Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 agosto 2021 por
Mision en Carabuco Bolivia ita
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CAMMINANDO VERSO IL SINODO PANAMAZZONICO
“Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per un’ecologia integrale”
PRESENZA delle FMA a CARABUCO (LA PAZ)
Ispettoria “N. S. della Pace”
BOLIVIA
Oratorio – Centro giovanile – Catechesi e pastorale familiare – Opera promozionale per le donne indigene
COMUNITÀ “NOSTRA SIGNORA DI COPACABANA”
“La Chiesa è chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre”
L’Istituto delle “Figlie di Maria Ausiliatrice” in Bolivia, con il carisma educativo-pastorale
che le caratterizza voleva dare una risposta alla popolazione rurale di Carabuco, specialmente alla
donna aymara così dimenticata ed emarginata, attraverso l’apertura di un’opera che si dedicasse alla
promozione umana e all’evangelizzazione della donna, dei giovani e in maniera speciale delle
giovani.
Questo sogno missionario diventò possibile grazie alla costante sollecitudine di S.E. Mons.
Jesús Juárez, Vescovo della Diocesi di El Alto, e l’accettazione materna di Madre Antonia
Colombo, allora Superiora Generale, con il consenso del suo Consiglio, che autorizzò la fondazione
dell’opera.
L’opera sognata dallo spirito missionario dell’Ispettoria boliviana “Nostra Signora della
Pace” divenne realtà con la fondazione della Casa “Vergine di Copacabana” il 2 febbraio 2002 e la
presenza salesiana di tre suore: suor Carmela Morales, Direttrice; Suor Inés Morales, Vicaria e
Candelaria Gutiérrez, juniora, che costituirono la comunità fondatrice, realizzando una ricca
esperienza pastorale, unendo la gioia della resa, l’ardore missionario e l’assunzione del sacrificio e
iniziarono a scrivere la storia di un’opera rurale nella zona altipianica di La Paz, attraverso il
contatto personale con la gente.
Il primo lavoro che iniziarono fu l’oratorio festivo con le bambine, i bambini e gli
adolescenti dei dintorni e, attraverso di loro, raggiunsero le famiglie. A poco a poco, con le madri di
famiglia, iniziarono i laboratori di tessitura a macchina e a mano; taglio, cucito, e confezione; corsi
di informatica e piccoli laboratori per i giovani, e attenzione ai bambini e ai giovani con servizi di
appoggio: alfabetizzazione, attenzione della biblioteca, formazione del gruppo di leaders. Più tardi
l’insegnamento della Religione nella Scuola del popolo.
Allo stato attuale, le suore sono impegnate a dar risposta alle richieste di educazione
esistenti in Carabuco, in particolare nell’area dell’Educazione Alternativa e contribuire così allo
sviluppo dell’istruzione nel Comune; a tal fine hanno realizzato un progetto per l’apertura di un
Istituto Tecnico Superiore con specializzazioni secondo le necessità lavorative dell’ambiente, e lo
hanno presentato al Ministero dell’Educazione per l’approvazione. Si spera che i giovani, avendo
un centro di studi superiori nella città evitino la migrazione a El Alto o nella città di La Paz, dove
più che opportunità, incontrano difficoltà e occasioni di degrado della loro dignità personale.
Ascoltando la continua richiesta di Papa Francesco le suore, che si caratterizzano per il loro
ardore missionario, sono ‘uscite’ verso nuove periferie per fornire assistenza e collaborazione nelle
scuole esistenti nella periferia di Carabuco, come Cavinchilla, San Antonio, Úrsula e per realizzare
la loro azione la pastorale attraverso l’evangelizzazione e l’educazione dei bambini e - attraverso
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loro - raggiungere i genitori. Sempre nel pomeriggio, nella casa offrono sostegno scolastico e, una
volta alla settimana, svolgono le visite alle famiglie, in particolare agli anziani; l’animazione
eucaristica nella parrocchia e nella comunità di Chaguaya; la preparazione ai sacramenti del
Matrimonio, della Confermazione e l’animazione negli Oratori di Carabuco e Cavinchilla.
Una missione ardua ma ricca di risultati e sogni a favore della crescita del Regno di Dio.
Formazione delle famiglie dei bambini e dei giovani che vengono aiutati.
Le suore durante l’accompagnamento pastorale nelle scuole.
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Le suore durante l’accompagnamento pastorale nelle scuole.
Partecipazione al “aptapi”, un momento fraterno in cui ciascuno porta del cibo
per condividerlo in comunità.
Ha collaborato sr. Luzmila Zabala Fuentes
Agosto - 2019