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Università degli Studi di Catania
Dipartimento di Economia e Impresa
Corso di laurea Magistrale in Direzione Aziendale
Statistica per il business Prof. S. Ingrassia
Rapporto di “Statistica e Analisi di Mercato”
Tema
La Sicilia nel carrello della spesa:
Chi, Cosa e Perché.
Anno Accademico2014/15
A cura di: Karen Mustaccio, Marzia Novello, Roberta Pistone,
Graziana Scandura, Melania Vasta.
GRUPPO E
RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15
La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 2
Indice
I. Introduzione................................................................................................................pag.3
II. Il Questionario ............................................................................................................pag.5
III. Descrizione del centro di rilevazione dell’indagine ...................................................pag.9
IV. Elaborazione dei dati ................................................................................................pag.15
Sezione A. Analisi delle profilo socio-demografico.................................................pag.15
1. Sesso ..................................................................................................................pag.15
2. Età......................................................................................................................pag.15
3. Professione.........................................................................................................pag.16
4. Titolo di studio...................................................................................................pag.18
5. Comune e provincia di residenza.......................................................................pag.19
6. Numero dei componenti del nucleo abitativo....................................................pag.21
Sezione B. Dati generali sugli acquisti all’iper/supermercato..................................pag.23
7. Distanza supermercato/ipermercato dall’abitazione del consumatore...............pag.23
8. Tempo impiegato per la spesa ...........................................................................pag.23
9. Frequenza della spesa all’Iperfamila nell’ultimo mese .....................................pag.24
10. Frequenza acquisti prodotti alimentari dei consumatori nell’ultimo mese
nell’Iperfamila ...................................................................................................pag.25
11. Luoghi di acquisto diversi dal supermercato/ipermercato dei prodotti agroalimentari
...........................................................................................................................pag.27
Sezione C. La valutazione dei fattori di acquisto di prodotti alimentari ..................pag.29
12. I fattori d’importanza nell’acquisto di prodotti alimentari ................................pag.29
13. I fattori d’importanza nell’acquisto di prodotti alimentari siciliani...................pag.30
14. I Parerei dei clienti dell’Iperfamila rispetto l’attenzione posta dallo stesso nella
promozione di prodotti siciliani rispetto a 4 fattori ...........................................pag.32
Sezione D. La spesa di oggi (acquisto di prodotti siciliani) ....................................pag.34
15. I prodotti siciliani acquistati nei giorni di intervista..........................................pag.34
V. Analisi bi-variata e cluster........................................................................................pag.36
Parte 1. Analisi bi-variata .........................................................................................pag.36
Parte 2. Analisi cluster..............................................................................................pag.40
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 3
I. Introduzione.
Il presente report di “Statistica e Analisi di Mercato” sul tema “La Sicilia nel carrello
della spesa: Chi, Cosa e Perché” descrive le modalità di elaborazione statistica dei risultati
prodotti dall’attività di indagine realizzata dal nostro gruppo di lavoro, composto da cinque
studentesse frequentanti il corso di “Statistica per il Business”, tenuto dal Professore
Salvatore Ingrassia, nell’ambito del corso di laurea magistrale in “Direzione Aziendale”.
L’attività didattica in aula è stata articolata in tre distinte fasi:
• la suddivisione della classe di studenti in gruppi di lavoro costituiti da un minino di
due a un massimo di cinque componenti;
• l’elaborazione, da parte di ciascun gruppo, di un proprio questionario, riguardante le
abitudini di consumo e le motivazioni d’acquisto relative ai prodotti alimentari e, nello
specifico, ai prodotti alimentari siciliani;
• l’assemblaggio, da parte del docente del corso, di tutti i questionari proposti in un
unico questionario denominato “La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché”
e composto da quattro distinte sezioni tematiche.
Ciascun gruppo di lavoro ha, dunque, proceduto alla somministrazione del suddetto
questionario a soggetti acquirenti, intervistati all’atto di uscita dalle casse, di uno specifico
supermercato situato nell’hinterland catanese.
In particolare, la rilevazione statistica effettuata dal nostro gruppo di lavoro è avvenuta
all’uscita dell’ “Iperfamila” del centro commerciale Etnapolis, durante i giorni 15-20 e 22
del mese di Novembre 2014, nel corso dei quali sono stati intervistati complessivamente
145 soggetti.
I principali obiettivi dell’indagine da noi perseguiti sono stati quelli di:
• comprendere il modo in cui la quantità e la qualità dei prodotti alimentari (siciliani e
non) acquistati cambia in relazione alle caratteristiche personali e sociali di ciascun
acquirente;
• individuare sia il grado di importanza che ciascun acquirente attribuisce a una serie di
variabili relative ai prodotti alimentari specificamente siciliani, sia il grado di
RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 4
attenzione riservata alla valorizzazione e alla promozione dei suddetti prodotti, da
parte dell’Iperfamila di riferimento.
I dati così raccolti, sottoposti alla normativa in materia di protezione dei dati personali
(legge n° 675/1996), sono stati elaborati mediante il software di analisi statistica R.
Più in dettaglio, l’attività di elaborazione dei dati ha preso in considerazione,
singolarmente, le quattro sezioni che compongono il questionario somministrato, per
ciascuna delle quali la mera esposizione dei dati rilevati è stata avvalorata da una
interpretazione teorica e da una rappresentazione grafica degli stessi. Relativamente a
quest’ultima, la scelta del grafico da adoperare è stata effettuata sulla base della tipologia
di variabile di volta in volta analizzata (quantitativa o qualitativa).
L’ultima parte del report è stata dedicata all’adozione di tecniche statistiche volte ad
analizzare in maniera più approfondita i dati a nostra disposizione, al fine di ottenere
informazioni aggiuntive sui medesimi dati, e di trarre, dunque, alcune conclusioni sul
comportamento d’acquisto del campione intervistato.
In particolare, sono stati scelti alcuni caratteri abbinati a coppie, per ciascuno dei quali
sono state rappresentate la modalità e la corrispondente frequenza relativa in una “tabella
di frequenza a doppia entrata” (o “tabella di contingenze”), realizzando una “distribuzione
condizionata”, così denominata in quanto mostra il grado di condizionamento tra i due
caratteri scelti.
Infine, l’intento di individuare gruppi omogenei all’interno del campione analizzato ci ha
indotto a condurre una “cluster analysis”, attraverso la scelta di determinati caratteri e il
relativo calcolo delle distanze tra le diverse unità del campione.
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 5
II. Il questionario.
Il questionario somministrato è composto da 15 quesiti, raggruppati nelle 4 seguenti
sezioni tematiche.
Sezione A. Breve profilo socio-demografico. E’ necessaria ai fini della classificazione
preliminare dei soggetti intervistati, sulla base di variabili attinenti la loro sfera personale e
sociale (sesso, mese e anno di nascita, professione, titolo di studio, comune e provincia di
residenza, numero dei componenti del nucleo abitativo).
Sezione B. Dati generali sugli acquisti al supermercato/ipermercato. Essa può essere a sua
volta suddivisa in tre sottosezioni, ciascuna delle quali persegue uno specifico obiettivo:
 Il quesito n° 7 chiede all’intervistato di indicare la distanza esistente tra il
supermercato Iperfamila del centro commerciale Etnapolis e la propria abitazione,
mentre la domanda n° 8 chiede allo stesso di fornire l'indicazione del tempo
impiegato per fare la spesa, durante il giorno di somministrazione del questionario.
I due suddetti quesiti mirano a individuare se vi sia o meno relazione tra le due
variabili di distanza e di tempo.
 Le domande n° 9 e n° 10 riguardano, rispettivamente, la frequenza dell’intervistato
relativa alla spesa nell’ultimo mese presso l’Iperfamila di riferimento, e la
frequenza di acquisto, da parte dello stesso, di 12 categorie di prodotti alimentari di
largo consumo. L’analisi congiunta delle risposte a tali due domande consente di
ipotizzare la probabilità con la quale ciascun prodotto acquistato dall’intervistato
nell’ultimo mese proviene dagli scaffali dell’Iperfamila.
 Il quesito n° 11 ha ad oggetto una specifica tipologia di beni alimentari, quelli
agroalimentari, rispetto ai quali si intende comprendere se l’acquisto avvenga
soltanto in supermercati o anche in cantine, mercati rionali, aziende agricole e/o
caseifici. Le possibili risposte ai suddetti quesiti si traducono in diversi gradi di
importanza attribuita alle modalità di acquisto dei prodotti agroalimentari.
Sezione C. Valutazione dei fattori di acquisto di prodotti alimentari. Si propone di
identificare, attraverso l’assegnazione di un punteggio da 1 a 7 (dove 1 = per niente e 7 =
moltissimo), il livello di attenzione che l’intervistato riserva a una serie di fattori, nel
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 6
processo di acquisto di:
 prodotti alimentari generici (domanda n° 12);
 prodotti alimentari siciliani (domanda n° 13).
Con specifico riferimento ai prodotti siciliani, la somministrazione del questionario in
esame è volta a comprendere, non solo il peso che tali prodotti assumono all’interno del
paniere di beni acquistati dall’intervistato, ma anche il grado, da questi percepito, di
attenzione posta dall’Iperfamila nella promozione di prodotti siciliani. A tal fine, il quesito
n° 14 chiede all’intervistato di attribuire un punteggio da 1 a 7 al suddetto supermercato in
termini di:
 varietà dei prodotti;
 prezzi competitivi;
 campagne pubblicitarie;
 posizionamento negli scaffali.
Sezione D. La spesa di oggi. Costituisce l’ultima sezione del questionario “La Sicilia nel
carrello della spesa: chi, cosa e perché”, la quale si concentra esclusivamente sui prodotti
siciliani acquistati dall’intervistato nel giorno di somministrazione del suddetto
questionario. La domanda n° 15 chiede, infatti, all’intervistato di indicare, tra quelli
elencati, il/i prodotto/i siciliano/i eventualmente acquistato/i, offrendo allo stesso la
possibilità di specificare uno o più prodotti siciliani aggiuntivi.
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 9
III. Descrizione del centro di rilevazione.
ETNAPOLIS: “La Città del Tempo Ritrovato”.
Il centro commerciale Etnapolis, è sito in contrada Valcorrente, nel territorio del comune di
Belpasso (Catania), tra Piano Tavola e Paternò.
Il complesso, inaugurato nel 2006 e progettato dell'architetto Romano Massimiliano
Fuksas, è identico all’ Europark, centro commerciale di Salisburgo, in Austria, anche
questo progettato da Fuksas.
Elemento che caratterizza l’architettura del centro, il logo ETNAPOLIS, posto sul
prospetto principale del complesso, quest’ultimo realizzato attraverso una doppia pelle di
rivestimento.
Si tratta di uno tra i più grandi centri commerciali in Italia, si estende infatti su una
superficie di 140.000 mq e conta più di 130 esercizi commerciali.
Una vasta area del centro è adibita a zona ristorazione, per un totale di ben 16 ristorazioni.
Presenta anche un cinema multisala dotato 12 schermi e 2500 posti.
All’esterno sono poi presenti strutture sportive adibite a Campi Basket, Beach Volley e
Calcetto, un gran parco-giochi, percorsi natura e avventura e un grande lago artificiale.
Ampio il parcheggio che conta più di 6000 posti auto fra parcheggio interrato coperto,
“Dove è possibile essere - fare - imparare e voler
restare.”
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 10
parcheggio scoperto a livello e sul tetto.
L’Etnapolis è stato sognato e progettato per essere uno SPAZIO, in grado di offrire
divertimento, comodità e benessere, ossia “Un luogo capace di favorire e rendere
piacevole la formazione dei RICORDI”.
Per quanto concerne la comunicazione2
, sul sito web e mobile ufficiali2
del centro, è
possibile trovare tutte le informazioni utili riguardo i servizi offerti dallo stesso (tra cui il
wi-fi disponibile per tutti i clienti per navigare gratuitamente) e gli eventi periodici che
ospita. L’Etnapolis è attivo sui principali social network, quali facebook, twitter,
google+,pinterest, youtube, foursquare e instagram.
Il centro ha un vasto potenziale bacino di utenza, rappresentato dalle provincie della Sicilia
orientale (Catania, Messina, Siracusa, Enna, Caltanissetta, Agrigento).
Esso si caratterizza per la facilità di raggiungimento, in quanto è sito in una zona strategica
dal punto di vista dei collegamenti; difatti, è facilmente raggiungibile:
- dalla tangenziale di Catania per mezzo della Strada statale 121;
- dalle autostrade Messina – Catania (A18), Palermo – Catania (A19);
- dall’aeroporto Fontanarossa di Catania prendendo un taxi;
- per mezzo della Metropolitana nella Stazione Centrale di Catania e proseguire
tramite la Ferrovia Circumetnea, con apposita fermata in c. Val-corrente;
- tramite le Linee Ast Fermata Direzione Paternò.
A ciò si aggiunge un servizio di bus navetta che permette di raggiungere l’interno del
centro.
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 11
Iperfamila.
L’Iperfamila, inaugurato nel Gennaio del 2010, è ubicato al primo piano del centro
commerciale Etnapolis e si sviluppa su una superficie di circa 18000 mq.
Nasce in seguito all’acquisizione dell’Iper-Carreffour, a soli 4 anni dall’apertura di
quest’ultimo, da parte del gruppo Roberto Abate S.p.A., andando ad assorbire 250
dipendenti della vecchia gestione.
La Roberto Abate S.p.A. è un’azienda presente nel territorio delle province di Catania,
Palermo, Messina, Siracusa ed Enna con cinque diverse
insegne, quali Cash & Carry, IperFamila, Famila, A&O e Ard.
Si tratta di uno fra i principali poli della Grande Distribuzione Organizzata in Italia. Il
gruppo è presente con 62 punti vendita di proprietà, di cui 26 a marchio Selex e 36 a
marchio Ard Discount, 13 punti vendita di proprietà concessi in franchising a terzi e 2
punti vendita associati e ha un organico di oltre 1000 dipendenti.
Il fatturato dell’Abate S.p.A. ha vissuto una continua crescita, raddoppiando negli ultimi
anni, e ciò grazie ad una strategia aggressiva di nuove aperture su l’intero territorio
Siciliano.
Fondamentale è stato nel 2007 l'ingresso della società nel Gruppo Selex, un’importante
catena distributiva attiva in Italia dal 1964. Si tratta di un’operazione che ha consentito, in
un mercato caratterizzato da un’elevata competitività come quello della grande
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 12
distribuzione in Italia e soprattutto in Sicilia, di garantire al cliente qualità del servizio e
soprattutto prezzi contenuti, tutti aspetti che da sempre il gruppo Abate ha posto al centro
dell’attenzione.
Ed è proprio facente parte del gruppo Selex l’insegna Famila, presente con oltre 245 punti
vendita in tre diversi formati, Famila, Famila Superstore e IperFamila, che si
differenziano fra loro per dimensione e assortimenti; mediamente la superficie di Famila è
di 1.500/2.000 mq, quella di Famila Superstore di 2.200/2.700 mq,
e quella di IperFamila di oltre 3.000 mq.
Inoltre, Famila3
ha intrapreso una nuova
campagna di comunicazione volta a
rafforzare il payoff storico “Con noi sei in
famiglia” e il posizionamento dell'insegna:
"Il risparmio senza rinunciare alla
qualità".
Nelle copertine dei volantini e, in generale, in tutta la comunicazione (rivista Viviclub
Famila, sito web, newsletter, pagina facebook), riporta il “Con noi” per ribadire la
vicinanza ai consumatori e per introdurre le varie iniziative.
Difatti, di volta in volta, i titoli sono completati con un riferimento diretto e concreto
all’offerta in corso o con brevi testi di grande impatto, che ribadiscono la forte
convenienza.
Le immagini, semplici ma efficaci, completano e amplificano il messaggio trasmesso,
mettendo sempre in primo piano la freschezza e la qualità dei prodotti, punto di forza di
Famila. Anche nella campagna di comunicazione radio, vi è un’introduzione comune e
ricorrente: la frase “Famila, il segreto di una spesa di qualità” fa sempre da sipario a
scene di vita familiare, per ricordare il concetto portante della comunicazione.
La parte istituzionale svela il segreto e il posizionamento di Famila ("il risparmio senza
rinunciare alla qualità"), a chiudere un circolo virtuoso trasversale a tutti i media, che
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 13
comunica qualità, freschezza e convenienza. Con un tono di voce coinvolgente e ironico, si
ribadiscono i valori di vicinanza e familiarità che distinguono Famila nel panorama della
grande distribuzione italiana.
L’Iperfamila del centro Etnapolis, che si estende per oltre 18000 mq, si caratterizza per
la comodità di raggiungimento, sia tramite mezzi pubblici, quali in particolar modo la
Ferrovia Circumetnea, che in automobile, in quanto ubicato a breve distanza dalla Strada
statale 121.
Alla comodità di raggiungimento si affiancano numerosi servizi, come l'ampio parcheggio
che dispone di oltre 6000 posti auto, dotato di impianto di video-sorveglianza e con zona
riservata ai disabili, la consegna a domicilio, le casse preferenziali per portatori di handicap
e per gestanti, la fidelity card, il box informazioni. Per non dimenticare gli orari di
apertura: l’ipermercato è aperto 7 giorni su 7, dal lunedì alla domenica con orario
continuato dalle 9.30 alle 21.30.
Presenti tutti i reparti: da quelli tradizionali dedicati alla macelleria, all’ortofrutta, alla
pescheria, ai latticini e alla gastronomia, si affiancano i banchi self-service della macelleria
e dell’ortofrutta, e i reparti pasticceria e gastronomia.
Presenti anche reparti non alimentari quali casalinghi, cancelleria, elettronica di consumo,
libri e infanzia.
Ampio e variegato l’assortimento di prodotti che spaziano da quelli delle grandi marche ai
prodotti locali, tipici dei singoli territori.
Punti di forza dell’Iperfamila sono poi le variegate linee di prodotti delle marche
commerciali Selex quali ad esempio quella dedicata ai prodotti ortofrutticoli a coltivazione
biologica o la linea dedicata ai prodotti salutistici.
Particolare importanza riveste ai fini dell’indagine svolta, il marchio Selex “Saper di
Sapori”, marchio che riunisce le tipicità alimentari di ciascun territorio.
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 14
Ciascun prodotto, facente parte di questa linea, riporta in etichetta informazioni dettagliate
circa la zona di provenienza e, laddove possibile, i prodotti facente parte di questa linea
riportano in etichetta una cartina, allo scopo di evidenziare la zona di provenienza della
specialità.
In linea con la filosofia dei supermercati del gruppo Selex, anche l’Iperfamila del Centro
Etnapolis, dedica ampi spazi sia sugli scaffali, nonché nei volantini, nella rivista Vivi club
Famila, negli schermi disposti all’interno dell’iper, ai prodotti tipici siciliani, quali ad
esempio, il salame Sant’Angelo di Brolo DOP, rimarcando più volte il concetto di “Bontà
e freschezza garantite a chilometro zero” a testimonianza della profonda vicinanza al
territorio dell’azienda.
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IV. Elaborazione dei dati.
I dati acquisiti dalle interviste effettuate ai clienti dell’Iperfamila all’uscita dalle casse,
all’interno del centro commerciale Etnapolis, sono stati elaborati tramite il software di
statistica R.
Sezione A. Analisi delle profilo socio-demografico.
1. Sesso
Dall’elaborazione dei dati relativi alla variabile
“Sesso” dei soggetti intervistati, emerge che le
145 unità, costituenti il campione analizzato,
sono ripartite in:
• 55 “Maschi”. Essi rappresentano il 37,93%
del campione;
• 90 “Femmine”. Esse rappresentano il 62,07%
del campione, in netta maggioranza rispetto ai
maschi, come si evince dal diagramma a
settori circolari qui a fianco.
2. Anno di nascita ed età.
La conoscenza dei valori assunti dalla variabile “Anno di nascita”, per ciascuna unità del
campione analizzato, ci consente di asserire che:
 il minimo e il massimo della distribuzione campionaria corrispondono,
rispettivamente, agli anni 1938 e 1996;
 metà degli intervistati è certamente nata tra il 1957 (1° quartile) e il 1979 (3°
quartile);
 la mediana, ossia il valore a sinistra e a destra del quale si colloca il 50% delle
osservazioni, è rappresentata dall’anno 1965.
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Inoltre, la media dell’anno di nascita è pari al 1967.
Quanto all’ “Età” degli intervistati, essa è ottenuta sottraendo all’anno di somministrazione
del questionario in esame (2014) l’anno di nascita dichiarato da ciascuno dei suddetti
intervistati e aggiungendo il mese di nascita. Più in dettaglio, l’istogramma soprastante
rivela che la classe di valori più numerosa è quella compresa tra i 51 e i 55 anni di età,
nella quale rientrano 24 intervistati, seguita dalla classe i cui componenti hanno un’età
minima di 36 anni e un’età massima di 40 anni, alla quale appartengono 20 intervistati.
I valori di minimo e di massimo dell’ “Anno di nascita” e dell’ “Età” sono schematizzati
mediante la seguente tabella, la quale contiene, altresì, i valori che tali due variabili
assumono in corrispondenza dei rispettivi 1° e 3° quartili.
Dati boxplot
Anno di
nascita
Minimo 1° quartile Mediana Media 3° quartile Massimo
1938 1957 1965 1967 1979 1996
Età
Massimo 3°quartile Mediana Media 1°quartile Minimo
76,92 57,67 49,08 47,14 35,58 18,33
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La corrispondenza tra i valori delle due variabili in esame si evince graficamente dai due
boxplot sottostanti, i quali evidenziano una coincidenza incrociata, sia tra i baffi, che tra gli
estremi delle due scatole. In altri termini, il massimo del primo boxplot (1996) equivale al
minimo del secondo boxplot (18 anni e 3 mesi), e viceversa, così come il primo quartile
dell’anno di nascita (1957) eguaglia il terzo quartile dell’altro (57 anni e 8 mesi), e
viceversa. Dunque, il 50% del campione ha un’età compresa tra 35 anni e 6 mesi (1°
quartile) e 57 anni e 8 mesi (3° quartile). L’età media degli intervistati è pari a 47,14 ,
ossia a 48 anni e 2 mesi.
3. Professione.
La terza variabile considerata nel questionario è la “Professione”. Dall’analisi dei dati del
campione di riferimento, emerge che le 145 unità si distribuiscono, in maniera eterogenea,
nel seguente modo:
 i Lavoratori dipendenti rappresentano il 35,17 % del campione, predominando sulle
altre categorie professionali;
 le Casalinghe rappresentano il 23,45% del campione;
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 i Pensionati rappresentano il 13,10% del campione;
 i Lavoratori autonomi rappresentano l’11,72% del campione;
 gli Studenti, invece, rappresentano una quota del campione pari al 7,58%;
 le minoranze sono rappresentate da:
- Disoccupati, pari al 4,83% del campione;
- Altre categorie professionali pari al 4,14% del campione; in particolare, in tale
modalità rientrano gli intervistati che hanno specificato la loro posizione
lavorativa, ossia 1 cassaintegrato, 4 commercianti e 1 artigiano.
4. Titolo di studio.
Il titolo di studio è la quarta variabile presa in esame, al fine di conoscere il livello
d’istruzione del campione.
Come si evince dalla tabella e dal diagramma a barre sottostanti, le unità statistiche si
distribuiscono in modo eterogeneo e asimmetrico.
In particolare, circa la metà degli intervistati è in possesso di “Diploma di media
superiore” (50,35%), il 22,07% è in possesso della “Licenza media inferiore”, mentre i
“Laureati” rappresentano il 22,09% del campione analizzato, con:
- numero di intervistati in possesso di laurea triennale pari al 7,59% del campione;
Professione Frequenze
Lavoratore
dipendente 35,17%
Lavoratore
autonomo 11,72%
Studente 7,58%
Casalinga 23,45%
Disoccupato 4,83%
Pensionato 13,10%
Altro 4,14%
Totale 100%
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- numero di intervistati in possesso di laurea magistrale/v.o. pari al 14,50% dello stesso.
Le più basse percentuali si registrano in corrispondenza delle modalità “Nessun titolo di
studi” (0,69%) e “Dottorato”(0,69%), mentre nessuno degli intervistati ha conseguito un
“Master”.
5. Comune e provincia di residenza.
Tra le informazioni desunte dalla somministrazione del questionario in esame vi è anche
quella relativa al luogo di provenienza dei soggetti intervistati, necessaria per attribuire a
questi ultimi una collocazione geografica.
La rappresentazione grafica della variabile “Provincia di residenza” è fornita dal
sottostante diagramma a settori circolari, dal quale si evince che quasi la totalità delle
unità campionarie (132/145) risiede nel comune di Catania e nei comuni del relativo
territorio provinciale. I rimanenti intervistati (13) sono ripartiti tra le province di Messina,
Siracusa, Enna e Caltanissetta.
Titolo di
studio
Frequenza
Nessun titolo 0,69%
Licenza
elementare
4,14%
Licenza media
inferiore
22,07%
Diploma media
superiore
50,35%
Laurea
triennale
7,59%
Laurea
magistrale/ v.o.
14,50%
Master 0%
Dottorato 0,69%
Totale 100%
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 20
Relativamente alla provincia di Catania, i dati
raccolti nella tabella a fianco consentono di
individuare i vari paesi coinvolti, associando a
ciascuno di essi il numero di intervistati che vi
risiede.
Ad occupare i primi tre posti, in termini di peso,
all’interno della distribuzione campionaria
analizzata, sono i paesi di Paternò, Belpasso e
Motta Sant’Anastasia, nei quali risiedono,
rispettivamente, 22, 20 e 16 dei soggetti
intervistati.
Per quanto concerne, invece, le altre province, si
osservano 4 unità campionarie residenti a Messina
(di cui una a Lipari), 3 unità residenti in provincia
di Caltanissetta (2 a Niscemi e 1 a Gela), 3 unità
residenti in provincia di Siracusa (2 a Lentini e 1 a
Carlentini) e 3 soggetti con residenza a Enna (di cui 2 a Regalbuto).
Complessivamente, gli intervistati residenti nelle province di Messina, Caltanissetta,
Siracusa ed Enna sono 13 e rappresentano, pertanto, appena il 9% del campione,
distaccandosi nettamente dalla percentuale di quelli residenti nel territorio della provincia
di Catania, pari a poco più del 91%.
Distribuzione provincie di residenza
Provincia Frequenza
Catania (CT) 91,03%
Caltanissetta (CL) 2,07%
Siracusa (SR) 2,07%
Messina (ME) 2,76%
Enna (EN) 2,07%
Totale 100%
Distribuzione Comuni di
residenza nella provincia di
Catania(su 132 unità)
Paese Frequenza
Catania 17,42%
Paternò 16,66%
Belpasso 15,15%
Motta
Sant’Anastasia
12,12%
Adrano 9,09%
Biancavilla 8,33%
Misterbianco 5,30%
Camporotondo
Etneo
3,78%
Santa Maria di
Licodia
3,78%
Nicolosi 3,03%
Mascalucia 2,72%
Ragalna 1,51%
Bronte 0,75%
Gravina di Catania 0,75%
Totale 100%
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 21
6. Numero componenti del nucleo abitativo per cui si acquista.
L’ultimo quesito inserito nella sezione socio-demografica del questionario in esame
riguarda il numero di componenti del nucleo abitativo di ciascun soggetto intervistato.
Come emerge dal grafico a barre e dalla tabella sottostanti, quasi il 35% delle unità
campionarie condivide il nucleo abitativo con altre tre persone, mentre poco meno del 22%
vive con soltanto un’altra persona. Il 25,51% e il 13,10% sono, rispettivamente, le
percentuali di intervistati il cui nucleo è formato da 3 e da 5 componenti, mentre i soggetti
che vivono da soli, quelli che vivono con altre 5 persone e quelli che vivono con altre 6
persone rappresentano, complessivamente, poco meno del 6% del campione analizzato.
Distribuzione n° dei
componenti del nucleo abitativo
N°
Componenti
Frequenza
1 2,76%
2 22,07%
3 25,51%
4 34,48%
5 13,10%
6 1,38%
7 0,69%
Totale 100%
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 22
Informazioni aggiuntive sulla distribuzione della variabile “Numero componenti del nucleo
abitativo” sono fornite dalla seguente tabella e rappresentate graficamente mediante il
corrispondente boxplot.
Più in dettaglio, si evince che: nel campione il nucleo abitativo più piccolo è formato da 2
individui (valore minimo), mentre il nucleo abitativo più grande è costituito da 5 persone
(valore massimo).
Il 25% (1°quartile) e il 50% (la mediana) del campione hanno un nucleo abitativo
composto da 3 componenti, mentre il 75% del campione è formato da al più 4 individui.
Rispetto alla totalità del campione, i nuclei abitativi composti da 1, 6 e 7 componenti
risultano essere dei dati anomali. Inoltre, ogni nucleo abitativo è mediamente costituito da
3,4 individui.
Valori
boxplot
N°
componenti
Minimo
2
1°
quartile 3
Mediana 3
3°
quartile 4
Massimo
5
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Sezione B. Dati generali sugli acquisti all’iper/supermercato
7. Distanza supermercato/ipermercato dall’abitazione del consumatore.
Per quanto riguarda l'ubicazione del centro Iperfamila rispetto all'abitazione degli
intervistati, si può notare che i Paesi di residenza di questi ultimi sono distribuiti tra più
province siciliane.
Solo una bassissima percentuale degli intervistati (4,83%) abita, infatti, ad una distanza dal
suddetto centro inferiore a 2 km. A seguire, il 20,69% si trova tra i 2-5 km, il 26,90% tra i
5-10 km, mentre la maggior parte di essi (47,59%) abita a una distanza superiore a 10 km.
Da questo emerge come, nonostante la maggior parte dei visitatori risieda a una distanza
non indifferente dall'Iperfamila, abbia comunque piacere a fare la spesa presso tale centro.
8. Tempo impiegato per la spesa.
Come si può osservare dalla tabella e dal diagramma a barre sottostanti, il tempo medio
per fare la spesa, per la maggior parte del campione analizzato (40%), si attesta fra i 30
minuti e un'ora. La seconda fascia con maggiore concentrazione rappresenta il 29,66%
delle osservazioni e ha impiegato tra i 15 e 30 minuti. A seguire, le fasce meno ampie
hanno impiegato meno di 15 minuti (15,17%), da 1 ora a 2 ore (12,41%) e, per ultima, più
di 2 ore (2,76%).
Distribuzione
Distanze
Frequenze
0 - 2 km 4,83%
2 - 5 km 20,69%
5- 10 km 26,90%
> 10 km 47,59%
Totale 100%
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 24
9. Frequenza acquisti nell’Iperfamila dell’Etnapolis nell’ultimo mese.
Agli intervistati è stato inoltre domandato se, nel corso dell'ultimo mese, si sono recati a
fare la spesa presso l’Iperfamila dell’Etnapoils.
Dai dati emersi si nota che la maggior parte del campione (43,45%) solitamente acquista
nell'ipermercato da 1 a 2 volte al mese. A seguire, in ordine di numerosità, il 22,76% degli
intervistati fà la spesa nell’Iperfamila da 3 a 4 volte al mese; mentre il 20% del campione
vi si reca per fare acquisti più di 4 volte al mese. Solo una piccola minoranza, il 13,79% del
campione, non era mai andato a fare la spesa presso l’Iperfamila considerato.
Tempo Frequenze
< 15
minuti
15,17%
15 -30
minuti
29,66%
30 minuti
- 1 ora
40%
1- 2 ore 12,41%
> 2 ore 2,76%
Totale 100%
Visite
mensili
Iperfamila
Frequenze
mai 13,79%
1-2 volte 43,45%
3-4 volte 22,76%
> 4 volte 20%
totale 100%
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 25
10.Frequenza acquisti prodotti alimentari dei consumatori nell’ultimo mese
nell’Iperfamila.
Agli intervistati è stato chiesto di evidenziare quali prodotti alimentari hanno acquistato nel
corso del mese di novembre e con quale frequenza.
I risultati sono stati i seguenti:
Prodotti alimentari acquistati nell’ultimo
mese (frequenze%)
Dati boxplot
Prodotti
(1)
Mai
(2)
1-2
volte
(3)
3-4
volte
(4)
> 4
volte
Totale
Min
1°Q.
Mediana
Media
3°Q.
Max
Bevande
Gassate
40 45,5 8,97 5,51 100 1 1 2 1,80 2 4
Biscotti
Brioscine
14,4 49,6 26,2 9,65 100 1 2 2 2,31 3 4
Gelati 76,6 13,1 8,28 0 100 1 1 1 1,30 1 3
Latte e
Latticini
11,0 32,4 33,1 23,4 100 1 2 3 2,69 3 4
Liquori
72,4 18,6 6,90 2,07 100 1 1 1 1,39 2 4
Marmellat
a
46,2 41,3 9,66 2,75 100 1 1 2 1,69 2 4
Miele 57,9 31,7 6,90 3,45 100 1 1 1 1,56 2 4
Olio 49,6 31,7 13,7 4,83 100 1 1 2 1,74 2 4
Pasta 2,07 48,9 32,4 16,5 100 1 2 2 2,63 3 4
Salse,
Sughi
Conserve
23,4 40,6 28,9 6,90 100 1 2 2 2,19 3 4
Salumi 20,6 37,9 26,9 14,4 100 1 2 2 2,35 3 4
Vino 45,5 38,6 14,4 1,38 100 1 1 2 1,72 2 4
Come si può notare, attraverso la tabella soprastante e il boxplot di seguito, gli acquisti più
rari sono stati quelli relativi a “Bevande gassate analcoliche”, “Gelati”, “Liquori”,
“Marmellate”, “Miele”, “Olio” e “Vino”.
Viceversa, gli acquisti mensili più frequenti hanno riguardato: “Biscotti e brioscine”,
“Latte e latticini”, “Pasta”, “Salse, sughi e conserve” e “Salumi”.
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 26
La mediana è:
 uguale a 1 (“mai”), per gelati, liquori e miele;
 uguale a 2 (“1-2 volte”), per bevande, biscotti, marmellata, olio, pasta, sughi e
conserve, salumi e vino;
 uguale a 3 (“3-4 volte”), per latte e latticini.
Il valore minimo è per tutte le osservazioni pari a 1 (“mai”); il valore massimo è per tutte
le osservazioni (ad eccezione dei gelati dove è 3 (“3-4 volte”)) pari a 4 (“più di 4 volte”).
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 27
11.Luoghi di acquisto diversi dal supermercato/ipermercato dei prodotti
agroalimentari.
Un altro quesito a cui gli intervistati sono stati sottoposti è stato quello di indicare se e con
quale frequenza comprano i prodotti agro-alimentari in luoghi diversi dal supermercato,
ossia “Cantine”, “Mercati”, “Aziende agricole” e “Caseifici”.
È emerso che più della metà degli intervistati non acquista mai i prodotti agro-alimentari in
cantine, aziende agricole e caseifici. I mercati cittadini, invece, sono il luogo d'acquisto
più frequentato. Infatti, il 20,69% del campione acquista spesso i suddetti prodotti nei
“mercati di quartiere”. Tuttavia, dai dati ottenuti si riscontra che la maggior parte degli
intervistati preferisce acquistare i prodotti agro-alimentari presso i supermercati.
Se ne riportano i risultati nella seguente tabella:
Frequenza
acquisto
Luoghi di acquisto diversi dall’iper/ supermercato
Cantine
/Enoteche
Mercati di
quartiere o
cittadini
Aziende
agricole
Caseifici
Mai 69,65% 37,93% 72,41% 64,13%
raramente 26,21% 35,86% 22,07% 31,03%
frequentemente 3,45% 20,69% 4,14% 3,45%
Molto spesso 0,69% 5,52% 1,38% 1,38%
totale 100% 100% 100% 100%
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 28
Attraverso la tabella e il boxplot di seguito, è possibile avere una visione d'insieme sulla
frequenza degli acquisti alimentari in luoghi diversi dal supermercato.
Si nota, infatti, come la concentrazione dei valori si abbia nel primo quartile, in
corrispondenza di tutti e quattro i luoghi di acquisto citati. Solo per la variabile “Mercati di
quartiere”, i valori delle osservazioni si concentrano, oltre che nel primo quartile, anche
nel secondo.
Dati
boxplot
Cantine Mercati di quartiere Aziende agricole Caseifici
Minimo 1(mai) 1(mai) 1(mai) 1(mai)
1° quartile 1(mai) 1(mai) 1(mai) 1(mai)
Mediana 1(mai) 2(raramente) 1(mai) 1(mai)
Media 1.352 1.938 1.345 1.421
3 °
quartile
2(raramente) 3 (frequentemente) 2(raramente) 2(raramente)
Massimo 4 (molto spesso) 4 (molto spesso) 4 (molto spesso) 4 (molto spesso)
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 29
Sezione C. Valutazione dei fattori di acquisto di prodotti
alimentari
12. Fattori considerati importanti nell’acquisto di prodotti alimentari.
Dalle risposte dei 145 intervistati riguardo la valutazione di fattori nell'acquisto di prodotti
alimentari, possiamo notare come la maggior parte di questi fattori risultano essere molto
importanti; infatti, salvo alcuni casi, si verifica una polarizzazione verso valutazioni medio/
alte, come per la “Certificazione di qualità”, l’”Informazione in etichetta, l’”Origine”, il
“Prezzo”. Per gli intervistati, hanno, invece, scarsa importanza, nell'acquisto di prodotti
alimentari, le “Campagne pubblicitarie” e i “Consigli di parenti o amici”, come mostrato
dalla tabella di seguito riportata.
Valutazione dei fattori di acquisto di prodotti
alimentari in valori % Dati boxplot
Valutazione
Fattori
(da per niente a moltissimo)
Minimo
1°quartile
QMedianiaa
Media
3°Quartile
Massimo
1 2 3 4 5 6 7
Conf. del prodotto 10 9 7 21 20 12 22 1 3 5 4.56 6 7
Cert. di qualità 2 1 3 11 13 17 52 1 5 7 5.91 7 7
Info. in etichetta 3 2 2 6 10 17 60 1 6 7 6.06 7 7
Origine 3 4 3 3 8 16 64 1 6 7 6.12 7 7
Marca 6 5 8 14 15 19 33 1 4 6 5.15 7 7
Prezzo 0 0 3 13 12 18 54 3 5 7 6.08 7 7
Cert. Bio. 8 2 11 14 16 15 33 1 4 5 5.05 7 7
Camp. Pubb. 23 8 11 20 19 10 8 1 2 4 3.65 5 7
Off. Promo. in
volantino
4 5 8 8 17 15 43 1 5 6 5.48 7 7
Consiglio di
parenti o amici
28 8 12 19 14 12 8 1 1 4 3.48 5 7
Abit. alim. 1 3 8 10 15 23 39 1 5 6 5.59 7 7
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 30
Questo risultato si evince in maniera più dettagliata dal seguente grafico box-plot. Infatti,
si evidenzia come i fattori "Informazioni in etichetta" e "Luogo di provenienza/origine"
siano poco importanti soltanto in corrispondenza di pochissimi outliers.
13.Fattori considerati importanti nell’acquisto di prodotti alimentari
siciliani.
Relativamente alla valutazione dei precedenti fattori con specifico riguardo, in questo caso,
all'acquisto dei prodotti alimentari siciliani, gli intervistati attribuiscono ai suddetti fattori
notevole importanza; infatti, si verifica una polarizzazione verso valutazioni alte, come
mostrato dalla tabella di seguito.
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 31
Valutazione dei fattori d’importanza nell'acquisto di
prodotti siciliani in frequenze%)
Dati boxplot
Fattori
Valutazione
Minimo
1°quartil
e
Mediana
Media
3°
quartile
Massimo
1 2 3 4 5 6 7
Fiducia nel
Produttore
3 1 9 12 8 11 57 1 5 7 5,81 7 7
Freschezza e
genuinità
0 0 5 8 6 10 70 3 6 7 6,33 7 7
Gusto profumi e
sapori
1 3 6 8 10 11 61 1 5 7 6,02 7 7
Bellezzaedaspetto
estetico
8 4 13 18 20 9 28 1 4 5 4,78 7 7
Alimentazione
sana ed
equilibrata
1 1 6 3 12 25 52 1 6 7 6,02 7 7
Rapporto
qualità-prezzo
0 1 2 6 8 26 57 2 6 7 6,27 7 7
Sostegno
all'economia
locale
1 1 7 8 13 26 43 1 5 6 5,83 7 7
Attaccamento
alla propria terra
e tradizioni
5 1 2 10 14 24 44 1 5 6 5,77 7 7
Tale risultato si evince in maniera più dettagliata dal relativo grafico box-plot.
Il 50 % degli intervistati reputa:
- importantissimi, i fattori "Fiducia nel produttore", "Freschezza", "Gusto",
"Alimentazione Sana" e "Rapporto qualità / prezzo", assegnando loro la massima
valutazione attribuibile, pari a 7;
- molto importanti, i fattori "Sostegno all'economia locale" e "Attaccamento a propria
terra / tradizioni", ai quali corrisponde una valutazione pari a 6;
- importante, soltanto il fattore “Bellezza ed Aspetto Estetico”, assegnando ad esso una
valutazione pari a 5.
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 32
14. Parere intervistati riguardo l’attenzione posta dall’Iperfamila nella
promozione di prodotti siciliani.
Dalle risposte dei 145 intervistati riguardo l'attenzione che l’Iperfamila pone ai fattori di
promozione dei prodotti siciliani, possiamo notare come non tutti questi fattori risultano
essere molto importanti; infatti si registra una polarizzazione verso valutazioni medie,
come mostrato dalla tabella qui di seguito.
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 33
Valutazione dell'attenzione posta dall'iperfamila
nella promozione di prodotti siciliani.
Dati boxplot
1 2 3 4 5 6 7
Min.
1st
Mediana
Media
3rd
Max.
Varietà dei
prodotti
3% 3% 17% 16% 23% 24% 14% 1 4 5 4.8 6 7
Prezzi
competitivi
6% 9% 14% 28% 21% 19% 2% 1 3 4 4.138 5 7
Campagne
pubblicitarie
14% 8% 14% 23% 26% 10% 5% 1 3 4 3.883 5 7
Posizionamento
negli scaffali
8% 3% 9% 14% 20% 27% 19% 1 4 5 4.931 6 7
Questo risultato si evince in maniera più dettagliata dal grafico box-plot sottostante. In
particolare, si evidenzia che, relativamente ai fattori "Varietà dei prodotti" e
"Posizionamento negli scaffali", la mediana si colloca all'altezza del grado di valutazione
5, mentre con riferimento ai fattori "Prezzi competitivi" e "Campagne pubblicitarie", essa
corrisponde al grado di valutazione 4. Quindi, possiamo constatare che questi ultimi due
fattori rappresentano punti di debolezza dell’Iperfamila oggetto di indagine.
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 34
Sezione D. La spesa di oggi
15.La spesa di oggi.
L’ultima sezione del questionario è la “Spesa di oggi”, la quale si concentra
esclusivamente sui prodotti siciliani acquistati dagli intervistati nei giorni di
somministrazione del suddetto questionario. I dati elaborati mostrano che gran parte del
campione predilige i prodotti siciliani; infatti, il 62,76% degli intervistati ha dichiarato di
aver comprato prodotti siciliani, mentre la restante parte degli intervistati, pari al 37,24%
del campione, non ha acquistato alcun prodotto siciliano.
In particolare, i prodotti alimentari “Siciliani” maggiormente acquistati sono stati:
 per il 16,55% del campione “Pasta”;
 per il 13,79% del campione “Biscotti e Brioscine”;
 per il 22,76% del campione “Latte e i Latticini”.
Nessuno degli intervistati ha acquistato “Gelato” siciliano, molto probabilmente perché si
tratta di un alimento consumato preferibilmente durante il periodo estivo dell’anno,
oppure perché i produttori di gelato siciliano non sono conosciuti e/o riconosciuti da parte
del campione analizzato.
Acquisti
prodotti
alimentar
i siciliani
Chi ha
comprato
Chi non
ha
comprato
Frequenze 62,76 % 37,24%
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 35
I prodotti meno acquistati dal suddetto
campione sono stati:
 i “Liquori” (2,76% del campione);
 le “Marmellate” (2,07%)
 il “Miele” (2,76%);
 l’ ”Olio” (2,07%);
 le “Bevande gassate analcoliche”
(1,38%);
 le “Salse, i sughi pronti, le conserve”
(6,21%);
 il “Vino” (9,65 %);
 “Altro” (17,93%), ripartito in Tortine,
Salumi, Cioccolata, frutta , Ortaggi,
Carne, Pollo, Dolci, Uova, Pane,
Pesce, Liquore zibibbo.
Prodotti
(Si)
Chi ha
acquistato
(No)
Chi non ha
acquistato
Totale
Pasta 16,55% 83,45% 100%
Biscotti e
brioscine
13,79% 86,20% 100%
Gelati 0% 100% 100%
Latte e
latticini
22,76% 77,24% 100%
Liquori 2,76% 97,24% 100%
Marmellata 2,07% 97,93% 100%
Miele 2,76% 97,24% 100%
Olio 2,07% 97,93% 100%
Bevande
gassate an.
1,38% 98,62% 100%
Salse, sughi
pronti,cons.
6,21% 93,79% 100%
Vino 9,65% 90,34% 100%
Altro 17,93% 82,07% 100%
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La Sicilia nel carrello della spesa 36
V. Analisi bi-variata e Cluster analysis
Parte 1. Analisi distribuzioni condizionate
Dopo aver condotto, nelle pagine precedenti, un’analisi esclusivamente uni-variata,
procediamo con l’analisi congiunta di alcune variabili.
In particolare, l’analisi bi-variata di seguito riportata riguarda le variabili:
1. “Tempo della spesa” e “Sesso”;
2. “Frequenza della spesa” e importanza delle “Offerte promozionali in
volantino”;
3. importanza della “Certificazione di qualità” e della “Marca”.
1. Il “Tempo della spesa” e il “Sesso”.
Nella tabella sottostante, è rappresentato il primo caso della distribuzione condizionata
delle frequenze relative percentuali. In particolare, si analizza la distribuzione delle
modalità della variabile “Sesso” condizionate dalle modalità della variabile “Tempo
della spesa”.
Dalla suddetta tabella si evince che il genere femminile impiega un tempo maggiore per
fare la spesa rispetto al genere maschile. Infatti, il 54,55% degli intervistati che
impiegano per fare la spesa da 0 a 15 minuti sono maschi; di contro, le percentuali più
elevate (superiori al 60%) degli intervistati che impiegano da 15 minuti a più di 2 ore
sono femmine. Tuttavia, bisogna tenere in considerazione che il campione è costituito da
femmine per il 62,07% e da maschi per il 37,97%.
Distribuzione
Condizionata Sesso(analisi per righe)
Tempo Spesa Maschi Femmine Totale
0-15min 54.55% 45.45% 100%
15-30min 34.88% 65.12% 100%
30min-1h 37.93% 62.07% 100%
1-2h 33.33% 66.67% 100%
>2h 0.00% 100.00% 100%
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 37
Il fatto che, all’interno del campione analizzato, il genere femminile impieghi più tempo
per fare la spesa rispetto al genere maschile, è illustrato mediante il seguente grafico:
2. La “Frequenza della spesa” e l’importanza dell’ “Offerte promozionali
in volantino”.
In questo secondo caso è rappresentata la distribuzione condizionata delle frequenze
relative percentuali delle modalità della variabile “valutazione dell’importanza delle
Offerte Promozionali in Volantino” condizionate dalle modalità della variabile
“Frequenza Della Spesa”(analisi per righe), illustrata nella tabella di seguito.
Frequenza
Spesa
Valutazioni dell’importanza “Offerte promozionali in volantino”
1 2 3 4 5 6 7 Totale
Mai 10.00% 0.00% 5.00% 0.00% 0.00% 15.00% 70.00% 100.00%
1-2 volte 0.00% 6.35% 12.70% 14.29% 15.87% 15.87% 34.92% 100.00%
3-4 volte 6.06% 9.09% 6.06% 9.09% 15.15% 12.12% 42.42% 100.00%
> 4 volte 6.90% 0.00% 0.00% 0.00% 31.03% 17.24% 44.83% 100.00%
RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15
La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 38
Dai dati ottenuti, emerge che per gli intervistati è importante la Promozione in
Volantino. Ne deriva che i consumatori, anche se non clienti fedeli dell’Iperfamila, vi si
recano per acquistare determinati prodotti, perché questi sono in promozione.
In particolare, come descritto dalla tabella e dal grafico di seguito, il 70% degli
intervistati che non si sono Mai recati altre volte all’Iperfamila, ha attribuito alle offerte
promozionali una valutazione pari a 7 (massima importanza), mentre solo il 15% degli
intervistati non ha mostrato alcuna importanza verso le suddette offerte. Relativamente,
poi, agli intervistati che si recano all’iper per fare la spesa, da 1-2 volte al mese a più di
4 volte al mese, la maggior parte di essi ha espresso una valutazione tra 5 e 7, con
maggiore concentrazione degli intervistati nella valutazione pari a 7; di contro, sono
risultati essere pochi gli intervistati per i quali le offerte promozionali non hanno alcuna
importanza.
RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 39
3. Importanza della “Certificazione di qualità” e “Marca”.
Il terzo caso prende in esame due delle variabili relative alla domanda n° 12 del
questionario somministrato, ossia la “Certificazione di Qualità” e la “Marca”.
Possiamo notare, dalla seguente tabella delle contingenze, che il 20,69% degli
intervistati ha attribuito, sia alla certificazione di qualità che alla marca, un valore
d’importanza pari a 7; il 4,83% del campione ha espresso una valutazione pari a 6, nei
confronti di entrambe le variabili considerate, mentre soltanto il 2,76% dello stesso ha
attribuito loro una valutazione pari a 5. Di contro, sono pochi gli intervistati che hanno
manifestato scarso interesse verso la certificazione di qualità e la marca dei prodotti.
Qualità
Marca(da per niente a moltissimo) tabella delle contingenze
1 2 3 4 5 6 7 totale
1 0,00% 0,00% 0.69% 0,00% 0,00% 0,00% 1.38% 2.07%
2 0.69% 0,00% 0.69% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 1.38%
3 0,00% 0.69% 1.38% 0.69% 0.69% 0,00% 0,00% 3.45%
4 0.69% 0,00% 0.69% 1.38% 2.07% 3.45% 2.76% 11.03%
5 0,00% 1.38% 0,00% 0,00% 2.76% 3.45% 5.52% 13.10%
6 0.69% 0,00% 0.69% 4.14% 3.45% 4.83% 2.76% 16.55%
7 4.14% 2.76% 4.14% 7.59% 6.21% 6.90% 20.69% 52.41%
Totale 6.21% 4.83% 8.28% 13.7%9 15.17% 18.62% 33.10% 100,00%
Analizzando la tabella della distribuzione condizionata dell’influenza della “marca”
sulla “certificazione di qualità”, si evince che gli intervistati hanno espresso per lo più
valutazioni alte, per entrambe le variabili. In particolare, il 62,50% di coloro che hanno
dato valutazione pari a 7 alla marca, reputa importantissima la certificazione di qualità.
Di contro, il 66,67% del campione, per il quale la marca non ha importanza alcuna, ha
attribuito un’elevata valutazione alla certificazione di qualità.
Qualità
Marca analisi per colonne (da niente a moltissimo) distribuzione condizionate.
1 2 3 4 5 6 7
1 0.00% 0.00% 8.33% 0.00% 0.00% 0.00% 4.17%
2 11.11% 0.00% 8.33% 0.00% 0.00% 0.00% 0.00%
3 0.00% 14.29% 16.67% 5.00% 4.55% 0.00% 0.00%
4 11.11% 0.00% 8.33% 10.00% 13.64% 18.52% 8.33%
5 0.00% 28.57% 0.00% 0.00% 18.18% 18.52% 16.67%
6 11.11% 0.00% 8.33% 30.00% 22.73% 25.93% 8.33%
7 66.67% 57.14% 50.00% 55.00% 40.91% 37.04% 62.50%
Totale 100.00% 100.00% 100.00% 100.00% 100.00% 100.00% 100.00%
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 40
Parte 2. Cluster analysis.
Il campione analizzato è stato, infine, sottoposto a una cluster analysis, con l’obiettivo
di suddividere il campione in gruppi, omogenei e coesi al loro interno e diversi tra di
loro.
La base della segmentazione è costituita da 4 variabili, da noi scelte per originare il
cluster e classificare gli intervistati che compongono il suddetto campione.
Le variabili scelte sono quelle relative alla domanda n°14 del questionario
somministrato, ossia le seguenti variabili categoriali ordinali politomiche:
1. Varietà dei prodotti;
2. Prezzi competitivi;
3. Campagne pubblicitarie;
4. Posizionamento dei prodotti negli scaffali.
I risultati ottenuti derivano dall’utilizzo dei metodi gerarchici di classificazione; nello
specifico abbiamo utilizzato l’indice di dissimilarità per variabili ordinali, in quanto
ciascuna variabile scelta ha un numero limitato di modalità ordinali (da per niente a
moltissimo, con codifica da 1 a 7).
L’indice di dissimilarità considerato è la distanza di Spearman, la quale è data dalla
distanza euclidea fra i vettori ordinali. Essa è stata adoperata per misurare la
dissimilarità tra due unità statistiche, rispetto alle quattro variabili. Inoltre, è stato
utilizzato il metodo completo, che assicura coesione all’interno dei gruppi (minima
devianza entro i gruppi) e separazione tra i gruppi (massima devianza fra i gruppi).
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 41
Il processo di classificazione delle unità del campione ha prodotto che la migliore
partizione si ottiene in corrispondenza di un numero di gruppi pari a due:
G1 G2 TOTALE CAMPIONE
Fattori Media SD Media SD Media SD Mediana
Varietà dei prodotti 5,18 1,2996 2,68 0,9454 4.8 1.539 5
Prezzi competitivi 4,43 1,3249 2,50 1,2630 4.138 1.484 4
Campagne pubblicitarie 4,23 1,4921 1,95 1,4301 3.883 1.689 4
Posizionamento scaffali 5,44 1,2876 2,09 1,2309 4.931 1.755 5
 Il gruppo G1 è costituito da 123 intervistati.
Gli intervistati appartenenti a tale gruppo hanno espresso una valutazione, circa
l’attenzione posta dall'Iperfamila alle quattro variabili considerate, in media
“abbastanza mediocre”(tra 4 e 5); più in dettaglio, la valutazione media è stata pari a:
 5,18, per la “varietà dei prodotti”;
 4,43, per i “prezzi competitivi”;
 4,23, per le “campagne pubblicitarie”;
 5,44, per il “posizionamento dei prodotti sugli scaffali”.
G1
Valutazione dei
fattori
Varietà dei
prodotti
Prezzi
competitivi
Campagne
pubblicitarie
Posizionamento
scaffali
1 1 3 9 1
2 0 8 6 1
3 15 14 18 8
4 19 39 33 18
5 33 29 36 28
6 35 27 14 39
7 20 3 7 28
Totale
intervistati del
gruppo
123 123 123 123
RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 42
 il gruppo G2 è costituito da 22 intervistati.
Si riscontra che gli intervistati costituenti tale gruppo hanno espresso in media una
valutazione “bassa” sull'attenzione posta dall'Iperfamila alle quattro variabili.
In particolare, la valutazione media è stata pari a:
 2,68, per la “varietà dei prodotti”;
 2,50, per i “prezzi competitivi”;
 1,95, per le “campagne pubblicitarie”;
 2,09, per il “posizionamento dei prodotti sugli scaffali”.
G2
Valutazione
dei fattori
Varietà dei
prodotti
Prezzi
Competitivi
Campagne
Pubblicitarie
Posizionamento
scaffali
1 3 6 12 10
2 5 5 5 4
3 10 7 2 5
4 4 2 1 2
5 0 2 1 1
6 0 0 1 0
7 0 0 0 0
Totale
intervistati del
gruppo
22 22 22 22
La classificazione delle unità del campione in due partizioni è confermata anche
dall'applicazione dell’indice di Calinski-Harabasz (HC), il quale suggerisce che il
raggruppamento migliore si ottiene in corrispondenza di un numero di gruppi pari a 2,
il quale assicura un’elevata somma degli errori quadratici fra i due gruppi, pari a 68,83
%.
Il clustering ottenuto è stato testato in maniera meramente esplorativa, attraverso
un’analisi grafica dello scatterplot, per verificare e cercare di capire se le variabili
scelte descrivono o meno le differenze tra i due gruppi, in termini di modalità assunte
dalle quattro variabili considerate.
Come illustrato dal grafico sottostante, i dati si concentrano in due distinti e ben visibili
RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E
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La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 43
raggruppamenti. In particolare, il gruppo più numeroso di intervistati (G1) si concentra
per lo più verso valutazioni da 3 - 4 a 7, rispetto alle quattro variabili prese in esame,
mentre il gruppo meno numeroso di intervistati (G2) si distribuisce attorno valutazioni
da 1 a 3 - 4, per tutte e quattro le suddette variabili.
2
Le notizie relative alla storia e alle politiche di comunicazione dell’Etnapolis sono state prese dal sito
ufficiale dello stesso centro (www.centroetnapolis.it) e dalle notizie sulle pagine web verificate
(http://it.wikipedia.org/wiki/Etnapolis).sito web (www.centroetnapolis.it) e sito mobile
(m.centroetnapolis.it), navigabile da smartphone tramite indirizzamento con codice Q-R. inoltre le
immagini relative al logo e alla localizzazione del centro sono state prese dal sito web dello stesso
Etnapolis.
3
Tutte le immagini e le informazioni relative alla storia, alle politiche di comunicazione e alle strategie
dell’impresa intraprese dal gruppo Abata, Selex e Famila sono state prese dai siti ufficiale dei suddetti
nominati. (http://www.famila.it;www.selexgc.it; http://www.abatespa.it/it/index.html)
Varietaprodotti
1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 5 6 7
1234567
1234567
PrezziCompetitivi
CampagnePubblicitarie
1234567
1 2 3 4 5 6 7
1234567
1 2 3 4 5 6 7
Posizionamento.scaffali
La sicilia nel carrello della presa

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  • 1. Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa Corso di laurea Magistrale in Direzione Aziendale Statistica per il business Prof. S. Ingrassia Rapporto di “Statistica e Analisi di Mercato” Tema La Sicilia nel carrello della spesa: Chi, Cosa e Perché. Anno Accademico2014/15 A cura di: Karen Mustaccio, Marzia Novello, Roberta Pistone, Graziana Scandura, Melania Vasta. GRUPPO E
  • 2. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 2 Indice I. Introduzione................................................................................................................pag.3 II. Il Questionario ............................................................................................................pag.5 III. Descrizione del centro di rilevazione dell’indagine ...................................................pag.9 IV. Elaborazione dei dati ................................................................................................pag.15 Sezione A. Analisi delle profilo socio-demografico.................................................pag.15 1. Sesso ..................................................................................................................pag.15 2. Età......................................................................................................................pag.15 3. Professione.........................................................................................................pag.16 4. Titolo di studio...................................................................................................pag.18 5. Comune e provincia di residenza.......................................................................pag.19 6. Numero dei componenti del nucleo abitativo....................................................pag.21 Sezione B. Dati generali sugli acquisti all’iper/supermercato..................................pag.23 7. Distanza supermercato/ipermercato dall’abitazione del consumatore...............pag.23 8. Tempo impiegato per la spesa ...........................................................................pag.23 9. Frequenza della spesa all’Iperfamila nell’ultimo mese .....................................pag.24 10. Frequenza acquisti prodotti alimentari dei consumatori nell’ultimo mese nell’Iperfamila ...................................................................................................pag.25 11. Luoghi di acquisto diversi dal supermercato/ipermercato dei prodotti agroalimentari ...........................................................................................................................pag.27 Sezione C. La valutazione dei fattori di acquisto di prodotti alimentari ..................pag.29 12. I fattori d’importanza nell’acquisto di prodotti alimentari ................................pag.29 13. I fattori d’importanza nell’acquisto di prodotti alimentari siciliani...................pag.30 14. I Parerei dei clienti dell’Iperfamila rispetto l’attenzione posta dallo stesso nella promozione di prodotti siciliani rispetto a 4 fattori ...........................................pag.32 Sezione D. La spesa di oggi (acquisto di prodotti siciliani) ....................................pag.34 15. I prodotti siciliani acquistati nei giorni di intervista..........................................pag.34 V. Analisi bi-variata e cluster........................................................................................pag.36 Parte 1. Analisi bi-variata .........................................................................................pag.36 Parte 2. Analisi cluster..............................................................................................pag.40
  • 3. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 3 I. Introduzione. Il presente report di “Statistica e Analisi di Mercato” sul tema “La Sicilia nel carrello della spesa: Chi, Cosa e Perché” descrive le modalità di elaborazione statistica dei risultati prodotti dall’attività di indagine realizzata dal nostro gruppo di lavoro, composto da cinque studentesse frequentanti il corso di “Statistica per il Business”, tenuto dal Professore Salvatore Ingrassia, nell’ambito del corso di laurea magistrale in “Direzione Aziendale”. L’attività didattica in aula è stata articolata in tre distinte fasi: • la suddivisione della classe di studenti in gruppi di lavoro costituiti da un minino di due a un massimo di cinque componenti; • l’elaborazione, da parte di ciascun gruppo, di un proprio questionario, riguardante le abitudini di consumo e le motivazioni d’acquisto relative ai prodotti alimentari e, nello specifico, ai prodotti alimentari siciliani; • l’assemblaggio, da parte del docente del corso, di tutti i questionari proposti in un unico questionario denominato “La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché” e composto da quattro distinte sezioni tematiche. Ciascun gruppo di lavoro ha, dunque, proceduto alla somministrazione del suddetto questionario a soggetti acquirenti, intervistati all’atto di uscita dalle casse, di uno specifico supermercato situato nell’hinterland catanese. In particolare, la rilevazione statistica effettuata dal nostro gruppo di lavoro è avvenuta all’uscita dell’ “Iperfamila” del centro commerciale Etnapolis, durante i giorni 15-20 e 22 del mese di Novembre 2014, nel corso dei quali sono stati intervistati complessivamente 145 soggetti. I principali obiettivi dell’indagine da noi perseguiti sono stati quelli di: • comprendere il modo in cui la quantità e la qualità dei prodotti alimentari (siciliani e non) acquistati cambia in relazione alle caratteristiche personali e sociali di ciascun acquirente; • individuare sia il grado di importanza che ciascun acquirente attribuisce a una serie di variabili relative ai prodotti alimentari specificamente siciliani, sia il grado di
  • 4. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 4 attenzione riservata alla valorizzazione e alla promozione dei suddetti prodotti, da parte dell’Iperfamila di riferimento. I dati così raccolti, sottoposti alla normativa in materia di protezione dei dati personali (legge n° 675/1996), sono stati elaborati mediante il software di analisi statistica R. Più in dettaglio, l’attività di elaborazione dei dati ha preso in considerazione, singolarmente, le quattro sezioni che compongono il questionario somministrato, per ciascuna delle quali la mera esposizione dei dati rilevati è stata avvalorata da una interpretazione teorica e da una rappresentazione grafica degli stessi. Relativamente a quest’ultima, la scelta del grafico da adoperare è stata effettuata sulla base della tipologia di variabile di volta in volta analizzata (quantitativa o qualitativa). L’ultima parte del report è stata dedicata all’adozione di tecniche statistiche volte ad analizzare in maniera più approfondita i dati a nostra disposizione, al fine di ottenere informazioni aggiuntive sui medesimi dati, e di trarre, dunque, alcune conclusioni sul comportamento d’acquisto del campione intervistato. In particolare, sono stati scelti alcuni caratteri abbinati a coppie, per ciascuno dei quali sono state rappresentate la modalità e la corrispondente frequenza relativa in una “tabella di frequenza a doppia entrata” (o “tabella di contingenze”), realizzando una “distribuzione condizionata”, così denominata in quanto mostra il grado di condizionamento tra i due caratteri scelti. Infine, l’intento di individuare gruppi omogenei all’interno del campione analizzato ci ha indotto a condurre una “cluster analysis”, attraverso la scelta di determinati caratteri e il relativo calcolo delle distanze tra le diverse unità del campione.
  • 5. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 5 II. Il questionario. Il questionario somministrato è composto da 15 quesiti, raggruppati nelle 4 seguenti sezioni tematiche. Sezione A. Breve profilo socio-demografico. E’ necessaria ai fini della classificazione preliminare dei soggetti intervistati, sulla base di variabili attinenti la loro sfera personale e sociale (sesso, mese e anno di nascita, professione, titolo di studio, comune e provincia di residenza, numero dei componenti del nucleo abitativo). Sezione B. Dati generali sugli acquisti al supermercato/ipermercato. Essa può essere a sua volta suddivisa in tre sottosezioni, ciascuna delle quali persegue uno specifico obiettivo:  Il quesito n° 7 chiede all’intervistato di indicare la distanza esistente tra il supermercato Iperfamila del centro commerciale Etnapolis e la propria abitazione, mentre la domanda n° 8 chiede allo stesso di fornire l'indicazione del tempo impiegato per fare la spesa, durante il giorno di somministrazione del questionario. I due suddetti quesiti mirano a individuare se vi sia o meno relazione tra le due variabili di distanza e di tempo.  Le domande n° 9 e n° 10 riguardano, rispettivamente, la frequenza dell’intervistato relativa alla spesa nell’ultimo mese presso l’Iperfamila di riferimento, e la frequenza di acquisto, da parte dello stesso, di 12 categorie di prodotti alimentari di largo consumo. L’analisi congiunta delle risposte a tali due domande consente di ipotizzare la probabilità con la quale ciascun prodotto acquistato dall’intervistato nell’ultimo mese proviene dagli scaffali dell’Iperfamila.  Il quesito n° 11 ha ad oggetto una specifica tipologia di beni alimentari, quelli agroalimentari, rispetto ai quali si intende comprendere se l’acquisto avvenga soltanto in supermercati o anche in cantine, mercati rionali, aziende agricole e/o caseifici. Le possibili risposte ai suddetti quesiti si traducono in diversi gradi di importanza attribuita alle modalità di acquisto dei prodotti agroalimentari. Sezione C. Valutazione dei fattori di acquisto di prodotti alimentari. Si propone di identificare, attraverso l’assegnazione di un punteggio da 1 a 7 (dove 1 = per niente e 7 = moltissimo), il livello di attenzione che l’intervistato riserva a una serie di fattori, nel
  • 6. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 6 processo di acquisto di:  prodotti alimentari generici (domanda n° 12);  prodotti alimentari siciliani (domanda n° 13). Con specifico riferimento ai prodotti siciliani, la somministrazione del questionario in esame è volta a comprendere, non solo il peso che tali prodotti assumono all’interno del paniere di beni acquistati dall’intervistato, ma anche il grado, da questi percepito, di attenzione posta dall’Iperfamila nella promozione di prodotti siciliani. A tal fine, il quesito n° 14 chiede all’intervistato di attribuire un punteggio da 1 a 7 al suddetto supermercato in termini di:  varietà dei prodotti;  prezzi competitivi;  campagne pubblicitarie;  posizionamento negli scaffali. Sezione D. La spesa di oggi. Costituisce l’ultima sezione del questionario “La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché”, la quale si concentra esclusivamente sui prodotti siciliani acquistati dall’intervistato nel giorno di somministrazione del suddetto questionario. La domanda n° 15 chiede, infatti, all’intervistato di indicare, tra quelli elencati, il/i prodotto/i siciliano/i eventualmente acquistato/i, offrendo allo stesso la possibilità di specificare uno o più prodotti siciliani aggiuntivi.
  • 7. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 7
  • 8. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 8
  • 9. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 9 III. Descrizione del centro di rilevazione. ETNAPOLIS: “La Città del Tempo Ritrovato”. Il centro commerciale Etnapolis, è sito in contrada Valcorrente, nel territorio del comune di Belpasso (Catania), tra Piano Tavola e Paternò. Il complesso, inaugurato nel 2006 e progettato dell'architetto Romano Massimiliano Fuksas, è identico all’ Europark, centro commerciale di Salisburgo, in Austria, anche questo progettato da Fuksas. Elemento che caratterizza l’architettura del centro, il logo ETNAPOLIS, posto sul prospetto principale del complesso, quest’ultimo realizzato attraverso una doppia pelle di rivestimento. Si tratta di uno tra i più grandi centri commerciali in Italia, si estende infatti su una superficie di 140.000 mq e conta più di 130 esercizi commerciali. Una vasta area del centro è adibita a zona ristorazione, per un totale di ben 16 ristorazioni. Presenta anche un cinema multisala dotato 12 schermi e 2500 posti. All’esterno sono poi presenti strutture sportive adibite a Campi Basket, Beach Volley e Calcetto, un gran parco-giochi, percorsi natura e avventura e un grande lago artificiale. Ampio il parcheggio che conta più di 6000 posti auto fra parcheggio interrato coperto, “Dove è possibile essere - fare - imparare e voler restare.”
  • 10. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 10 parcheggio scoperto a livello e sul tetto. L’Etnapolis è stato sognato e progettato per essere uno SPAZIO, in grado di offrire divertimento, comodità e benessere, ossia “Un luogo capace di favorire e rendere piacevole la formazione dei RICORDI”. Per quanto concerne la comunicazione2 , sul sito web e mobile ufficiali2 del centro, è possibile trovare tutte le informazioni utili riguardo i servizi offerti dallo stesso (tra cui il wi-fi disponibile per tutti i clienti per navigare gratuitamente) e gli eventi periodici che ospita. L’Etnapolis è attivo sui principali social network, quali facebook, twitter, google+,pinterest, youtube, foursquare e instagram. Il centro ha un vasto potenziale bacino di utenza, rappresentato dalle provincie della Sicilia orientale (Catania, Messina, Siracusa, Enna, Caltanissetta, Agrigento). Esso si caratterizza per la facilità di raggiungimento, in quanto è sito in una zona strategica dal punto di vista dei collegamenti; difatti, è facilmente raggiungibile: - dalla tangenziale di Catania per mezzo della Strada statale 121; - dalle autostrade Messina – Catania (A18), Palermo – Catania (A19); - dall’aeroporto Fontanarossa di Catania prendendo un taxi; - per mezzo della Metropolitana nella Stazione Centrale di Catania e proseguire tramite la Ferrovia Circumetnea, con apposita fermata in c. Val-corrente; - tramite le Linee Ast Fermata Direzione Paternò. A ciò si aggiunge un servizio di bus navetta che permette di raggiungere l’interno del centro.
  • 11. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 11 Iperfamila. L’Iperfamila, inaugurato nel Gennaio del 2010, è ubicato al primo piano del centro commerciale Etnapolis e si sviluppa su una superficie di circa 18000 mq. Nasce in seguito all’acquisizione dell’Iper-Carreffour, a soli 4 anni dall’apertura di quest’ultimo, da parte del gruppo Roberto Abate S.p.A., andando ad assorbire 250 dipendenti della vecchia gestione. La Roberto Abate S.p.A. è un’azienda presente nel territorio delle province di Catania, Palermo, Messina, Siracusa ed Enna con cinque diverse insegne, quali Cash & Carry, IperFamila, Famila, A&O e Ard. Si tratta di uno fra i principali poli della Grande Distribuzione Organizzata in Italia. Il gruppo è presente con 62 punti vendita di proprietà, di cui 26 a marchio Selex e 36 a marchio Ard Discount, 13 punti vendita di proprietà concessi in franchising a terzi e 2 punti vendita associati e ha un organico di oltre 1000 dipendenti. Il fatturato dell’Abate S.p.A. ha vissuto una continua crescita, raddoppiando negli ultimi anni, e ciò grazie ad una strategia aggressiva di nuove aperture su l’intero territorio Siciliano. Fondamentale è stato nel 2007 l'ingresso della società nel Gruppo Selex, un’importante catena distributiva attiva in Italia dal 1964. Si tratta di un’operazione che ha consentito, in un mercato caratterizzato da un’elevata competitività come quello della grande
  • 12. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 12 distribuzione in Italia e soprattutto in Sicilia, di garantire al cliente qualità del servizio e soprattutto prezzi contenuti, tutti aspetti che da sempre il gruppo Abate ha posto al centro dell’attenzione. Ed è proprio facente parte del gruppo Selex l’insegna Famila, presente con oltre 245 punti vendita in tre diversi formati, Famila, Famila Superstore e IperFamila, che si differenziano fra loro per dimensione e assortimenti; mediamente la superficie di Famila è di 1.500/2.000 mq, quella di Famila Superstore di 2.200/2.700 mq, e quella di IperFamila di oltre 3.000 mq. Inoltre, Famila3 ha intrapreso una nuova campagna di comunicazione volta a rafforzare il payoff storico “Con noi sei in famiglia” e il posizionamento dell'insegna: "Il risparmio senza rinunciare alla qualità". Nelle copertine dei volantini e, in generale, in tutta la comunicazione (rivista Viviclub Famila, sito web, newsletter, pagina facebook), riporta il “Con noi” per ribadire la vicinanza ai consumatori e per introdurre le varie iniziative. Difatti, di volta in volta, i titoli sono completati con un riferimento diretto e concreto all’offerta in corso o con brevi testi di grande impatto, che ribadiscono la forte convenienza. Le immagini, semplici ma efficaci, completano e amplificano il messaggio trasmesso, mettendo sempre in primo piano la freschezza e la qualità dei prodotti, punto di forza di Famila. Anche nella campagna di comunicazione radio, vi è un’introduzione comune e ricorrente: la frase “Famila, il segreto di una spesa di qualità” fa sempre da sipario a scene di vita familiare, per ricordare il concetto portante della comunicazione. La parte istituzionale svela il segreto e il posizionamento di Famila ("il risparmio senza rinunciare alla qualità"), a chiudere un circolo virtuoso trasversale a tutti i media, che
  • 13. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 13 comunica qualità, freschezza e convenienza. Con un tono di voce coinvolgente e ironico, si ribadiscono i valori di vicinanza e familiarità che distinguono Famila nel panorama della grande distribuzione italiana. L’Iperfamila del centro Etnapolis, che si estende per oltre 18000 mq, si caratterizza per la comodità di raggiungimento, sia tramite mezzi pubblici, quali in particolar modo la Ferrovia Circumetnea, che in automobile, in quanto ubicato a breve distanza dalla Strada statale 121. Alla comodità di raggiungimento si affiancano numerosi servizi, come l'ampio parcheggio che dispone di oltre 6000 posti auto, dotato di impianto di video-sorveglianza e con zona riservata ai disabili, la consegna a domicilio, le casse preferenziali per portatori di handicap e per gestanti, la fidelity card, il box informazioni. Per non dimenticare gli orari di apertura: l’ipermercato è aperto 7 giorni su 7, dal lunedì alla domenica con orario continuato dalle 9.30 alle 21.30. Presenti tutti i reparti: da quelli tradizionali dedicati alla macelleria, all’ortofrutta, alla pescheria, ai latticini e alla gastronomia, si affiancano i banchi self-service della macelleria e dell’ortofrutta, e i reparti pasticceria e gastronomia. Presenti anche reparti non alimentari quali casalinghi, cancelleria, elettronica di consumo, libri e infanzia. Ampio e variegato l’assortimento di prodotti che spaziano da quelli delle grandi marche ai prodotti locali, tipici dei singoli territori. Punti di forza dell’Iperfamila sono poi le variegate linee di prodotti delle marche commerciali Selex quali ad esempio quella dedicata ai prodotti ortofrutticoli a coltivazione biologica o la linea dedicata ai prodotti salutistici. Particolare importanza riveste ai fini dell’indagine svolta, il marchio Selex “Saper di Sapori”, marchio che riunisce le tipicità alimentari di ciascun territorio.
  • 14. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 14 Ciascun prodotto, facente parte di questa linea, riporta in etichetta informazioni dettagliate circa la zona di provenienza e, laddove possibile, i prodotti facente parte di questa linea riportano in etichetta una cartina, allo scopo di evidenziare la zona di provenienza della specialità. In linea con la filosofia dei supermercati del gruppo Selex, anche l’Iperfamila del Centro Etnapolis, dedica ampi spazi sia sugli scaffali, nonché nei volantini, nella rivista Vivi club Famila, negli schermi disposti all’interno dell’iper, ai prodotti tipici siciliani, quali ad esempio, il salame Sant’Angelo di Brolo DOP, rimarcando più volte il concetto di “Bontà e freschezza garantite a chilometro zero” a testimonianza della profonda vicinanza al territorio dell’azienda.
  • 15. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 15 IV. Elaborazione dei dati. I dati acquisiti dalle interviste effettuate ai clienti dell’Iperfamila all’uscita dalle casse, all’interno del centro commerciale Etnapolis, sono stati elaborati tramite il software di statistica R. Sezione A. Analisi delle profilo socio-demografico. 1. Sesso Dall’elaborazione dei dati relativi alla variabile “Sesso” dei soggetti intervistati, emerge che le 145 unità, costituenti il campione analizzato, sono ripartite in: • 55 “Maschi”. Essi rappresentano il 37,93% del campione; • 90 “Femmine”. Esse rappresentano il 62,07% del campione, in netta maggioranza rispetto ai maschi, come si evince dal diagramma a settori circolari qui a fianco. 2. Anno di nascita ed età. La conoscenza dei valori assunti dalla variabile “Anno di nascita”, per ciascuna unità del campione analizzato, ci consente di asserire che:  il minimo e il massimo della distribuzione campionaria corrispondono, rispettivamente, agli anni 1938 e 1996;  metà degli intervistati è certamente nata tra il 1957 (1° quartile) e il 1979 (3° quartile);  la mediana, ossia il valore a sinistra e a destra del quale si colloca il 50% delle osservazioni, è rappresentata dall’anno 1965.
  • 16. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 16 Inoltre, la media dell’anno di nascita è pari al 1967. Quanto all’ “Età” degli intervistati, essa è ottenuta sottraendo all’anno di somministrazione del questionario in esame (2014) l’anno di nascita dichiarato da ciascuno dei suddetti intervistati e aggiungendo il mese di nascita. Più in dettaglio, l’istogramma soprastante rivela che la classe di valori più numerosa è quella compresa tra i 51 e i 55 anni di età, nella quale rientrano 24 intervistati, seguita dalla classe i cui componenti hanno un’età minima di 36 anni e un’età massima di 40 anni, alla quale appartengono 20 intervistati. I valori di minimo e di massimo dell’ “Anno di nascita” e dell’ “Età” sono schematizzati mediante la seguente tabella, la quale contiene, altresì, i valori che tali due variabili assumono in corrispondenza dei rispettivi 1° e 3° quartili. Dati boxplot Anno di nascita Minimo 1° quartile Mediana Media 3° quartile Massimo 1938 1957 1965 1967 1979 1996 Età Massimo 3°quartile Mediana Media 1°quartile Minimo 76,92 57,67 49,08 47,14 35,58 18,33
  • 17. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 17 La corrispondenza tra i valori delle due variabili in esame si evince graficamente dai due boxplot sottostanti, i quali evidenziano una coincidenza incrociata, sia tra i baffi, che tra gli estremi delle due scatole. In altri termini, il massimo del primo boxplot (1996) equivale al minimo del secondo boxplot (18 anni e 3 mesi), e viceversa, così come il primo quartile dell’anno di nascita (1957) eguaglia il terzo quartile dell’altro (57 anni e 8 mesi), e viceversa. Dunque, il 50% del campione ha un’età compresa tra 35 anni e 6 mesi (1° quartile) e 57 anni e 8 mesi (3° quartile). L’età media degli intervistati è pari a 47,14 , ossia a 48 anni e 2 mesi. 3. Professione. La terza variabile considerata nel questionario è la “Professione”. Dall’analisi dei dati del campione di riferimento, emerge che le 145 unità si distribuiscono, in maniera eterogenea, nel seguente modo:  i Lavoratori dipendenti rappresentano il 35,17 % del campione, predominando sulle altre categorie professionali;  le Casalinghe rappresentano il 23,45% del campione;
  • 18. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 18  i Pensionati rappresentano il 13,10% del campione;  i Lavoratori autonomi rappresentano l’11,72% del campione;  gli Studenti, invece, rappresentano una quota del campione pari al 7,58%;  le minoranze sono rappresentate da: - Disoccupati, pari al 4,83% del campione; - Altre categorie professionali pari al 4,14% del campione; in particolare, in tale modalità rientrano gli intervistati che hanno specificato la loro posizione lavorativa, ossia 1 cassaintegrato, 4 commercianti e 1 artigiano. 4. Titolo di studio. Il titolo di studio è la quarta variabile presa in esame, al fine di conoscere il livello d’istruzione del campione. Come si evince dalla tabella e dal diagramma a barre sottostanti, le unità statistiche si distribuiscono in modo eterogeneo e asimmetrico. In particolare, circa la metà degli intervistati è in possesso di “Diploma di media superiore” (50,35%), il 22,07% è in possesso della “Licenza media inferiore”, mentre i “Laureati” rappresentano il 22,09% del campione analizzato, con: - numero di intervistati in possesso di laurea triennale pari al 7,59% del campione; Professione Frequenze Lavoratore dipendente 35,17% Lavoratore autonomo 11,72% Studente 7,58% Casalinga 23,45% Disoccupato 4,83% Pensionato 13,10% Altro 4,14% Totale 100%
  • 19. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 19 - numero di intervistati in possesso di laurea magistrale/v.o. pari al 14,50% dello stesso. Le più basse percentuali si registrano in corrispondenza delle modalità “Nessun titolo di studi” (0,69%) e “Dottorato”(0,69%), mentre nessuno degli intervistati ha conseguito un “Master”. 5. Comune e provincia di residenza. Tra le informazioni desunte dalla somministrazione del questionario in esame vi è anche quella relativa al luogo di provenienza dei soggetti intervistati, necessaria per attribuire a questi ultimi una collocazione geografica. La rappresentazione grafica della variabile “Provincia di residenza” è fornita dal sottostante diagramma a settori circolari, dal quale si evince che quasi la totalità delle unità campionarie (132/145) risiede nel comune di Catania e nei comuni del relativo territorio provinciale. I rimanenti intervistati (13) sono ripartiti tra le province di Messina, Siracusa, Enna e Caltanissetta. Titolo di studio Frequenza Nessun titolo 0,69% Licenza elementare 4,14% Licenza media inferiore 22,07% Diploma media superiore 50,35% Laurea triennale 7,59% Laurea magistrale/ v.o. 14,50% Master 0% Dottorato 0,69% Totale 100%
  • 20. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 20 Relativamente alla provincia di Catania, i dati raccolti nella tabella a fianco consentono di individuare i vari paesi coinvolti, associando a ciascuno di essi il numero di intervistati che vi risiede. Ad occupare i primi tre posti, in termini di peso, all’interno della distribuzione campionaria analizzata, sono i paesi di Paternò, Belpasso e Motta Sant’Anastasia, nei quali risiedono, rispettivamente, 22, 20 e 16 dei soggetti intervistati. Per quanto concerne, invece, le altre province, si osservano 4 unità campionarie residenti a Messina (di cui una a Lipari), 3 unità residenti in provincia di Caltanissetta (2 a Niscemi e 1 a Gela), 3 unità residenti in provincia di Siracusa (2 a Lentini e 1 a Carlentini) e 3 soggetti con residenza a Enna (di cui 2 a Regalbuto). Complessivamente, gli intervistati residenti nelle province di Messina, Caltanissetta, Siracusa ed Enna sono 13 e rappresentano, pertanto, appena il 9% del campione, distaccandosi nettamente dalla percentuale di quelli residenti nel territorio della provincia di Catania, pari a poco più del 91%. Distribuzione provincie di residenza Provincia Frequenza Catania (CT) 91,03% Caltanissetta (CL) 2,07% Siracusa (SR) 2,07% Messina (ME) 2,76% Enna (EN) 2,07% Totale 100% Distribuzione Comuni di residenza nella provincia di Catania(su 132 unità) Paese Frequenza Catania 17,42% Paternò 16,66% Belpasso 15,15% Motta Sant’Anastasia 12,12% Adrano 9,09% Biancavilla 8,33% Misterbianco 5,30% Camporotondo Etneo 3,78% Santa Maria di Licodia 3,78% Nicolosi 3,03% Mascalucia 2,72% Ragalna 1,51% Bronte 0,75% Gravina di Catania 0,75% Totale 100%
  • 21. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 21 6. Numero componenti del nucleo abitativo per cui si acquista. L’ultimo quesito inserito nella sezione socio-demografica del questionario in esame riguarda il numero di componenti del nucleo abitativo di ciascun soggetto intervistato. Come emerge dal grafico a barre e dalla tabella sottostanti, quasi il 35% delle unità campionarie condivide il nucleo abitativo con altre tre persone, mentre poco meno del 22% vive con soltanto un’altra persona. Il 25,51% e il 13,10% sono, rispettivamente, le percentuali di intervistati il cui nucleo è formato da 3 e da 5 componenti, mentre i soggetti che vivono da soli, quelli che vivono con altre 5 persone e quelli che vivono con altre 6 persone rappresentano, complessivamente, poco meno del 6% del campione analizzato. Distribuzione n° dei componenti del nucleo abitativo N° Componenti Frequenza 1 2,76% 2 22,07% 3 25,51% 4 34,48% 5 13,10% 6 1,38% 7 0,69% Totale 100%
  • 22. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 22 Informazioni aggiuntive sulla distribuzione della variabile “Numero componenti del nucleo abitativo” sono fornite dalla seguente tabella e rappresentate graficamente mediante il corrispondente boxplot. Più in dettaglio, si evince che: nel campione il nucleo abitativo più piccolo è formato da 2 individui (valore minimo), mentre il nucleo abitativo più grande è costituito da 5 persone (valore massimo). Il 25% (1°quartile) e il 50% (la mediana) del campione hanno un nucleo abitativo composto da 3 componenti, mentre il 75% del campione è formato da al più 4 individui. Rispetto alla totalità del campione, i nuclei abitativi composti da 1, 6 e 7 componenti risultano essere dei dati anomali. Inoltre, ogni nucleo abitativo è mediamente costituito da 3,4 individui. Valori boxplot N° componenti Minimo 2 1° quartile 3 Mediana 3 3° quartile 4 Massimo 5
  • 23. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 23 Sezione B. Dati generali sugli acquisti all’iper/supermercato 7. Distanza supermercato/ipermercato dall’abitazione del consumatore. Per quanto riguarda l'ubicazione del centro Iperfamila rispetto all'abitazione degli intervistati, si può notare che i Paesi di residenza di questi ultimi sono distribuiti tra più province siciliane. Solo una bassissima percentuale degli intervistati (4,83%) abita, infatti, ad una distanza dal suddetto centro inferiore a 2 km. A seguire, il 20,69% si trova tra i 2-5 km, il 26,90% tra i 5-10 km, mentre la maggior parte di essi (47,59%) abita a una distanza superiore a 10 km. Da questo emerge come, nonostante la maggior parte dei visitatori risieda a una distanza non indifferente dall'Iperfamila, abbia comunque piacere a fare la spesa presso tale centro. 8. Tempo impiegato per la spesa. Come si può osservare dalla tabella e dal diagramma a barre sottostanti, il tempo medio per fare la spesa, per la maggior parte del campione analizzato (40%), si attesta fra i 30 minuti e un'ora. La seconda fascia con maggiore concentrazione rappresenta il 29,66% delle osservazioni e ha impiegato tra i 15 e 30 minuti. A seguire, le fasce meno ampie hanno impiegato meno di 15 minuti (15,17%), da 1 ora a 2 ore (12,41%) e, per ultima, più di 2 ore (2,76%). Distribuzione Distanze Frequenze 0 - 2 km 4,83% 2 - 5 km 20,69% 5- 10 km 26,90% > 10 km 47,59% Totale 100%
  • 24. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 24 9. Frequenza acquisti nell’Iperfamila dell’Etnapolis nell’ultimo mese. Agli intervistati è stato inoltre domandato se, nel corso dell'ultimo mese, si sono recati a fare la spesa presso l’Iperfamila dell’Etnapoils. Dai dati emersi si nota che la maggior parte del campione (43,45%) solitamente acquista nell'ipermercato da 1 a 2 volte al mese. A seguire, in ordine di numerosità, il 22,76% degli intervistati fà la spesa nell’Iperfamila da 3 a 4 volte al mese; mentre il 20% del campione vi si reca per fare acquisti più di 4 volte al mese. Solo una piccola minoranza, il 13,79% del campione, non era mai andato a fare la spesa presso l’Iperfamila considerato. Tempo Frequenze < 15 minuti 15,17% 15 -30 minuti 29,66% 30 minuti - 1 ora 40% 1- 2 ore 12,41% > 2 ore 2,76% Totale 100% Visite mensili Iperfamila Frequenze mai 13,79% 1-2 volte 43,45% 3-4 volte 22,76% > 4 volte 20% totale 100%
  • 25. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 25 10.Frequenza acquisti prodotti alimentari dei consumatori nell’ultimo mese nell’Iperfamila. Agli intervistati è stato chiesto di evidenziare quali prodotti alimentari hanno acquistato nel corso del mese di novembre e con quale frequenza. I risultati sono stati i seguenti: Prodotti alimentari acquistati nell’ultimo mese (frequenze%) Dati boxplot Prodotti (1) Mai (2) 1-2 volte (3) 3-4 volte (4) > 4 volte Totale Min 1°Q. Mediana Media 3°Q. Max Bevande Gassate 40 45,5 8,97 5,51 100 1 1 2 1,80 2 4 Biscotti Brioscine 14,4 49,6 26,2 9,65 100 1 2 2 2,31 3 4 Gelati 76,6 13,1 8,28 0 100 1 1 1 1,30 1 3 Latte e Latticini 11,0 32,4 33,1 23,4 100 1 2 3 2,69 3 4 Liquori 72,4 18,6 6,90 2,07 100 1 1 1 1,39 2 4 Marmellat a 46,2 41,3 9,66 2,75 100 1 1 2 1,69 2 4 Miele 57,9 31,7 6,90 3,45 100 1 1 1 1,56 2 4 Olio 49,6 31,7 13,7 4,83 100 1 1 2 1,74 2 4 Pasta 2,07 48,9 32,4 16,5 100 1 2 2 2,63 3 4 Salse, Sughi Conserve 23,4 40,6 28,9 6,90 100 1 2 2 2,19 3 4 Salumi 20,6 37,9 26,9 14,4 100 1 2 2 2,35 3 4 Vino 45,5 38,6 14,4 1,38 100 1 1 2 1,72 2 4 Come si può notare, attraverso la tabella soprastante e il boxplot di seguito, gli acquisti più rari sono stati quelli relativi a “Bevande gassate analcoliche”, “Gelati”, “Liquori”, “Marmellate”, “Miele”, “Olio” e “Vino”. Viceversa, gli acquisti mensili più frequenti hanno riguardato: “Biscotti e brioscine”, “Latte e latticini”, “Pasta”, “Salse, sughi e conserve” e “Salumi”.
  • 26. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 26 La mediana è:  uguale a 1 (“mai”), per gelati, liquori e miele;  uguale a 2 (“1-2 volte”), per bevande, biscotti, marmellata, olio, pasta, sughi e conserve, salumi e vino;  uguale a 3 (“3-4 volte”), per latte e latticini. Il valore minimo è per tutte le osservazioni pari a 1 (“mai”); il valore massimo è per tutte le osservazioni (ad eccezione dei gelati dove è 3 (“3-4 volte”)) pari a 4 (“più di 4 volte”).
  • 27. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 27 11.Luoghi di acquisto diversi dal supermercato/ipermercato dei prodotti agroalimentari. Un altro quesito a cui gli intervistati sono stati sottoposti è stato quello di indicare se e con quale frequenza comprano i prodotti agro-alimentari in luoghi diversi dal supermercato, ossia “Cantine”, “Mercati”, “Aziende agricole” e “Caseifici”. È emerso che più della metà degli intervistati non acquista mai i prodotti agro-alimentari in cantine, aziende agricole e caseifici. I mercati cittadini, invece, sono il luogo d'acquisto più frequentato. Infatti, il 20,69% del campione acquista spesso i suddetti prodotti nei “mercati di quartiere”. Tuttavia, dai dati ottenuti si riscontra che la maggior parte degli intervistati preferisce acquistare i prodotti agro-alimentari presso i supermercati. Se ne riportano i risultati nella seguente tabella: Frequenza acquisto Luoghi di acquisto diversi dall’iper/ supermercato Cantine /Enoteche Mercati di quartiere o cittadini Aziende agricole Caseifici Mai 69,65% 37,93% 72,41% 64,13% raramente 26,21% 35,86% 22,07% 31,03% frequentemente 3,45% 20,69% 4,14% 3,45% Molto spesso 0,69% 5,52% 1,38% 1,38% totale 100% 100% 100% 100%
  • 28. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 28 Attraverso la tabella e il boxplot di seguito, è possibile avere una visione d'insieme sulla frequenza degli acquisti alimentari in luoghi diversi dal supermercato. Si nota, infatti, come la concentrazione dei valori si abbia nel primo quartile, in corrispondenza di tutti e quattro i luoghi di acquisto citati. Solo per la variabile “Mercati di quartiere”, i valori delle osservazioni si concentrano, oltre che nel primo quartile, anche nel secondo. Dati boxplot Cantine Mercati di quartiere Aziende agricole Caseifici Minimo 1(mai) 1(mai) 1(mai) 1(mai) 1° quartile 1(mai) 1(mai) 1(mai) 1(mai) Mediana 1(mai) 2(raramente) 1(mai) 1(mai) Media 1.352 1.938 1.345 1.421 3 ° quartile 2(raramente) 3 (frequentemente) 2(raramente) 2(raramente) Massimo 4 (molto spesso) 4 (molto spesso) 4 (molto spesso) 4 (molto spesso)
  • 29. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 29 Sezione C. Valutazione dei fattori di acquisto di prodotti alimentari 12. Fattori considerati importanti nell’acquisto di prodotti alimentari. Dalle risposte dei 145 intervistati riguardo la valutazione di fattori nell'acquisto di prodotti alimentari, possiamo notare come la maggior parte di questi fattori risultano essere molto importanti; infatti, salvo alcuni casi, si verifica una polarizzazione verso valutazioni medio/ alte, come per la “Certificazione di qualità”, l’”Informazione in etichetta, l’”Origine”, il “Prezzo”. Per gli intervistati, hanno, invece, scarsa importanza, nell'acquisto di prodotti alimentari, le “Campagne pubblicitarie” e i “Consigli di parenti o amici”, come mostrato dalla tabella di seguito riportata. Valutazione dei fattori di acquisto di prodotti alimentari in valori % Dati boxplot Valutazione Fattori (da per niente a moltissimo) Minimo 1°quartile QMedianiaa Media 3°Quartile Massimo 1 2 3 4 5 6 7 Conf. del prodotto 10 9 7 21 20 12 22 1 3 5 4.56 6 7 Cert. di qualità 2 1 3 11 13 17 52 1 5 7 5.91 7 7 Info. in etichetta 3 2 2 6 10 17 60 1 6 7 6.06 7 7 Origine 3 4 3 3 8 16 64 1 6 7 6.12 7 7 Marca 6 5 8 14 15 19 33 1 4 6 5.15 7 7 Prezzo 0 0 3 13 12 18 54 3 5 7 6.08 7 7 Cert. Bio. 8 2 11 14 16 15 33 1 4 5 5.05 7 7 Camp. Pubb. 23 8 11 20 19 10 8 1 2 4 3.65 5 7 Off. Promo. in volantino 4 5 8 8 17 15 43 1 5 6 5.48 7 7 Consiglio di parenti o amici 28 8 12 19 14 12 8 1 1 4 3.48 5 7 Abit. alim. 1 3 8 10 15 23 39 1 5 6 5.59 7 7
  • 30. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 30 Questo risultato si evince in maniera più dettagliata dal seguente grafico box-plot. Infatti, si evidenzia come i fattori "Informazioni in etichetta" e "Luogo di provenienza/origine" siano poco importanti soltanto in corrispondenza di pochissimi outliers. 13.Fattori considerati importanti nell’acquisto di prodotti alimentari siciliani. Relativamente alla valutazione dei precedenti fattori con specifico riguardo, in questo caso, all'acquisto dei prodotti alimentari siciliani, gli intervistati attribuiscono ai suddetti fattori notevole importanza; infatti, si verifica una polarizzazione verso valutazioni alte, come mostrato dalla tabella di seguito.
  • 31. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 31 Valutazione dei fattori d’importanza nell'acquisto di prodotti siciliani in frequenze%) Dati boxplot Fattori Valutazione Minimo 1°quartil e Mediana Media 3° quartile Massimo 1 2 3 4 5 6 7 Fiducia nel Produttore 3 1 9 12 8 11 57 1 5 7 5,81 7 7 Freschezza e genuinità 0 0 5 8 6 10 70 3 6 7 6,33 7 7 Gusto profumi e sapori 1 3 6 8 10 11 61 1 5 7 6,02 7 7 Bellezzaedaspetto estetico 8 4 13 18 20 9 28 1 4 5 4,78 7 7 Alimentazione sana ed equilibrata 1 1 6 3 12 25 52 1 6 7 6,02 7 7 Rapporto qualità-prezzo 0 1 2 6 8 26 57 2 6 7 6,27 7 7 Sostegno all'economia locale 1 1 7 8 13 26 43 1 5 6 5,83 7 7 Attaccamento alla propria terra e tradizioni 5 1 2 10 14 24 44 1 5 6 5,77 7 7 Tale risultato si evince in maniera più dettagliata dal relativo grafico box-plot. Il 50 % degli intervistati reputa: - importantissimi, i fattori "Fiducia nel produttore", "Freschezza", "Gusto", "Alimentazione Sana" e "Rapporto qualità / prezzo", assegnando loro la massima valutazione attribuibile, pari a 7; - molto importanti, i fattori "Sostegno all'economia locale" e "Attaccamento a propria terra / tradizioni", ai quali corrisponde una valutazione pari a 6; - importante, soltanto il fattore “Bellezza ed Aspetto Estetico”, assegnando ad esso una valutazione pari a 5.
  • 32. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 32 14. Parere intervistati riguardo l’attenzione posta dall’Iperfamila nella promozione di prodotti siciliani. Dalle risposte dei 145 intervistati riguardo l'attenzione che l’Iperfamila pone ai fattori di promozione dei prodotti siciliani, possiamo notare come non tutti questi fattori risultano essere molto importanti; infatti si registra una polarizzazione verso valutazioni medie, come mostrato dalla tabella qui di seguito.
  • 33. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 33 Valutazione dell'attenzione posta dall'iperfamila nella promozione di prodotti siciliani. Dati boxplot 1 2 3 4 5 6 7 Min. 1st Mediana Media 3rd Max. Varietà dei prodotti 3% 3% 17% 16% 23% 24% 14% 1 4 5 4.8 6 7 Prezzi competitivi 6% 9% 14% 28% 21% 19% 2% 1 3 4 4.138 5 7 Campagne pubblicitarie 14% 8% 14% 23% 26% 10% 5% 1 3 4 3.883 5 7 Posizionamento negli scaffali 8% 3% 9% 14% 20% 27% 19% 1 4 5 4.931 6 7 Questo risultato si evince in maniera più dettagliata dal grafico box-plot sottostante. In particolare, si evidenzia che, relativamente ai fattori "Varietà dei prodotti" e "Posizionamento negli scaffali", la mediana si colloca all'altezza del grado di valutazione 5, mentre con riferimento ai fattori "Prezzi competitivi" e "Campagne pubblicitarie", essa corrisponde al grado di valutazione 4. Quindi, possiamo constatare che questi ultimi due fattori rappresentano punti di debolezza dell’Iperfamila oggetto di indagine.
  • 34. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 34 Sezione D. La spesa di oggi 15.La spesa di oggi. L’ultima sezione del questionario è la “Spesa di oggi”, la quale si concentra esclusivamente sui prodotti siciliani acquistati dagli intervistati nei giorni di somministrazione del suddetto questionario. I dati elaborati mostrano che gran parte del campione predilige i prodotti siciliani; infatti, il 62,76% degli intervistati ha dichiarato di aver comprato prodotti siciliani, mentre la restante parte degli intervistati, pari al 37,24% del campione, non ha acquistato alcun prodotto siciliano. In particolare, i prodotti alimentari “Siciliani” maggiormente acquistati sono stati:  per il 16,55% del campione “Pasta”;  per il 13,79% del campione “Biscotti e Brioscine”;  per il 22,76% del campione “Latte e i Latticini”. Nessuno degli intervistati ha acquistato “Gelato” siciliano, molto probabilmente perché si tratta di un alimento consumato preferibilmente durante il periodo estivo dell’anno, oppure perché i produttori di gelato siciliano non sono conosciuti e/o riconosciuti da parte del campione analizzato. Acquisti prodotti alimentar i siciliani Chi ha comprato Chi non ha comprato Frequenze 62,76 % 37,24%
  • 35. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 35 I prodotti meno acquistati dal suddetto campione sono stati:  i “Liquori” (2,76% del campione);  le “Marmellate” (2,07%)  il “Miele” (2,76%);  l’ ”Olio” (2,07%);  le “Bevande gassate analcoliche” (1,38%);  le “Salse, i sughi pronti, le conserve” (6,21%);  il “Vino” (9,65 %);  “Altro” (17,93%), ripartito in Tortine, Salumi, Cioccolata, frutta , Ortaggi, Carne, Pollo, Dolci, Uova, Pane, Pesce, Liquore zibibbo. Prodotti (Si) Chi ha acquistato (No) Chi non ha acquistato Totale Pasta 16,55% 83,45% 100% Biscotti e brioscine 13,79% 86,20% 100% Gelati 0% 100% 100% Latte e latticini 22,76% 77,24% 100% Liquori 2,76% 97,24% 100% Marmellata 2,07% 97,93% 100% Miele 2,76% 97,24% 100% Olio 2,07% 97,93% 100% Bevande gassate an. 1,38% 98,62% 100% Salse, sughi pronti,cons. 6,21% 93,79% 100% Vino 9,65% 90,34% 100% Altro 17,93% 82,07% 100%
  • 36. Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa 36 V. Analisi bi-variata e Cluster analysis Parte 1. Analisi distribuzioni condizionate Dopo aver condotto, nelle pagine precedenti, un’analisi esclusivamente uni-variata, procediamo con l’analisi congiunta di alcune variabili. In particolare, l’analisi bi-variata di seguito riportata riguarda le variabili: 1. “Tempo della spesa” e “Sesso”; 2. “Frequenza della spesa” e importanza delle “Offerte promozionali in volantino”; 3. importanza della “Certificazione di qualità” e della “Marca”. 1. Il “Tempo della spesa” e il “Sesso”. Nella tabella sottostante, è rappresentato il primo caso della distribuzione condizionata delle frequenze relative percentuali. In particolare, si analizza la distribuzione delle modalità della variabile “Sesso” condizionate dalle modalità della variabile “Tempo della spesa”. Dalla suddetta tabella si evince che il genere femminile impiega un tempo maggiore per fare la spesa rispetto al genere maschile. Infatti, il 54,55% degli intervistati che impiegano per fare la spesa da 0 a 15 minuti sono maschi; di contro, le percentuali più elevate (superiori al 60%) degli intervistati che impiegano da 15 minuti a più di 2 ore sono femmine. Tuttavia, bisogna tenere in considerazione che il campione è costituito da femmine per il 62,07% e da maschi per il 37,97%. Distribuzione Condizionata Sesso(analisi per righe) Tempo Spesa Maschi Femmine Totale 0-15min 54.55% 45.45% 100% 15-30min 34.88% 65.12% 100% 30min-1h 37.93% 62.07% 100% 1-2h 33.33% 66.67% 100% >2h 0.00% 100.00% 100%
  • 37. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 37 Il fatto che, all’interno del campione analizzato, il genere femminile impieghi più tempo per fare la spesa rispetto al genere maschile, è illustrato mediante il seguente grafico: 2. La “Frequenza della spesa” e l’importanza dell’ “Offerte promozionali in volantino”. In questo secondo caso è rappresentata la distribuzione condizionata delle frequenze relative percentuali delle modalità della variabile “valutazione dell’importanza delle Offerte Promozionali in Volantino” condizionate dalle modalità della variabile “Frequenza Della Spesa”(analisi per righe), illustrata nella tabella di seguito. Frequenza Spesa Valutazioni dell’importanza “Offerte promozionali in volantino” 1 2 3 4 5 6 7 Totale Mai 10.00% 0.00% 5.00% 0.00% 0.00% 15.00% 70.00% 100.00% 1-2 volte 0.00% 6.35% 12.70% 14.29% 15.87% 15.87% 34.92% 100.00% 3-4 volte 6.06% 9.09% 6.06% 9.09% 15.15% 12.12% 42.42% 100.00% > 4 volte 6.90% 0.00% 0.00% 0.00% 31.03% 17.24% 44.83% 100.00%
  • 38. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 38 Dai dati ottenuti, emerge che per gli intervistati è importante la Promozione in Volantino. Ne deriva che i consumatori, anche se non clienti fedeli dell’Iperfamila, vi si recano per acquistare determinati prodotti, perché questi sono in promozione. In particolare, come descritto dalla tabella e dal grafico di seguito, il 70% degli intervistati che non si sono Mai recati altre volte all’Iperfamila, ha attribuito alle offerte promozionali una valutazione pari a 7 (massima importanza), mentre solo il 15% degli intervistati non ha mostrato alcuna importanza verso le suddette offerte. Relativamente, poi, agli intervistati che si recano all’iper per fare la spesa, da 1-2 volte al mese a più di 4 volte al mese, la maggior parte di essi ha espresso una valutazione tra 5 e 7, con maggiore concentrazione degli intervistati nella valutazione pari a 7; di contro, sono risultati essere pochi gli intervistati per i quali le offerte promozionali non hanno alcuna importanza.
  • 39. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 39 3. Importanza della “Certificazione di qualità” e “Marca”. Il terzo caso prende in esame due delle variabili relative alla domanda n° 12 del questionario somministrato, ossia la “Certificazione di Qualità” e la “Marca”. Possiamo notare, dalla seguente tabella delle contingenze, che il 20,69% degli intervistati ha attribuito, sia alla certificazione di qualità che alla marca, un valore d’importanza pari a 7; il 4,83% del campione ha espresso una valutazione pari a 6, nei confronti di entrambe le variabili considerate, mentre soltanto il 2,76% dello stesso ha attribuito loro una valutazione pari a 5. Di contro, sono pochi gli intervistati che hanno manifestato scarso interesse verso la certificazione di qualità e la marca dei prodotti. Qualità Marca(da per niente a moltissimo) tabella delle contingenze 1 2 3 4 5 6 7 totale 1 0,00% 0,00% 0.69% 0,00% 0,00% 0,00% 1.38% 2.07% 2 0.69% 0,00% 0.69% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 1.38% 3 0,00% 0.69% 1.38% 0.69% 0.69% 0,00% 0,00% 3.45% 4 0.69% 0,00% 0.69% 1.38% 2.07% 3.45% 2.76% 11.03% 5 0,00% 1.38% 0,00% 0,00% 2.76% 3.45% 5.52% 13.10% 6 0.69% 0,00% 0.69% 4.14% 3.45% 4.83% 2.76% 16.55% 7 4.14% 2.76% 4.14% 7.59% 6.21% 6.90% 20.69% 52.41% Totale 6.21% 4.83% 8.28% 13.7%9 15.17% 18.62% 33.10% 100,00% Analizzando la tabella della distribuzione condizionata dell’influenza della “marca” sulla “certificazione di qualità”, si evince che gli intervistati hanno espresso per lo più valutazioni alte, per entrambe le variabili. In particolare, il 62,50% di coloro che hanno dato valutazione pari a 7 alla marca, reputa importantissima la certificazione di qualità. Di contro, il 66,67% del campione, per il quale la marca non ha importanza alcuna, ha attribuito un’elevata valutazione alla certificazione di qualità. Qualità Marca analisi per colonne (da niente a moltissimo) distribuzione condizionate. 1 2 3 4 5 6 7 1 0.00% 0.00% 8.33% 0.00% 0.00% 0.00% 4.17% 2 11.11% 0.00% 8.33% 0.00% 0.00% 0.00% 0.00% 3 0.00% 14.29% 16.67% 5.00% 4.55% 0.00% 0.00% 4 11.11% 0.00% 8.33% 10.00% 13.64% 18.52% 8.33% 5 0.00% 28.57% 0.00% 0.00% 18.18% 18.52% 16.67% 6 11.11% 0.00% 8.33% 30.00% 22.73% 25.93% 8.33% 7 66.67% 57.14% 50.00% 55.00% 40.91% 37.04% 62.50% Totale 100.00% 100.00% 100.00% 100.00% 100.00% 100.00% 100.00%
  • 40. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 40 Parte 2. Cluster analysis. Il campione analizzato è stato, infine, sottoposto a una cluster analysis, con l’obiettivo di suddividere il campione in gruppi, omogenei e coesi al loro interno e diversi tra di loro. La base della segmentazione è costituita da 4 variabili, da noi scelte per originare il cluster e classificare gli intervistati che compongono il suddetto campione. Le variabili scelte sono quelle relative alla domanda n°14 del questionario somministrato, ossia le seguenti variabili categoriali ordinali politomiche: 1. Varietà dei prodotti; 2. Prezzi competitivi; 3. Campagne pubblicitarie; 4. Posizionamento dei prodotti negli scaffali. I risultati ottenuti derivano dall’utilizzo dei metodi gerarchici di classificazione; nello specifico abbiamo utilizzato l’indice di dissimilarità per variabili ordinali, in quanto ciascuna variabile scelta ha un numero limitato di modalità ordinali (da per niente a moltissimo, con codifica da 1 a 7). L’indice di dissimilarità considerato è la distanza di Spearman, la quale è data dalla distanza euclidea fra i vettori ordinali. Essa è stata adoperata per misurare la dissimilarità tra due unità statistiche, rispetto alle quattro variabili. Inoltre, è stato utilizzato il metodo completo, che assicura coesione all’interno dei gruppi (minima devianza entro i gruppi) e separazione tra i gruppi (massima devianza fra i gruppi).
  • 41. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 41 Il processo di classificazione delle unità del campione ha prodotto che la migliore partizione si ottiene in corrispondenza di un numero di gruppi pari a due: G1 G2 TOTALE CAMPIONE Fattori Media SD Media SD Media SD Mediana Varietà dei prodotti 5,18 1,2996 2,68 0,9454 4.8 1.539 5 Prezzi competitivi 4,43 1,3249 2,50 1,2630 4.138 1.484 4 Campagne pubblicitarie 4,23 1,4921 1,95 1,4301 3.883 1.689 4 Posizionamento scaffali 5,44 1,2876 2,09 1,2309 4.931 1.755 5  Il gruppo G1 è costituito da 123 intervistati. Gli intervistati appartenenti a tale gruppo hanno espresso una valutazione, circa l’attenzione posta dall'Iperfamila alle quattro variabili considerate, in media “abbastanza mediocre”(tra 4 e 5); più in dettaglio, la valutazione media è stata pari a:  5,18, per la “varietà dei prodotti”;  4,43, per i “prezzi competitivi”;  4,23, per le “campagne pubblicitarie”;  5,44, per il “posizionamento dei prodotti sugli scaffali”. G1 Valutazione dei fattori Varietà dei prodotti Prezzi competitivi Campagne pubblicitarie Posizionamento scaffali 1 1 3 9 1 2 0 8 6 1 3 15 14 18 8 4 19 39 33 18 5 33 29 36 28 6 35 27 14 39 7 20 3 7 28 Totale intervistati del gruppo 123 123 123 123
  • 42. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 42  il gruppo G2 è costituito da 22 intervistati. Si riscontra che gli intervistati costituenti tale gruppo hanno espresso in media una valutazione “bassa” sull'attenzione posta dall'Iperfamila alle quattro variabili. In particolare, la valutazione media è stata pari a:  2,68, per la “varietà dei prodotti”;  2,50, per i “prezzi competitivi”;  1,95, per le “campagne pubblicitarie”;  2,09, per il “posizionamento dei prodotti sugli scaffali”. G2 Valutazione dei fattori Varietà dei prodotti Prezzi Competitivi Campagne Pubblicitarie Posizionamento scaffali 1 3 6 12 10 2 5 5 5 4 3 10 7 2 5 4 4 2 1 2 5 0 2 1 1 6 0 0 1 0 7 0 0 0 0 Totale intervistati del gruppo 22 22 22 22 La classificazione delle unità del campione in due partizioni è confermata anche dall'applicazione dell’indice di Calinski-Harabasz (HC), il quale suggerisce che il raggruppamento migliore si ottiene in corrispondenza di un numero di gruppi pari a 2, il quale assicura un’elevata somma degli errori quadratici fra i due gruppi, pari a 68,83 %. Il clustering ottenuto è stato testato in maniera meramente esplorativa, attraverso un’analisi grafica dello scatterplot, per verificare e cercare di capire se le variabili scelte descrivono o meno le differenze tra i due gruppi, in termini di modalità assunte dalle quattro variabili considerate. Come illustrato dal grafico sottostante, i dati si concentrano in due distinti e ben visibili
  • 43. RapportoSAM Novembre2014,Gruppo E Università degli Studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa A/A 2014/15 La Sicilia nel carrello della spesa: chi, cosa e perché. 43 raggruppamenti. In particolare, il gruppo più numeroso di intervistati (G1) si concentra per lo più verso valutazioni da 3 - 4 a 7, rispetto alle quattro variabili prese in esame, mentre il gruppo meno numeroso di intervistati (G2) si distribuisce attorno valutazioni da 1 a 3 - 4, per tutte e quattro le suddette variabili. 2 Le notizie relative alla storia e alle politiche di comunicazione dell’Etnapolis sono state prese dal sito ufficiale dello stesso centro (www.centroetnapolis.it) e dalle notizie sulle pagine web verificate (http://it.wikipedia.org/wiki/Etnapolis).sito web (www.centroetnapolis.it) e sito mobile (m.centroetnapolis.it), navigabile da smartphone tramite indirizzamento con codice Q-R. inoltre le immagini relative al logo e alla localizzazione del centro sono state prese dal sito web dello stesso Etnapolis. 3 Tutte le immagini e le informazioni relative alla storia, alle politiche di comunicazione e alle strategie dell’impresa intraprese dal gruppo Abata, Selex e Famila sono state prese dai siti ufficiale dei suddetti nominati. (http://www.famila.it;www.selexgc.it; http://www.abatespa.it/it/index.html) Varietaprodotti 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 5 6 7 1234567 1234567 PrezziCompetitivi CampagnePubblicitarie 1234567 1 2 3 4 5 6 7 1234567 1 2 3 4 5 6 7 Posizionamento.scaffali La sicilia nel carrello della presa