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UGPS : Umanet
Global Position
System
Il Viaggio del “SuperBullo Elexpo”
Percorsi della Mente
VMP & PGM
 Il Volante per Guidare la Mente (VMP) e in generale la
Patente per Guidare la Mente (PGM) sono strumenti
cognitivi per sviluppare coerenza tra Intenzioni ed Azioni
 E’ Necessario : a) Manifestare Intenzioni Verso un Obiettivo
b) Organizzare una Direzione c) Filtrare Rumori d) Sentire
Motivazione all’Azione Coerente (convergente sull’intenzione)
 Un algoritmo comportamentale che genera una serie di
passi, una traiettoria rappresentabile attraverso la metafora
della connessione e Navigazione nella Rete della Vita.
 Il termine “navigazione” è in senso lato sinonimo di
“computazione”, ma si riferisce in particolare al calcolo
attuato mediante i “linguaggi di programmazione per soggetti.
Impostare il Navigatore
 Manifestare Intenzioni :
 Verso un Obiettivo di Riferimento Positivo (+)
 Verso ciò che è Troppo Vuoto (Strada OK)
 Via da un Riferimento Negativo (-)
 Via da ciò che è Troppo Pieno (Strada KO)
 Selezionare e Organizzare Azioni Coerenti (+) (OK)
 Selezionare e Organizzare Azioni Paradossali (-) (KO)
 Dopo la configurazione del navigatore seguire le
indicazioni gestendo distrazioni e motivazione in modo
da produrre in uscita una sequenza di scelte
(connessioni) coerenti con la destinazione impostata.
UGPS
Umanet Global Position System
Le Connessioni/Strade della Mente
 Coerenza SiSiCoerenza SiSi (11): Strada (OK)
 Filtrare rumori + Sentire motivazione verso il riferimento (+)
 Fare ciò che si deve, soddisfare aspettative(+), agire come è nelle
intenzioni
 Paradosso NoSiParadosso NoSi (01): No Strada (OK)
 Non filtrare rumori + Non sentire motivazione verso il riferimento (+)
 Non fare ciò che si deve, non soddisfare aspettative(+), non agire come è
nelle intenzioni
 Paradosso SiNoParadosso SiNo (10): Strada (KO)
 Non Filtrare Rumori + Sentire Motivazione Verso il Riferimento (-)
 Fare ciò che non si deve, soddisfare aspettative (-), agire come non è
nelle intenzioni
 Coerenza NoNoCoerenza NoNo (00): No Strada (KO)
 Filtrare rumori + Non sentire motivazione verso il riferimento (-)
 Non fare ciò che non si deve, non soddisfare aspettative (-), non Agire
come non è nelle Intenzioni
Percorrere Strada OK
Non percorrere Strada OK
Percorrere Strada KO
Non Percorrere Strada KO
Mente e Direzione di Evoluzione
Meno CAOS e più Determinazione
 Via Da Paradosso : Le Traiettorie Nere e Gialle sono Paradossali
quindi da Evitare.
 Corrispondono al download di virus che opprimono il sistema
connesso alla Rete della Vita.
 Verso Coerenza : Le Traiettorie Rosse e Blu sono Coerenti quindi da
Percorrere.
 Corrispondono al download di antivirus che sostengono il sistema
connesso alla Rete della Vita.
 Per seguire questa direzione e portare ordine nel disordine, è
necessario configurare lo script “Navigazione nella Rete della Vita”
per individuare i pensieri e le azioni appartenenti ai bacini di attrazione
della coerenza (Strada Ok) e del paradosso (Strada Ko).
 Quindi determinare la mappa della navigazione, la matrix evolution.
Strada KO Strada OK
13
Strada KO Strada OK
Mappa della Navigazione SuperBullo
Sequenza delle indicazioni fornite dal UGPS all’Elexpo per un tratto di
percorso.
Algoritmo UGPS
Linguaggio di Codifica
Diagramma di Flusso
Algoritmo e Codifica UGPS
 Alfabeto
 CAOS : Sistema Disordinato ad alta Entropia(Involuzione)
 MIVO : Manifesto Intenzioni Verso Obiettivo
 Verso : Seleziono e Organizzo Azioni Coerenti (+)(OK)
 ViaDa : Seleziono e Organizzo Azioni Paradossali (-) (KO)
 SOD : Seleziono e Organizzo Direzione ((Verso)(ViaDa))
 FR : Filtro Rumori
 NoFR : Non Filtro Rumori
 SMA+ : Sento Motivazione ad Agire Coerente (+)
 SMA - : Sento Motivazione ad Agire Paradossale (-)
 Grammatica
 Repeat (azioni) Until (condizione di terminazione)
 While (condizione di esecuzione) (esegui azioni)
 If (condizione) Then (azione1) Else (azione2)
Vedere l’Ordine nel Caos
La Codifica dell’Immobilità
While (1) {
If (MIVO) Then (SOD) Else (CAOS)
If (SOD) And (FR) And (SMA+) Then
Coerenza(SiSi) ed Evoluzione (Seguire Strada OK) ;
Else If (Not(FR) And Not (SMA+)) Then {
Paradosso(NoSi) AND Dispersione (Non Seguire Strada OK);
If Not (FR) And (SMA-) Then
Paradosso(SiNo) ed Involuzione (Seguire Strada KO);
Else If (FR) And Not (SMA-) Then
Coerenza (NoNo) e Concentrazione (Non Seguire Strada KO);
}
}
FR
SMA+Paradosso NoSi Coerenza SiSi
Paradosso SiNo
No FR
SMA - Coerenza NoNo
MIVO
SOD
Vero !
CAOS
Falso !
Vero !Falso !
Vero !
Diagramma del Flusso Esistenziale
Falso !
Regolare Pieno e Vuoto
 Alfabeto
 CAOS : Assenza di Regolazione
 MIVO : Equilibrio tra Pieno e Vuoto
 Verso : Riempire il Troppo Vuoto
 ViaDa : Riempire il Troppo Pieno
 SOD : Organizzo Direzione: Via Da  Verso
 FR : Filtro Reazione Abituale
 NoFR : Non Filtro Reazione Abituale
 SMA+ : Sento Motivazione a Riempire il Troppo Vuoto
 SMA - : Sento Motivazione a Riempire il Troppo Pieno
 Grammatica
 Repeat (azioni) Until (condizione di terminazione)
 While (condizione di esecuzione) (esegui azioni)
 If (condizione) Then (azione1) Else (azione2)
While (1) {
If (Voglio raggiungere l’Equilibrio Pieno/Vuoto) Then
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Else (Paradosso Troppo Pieno/Troppo Vuoto)
If (Organizzo Direzione) And (Filtro Reazione Abituale)
And (Sono motivato/a a Riempire il Troppo Vuoto) Then
Coerenza(SiSi) ed Evoluzione (Seguire Strada OK)
Else
If Not (Filtro Reazione Abituale) and Not (Sono motivato/a a Riempire il
Troppo Vuoto) Then {
Paradosso(NoSi) e Dispersione (Non seguire Strada OK)
If Paradosso(NoSi) and Not (Filtro Reazione Abituale)
And (Sono motivato/a a Riempire il Troppo Pieno) Then
Paradosso(SiNo) e Involuzione (Seguire Strada KO) .
Else If (Paradosso (SiNo) And (Filtro Reazione Abituale) And Not
(sono Motivato/a a Riempire il Troppo Pieno)) Then
Coerenza (NoNo) e Concentrazione (Non Seguire Strada KO)
}
}
FR
SMA+Paradosso NoSi Coerenza SiSi
Paradosso SiNo
No FR
SMA - Coerenza NoNo
MIVO
SOD
Vero !
CAOS
Falso !
Vero !Falso !
Vero !
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Falso !
Non Riempire il Troppo Vuoto
Riempire il Troppo Vuoto
Riempire il Troppo Pieno
Non Riempire il Troppo Pieno
Regolare Pieno e Vuoto
 Alfabeto
 CAOS : La Natura si Ribella
 MIVO : Comportamenti Sostenibili
 Verso : Nuovo equilibrio tra risorsi e consumi
 ViaDa : Ricercare più beni materiali
 SOD : Organizzo Direzione: Via Da  Verso
 FR : Filtro il condizionamento dei falsi valori
 NoFR : Resto attaccato a falsi valori materiali
 SMA+ : Sento Motivazione a ridurre lo spreco di risorse
 SMA - : Sento Motivazione a continuare come se niente fosse
 Grammatica
 Repeat (azioni) Until (condizione di terminazione)
 While (condizione di esecuzione) (esegui azioni)
 If (condizione) Then (azione1) Else (azione2)
Stabilità ed Evoluzione
Autoregolazione del Sistema Vivente Essere Umano
Ispirato da “Olismo la scienza del futuro: Verso una civiltà ecologica,
pacifica e consapevole” [E.Cheli 2010]
Stabilità ed Evoluzione
 La funzione omeostatica si basa sul
principio
 Meno si cambia meglio è.
 La funzione evolutiva si basa sul
principio
 E’ auspicabile e possibile cambiare in meglio.
In un sistema ideale, completamente «sano», le
due tendenze coesistono pacificamente, svolgendo
ruoli complementari e cooperando in armonia:
l'omeostasi è il circuito di sicurezza/sopravvivenza,
mentre l'evoluzione quello di
Step Evolutivi: Alternanza tra
Omeostasi ed Evoluzione
 La crescita procede a tappe, e nell'intervallo tra una
tappa e l'altra la funzione evolutiva lascia all' omeostasi il
compito di creare quel tanto di stabilità e tranquillità che
consente al sistema di «prendere consapevolezza» del
nuovo stato raggiunto e di assimilarne i contenuti;
 L'omeostasi a sua volta acconsente a disattivare i propri
circuiti ogni volta che la funzione evolutiva ritenga
necessario salire un altro gradino, assecondandola
invece di ostacolarla, ritarando quindi tali circuiti in modo
appropriato al nuovo stato raggiunto.
Suonare la Sveglia all’Umanità
 Per quanto riguarda l'umanità va
purtroppo osservato che le due
funzioni non si conciliano e anzi si
contendono il primato nei vari livelli di
realtà, in genere con una prevalenza
dell'omeostasi (No), più legittimata dai
sistemi di credenze e di valori
dominanti nelle principali culture
umane, mentre la funzione evolutiva
(Si) rimane spesso latente, vuoi
perché non coltivata, vuoi perché - per
ignoranza, paura o condizionamento
esterno - è stata a lungo repressa e
per molti versi lo è tuttora.
Stimolare il cambiamento
 Quando si vuole stimolare o facilitare un cambiamento
migliorativo in un sistema, non si può prescindere dal
considerare anche e soprattutto la funzione evolutiva.
 Il fatto che tale cambiamento (risveglio) richieda un aiuto
esterno (sveglia) e che il sistema non abbia proceduto
autonomamente in tal senso, può significare che la
funzione omeostatica è, per qualche motivo preponderante.
 Può essere che il sistema risenta di influenze omeostatiche
esterne, perché l’ambiente di lavoro non stimola il
cambiamento, o perché la persona è internamente
organizzata in un modo tale da temere il cambiamento e
considerarlo un disvalore.
 Quest’ultimi sono quelli che non ci provano a “giocare”.
Umanet Evolution
 Per migliorare la qualità della rete di relazioni, l'intervento
andrebbe articolato in due direzioni:
1. Allentare la morsa omeostatica: ridurre retroazione (–)
1. Attaccamento, pregiudizio, rigidità e resistenza al cambiamento.
2. Ridare vigore alla funzione evolutiva : aumentare retroazione (+)
1. Curiosità, apertura, flessibilità e voglia di cambiamento.
 In realtà, allo stato attuale, la maggior parte degli interventi
in campo politico, sociale ed economico invece di andare a
toccare tali aspetti basilari si limita a tamponare i sintomi,
senza di fatto risolvere i problemi.
 Questo modo di procedere, oltre a risultare poco efficace,
finisce per produrre un aumento di complessità del sistema
stesso che diviene così ancora più confuso e mal gestibile.
Dinamica dell’Evoluzione
 “La dinamica fondamentale dell'evoluzione ,secondo la
nuova concezione dei sistemi, comincia con un sistema in
omeostasi : uno stato di equilibrio dinamico, caratterizzato da
fluttuazioni multiple, interdipendenti. Quando il sistema è
disturbato ha la tendenza a mantenere la sua stabilità per
mezzo, di meccanismi di retroazione negativi, che tendono a
ridurre l'ampiezza della deviazione dallo stato equilibrato.
 Questa non è però l'unica possibilità. Talune deviazioni
possono essere rinforzate internamente per mezzo di
retroazione positiva, o in risposta a mutamenti ambientali o
spontaneamente, senza alcuna influenza esterna.
 [1] Il Punto di Svolta, pag238
Retroazione (-) Retroazione (+)
Dinamica dell’Evoluzione
 La stabilità di un sistema vivente viene messa di continuo a
prova dalle sue fluttuazioni, ed a un certo momento una o più
di tali fluttuazioni possono diventare così forti da sospingere il
sistema attraverso una situazione di instabilità, in una
struttura interamente nuova, la quale sarà di nuovo fluttuante
e relativamente stabile.
 La stabilità dei sistemi viventi non è mai assoluta, essa
persisterà finché le fluttuazioni rimangono al di sotto di una
certa ampiezza critica, ma ogni sistema è sempre pronto a
trasformarsi, sempre pronto ad evolvere.” ”[1].
 Questo modello descrivere l'evoluzione di vari sistemi
biologici, sociali ed ecologici [1] Il Punto di Svolta, pag238
Oscillazione Evolutiva
Si Si Si
No No No
RetroAzione Positiva (+) RetroAzione Negativa (-) Evoluzione (+)(-)
RetroAzione Positiva vuol dire Via Da : mi Allontano da un Riferimento
RetroAzione Negativa vuol dire Verso : mi Avvicino ad un Riferimento
Evoluzione (+)(-) vuol dire un Punto di Svolta Via Da : No Verso Si.
Via Da
(+)
(-)
Verso
Ritratto delle Fasi Andamento nel tempo
Analisi Qualitativa
1)Tempo di Ritardo (Tr)
2)Tempo di Salita (Ts)
3)Tempo di Assestamento (Ta)
R R R
R/2
Tr Ts Ta
Regolazione del Sistema e
Controllo dell’Evoluzione
 Il controllo dell’evoluzione di un sistema è il controllo
dei valori assunti dalle variabili di stato che lo
rappresentano.
 La strategia per raggiungere un obiettivo di
regolazione è (lo vedremo nello SmartMind):
1. Inserire nel sistema delle variabili di controllo
2. Stabilire le relazioni esistenti tra variabili di controllo e
variabili da controllare
3. In base a tali relazioni agire sulle variabili di controllo per
influenzare le variabili di stato da controllare.
 Nello SmartMind la dinamica evolutiva del sistema si
può rappresentare attraverso la sequenza di
applicazioni che vengono eseguite dal sistema
operativo (cognitivo) di cui è dotato.
Instabilità & Punto di Svolta
La Rete della Vita37
Umanet Evolution
Automanagement
Autoregolazione ed Evoluzione
Sistema di Autoregolazione
Autoregolazione in Retroazione
(Trasduttore)(Attuatore)
(Comparatore + Controllore)
Strada KO Strada OK
Regolazione del Sistema
 Quindi : L’insieme dei comportamenti che un sistema può
produrre è espresso da tutti i differenti stati che esso può
assumere.
 Lo schema delle trasformazioni da uno stato all’altro è
chiamato traiettoria evolutiva.
 Ogni stato è composto da variabili che lo descrivono e
protocolli regolatori che controllano il valore di tali variabili
 Un modello per la regolazione deve rappresentare sia
le variabili controllate sia le variabili controllori.
Analisi della Stabilità
 Un sistema si dice stabile se in corrispondenza di piccole
variazioni delle sollecitazioni che riceve in ingresso, si
riscontrano piccole variazione dei comportamenti dati in
uscita.
 Diversamente un sistema si dice instabile se in
corrispondenza di piccole variazioni delle sollecitazioni in
ingresso, si riscontrano grandi variazione in uscita.
 La variazione d’ingresso a cui si fa riferimento è chiamata
perturbazione e può presentarsi casualmente come disturbo.
 In un sistema stabile, una perturbazione può essere gestita e
controllata in vari modi, se il sistema invece è instabile, un
disturbo può condurre l’uscita verso valori imprevisti e
rendere incontrollabile l’andamento del sistema.
Controllo della Stabilità
 In sintesi il problema della stabilità consiste nel
controllare se il comportamento perturbato è simile al
comportamento nominale o ideale.
 I due comportamenti si dicono simili se, al tendere del
tempo all’infinito, la curva dell’andamento perturbato si
avvicina infinitamente alla curva dell’andamento
nominale.
 Se la distanza tra l’andamento perturbato e l’andamento
nominale si annulla al tendere del tempo all’infinito,
allora si ha la stabilità asintotica.
Analisi dei Tempi
 1) Il tempo di ritardo Tr è l’intervallo di tempo impiegato dal
Sistema per raggiungere la metà del valore di riferimento.
 La Conoscenza Teorica : Chi fa Cosa, Dove, Quando e Perché ?
 2) Il tempo di salita Ts è l’intervallo di tempo impiegato dal
Sistema per raggiungere il Dominio della coerenza in cui si
trova il valore di riferimento.
 La Conoscenza Pratica : Come e Quindi !
 3) Il tempo di assestamento Ta è l’intervallo di tempo
impiegato dal Sistema per stabilizzarsi entro tale Dominio.
 La Convergenza tra Intenzioni e Azioni (Coerenza SiSi)

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  • 1. UGPS : Umanet Global Position System Il Viaggio del “SuperBullo Elexpo”
  • 2. Percorsi della Mente VMP & PGM  Il Volante per Guidare la Mente (VMP) e in generale la Patente per Guidare la Mente (PGM) sono strumenti cognitivi per sviluppare coerenza tra Intenzioni ed Azioni  E’ Necessario : a) Manifestare Intenzioni Verso un Obiettivo b) Organizzare una Direzione c) Filtrare Rumori d) Sentire Motivazione all’Azione Coerente (convergente sull’intenzione)  Un algoritmo comportamentale che genera una serie di passi, una traiettoria rappresentabile attraverso la metafora della connessione e Navigazione nella Rete della Vita.  Il termine “navigazione” è in senso lato sinonimo di “computazione”, ma si riferisce in particolare al calcolo attuato mediante i “linguaggi di programmazione per soggetti.
  • 3. Impostare il Navigatore  Manifestare Intenzioni :  Verso un Obiettivo di Riferimento Positivo (+)  Verso ciò che è Troppo Vuoto (Strada OK)  Via da un Riferimento Negativo (-)  Via da ciò che è Troppo Pieno (Strada KO)  Selezionare e Organizzare Azioni Coerenti (+) (OK)  Selezionare e Organizzare Azioni Paradossali (-) (KO)  Dopo la configurazione del navigatore seguire le indicazioni gestendo distrazioni e motivazione in modo da produrre in uscita una sequenza di scelte (connessioni) coerenti con la destinazione impostata.
  • 4.
  • 6. Le Connessioni/Strade della Mente  Coerenza SiSiCoerenza SiSi (11): Strada (OK)  Filtrare rumori + Sentire motivazione verso il riferimento (+)  Fare ciò che si deve, soddisfare aspettative(+), agire come è nelle intenzioni  Paradosso NoSiParadosso NoSi (01): No Strada (OK)  Non filtrare rumori + Non sentire motivazione verso il riferimento (+)  Non fare ciò che si deve, non soddisfare aspettative(+), non agire come è nelle intenzioni  Paradosso SiNoParadosso SiNo (10): Strada (KO)  Non Filtrare Rumori + Sentire Motivazione Verso il Riferimento (-)  Fare ciò che non si deve, soddisfare aspettative (-), agire come non è nelle intenzioni  Coerenza NoNoCoerenza NoNo (00): No Strada (KO)  Filtrare rumori + Non sentire motivazione verso il riferimento (-)  Non fare ciò che non si deve, non soddisfare aspettative (-), non Agire come non è nelle Intenzioni
  • 11. Mente e Direzione di Evoluzione Meno CAOS e più Determinazione  Via Da Paradosso : Le Traiettorie Nere e Gialle sono Paradossali quindi da Evitare.  Corrispondono al download di virus che opprimono il sistema connesso alla Rete della Vita.  Verso Coerenza : Le Traiettorie Rosse e Blu sono Coerenti quindi da Percorrere.  Corrispondono al download di antivirus che sostengono il sistema connesso alla Rete della Vita.  Per seguire questa direzione e portare ordine nel disordine, è necessario configurare lo script “Navigazione nella Rete della Vita” per individuare i pensieri e le azioni appartenenti ai bacini di attrazione della coerenza (Strada Ok) e del paradosso (Strada Ko).  Quindi determinare la mappa della navigazione, la matrix evolution.
  • 12.
  • 15. Mappa della Navigazione SuperBullo Sequenza delle indicazioni fornite dal UGPS all’Elexpo per un tratto di percorso.
  • 16.
  • 17. Algoritmo UGPS Linguaggio di Codifica Diagramma di Flusso
  • 18. Algoritmo e Codifica UGPS  Alfabeto  CAOS : Sistema Disordinato ad alta Entropia(Involuzione)  MIVO : Manifesto Intenzioni Verso Obiettivo  Verso : Seleziono e Organizzo Azioni Coerenti (+)(OK)  ViaDa : Seleziono e Organizzo Azioni Paradossali (-) (KO)  SOD : Seleziono e Organizzo Direzione ((Verso)(ViaDa))  FR : Filtro Rumori  NoFR : Non Filtro Rumori  SMA+ : Sento Motivazione ad Agire Coerente (+)  SMA - : Sento Motivazione ad Agire Paradossale (-)  Grammatica  Repeat (azioni) Until (condizione di terminazione)  While (condizione di esecuzione) (esegui azioni)  If (condizione) Then (azione1) Else (azione2)
  • 19. Vedere l’Ordine nel Caos La Codifica dell’Immobilità While (1) { If (MIVO) Then (SOD) Else (CAOS) If (SOD) And (FR) And (SMA+) Then Coerenza(SiSi) ed Evoluzione (Seguire Strada OK) ; Else If (Not(FR) And Not (SMA+)) Then { Paradosso(NoSi) AND Dispersione (Non Seguire Strada OK); If Not (FR) And (SMA-) Then Paradosso(SiNo) ed Involuzione (Seguire Strada KO); Else If (FR) And Not (SMA-) Then Coerenza (NoNo) e Concentrazione (Non Seguire Strada KO); } }
  • 20. FR SMA+Paradosso NoSi Coerenza SiSi Paradosso SiNo No FR SMA - Coerenza NoNo MIVO SOD Vero ! CAOS Falso ! Vero !Falso ! Vero ! Diagramma del Flusso Esistenziale Falso !
  • 21. Regolare Pieno e Vuoto  Alfabeto  CAOS : Assenza di Regolazione  MIVO : Equilibrio tra Pieno e Vuoto  Verso : Riempire il Troppo Vuoto  ViaDa : Riempire il Troppo Pieno  SOD : Organizzo Direzione: Via Da  Verso  FR : Filtro Reazione Abituale  NoFR : Non Filtro Reazione Abituale  SMA+ : Sento Motivazione a Riempire il Troppo Vuoto  SMA - : Sento Motivazione a Riempire il Troppo Pieno  Grammatica  Repeat (azioni) Until (condizione di terminazione)  While (condizione di esecuzione) (esegui azioni)  If (condizione) Then (azione1) Else (azione2)
  • 22. While (1) { If (Voglio raggiungere l’Equilibrio Pieno/Vuoto) Then (Via Da Riempire il Troppo Pieno) And (Verso Riempire il Troppo Vuoto) Else (Paradosso Troppo Pieno/Troppo Vuoto) If (Organizzo Direzione) And (Filtro Reazione Abituale) And (Sono motivato/a a Riempire il Troppo Vuoto) Then Coerenza(SiSi) ed Evoluzione (Seguire Strada OK) Else If Not (Filtro Reazione Abituale) and Not (Sono motivato/a a Riempire il Troppo Vuoto) Then { Paradosso(NoSi) e Dispersione (Non seguire Strada OK) If Paradosso(NoSi) and Not (Filtro Reazione Abituale) And (Sono motivato/a a Riempire il Troppo Pieno) Then Paradosso(SiNo) e Involuzione (Seguire Strada KO) . Else If (Paradosso (SiNo) And (Filtro Reazione Abituale) And Not (sono Motivato/a a Riempire il Troppo Pieno)) Then Coerenza (NoNo) e Concentrazione (Non Seguire Strada KO) } }
  • 23. FR SMA+Paradosso NoSi Coerenza SiSi Paradosso SiNo No FR SMA - Coerenza NoNo MIVO SOD Vero ! CAOS Falso ! Vero !Falso ! Vero ! Diagramma del Flusso Esistenziale Falso ! Non Riempire il Troppo Vuoto Riempire il Troppo Vuoto Riempire il Troppo Pieno Non Riempire il Troppo Pieno
  • 24.
  • 25. Regolare Pieno e Vuoto  Alfabeto  CAOS : La Natura si Ribella  MIVO : Comportamenti Sostenibili  Verso : Nuovo equilibrio tra risorsi e consumi  ViaDa : Ricercare più beni materiali  SOD : Organizzo Direzione: Via Da  Verso  FR : Filtro il condizionamento dei falsi valori  NoFR : Resto attaccato a falsi valori materiali  SMA+ : Sento Motivazione a ridurre lo spreco di risorse  SMA - : Sento Motivazione a continuare come se niente fosse  Grammatica  Repeat (azioni) Until (condizione di terminazione)  While (condizione di esecuzione) (esegui azioni)  If (condizione) Then (azione1) Else (azione2)
  • 26. Stabilità ed Evoluzione Autoregolazione del Sistema Vivente Essere Umano Ispirato da “Olismo la scienza del futuro: Verso una civiltà ecologica, pacifica e consapevole” [E.Cheli 2010]
  • 27. Stabilità ed Evoluzione  La funzione omeostatica si basa sul principio  Meno si cambia meglio è.  La funzione evolutiva si basa sul principio  E’ auspicabile e possibile cambiare in meglio. In un sistema ideale, completamente «sano», le due tendenze coesistono pacificamente, svolgendo ruoli complementari e cooperando in armonia: l'omeostasi è il circuito di sicurezza/sopravvivenza, mentre l'evoluzione quello di
  • 28. Step Evolutivi: Alternanza tra Omeostasi ed Evoluzione  La crescita procede a tappe, e nell'intervallo tra una tappa e l'altra la funzione evolutiva lascia all' omeostasi il compito di creare quel tanto di stabilità e tranquillità che consente al sistema di «prendere consapevolezza» del nuovo stato raggiunto e di assimilarne i contenuti;  L'omeostasi a sua volta acconsente a disattivare i propri circuiti ogni volta che la funzione evolutiva ritenga necessario salire un altro gradino, assecondandola invece di ostacolarla, ritarando quindi tali circuiti in modo appropriato al nuovo stato raggiunto.
  • 29. Suonare la Sveglia all’Umanità  Per quanto riguarda l'umanità va purtroppo osservato che le due funzioni non si conciliano e anzi si contendono il primato nei vari livelli di realtà, in genere con una prevalenza dell'omeostasi (No), più legittimata dai sistemi di credenze e di valori dominanti nelle principali culture umane, mentre la funzione evolutiva (Si) rimane spesso latente, vuoi perché non coltivata, vuoi perché - per ignoranza, paura o condizionamento esterno - è stata a lungo repressa e per molti versi lo è tuttora.
  • 30. Stimolare il cambiamento  Quando si vuole stimolare o facilitare un cambiamento migliorativo in un sistema, non si può prescindere dal considerare anche e soprattutto la funzione evolutiva.  Il fatto che tale cambiamento (risveglio) richieda un aiuto esterno (sveglia) e che il sistema non abbia proceduto autonomamente in tal senso, può significare che la funzione omeostatica è, per qualche motivo preponderante.  Può essere che il sistema risenta di influenze omeostatiche esterne, perché l’ambiente di lavoro non stimola il cambiamento, o perché la persona è internamente organizzata in un modo tale da temere il cambiamento e considerarlo un disvalore.  Quest’ultimi sono quelli che non ci provano a “giocare”.
  • 31. Umanet Evolution  Per migliorare la qualità della rete di relazioni, l'intervento andrebbe articolato in due direzioni: 1. Allentare la morsa omeostatica: ridurre retroazione (–) 1. Attaccamento, pregiudizio, rigidità e resistenza al cambiamento. 2. Ridare vigore alla funzione evolutiva : aumentare retroazione (+) 1. Curiosità, apertura, flessibilità e voglia di cambiamento.  In realtà, allo stato attuale, la maggior parte degli interventi in campo politico, sociale ed economico invece di andare a toccare tali aspetti basilari si limita a tamponare i sintomi, senza di fatto risolvere i problemi.  Questo modo di procedere, oltre a risultare poco efficace, finisce per produrre un aumento di complessità del sistema stesso che diviene così ancora più confuso e mal gestibile.
  • 32. Dinamica dell’Evoluzione  “La dinamica fondamentale dell'evoluzione ,secondo la nuova concezione dei sistemi, comincia con un sistema in omeostasi : uno stato di equilibrio dinamico, caratterizzato da fluttuazioni multiple, interdipendenti. Quando il sistema è disturbato ha la tendenza a mantenere la sua stabilità per mezzo, di meccanismi di retroazione negativi, che tendono a ridurre l'ampiezza della deviazione dallo stato equilibrato.  Questa non è però l'unica possibilità. Talune deviazioni possono essere rinforzate internamente per mezzo di retroazione positiva, o in risposta a mutamenti ambientali o spontaneamente, senza alcuna influenza esterna.  [1] Il Punto di Svolta, pag238 Retroazione (-) Retroazione (+)
  • 33. Dinamica dell’Evoluzione  La stabilità di un sistema vivente viene messa di continuo a prova dalle sue fluttuazioni, ed a un certo momento una o più di tali fluttuazioni possono diventare così forti da sospingere il sistema attraverso una situazione di instabilità, in una struttura interamente nuova, la quale sarà di nuovo fluttuante e relativamente stabile.  La stabilità dei sistemi viventi non è mai assoluta, essa persisterà finché le fluttuazioni rimangono al di sotto di una certa ampiezza critica, ma ogni sistema è sempre pronto a trasformarsi, sempre pronto ad evolvere.” ”[1].  Questo modello descrivere l'evoluzione di vari sistemi biologici, sociali ed ecologici [1] Il Punto di Svolta, pag238
  • 34. Oscillazione Evolutiva Si Si Si No No No RetroAzione Positiva (+) RetroAzione Negativa (-) Evoluzione (+)(-) RetroAzione Positiva vuol dire Via Da : mi Allontano da un Riferimento RetroAzione Negativa vuol dire Verso : mi Avvicino ad un Riferimento Evoluzione (+)(-) vuol dire un Punto di Svolta Via Da : No Verso Si. Via Da (+) (-) Verso Ritratto delle Fasi Andamento nel tempo
  • 35. Analisi Qualitativa 1)Tempo di Ritardo (Tr) 2)Tempo di Salita (Ts) 3)Tempo di Assestamento (Ta) R R R R/2 Tr Ts Ta
  • 36. Regolazione del Sistema e Controllo dell’Evoluzione  Il controllo dell’evoluzione di un sistema è il controllo dei valori assunti dalle variabili di stato che lo rappresentano.  La strategia per raggiungere un obiettivo di regolazione è (lo vedremo nello SmartMind): 1. Inserire nel sistema delle variabili di controllo 2. Stabilire le relazioni esistenti tra variabili di controllo e variabili da controllare 3. In base a tali relazioni agire sulle variabili di controllo per influenzare le variabili di stato da controllare.  Nello SmartMind la dinamica evolutiva del sistema si può rappresentare attraverso la sequenza di applicazioni che vengono eseguite dal sistema operativo (cognitivo) di cui è dotato.
  • 37. Instabilità & Punto di Svolta La Rete della Vita37
  • 42. Regolazione del Sistema  Quindi : L’insieme dei comportamenti che un sistema può produrre è espresso da tutti i differenti stati che esso può assumere.  Lo schema delle trasformazioni da uno stato all’altro è chiamato traiettoria evolutiva.  Ogni stato è composto da variabili che lo descrivono e protocolli regolatori che controllano il valore di tali variabili  Un modello per la regolazione deve rappresentare sia le variabili controllate sia le variabili controllori.
  • 43. Analisi della Stabilità  Un sistema si dice stabile se in corrispondenza di piccole variazioni delle sollecitazioni che riceve in ingresso, si riscontrano piccole variazione dei comportamenti dati in uscita.  Diversamente un sistema si dice instabile se in corrispondenza di piccole variazioni delle sollecitazioni in ingresso, si riscontrano grandi variazione in uscita.  La variazione d’ingresso a cui si fa riferimento è chiamata perturbazione e può presentarsi casualmente come disturbo.  In un sistema stabile, una perturbazione può essere gestita e controllata in vari modi, se il sistema invece è instabile, un disturbo può condurre l’uscita verso valori imprevisti e rendere incontrollabile l’andamento del sistema.
  • 44. Controllo della Stabilità  In sintesi il problema della stabilità consiste nel controllare se il comportamento perturbato è simile al comportamento nominale o ideale.  I due comportamenti si dicono simili se, al tendere del tempo all’infinito, la curva dell’andamento perturbato si avvicina infinitamente alla curva dell’andamento nominale.  Se la distanza tra l’andamento perturbato e l’andamento nominale si annulla al tendere del tempo all’infinito, allora si ha la stabilità asintotica.
  • 45. Analisi dei Tempi  1) Il tempo di ritardo Tr è l’intervallo di tempo impiegato dal Sistema per raggiungere la metà del valore di riferimento.  La Conoscenza Teorica : Chi fa Cosa, Dove, Quando e Perché ?  2) Il tempo di salita Ts è l’intervallo di tempo impiegato dal Sistema per raggiungere il Dominio della coerenza in cui si trova il valore di riferimento.  La Conoscenza Pratica : Come e Quindi !  3) Il tempo di assestamento Ta è l’intervallo di tempo impiegato dal Sistema per stabilizzarsi entro tale Dominio.  La Convergenza tra Intenzioni e Azioni (Coerenza SiSi)