1. ISTITUTO COMPRENSIVO di MENDICINO
SCUOLA DELL’INFANZIA CENTRO
a.s. 2012/2013
LABORATORIO DIDATTICO CREATIVO
Realizzato nell’ambito del progetto
A cura di Maria Carolina Tarantino 1
3. Raccontiamo “Il cavallo e il soldato” col kamishibai, un teatrino di
legno in cui si fanno scorrere le immagini della storia …
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4. I bambini guardano e ascoltano, come a teatro e si divertono perché il
racconto (filastrocca) contiene scene e situazioni buffe.
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5. Questo modo di raccontare le storie ci piace. Si decide di costruire
per la scuola il Kamischibai “Il cavallo e il soldato”…
… quello che abbiamo utilizzato ci è stato prestato e dobbiamo restituirlo.
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19. Il Kamischibai è pronto, farà parte della
nostra biblioteca !!!
Bravi bambini, bellissimo lavoro!
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20. Il cavallo e il soldato
Il soldato Nicodemo, triste a piedi camminava.
E pensava:
-La battaglia voglio fare,
due gambe sono poche per correre e scappare!-
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22. tante zampe quanto il bue!
Il doppio delle sue!
-Che fortuna devo avere,
diventerò cavaliere!-
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23. Al cavallo non sembrò cosa bella
quando il soldato gli mise le briglie e la sella!
Gli montò sulla groppa
e gli tirò la bocca.
Con la spada, il cappello e la maglia
finalmente poteva andare in battaglia!
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24. Ma allo squillo di tromba e al tuono del cannone
il cavallo non volle andare in quella direzione.
E, senza fretta,
preferì brucare l’erbetta.
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25. Il soldato era disperato,
da due giorni il cavallo era fermo in quel prato!
E quando i giorni divennero tre
il soldato urlò: “Uè!”
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26. Gridò come un mozzo
e al cavallo venne il singhiozzo.
E tanto forte singhiozzò
che il soldato a terra cascò.
Si ruppe il naso, si schiacciò un dito,
era infuriato e anche ferito.
Nel fianco gli piantò il tacco
E urlò: “ Ora basta, Andiamo all’attacco!”
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27. Ma il cavallo si chiamava Pietro
perciò andava all’indietro
e correndo a tutta velocità
attraversarono una grande città.
Saltarono ponti
videro monti.
Conobbero un sacco di posti
foreste e boschi.
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28. Ad un lago si fermò Pietro l’equino
Perché voleva bere un pochino,
beveva come un cammello
e il lago diventò ruscello.
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29. Il soldato aveva la faccia di un prosciutto
e il lago era ormai asciutto.
Urlò al cavallo “Muoviti canaglia
che si va in battaglia!”
Pietro l’equino non ne volle sapere
Si sentiva male dopo tutto quel bere.
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30. Il soldato si arrabbiò di brutto
E al cavallo sfuggì un rutto.
La guerra è persa, l’onore è perduto
e il soldato gridava: “Aiuto!”
perché la storia è talmente bislacca
che il cavallo fece anche la cacca.
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31. “Che cosa volgare
con la cacca avere a che fare!”
La cosa assurda di questa terra
È che non troviamo volgare la guerra.
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32. A teatro col nostro kamischibai …
“Il cavallo e il soldato”
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