10000-19999h. 20000-59999i. 60000-99999l. 100000-249999
0
100200300
a. 0-499b. 500-999c. 1000-1999d. 2000-2999e. 3000-4999f. 5000-9999g. 10000-19999h. 20000-59999i. 60000-99999l. 100000-249999
0
200400600800
1,000
meanofentralien_procapite
a. 0-499b. 500-999c. 1000-1999d. 2000-2999e. 3000-4999f. 5000-9999g. 10000-19999h. 20000-59999i. 60000-99999l. 100000-249999
0
200400600800
meanofentrprestiti_procapite
a. 0-499b. 500-999c. 1000-1999d. 2000-2999e. 3000-4999f. 5000-9999g. 10000-19999h. 20000-59999i. 60000-99999l. 100000-249999
0
50
100150200250
a. 0-499b. 500-999c. 1000-1999d. 2000-2999e. 3000-4999f. 5000-9999g. 10000-19999h. 20000-59999i. 60000-99999l. 100000-249999
Tipologia di entrate comunali per
fascia demografica nel 2014
19. CHE COSA AVREMMO IMPARATO E QUALI SONO
LE IMPLICAZIONI?
• Spesa alta => Entrate alte
• Alta tassazione/tributi (vincoli)
• Tendenziale riduzione della capacità di indebitamento (public rating)
• Riduzione della contribuzione statale e regionale
• Sfruttamento delle economie di scala. Recupero di efficienza nel settore
pubblico tramite anche processi di accorpamento
• Normativa nazionale di incentivazione delle fusioni tra comuni con
erogazione di un bonus-fusione decennale
• La Regione Calabria: impreparata a governare i processi e a svolgere la
funzione di guida e di indirizzo dei processi di aggregazione, in particolare,
a sostegno delle piccole municipalità (324 hanno meno di 5000 residenti)
20. INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO E SVILUPPO
IL CASO DEL PORTO DI GIOIA TAURO
Assunto: l’infrastruttura crea
sviluppo
21. Primo porto in Italia per
transhipment
50-esimo porto nel mondo
per transhipment
22.
23.
24. LE ATTIVITA’ PORTUALI COME DRIVER DI
SVILUPPO
• Il Transhipment a Gioia Tauro
• Concorrenza di altri porti (Nord Africa, Pireo, Spagna,
Italia/Liguria/Trieste)
• Nuove rotte Far-East Europa; Via della Sete (One Belt One Road)
• Stabilizzazione del traffico su Gioia Tauro e ipotesi di Peak Port?
• Bassa capacità occupazionale (addetti diretti :addetti indiretti 1:1)
• Bassi flussi commerciali da e per l’entroterra
• Svantaggi competitivi: tempi di attesa(controlli/carico/scarico); Tasse
portuali (Navi madre 100 GT; 7 Said; 2 Malta 49 Tangeri); Inter-modalità
25. LE ATTIVITA’ PORTUALI COME DRIVER DI SVILUPPO
ZES A GT Produrrebbe «…. Benefici indiretti utili per alleviare i costi relativi
alle attività di handling portuale (manodopera, tassazione, carburanti),
riducendo in parte lo svantaggio esistente nei confronti degli scali nord-africani,
ma soprattutto potrebbe creare le condizioni per incentivare l’insediamento di
imprese industriali e logistiche nell’area retro-portuale, superando le resistenze
registrante in e questi anni» («Istituzione di una ZES nel polo logistico di GT»,
Misure Urgenti per lo Sviluppo Economico Regionale, Allegato alla del.52 del
25/9/2015. Burc 66 del 7/10/2015)
• ZES. Efficaci? Yes/not. In Calabria?
• Conoscenza e Rent Seeker serve «un sistema democratico «
trasparente e “accountable”, in un funzionante assetto istituzionale
(Bruno F. 2017, su OpenCalabria)
26. LA ZES E LE ATTIVITA’ PORTUALI COME DRIVER DI SVILUPPO
• Modello di specializzazione delle produzioni locali. L’ortofrutta (main market-
oriented sector) predilige il trasporto su gomma (anche in presenza di un porto
perfetto). Clausola contrattuale A/C nel mercato del fresco
• Mercati di sbocco delle produzioni regionali (Italia +++; Europa +; RdM--)
• Struttura delle imprese. Il nanismo imprenditoriale è incompatibile con qualsiasi
ipotesi di utilizzo delle vie del mare (effetto dimensione) «Pedane» versus «TEUs»
• Il porto di Gioia Tauro non sembra essere stato una priorità nell’agenda del
governo nazionale e regionale (si pensi all’intermodalità: «l’ultimo KM») «Gioia
Tauro è il luogo degli studi di fattiblità» Gattuso D., 2017, su OpenCalabria
• La ZES, per funzionare, richiede una rivoluzione sul fronte industriale e politico-
istituzionale di cui solo marginalmente si tiene conto nella deliberazione regionale
del 2015 (il cui allegato, studio tecnico, non sembra fare molto riferimento alle
categorie analitiche della scienza economica)
28. RELAZIONI TRA ECONOMISTI E SOCIETÀ
CIVILE/DECISORI. CHE COSA È SUCCESSO NEGLI
ULTIMI 16 ANNI?
• Difficoltà di contaminazione tra economisti, società civile e decisori
pubblici
• Tendenziale comportamento di chiusura degli economisti che prediligono
la ricerca “accademica” alla ricerca applicata sul campo (esasperazione
della regola «Publish or perish», la cui premialità è legata ai metodi e ai
temi che dominano la frontiera della conoscenza)
• Persistenza di relazioni Università-Territorio-Istituzioni sporadiche e
basate prevalentemente su rapporti personali
• Basso impatto sociale della ricerca economica, nonostante la domanda di
conoscenza proveniente dalla società civile sia cresciuta esponenzialmente
(crisi del 2007/2008). Domanda in minima parte soddisfatta con attività di
divulgazione
29. RELAZIONI TRA ECONOMISTI E SOCIETÀ
CIVILE/DECISORI. CHE COSA È SUCCESSO
NEGLI ULTIMI 16 ANNI?
• Oggi, lo stato di conoscenza delle dinamiche settoriali è nella stragrande
maggioranza dei casi (settore primario, agro-industria, turismo, manifattura
leggera, innovazione e ricerca) molto basso, così come molto bassa è la
consapevolezza della distanza tra quanto si realizza in Calabria e quanto si
potrebbe realizzare
• L’offerta di conoscenza è frastagliata, risponde agli interessi specifici di chi la
domanda/promuove/finanzia e non va oltre, nella stragrande maggioranza dei casi,
alla mera presentazione descrittiva di fatti congiunturali. E’ un’attività utile e
necessaria, ma non sufficiente per capire come frenare il declino di lungo periodo
• Mancano momenti di sintesi per policy implication e per condividere una visione
d’insieme e di medio mungo periodo [(A)tra economisti, (B) economisti e società
civile, (C ) economisti, società civile e decisori pubblici)
30. ONE SIZE DOESN’T FIT ALL
• La conseguenza è che di sviluppo economico se ne occupano altre figure
professionali (ingegneri, consulenti, commercialisti, tecno-burocrati) generando
spesse volte (e inevitabilmente) confusione interpretative dei processi in atto e,
quindi, definendo politiche inadatte al contesto regionale
• Nella filiera del processo di policy making locale non esiste e non si fa uso della
figura dell’economista, violando un banale principio di abbinamento tra competenze
e fabbisogno
• La definizione delle politiche è l’esito dell’adattamento a schemi pensati altrove,
piuttosto che la derivazione di studi e analisi in grado di cogliere le specificità dei
luoghi «One size doesn’t fit all»
• E’ assente la verifica ex-post dell’efficacia delle politiche (casi individuali e/o
sporadici, ma non di sistema)
31. “Un Convegno non può che costituire un
primo passo per cercare di fare conoscere
quanto facciamo a quanti nella società
calabrese , in ruoli e cono responsabilità
diverse, sono chiamati a prendere
decisioni che hanno rilevanza per lo
sviluppo economico regionale. Pensiamo,
però, che da qualche parte bisogna pur
cominciare, e che esso possa costituire un
primo passo utile, a partire dal quale
costruire un più intenso e proficuo
rapporto di collaborazione tra società e
istituzioni calabresi e il dipartimento di
Economia Politica dell’Università della
Calabria” (Giovanni Anania, 2001, 11)