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Scuola Primaria                                                    Numero 1

                                LE CRONACHE                                       A.S. 2010/ 2011
                                                  Di

                                 TREVISO BS
                                                                                     Sommario
                La gente festeggia i 150 anni dell’Unità


            UNITÁ D’ITALIA                                                        Gli Alpini e il
                                                                                  Comune
                                                                                                      2/3
                       Il Paese più unito che mai
                                                                                  Cenni storici e 4/5
Il 17 marzo è festa nazionale in        veniva dall’ America e partirono
tutto Il Paese, perché si festeggia-    dalla Sicilia. Risalirono la penisola     leggende
no i 150 anni dell’Unita d’Italia.      con coraggio e man mano veniva-           Leggende e          6/7
Vengono ricordate quelle persone        no conquistate parti del territorio, il
                                                                                  S.Martino
che, tanti anni fa, sono morte per      gruppo dei garibaldini si arricchiva
rendere libera la nostra nazione.       di nuovi giovani, tant’è che furono       Feste e tradi- 8/9
                                        chiamati “I MILLE”.                       zioni
A capo di tutto c’erano alcuni im-
portanti personaggi che diventaro-      Erano riconoscibili perché indos-
                                        savano delle camicie rosse e, no-         La nostra cu-       10
no molto famosi: Garibaldi, Mazzi-
                                        nostante non fossero soldati pro-         cina
ni, Cavour.
                                        fessionisti, combattevano con il
Loro non accettavano che l’Italia                                                 Ricette per         11
                                        cuore e con la speranza di poter
fosse governata da stranieri, così      vivere liberi nella propria terra.        buongustai
si organizzarono in diversi modi.
Venne diffuso un giornale segreto       Noi alunni di Treviso Bs, per ricor-      Giochi e cu-        12
che raccontava dei cattivi compor-      dare quest’evento abbiamo appe-           riosità
tamenti dei nemici e spronava la        so delle bandierine all’interno e
gente a desiderare la libertà.          all’esterno del nostro edificio sco-
                                        lastico inoltre, a fine anno scolasti-
Si organizzavano incontri fra politi-   co, accompagnati dai nostri mae-
ci per discutere dell’importanza di     stri, andremo a “Ruf” e lì festegge-
creare un’unica nazione.                remo con i nostri genitori e con gli
Ci si preparava a combattere.           alpini, ricordando anche questo
                                                                                  Notizie di rilievo
                                        importante evento storico.
Molti ragazzi parteciparono, così la
                                                                                    Intervista all’alpino
rivoluzione cominciò. Si riunirono,
                                                                                    Ferruccio
aspettando l’arrivo di Garibaldi che                           Elena Vaglia
                                                                                    Intervista al Sindaco

                                                                                    I Cantori della Stel-
                                                                                    la

                                                                                    I presepi

                                                                                    La ristorazione
INTERVISTA ALL’ALPINO FERRUCCIO
DA QUANTO TEMPO FA L’ALPINO ?                PRIMA E NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE.
                                                                                          CARICA PER TRE MANDATI. ATTUALMENTE IL
                                             SI SONO IMPEGNATI PER CACCIARE IL NEMICO:
FACCIO L’ ALPINO DA 40 ANNI, PERCHÈ HO                                                    PRESIDENTE È L’AMICO BADINI IVAN; TUTTI I
                                             MOLTI HANNO PERSO LA VITA E ALTRI NON
INIZIATO NEL 1971.                                                                        PRESIDENTI ELETTI HANNO DIMOSTRATO, NEL
                                             SONO PIU’ TORNATI. PER RICORDARLI ABBIAMO
                                                                                          CORSO DEGLI ANNI, GRANDE IMPEGNO E IN-
PERCHÉ HA SCELTO DI FARE L’ALPINO?           POSTO CROCI E SCRITTO I LORO NOMI SUI
                                                                                          TERESSE PER IL GRUPPO.
                                             MONUMENTI.
NON È STATA UNA MIA SCELTA MA ,A QUEL        GLI ALPINI HANNO PARTECIPATO ALLE GUERRE     ULTIMAMENTE PERO’ L’ ETA’ MEDIA SI E’ AL-
TEMPO, VENIVI CHIAMATO DALLO STATO E         IN IRAQ E IN LIBIA?                          ZATA PARECCHIO, POICHE’ I TESSERATI SONO
PARTECIPARE ALLA VITA MILITARE ERA UN        Sĺ, MA ORMAI E’ UNA SCELTA DI VITA, CIOE’    TUTTI FRA I 50/60 ANNI.
OBBLIGO. AVEVI IL DOVERE DI PREPARARTI IN    PARTECIPA ALLA GUERRA SOLO CHI LO FA PER
CASO FOSSE NECESSARIO DIFENDERE LA           MESTIERE. Il GRUPPO DEGLI ALPINI DI SOLITO   PURTROPPO SCARSEGGIANO I GIOVANI CHE
PATRIA .                                     CI VA PER AIUTARE I CIVILI, LE PERSONE CHE   PROBABILMENTE NON SONO INTERESSATI A
                                             NECESSITANO DI AIUTI UMANITARI.              FAR PARTE DELL’ ASSOCIAZIONE, ANCHE
DA QUANTO TEMPO ESISTE L’ASSOCIAZIONE                                                     PERCHE’ QUALCHE ANNO FA HANNO CHIUSO
DEGLI ALPINI QUI A TREVISO?                  LEI HA MAI PARTECIPATO A QUACHE GUERRA?
                                             NO, NON HO MAI PARTECIPATO. DURANTE LA       LE CASERME E CHI DECIDE DI INTRAPREN-
DA 40 ANNI.                                  CARRIERA MILITARE PERÓ ERO ALPINO ASSAL-     DERE LA CARRIERA MILITARE NON LO FA PIU’
                                             TATORE E IL MIO COMPITO CONSISTEVA           PER DOVERE, MA COME PROFESSIONISTA,
QUALI AZIONI FATE PER IL PAESE?              NELL’ANDARE IN AVANSCOPERTA, CIOE’           QUINDI VIENE PAGATO.
CI OCCUPIAMO DEL TESSERAMENTO, DELLA         DOVEVO PRECEDERE IL RESTO DELL’ ESERCITO
GARA CHE PREPARIAMO DI SOLITO NEL MESE       PER CONTROLLARE CHE NON CI FOSSERO NE-
DI LUGLIO E AIUTIAMO ANCHE LE ALTRE AS-      MICI AL NOSTRO PASSAGGIO. IN INVERNO IN-                                   Classe 5^
SOCIAZIONI NELL’ ORGANIZZAZIONE DELLE        DOSSAVAMO UNA DIVISA BIANCA, POICHE’ CI
FESTE. RIPULIAMO I SENTIERI DEI NOSTRI       SPOSTAVAMO IN MEZZO ALLA NEVE, MENTRE
BOSCHI PER PERMETTERE ALLE PERSONE DI        NELLE ALTRE STAGIONI UTILIZZAVAMO LA MI-
FARE PASSEGGIATE IN MONTAGNA IN TUTTA        METICA E CI METTAVAMO RAMI E FOGLIAME
TRANQUILLITÁ. PREPARIAMO ANCHE IL SEN-       PER CONFONDERCI NELL’ AMBIENTE CIR-
TIERO PER LA TRADIZIONALE FESTA DI FINE      COSTANTE.
ANNO A “RUF” E LA CASTAGNATA DI OTTO-
BRE.                                         CHI HA FONDATO IL GRUPPO DEGLI ALPINI?

QUALI AZIONI HANNO COMPIUTO GLI ALPINI       QUI A TREVISO E’ STATO IL SIG. PICCINELLI
DURANTE LA GUERRA MONDIALE ?                 ANTONIO, POI SI SONO SUSSEGUITE DIVERSE
                                             PERSONE FRA CUI IO, CHE SONO RIMASTO IN
GLI   ALPINI   HANNO   COMBATTUTO    NELLA


                       Monumenti, ristrutturazioni e nuovi sentieri grazie agli Alpini

                   TREVISO E LE OPERE DEGLI ALPINI
Gli Alpini impegnano le loro forze nella ricostruzione e nella salvaguardia dell’ambiente.
Il Gruppo Alpini di Treviso Bs esi-          costruito dagli alpini al passo Ca-          Grazie ad un accordo con il Co-
ste dal 1931; era gestito dall’alpino        vacca, in ricordo delle “penne               mune di Treviso Bs fu ristruttura-
Antonio Piccinelli e da 14 soci.             mozze” e di Don Giovanni Ragni e             ta la malga in località Ruf. Gli
Fu ricostituito, dopo la guerra, nel         la ristrutturazione della chiesetta          alpini sistemarono la strada e
1962, presieduto dall’alpino Fran-           della Madonna della Neve.                    tutto l’edificio. Quest’opera ci sta
co Massari che operava con 28                La sistemazione del Sentiero de-             particolarmente a cuore, perché
soci. Nel 1965 fu inaugurato il Ga-          gli Alpini che collega le frazioni di        raggiungiamo il luogo ogni anno
gliardetto, dedicato al Caporal              Treviso attraverso la Cocca e che            per organizzare la festa di fine
maggiore Giovanni Pozzi deceduto             si snoda conducendo a Idro. Nel              anno scolastico e per trascorrere
in combattimento per le ferite rice-         1986 il sentiero fu incluso negli            qualche ora in compagnia di in-
vute nel corso della seconda guer-           itinerari per escursionisti dedicati         segnati e genitori.
ra mondiale.                                 alla Resistenza bresciana e trac-
                                             ciato con i segni del Tricolore.
                                                                                          Gli alpini s’impegnano inoltre nel-
Nel corso degli anni il Gruppo si è                                                       l’organizzazione di feste paesa-
mantenuto attivo e ha contribuito            Nello stesso anno fu ricollocata             ne, di gare e marce, tanto che
alla salvaguardia dell’ambiente              alla Cocca una grande Croce di               nel 2000 hanno ricevuto il Pre-
trevigiano, poiché gli alpini si sono        legno in ricordo degli Alpini caduti         mio “Italo Maroni” per la dispo-
impegnati nella costruzione di nuo-          in guerra e per indicare il passag-          nibilità e l’impegno alle iniziative
vi monumenti, nella ristrutturazione         gio degli eserciti e dei partigiani
                                                                                          dell’Associazione” e per l’attac-
di edifici, nella sistemazione di vec-       durante la guerra.
                                                                                          camento al proprio territorio
chi e nuovi sentieri di montagna,            Fra l’88 e il 90 gli alpini ristruttura-
nell’assistenza e nell’organizzazio-
                                                                                          montano.
                                             rono la Santella situata sulla stra-
ne di feste e gare.                          da che porta alla Degagna: furono            Un gruppo che merita elogio e
Fra le varie opere ricordiamo: il            utilizzate tecniche tradizionali e le        tutto il nostro ringraziamento.
Monumento di Fobbia                          pietre del luogo.                                                        Classe 5^


                                  Pagina 2   LE CRONACHE
IL COMUNE DI TREVISO BS
Treviso Bresciano è un piccolo         all’ufficio postale.           ro e da tre torri merlate e fine-
comune di montagna di circa            Lo stemma è costituito da cin- strate su fondo oro.
600 abitanti; fa parte della Co-       que spighe di grano su fondo Questo per indicare che la po-
munità Montana della Valle             rosso, un daino fermo sulla polazione ha da sempre basa-
Sabbia in provincia di Brescia.        pianura verde su fondo azzur- to la propria sopravvivenza
È costituito dai territori delle                                      sull’agricoltura e la caccia
frazioni di: Trebbio, Vico e                                          mentre le tre torri indicano le
Facchetti.                                                            frazioni.
Si estende per 17,8 kmq e                                                                             Classe 5^
confina con i comuni di: Vesto-
ne, Lavenone, Idro, Capovalle,
Vobarno e Provaglio V/S.
La sede municipale è situata
nel centro del paese nella fra-
zione di Trebbio; si trova ac-
canto alla scuola primaria e



                  INTERVISTA AL SINDACO
Come si chiama e che lavoro avere un paese come Treviso?                       per le scelte e le decisioni che de-
svolge?                                I problemi principali sono causati      vo prendere.
Mi chiamo Alessandro Bontempi e dalla neve, perché, se troppo ab-              Chi è e quali sono i compiti del
nella vita studio psicologia.          bondante, crea problemi per la co-      Messo Comunale?
Come ha fatto a diventare Sinda- municazione. Può essere un pro-               Si chiama Massimo Massari e ha il
co?                                    blema reperire i fondi per il funzio-   compito di tenere le strade pulite,
                                       namento delle attività pubbliche e      di aggiustare i mezzi che apparten-
Io con un gruppo di persone siamo l’emigrazione della popolazione
stati scelti e votati dai cittadini di che se ne va, per avvicinarsi ai        gono al comune, di assegnare il
Treviso Bs.                                                                    taglio dei boschi per il recupero
                                       posti di lavoro presenti in valle. È    della legna e di distribuire i comu-
Chi sono e cosa fanno gli As- un problema il calo delle nascite e i            nicati.
sessori?                               trasporti per favorire la frequenza
                                       dei giovani alle scuole medie e su-     Quali altre persone operano nel
Gli Assessori sono delle persone, periori.                                     comune?
a cui vengono affidati dei compiti
particolari.                           Cosa è e che cosa fa il Consiglio       In Municipio lavorano: il sig. Ivan
                                       Comunale?                               che si occupa dell’ufficio anagrafe,
Quali sono i compiti di un Sinda-                                              la sig. Barbara che sta all’ufficio
co?                                    Il Consiglio Comunale è composto        ragioneria, la sig. Antonella, la
                                       da coloro che hanno vinto le ele-       cuoca della scuola dell’infanzia, la
Io, come primo cittadino, ho il com- zioni (lista vincente) e da coloro
pito di salvaguardare il territorio in che le hanno perse. Insieme discu-      sig. Valeria che fa le pulizie e il sig.
cui vivo, cercando di garantire ai tono i problemi del paese e pren-           Corrado, il geometra che risiede
cittadini quei servizi che permetta- dono delle decisioni per cercare di       all’ufficio tecnico.
no loro di condurre una vita sere- risolverli.                                                            Classe 4^
na. Ho il compito di amministrare i
soldi comunali, di risolvere i pro- Come si sente ad essere Sinda-
blemi che si possono presentare co?
nel paese e cercare di soddisfare Mi piace. Di solito mi sento orgo-
le richieste della popolazione.        glioso ma, a volte, anche un po’
Quali sono i problemi che può preoccupato per le responsabilità e

Numero 1                                                                                                     Pagina 3
STORIA DELLE ORIGINI
Si racconta che nei tempi anti-          significato e diventò un termine       Vico che deriva da Vicus e si-
chi Treviso si chiamava: Cacys,          volgare e di imbarazzo per i cit-      gnifica contrada o borgo e in-
Cacci o dal latino “Cazzarium”,          tadini, così che il comune decise      fine Facchetti , così chiamata
perché il luogo era ricoperto di         di cambiare il nome in Treviso;        perché abitata da famiglie con
boschi ricchi di vegetazione e           era il 24 maggio del 1532.             questo cognome.
di selvaggina che permetteva             Per distinguerlo da Treviso ve-                            Patrick Vaglia
agli abitanti di vivere e di ali-        neto venne aggiunto infine Bre-
mentarsi.                                                                                       Jessica Massari
                                         sciano.
Questi nomi erano di origine             Il paese è formato da tre fra-
longobarda e derivavano dalla            zioni: Trebbio che è la più im-
parola “Caieys” che significa            portante e deriva dal latino
appunto “bosco o foresta”.               “Trivium” che significa incrocio
Con il passare del tempo però            fra strade.
questo nome perse il suo vero


                                           LEGGENDE
                       La PIAZZA delle STREGHE
Tra le tante leggende che                strada non esisteva ancora, le       per le persone che tentavano di
riguardano Treviso Bresciano             streghe si ritrovavano a ballare     ostacolarle.
ce n’ è una che dà il nome ad            e a praticare riti magici. Si nar-   Per questi fatti la località ha
una località chiamata Piazza             ra che si incontravano nelle not-    preso quel nome.
delle Streghe.                           ti di luna piena, accendevano un
Si racconta che, in questo po-           grosso falò e tutte insieme can-
                                         tavano, ballavano e si divertiva-                      Chiara Grezzini
sto, un tempo molto isolato e
immerso nei boschi poiché la             no a preparare pozioni magiche                               Vishal Ray


                         La LOCALITÁ “ I MORTI “
Una leggenda che riguarda Treviso                                             valle che si trovava nella parte
Bresciano narra che durante la                                                bassa del paese, sotto la collina
peste del 1630 morirono tantissi-                                             della chiesa di San Martino. In
mi abitanti.                                                                  quel posto, per ricordare questi
I sopravvissuti decisero di seppel-                                           fatti, fu costruita una “Santella”
lire i loro cari in un unico luogo per                                        che esiste ancora oggi e si chiama
impedire che l’epidemia si diffon-                                            appunto   “Santella   dei    Morti”,
desse ancora e per fare in modo                                               poiché la valle ha preso lo stesso
che riposassero in un posto tran-
                                                                              nome.
quillo. Venne scelta la parte della
                                                                                                Serena Grezzini
                                                                                                    Manuela Poli

                             Pagina 4                                                                     LE CRONACHE
LE STREGHE DELLA COLVERA
Si racconta che, tanti anni fa, sul    Dopo tre giorni ritornò in sè e si        Poi si sedette e pensò a come di-
monte della Colvera ci vivessero       comportò molto bene. Le streghe si        fendersi dalla sicura vendetta del-
delle streghe.                         meravigliarono e gli dissero:“Prendi      le streghe.
Facevano paura alla gente, mangia-     il setaccio e scendi al fiume a
                                                                                 Decise di arroventare con il fuoco
vano gli animali e si dipingevano il   prenderci dell’ acqua!!! Torna pre-
                                                                                 la pietra dell’entrata!!
viso con il mosto dei cornioli.        sto, altrimenti nel canale piomberà
                                       tutta la valle!!!”.                       Le streghe giunsero in una notte
La notte, in estate e in inverno,                                                senza luna, si avventarono sul por-
comparivano davanti alle case tra-     Pierino non se lo fece ripetere. In
                                                                                 tone della casa di Pierino e si bru-
vestite da pecora.                     silenzio prese il setaccio e s’incam-
                                                                                 ciarono i piedi perché erano scalze.
                                       minò. Giunto nei pressi del fiume, a
Un giorno un bambino che si chia-      salti come un capriolo, s’arrampicò       Fuggirono fra grida e schiamazzi:
mava Pierino salì sulla montagna       sugli argini e correndo come non          alcune annegarono nel lago di Bon-
per cercare il suo gatto. Mentre       aveva mai fatto scappò verso il           do, altre morirono sotto un pino sul
camminava fra i sentieri si imbattè    paese.                                    monte della Colvera.
nelle streghe che lo catturarono, lo
imprigionarono e lo legarono ad una    Arrivò a casa sua e bussò finchè
roccia. Pierino pianse, si disperò e   uscì il papà che lo prese sottobrac-                                Classe 5^
poi….. svenne!!                        cio e lo portò nel suo lettino.



      Le STREGHE della COLVERA in dialetto bresciano
'Na òlta le gh'era, no sò se l'è       canal piombarà töta la val!!”.          Rivat al canal, a salti come ‘n ca-
vera, scundìe nel cùel dela Col-                                               vreöl, ‘l rampìga drè a j- àrzegn e
                                       ‘L Pierulì garbato ‘l fa gna ‘na
vèra.                                                                          via e via, se Dio ‘l völ, verso ‘l
                                       piega. ‘L ciapa ‘n manarèl, ‘l fa
Nele vai le fàa pòra a la zèt, le                                              Pais…..
                                       mèsa òlta po’ ‘l se vòlta….
mangiàa j animài e le se pitüràa                                               ‘L riva a cà. ‘L ciòca e ‘l riciòca, vè
‘l müs col mòst dele cornài.                                                   fò ‘l bubà e con de ‘na mà ‘l la cia-
La nòt, calda o zelà, le comparìa                                              pa sòt sèa e ‘l pòrta Pierì nel sò
denàcc a le ca’ vistìe de pera.                                                litì.

‘Na òltà ‘l fiöl dei Brüne le nàt                                              ‘L bubà ‘l-empìsa la löm. ‘L varda
söla Colvera….                                                                 söl balarèl, ‘l pensa a le strèe, ‘le
                                                                               spèta ‘n consiglio.
‘L sercava ‘l gat che sgnaùlàa.
                                                                               ‘L consiglio l’è chèl: fogà co’ la lè-
Le strèe le ‘l branca sòta la
                                                                               gna de fò ‘l balarèl!!
pansa…..
                                                                               Le strèe le riva, le salta, sènza la
Le ‘l trasporta col pal ‘nda Col-
                                                                               luna, söl balarèl e le se scòta i
vera. ‘L Pierulì ‘l carognà, ‘l se
                                                                               pesatì…
despèra e…. ‘le svè!!
                                                                               ‘Le scapa, le uza e ‘le fa le mate:
Dopo tri dè ‘l Pierulì ‘l revè e ‘l
                                                                               ‘nvèrs matìna le riva nele tine da
fa ‘l brào gnaro. Le strèe le fa
                                                                               Bònd e le nega nel fònd. Chèle
meravèe e le ghe dis:” Ciapa ‘l
                                                                               vive, prima de sirà, ‘nda Colvera j-
cröèl, va ‘n fònd a la val e pòrta
                                                                               è date zò stinche sòta ‘na paghe-
chè l’èiva. Turna ‘ndrè se no nel
                                                                               ra.

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Mistero a Treviso Bs

             CASA GAIA: LUOGO di TERRORE
                          Casa Gaia regala suspance alla gente del paese

Treviso Bs   - Pare che anche no a trascorrere le vacanze nu- co e che, tra il fuggi fuggi gene-
in un paese così piccolo possano merosi bambini; l’aria era parti- rale e la corsa per cercare di sal-
esistere dei fantasmi. La gente colarmente buona e salutare.       vare più persone possibili, abbia
del posto infatti attribuisce ad Era gestita dalle suore , che si          perso la vita una bambina di soli
un luogo terribili ricordi e resta dedicavano alla cura dei bambi-         10 anni.
timorosa ad avvicinarsi a quel ni, affinché trascorressero                 In molti credono che la sua anima
che rimane di “Casa Gaia”.         qualche giorno di vacanza in se-        sia ancora presente all’ interno
                                   renità ed allegria.
Si racconta che questo luogo sia                                           dello stesso stabile ormai oggi
stato, nei tempi passati, una La leggenda narra che i locali               abbandonato.
colonia stiva nella quale veniva- dell’edificio abbiano preso fuo-         Qualcuno conferma di aver visto
                                                                           il   fantasma, altri credono si
                                                                           tratti di una semplice leggenda.
                                                                           Non si sa quale sia la verità ma il
                                                                           mistero incuriosisce ancora oggi
                                                                           grandi e piccini.


                                                                                                Elena Vaglia
                                                                                               Martina Fiori



                        IL FORTE di VALLEDRANE
                   Il Forte: una postazione di difesa durante le guerre mondiali

Il forte di Treviso Bresciano fu       le gare di mountain bike. Il                      Samuele Piccinelli
costruito nel 1908 per contra-         forte ha quattro piani compre-                    Tommaso Luraghi
stare l’esercito austriaco.            si i sotterranei. Possiede molte
Possedeva 300 camere, per              cisterne, nelle quali è possibile
ospitare i militari durante le         cadere, perciò è molto perico-
guerre mondiali. Sono rimasti
                                       loso visitarlo senza conoscere
due bagni e le prigioni, dove si
possono ancora vedere i crani          perfettamente il luogo.
e le ossa appartenute proba-           Ci sono saline e passaggi sot-
bilmente a qualche prigioniero         terranei che, un tempo, ti per-
nemico.                                mettevano di entrare senza
Il forte si trova in località Valle-   essere visti.
drane ed è stato ristrutturato         Molte persone sono morte in
nel 1933. È ora in completo            quel forte durante le guerre e
abbandono mentre attorno è             in loro ricordo è stato pure co-
stato costruito un percorso per        struito un monumento.


                           Pagina 6                                                               LE CRONACHE
Un imponente edificio immerso nel verde

           ALLA SCOPERTA DI LUOGHI SUGGESTIVI:
                       S. MARTINO
Treviso Bs – In questo piccolo                                                      accompagnato dal secolare orga-
paese di montagna c’è la chiesa                                                     no, costruito interamente in le-
di San Martino; è posta su una                                                      gno, che diffonde melodie sugge-
collina e i bambini della scuola                                                    stive.
primaria godono della sua vista                                                     Ad occuparsi del suo funziona-
ogni giorno. È in una zona pano-                                                    mento sono due musicisti: Noemi
ramica con una buona vista su
tutta la vallata.                                                                   ed Edoardo; quest’ultimo è molto
                                                                                    conosciuto nella zona, poiché
Non sono certe le informazioni                                                      risulta essere un ottimo inse-
sulla sua fondazione, ma, dai ri-                                                   gnante di musica.
trovamenti, sembra che esistesse
già in epoca romana. La ristruttu-                                                  La chiesa, che in dialetto è detta
razione però risale al 1723. La                                                     “La cesa de S. Martì”, è dedicata
facciata esterna si presenta in                                                     al santo caritatevole che aiutò un
modo semplice senza decorazio-                                                      povero bisognoso, che è anche il
ni ed è caratterizzata da un bel                                                    Patrono del paese. Gli abitanti
porticato.                                                                          tengono particolarmente a questa
                                                                                    ricorrenza e, come vuole la tradi-
Anche all’interno questa chiesa è                                                   zione, la festeggiano l’11 di no-
semplice ma molto spaziosa e                                                        vembre con spiedo e polenta.
con un bell’altare. È la chiesa
principale del paese, in cui si ce-
lebrano le Messe più importanti.                                                                   Cristian Matteotti
Spesso le cerimonie religiose                                                                    Samuele Piccinelli
sono accompagnate dal suono
delle voci del coro parrocchiale,



           La LEGGENDA di SAN MARTINO
Era l’11 novembre: il cielo era gri-      sua strada.                               Ecco l’estate di San Martino, che si
gio, piovigginava e tirava un ven-        San Martino, contento di aver fatto       rinnova ogni anno per festeggiare
taccio molto forte; passava per la        la carità, spronò il cavallo e conti-     un bel gesto e anche per ricordarci
strada un cavaliere, avvolto nel          nuò il suo cammino sotto la pioggia,      che la carità verso i poveri è il dono
suo ampio mantello di guerriero.          che cominciava a cadere più forte         più gradito a Dio.
Mentre camminava s’imbatté in un          che mai, mentre un ventaccio rab-
povero vecchio, coperto soltanto di       bioso sembrava volesse portargli
pochi stracci, spinto dal vento, bar-     via anche la parte di mantello che                             Elena Vaglia
collante e tremante per il freddo.        lo ricopriva a malapena.                                       Martina Fiori
Martino lo guardò e s’impietosì.          Ma fatti pochi passi smise di piove-
Pensò a come poteva aiutarlo,             re e il vento si calmò.
così si avvicinò, si tolse il mantello,   Le nubi si diradarono e il cielo ritor-
lo tagliò in due con la spada e ne        nò sereno.
regalò una metà al povero vec-
chio. Il mendicante lo guardò sor-        Il sole cominciò a scaldare la terra,
preso, accettò il dono ringrazian-        obbligando il cavaliere a togliersi
dolo di cuore e poi proseguì per la       anche il mezzo mantello.


Numero 1                                                                                                        Pagina 7
Antiche Tradizioni: i cantori della stella
LA STELLA: TRADIZIONE NELLA MODERNITÀ
         Treviso Bs rinnova la tradizione con gli antichi canti della Stella
                                        del paese.                             rio con una cena ricca di piatti tipici,
Questa festa è praticata in tutta la
                                                                               preparati ed offerti dai cantori e dalla
regione Lombardia e i festeggia- Per l’ evento vengono intonati molti
                                                                               gente del paese.
menti cambiano in base al paese o canti, ma il più importante è il can-
alla città.                             to: “LA STELLA”. I cantori sono di     È una tradizione molto sentita e ser-
                                        età diversa ma tutti indossano abiti   ve a ricordare quando i Re Magi
Oggi vi parlerò di quella di Treviso
                                        neri e portano il cappello e il man-   hanno offerto a Gesù oro, incenso e
Bs.
                                        tello. In tutto sono 28.               mirra; ha origini molto antiche infatti
La festa avviene la notte del 5                                                risale al 1600 e si mantiene viva
                                        Sono molto bravi e ricevono molti
Gennaio, il giorno prima dell’ Epifa-                                          ancora oggi.
                                        applausi.
nia.
                                        Camminano per le vie e, cantando,
I cantori e gli abitanti del paese
                                        accompagnano una stella a cinque                             Tommaso Luraghi
partono dai “Roccoli” e fanno il giro
                                        punte color rosso, giallo, arancio,
di tutto il paese; alcune mamme
                                        verde e blu.
preparano bevande tipiche come il
vin brulè: un vino mischiato con È caricata su di un trattore un po’
frutta e zucchero il quale viene bol- vecchio e viene girata da un bam-
lito a lungo, per offrirlo ai cantori e bino che si offre volontario.
alla gente che li segue per le vie
                                        Questa festa si conclude all’ orato-




                      Lunghi preparativi tengono impegnata la gente del posto




Giovedì 31 marzo a Treviso Bs si è      per riattizzarle; è tradizione infatti     Sul tardi tutte le famiglie sono
festeggiato , bruciando “LA VEC-        che i giovani, dopo il rogo, gareggino     rientrate nelle loro case, felici di
CHIA”.                                  nel salto del fuoco per dimostrare il      aver trascorso una bella serata
Si tratta di un fantoccio tutto         proprio coraggio.                          in compagnia.

colorato e non molto alto, che vie-     Mentre il fantoccio bruciava, i bambi-
ne preparato dalle donne del pae-       ni giocavano e alcune mamme pre-
                                        paravano il rinfresco, poiché, a fine                        Martina Fiori
se.
                                        serata, tutti i presenti si sono riuniti
Le fiamme divampavano alte e            per gustare alcune prelibatezze.
sembravano lucciole che illumina-
vano il buio della serata. Nel mo-      Tanta gente si è ritrovata per festeg-
mento in cui le fiamme sembrava-        giare “LA VECIA”, vederla bruciare
no spegnersi, alcuni ragazzi hanno      per poi spegnarsi lentamente, la-
gettato dei rami secchi sulle braci     sciando solo un sottile filo di fumo.

                             Pagina 8   LE CRONACHE
Treviso s’illumina con i colori dei suoi presepi

                         PRESEPI A TREVISO BS
                                     Ogni anno la tradizione si rinnova

Da diversi anni gli abitanti del         zionali ma di immagini a gran-        mane esposta fino all’Epifania.
paese e delle zone limitrofe             dezza naturale disegnate, rita-       Il consiglio è di andare a visi-
possono ammirare, nel perio-             gliate e dipinte su compensa-         tarla, perché ne vale davvero la
do natalizio, le opere sulla Na-         to.                                   pena.
tività.                                  Sono esposte in alcuni luoghi
Non si tratta di presepi tradi-          suggestivi di Trebbio, Vico e
                                                                                            Samuele Piccinelli
                                                      Facchetti e sono
                                                      stati costruiti da                      Cristian Matteotti
                                                      Fabiano e Yuri.                       Tommaso Luraghi
                                                      Sono molto belli e
                                                      arricchiscono    il
                                                      paese di luce e
                                                      colore ; ricordano
                                                      la nascita di Ge-
                                                      sù .
                                                      La mostra viene
                                                      inaugurata il gior-
                                                      no di Natale e ri-

                                              Treviso Bs in festa

           IL CARNEVALE RALLEGRA IL PAESE
                               Piccoli e grandi in oratorio per festeggiare

Quest’anno il carnevale si è fe-         sportava una grossa torta di carto-   Quando la sfilata si è conclusa, i
steggiato il 6 marzo. È arrivato un      ne ricoperta di cotone; era enorme    bambini si sono riuniti all’oratorio
po’ tardi ma non per questo è stato      e attirava l’attenzione generale.     per abbuffarsi di frittelle, pop- corn
meno divertente, anzi l’attesa ha                                              e patatine.
reso migliori i festeggiamenti.                                                È stata per tutti una bellissima fe-
Gli abitanti si sono riuniti numerosi                                          sta.
presso l’oratorio del paese e la sfi-
lata è cominciata alle ore 14.00.
Le maschere hanno percorso la                                                               Cristian Matteotti
strada principale, partendo dalla
frazione “Trebbio”, hanno prose-
guito fino alla frazione di “Vico” per
poi fare ritorno in oratorio.
Ogni bambino ha rallegrato i pre-
senti indossando i travestimenti più
strani, lanciando coriandoli e fa-                                                  “Ridere non è affatto un
cendo scherzi di ogni genere.
                                                                                    brutto modo per iniziare
Risate e stelle filanti hanno diverti-                                                    un'amicizia.”
to piccoli e grandi.
                                                                                         Oscar Wilde
Fra i carri ce n’era uno che tra-

Numero 1                                                                                                   Pagina 9
GUSTI E TRADIZIONI
                         Alla scoperta di antichi sapori da conoscere e gustare

Come sapete Treviso ha ristoranti           tate, alla trasmissione televisiva,          no importante è il Bellavista, ge-
conosciuti in tutta la Valle. Ricordia-     che va in onda nei giorni feriali su         stito dalla signora Renata, in cui ci
mo il ristorante da Vittoria: un loca-      Rai Uno: “La prova del cuoco”.               si può deliziare il palato con dei
le in cui ci si può trovare davvero Rinomato è anche l’agriturismo                       gustosissimi gelati.
bene, poiché ha una vasta scelta di situato in località Fobbia: qui si
piatti a un prezzo ridotto. È uno dei
                                    mangia bene e si può gustare un
ristoranti migliori del paese.      ottimo spiedo. Non manca comun-                                    Samuele Piccinelli
Troviamo poi il ristorante Lamarta, que la pizza, per chi preferisce un
gestito da due signore che nel loro pasto più veloce ed economico.
                                                                                         La mia mamma diceva sempre
settore ci sanno davvero fare: Gra- Il locale è gestito dalla signora Gio-
ziella e Rubina.                                                                         che… la vita è come una sca-
                                    vanna, che non mancherà certo di
                                                                                         tola di cioccolatini… non sai
                                            soddisfare ogni vostra richiesta.
                                                                                         mai quello che ti capita.
Ogni weekend vi giunge una nume-            Non da meno si rivela essere il
                                                                                                      FORREST GUMP
rosa clientela, costituita anche da         Perlonc, una locanda situata sem-
comitive che raggiungono il luogo           pre in località Fobbia. Qui è possi-
con i pullman. L’osteria, negli ultimi      bile degustare alcuni piatti tipici.         Si dice che l’appetito vien
tempi, ha registrato un aumento di                                                       mangiando, ma in realtà viene
popolarità, poiché la sua proprieta-
                                            Per ultimo ma non per questo me-             a star digiuni.       TOTÓ
ria ha partecipato, per diverse pun-



                                       RICETTE TRADIZIONALI
I Primi
CASONCELLI                                  fate soffriggere il burro e l'olio extra-   conditeli con il burro fuso, la salvia e
                                            vergine di oliva con la cipolla affetta-    il formaggio grana grattugiato.
Per la sfoglia                              ta finemente; unite la carne che do-
500 g di farina bianca                      vete lasciar dorare per bene, quindi
                                                                                                          Marco Piccinelli
                                            spruzzate con il vino e lasciate eva-
4 uova, sale e acqua q. b.
                                            porare. Aggiungete le verdure taglia-
Per il ripieno                              te a pezzettini, il basilico tritato, il
                                            sale, il pepe e 1 pizzico di noce mo-       SALMĺ di LEPRE
300 g di manzo
                                            scata; lasciate cuocere a tegame
1 carota e 1 gambo di sedano                coperto per 2 ore e mezzo, bagnan-
                                                                                        Per cucinare del salmì si prendono
1/2 cipolla e 3/4 foglie di basilico        do, se necessario, con poca acqua
                                                                                        dei pezzi di carne di lepre selvatica e
                                            calda per non fare attaccare.
1 pizzico di noce moscata                                                               si lasciano fermentare nel vino rosso
                                            Tritate fine la carne e passate le
                                                                                        arricchito di spezie e aglio per due
1/2 bicchiere di vino                       verdure al setaccio. Mettete ora il
                                                                                        giorni.
50 g di grana e 50 g di pane grattu-        composto in una terrina, unite il pa-
                                            ne grattugiato, il formaggio grana          Trascorso il tempo necessario, si
giato
                                            grattugiato e il tuorlo d'uovo. Amal-       frigge una cipolla in una padella con
1 tuorlo d’uovo e 1 noce di burro           gamate bene il tutto e aggiustate di        del burro, poi si aggiunge la carne
Olio, sale e pepe                           sale. Su una sfoglia di pasta mettete       fermentata e si fa rosolare.
                                            quindi tante piccole noci del ripieno       Infine si aggiunge l’infuso di vino e
                                            a distanza di un dito. Con un taglia-       spezie e si lascia cuocere per circa
Preparate la pasta impastando sulla         pasta a rotella dividete i "casonsèi"       due ore.
spianatoia la farina con i pizzico di       in pezzi di circa 4 centimetri che
sale, le uova e, se necessario, con         metterete ad asciugare su di un
un po' di acqua; tirate 2 sfoglie sottili   panno leggermente infarinato. Fateli                         Martina Salvadori
avendo cura di non farle asciugare.         cuocere per circa 10 minuti in ab-
Nel frattempo in un tegame a parte          bondante acqua salata. Scolateli e

                             Pagina 10                                                                            LE CRONACHE
I Secondi
CAPRIOLO IN SALMì                           Lavate la cipolla, il sedano e la ca-       Mescolate, abbassate la fiamma, co-
Un cosciotto di capriolo,                   rota, tritateli e metteteli in una terri-   prite la casseruola e lasciate cuocere
                                            na capiente.                                dolcemente per circa 1 ora e mezzo.
1 etto di pancetta,
                                            Nel frattempo trasferite le verdure         Servite la carne accompagnata da
30 etti di cacao amaro,
                                            in un mixer e frullatele.                   polenta.
3 etti di carote,
                                            Trascorso questo tempo, togliete la                            Jessica Massari
2 etti di cipolle,                          carne dalla marinata e asciugatela.
2 etti di sedano,                           Conservatene le verdure.
                                                                                         COTECHINO
2 spicchi d’ aglio,                         Versate l’olio in una casseruola e
                                            quando è caldo aggiungete il ca-
4 bacche di ginepro                         priolo; rosolatelo per 10 minuti.            Per fare il cotechino si usa la carne
4 chiodi di garofano                        Tagliate il capriolo in pezzi e siste-       di maiale e la cotenna. Si macina e
                                            matelo nel recipiente con le verdu-          si insaporisce con sale, pepe, aglio,
2 foglie di lauro,
                                            re. Aggiungete il prezzemolo, il ro-         noce moscata e un po’ di vino rosso.
1 pezzo di stecca di cannella,              smarino, la salvia, l’alloro, il sale, il    Si mescola il tutto e si insacca in un
1 bicchiere di panna liquida,               pepe e ricoprite il tutto con il vino        budello. Lo si lega ben bene e lo si
                                            rosso. Lasciate riposare per 24 ore.         appende in un luogo asciutto per
1 litro e mezzo circa di vino rosso di
buon corpo,                                 Aggiungete alla carne la farina e            farlo asciugare.
                                            dopo poco le verdure frullate.                               Martina Salvadori
poca grappa,
olio, sale, pepe in grani.

SPIEDO                                     Tagliare a fette tutta la carne e le patate, mettendo su ogni pezzo di carne
                                           della salvia. Prendere il tamburo e infilare con pazienza la carne, le patate e
250 g di burro                             gli uccellini, facendo attenzione ad alternarli finché il tamburo è completa-
3 kg di costine                            mente pieno. Nel frattempo preparare le braci e quando si mostrano incande-
                                           scenti, appoggiarvi il tamburo per iniziare la cottura. Ogni tanto è bene unge-
2 kg di lombo
                                           re con il burro per mantenere la carne morbida. Dopo un’ora e mezza di cot-
1 pollo                                    tura, salare la carne e le patate per insaporire. Quando la carne appare dora-
1 kg di coppa                              ta, lo spiedo è pronto da servire e gustare.
Uccellini
Salvia                                                                                                    Giuseppe Perino
½ bicchiere di sale
                                           stemperare i grumi; proseguire la cottu- Fate soffriggere le cipolle in una
10 patate
                                           ra per 30 minuti circa.                  pentola con l’olio e il burro; intanto
POLENTA TERAGNA                            Aggiungere il formaggio tagliato a dadi- mettete in una ciotola il pane, il for-
                                           ni e il gorgonzola. Infine aggiungere il maggio, le uova, il bicarbonato, la
Dosi per 4 persone                         burro fuso. Lasciare sciogliere il for- grappa, le spezie e il sale. Mescola-
                                           maggio e amalgamare il tutto. BUON te per amalgamare il tutto.
                                           APPETITO!                                Aggiungete il sangue con il latte e
300 g di farina di grano saraceno
                                                        Chiara e Serena Grezzini continuate a mescolare. Unite il
200 g di farina gialla per tiragna                                                  composto con il soffritto di cipolla e
                                                                    Riccardo Duni
100 g di burro freschissimo nostrano                                                lasciate cuocere finché si addensa.
                                           TORTA di MAIALE                          Passate poi nel forno e lasciate
200 g di formaggella
                                           Sangue di maiale misto con latte         cuocere per altri 20 minuti a 200° C.
50 g di gorgonzola
                                           Cipolle, spezie e sale                        BUON APPETITO.
Sale
                                           Burro, olio e pane grattugiato
                                           3 hg di formaggio grattugiato                                     Patrick Vaglia
Mettere al fuoco 1 litro e mezzo circa
                                           2/3 uova
di acqua e salarla quando è in ebolli-
zione.                                     Bucce di arancia e limone grattugiate
Versare la farina e mescolare con una      Mezzo bicchiere di grappa
spatola di legno senza interruzione, per   Bicarbonato
Numero 1                                                                                                            Pagina 11
I Dolci
                                TORTA DI NOCI                                     FRITTELLE DI MELE
     Scuola Primaria
                                500 gr di farina,                                 2 uova intere
           Di
                                200 gr di burro,                                  2 cucchiai di zucchero
       Treviso Bs
                                200 gr di zucchero,                               4 O 5 cucchiai di farina bianca
       Via Roma n 5             200 gr di noci,                                   2 mele tagliate a pezzettini
    25074 Treviso Bs (BS)
                                un pizzico di sale,
                                                                                  Lievito e un pizzico di sale.
                                una cucchiaiata di liquore dolce ( Anice, o
     Tel.: 0365 821806          Sassolino, ecc.)                                  Sbucciate le mele, tagliatele a toc-
                                                                                  chetti e privatele del torsolo.
          E-mail:               un uovo.                                          In una scodella sbattete i 2 tuorli
 elementaretreviso@tiscali.it   Sgusciate le noci; battete ora le uova inte-      con un pizzico di sale; incorporate,
                                re, poi aggiungete lo zucchero ed il burro        le due chiare montate a neve e poi,
                                fuso; mescolate bene il tutto.                    a poco a poco, la farina e il lievito.
                                Aggiungete ora lo zucchero, la farina ed il       Ora mettete sul fuoco una casse-
                                lievito e poi mescolate bene il tutto fino ad     ruola con olio abbondante e, quan-
                                ottenere un impasto omogeneo. Aggiunge-           do va in ebollizione, immergete la
                                te anche le noci, il liquore e un pizzico di      pastella e friggete poco per volta.
                                sale.                                             Man mano che si indorano, levate-
                                Prendete una teglia a bordi alti e dopo a-        le dalla casseruola e mettetele su
                                verla imburrata per bene versate il compo-
                                                                                  un foglio di carta assorbente.
                                sto, livellate bene la superficie e fate cuo-
                                                                                  Servitele cosparse di zucchero a
                                cere in forno a 180° per 40 minuti circa, per
                                verificare la cottura fate la prova dello stec-   velo.
                                chino; quando la torta sarà cotta spolvera-                                Vishal Raj
                                tela con dello zucchero a velo, la torta di
                                noci è pronta!!!!
                                                         Jessica Massari




LE NOSTRE BARZELLETTE
Due scheletri trovano un mozzicone di sigaretta fuori dal cimi-
tero. Uno dei due lo raccoglie e se lo mette in bocca per fumar-
lo. Passa un signore, guarda lo scheletro ed esclama:” Smettila
di fumare!!! Non vedi come ti sei ridotto!”. M. Salvadori


“Hai mai visto una foca con le orecchie?” “No, l’ho sempre vista
con gli occhi!!”    C. Grezzini


Un signore chiede al suo medico una cura per il mal di testa,
che lo accontenta prescrivendogli dei medicinali. La settimana
dopo il signore torna dal medico e dice:”Insomma dottore, non
ci sono medicinali con un sapore migliore? Quelli che mi dato
erano disgustosi?” Il medico lo guarda e risponde:”E lei non ha
visto che le ho prescritto delle supposte?” S. Grezzini


“Mamma, mamma! Il limone ha il becco?” “No, tesoro!” “Oooops!! Allora ho spremuto il canarino!!”.P. Vaglia


Pierino va al supermercato con la nonna. Mentre camminano, Pierino si ferma per raccogliere un soldatino.
La nonna lo sgrida, dicendo che non si raccolgono le cose per terra. Sulla strada del ritorno la nonna casca
a terra e chiede aiuto a Pierino che però risponde:” Ma tu non mi hai detto che le cose a terra non si rac-
colgono?”      G. Perino

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  • 1. Scuola Primaria Numero 1 LE CRONACHE A.S. 2010/ 2011 Di TREVISO BS Sommario La gente festeggia i 150 anni dell’Unità UNITÁ D’ITALIA Gli Alpini e il Comune 2/3 Il Paese più unito che mai Cenni storici e 4/5 Il 17 marzo è festa nazionale in veniva dall’ America e partirono tutto Il Paese, perché si festeggia- dalla Sicilia. Risalirono la penisola leggende no i 150 anni dell’Unita d’Italia. con coraggio e man mano veniva- Leggende e 6/7 Vengono ricordate quelle persone no conquistate parti del territorio, il S.Martino che, tanti anni fa, sono morte per gruppo dei garibaldini si arricchiva rendere libera la nostra nazione. di nuovi giovani, tant’è che furono Feste e tradi- 8/9 chiamati “I MILLE”. zioni A capo di tutto c’erano alcuni im- portanti personaggi che diventaro- Erano riconoscibili perché indos- savano delle camicie rosse e, no- La nostra cu- 10 no molto famosi: Garibaldi, Mazzi- nostante non fossero soldati pro- cina ni, Cavour. fessionisti, combattevano con il Loro non accettavano che l’Italia Ricette per 11 cuore e con la speranza di poter fosse governata da stranieri, così vivere liberi nella propria terra. buongustai si organizzarono in diversi modi. Venne diffuso un giornale segreto Noi alunni di Treviso Bs, per ricor- Giochi e cu- 12 che raccontava dei cattivi compor- dare quest’evento abbiamo appe- riosità tamenti dei nemici e spronava la so delle bandierine all’interno e gente a desiderare la libertà. all’esterno del nostro edificio sco- lastico inoltre, a fine anno scolasti- Si organizzavano incontri fra politi- co, accompagnati dai nostri mae- ci per discutere dell’importanza di stri, andremo a “Ruf” e lì festegge- creare un’unica nazione. remo con i nostri genitori e con gli Ci si preparava a combattere. alpini, ricordando anche questo Notizie di rilievo importante evento storico. Molti ragazzi parteciparono, così la Intervista all’alpino rivoluzione cominciò. Si riunirono, Ferruccio aspettando l’arrivo di Garibaldi che Elena Vaglia Intervista al Sindaco I Cantori della Stel- la I presepi La ristorazione
  • 2. INTERVISTA ALL’ALPINO FERRUCCIO DA QUANTO TEMPO FA L’ALPINO ? PRIMA E NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE. CARICA PER TRE MANDATI. ATTUALMENTE IL SI SONO IMPEGNATI PER CACCIARE IL NEMICO: FACCIO L’ ALPINO DA 40 ANNI, PERCHÈ HO PRESIDENTE È L’AMICO BADINI IVAN; TUTTI I MOLTI HANNO PERSO LA VITA E ALTRI NON INIZIATO NEL 1971. PRESIDENTI ELETTI HANNO DIMOSTRATO, NEL SONO PIU’ TORNATI. PER RICORDARLI ABBIAMO CORSO DEGLI ANNI, GRANDE IMPEGNO E IN- PERCHÉ HA SCELTO DI FARE L’ALPINO? POSTO CROCI E SCRITTO I LORO NOMI SUI TERESSE PER IL GRUPPO. MONUMENTI. NON È STATA UNA MIA SCELTA MA ,A QUEL GLI ALPINI HANNO PARTECIPATO ALLE GUERRE ULTIMAMENTE PERO’ L’ ETA’ MEDIA SI E’ AL- TEMPO, VENIVI CHIAMATO DALLO STATO E IN IRAQ E IN LIBIA? ZATA PARECCHIO, POICHE’ I TESSERATI SONO PARTECIPARE ALLA VITA MILITARE ERA UN Sĺ, MA ORMAI E’ UNA SCELTA DI VITA, CIOE’ TUTTI FRA I 50/60 ANNI. OBBLIGO. AVEVI IL DOVERE DI PREPARARTI IN PARTECIPA ALLA GUERRA SOLO CHI LO FA PER CASO FOSSE NECESSARIO DIFENDERE LA MESTIERE. Il GRUPPO DEGLI ALPINI DI SOLITO PURTROPPO SCARSEGGIANO I GIOVANI CHE PATRIA . CI VA PER AIUTARE I CIVILI, LE PERSONE CHE PROBABILMENTE NON SONO INTERESSATI A NECESSITANO DI AIUTI UMANITARI. FAR PARTE DELL’ ASSOCIAZIONE, ANCHE DA QUANTO TEMPO ESISTE L’ASSOCIAZIONE PERCHE’ QUALCHE ANNO FA HANNO CHIUSO DEGLI ALPINI QUI A TREVISO? LEI HA MAI PARTECIPATO A QUACHE GUERRA? NO, NON HO MAI PARTECIPATO. DURANTE LA LE CASERME E CHI DECIDE DI INTRAPREN- DA 40 ANNI. CARRIERA MILITARE PERÓ ERO ALPINO ASSAL- DERE LA CARRIERA MILITARE NON LO FA PIU’ TATORE E IL MIO COMPITO CONSISTEVA PER DOVERE, MA COME PROFESSIONISTA, QUALI AZIONI FATE PER IL PAESE? NELL’ANDARE IN AVANSCOPERTA, CIOE’ QUINDI VIENE PAGATO. CI OCCUPIAMO DEL TESSERAMENTO, DELLA DOVEVO PRECEDERE IL RESTO DELL’ ESERCITO GARA CHE PREPARIAMO DI SOLITO NEL MESE PER CONTROLLARE CHE NON CI FOSSERO NE- DI LUGLIO E AIUTIAMO ANCHE LE ALTRE AS- MICI AL NOSTRO PASSAGGIO. IN INVERNO IN- Classe 5^ SOCIAZIONI NELL’ ORGANIZZAZIONE DELLE DOSSAVAMO UNA DIVISA BIANCA, POICHE’ CI FESTE. RIPULIAMO I SENTIERI DEI NOSTRI SPOSTAVAMO IN MEZZO ALLA NEVE, MENTRE BOSCHI PER PERMETTERE ALLE PERSONE DI NELLE ALTRE STAGIONI UTILIZZAVAMO LA MI- FARE PASSEGGIATE IN MONTAGNA IN TUTTA METICA E CI METTAVAMO RAMI E FOGLIAME TRANQUILLITÁ. PREPARIAMO ANCHE IL SEN- PER CONFONDERCI NELL’ AMBIENTE CIR- TIERO PER LA TRADIZIONALE FESTA DI FINE COSTANTE. ANNO A “RUF” E LA CASTAGNATA DI OTTO- BRE. CHI HA FONDATO IL GRUPPO DEGLI ALPINI? QUALI AZIONI HANNO COMPIUTO GLI ALPINI QUI A TREVISO E’ STATO IL SIG. PICCINELLI DURANTE LA GUERRA MONDIALE ? ANTONIO, POI SI SONO SUSSEGUITE DIVERSE PERSONE FRA CUI IO, CHE SONO RIMASTO IN GLI ALPINI HANNO COMBATTUTO NELLA Monumenti, ristrutturazioni e nuovi sentieri grazie agli Alpini TREVISO E LE OPERE DEGLI ALPINI Gli Alpini impegnano le loro forze nella ricostruzione e nella salvaguardia dell’ambiente. Il Gruppo Alpini di Treviso Bs esi- costruito dagli alpini al passo Ca- Grazie ad un accordo con il Co- ste dal 1931; era gestito dall’alpino vacca, in ricordo delle “penne mune di Treviso Bs fu ristruttura- Antonio Piccinelli e da 14 soci. mozze” e di Don Giovanni Ragni e ta la malga in località Ruf. Gli Fu ricostituito, dopo la guerra, nel la ristrutturazione della chiesetta alpini sistemarono la strada e 1962, presieduto dall’alpino Fran- della Madonna della Neve. tutto l’edificio. Quest’opera ci sta co Massari che operava con 28 La sistemazione del Sentiero de- particolarmente a cuore, perché soci. Nel 1965 fu inaugurato il Ga- gli Alpini che collega le frazioni di raggiungiamo il luogo ogni anno gliardetto, dedicato al Caporal Treviso attraverso la Cocca e che per organizzare la festa di fine maggiore Giovanni Pozzi deceduto si snoda conducendo a Idro. Nel anno scolastico e per trascorrere in combattimento per le ferite rice- 1986 il sentiero fu incluso negli qualche ora in compagnia di in- vute nel corso della seconda guer- itinerari per escursionisti dedicati segnati e genitori. ra mondiale. alla Resistenza bresciana e trac- ciato con i segni del Tricolore. Gli alpini s’impegnano inoltre nel- Nel corso degli anni il Gruppo si è l’organizzazione di feste paesa- mantenuto attivo e ha contribuito Nello stesso anno fu ricollocata ne, di gare e marce, tanto che alla salvaguardia dell’ambiente alla Cocca una grande Croce di nel 2000 hanno ricevuto il Pre- trevigiano, poiché gli alpini si sono legno in ricordo degli Alpini caduti mio “Italo Maroni” per la dispo- impegnati nella costruzione di nuo- in guerra e per indicare il passag- nibilità e l’impegno alle iniziative vi monumenti, nella ristrutturazione gio degli eserciti e dei partigiani dell’Associazione” e per l’attac- di edifici, nella sistemazione di vec- durante la guerra. camento al proprio territorio chi e nuovi sentieri di montagna, Fra l’88 e il 90 gli alpini ristruttura- nell’assistenza e nell’organizzazio- montano. rono la Santella situata sulla stra- ne di feste e gare. da che porta alla Degagna: furono Un gruppo che merita elogio e Fra le varie opere ricordiamo: il utilizzate tecniche tradizionali e le tutto il nostro ringraziamento. Monumento di Fobbia pietre del luogo. Classe 5^ Pagina 2 LE CRONACHE
  • 3. IL COMUNE DI TREVISO BS Treviso Bresciano è un piccolo all’ufficio postale. ro e da tre torri merlate e fine- comune di montagna di circa Lo stemma è costituito da cin- strate su fondo oro. 600 abitanti; fa parte della Co- que spighe di grano su fondo Questo per indicare che la po- munità Montana della Valle rosso, un daino fermo sulla polazione ha da sempre basa- Sabbia in provincia di Brescia. pianura verde su fondo azzur- to la propria sopravvivenza È costituito dai territori delle sull’agricoltura e la caccia frazioni di: Trebbio, Vico e mentre le tre torri indicano le Facchetti. frazioni. Si estende per 17,8 kmq e Classe 5^ confina con i comuni di: Vesto- ne, Lavenone, Idro, Capovalle, Vobarno e Provaglio V/S. La sede municipale è situata nel centro del paese nella fra- zione di Trebbio; si trova ac- canto alla scuola primaria e INTERVISTA AL SINDACO Come si chiama e che lavoro avere un paese come Treviso? per le scelte e le decisioni che de- svolge? I problemi principali sono causati vo prendere. Mi chiamo Alessandro Bontempi e dalla neve, perché, se troppo ab- Chi è e quali sono i compiti del nella vita studio psicologia. bondante, crea problemi per la co- Messo Comunale? Come ha fatto a diventare Sinda- municazione. Può essere un pro- Si chiama Massimo Massari e ha il co? blema reperire i fondi per il funzio- compito di tenere le strade pulite, namento delle attività pubbliche e di aggiustare i mezzi che apparten- Io con un gruppo di persone siamo l’emigrazione della popolazione stati scelti e votati dai cittadini di che se ne va, per avvicinarsi ai gono al comune, di assegnare il Treviso Bs. taglio dei boschi per il recupero posti di lavoro presenti in valle. È della legna e di distribuire i comu- Chi sono e cosa fanno gli As- un problema il calo delle nascite e i nicati. sessori? trasporti per favorire la frequenza dei giovani alle scuole medie e su- Quali altre persone operano nel Gli Assessori sono delle persone, periori. comune? a cui vengono affidati dei compiti particolari. Cosa è e che cosa fa il Consiglio In Municipio lavorano: il sig. Ivan Comunale? che si occupa dell’ufficio anagrafe, Quali sono i compiti di un Sinda- la sig. Barbara che sta all’ufficio co? Il Consiglio Comunale è composto ragioneria, la sig. Antonella, la da coloro che hanno vinto le ele- cuoca della scuola dell’infanzia, la Io, come primo cittadino, ho il com- zioni (lista vincente) e da coloro pito di salvaguardare il territorio in che le hanno perse. Insieme discu- sig. Valeria che fa le pulizie e il sig. cui vivo, cercando di garantire ai tono i problemi del paese e pren- Corrado, il geometra che risiede cittadini quei servizi che permetta- dono delle decisioni per cercare di all’ufficio tecnico. no loro di condurre una vita sere- risolverli. Classe 4^ na. Ho il compito di amministrare i soldi comunali, di risolvere i pro- Come si sente ad essere Sinda- blemi che si possono presentare co? nel paese e cercare di soddisfare Mi piace. Di solito mi sento orgo- le richieste della popolazione. glioso ma, a volte, anche un po’ Quali sono i problemi che può preoccupato per le responsabilità e Numero 1 Pagina 3
  • 4. STORIA DELLE ORIGINI Si racconta che nei tempi anti- significato e diventò un termine Vico che deriva da Vicus e si- chi Treviso si chiamava: Cacys, volgare e di imbarazzo per i cit- gnifica contrada o borgo e in- Cacci o dal latino “Cazzarium”, tadini, così che il comune decise fine Facchetti , così chiamata perché il luogo era ricoperto di di cambiare il nome in Treviso; perché abitata da famiglie con boschi ricchi di vegetazione e era il 24 maggio del 1532. questo cognome. di selvaggina che permetteva Per distinguerlo da Treviso ve- Patrick Vaglia agli abitanti di vivere e di ali- neto venne aggiunto infine Bre- mentarsi. Jessica Massari sciano. Questi nomi erano di origine Il paese è formato da tre fra- longobarda e derivavano dalla zioni: Trebbio che è la più im- parola “Caieys” che significa portante e deriva dal latino appunto “bosco o foresta”. “Trivium” che significa incrocio Con il passare del tempo però fra strade. questo nome perse il suo vero LEGGENDE La PIAZZA delle STREGHE Tra le tante leggende che strada non esisteva ancora, le per le persone che tentavano di riguardano Treviso Bresciano streghe si ritrovavano a ballare ostacolarle. ce n’ è una che dà il nome ad e a praticare riti magici. Si nar- Per questi fatti la località ha una località chiamata Piazza ra che si incontravano nelle not- preso quel nome. delle Streghe. ti di luna piena, accendevano un Si racconta che, in questo po- grosso falò e tutte insieme can- tavano, ballavano e si divertiva- Chiara Grezzini sto, un tempo molto isolato e immerso nei boschi poiché la no a preparare pozioni magiche Vishal Ray La LOCALITÁ “ I MORTI “ Una leggenda che riguarda Treviso valle che si trovava nella parte Bresciano narra che durante la bassa del paese, sotto la collina peste del 1630 morirono tantissi- della chiesa di San Martino. In mi abitanti. quel posto, per ricordare questi I sopravvissuti decisero di seppel- fatti, fu costruita una “Santella” lire i loro cari in un unico luogo per che esiste ancora oggi e si chiama impedire che l’epidemia si diffon- appunto “Santella dei Morti”, desse ancora e per fare in modo poiché la valle ha preso lo stesso che riposassero in un posto tran- nome. quillo. Venne scelta la parte della Serena Grezzini Manuela Poli Pagina 4 LE CRONACHE
  • 5. LE STREGHE DELLA COLVERA Si racconta che, tanti anni fa, sul Dopo tre giorni ritornò in sè e si Poi si sedette e pensò a come di- monte della Colvera ci vivessero comportò molto bene. Le streghe si fendersi dalla sicura vendetta del- delle streghe. meravigliarono e gli dissero:“Prendi le streghe. Facevano paura alla gente, mangia- il setaccio e scendi al fiume a Decise di arroventare con il fuoco vano gli animali e si dipingevano il prenderci dell’ acqua!!! Torna pre- la pietra dell’entrata!! viso con il mosto dei cornioli. sto, altrimenti nel canale piomberà tutta la valle!!!”. Le streghe giunsero in una notte La notte, in estate e in inverno, senza luna, si avventarono sul por- comparivano davanti alle case tra- Pierino non se lo fece ripetere. In tone della casa di Pierino e si bru- vestite da pecora. silenzio prese il setaccio e s’incam- ciarono i piedi perché erano scalze. minò. Giunto nei pressi del fiume, a Un giorno un bambino che si chia- salti come un capriolo, s’arrampicò Fuggirono fra grida e schiamazzi: mava Pierino salì sulla montagna sugli argini e correndo come non alcune annegarono nel lago di Bon- per cercare il suo gatto. Mentre aveva mai fatto scappò verso il do, altre morirono sotto un pino sul camminava fra i sentieri si imbattè paese. monte della Colvera. nelle streghe che lo catturarono, lo imprigionarono e lo legarono ad una Arrivò a casa sua e bussò finchè roccia. Pierino pianse, si disperò e uscì il papà che lo prese sottobrac- Classe 5^ poi….. svenne!! cio e lo portò nel suo lettino. Le STREGHE della COLVERA in dialetto bresciano 'Na òlta le gh'era, no sò se l'è canal piombarà töta la val!!”. Rivat al canal, a salti come ‘n ca- vera, scundìe nel cùel dela Col- vreöl, ‘l rampìga drè a j- àrzegn e ‘L Pierulì garbato ‘l fa gna ‘na vèra. via e via, se Dio ‘l völ, verso ‘l piega. ‘L ciapa ‘n manarèl, ‘l fa Nele vai le fàa pòra a la zèt, le Pais….. mèsa òlta po’ ‘l se vòlta…. mangiàa j animài e le se pitüràa ‘L riva a cà. ‘L ciòca e ‘l riciòca, vè ‘l müs col mòst dele cornài. fò ‘l bubà e con de ‘na mà ‘l la cia- La nòt, calda o zelà, le comparìa pa sòt sèa e ‘l pòrta Pierì nel sò denàcc a le ca’ vistìe de pera. litì. ‘Na òltà ‘l fiöl dei Brüne le nàt ‘L bubà ‘l-empìsa la löm. ‘L varda söla Colvera…. söl balarèl, ‘l pensa a le strèe, ‘le spèta ‘n consiglio. ‘L sercava ‘l gat che sgnaùlàa. ‘L consiglio l’è chèl: fogà co’ la lè- Le strèe le ‘l branca sòta la gna de fò ‘l balarèl!! pansa….. Le strèe le riva, le salta, sènza la Le ‘l trasporta col pal ‘nda Col- luna, söl balarèl e le se scòta i vera. ‘L Pierulì ‘l carognà, ‘l se pesatì… despèra e…. ‘le svè!! ‘Le scapa, le uza e ‘le fa le mate: Dopo tri dè ‘l Pierulì ‘l revè e ‘l ‘nvèrs matìna le riva nele tine da fa ‘l brào gnaro. Le strèe le fa Bònd e le nega nel fònd. Chèle meravèe e le ghe dis:” Ciapa ‘l vive, prima de sirà, ‘nda Colvera j- cröèl, va ‘n fònd a la val e pòrta è date zò stinche sòta ‘na paghe- chè l’èiva. Turna ‘ndrè se no nel ra. Numero 1 Pagina 5
  • 6. Mistero a Treviso Bs CASA GAIA: LUOGO di TERRORE Casa Gaia regala suspance alla gente del paese Treviso Bs - Pare che anche no a trascorrere le vacanze nu- co e che, tra il fuggi fuggi gene- in un paese così piccolo possano merosi bambini; l’aria era parti- rale e la corsa per cercare di sal- esistere dei fantasmi. La gente colarmente buona e salutare. vare più persone possibili, abbia del posto infatti attribuisce ad Era gestita dalle suore , che si perso la vita una bambina di soli un luogo terribili ricordi e resta dedicavano alla cura dei bambi- 10 anni. timorosa ad avvicinarsi a quel ni, affinché trascorressero In molti credono che la sua anima che rimane di “Casa Gaia”. qualche giorno di vacanza in se- sia ancora presente all’ interno renità ed allegria. Si racconta che questo luogo sia dello stesso stabile ormai oggi stato, nei tempi passati, una La leggenda narra che i locali abbandonato. colonia stiva nella quale veniva- dell’edificio abbiano preso fuo- Qualcuno conferma di aver visto il fantasma, altri credono si tratti di una semplice leggenda. Non si sa quale sia la verità ma il mistero incuriosisce ancora oggi grandi e piccini. Elena Vaglia Martina Fiori IL FORTE di VALLEDRANE Il Forte: una postazione di difesa durante le guerre mondiali Il forte di Treviso Bresciano fu le gare di mountain bike. Il Samuele Piccinelli costruito nel 1908 per contra- forte ha quattro piani compre- Tommaso Luraghi stare l’esercito austriaco. si i sotterranei. Possiede molte Possedeva 300 camere, per cisterne, nelle quali è possibile ospitare i militari durante le cadere, perciò è molto perico- guerre mondiali. Sono rimasti loso visitarlo senza conoscere due bagni e le prigioni, dove si possono ancora vedere i crani perfettamente il luogo. e le ossa appartenute proba- Ci sono saline e passaggi sot- bilmente a qualche prigioniero terranei che, un tempo, ti per- nemico. mettevano di entrare senza Il forte si trova in località Valle- essere visti. drane ed è stato ristrutturato Molte persone sono morte in nel 1933. È ora in completo quel forte durante le guerre e abbandono mentre attorno è in loro ricordo è stato pure co- stato costruito un percorso per struito un monumento. Pagina 6 LE CRONACHE
  • 7. Un imponente edificio immerso nel verde ALLA SCOPERTA DI LUOGHI SUGGESTIVI: S. MARTINO Treviso Bs – In questo piccolo accompagnato dal secolare orga- paese di montagna c’è la chiesa no, costruito interamente in le- di San Martino; è posta su una gno, che diffonde melodie sugge- collina e i bambini della scuola stive. primaria godono della sua vista Ad occuparsi del suo funziona- ogni giorno. È in una zona pano- mento sono due musicisti: Noemi ramica con una buona vista su tutta la vallata. ed Edoardo; quest’ultimo è molto conosciuto nella zona, poiché Non sono certe le informazioni risulta essere un ottimo inse- sulla sua fondazione, ma, dai ri- gnante di musica. trovamenti, sembra che esistesse già in epoca romana. La ristruttu- La chiesa, che in dialetto è detta razione però risale al 1723. La “La cesa de S. Martì”, è dedicata facciata esterna si presenta in al santo caritatevole che aiutò un modo semplice senza decorazio- povero bisognoso, che è anche il ni ed è caratterizzata da un bel Patrono del paese. Gli abitanti porticato. tengono particolarmente a questa ricorrenza e, come vuole la tradi- Anche all’interno questa chiesa è zione, la festeggiano l’11 di no- semplice ma molto spaziosa e vembre con spiedo e polenta. con un bell’altare. È la chiesa principale del paese, in cui si ce- lebrano le Messe più importanti. Cristian Matteotti Spesso le cerimonie religiose Samuele Piccinelli sono accompagnate dal suono delle voci del coro parrocchiale, La LEGGENDA di SAN MARTINO Era l’11 novembre: il cielo era gri- sua strada. Ecco l’estate di San Martino, che si gio, piovigginava e tirava un ven- San Martino, contento di aver fatto rinnova ogni anno per festeggiare taccio molto forte; passava per la la carità, spronò il cavallo e conti- un bel gesto e anche per ricordarci strada un cavaliere, avvolto nel nuò il suo cammino sotto la pioggia, che la carità verso i poveri è il dono suo ampio mantello di guerriero. che cominciava a cadere più forte più gradito a Dio. Mentre camminava s’imbatté in un che mai, mentre un ventaccio rab- povero vecchio, coperto soltanto di bioso sembrava volesse portargli pochi stracci, spinto dal vento, bar- via anche la parte di mantello che Elena Vaglia collante e tremante per il freddo. lo ricopriva a malapena. Martina Fiori Martino lo guardò e s’impietosì. Ma fatti pochi passi smise di piove- Pensò a come poteva aiutarlo, re e il vento si calmò. così si avvicinò, si tolse il mantello, Le nubi si diradarono e il cielo ritor- lo tagliò in due con la spada e ne nò sereno. regalò una metà al povero vec- chio. Il mendicante lo guardò sor- Il sole cominciò a scaldare la terra, preso, accettò il dono ringrazian- obbligando il cavaliere a togliersi dolo di cuore e poi proseguì per la anche il mezzo mantello. Numero 1 Pagina 7
  • 8. Antiche Tradizioni: i cantori della stella LA STELLA: TRADIZIONE NELLA MODERNITÀ Treviso Bs rinnova la tradizione con gli antichi canti della Stella del paese. rio con una cena ricca di piatti tipici, Questa festa è praticata in tutta la preparati ed offerti dai cantori e dalla regione Lombardia e i festeggia- Per l’ evento vengono intonati molti gente del paese. menti cambiano in base al paese o canti, ma il più importante è il can- alla città. to: “LA STELLA”. I cantori sono di È una tradizione molto sentita e ser- età diversa ma tutti indossano abiti ve a ricordare quando i Re Magi Oggi vi parlerò di quella di Treviso neri e portano il cappello e il man- hanno offerto a Gesù oro, incenso e Bs. tello. In tutto sono 28. mirra; ha origini molto antiche infatti La festa avviene la notte del 5 risale al 1600 e si mantiene viva Sono molto bravi e ricevono molti Gennaio, il giorno prima dell’ Epifa- ancora oggi. applausi. nia. Camminano per le vie e, cantando, I cantori e gli abitanti del paese accompagnano una stella a cinque Tommaso Luraghi partono dai “Roccoli” e fanno il giro punte color rosso, giallo, arancio, di tutto il paese; alcune mamme verde e blu. preparano bevande tipiche come il vin brulè: un vino mischiato con È caricata su di un trattore un po’ frutta e zucchero il quale viene bol- vecchio e viene girata da un bam- lito a lungo, per offrirlo ai cantori e bino che si offre volontario. alla gente che li segue per le vie Questa festa si conclude all’ orato- Lunghi preparativi tengono impegnata la gente del posto Giovedì 31 marzo a Treviso Bs si è per riattizzarle; è tradizione infatti Sul tardi tutte le famiglie sono festeggiato , bruciando “LA VEC- che i giovani, dopo il rogo, gareggino rientrate nelle loro case, felici di CHIA”. nel salto del fuoco per dimostrare il aver trascorso una bella serata Si tratta di un fantoccio tutto proprio coraggio. in compagnia. colorato e non molto alto, che vie- Mentre il fantoccio bruciava, i bambi- ne preparato dalle donne del pae- ni giocavano e alcune mamme pre- paravano il rinfresco, poiché, a fine Martina Fiori se. serata, tutti i presenti si sono riuniti Le fiamme divampavano alte e per gustare alcune prelibatezze. sembravano lucciole che illumina- vano il buio della serata. Nel mo- Tanta gente si è ritrovata per festeg- mento in cui le fiamme sembrava- giare “LA VECIA”, vederla bruciare no spegnersi, alcuni ragazzi hanno per poi spegnarsi lentamente, la- gettato dei rami secchi sulle braci sciando solo un sottile filo di fumo. Pagina 8 LE CRONACHE
  • 9. Treviso s’illumina con i colori dei suoi presepi PRESEPI A TREVISO BS Ogni anno la tradizione si rinnova Da diversi anni gli abitanti del zionali ma di immagini a gran- mane esposta fino all’Epifania. paese e delle zone limitrofe dezza naturale disegnate, rita- Il consiglio è di andare a visi- possono ammirare, nel perio- gliate e dipinte su compensa- tarla, perché ne vale davvero la do natalizio, le opere sulla Na- to. pena. tività. Sono esposte in alcuni luoghi Non si tratta di presepi tradi- suggestivi di Trebbio, Vico e Samuele Piccinelli Facchetti e sono stati costruiti da Cristian Matteotti Fabiano e Yuri. Tommaso Luraghi Sono molto belli e arricchiscono il paese di luce e colore ; ricordano la nascita di Ge- sù . La mostra viene inaugurata il gior- no di Natale e ri- Treviso Bs in festa IL CARNEVALE RALLEGRA IL PAESE Piccoli e grandi in oratorio per festeggiare Quest’anno il carnevale si è fe- sportava una grossa torta di carto- Quando la sfilata si è conclusa, i steggiato il 6 marzo. È arrivato un ne ricoperta di cotone; era enorme bambini si sono riuniti all’oratorio po’ tardi ma non per questo è stato e attirava l’attenzione generale. per abbuffarsi di frittelle, pop- corn meno divertente, anzi l’attesa ha e patatine. reso migliori i festeggiamenti. È stata per tutti una bellissima fe- Gli abitanti si sono riuniti numerosi sta. presso l’oratorio del paese e la sfi- lata è cominciata alle ore 14.00. Le maschere hanno percorso la Cristian Matteotti strada principale, partendo dalla frazione “Trebbio”, hanno prose- guito fino alla frazione di “Vico” per poi fare ritorno in oratorio. Ogni bambino ha rallegrato i pre- senti indossando i travestimenti più strani, lanciando coriandoli e fa- “Ridere non è affatto un cendo scherzi di ogni genere. brutto modo per iniziare Risate e stelle filanti hanno diverti- un'amicizia.” to piccoli e grandi. Oscar Wilde Fra i carri ce n’era uno che tra- Numero 1 Pagina 9
  • 10. GUSTI E TRADIZIONI Alla scoperta di antichi sapori da conoscere e gustare Come sapete Treviso ha ristoranti tate, alla trasmissione televisiva, no importante è il Bellavista, ge- conosciuti in tutta la Valle. Ricordia- che va in onda nei giorni feriali su stito dalla signora Renata, in cui ci mo il ristorante da Vittoria: un loca- Rai Uno: “La prova del cuoco”. si può deliziare il palato con dei le in cui ci si può trovare davvero Rinomato è anche l’agriturismo gustosissimi gelati. bene, poiché ha una vasta scelta di situato in località Fobbia: qui si piatti a un prezzo ridotto. È uno dei mangia bene e si può gustare un ristoranti migliori del paese. ottimo spiedo. Non manca comun- Samuele Piccinelli Troviamo poi il ristorante Lamarta, que la pizza, per chi preferisce un gestito da due signore che nel loro pasto più veloce ed economico. La mia mamma diceva sempre settore ci sanno davvero fare: Gra- Il locale è gestito dalla signora Gio- ziella e Rubina. che… la vita è come una sca- vanna, che non mancherà certo di tola di cioccolatini… non sai soddisfare ogni vostra richiesta. mai quello che ti capita. Ogni weekend vi giunge una nume- Non da meno si rivela essere il FORREST GUMP rosa clientela, costituita anche da Perlonc, una locanda situata sem- comitive che raggiungono il luogo pre in località Fobbia. Qui è possi- con i pullman. L’osteria, negli ultimi bile degustare alcuni piatti tipici. Si dice che l’appetito vien tempi, ha registrato un aumento di mangiando, ma in realtà viene popolarità, poiché la sua proprieta- Per ultimo ma non per questo me- a star digiuni. TOTÓ ria ha partecipato, per diverse pun- RICETTE TRADIZIONALI I Primi CASONCELLI fate soffriggere il burro e l'olio extra- conditeli con il burro fuso, la salvia e vergine di oliva con la cipolla affetta- il formaggio grana grattugiato. Per la sfoglia ta finemente; unite la carne che do- 500 g di farina bianca vete lasciar dorare per bene, quindi Marco Piccinelli spruzzate con il vino e lasciate eva- 4 uova, sale e acqua q. b. porare. Aggiungete le verdure taglia- Per il ripieno te a pezzettini, il basilico tritato, il sale, il pepe e 1 pizzico di noce mo- SALMĺ di LEPRE 300 g di manzo scata; lasciate cuocere a tegame 1 carota e 1 gambo di sedano coperto per 2 ore e mezzo, bagnan- Per cucinare del salmì si prendono 1/2 cipolla e 3/4 foglie di basilico do, se necessario, con poca acqua dei pezzi di carne di lepre selvatica e calda per non fare attaccare. 1 pizzico di noce moscata si lasciano fermentare nel vino rosso Tritate fine la carne e passate le arricchito di spezie e aglio per due 1/2 bicchiere di vino verdure al setaccio. Mettete ora il giorni. 50 g di grana e 50 g di pane grattu- composto in una terrina, unite il pa- ne grattugiato, il formaggio grana Trascorso il tempo necessario, si giato grattugiato e il tuorlo d'uovo. Amal- frigge una cipolla in una padella con 1 tuorlo d’uovo e 1 noce di burro gamate bene il tutto e aggiustate di del burro, poi si aggiunge la carne Olio, sale e pepe sale. Su una sfoglia di pasta mettete fermentata e si fa rosolare. quindi tante piccole noci del ripieno Infine si aggiunge l’infuso di vino e a distanza di un dito. Con un taglia- spezie e si lascia cuocere per circa Preparate la pasta impastando sulla pasta a rotella dividete i "casonsèi" due ore. spianatoia la farina con i pizzico di in pezzi di circa 4 centimetri che sale, le uova e, se necessario, con metterete ad asciugare su di un un po' di acqua; tirate 2 sfoglie sottili panno leggermente infarinato. Fateli Martina Salvadori avendo cura di non farle asciugare. cuocere per circa 10 minuti in ab- Nel frattempo in un tegame a parte bondante acqua salata. Scolateli e Pagina 10 LE CRONACHE
  • 11. I Secondi CAPRIOLO IN SALMì Lavate la cipolla, il sedano e la ca- Mescolate, abbassate la fiamma, co- Un cosciotto di capriolo, rota, tritateli e metteteli in una terri- prite la casseruola e lasciate cuocere na capiente. dolcemente per circa 1 ora e mezzo. 1 etto di pancetta, Nel frattempo trasferite le verdure Servite la carne accompagnata da 30 etti di cacao amaro, in un mixer e frullatele. polenta. 3 etti di carote, Trascorso questo tempo, togliete la Jessica Massari 2 etti di cipolle, carne dalla marinata e asciugatela. 2 etti di sedano, Conservatene le verdure. COTECHINO 2 spicchi d’ aglio, Versate l’olio in una casseruola e quando è caldo aggiungete il ca- 4 bacche di ginepro priolo; rosolatelo per 10 minuti. Per fare il cotechino si usa la carne 4 chiodi di garofano Tagliate il capriolo in pezzi e siste- di maiale e la cotenna. Si macina e matelo nel recipiente con le verdu- si insaporisce con sale, pepe, aglio, 2 foglie di lauro, re. Aggiungete il prezzemolo, il ro- noce moscata e un po’ di vino rosso. 1 pezzo di stecca di cannella, smarino, la salvia, l’alloro, il sale, il Si mescola il tutto e si insacca in un 1 bicchiere di panna liquida, pepe e ricoprite il tutto con il vino budello. Lo si lega ben bene e lo si rosso. Lasciate riposare per 24 ore. appende in un luogo asciutto per 1 litro e mezzo circa di vino rosso di buon corpo, Aggiungete alla carne la farina e farlo asciugare. dopo poco le verdure frullate. Martina Salvadori poca grappa, olio, sale, pepe in grani. SPIEDO Tagliare a fette tutta la carne e le patate, mettendo su ogni pezzo di carne della salvia. Prendere il tamburo e infilare con pazienza la carne, le patate e 250 g di burro gli uccellini, facendo attenzione ad alternarli finché il tamburo è completa- 3 kg di costine mente pieno. Nel frattempo preparare le braci e quando si mostrano incande- scenti, appoggiarvi il tamburo per iniziare la cottura. Ogni tanto è bene unge- 2 kg di lombo re con il burro per mantenere la carne morbida. Dopo un’ora e mezza di cot- 1 pollo tura, salare la carne e le patate per insaporire. Quando la carne appare dora- 1 kg di coppa ta, lo spiedo è pronto da servire e gustare. Uccellini Salvia Giuseppe Perino ½ bicchiere di sale stemperare i grumi; proseguire la cottu- Fate soffriggere le cipolle in una 10 patate ra per 30 minuti circa. pentola con l’olio e il burro; intanto POLENTA TERAGNA Aggiungere il formaggio tagliato a dadi- mettete in una ciotola il pane, il for- ni e il gorgonzola. Infine aggiungere il maggio, le uova, il bicarbonato, la Dosi per 4 persone burro fuso. Lasciare sciogliere il for- grappa, le spezie e il sale. Mescola- maggio e amalgamare il tutto. BUON te per amalgamare il tutto. APPETITO! Aggiungete il sangue con il latte e 300 g di farina di grano saraceno Chiara e Serena Grezzini continuate a mescolare. Unite il 200 g di farina gialla per tiragna composto con il soffritto di cipolla e Riccardo Duni 100 g di burro freschissimo nostrano lasciate cuocere finché si addensa. TORTA di MAIALE Passate poi nel forno e lasciate 200 g di formaggella Sangue di maiale misto con latte cuocere per altri 20 minuti a 200° C. 50 g di gorgonzola Cipolle, spezie e sale BUON APPETITO. Sale Burro, olio e pane grattugiato 3 hg di formaggio grattugiato Patrick Vaglia Mettere al fuoco 1 litro e mezzo circa 2/3 uova di acqua e salarla quando è in ebolli- zione. Bucce di arancia e limone grattugiate Versare la farina e mescolare con una Mezzo bicchiere di grappa spatola di legno senza interruzione, per Bicarbonato Numero 1 Pagina 11
  • 12. I Dolci TORTA DI NOCI FRITTELLE DI MELE Scuola Primaria 500 gr di farina, 2 uova intere Di 200 gr di burro, 2 cucchiai di zucchero Treviso Bs 200 gr di zucchero, 4 O 5 cucchiai di farina bianca Via Roma n 5 200 gr di noci, 2 mele tagliate a pezzettini 25074 Treviso Bs (BS) un pizzico di sale, Lievito e un pizzico di sale. una cucchiaiata di liquore dolce ( Anice, o Tel.: 0365 821806 Sassolino, ecc.) Sbucciate le mele, tagliatele a toc- chetti e privatele del torsolo. E-mail: un uovo. In una scodella sbattete i 2 tuorli elementaretreviso@tiscali.it Sgusciate le noci; battete ora le uova inte- con un pizzico di sale; incorporate, re, poi aggiungete lo zucchero ed il burro le due chiare montate a neve e poi, fuso; mescolate bene il tutto. a poco a poco, la farina e il lievito. Aggiungete ora lo zucchero, la farina ed il Ora mettete sul fuoco una casse- lievito e poi mescolate bene il tutto fino ad ruola con olio abbondante e, quan- ottenere un impasto omogeneo. Aggiunge- do va in ebollizione, immergete la te anche le noci, il liquore e un pizzico di pastella e friggete poco per volta. sale. Man mano che si indorano, levate- Prendete una teglia a bordi alti e dopo a- le dalla casseruola e mettetele su verla imburrata per bene versate il compo- un foglio di carta assorbente. sto, livellate bene la superficie e fate cuo- Servitele cosparse di zucchero a cere in forno a 180° per 40 minuti circa, per verificare la cottura fate la prova dello stec- velo. chino; quando la torta sarà cotta spolvera- Vishal Raj tela con dello zucchero a velo, la torta di noci è pronta!!!! Jessica Massari LE NOSTRE BARZELLETTE Due scheletri trovano un mozzicone di sigaretta fuori dal cimi- tero. Uno dei due lo raccoglie e se lo mette in bocca per fumar- lo. Passa un signore, guarda lo scheletro ed esclama:” Smettila di fumare!!! Non vedi come ti sei ridotto!”. M. Salvadori “Hai mai visto una foca con le orecchie?” “No, l’ho sempre vista con gli occhi!!” C. Grezzini Un signore chiede al suo medico una cura per il mal di testa, che lo accontenta prescrivendogli dei medicinali. La settimana dopo il signore torna dal medico e dice:”Insomma dottore, non ci sono medicinali con un sapore migliore? Quelli che mi dato erano disgustosi?” Il medico lo guarda e risponde:”E lei non ha visto che le ho prescritto delle supposte?” S. Grezzini “Mamma, mamma! Il limone ha il becco?” “No, tesoro!” “Oooops!! Allora ho spremuto il canarino!!”.P. Vaglia Pierino va al supermercato con la nonna. Mentre camminano, Pierino si ferma per raccogliere un soldatino. La nonna lo sgrida, dicendo che non si raccolgono le cose per terra. Sulla strada del ritorno la nonna casca a terra e chiede aiuto a Pierino che però risponde:” Ma tu non mi hai detto che le cose a terra non si rac- colgono?” G. Perino